Cremona, 5 giugno 2018 – È andato sold out il concerto al pedalpiano del pianista italiano Roberto Prosseda, che per la prima volta il 30 maggio scorso ha portato in Cina questo affascinante strumento a tastiera presso il World Art Center di Pechino. Uno strumento a tastiera antico e moderno insieme, un derivato del pianoforte con una pedaliera che permette di suonare le note basse con i piedi, di cui Prosseda è stato negli ultimi anni promotore e riscopritore.
Prosseda ha eseguito un programma con musiche per pedalpiano di Schumann, Boëly, Alkan, Liszt e una prima mondiale di Nicola Sani. Il compositore italiano, presente in sala, ha infatti scritto una composizione espressamente dedicata a questo strumento, intitolata “Concetto spaziale – Attese II”, per pedalpiano e nastro magnetico.
“Con questo concerto – spiega Prosseda – ho voluto presentare al pubblico cinese un aspetto ancora poco noto del pianoforte, strumento qui popolarissimo. Infatti si è trattata di una prima cinese, sia per il repertorio proposto che per il pedalpiano. Particolarmente significativa la presenza del pianoforte Fazioli gran coda, che rappresenta l’eccellenza dell’alto artigianato italiano, e che per l’occasione è stato abbinato ad un pedalpiano d’epoca, a sottolineare la continuità della grande tradizione costruttiva degli strumenti a tastiera, che proprio un italiano, Matteo Ricci, ha fatto conoscere per la prima volta in Cina”.
Quello di Roberto Prosseda è stato il concerto finale dell’Italian Piano Experience, il festival di Pechino dedicato alla tradizione del pianoforte italiano, che dal 17 maggio ha proposto un ricco programma di concerti, conferenze e una mostra storica di strumenti a tastiera, dai più antichi ai capolavori odierni, che sarà visitabile fino al 3 giugno. Gli eventi hanno avuto luogo nell’ambito del festival “Meet in Beijing”, in cui l’Italia è “Guest Country of Honor”
La mostra e alcuni eventi dell’Italian Piano Experience saranno riproposti durante l’edizione 2018 di Cremona Musica, fra il 28 e il 30 settembre.
Italian Piano Experience è stato ideato dallo stesso Roberto Prosseda, che ne è anche direttore artistico. L’evento è stato organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, con la collaborazione di Fazioli Pianoforti, Bizzi Strumenti Storici a Tastiera e Cremona Musica, per celebrare il rapporto speciale che esiste storicamente fra la Cina, primo mercato mondiale per i pianoforti, e l’Italia: già nel ‘500, infatti, il prete gesuita Matteo Ricci fece arrivare alla corte di Wan Li, della dinastia dei Ming, il primo clavicembalo italiano.
Dal 17 maggio al 3 giugno l’Italian Piano Experience a Pechino ripercorrerà l’evoluzione degli strumenti a tastiera con un’esposizione di esemplari storici e un festival che coinvolgerà alcuni dei migliori musicisti italiani, da Brizi a Prosseda. Gli eventi saranno replicati a Cremona dal 28 al 30 settembre, nell’ambito di Cremona Musica 2018, che ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa….
Cremona, 17 maggio 2018 – Apre oggi 17 maggio a Pechino l’Italian Piano Experience, il festival che celebra le eccellenze del pianoforte italiano. Una mostra di strumenti a tastiera, dai primi esemplari del ‘700 ai capolavori Fazioli di oggi, con recital pianistici con grandi musicisti italiani e 3 conferenze di approfondimento, ingredienti principali di queste due settimane ricche di eventi dedicati agli amanti della musica, nel paese che oggi è il primo mercato mondiale per i pianoforti.
Il festival, che si apre con un concerto di Claudio Brizi dedicato agli antenati del pianoforte, avrà luogo al Millennium Monument Museum di Pechino, nell’ambito del Festival “Meet in Beijing”, in cui l’Italia è “Guest Country of Honor”.
Il progetto, ideato da Roberto Prosseda, è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, con la collaborazione di Cremona Musica e Bizzi Clavicembali, per celebrare le origini italiane del pianoforte: uno degli strumenti protagonisti della storia della musica, nato proprio in Italia nel 1699, da un’idea di Bartolomeo Cristofori.
In Cina un evento del genere non c’era mai stato. Dal 17 maggio al 3 giugno al Millennium Monument Museum di Pechino saranno esposti gli antenati del moderno pianoforte, alcuni dei quali risalenti alla prima metà del diciottesimo secolo, fino ai più moderni Fazioli, marchio fra i più noti a livello mondiale e da sempre protagonista di “Piano Experience” a Cremona Musica.
Un’occasione unica per ripercorrere tre secoli di evoluzione di questo strumento, grazie anche alle spiegazioni di Guido Bizzi e le esibizioni dal vivo del cembalista e organista Claudio Brizi, curatori della mostra, che permetteranno di assaggiare il suono dei diversi pianoforti e dei loro cugini (organo, cembalo, clavicordo, harmonino).
Altre occasioni di approfondimento saranno garantite da Nicola Sani, che parlerà del repertorio pianistico italiano contemporaneo, e da Roberto Prosseda, direttore artistico dell’evento, che presenterà l’evoluzione dal Fortepiano del tempo di Mozart al moderno pianoforte a coda.
Non mancherà ovviamente l’occasione di ascoltare all’opera alcuni dei maggiori interpreti italiani della tastiera. Ad inaugurare il palco sarà Claudio Brizi, che accompagnerà gli ascoltatori alla scoperta delle sonorità antiche del cembalo, dell’organo e dell’armonium, anche sovrapposte grazie alla combinazione di strumenti diversi, suonati contemporaneamente dal celebre cembalista. Nel concerto finale Roberto Prosseda, ideatore e direttore artistico del festival, presenterà per la prima volta pubblicamente in Cina il Pedalpiano, uno strumento antico e moderno insieme, di cui è stato negli ultimi anni promotore e riscopritore.
Il programma sarà arricchito da quattro recital con pianoforti moderni tenuti da quattro dei più promettenti giovani pianisti italiani: Leonora Armellini, Mariangela Vacatello, Axel Trolese, Vanessa Benelli Mosell, che includeranno molti brani di autori italiani, da Scarlatti a Stroppa.
La prima tappa di questo grande evento, organizzato con la collaborazione di Cremona Musica, Bizzi Clavicembali e Fazioli Pianoforti, non poteva che essere proprio a Pechino.
Non solo infatti la Cina è il primo mercato mondiale per i pianoforti, ma fra il gigante asiatico e l’Italia esiste un ponte culturale che gira proprio attorno al pianoforte e ai suoi antenati: nel ‘500 il prete gesuita Matteo Ricci fece arrivare alla corte di Wan Li, della dinastia dei Ming, il primo clavicembalo italiano; sulle sue orme ad inizio ‘900 Mario Paci svolse un’importante opera di educazione e produzione musicale in Cina che portò alla nascita della prima orchestra sinfonica moderna cinese.
Ilaria Seghizzi, Product Manager di Cremona Musica, commenta:
“Da sempre l’obiettivo di Cremona Musica è portare in Italia il meglio della musica internazionale, ma anche portare i nostri capolavori nel resto del mondo, e i risultati della nostra fiera, dove espositori e visitatori internazionali aumentano di anno in anno, testimoniano che ci stiamo riuscendo. Cremona Musica è ovunque nel mondo ci sia voglia di grande musica, e quindi non potevamo non collaborare ad un evento di questa importanza, che testimonia ancora una volta il grande interesse che esiste anche in Cina per la nostra tradizione musicale e per gli strumenti prodotti in Italia”.
L’appuntamento per gli amanti del pianoforte è quindi a Pechino dal 17 maggio, o a Cremona Musica 2018 dal 28 al 30 settembre.