Dimenticare la pandemia: l’obiettivo del libro umoristico “Stand Up – Comedy Show”

Roma, 2 marzo 2021 –  È stato scritto con l’obiettivo di far dimenticare agli italiani la pandemia, il libro umoristico Stand Up – Comedy Show”, di Andrea Di Bartolo, al suo secondo lavoro dopo il romanzo di fantascienza Letarghya.

La pandemia da Covid-19 ha inevitabilmente cambiato il nostro modo di vivere, la nostra società, e alterato le nostre prospettive.
Per salvaguardare noi stessi, ma soprattutto i più deboli, abbiamo dovuto limitare alcune libertà e ciò ha instaurato, purtroppo, un clima di profondo disagio, tristezza e sfiducia.

Il primo impulso dell’autore è stato così quello di voler regalare se non una risata, almeno un sorriso, attraverso questo libro umoristico ispirato ai comic show più amati.

E’ un tentativo per distrarre, per esorcizzare le paure indotte da questa dolorosa parentesi storica. Pare che sia dell’anarchico Bakunin la frase che racchiude l’essenza stessa della comicità: «La fantasia distruggerà il potere, e una risata vi seppellirà».

L’augurio, quindi, è che l’inizio della fine del virus sia proprio una sana e grassa risata.

Il titolo trae origine dalla stand-up comedy, una forma di spettacolo in cui il comico si esibisce “in piedi” (in inglese stand-up) davanti al pubblico, a cui si rivolge direttamente senza la quarta parete. Con piglio satirico e irriverente, gli argomenti affrontati vanno dal politico al sociale fino alla cultura pop.

Sono i classici temi della satira: famiglia, politica, sesso, religione e morte, affrontati senza censure e inibizioni, con un linguaggio spesso diretto e politicamente scorretto. L’augurio di Andrea è che il titolo Stand Up sia di buon auspicio, affinché ci si possa rimettere in piedi al più presto per affrontare le prossime sfide ancora più forti, compatti e motivati di prima.

Il “biglietto” per questa Stand Up di Di Bartolè in vendita su Amazon: poi basta entrare in sala e accomodarsi. Le luci si abbassano. L’occhio di bue illumina sul palco un microfono solitario. L’attore entra in scena e inizia lo spettacolo. E a noi non resta che augurarvi buon divertimento.

 

 

 

 

Premio Dino Verde 2017, sarà un autore televisivo il vincitore

Individuata la categoria per assegnare il riconoscimento, quest’anno il premio andrà ad un noto autore televisivo. Leo Gullotta, ricordando il maestro del varietà televisivo, afferma: “Del genio di Dino Verde si avverte una grande assenza!“

Roma, 21 agosto 2017 – Sarà un autore televisivo il destinatario dell’edizione 2017 del Premio Dino Verde. Ad annunciarlo è il figlio di Dino, Gustavo Verde, autore anch’egli di programmi di successo per la Rai come “La prova del Cuoco” con Antonella Clerici.

Dopo le ferie estive si avviano dunque ufficialmente le selezioni (che dovrebbero concludersi il mese prossimo) per decidere il vincitore dell’award edizione 2017 nell’ambito della categoria individuata.

La premiazione avverrà al Teatro delle Rose di  Piano di Sorrento alla fine del mese di ottobre durante un grande evento organizzato dall’ente di cultura e promozione sociale “Il Simposio delle Muse”, in collaborazione con il Comune di Piano di Sorrento e l’Assessorato al Turismo della Regione Campania.

Il Premio Dino Verde è stato istituito nell’anno 2014 (a dieci anni dalla morte di Dino Verde) da Gustavo Verde insieme con l’attore Gino Rivieccio ed il giornalista Mario Esposito. Il riconoscimento si inserisce come sezione speciale del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” ®, rassegna culturale di rilievo nazionale patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per i beni e le attività culturali.

Dopo due attori, Lino Banfi e Leo Gullotta, ed un protagonista storico della tv, Pippo Baudo, toccherà quest’anno ad un autore televisivo essere insignito del premio che porta il nome del grande maestro del varietà televisivo.

Autore ma non solo:

“Non sarà solo un autore, ma anche autore televisivo”, precisa Gustavo Verde. “Il premiato 2017 dovrà avere, comunque,  la notorietà del piccolo schermo, oltre che la verve e  la simpatia apprezzate dal grande pubblico”.

“Del genio di Dino Verde si avverte una grande assenza. La qualità professionale conta tantissimo nel mio mestiere e si costruisce.  Stiamo vivendo un momento particolare. Uscite, respirate, state con gli altri. Anche questo è cultura” ha commentato invece Leo Gullotta che ha ricevuto lo scorso anno il premio alla carriera intitolato a Dino Verde.

Chi del resto può non ricordare le celebri creature firmate da Dino: Scanzonatissimo (con Pandolfi, Steno e Alighiero Noschese), Biblioteca Studio 1 e poi grandi successi canori come Resta cu’ mme e Piove( per Domenico Modugno) e Romantica (per Renato Rascel).

“Questo Premio ha un valore bello” ha dichiarato Lino Banfi. “ È un Premio molto importante e Dino Verde è stato un mio grande maestro. Abbiamo scritto insieme parecchie cose per lo spettacolo, per la radio e la televisione. Io poi ho cominciato alla radio con “Biblioteca Studio 1” dove scriveva solo lui delle  straordinarie parodie e Gustavo, il figlio, è mio grande amico e con lui scriviamo ancora molte cose”.

L’attore pugliese è stato il primo a tenere a battesimo questa speciale sezione del Premio “Penisola Sorrentina” che, nel corso delle varie edizioni, per celebrare il talento di Dino Verde, si è sempre avvalso dei contributi di specialisti, uomini della cultura e firme dello spettacolo di grande qualità.

Tra questi, Giancarlo Governi che, a proposito di questa iniziativa del Premio “Penisola Sorrentina” dedicata a Dino Verde, così afferma:

Molti si domandano come si diventi scrittori dello spettacolo. L’ho capito quando anche io mi sono messo a fare questo mestiere. Non ci sono scuole, si impara scrivendo. Perché a scuola puoi imparare la tecnica, ma la fantasia, la sensibilità, la creatività le devi possedere di tuo. E poi uno scrittore comico come Dino deve superare difficoltà maggiori. Come diceva Totò, far piangere è facilissimo, basta far morire una mamma, ma far ridere sono cavoli amari. E Dino ci ha fatto ridere tanto. E ancora continua a farci ridere quando rivediamo i suoi programmi che sembrano eterni, o quando rileggiamo le sua battute che oramai circolano in rete, a disposizione di tutti. Anche delle nuove generazioni”.

 

 

Fabio Grossi, Leo Gullotta e Gustavo Verde a Piano di Sorrento durante l’edizione 2016 del Premio.

 

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