Tumori al polmone, appello al Presidente Mattarella: “Salviamo 5.000 vite all’anno con gli screening”

Roma, 6 novembre 2018 – Subito dopo il recente congresso mondiale sul cancro del polmone di Toronto, di cui si è a lungo discusso durante il 4° Meeting Nazionale Alcase, l’appuntamento annuale dei pazienti e “caregiver” del settore, si è assistito ad un’accelerazione dell’interesse medico-scientifico sulla possibilità di contrastare la pandemia di morti per cancro del polmone attraverso lo screening delle popolazioni a rischio mediante tac toracica a bassa dose di radiazioni.

Qualche giorno fa è stata resa poi nota la posizione ufficiale della IASLC, l’ International Association for the Study of Lung Cancer (www.iaslc.org) che sollecita gli organismi sanitari di tutti i paesi del mondo a introdurre programmi nazionali di screening.

“Il consenso degli esperti è unanime, è tempo per i leader internazionali di governo, e di coloro che gestiscono i sistemi sanitari, di implementare i programmi di screening del tumore al polmone, così come avviene per la prevenzione del cancro al seno con le mammografie, del cancro al colon con la colonscopia, che stanno salvando un numero considerevole di vite umane”,  hanno detto dalla IASLC .

Alcase, da parte sua, ha sempre sostenuto la necessità di implementare in Italia un programma nazionale di screening visto anche che altrove, come negli USA per esempio, questi programmi nazionali sono già attivi da qualche anno.

Per questo l’associazione Alcase ha lanciato la Campagna Nazionale sullo Screening (https://www.alcase.eu/education/screening/campagna-nazionale-per-lo-screening) e una petizione su Change.org, che ha già ampiamente superato le 10.000 firme (https://www.change.org/p/ministero-della-salute-screening-gratuito-per-il-cancro-al-polmone).

Secondo la Alcase è giunto il momento di dare un forte accelerazione alla campagna, per questo ha lanciato la lettera aperta al Presidente della Repubblica, che il 2 novembre scorso è stata ricevuta in Quirinale e che qui di seguito riportiamo.

Chi volesse può scaricare qui la lettera al Presidente Mattarella, e diffonderla fra parenti, amici, conoscenti, per aiutare la campagna ad avere il massimo impatto possibile.

 

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MATTARELLA PER SALVARE 5.000 ITALIANI ALL’ANNO CON GLI SCREENING AL POLMONE

 

Stimato Presidente

l’associazione nazionale The Alliance for Lung Cancer Advocacy Support and Education – Italian Chapter (ALCASE Italia), che ho l’onore di presiedere, è l’unica organizzazione non-profit italiana esclusivamente dedicata ai bisogni dei malati di cancro del polmone, dei loro familiari, e di tutte le persone a rischio di ammalarsi. Ed, appunto, per il bene di quest’ultima categoria di persone, quella a rischio, che le scrivo.

Lei saprà certamente che il tumore del polmone è molto frequente ed é soprattutto gravato da un indice di mortalità che lo rende la causa più frequente di morte per cancro nel nostro paese (dati AIOM-AIRTUM).

C’è un modo, però, per ridurre significativamente il numero di morti: implementare un programma nazionale di screening, mediante tomografia computerizzata del torace a bassa dose di radiazioni (TC).

Pochi giorni fa, alla conferenza mondiale sul cancro del polmone (IASLC-WCLC 2018 ) sono stati presentati i risultati, molto attesi, di un grande studio europeo (oltre 15.000 persone arruolate): lo studio Nelson. Lo studio dimostra una riduzione di almeno il 26% della mortalità per cancro del polmone nella popolazione sottoposta a screening con TC, rispetto alla popolazione di controllo non sottoposta a screening. Questi dati confermano definitivamente quelli del gigantesco trial americano, il National Lung Screening Trial (NLST), condotto similmente su oltre 50.000 individui. Quest’ultimo studio aveva ottenuto, sempre con lo screening mediante TC, una riduzione del 20% delle morti per cancro del polmone.

Tornando ai dati italiani e applicando le percentuali di riduzione della mortalità ottenute nei due studi su citati, lo screening avrebbe potuto evitare qualcosa come il 20-26% dei 33.836 decessi per cancro al polmone avvenuti in Italia nel solo 2015. Considerando come reale il valore intermedio del 23% , 7.800 italiani avrebbero visto il loro tumore scoperto in uno stadio precoce di malattia, sarebbero state sottoposte ad intervento di resezione radicale definitiva, e sarebbero guariti. In teoria…

Nei fatti, il numero di 7.800 persone salvabili sovrastima un po’ il numero reale dei beneficiari dello screening, in quanto non tutti gli italiani, ma solo le persone a rischio di cancro al polmone andrebbero sottoposte a screening. Noi stimiamo, anche grazie al supporto esterno di esperti italiani di fama mondiale, che il 60% dei 33.836 decessi sia avvenuto nella sottopopolazione di forti fumatori, che costituiscono, appunto, la popolazione a rischio su accennata. Ciò si tradurrebbe in un numero di 4680 morti in meno.

Dunque, quasi 5.000 vite umane salvate in un solo anno!!

Alla luce di questi dati e di queste considerazioni, noi di ALCASE la preghiamo, Signor Presidente, di voler prender coscienza della enormità del danno, sociale ed individuale, provocato da un tumore che, non a caso, tutti conoscono come il Big Killer. E di prendere atto della possibilità concreta, oggi esistente, di limitarne gli effetti mortali, con una semplice riorganizzazione delle strutture sanitarie oggi esistenti, e con costi tutto sommato contenuti.

Quando, a seguito di una calamità naturale, è a rischio la vita di un gruppo di persone o anche di un solo essere umano, il nostro paese è capace di slanci di solidarietà incredibili e… non guarda certo alle spese! Perché di fronte a qualche migliaio di vite in pericolo -certamente salvabili- giriamo lo sguardo da un’altra parte?… Non è giusto, non è etico, non è da Italiani.

Dopo aver preso coscienza della tragedia silenziosa di migliaia di connazionali, la preghiamo poi di volersi attivare sollevando il problema in tutte le occasioni e in tutte le sedi in cui ve ne sia l’opportunità.

La preghiamo di intercedere per noi con chi ha la responsabilità del governo del paese, perché nessun italiano venga abbandonato a morte certa se lo si può salvare. La imploriamo di dedicare un passaggio di uno o più discorsi pubblici a questa tragedia, ignorata da tutti e dai mass media in particolare.

Bisogna creare un movimento di empatia nei confronti di chi soffre di una malattia così grave. Bisogna creare una consapevolezza diffusa del fatto che esistono provvedimenti in grado di limitare realmente, già da oggi ed in maniera significativa, il dolore che il cancro del polmone provoca in una larga fetta della popolazione italiana.

Bisogna investire nella vita. No solo quella sotto riflettori dei media, ma anche quella di chi muore in silenzio fra le braccia della propria famiglia.

Signor Presidente, la sua funzione di garante del benessere di tutti i cittadini italiani la obbliga ad essere presente e ad impegnarsi in molteplici settori. Milioni di Italiani, che rischiano di essere le prossime vittime del Big Killer, la pregano di voler dare una risposta anche alla questione qui sollevata.

Noi tutti, la invitiamo a voler diventare il supremo “Advocate” della implementazione di un programma nazionale di screening per il cancro del polmone!

 

Boves, 13 ottobre 2018


 

 

 

Dea Anna Gatta

Presidente Alcase Italia

 

 

Morti in culla: importanti risultati per l’Italia in Scozia, alla conferenza sulla SIDS

Torino, 18 giugno 2018 – Alla recente conferenza internazionale, organizzata dalla ISPID, Società Internazionale per gli studi e la prevenzione dei decessi nel periodo perinatale e nel primo anno di vita, tenutasi a Glasgow (Scozia) dal 7 al 9 giugno 2018, si è data particolare attenzione alla prevenzione e alla ricerca sulla SIDS (Sudden and Unexpected Infant Death) e gli altri eventi correlati al sonno conosciuti come “morti in culla” .

La comunità scientifica ha selezionato tra le varie presentazioni, dei numerosi “Abstract” realizzati da 24 Paesi del mondo, i lavori realizzati dall’Associazione SUID & SIDS Italia Onlus, un associazione nazionale con sede in Torino che si occupa di ricerca, prevenzione e sostegno alle famiglie vittime di questi eventi, e dal Centro della Medicina del Sonno e della SIDS della Regione Piemonte.

Lo studio “The victimization in absence of a culprit.The limbic victim“, realizzato dall’ Associazione SUID & SIDS Italia Onlus ha assunto notevole importanza per l’aspetto psicologico delle famiglie vittime di questi eventi, permettendo di identificare per la vittimologia con il nuovo termine “Vittima limbica“, i genitori che hanno subito la perdita improvvisa e inaspettata del loro figlio a causa di eventi come la SIDS.

Lo studio ha rilevato inoltre attraverso le interviste delle famiglie di varie regioni italiane, vittime di questi eventi, come la differenza e la variabilità del percorso di vittimizzazione assuma fondamentale importanza in funzione alla gestione di questi eventi.

L’adozione di un percorso rappresentato dal “Modello Circolare“, descritto nel lavoro realizzato, dimostra come evitare che la vittima limbica (ossia il genitore colpito da questi eventi) rimanga intrappolata in un processo di disagio, di senso di colpa e di sofferenza. Il lavoro realizzato dal gruppo formato dal Responsabile del Supporto e del Sostegno alle famiglie colpite D.ssa E. Imparato e dalla Vice Presidente S. Scopelliti, in collaborazione con il Prof. Monzani dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia Dipartimento di Psicologia di Venezia, rileva l’importanza di un giusto approccio, da parte delle istituzioni coinvolte, con le famiglie colpite che vivono il senso di colpa tanto da arrivare a colpevolizzarsi pur non avendo compiuto alcun reato.

Un altro importante lavoro dal titolo “Three cases of life-threatening positional asphyxia” realizzato dall’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino tramite il gruppo di lavoro del Centro della Medicina del Sonno della SIDS, rappresentato dal Dr. Vigo, dalla D.ssa Noce e dalla D.ssa Costagliola dell’Università di Torino ha evidenziato tre situazioni, rilevati da casi esaminati, pericolose per la vita di un bambino a causa dell’alta probabilità di asfissia posizionale. Questo lavoro ha fornito importanti elementi di approfondimento sulla prevenzione dei decessi in culla (http://suidsidsitalia.com/sonno-sicuro) in caso di presenza delle situazioni evidenziate.

L’Associazione SUID & SIDS Italia Onlus (www.suidsidsitalia.com) lotta attivamente contro le morti in culla con diverse iniziative, impegnandosi a 360 gradi nella prevenzione e nella ricerca.

Tra i progetti in corso per il 2018/2019 quello di una borsa di studio a favore di un giovane medico che si impegnerà nella ‘Medicina del Sonno’, rilasciata in memoria della D.ssa Elisa Ferrero che perse la vita il 9 luglio scorso in un tragico incidente, alla donazione di strumentazioni tra cui un apparecchio di rianimazione neonatale per la Neonatologia dell’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova e un’apparecchio per gli esami strumentali della Medicina del Sonno per il Centro SIDS della Regione Piemonte.

Presto operativi anche i corsi informativi gratuiti in partenza da fine settembre 2018 a giugno 2019, destinati alla popolazione, che riguarderanno la prevenzione del bambino da 0 a 12 mesi da eventi quali la SIDS, il soffocamento accidentale e altri eventi correlati al sonno.

 

 

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Contatti stampa:

suid.sids@yahoo.it

 

 

I rappresentanti dell’associazione SUID & SIDS Italia Onlus con la D.ssa Giulia Costagliola dell’Università degli Studi di Torino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prevenzione, una diagnosi tempestiva può salvare la vita

Roma, 12 dicembre 2017 – Non tutti sanno che molte malattie e disturbi fisici, se diagnosticati tempestivamente possono evitare gravi complicazioni future e, soprattutto in alcuni casi, è possibile persino guarire da essi.

La prevenzione è sicuramente cruciale per riuscire a diagnosticare una patologia per tempo ed è un’operazione che investe tutta una serie di piccoli accorgimenti che, sommati tra loro, apportano numerosi benefici sia per la propria salute che per il proprio stile di vita.

Prima di tutto, occorre non sottovalutare mai i sintomi e prestare molta attenzione alle varie situazioni in cui questi sorgono, per poter cercare di risalire alle reali motivazioni che si celano dietro queste manifestazioni del nostro organismo.

Ricordate infatti che, tendenzialmente, i sintomi che avvertiamo sono i segnali che il nostro organismo intende inviarci per farci sapere che qualcosa non va come dovrebbe.

Oggi gli strumenti per una diagnosi tempestiva sono molteplici e troviamo, in prima linea, la telemedicina.

Uno dei servizi più innovativi al riguardo è la telemedicina di HTN che aiuta i pazienti a reperire tutte le informazioni necessarie, sia in fatto di strutture sanitarie specializzate, sia in termini di accesso a propri parametri vitali.

Un servizio in grado di offrire la possibilità di inter-scambiare i dati tra esperti specialisti in ogni ambito di competenza per consulenze e monitoraggi costanti, oculati e pertinenti.

Anche la telesorveglianza sanitaria nasce come perfetto strumento per diagnosticare tempestivamente eventuali problemi e malattie che necessitano di un pronto soccorso e di cure immediate.

Immaginiamo, ad esempio, una persona anziana e sola in casa, che affida le proprie cure ai servizi della telemedicina di HTN. Se il paziente in questione avverte un forte dolore al braccio, i propri parametri vitali presentano una serie di variazioni nei valori che, attraverso gli strumenti di monitoraggio, allertano il proprio medico a distanza offrendogli un pronto soccorso rapido e immediato.

Allo stesso modo, una diagnosi tempestiva è sicuramente essenziale per prendersi cura di sé a 360 gradi, in modo assolutamente rapido, facile e soprattutto corretto.

Moltissime malattie, inoltre, se diagnosticate in modo tempestivo, possono essere curate e trattate, basti considerare che, per alcune malattie di grave entità, la tempistica è tutto.

Purtroppo, infatti, in moltissimi casi, trascurare i sintomi o pensare di curarsi da soli (senza una cura specifica per il problema che si ha, riuscendo solo ad alleviare i sintomi) permette alla malattia di farsi strada, rendendo spesso vani i tentativi di cura in stadi troppo avanzati per poter regredire.

Con la telemedicina HTN tutto questo è facilmente affrontabile in chiave assolutamente innovativa, in quanto i propri parametri vitali sono costantemente monitorati e sono consultabili grazie ad un database che mostra lo storico delle proprie condizioni di salute, per monitorarne e studiarne eventuali variazioni e avere un piano completo del proprio benessere.

La diagnosi tempestiva, sebbene venga spesso considerata un eccesso di attenzione, è assolutamente necessaria.

Oggi, con tutti gli strumenti a nostra disposizione, dobbiamo iniziare ad avere una maggiore consapevolezza del nostro corpo affidandoci a questa nuova filosofia di approccio medico, che si disfa delle normali concezioni di “rifiuto del sapere”, e abbraccia un nuovo modo di concepire la salute come qualcosa su cui è possibile e necessario agire.

Non solo quando ci si sente poco bene, ma costantemente, con controlli regolari e preventivi ed una maggiore attenzione verso tutto ciò che ci circonda e come il nostro organismo reagisce alle diverse situazioni.

Una maggiore conoscenza del corpo umano e dei sintomi che avvertiamo può, ad esempio, portare alla luce per tempo intolleranze alimentari, allergie, problematiche legate alla sfera psicologico-emozionale e tanto altro. Insomma, cambiare modo di percepire la nostra salute e diventare parte integrante ed attiva della prevenzione e della diagnosi tempestiva sono tra le migliori cose che possiamo fare per una vita più serena e più sana.

Per maggiori informazioni sulla telemedicina HTN basta visitare il sito internet www.e-htn.it/it/telemedicina.

 

Cuore: i controlli regolari con l’elettrocardiogramma sono controlli salvavita

Un controllo regolare del cuore con l’elettrocardiogramma aiuta a prevenire gravi rischi per la salute e ci aiuta a vivere una vita più serena e sicura…

Roma, 27 ottobre 2017 – Oggi giorno i fattori di rischio per la salute del cuore sono davvero tanti. Non tutti pensano realmente a come lo stress della vita quotidiana, uno stile di vita sregolato e patologie di carattere ereditario possano mettere seriamente a repentaglio la nostra salute e quella del nostro cuore.

Fortunatamente la salute del nostro organo più importante può essere monitorata e gestita con costanti controlli attraverso uno degli esami specifici per poter controllare la reale condizione della propria salute

Stiamo parlando dell’elettrocardiogramma, lo strumento migliore che si può utilizzare per scoprire il proprio rischio di malattie cardiache con visite regolari presso il proprio medico curante.

Un controllo essenziale in quanto si potrebbe non essere consapevoli che i fattori di rischio della malattia di cuore sono numerosi e possono insorgere anche piuttosto presto. Spesso, inoltre, non ci sono sintomi evidenti a fungere da campanelli d’allarme.

Quindi è molto importante consultare il medico per controllare frequentemente i rischi e per assicurare che il proprio cuore sia sano.

Anche nel caso del cuore, così come per quello legato alla salute della pressione sanguigna e quindi di tutto l’apparato arterioso, è infatti fondamentale la tempestività e la prevenzione.

Un controllo del cuore può essere fatto come parte di un controllo normale con il proprio medico curante, che prenderà in esame gli esami del sangue, controllerà la pressione sanguigna e farà domande circa la storia clinica della famiglia del paziente e circa il proprio stile di vita.

Una volta che il medico di base, o il cardiologo, presentano i risultati del test del sangue è opportuno chiedere loro il rapporto che indica se il livello di rischio di infarto o ictus risulta alto (più del 15%); moderato (10-15%) o basso (meno del 10%).

Ovviamente, la salute del cuore va particolarmente monitorata attraverso l’elettrocardiogramma effettuato in modo regolare, soprattutto quando sono presenti forti fattori di rischio come un’ereditarietà di patologie cardiache, in caso di obesità, di forte stress e, tendenzialmente, anche a seguito di alcuni sintomi e di alcune avvisaglie che vanno monitorate, come tremori, affanno, malessere generale e tachicardie.

Insieme al monitoraggio della pressione arteriosa, facilmente controllabile attraverso servizi specifici in farmacia, telemedicina, telemonitoraggio e tanto altro, sicuramente per quanto riguarda la salute del cuore un elettrocardiogramma è dunque il tipo di test più comune per un’indagine dettagliata, specifica e ottimale per poter comprendere realmente la presenza o meno di problemi legati alla salute di questo delicato organo.

Un ECG (elettrocardiogramma) registra  l’attività elettrica del cuore a riposo, fornisce informazioni sulla frequenza cardiaca e sul ritmo e mostra se c’è l’allargamento del cuore a causa dell’alta pressione sanguigna (ipertensione) o di un attacco cardiaco precedente (infarto miocardico).

Una macchina elettrocardiografica registra il ritmo del cuore su carta attraverso elettrodi usa e getta che sono collocati sul petto, sulle braccia e sulle gambe.

La registrazione mostrerà se il muscolo cardiaco è danneggiato o a corto di ossigeno. Insomma, attraverso questo tipo di esame è realmente possibile avere un quadro ben completo e ponderato della salute del proprio cuore e quindi sarà molto più semplice scoprire tempestivamente potenziali pericoli e giocare d’anticipo nella cura e nel trattamento adatto per determinati tipi di condizioni ed eventuali patologie.

Non trattandosi di un esame di routine, è sicuramente un qualcosa che va inserito obbligatoriamente quando ci sono alti fattori di rischio, sia dovuti a fattori genetici, ereditari o a condizioni particolari come obesità e stile di vita che si conduce.

Idem se si intende iniziare un’intensa attività fisica per scoprire realmente se il proprio cuore possa sostenere ritmi elevati o se soffre di patologie che non consentano il completo svolgimento delle suddette attività.

Non sottovalutare questi aspetti e inserire un elettrocardiogramma nel proprio check up per un quadro completo della salute del vostro cuore rappresenta per tali motivi una questione di vita o di morte.

Per maggiori informazioni sulla telemedicina consigliamo di visitare il sito internet http://www.e-htn.it.

 

Telemedicina HTN – Cardiologia e Servizi in Farmacia

Telemedicina: le farmacie sempre più importanti nella prevenzione cardiovascolare

Continua la crescita del network delle farmacie dei servizi Federfarma e del suo ruolo nella prevenzione delle patologie cardiovascolari

Roma, 14 settembre 2017 – Per la salute del cuore le farmacie hanno continuato a consolidare, anche nella prima parte del 2017, il loro ruolo proattivo ed efficace nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, grazie ai servizi di telemedicina HTN.

Aldilà dell’efficacia della prestazione diagnostica in sé e della comodità per il paziente di poter evitare lunghe code di attesa in altre strutture medico-sanitarie, il vero valore aggiunto dei servizi proposti risulta essere la capacità delle farmacie Federfarma di fare rete sull’intero territorio nazionale.

Grazie all’utilizzo di un’unica piattaforma di Telemedicina (SmartTelemedicine di HTN), l’attuale network di 2.945 Farmacie (+9,2% rispetto a dicembre 2016) può vantare:

  • uniformità di raccolta dei dati sanitari
  • uniformità di dotazione di apparecchiature elettromedicali di tipo ospedaliero da parte di ogni Farmacia
  • uniformità di erogazione delle prestazioni professionali specialistiche di teleconsulto/telerefertazione
  • un unico database condiviso, nel pieno rispetto della privacy

 

Telemedicina HTN e Federfarma – Farmacia dei Servizi – Numero Farmacie Attive

 

Il consuntivo dell’attività del primo semestre 2017, riporta un totale di 27.480 prestazioni di secondo livello erogate, ossia il 54% in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Il grafico seguente mostra un incremento sia nel primo che nel secondo trimestre rispetto ai rispettivi trimestri dell’anno precedente (+58% nel primo trimestre e +48% nel secondo trimestre)

 

Telemedicina HTN e Federfarma- Farmacia dei Servizi – Numero Totale Prestazioni

 

In particolare, nel primo semestre 2017 sono stati effettuati, 15.876 elettrocardiogrammi, 5.904 monitoraggi holter e 5.700 Monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h.

Gli Elettrocardiogrammi sono stati eseguiti per controlli in prevenzione primaria in soggetti a rischio (diabetici, ipertesi, dislipidemici, …), controlli in prevenzione secondaria dopo eventi patologici, controlli di routine/screening per soggetti sani, per pratica sportiva etc.

Degli 15.876 Elettrocardiogrammi realizzati, 8.628 sono stati per donne (età media circa 40 anni) e per 7.248 per uomini (età media circa 36 anni).

 

Telemedicina HTN e Federfarma- Farmacia dei Servizi – Numero Analisi ECG

 

I Monitoraggi Holter delle aritmie cardiache sono stati eseguiti per episodi inspiegati, prolungati e/o frequenti di cardiopalmo/palpitazioni, identificazione di episodi di fibrillazione atriale parossistica, valutazione del mantenimento del ritmo sinusale dopo cardioversione della fibrillazione atriale, valutazione dell’efficacia della terapia antiaritmica, valutazione della funzione di pacemaker, sincopi o pre-sincopi.

Dei 5.904 monitoraggi realizzati, 3.146 sono stati per donne (età media circa 61 anni) e 2.758 per uomini (età media circa 61 anni).

Telemedicina: con HTN e Federfarma, ancora in crescita i numeri della Farmacia dei Servizi – Numero Analisi Holter ECG

I Monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h sono stati eseguiti, secondo le linee guida della SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa), per discrepanza tra valori misurati in farmacia/ambulatorio e al domicilio, sospetta ipertensione da camice bianco o mascherata, ipertensione episodica o ipotensione (sintomatica), valutazione efficacia dei farmaci, diabete, anziani, gravidanza, resistenza al trattamento farmacologico

Dei 5.700 monitoraggi realizzati, 3.031 sono stati per donne (età media circa 60 anni) e 2.669 per uomini (età media circa 56 anni).

 

Telemedicina HTN e Federfarma: Farmacia dei Servizi: Numero Analisi ABPM

 

Di seguito, una tabella riepilogativa delle prestazioni effettuate durante il 2016 per la prevenzione delle patologie cardio-vascolari, evidenziando gli incrementi per singola prestazione rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Telemedicina: con HTN e Federfarma, ancora in crescita i numeri della Farmacia dei Servizi 2016-2017

 

Per maggiori informazioni sulle tipologie di servizi disponibili in farmacia:
http://www.e-htn.it/it/servizi/farmacie/

 

 

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Contatti stampa:

Autore comunicato: Dr. Maurizio Nardi – Partner

Health Telematic Network (www.e-htn.it) – Telemedicina HTN

Sicurezza: da oggi è possibile prevenire i crimini con una telecamera

Roma, 9 giugno 2017 – Il titolo potrebbe evocare una puntata di Person of Interest, il telefilm in cui un supercomputer collegato alla rete di videosorveglianza della città è in grado di prevedere eventi criminali col fine di sventarli in tempo. Invece si tratta di realtà.

E’ un sistema di intelligenza artificiale che nasce in Russia da quasi 30 anni di studi nel campo della biometria e del legame diretto tra lo stato psicofisico di una persona ed i suoi micromovimenti involontari.

Il software si chiama Vibraimage, è distribuito in Italia da Tommesani e riesce, attraverso una comune telecamera di sorveglianza, a rilevare lo stato emotivo delle persone inquadrate e segnalare quelle con un livello di stress, aggressività e tensione tali da poter essere classificate come “potenzialmente pericolose”.

Questo sistema, brevettato, è già in uso in numerose strutture in tutto il mondo ed è stato adottato come sistema di sicurezza alle Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014 e al G7 in Giappone nel 2016.

Ma come funziona, in pratica, questo sistema?

Si tratta di un software che lavora su piattaforma Microsoft (da Windows XP a Windows 10), disponibile in diverse versioni e che può essere installato su un personal computer di ultima generazione.

Vibraimage è in grado di analizzare filmati registrati oppure controllare in tempo reale il flusso video di una webcam, di un dvr, di una telecamera analogica o di una ip-camera. Una volta tarato con precisione il sistema è completamente autonomo e segnala la presenza nel filmato di una persona “anomala” con un avviso acustico e con un riquadro rosso sul suo volto, quindi scatta un istantanea che può essere anche archiviata o addirittura inviata via mail.

Gli incaricati alla sicurezza potranno così decidere come intervenire in base alla situazione, se con un semplice pedinamento o una perquisizione.

Può essere impiegato nei portali di accesso come ad esempio in aeroporti, stazioni, check-in, ingressi di manifestazioni, eventi e luoghi pubblici, ma anche per la videosorveglianza di aree affollate come atri, piazze, strade ecc…

Si tratta quindi di una nuova frontiera per la sicurezza e potrebbe essere la risposta ad un’esigenza che ogni giorno purtroppo si fa sempre più crescente.

Fino ad oggi la videosorveglianza serviva per identificare l’autore di un crimine solo dopo che è stato commesso, la speranza è che sistemi come questo possano essere utili invece a prevenire, per evitare che accadano nuovamente fatti come quelli tristi accaduti negli ultimi mesi e poter finalmente tornare a godersi un evento, che sia una partita o un concerto senza la paura o la fobia che possa accadere qualcosa.

 

 

 

Terrorismo: la privacy informatica è più importante della lotta al terrore?

Lotta al terrorismo e privacy informatica: quale delle due la più importante?

Roma, 27 marzo 2017 – La piattaforma di dibattito Proversi.it pubblica oggi un testo di approfondimento su un argomento di grande attualità, il rapporto tra lotta al terrorismo e privacy informatica. I recenti tragici avvenimenti riconducibili al fenomeno del terrorismo di matrice jihadista, verificatisi in Europa a partire dal 2014, hanno portato il governo italiano a reagire di conseguenza e a dotarsi degli strumenti e delle tecniche necessarie a prevenire qualunque tipo di minaccia sul proprio territorio.

Tra le strategie di prevenzione il primo posto è occupato dalla proposta di intensificare gli strumenti di intelligence, al momento troppo limitati e poco coordinati su tutto il territorio nazionale.

Attraverso un impiego massiccio delle intercettazioni, sia tradizionali che telematiche, il governo ha proposto di combattere le minacce di terrorismo e prevenire eventuali stragi rivendicabili dallo Stato Islamico.

L’utilizzo di strumenti sofisticati di intercettazione non è tuttavia assecondato da una parte dell’opinione pubblica e da diversi esperti di diritto dell’informatica, i quali ritengono che la lotta al terrorismo non debba assolutamente prevalere sulla privacy informatica.

Il dibattito si divide tra autori che sostengono un ampio utilizzo di metodi di intercettazione anche se a discapito della privacy e dei diritti alla riservatezza e autori che invece difendono tali diritti e non ritengono la minaccia di terrorismo un motivo evidente per intensificare i controlli su tutta la popolazione.

Alcuni aspetti come l’emendamento della legge antiterrorismo e la questione dello spyware di Stato hanno contribuito ad accrescere il dibattito attorno a questa tematica.

Per approfondimenti leggere la discussione alla pagina http://www.proversi.it/discussioni/pro-contro/138-la-lotta-al-terrorismo-deve-prevalere-sulla-privacy-informatica, seguire la Pagina Facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/iproversiProfilo e il profilo Twitter al link https://twitter.com/iproversi.

 

 

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Contatti stampa:

Per info: info@proversi.it

Tel. Redazione Pro\Versi: 085-83698138

 

 

 

 

 

 

 

Tag: terrorismo e privacy

Le proprietà benefiche delle arance

Con il freddo si sa siamo tutti più debilitati e uno dei modi per tutelarci e aiutare il nostro sistema immunitario è sicuramente grazie all’alimentazione. Per prevenire sintomi influenzali, raffreddori e malanni di stagione un potete alleato è la vitamina c che come tutti sapranno si trova negli agrumi in particolare nelle arance.
L’arancia è un frutto molto amato sia dai più grandi che dai più piccoli, e oltre ad essere ideale per il peso forma (è composta da acqua, fruttosio, fibre e acidi organici) ha il quantitativo giusto di vitamina C di cui abbiamo bisogno quotidianamente.

Il consumo di arance aumenta considerevolmente nel periodo autunnale perché come tutti ormai sappiamo aiutano a combattere raffreddori e forme influenzali. La spremuta d’arancia è tra i migliori alleati della nostra salute ed è importante sia mantenere la polpa (che contiene flavonoidi) che consumare il succo entro 20 minuti per evitare che le proprietà salutari e benefiche della vitamina C comincino a diminuire.

Diverse qualità di arance

Si distinguono in due grosse famiglie: bionde o pigmentate. Dal punto di vista nutrizionale non c’è differenza tra le diverse varietà di arance, quello che cambia è il colore della polpa, della scorza e del sapore, più o meno dolce. Tendenzialmente le pigmentate o rosse, sono ideali da spremere e le varietà principali coltivate in diverse aree del Sud Italia sono: Tarocco, Sanguinello e Moro.

Le bionde, o non pigmentate, sono molto diffuse sul mercato mondiale e vi sono varietà anche prive di semi. Le principali varietà sono: Washington Navel, Navelina, Belladonna, Valencia e Ovale….

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