Arriva il ‘Tour della Lettura‘: “Sono un libro, non sono un Hot Dog”

libro ambiente

Vercelli, 6 marzo 2018 – Partirà a metà marzo il “Tour della Lettura”,  che vedrà come protagonista assoluto il libro. Un libro pellegrino che andrà in tour nelle scuole elementari, medie e superiori, per andare incontro ai lettori, visto che negli ultimi tempi sono sempre meno i lettori ad andare verso i libri.

Il tour partirà da Santhià, Vercelli, per poi toccare Torino e Firenze, e poi approdare nel resto d’Italia.

Ad organizzare il tour l’autrice e poetessa Barbara Appiano, che leggerà il manifesto “Sono un libro, non sono un Hot Dog” a difesa dei libri.

Un tour che nasce dalla incontenibile fantasia della scrittrice piemontese, che già anni fa si inventò il “Vu leggè” (www.appianobarbara.it/372-2/),  un tour in bicicletta per promuovere la lettura e che per questa singolare iniziativa venne invitata da Costanzo per una serata del “Maurizio Costanzo Show”.

“Io amo i libri con tutta me stessa, perché un libro è capace di creare interazione tra il mondo della scrittura, dell’immaginazione, della suggestione e il lettore, attraverso le emozioni” racconta Barbara Appiano.

“Chi dedica tempo alla lettura ama immaginare, e diventa libero, perché capace di pensare che esiste un mondo migliore.

La cultura deve fare questo, è la pietra filosofale per eccellenza perché un libro è pensiero in movimento, e uno strumento per collegare la nostra interiorità al mondo esteriore. Infatti io considero il libro un essere vivente, perché è in grado di interagire con il lettore, creando una vera e propria ombra del lettore su carta stampata” continua l’autrice.

“L’acquisto di un libro è un investimento e non una spesa, perché ci arricchisce, ci fa immaginare nuovi mondi e ci fa crescere. Per questo nel mondo ci vorrebbero più libri e meno fabbriche di automobili ed oggetti e più cartiere di libri, magari in carta riciclata, in rispetto degli alberi.  Lo considero l’unico modo per salvarsi da se stessi, e per contagiare in positivo l’uomo, in un mondo dove tutto è ormai molto mediocre e piatto” conclude Barbara Appiano, entusiasta per il tour in partenza.

Durante il tour la scrittrice interagirà con gli studenti e parlerà con loro di cultura, della magia dei libri, e leggerà loro alcuni estratti del suo ultimo romanzo “Umanità Anno Zero”, facendo spegnere gli smartphone ai ragazzi perché “a parlare in quei frangenti dovranno essere solo e soltanto i libri”.

Qui di seguito il manifesto che sarà letto nel “Tour della Lettura”

Manifesto “Sono un libro, non sono un Hot Dog”

Sono un libro e sono vivo.

Sono un prigioniero politico, ingombrante per dimensioni anche se tascabili, per i miei contenuti che non sempre fanno audience.

Non trattatemi come fossi un cadavere da sezionare in obitorio.

Io sono il libro, un essere vivente politicamente corretto, frequentato dai lettori che praticano il turismo letterario a Km. Zero, praticamente un genere umano che sta scomparendo per via della mia sostituzione con i vari aggeggi telefonici, diventati oggi “smartphone”.

Una specie di fattucchiera lo smartphone, che quando lo consulti tutto ti sa dire, se piove o se c’è il sole, se la borsa di New York è crollata o se sta bene, oppure l’ultima stupidaggine accaduta dall’altra parte del mondo…

Ma non ti insegna a leggere.

Per quello c’erano i maestri di scuola, che mi chiamavano sussidiario, e io felice come non mai ad essere chiamato sussidiario mi accompagnavo ai miei lettori delle prima ora, i bambini dell’asilo.

Poi tutto è mutato, circondato da telefoni più o meno intelligenti, televisori che ti mostrano senza dover leggere il mondo a colori, che hanno attentato alla mia dignità di essere libro e così sono finito nei bui sgabuzzini dei grandi magazzini a far compagnia  a lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie e spremi agrumi elettrici, catalogato come “invenduto”.

Prossima fermata un inceneritore, ovviamente intelligente, dove poter finire i miei giorni di gloria e di oblìo, all’ombra di un XFactor dove il talento dei lettori, per essere tali devono leggermi, si è eclissato come genere sorpassato.

Sono animato dall’insostenibile ragione di moltiplicarmi all’infinito, ormai però senza una vera famiglia alle spalle, come quella degli editori, che mi collochi nel mio habitat giusto, la libreria.

Il mio posto è su uno scaffale, una vetrina, o una biblioteca.

Anni fa avevo un genitore affidatario che si chiamava editore, ora scomparso perchè con la fecondazione in vitro anche coloro che partoriscono libri e cioè gli scrittori, hanno deciso di fare tutto da soli, di essere genitori e diffusori del mio verbo.

Ciò ha comportato il fatto che sono stato declassato allo status di un elettrodomestico, prodotto nei paesi globalmente poveri, e alla stregua di un aspirapolvere.

Sono in saldo nei vari “stores” dove mi ritrovo come vicino di banco e di casa aspirapolveri, lavatrici e scope elettriche.

Nel caso tale luogo non mi andasse bene ho l’opzione degli ipermercati dove mi pongono in attesa di trovare il mio futuro genitore-lettore al fianco di pannolini e deodoranti, come  se io fossi inadeguato a stare in mezzo agli altri libri.

Ma io non sono un Hot Dog.

Sono fatto di carta, una carta pulsante che sposta gli alberi dalle foreste a casa tua.

Vorrei che tu mi vedessi come io sono veramente, una voce che narra un mondo di parole, un mondo parallelo che ti accompagna ogni giorno della tua vita, ma poiché mi hanno oscurato facendomi passare per un oggetto attentatore se mai venissi sfogliato sarebbe soltanto per una perquisizione.

Sfogliate e cercate.

Da me troverete parole, carta, verbi e sostantivi.

Da me troverete il mondo che oggi avete perso, quello dell’immaginazione, perché un Hot Dog si può anche digerire, ma io sono indigesto, sono nato per vivere e far vivere coloro che mi leggono.

Sono il libro, quello che resta invenduto sugli scaffali delle librerie e delle biblioteche, santuari dove vige l’extra territorialità diplomatica del leggere in silenzio, accendendo la fantasia prima che una scopa elettrica venga e mi ramazzi via.

Io sono il libro, sono il tuo mondo, quello dell’immaginazione messa in moto dalla scrittura, sono la tua noia e il tuo passatempo se mai ti accorgessi che leggermi non è perdere del tempo e se mai provassi a pensare lontanamente all’analfabetismo, una malattia debellata con la libertà della cultura che mi ha messo a dirigere il traffico della parole.

Sapresti che la mia esistenza è stata cruciale per far leggere tutti gli italiani, magari soltanto le pagine di un quotidiano, ma comunque pagine di parole e carta che da qualche parte dovranno pure abitare, e chi se non io, il libro può ospitare il mondo delle parole che descrivono il mondo in cui viviamo?

Attenzione a non accelerare lo sfogliare dei miei consimili, non tutti i libri  sono sensibili alle dita che sfogliandoti si fermano sul particolare, una parola, una virgola che sospende e sorprende mescolando la realtà con la fantasia.

Anche a leggerci ci vuole empatia, perché noi siamo vivi come lo siete voi che ci prendete in mano ci guardate, leggete il prezzo per portarci a casa e poi ci lasciate dove ci avevate visto, sugli scaffali del mondo che non legge più, un mondo visto con la barra di scorrimento di uno smartphone che ti ha insegnato a fare in fretta e ti ha educato a non perdere tempo, programmandoti la vita anche per annoiarti.

Annoiatevi fintanto che avete tempo, il tempo non vi aspetta e io a restare invenduto e non letto divento disoccupato proprio come te che non mi compri perché a me preferisci il gratta e vinci.

 

 

 

 

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L’antica tradizione lirica del “bel canto” italiano ritorna in vita con il maestro Giovanni Brecciaroli in “Tenera azzurrità”

Ancona, 1 dicembre – L’antica tradizione lirica del “bel canto” italiano è riportata in vita in questi giorni grazie al maestro Giovanni Brecciaroli ed al suo ultimo album “Tenera azzurrità” in omaggio alla poetessa Mara Vitale.

Dopo anni dedicati al Flamenco con gli album “Noche de luna” e “Flajezzando”, il maestro ritorna alla sua prima passione, il canto con undici romanze composte e interpretate dallo stesso maestro e afferma:

“Ci sono, talvolta, sogni e sensazioni che si nascondono dentro di noi anche per anni prima che si decidano a prendere forma, prima che riescano a trovare le parole o le note giuste per esprimersi. Come riscoprire l’amore, quando ti credevi incapace di innamorarti di nuovo, o realizzare che Lei, la musica, è la compagna di vita che ti rimane fedele nonostante tu l’abbia spesso trascurata, trasformata, messa da parte”.

L’album, prodotto da Astralmusic con la supervisione grafica di Regina Azizova e l’ausilio della pianista Georgia Amadio, ha il sapore squisito delle arie d’opera della migliore tradizione italiana, arricchito delle caratteristiche melodiche delle arie da camera dei primi del Novecento italiano di musicisti quali Tosti, Donaudy, Toselli.

Un’opera quindi, nella quale affiora la grande tradizione lirica del “bel canto” italiano, un semplice omaggio a un genere musicale, ormai, purtroppo desueto.

Oltre a “Tenera azzurrità” che dà il titolo all’album, da menzionare “Brivido d’argento” già incisa dal tenore Marco Berti, “Addio ad aprile” e “A me ritorna la tua giovinezza” dedicate rispettivamente a Maria Rota e ad Arcangelo Gabriele Santoni, e “Un canto è già nell’aria”, unico brano con arrangiamento moderno curato da Giordano Tittarelli.

Chi ascolta “Tenera azzurrità” si ritrova come sospeso nel tempo e nello spazio, immerso tra emozioni antiche ma pur sempre nuove, cullato da un’armonia delicata ma non scontata, trasportato in un mondo incantato.

Sensazioni rare che fanno del cd il perfetto regalo di Natale da donare a chi si vuole bene.

L’album è reperibile presso la libreria “Incontri” di via Costa Mezzalancia, 1 a Jesi al prezzo di €15, oppure scaricabile da tutti i digital stores al costo di €10.

Per ulteriori informazioni su Giovanni Brecciaroli visitare il sito internet www.giovannibrecciaroli.it.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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La poesia di Hebe Munoz a Firenze

La poetessa italo-venezuelana Hebe Munoz a Firenze il 18 marzo 2017 al Caffè Letterario Le Murate

Firenze, 14 marzo 2017 – Dopo il successo ottenuto al BookCity 2016 di Milano, la poetessa italo-venezuelana Hebe Munoz presenterà a Firenze il suo libro di poesie “PEGASA, Rinata dalle acque – Renacida de las aguas”.

L’incontro, a cura dell’Associazione Culturale Venezuela in Toscana e dell’Associazione Autori e Amici di Marzia Carocci, si terrà sabato 18 marzo 2017 alle ore 16,30 presso il Caffè Letterario Le Murate, in piazza delle Murate a Firenze.

L’incontro sarà presentato e moderato da Marzia Carocci, poetessa, scrittrice e critico recensionista letterario nonchè collaboratrice di riviste letterarie tra cui “Il Salotto degli Autori” di Torino, “Poeti nella Società” di Napoli e “Oubliette Magazine”.

Interverrà con l’esecuzione di brani musicali il Trio Manouche, che, nato dalla passione per la musica swing di Django Reinhardt, si compone di chitarre – Marco Giulio Rossetti e Matteo Tommaso – e contrabasso – Marco Lorini.

Professoressa di Lingue in Venezuela, migrata in Italia sino all’acquisizione della cittadinanza italiana, Hebe Munoz versa nella sua poesia tutta la solarità latina che si fonde con quella del Bel Paese, unendo essenzialità e creatività in un cammino di passi intimi che è un insieme di voli e vogate dalle alture delle Ande e dai colori dei Caraibi sino ai profumi e ai sapori dell’Italia.

La poesia di Hebe Munoz è ricerca di quella armonia tra bellezza interiore e vita possibile, umanità e femminilità con tocchi di maternità e sensualità, il passare dal sogno del desiderarla nel quotidiano sino allo scriverla e al saperla riconoscere nella storia con autenticità di viversi e di vivere.

È un rinascere dalle acque del vissuto, dell’anima, della propria umanità, per appunto l’esperienza di una Pegasa.

Il libro di poesie di Hebe Munoz “PEGASA” – Isbn/Ean 9788891067159 – è in distribuzione presso Feltrinelli e Ibs al link https://www.ibs.it/pegasa-rinata-dalle-acque-renacida-libro-hebe-munoz/e/9788891067159.

Per saperne di più sulla poetessa visitare il sito internet www.impressioniecertezze.com e la pagina Facebook  www.facebook.com/hebemunozpoesia.

 

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Contatti:
e-mail: hebemunoz1@gmail.com

 

 

La poetessa italo-venezuelana Hebe Munoz
Hebe Munoz a Firenze con Pegasa
Trio Manouche
Marzia Carocci

La poesia venezuelana al BookCity Milano con la poetessa Hebe Munoz

Milano, 25 novembre 2016 – Si è svolto al BookCity 2016 di Milano, a cura di “Scritti dalla Città Mondo”, l’incontro “Impressioni e certezze” con la poetessa italo-venezuelana Hebe Munoz.

Patrocinato dall’ “Associazione Venezuelani in Lombardia”, l’evento si è svolto presso il Museo delle Culture – Mudec.

Al numeroso pubblico intervenuto la poetessa Hebe Munoz ha presentato il suo libro di poesie “Pegasa, Rinata dalle acque – Renacida de las aguas” nell’ambito della manifestazione del BookCity “Mitologia e contemporaneità nella poesia venezuelana”.

L’incontro è stato moderato dalla prof.sa Annalisa Strada, scrittrice italiana per vari editori tra cui Mondadori, Fabbri RCS, De Agostini, edizioni Paoline e Piemme e già insignita del Premio Andersen.

Intervenuto anche il maestro Fabrizio Gatti, compositore e musicista di fisarmonica e bandoneon, insignito del Premio Internazionale Myrta Gabardi.

Accompagnato alla fisarmonica dal Maestro Mario Contini, Gatti ha eseguito brani musicali famosi come Moliendo Café di Hugo Blanco, Verano Porteno e Libertango di Astor Piazzolla e Pinocchio di Fiorenzo Carpi.

La scrittrice Annalisa Strada ha quasi scandagliato il libro “Pegasa” in cui si rispecchia la stessa vita di Hebe Munoz, professoressa di Lingue in Venezuela, migrata in Italia sino all’acquisizione della cittadinanza italiana.

È emersa tutta la solarità latina della poesia di Hebe Munoz, che si fonde con quella del Bel Paese sino ad unire essenzialità e creatività in un cammino di passi intimi, insieme di voli e vogate dalle alture delle Ande e dai colori dei Caraibi sino ai profumi e ai sapori dell’Italia.

Strada, con lettura finale di versi alternati in italiano e spagnolo, ha fatto emergere la particolarità della scrittura di Hebe Munoz: la Poetessa non traduce dall’italiano allo spagnolo o viceversa, ma scrive contemporaneamente nelle due lingue senza che il senso dell’una o dell’altra ne sia modificato.

La poesia di Hebe Munoz è così compiutezza proprio in quella ricerca dell’armonia tra bellezza interiore e vita possibile, umanità e femminilità (con tocchi di maternità e sensualità), il passare dal sogno del desiderarla nel quotidiano sino allo scriverla e al saperla riconoscere nella storia con autenticità di viversi e di vivere, che la Poetessa vive nel suo oggi.

E quindi “Pegasa” è un rinascere dalle acque del vissuto, dell’anima, della propria umanità, per appunto l’esperienza di una Pegasa.

Per approfondire la conoscenza della poetessa Hebe Munoz visitare il sito internet www.impressioniecertezze.com.

 

Il libro di poesie di Hebe Munoz “PEGASA” (Isbn/Ean 9788891067159) è in distribuzione presso Feltrinelli, Ibs.it ed Ilmiolibro.it.

 

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La poetessa italo-venezuelana Hebe Munoz al BookCity Milano

Milano, 14 novembre 2016 – In occasione del BookCity di Milano 2016, “Scritti dalla Città Mondo” presenta “Impressioni e certezze”, l‘incontro con l’autrice Hebe Munoz, poetessa italo-venezuelana.

Hebe Munoz presenterà il suo libro di poesie “Pegasa, Rinata dalle acque – Renacida de las aguas” nell’ambito della manifestazione “Mitologia e contemporaneità nella poesia venezuelana”.

L’incontro, a cura dell’Associazione Venezuelani in Lombardia, si terrà venerdì 18 novembre 2016 alle ore 16,00 presso la Sala Khaled al-Assad del Museo delle Culture – Mudec (in via Tortona 56 a Milano) e sarà presentato e moderato dalla prof.sa Annalisa Strada, scrittrice italiana per vari editori tra cui Mondadori, Fabbri RCS, De Agostini, Edizioni Paoline e Piemme, già insignita del Premio Andersen 2014.

Professoressa di lingue in Venezuela, migrata in Italia sino all’acquisizione della cittadinanza italiana, Hebe Munoz versa nella sua poesia tutta la solarità latina che si fonde con quella del Bel Paese. Hebe Munoz unisce così essenzialità e creatività in un cammino di passi intimi che è un insieme di voli e vogate dalle alture delle Ande e dai colori dei Caraibi sino ai profumi e ai sapori dell’Italia.

La poesia di Hebe Munoz è ricerca di quella armonia tra la bellezza interiore e la vita possibile, l’umanità e la femminilità con tocchi di maternità e sensualità, il passare dal sogno del desiderarla nel quotidiano sino allo scriverla e al saperla riconoscere nella storia con autenticità di viversi e di vivere.

È un rinascere dalle acque del vissuto, dell’anima, della propria esperienza di vita, per appunto l’esperienza di una Pegasa.

Il libro di poesie di Hebe Munoz “Pegasa” (Isbn/Ean 9788891067159) è in distribuzione presso le librerie Feltrinelli e Ibs.

Nell’ambito dell’incontro interverrà, con l’esecuzione di brani musicali, il Maestro Fabrizio Gatti, compositore e musicista di fisarmonica e bandoneon, insignito del Premio Internazionale Myrta Gabardi.

 

 

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