Morti in culla: importanti risultati per l’Italia in Scozia, alla conferenza sulla SIDS

Torino, 18 giugno 2018 – Alla recente conferenza internazionale, organizzata dalla ISPID, Società Internazionale per gli studi e la prevenzione dei decessi nel periodo perinatale e nel primo anno di vita, tenutasi a Glasgow (Scozia) dal 7 al 9 giugno 2018, si è data particolare attenzione alla prevenzione e alla ricerca sulla SIDS (Sudden and Unexpected Infant Death) e gli altri eventi correlati al sonno conosciuti come “morti in culla” .

La comunità scientifica ha selezionato tra le varie presentazioni, dei numerosi “Abstract” realizzati da 24 Paesi del mondo, i lavori realizzati dall’Associazione SUID & SIDS Italia Onlus, un associazione nazionale con sede in Torino che si occupa di ricerca, prevenzione e sostegno alle famiglie vittime di questi eventi, e dal Centro della Medicina del Sonno e della SIDS della Regione Piemonte.

Lo studio “The victimization in absence of a culprit.The limbic victim“, realizzato dall’ Associazione SUID & SIDS Italia Onlus ha assunto notevole importanza per l’aspetto psicologico delle famiglie vittime di questi eventi, permettendo di identificare per la vittimologia con il nuovo termine “Vittima limbica“, i genitori che hanno subito la perdita improvvisa e inaspettata del loro figlio a causa di eventi come la SIDS.

Lo studio ha rilevato inoltre attraverso le interviste delle famiglie di varie regioni italiane, vittime di questi eventi, come la differenza e la variabilità del percorso di vittimizzazione assuma fondamentale importanza in funzione alla gestione di questi eventi.

L’adozione di un percorso rappresentato dal “Modello Circolare“, descritto nel lavoro realizzato, dimostra come evitare che la vittima limbica (ossia il genitore colpito da questi eventi) rimanga intrappolata in un processo di disagio, di senso di colpa e di sofferenza. Il lavoro realizzato dal gruppo formato dal Responsabile del Supporto e del Sostegno alle famiglie colpite D.ssa E. Imparato e dalla Vice Presidente S. Scopelliti, in collaborazione con il Prof. Monzani dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia Dipartimento di Psicologia di Venezia, rileva l’importanza di un giusto approccio, da parte delle istituzioni coinvolte, con le famiglie colpite che vivono il senso di colpa tanto da arrivare a colpevolizzarsi pur non avendo compiuto alcun reato.

Un altro importante lavoro dal titolo “Three cases of life-threatening positional asphyxia” realizzato dall’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino tramite il gruppo di lavoro del Centro della Medicina del Sonno della SIDS, rappresentato dal Dr. Vigo, dalla D.ssa Noce e dalla D.ssa Costagliola dell’Università di Torino ha evidenziato tre situazioni, rilevati da casi esaminati, pericolose per la vita di un bambino a causa dell’alta probabilità di asfissia posizionale. Questo lavoro ha fornito importanti elementi di approfondimento sulla prevenzione dei decessi in culla (http://suidsidsitalia.com/sonno-sicuro) in caso di presenza delle situazioni evidenziate.

L’Associazione SUID & SIDS Italia Onlus (www.suidsidsitalia.com) lotta attivamente contro le morti in culla con diverse iniziative, impegnandosi a 360 gradi nella prevenzione e nella ricerca.

Tra i progetti in corso per il 2018/2019 quello di una borsa di studio a favore di un giovane medico che si impegnerà nella ‘Medicina del Sonno’, rilasciata in memoria della D.ssa Elisa Ferrero che perse la vita il 9 luglio scorso in un tragico incidente, alla donazione di strumentazioni tra cui un apparecchio di rianimazione neonatale per la Neonatologia dell’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova e un’apparecchio per gli esami strumentali della Medicina del Sonno per il Centro SIDS della Regione Piemonte.

Presto operativi anche i corsi informativi gratuiti in partenza da fine settembre 2018 a giugno 2019, destinati alla popolazione, che riguarderanno la prevenzione del bambino da 0 a 12 mesi da eventi quali la SIDS, il soffocamento accidentale e altri eventi correlati al sonno.

 

 

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Contatti stampa:

suid.sids@yahoo.it

 

 

I rappresentanti dell’associazione SUID & SIDS Italia Onlus con la D.ssa Giulia Costagliola dell’Università degli Studi di Torino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma, incendio autostrada A24: “Chiediamo chiarimenti su quanto accaduto”

Roma, 29 giugno 2017 – Roma est questa mattina si è svegliata non nel modo corretto. È di queste ore infatti la notizia dell’incendio in A24 che ha coinvolto buona parte della zona che almeno in parte è stata inondata dal fumo dell’incendio. Ancora non ci sono novità su quanto successo ed è soprattutto importante capire cosa sia andato a fuoco.

Apprendiamo dagli organi di stampa e da diverse segnalazioni che questa mattina è divampato un incendio a Roma, nei pressi dell’Autostrada A24, in corrispondenza di via Palmiro Togliatti – ha scritto in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – sembra che le fiamme siano divampate da un deposito di rimessaggio di camper e roulotte, ma vogliamo vederci chiaro”.

Vogliamo sapere, alla luce di quanto successo, visto il nostro impegno per la tutela dell’ambiente se dovessero essersi verificate emissioni di sostanze nocive nell’aria.  cittadini hanno il diritto di conoscere tempestivamente e con precisione dati certi sul possibile inquinamento e soprattutto su eventuali rischi per la loro salute”.

 

 

U.Di.Con.: “Tagli alle Province un enorme pericolo per i cittadini”

Roma, 21 giugno 2017 – L’Udicon, l’unione per la difesa dei consumatori, interviene a seguito delle dichiarazioni rilasciate in queste ore dal Presidente Nazionale dell’Upi, Achille Variati, che hanno destato molta preoccupazione.

Una vera e propria rottura tra Stato e Province che potrebbe generare dei seri problemi.

Prima di arrivare a tale epilogo è necessario fare qualcosa di concreto ed in maniera rapida.

È arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità – dichiara il Presidente Nazionale U.Di.Con., Denis Nesci – le Province sono chiaramente in difficoltà, visti i tagli statali addirittura in aumento. La Costituzione parla di aiutare i servizi locali, non di affossarli.” – continua Nesci.

È inaccettabile continuare a rimanere in questa situazione, le strade così come le scuole non possono essere minimamente un pericolo per la vita dei cittadini, ad oggi le Province non hanno abbastanza risorse, lo Stato deve prendere  in mano la situazione”.

 

Negli ultimi anni si sono verificati numerosi incidenti sulle strade e nelle scuole, mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini e in più di un’occasione è stata addossata la colpa alle Province, – continua il Presidente Nesci – ed è necessario arrivare ad un accordo affinchè ci sia un’inversione di tendenza.

È infatti indispensabile stanziare fondi per la manutenzione preventiva delle strade e degli istituti scolastici, condividiamo le perplessità espresse dal Presidente Variati ma allo stesso tempo siamo convinti che per raggiungere un risultato bisogna porsi con un atteggiamento di apertura al dialogo, solo così potranno essere trovate delle soluzioni a vantaggio dei cittadini” conclude il presidente dell’U.Di.Con.

 

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