Napoli, 28 aprile 2023 – Domenica 7 maggio 2023, a partire dalle 11.00, il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, in collaborazione con l’Associazione Culturale Noi per Napoli APS, presenta l’evento “Magie del belcanto e danze d’epoca“, un particolare connubio tra il belcanto e le danze d’epoca nella Veranda neoclassica e nel Salone da ballo di Villa Pignatelli.
L’iniziativa, che arricchisce e completa l’esperienza di visita al museo, è proposta al pubblico in occasione di “Domenica al Museo”, l’appuntamento mensile promosso dal Ministero della Cultura, che prevede l’ingresso gratuito per tutti i visitatori nei luoghi della cultura statali ogni prima domenica del mese.
lI trio lirico che si esibirà è composto dal soprano Olga De Maio, dai tenori Luca Lupoli e Lucio Lupoli, accompagnati dalla pianista Nataliya Apolenskaja.
Insieme a loro, il Gruppo Culturale “Danzando nel Tempo” proporrà splendidi assolo con costumi e coreografie fin de siecle. Saranno accompagnati con balli d’epoca i brani eseguiti dai tre artisti lirici, tratti dal repertorio belcantistico salottiero, operistico, operettistico e da quello classico napoletano di fine Ottocento e inizi Novecento. Il tutto sarà riproposto com la tradizione dei magnifici salotti della belle epoque, di cui Villa Pignatelli a Napoli fu uno dei più raffinati esempi.
L’Associazione Culturale Noi per Napoli offre la possibilità di una visita guidata introduttiva, per gruppi e con prenotazione obbligatoria al numero 339 4545044.
La partecipazione all’iniziativa è libera, compresa nel biglietto di ingresso al museo, gratuito in occasione della Domenica al museo.
Napoli, 23 marzo 2023 – Arrivi alla sede centrale dell’Archivio di Stato di Napoli, in p.tta Grande Archivio-5, sali al secondo piano, nella “Sala Catasti”, una volta “Sala del Capitolo”, dove si riunivano i monaci, e non sai bene dove guardare perché tutto sollecita la tua attenzione.
Un luogo dove storia, cultura ed arte si fondono e si potrebbe parlare tanto del nostro passato, a partire da Murat, ma anche prima, fino ad oggi, per celebrare una Napoli che è stata Capitale.
Lo avverti, non sono solo semplici considerazioni dette senza capirne a fondo il significato. Il Dott. Lorenzo Terzi, in rappresentanza della Direttrice Dott.ssa Candida Carrino, ci accoglie e ci racconta del prestigio storico del luogo.
Oggi “ Noi per Napoli”presenta, anche in questa sede, il saggio di Luca Lupoli “Mario Persico e la sua produzione operistica”. Relatori prestigiosi siedono al tavolo : M° Mariano Patti, Direttore d’Orchestra e già docente del Conservatorio di Napoli, e il M° Mauro Castaldo, docente del Conservatorio di Benevento, tra l’altro fondatore e presidente dell’Associazione Organistica “Giovanni Maria Trabaci” promotrice di incontri culturali e scambi culturali internazionali.
Le letture sono state affidate a Giancarlo Lobasso, speaker radiofonico, attore del Teatro De Poche, doppiatore, voce basso in coro polifonico.
Il libro del Lupoli è stato richiesto per la prestigiosa Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella ed ora una copia che ricorda Persico e le sue composizioni è stata assicurata a futura memoria.
L’Archivio di Stato di Napoli organizza mostre, convegni, esposizioni, seminari; partecipa a manifestazioni culturali promosse dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalle Università, da istituti ed enti di ricerca. La presentazione del libro di Lupoli entra di diritto nella rassegna “Dialoghi di carta” Incontriamoci in Archivio.
Sorprendentemente nuove “finestre” si aprono attorno al Persico.
Il M° Patti parla di quanto Napoli sia difficile per ogni carriera e nello specifico per quella dei nostri talentuosi musicisti e fa una proposta: dare loro la possibilità di esibirsi nei teatri minori per poterli tenere con noi, farli crescere e perché no, consegnarli alla gloria.
“La musica è la voce del tempo”, così esordisce il M° Mauro Castaldo, e aggiunge che a partire dalle scuole elementari va fatta conoscere ai bambini, e non solo, va fatto conoscere il mondo immaginario della lirica perché solo così saranno adulti interessati all’ ambito.
Non mancano le letture a cura di Giancarlo Lobasso: un documento certifica il successo che fin da subito ha suscitato la “La Locandiera” del Persico; un bellissimo “Inno alla libertà” interpretata da Juanito nella Morenita opera del nostro, composta nel 1922 e per finire dal “Mattino” del 1977 la notizia della morte del compositore.
L’intervento dell’autore ha avuto un taglio culturale dove ben si evince la sua conoscenza musicale. Il soprano Olga De Maio che per questo saggio è stata indispensabile perché ha curato le ricerche biobibliografiche del Persico da’ un annuncio: “Il saggio sul Persico avrà un prosieguo nella narrazione, con nuovi progetti editoriali, legati anche alla proposta di esecuzione ed interpretazione dei suoi brani di cui siamo venuti in possesso”.
A conclusione della splendida mattinata caratterizzata da un clima conviviale, anche per via del compleanno dell’autore, abbiamo ascoltato alcuni brani del Persico dalle voci del soprano Olga De Maio e del tenore Luca Lupoli, accompagnati dalla Maestra Nataliya Apolenskaya.
Articolo a cura di
Laura Bufano giornalista
Ufficio Stampa Associazione Culturale Noi per Napoli
Napoli, 14 marzo 2023 – Sabato 18 marzo 2023, alle ore 11,00, presso l’Archivio di Stato di Napolo, in Piazzetta Grande Archivio n.5, si terrà la presentazione del libro “MARIO PERSICO E LA SUAPRODUZIONE OPERISTICA” – Resoconto di un viaggio nelle memorie, nei ricordi, nella musica e nel tempo di un “nostrano” quasi dimenticato.
E’ storia recente che la storia di Mario Persico, grazie al saggio di Luca Lupoli, ha avuto un suo posto nella prestigiosa Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella, così come è giusto che fosse. L’autore, Luca Lupoli, dopo aver superato l’ostacolo della reperibilità bibliografica, grazie alla ricerca delle fonti a cura di Olga De Maio e grazie ad un incontro fortuito con il nipote dell’autore, il signor Sergio Nuvola, riesce a ricostruire la vita e l’opera di Mario Persico, uno di quegli autori dimenticati e ritrovati del nostro vasto patrimonio musicale.
La puntuale e attenta prefazione di Fabio Armiliato, cantante e attore, uno dei tenori italiani più importanti al mondo e della scena lirica internazionale, ci introduce nella produzione operistica italiana a cavallo del 1800/1900 che è stata di una ricchezza inestimabile.
Mario Persico è diventato famoso per aver musicato la commedia di Carlo Goldoni “La Locandiera”, e non solo.
Interverranno Lorenzo Terzi, Archivio di Stato di Napoli; M° Mariano Patti, Direttore d’orchestra; M° Mauro Castaldo, Docente Conservatorio di Benevento; Olga De Maio, Ricerche biobibliografiche; Giancarlo Lobasso, attore; Luca Lupoli, Autore. Modera Laura Bufano, Giornalista.
La presentazione si terrà in un luogo voluto da Gioacchino Murat, nel 1808, per concentrare tutta la documentazione prodotta in secoli di storia e si concluderà con un intervento musicale del soprano Olga De Maio e del tenore Luca Lupoli regalando ai convenuti una mattinata all’insegna della cultura e del bel canto.
L’associazione Culturale “Noi per Napoli”
con il Patrocinio dell’Archivio di Stato
Piazzetta Grande Archivio, 5 Napoli
Nell’ambito della Manifestazione “Dialoghi di carta” Incontriamoci in Archivio
Martedì 21 febbraio al foyer del Teatro Bellini di Napoli la presentazione del saggio su Mario Persico di Luca Lupoli
Napoli, 13 febbraio 2023 – Martedì 21 febbraio prossimo, alle ore 17.30 al Ridotto del Teatro Bellini di Napoli (via Conte di Ruvo 14), si terrà la presentazione del libro “Mario persico e la sua produzione operistica” – Resoconto di un viaggio nelle memorie, nei ricordi, nella musica e nel tempo di un maestro quasi dimenticato.
L’autore, Luca Lupoli, dopo aver superato l’ostacolo della reperibilità bibliografica, grazie alla ricerca delle fonti biobibliografiche a cura di Olga De Maio e grazie ad un incontro fortuito con il nipote dell’autore, Sergio Nuvola, riesce a ricostruire la vita e l’opera di Mario Persico, uno di quegli autori dimenticati e ritrovati del nostro vasto patrimonio musicale.
La puntuale e attenta prefazione di Fabio Armiliato, cantante e attore, uno dei tenori italiani più importanti al mondo e della scena lirica internazionale, ci introduce nella produzione operistica italiana a cavallo del 1800/1900 che è stata di una ricchezza inestimabile. La sua produzione è stata quantitativamentelimitata, perché componeva solo quando aveva un’ispirazione sincera, nata da vero sentimento e non costretto dalla necessità del vivere quotidiano.
E’ diventato famoso per aver musicato la commedia di Carlo Goldoni “La Locandiera”, e non solo.
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Ne parleranno con l’autore Olga De Maio soprano, Maestro Carmine Santaniello, Direttore del Conservatorio di Napoli “San Pietro a Majella”, il Maestro Armando Jossa, ideatore del Premio Caruso “Da San Giovanniello a New York” e la giornalista e scrittrice Daniela Merola.
Modererà l’incontro la giornalista Laura Bufano e la presentazione si concluderà con un intervento musicale del soprano Olga De Maio e del tenore Luca Lupoli, autore del libro.
Viterbo, 31 gennaio 2023 – Sabato 4 febbraio 2023 si inaugura presso la Black Liquid Art Gallery di Viterbo la mostra“Mimesis” con cinque giovani artisti nigeriani, a cura di Antonella Pisilli.
Imitare o creare, eguagliare o superare la natura, nella mostra Mimesis cinque giovani artisti Olamilekan Abatan, Alex Peter Idoko, Joseph Chimerie; Nebolisa Kelly e John Hopex, provenienti dalla Nigeria dipingono la realtà più vera della realtà stessa e portano avanti il concetto di iperrealismo che caratterizza negli ultimi anni la giovane arte contemporanea nigeriana.
Viviamo in un’epoca in cui è difficile distinguere tra reale e virtuale, ciò che nel recente passato si prefigurava un futuro distopico solo nei film di fantascienza oggi quel mondo si sta definendo in modo sempre più chiaro e già adesso nel metaverso è possibile operare sui sensi per influenzare la nostra percezione del reale, con difficoltà riusciremmo a distinguere ciò che è vero e ciò che è virtuale.
I giovani artisti nigeriani si pongono nel crocevia del concetto di rappresentazione della realtà e superamento di questa, costruiscono inconsapevolmente una nuova estetica che va al di la della semplice rappresentazione, superano il realismo fotografico e si pongono come creatori di nuovi personaggi e dove anche la “risoluzione” supera e travalica la perfezione della realtà.
Avvicinarsi ai quadri di Olamilekan Abatan o di Nebolisa Kelly significa penetrare nell’ epidermide del soggetto, significa vivere una nuova esperienza, immergersi in una realtà nuova, reale, ma allo stesso tempo immaginaria.
Rudolf Arnheim affermava come la percezione umana produca significato dalle nostre esperienze con il mondo che ci circonda e che tutta l’espressione artistica si basa su questo processo di appropriazione della realtà così come la vediamo attraverso i nostri sensi e la nostra comprensione. Ed è in questo processo nel quale l’arte diventa il mezzo in grado di dare alla percezione dell’osservatore la possibilità di interpretare il proprio universo e non la sua esclusiva rappresentazione, provocando in ciascuno di noi delle sollecitazioni e delle percezioni diverse, capaci di cambiare la nostra idea e il nostro percepire.
La mostra Mimesis è un tentativo di catturare e rappresentare non solo il mondo che circonda gli artisti ma anche tutte le migliaia di immagini che attraverso il web arrivano ai loro occhi. Gli artisti nigeriani attraverso il loro iperrealismo creano un ambiente che simula la realtà fisica in luoghi immaginari.
Maestro dell’iperrealismo nigeriano è sicuramente Olamilekan Abatan la sua è un’operazione di assimilazione dell’estetica classica occidentale rielaborata con un linguaggio nuovo contemporaneo e africanizzato attraverso l’uso dei wax. Nei suoi lavori i personaggi rievocano quelli dei grandi maestri del rinascimento, mostra il santo o la madonna in posizione classica, ma li attualizza, attraverso un abbigliamento contemporaneo.
Nell’opera “Deadly sin” il riferimento a Caravaggio è indubbio, ma come il grande maestro che si era servito della lezione dei ‘grandi’ anche Abatan riprende l’impostazione di due capolavori del maestro dei Seicento in un mix tra “Medusa” e il “Bacco adolescente” , riattualizza l’impostazione sostituendo il volto del personaggio con un suo autoritratto e inserendo degli oggetti contemporanei, un orologio d’oro che simboleggia il potere e uno smartphone simbolo del nostro secolo. La sua non è solo una rivisitazione dei capolavori della cultura classica, ma è una messa in scena di nuove realtà.
L’opera di Alex Peter Idoko potrebbe essere paragonata ad un rituale magico nel quale l’artista attraverso la cerimonia del fuoco, crea delle immagini sorprendenti, ma ciò che rende ancora più stupefacente il suo lavoro è la capacità di usare il pirografo rendendo le figure con una precisione iperrealista.
Il lavoro di Peter Idoko colpisce per la capacità che la materia bruciata acquista nell’opera in “Strive” il soggetto e la tecnica si confondono il personaggio in primo piano soffia verso il fuoco, l’inquadratura dal basso potenzia il contenuto, il calore del fuoco sembra uscire fuori dal quadro sentiamo invaderci dal calore delle fiamme, ci distoglie l’attenzione, solo il personaggio con la testa poggiata sulla spalla del soffiatore, qual è il suo ruolo nella storia?
È allora che l’immagine in un turbinio di idee comincia a prendere forma si catapulta verso nuove aspettative, l’artista non sta solo rappresentando un atto, ma sta raccontando un sentimento, una sensazione. Idoko pensa che attraverso il fuoco può dominare la materia della sua tavola, attraverso il fuoco può purificare, sottilizzare e raggiungere il livello più alto, fino alla luce che è essenza universale e la più immateriale delle immagini.
Joseph Chimerie usa il colore con sfumature così impalpabili e morbide come se fosse un maquillage sul volto di una modella. La sua è un’opera che si potrebbe definire fashion, ma non nell’accezione di moda, ma di eleganza. Le sue figure sono avvolte nella profondità prospettica come se fossero all’interno di una scatola magica e si potessero prelevare e muovere. La plastica delle forme è realistica e i personaggi che rappresentano la scena sono delicati, raffinati e si muovono come su una passerella. La sua è una messa in scena di una realtà ovattata con personaggi di attraente bellezza dei volti e dei corpi, nelle delicate armonie dei colori, in uno spazio fisico anch’esso pervaso da una luce e da una sinuosa eleganza, anche l’acqua della piscina increspata dalla brezza acquista attraverso la schematizzazione delle onde un ritmo musicale intenso e armonioso.
Nebolisa Kelly è l’artista iperrealista nigeriano per eccellenza, sia per i suoi soggetti sia per la tecnica, ci sono tutti gli elementi: i ritratti in formato magnum, l’acqua che invade il volto, l’utilizzo del chiaroscuro denso e sostanzioso di particolari.
L’opera di Nebolisa può essere vista su tre piani diversi sia sullo spazio fisico che su quello contenutistico. Ad una certa distanza l’opera appare di un realismo fotografico quasi palpabile, il soggetto sembra quasi uscire dal quadro e prendere forma e materia, ad una visione più ravvicinata colpisce la superficie, il soggetto si appiattisce e l’osservatore diventa piccolissimo e riesce ad entrare nell’epidermide della pelle, a sentire il vuoto dei pori e la freschezza dell’acqua che scorre sul volto, la ruvidezza della stoffa degli abiti, tutto è rappresentato con un tale realismo e una tale oggettività che non dipende più dall’acutezza dell’occhio, ma da una maniacale ricerca di oltrepassare la realtà stessa.
Ed è questa ricerca di perfezione che ci fa raggiungere il terzo livello di visione che non è più quello visivo, ma quello concettuale, dalla volontà di vedere e rappresentare le cose come sono, l’artista ci racconta la ricerca sempre più spasmodica verso il più minuzioso e impercettibile particolare, per raggiungere la perfezione e per riuscire ad uscire dall’anonimato nel quale l’artista si sente ingabbiato.
Guardare un ritratto di John Hopex è come fermare il tempo, i suoi lavori sono sospesi in un’epoca indefinita, una bellezza e una perfezione universale che manifesta rappresentando ogni singolo dettaglio con maniacale precisione, imprigionando la luce e le ombre come se fossero materia viva.
In “Butterfly” il soggetto è inserito su uno sfondo bianco, neutro, il volume della figura si definisce attraverso la linea precisa delle spalle e della testa, i particolari del copricapo e della collana minuziosamente intagliata vengono colpiti dalla luce vibrante che crea sul corpo un volume di ombre. Ma sono le farfalle colorate che estraniano l’osservatore e catapultano il soggetto in uno spazio tra il bucolico e il surreale. Ed è l’elemento estraniante colorato, ancora più evidente nell’opera “Apple” dove le mele sospese nello spazio trasformano l’opera da iperrealista a surreale e ci catapultano in una realtà sospesa e immaginaria.
TITOLO: MIMESIS ARTISTI: Olamilekan Abatan, Alex Peter Idoko; Joseph Chimerie, Nebolisa Kelly, John Hopex LUOGO “Black Liquid Art – Via San Tommaso, 55 – Viterbo” CURATORE Antonella Pisilli INAUGURAZIONE 4 febbraio 2023 ore 18.00 ORARIO DI APERTURA 4 febbraio – 1 aprile 2023
A Sorrento è stato strepitoso il successo per la serata “We•Soda Galà Opera Concert”, con protagonisti il soprano Olga De Maio ed il tenore Luca Lupoli.
Napoli, 14 ottobre 2022 – “Qui dove il mare luccica e tira forte il vento su una vecchia terrazza davanti al golfo di Sorrento…” recita il testo della mitica “ode carusiana” che nel 1986 il cantautore italiano Lucio Dalla dedicò al grande mito del bel canto internazionale Enrico Caruso.
Nello stesso luogo in cui il grande tenore mori nel 1921 a Sorrento, davanti all’incantevole vista del Golfo di Napoli sulla terrazza del G.H. Excelsior Vittoria, la sera del 12 ottobre scorso le incantevoli voci del soprano Olga De Maio e del tenore Luca Lupoli, accompagnati al pianoforte da Nataliya Apolenskaja, hanno fatto rivivere le emozioni dell’eco carusiana.
Grandi le interpretazioni di pagine operistiche, tra le arie piu celebri e famose appartenenti al repertorio tipico del grande Caruso, in un Galà Operistico, da Verdi, Puccini alla canzone classica napoletana e classici italiani, in occasione del Convegno internazionale “We•Soda” (West East Soda), organizzato dal Dott. Marco Leonildi.
Il magico intreccio delle voci dei due lirici partenopei che da anni sono dediti, attraverso le iniziative e le attività dell’Associazione Culturale Noi per Napoli APS, a diffondere ed a essere ambasciatori della più grande tradizione del bel canto partenopeo rappresentata dal grande Caruso che ha fatto la storia nel mondo di questa immortale tradizione ed ha istituzionalizzato la figura del cantante lirico moderno con la tecnica e la soliditá espressiva della sua straordinaria voce, ha incantato il pubblico internazionale intervenuto,riscuotendo un grande successo con tanti applausi e richieste di bis.
Ricordiamo che i due artisti hanno lanciato dal 2014 in occasione dell’evento internazionale del Forum delle Culture lo spettacolo concerto incentrato proprio sul racconto della vita del grande tenore ”Enrico Caruso, la Voce dei due Mondi“.
Narrato originalmente attraverso il duplice registro del teatro e della musica che ha avuto poi tante rappresentazioni e repliche nei maggiori teatri di Napoli e della Campania e di recente insigniti del Premio Internazionale ”Enrico Caruso da San Giovanniello a New York”, proprio per il merito di aver contribuito con la loro arte a far conoscere ed a riscoprire l’interesse sia del più grande pubblico internazionale che delle istituzioni sulla vita e la figura del grande artista, diventato ormai un mito della città di Napoli nel mondo.
Links utili per rimanere aggiornati sulle attività dell’Associazione Culturale Noi per Napoli APS e dei suoi artisti:
Napoli, 26 settembre 2022 – Dopo il grande successo dei loro recenti inediti lirico pop ( “Anche quando non vuoi e “Niente è niente) che stanno conquistando riscontri ed apprezzamenti su tutte le piattaforme streaming internazionali, il soprano Olga De Maio ed il tenore Luca Lupoli, artisti partenopei con riscontri in ambito internazionale, hanno in cantiere per i primi mesi del nuovo anno 2023 un progetto discografico per la realizzazione di un album dedicato alla “Musica per tutti“.
Si tratta di un mix di generi che spazierà dai brani lirici più tradizionali, interpretati e riproposti in duo come ” Nessun dorma ” anche con la voce del soprano, il generesacro come alcune celebri Ave Maria, famose colonne sonore del cinema interpretate dal soprano, cover di grandi autori contemporanei come il già proposto Un’altra poesia Tributo agli Alunni del Sole, l’immancabile e grande canzone classica napoletana, l’operetta, i loro successi lirico pop suddetti e probabilmente anche qualche nuovo brano.
Insomma un bel mix per tutti, da far innamorare tanti della bella musica e far conoscere a tanti i generi “classici” e “moderni” tanto per utilizzare una classificazione storico temporale, ma l’ intento è portare la grande, bella ed immortale musica al cuore di tutti, soprattutto in questo periodo di difficoltà, incertezza, tristezza che attendono l’ umanità.
Olga e Luca vogliono trasmettere un messaggio di fiducia ed ottimismo attraverso il loro bel canto e la musica, parlare ai cuori di tanti e portare avanti la mission dell’ Associazione Culturale Noi per Napoli APS, Ente di Promozione Sociale, fondato da più di trent’ anni dalla Dott.ssa Emilia Gallo, che è sempre stata e sarà al fianco dei bisognosi e dei più deboli, con iniziative di beneficenza e solidarietà, finalità che avrà anche il prossimo progetto dei due artisti.
I due artisti già si erano magnificamente espressi attraverso gli ultimi inediti ”Anchequandononvuoi” sul tema dell’ amore ed in particolare su quello verso la magnifica arte canora e musicale e sempre Paolo Audino, noto autore di Mina, Minghi, Celentano, Bocelli, come autore sia del testo che della musica, con arrangiamento del M° Paolo Rescigno, ha scritto ” Niente è niente ” ( Kicco Music Editore) appositamente per le loro voci e per il loro timbro,dedicandolo ad un aspetto esistenziale molto attuale, un vero e proprio “mantra ”: un incentivo ad una energia straordinaria che la nostra anima deve sprigionare quando non ci si aspetta più nulla e tutto sembra remarci contro, se ci appelliamo al senso profondo dell’essere umano sentiamo crescere un’energia.
Quando sentiamo il peso della fatica che comporta vivere, quando siamo a un passo dalla resa possiamo sentire come una voce dentro che arriva dall’infinito per consolarci, a dirci di non aver paura, che le cose possono cambiare e che ci possiamo rialzare, a ricordarci che ognuno è unico e che per questo, niente è niente, mai!
“Quando si scrive un brano soprattutto per le voci liriche che lo interpreteranno si tiene conto della loro duttilità espressiva ed alla timbrica che possa esprimere nuove emozioni, in una continua ed incessante scoperta con una similitudine all’opera lirica: in un’opera, a teatro, si racconta una storia con scene, costumi e regia, nella canzone ed attraverso un video si racconta una storia, allo stesso modo con musica e testo”, racconta il soprano Olga De Maio.
“Ed è sempre una nuova e toccante emozione ed esperienza, potersi esprimere e confrontarsi con un timbro da cantante lirico, note e parole di un linguaggio nuovo, contemporaneo, quello del ” pop”, perchè si instaura un dialogo con un pubblico ” diverso”, magari poco o per nulla abituato al genere lirico, quindi poter impegnarsi a portare avanti una “mission” appunto quella di porgere questo genere considerato “vetusto” a tutte le nuove generazioni ed ai non “addetti ai lavori ” e di far comprendere quanto possa essere carico di trasmettere valori e messaggi di vita importanti”, spiega il tenore Luca Lupoli.
Restiamo quindi in attesa di conoscere poi quale sarà l’etichetta discografica che farà da sfondo a questo nuovo bel progetto e magari scoprire da qui alla presentazione qualche novità nella elaborazione del gackstage e vi invitiamo tutti a tenervi aggiornati su tutti i canali social dei due artisti.
Standing ovation e applausi per una magica serata di musica, a Catania
Catania, 12 agosto 2022 – In una rovente serata catanese al Palazzo della Cultura, abbiamo potuto assistere ad uno spettacolo come non se ne vedevano da anni. Il caldo non ha fermato i cittadini che muniti di ventaglio hanno riempito letteralmente tutti gli spazi per poter assistere alla magia dell’Opera e del Tango uniti in un abbraccio ideale e culturale che ha stupito i presenti grazie alla voce e alla personalità artistica di Fabio Armiliato e di tutto il cast presente in scena.
Uno spettacolo innovativo, elegante, equilibrato e molto ricco, che offre l’opportunità di riscoprire tesori spesso nascosti tra le pieghe del ricordo e dell’incontro tra diverse culture.
Riscoprire come l’Italia sia stato importante per la diffusione di arte, musica e bellezza nel mondo ha stupito e risvegliato nel pubblico presente quel senso di appartenenza di cui oggi si sente molto spesso il bisogno e la mancanza.
Lo spettacolo scorre agilmente nel racconto dell’ Alma del Tango (L’Anima del Tango) interpretata con eleganza dal soprano Chiara Giudice, che ha introdotto e spiegato quanto l’opera lirica italiana abbia influenzato nel suo sviluppo la canzone del tango all’inizio del secolo scorso.
Ogni canzone è legata a un momento particolare della vita di Buenos Aires. Il repertorio di Carlos Gardel e di Tito Schipa interpretato dalla voce intensa e ricca di sfumature espressive del tenore Fabio Armiliato, ha stupito per la bellezza di molte melodie. Anche se alcune meno conosciute, sembrava di averle sempre ascoltate, trovando nei brani eseguiti, in ricordo di Astor Piazzolla, anche un’intensità drammatica dal ritmo trascinante e coinvolgente.
Gli arrangiamenti del maestro Fabrizio Mocata hanno valorizzato alla perfezione tutti i brani proposti e raccolgono anche nei momenti di solo orchestra l’entusiasmo del pubblico.
Le coreografie dei bravissimi Los Guardiola (Marcelo Guardiola e Giorgia Marchiori) hanno arricchito la serata con momenti divertenti, acrobatici, e di alto valore espressivo anche nella loro partecipazione, aggiungendo un elemento diverso dai tradizionali ballerini di tango, perché portano il linguaggio teatrale ad essere protagonista nella loro esibizione.
Particolarmente emozionante e toccante il ricordo dedicato al grande soprano Daniele Dessì, che è stata compagna di Fabio Armiliato durante un lungo periodo della sua carriera teatrale, con il brano “El dia que me quieras” magistralmente interpretato dal tenore insieme al soprano Chiara Giudice, che il pubblico ha sottolineato con un lungo applauso e una prima spontanea standing ovation.
La standing ovation finale è stata invece tributata al protagonista della serata, il tenore Fabio Armiliato, che è anche l’autore dell’idea dello spettacolo e dei suoi testi. Insieme al maestro Fabrizio Mocata e a tutti gli altri interpreti presenti sul palcoscenico, il violinista Mauro Carpi, il bandoneonista Pablo Yamil ed il contrabbasso di Fabio Crescente, hanno regalato al pubblico presente uno spettacolo unico ed originale, che merita grande attenzione e di essere riproposto in molte altre occasioni.
Esibizione straordinaria del quartetto lirico all’apertura del 62° Ohrid Summer Festival in Macedonia
Roma, 25 luglio 2022 – Un Gala d’apertura fra i più belli mai visti e presentati al Festival. Così, in poche sintetiche ma importanti parole, è stato definito dagli stessi organizzatori l’entusiasmante concerto presentato ad Ohrid dai The Four Italian Tenors lo scorso 12 luglio.
I quattro tenori italiani, ospiti speciali del prestigioso Gala Opening dell’Ohrid Summer Festival, hanno saputo trasmettere al pubblico presente in teatro ed in diretta TV, tutto il trasporto e l’emozione di essere su uno dei palchi estivi più ambiti d’Europa.
Gli eccellenti protagonisti, Alessandro D’Acrissa, Federico Serra, Ugo Tarquini e Giovanni Maria Palmia, accompagnati dall’Orchestra dell’Opera e del Balletto Nazionale di Skopje diretta in maniera impeccabile dal Direttore d’Orchestra italiano Lorenzo Bizzarri, hanno sfoderato un’esibizione di altissimo livello qualitativo ed estetico che ha raccolto l’entusiasmo e la gratitudine di tutte le persone presenti nello splendido Antique Theatre della città macedone concedendo a fine concerto anche tre richiestissimi bis.
Il pubblico coinvolto ha cantato insieme a loro le arie e le canzoni più popolari, proposte in un programma molto ricco, che spaziava dalle arie d’opera più conosciute e famose quali ad esempio “Una furtiva lacrima”, “La donna è mobile”, “Nessun dorma”, alle canzoni classiche italiane rinomate in tutto il mondo quali “Nel blu dipinto di blu”, “Torna a Surriento” e l’immancabile “O’ sole mio”. Le loro speciali interpretazioni, uniche per la particolarità dell’esecuzione congiunta alla spettacolare e coinvolgente tenuta scenica, hanno evidenziato nei quattro una preparazione ben articolata e raffinata nei tempi e nelle vocalità espressive, ovviamente tutta di stampo italiano.
Una serata evento che ha catalizzato l’attenzione di tutti e confermando i The Four Italian Tenors come uno dei gruppi vocali italiani ed internazionali più interessanti e completi dei nostri tempi.
Continua l’incredibile successo del tour dei The Four Italian Tenors in Bulgaria
Sofia, 11 luglio 2022 – Un appuntamento iniziato il 20 giugno scorso con la prima data a Panagyursriste e che ha già fatto calcare ai quattro tenori italiani i palchi delle città bulgare di Kyustendil, Blagoevgrad, Smolyan, Vidin, Montana e Sofia dove hanno festeggiato il concerto numero 100 della loro storia e dove torneranno anche per la data conclusiva del tour il 9 luglio prossimo nella splendida cornice del Borisova Garden Theater Park.
Una serie di date che hanno già fatto registrare il tutto esaurito per un concerto che contempla alcune fra le più famose arie d’opera, canzoni popolari e grandi classici della più rinomata tradizione italiana, con brani come Il Lamento di Federico, Una furtiva lacrima, La donna e mobile, Nessun Dorma, le intramontabili canzone napoletane quali O’ sole mio, Torna a Surriento sino a Nel blu dipinto di blu (Volare) Caruso e molti altri.
Sei tappe che hanno già lasciato a bocca aperta ed entusiasmato il numeroso pubblico presente e non solo. Emittenti televisive e radiofoniche hanno approfittato per conoscere i quattro talenti, dando risalto alle loro performances sul palco e alla grande tradizione canora del nostro bel paese in questo tour in Bulgaria che sancisce la ripresa del quartetto dopo il periodo di emergenza sanitaria.
Sul palco, data dopo data, Alessandro D’Acrissa, Federico Serra, Giovanni Maria Palmia e Ugo Tarquini accompagnati dalla Vratza Symphony diretta dal m°Christo Pavlov.
Un evento organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Sofia attraverso l’agenzia di management Music Art New Imagine.
A coronare il successo di questo tour, un annuncio straordinario: il prossimo 12 luglio i The Four Italian Tenors saranno protagonisti dell’Opening Gala della 62° edizione del Summer Festival 2022 di Ohrid, uno tra i più importanti appuntamenti estivi di tutta Europa. Per l’occasione si esibiranno insieme all’Orchestra of the national opera and ballet of Republic of North Macedonia, che sarà condotta da un altro ospite speciale: il Maestro Lorenzo Bizzarri
THE FOUR ITALIAN TENORS – BULGARIAN TOUR 2022
in collaborazione con
Istituto di Cultura Italiana – Sofia
Vratsa Symphony Orchestra
Music Art New Imagine
20 June , Panagyurishte , Theatre home-monument
22 June, Kyustendil, Municipal Theatre
23 June, Blagoevgrad, Municipal home “Yavorov”
26 June, Sofia, Park – Theatre “Borisova Gradina”
27 June, Smolyan, Rodopian Dramatic Theater
29 June, Vidin, Sport Hall
30 June, Montana, Municipal Theatre
3 July, Targovishte, Dramatic Theatre
4 July, Stara zagora, Cultural Centre
5 July, Yambol, Summer Cinema
7 July, Haskovo, Cummunity Centre
9 July, Sofia, Park – Theatre “Borisova Gradina”
THE FOUR ITALIAN TENORS
The Four Italian Tenors” è un progetto che nasce dall’intenzione della CAMI Music (USA) di formare un quartetto di voci per portare la musica italiana nel mondo utilizzando uno dei registri vocali più apprezzati: la voce di tenore.
I tenori si esibiscono per la prima volta insieme il 13 giugno 2019 davanti ad un pubblico di 2000 persone, al Teatro all’aperto di Varna in Bulgaria inaugurando la stagione estiva dell’importante Opera Summer Festival. Dopo questo primo grande successo, seguono altri 10 applauditissimi concerti in collaborazione con la Vratsa Simphony Orchestra facendo così crescere la loro popolarità su tutto il territorio bulgaro.
Dal 5 settembre del 2019 iniziano un lungo tour di 56 date portando lo show denominato “Viva Italia” negli Stati Uniti, toccando alcune delle più importanti città americane (tra cui New York, San Antonio, Kansas City, Los Angeles, Atlantic City) raccogliendo successo di critica, ovazione del pubblico e appuntamenti “sold out”.
Il gruppo ha successivamente preso parte a 2 prestigiosi concerti in Turchia (ad Ankara ed Istanbul) esibendosi con la Presidential Symphony Orchestra’s diretta dal M° Rengim Gökmen davanti a 13.000 persone con diretta Tv e Web.
Nei prossimi anni “I quattro tenori italiani” hanno in programma altri concerti e tour internazionali, toccando alcune fra le più importanti nazioni e città di Europa, Asia e America e Sud America.
The Four Italian Tenors
Producer: Derek Gleeson
Management: Davide La Bòllita for Music Art New Imagine
Adv & Social media: Lorenzo Moriconi for The Spaceman Music