Parità di genere: Monica Perna racconta il valore aggiunto della sua impresa “rosa”

donna

Roma, 4 luglio 2022 – Si chiama motherhood penalty ed è il fenomeno studiato dai sociologi, a proposito di parità di genere, che sostengono che sul posto di lavoro, le madri lavoratrici incontrano svantaggi sistematici nella retribuzione, nella competenza percepita e nei benefici rispetto alle donne senza figli.

Questa forma di discriminazione interessa prevalentemente donne sotto i 40 anni e proprio di recente in Italia è stata al centro di una accesa polemica che ha coinvolto la nota stilista Elisabetta Franchi.

Ad un evento dedicato alle donne che lavorano nel mondo della moda la Franchi avrebbe, infatti, dichiarato di privilegiare per l’assunzione in cariche importanti donne con età superiore agli “anta” in quanto “…hanno già fatto vari giri di boa: figli, matrimonio, separazione, così possono lavorare h24’”.

La dichiarazione “infelice” e dal gusto retrogrado, che più volte in seguito la stilista ha tentato di chiarire e giustificare, ha naturalmente scatenato un dibattito enorme riguardo alla posizione delle donne nel mondo del lavoro che, ancora oggi, in Italia le vede estremamente penalizzate e discriminate.

Parità di genere per le imprenditrici expat, come e quante donne assumono: l’esperienza di Monica Perna

Al di là dei dati sull’occupazione femminile che non premiano l’Italia, passata durante la pandemia dal 50.1% al 49% contro una media europea del 62.4%, ci siamo chiesti come le imprenditrici donne expat, titolari di grandi aziende, gestiscano questo aspetto quando lavorano all’estero.

Un esempio di approccio smart arriva dagli Emirati Arabi dove sono tante le donne che rivestono ruoli apicali e dove anche le imprese italiane si distinguono.

Del tema abbiamo parlato con Monica Perna, English Coach di origine brianzola, a Dubai dal 2018 dov’è Ceo di un’impresa, la AUGE International Consulting, a prevalente quota rosa.

Cresciuta da zero come azienda al passo con i progressi tecnologici più innovativi del Metaverso, AUGE adotta elevati standard tecnologici, aggiornamento continuo degli strumenti e innovazione digitale per rendere le esperienze di apprendimento degli utenti più dinamiche e produttive.

L’AUGE impiega l’80% di donne su un totale di 32 risorse.

“Nella mia impresa ci sono un gran numero di collaboratrici donne alcune delle quali entrate a far parte della nostra squadra di recente che in fase di colloquio ci hanno fatto presente di essere da poco rimaste incinta o di essere prossime al parto e quindi con la necessità di chiedere un periodo da dedicare alla maternità. Questo non ci ha mai spaventato perché ciò che valutiamo rilevante è il potenziale che riconosciamo alla persona: non è certo un periodo di assenza, doverosa e naturale, a determinare il valore di una risorsa in azienda, noi guardiamo ben oltre!.

In AUGE International Consulting infatti le collaboratrici sono connesse da diverse parti del mondo e libere di lavorare online secondo un criterio di gestione del tempo che tiene conto delle esigenze della vita personale di ciascuna.

“Le donne – aggiunge Monica Perna – hanno ruoli importanti nella nostra azienda e lo stato di gravidanza o gli impegni familiari di molte delle nostre giovani collaboratrici non ci hanno mai spaventato, sia perché lo riteniamo un momento naturale del ciclo della vita, sia perché siamo convinti che la maternità realizzi una donna in modo pieno e speciale consentendole di essere felice, realizzata e quindi nel migliore stato psicologico e con il miglior mindset per poter vivere con serenità e sicurezza il suo ruolo professionale”.

Nel mondo del lavoro e delle imprese ritieni riconosciuto oggi il ruolo paritario delle donne?

“In Italia i dati del 2022 ci dicono che appena un’azienda su sei ha un management femminile. Anche a livello globale sul tema della parità di genere c’è ancora tanta strada da fare”.

“È innegabile – conclude la Perna – che molte donne ancora oggi, nel 2022, non abbiamo il diritto né la possibilità di esprimere il proprio valore. Bisogna comprendere che il contributo di idee e di metodi al femminile è una ricchezza di cui ogni società deve potersi avvantaggiare. Il compito di cui ci sentiamo investiti come imprenditori globali, italiani nel dna, è quello appunto di mantenere i riflettori sempre accesi su un tema che non può essere banalizzato e che anzi merita di essere al centro di politiche che sappiano valorizzare diversità e talenti per generare benessere e ricchezza veri e duraturi”.

Arriva SKILL Gym, la palestra per allenare l’inglese

Roma, 24 giugno 2022 – È una palestra virtuale con tanto di sale, personal trainer ed attrezzi, creata per sviluppare la conoscenza dell’inglese così come si allena un fisico tonico, allenato e forte. Si chiama SKILL Gym ed è l’ultima novità presentata al suo pubblico dalla English Coach, Monica Perna, autrice dell’Accademia online con oltre 13.400 studenti e più di 950.000 partecipanti ai suoi seminari negli ultimi 36 mesi.

L’italiana, nota per insegnare il Globish, ossia il vero inglese oggi parlato nel mondo, diverso e più semplice di quello che siamo abituati a conoscere, è l’ideatrice del c.d. Metodo AUGE, ossia un metodo dalla natura profondamente immersiva, inclusiva ed esperienziale, attraverso il quale la lingua inglese viene insegnata come strumento di personal growth e self-improvement. Un metodo che usa le tecnologie più avanzate dell’e-learning per potenziare memorizzazione, risultati e skill.

Ispirata dai feedback positivi raccolti a meno di un anno dalla presentazione del suo metodo, la coach ha ideato la combinazione perfetta per allenare l’inglese con la stessa disciplina e costanza che caratterizzano un atleta.

Sulla falsariga di questo modello vincente, SKILL Gym nasce proprio come la prima palestra virtuale in cui poter allenare tutte le 6 skill linguistiche (memoria, ascolto, parlato, lettura, scrittura e traduzione) che servono per padroneggiare la lingua inglese a 360° ed è stata presentata nel corso di un evento a porte chiuse. Il contesto, riproduce l’ambiente dell’allenamento con tutte le spinte positive e motivazionali che lo caratterizzano.

“All’interno di SKILL Gym – spiega Monica Perna gli studenti avranno la possibilità di allenare il proprio inglese attraverso strumenti in linea con il proprio livello di padronanza linguistica, sotto la costante presenza di Esperti che fungeranno da Personal Trainer, e seguendo una scheda di allenamento personalizzata che tenga conto del tempo a disposizione dello studente stesso. Come una vera palestra, SKILL Gym prevederà al suo interno 3 spazi: un’area dedicata all’allenamento autonomo, un’area di allenamento di gruppo ed un’area più ludica, dover poter sempre allenare il proprio inglese, ma con leggerezza”.

Come funziona l’allenamento delle skill linguistiche

Il percorso inizia con uno Speed test che misura la velocità e quindi il tempo che lo studente ha a disposizione per il proprio allenamento-studio della lingua inglese. Sulla base del risultato dello Speed Test, la Coach, insieme al suo Team di oltre 10 Esperti nelle vesti di Personal Trainer dell’Inglese, realizzerà per ogni studente il Diario di Viaggio, la scheda di allenamento personalizzata che, ogni giorno, dirà esattamente allo studente come allenare il proprio inglese, considerando tutte le sei skill che servono per padroneggiare la lingua, ma anche combinando perfettamente i tempi e le modalità di un allenamento efficace e pianificato per raggiungere risultati precisi e misurabili.

Come nelle migliori palestre, non mancheranno quindi i Personal Trainer che si occuperanno di seguire l’aspirante atleta dell’inglese in ogni momento con un supporto attivo via telefono, WhatsApp, e con un supporto motivazionale continuo a sostegno della costanza dell’allenamento.

SKILL Gym: la rivoluzione della didattica tra mindset, identità e abitudini

Con la presentazione di SKILL Gym, vengono introdotti dalla AUGE International Consulting due ulteriori grandi novità: la mascotte aziendale BAUGE ed il CLI – Comitato Linguistica Internazionale.

BAUGE è il migliore amico dell’inglese. Dalle sembianze di un vivace Jack Russell, BAUGE è l’Algoritmo che monitorerà l’attività di allenamento – studio di ogni studente ed i suoi progressi, ma sarà anche pronto a richiamare lo studente in caso di inattività. Come nelle migliori palestre i Personal Trainer che seguiranno gli studenti sono professionisti qualificati italiani, madrelingua e bilingue. Si tratta infatti di membri ufficiali del Comitato Linguistico Internazionale – CLI, un organo interno all’Accademia di Monica Perna, responsabile della divulgazione e dell’applicazione del Metodo AUGE in qualsiasi ambiente didattico, a partire proprio da SKILL Gym.

Alla presentazione del programma avvenuta il 20 giugno, seguiranno a partire da oggi, una serie di interviste speciali che saranno ospitate alle ore 21.00 all’interno dei canali di Impara l’Inglese con Monica | Metodo AUGE e che vedranno la partecipazione di Esperti internazionali di apprendimento per adulti.

L’obiettivo di queste interviste è dimostrare, a differenza di quanto si pensa, che l’apprendimento è a tutti gli effetti un viaggio che richiede grandi cambiamenti in termini di mindset, identità ed abitudini. Oggi più che mai, infatti, la didattica vive una profonda rivoluzione culturale e tecnologica destinata, come il progetto della Coach Monica Perna, a cambiare totalmente le modalità di apprendimento adeguandole agli stili di vita odierni e alle immense possibilità offerte dall’e-learning.

 

 

Imparare l’inglese in cucina: su Giallozafferano.it nasce “Taste of English” e il blog di Monica Perna

Dubai, 5 maggio 2022 – Imparare l’inglese in modo nuovo e divertente. Nasce per questo sulla piattaforma di Giallozafferano.it, Ricette in AUGE” il blog di cucina dell’englih coach Monica Perna nato per “prendere per la gola” gli english e food lovers con la rubrica “Taste of English” che racconta ricette dal sapore internazionale mentre mette il lettore a contatto con la lingua per un apprendimento basato sul principio del Learning by doing.

Un appuntamento gustoso e coinvolgente con il quale la Perna, CEO a Dubai della AUGE International Consulting che lavora proprio su un nuovo modo di fare educazione e formazione, intende portare l’inglese direttamente dalla sua cucina di Dubai a quelle dei suoi studenti per vivere l’apprendimento della lingua come un’esperienza di vita “gustosa”, divertente, condivisa e proprio per questo più capace di lasciare il segno.

Nella sua cucina di Dubai, insieme alla sua “partner in crime”, la chef Junie Ann, la coach italiana che vanta oltre 1 milione di studenti in tutto il mondo, mette mano a uova, farina, lievito, zucchero, spezie e quant’altro necessario per la preparazione di ricette tipiche di diversi paesi del mondo.

Ogni ricetta, dalle origini agli ingredienti, è raccontata in inglese e accompagnata dalla traduzione in italiano. Tra i fornelli si scherza e si risponde alle domande che arrivano online, in tempo reale, dagli studenti incuriositi che poi si divertono a postare, con tanto di foto e di descrizione in inglese, il risultato del loro esperimento casalingo.

Le ultime ricette proposte da Monica Perna sono state la New York Cheesecake, regina indiscussa dei dolci d’oltralpe, le Fettuccine Alfredo, il piatto numero 1 dei ristoranti italiani negli Stati Uniti la cui ricetta in Italia è pressoché sconosciuta e la British Pie, la torta salata popolare già nel trecento.

Se per assistere alla live con ingredienti, procedimento e piatto finito, occorre essere allievi della Masterclass della Coach Perna, per avere la ricetta, naturalmente in inglese, si può invece visitare il Blog di cucina di Monica Perna “Ricette in AUGE” nato su Giallozafferano.it.

Per saperne di più rimandiamo al blog  https://blog.giallozafferano.it/ricetteinauge.

 

Emergenza Ucraina: la raccolta della Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus

Monza, 19 aprile 2022 – A partire dal 19 aprile parte un’iniziativa di raccolta fondi in favore dei profughi ucraini in Italia che vedrà coinvolti l’English Coach brianzola, Monica Perna e gli studenti della sua Masterclass online insieme con la Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus. La raccolta sarà destinata al Fondo Emergenza Ucraina MB che si propone di sostenere i progetti di accoglienza diffusa e comunitaria nel territorio grazie all’impegno degli enti e delle organizzazioni attive nella provincia di Monza e Brianza. Saranno finanziati materiali di consumo, vestiario, cibo e ogni tipo di servizio necessario all’accoglienza ed alla permanenza nel territorio degli ucraini in fuga dal conflitto.

L’iniziativa della English Coach Perna, coinvolge direttamente i nuovi studenti che si iscriveranno al programma formativo “English For Life”. Dal 19 al 22 aprile prossimo, infatti, ogni nuovo studente avrà la possibilità di aiutare gli ucraini in difficoltà in arrivo nel nostro paese, grazie alla scelta di Monica Perna di devolvere una parte delle quote di iscrizione, pari a 30 euro per singolo iscritto, al Fondo Emergenza Ucraina MB attivato dalla Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus.

La somma verrà corrisposta, dandone evidenza pubblica, direttamente al Fondo da AUGE International Consulting, l’impresa di Istruzione ed Alta Formazione di cui la Perna è CEO a Dubai che ha dato il nome al suo metodo di apprendimento immersivo, interattivo ed esperienziale, Metodo AUGE, e che forma attualmente oltre 800 mila studenti in tutto il mondo.

La donazione al Fondo Emergenza Ucraina MB

La donazione avverrà non a caso il 23 aprile, data in cui a livello internazionale si celebra l’English Language Day. Infatti, la ricorrenza istituita dall’UNESCO, che coincide storicamente con la nascita di William Shakespeare, è un giorno tutto dedicato alla lingua e alla cultura anglofona, che si festeggia sottolineando l’importanza di conoscerla e sperimentarla anche tramite il volontariato. La conoscenza dell’inglese ha avuto, infatti, un ruolo rilevante nel modo in cui gli ucraini hanno comunicato con il mondo dimostrando, in questa skill, di avere un alto livello di alfabetizzazione e come essa sia un mezzo di comunicazione universale.

“Contribuire all’emergenza umanitaria in atto, in un momento difficile come questo, lo sento come un dovere – dichiara Monica Perna – oltre che un’intima necessità. Molti dei miei attuali studenti sono di nazionalità ucraina e, nel vedere la sofferenza di questo popolo vittima delle brutture della guerra, mi sento più che mai vicina a loro, desiderosa di dare aiuto economico e contribuire divulgando, con i mezzi che ho a disposizione, iniziative come quelle della Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus che si prepara ad accogliere donne e bambini ucraini fornendo tutto ciò che sarà necessario per aiutarli a ricostruire nel nostro paese una nuova vita. E noi di AUGE International Consulting, che non siamo mai stati a guardare per nostra filosofia, desideriamo ardentemente fare la nostra parte.”  

Il meccanismo del “raddoppio” della donazione

“L’iniziativa proposta dalla dottoressa Monica Perna rappresenta un esempio concreto di come il desiderio del singolo di promuovere iniziative di solidarietà trovi nella Fondazione della Comunità di Monza e Brianza un partner affidabile, in grado di amplificare la ricaduta positiva generata sul territorio a beneficio dell’intera comunità – dichiara il segretario generale della Fondazione MB Marta PetenziOltretutto, grazie al meccanismo di raddoppio messo in atto da Fondazione Cariplo, ogni donazione al Fondo Emergenza Ucraina MB avrà più valore. Ecco allora che, grazie al coinvolgimento di diversi attori – il singolo che decide di attivarsi e la Fondazione di Comunità che si pone interlocutore – è possibile innescare un circolo virtuoso di solidarietà davvero in grado di generare un cambiamento positivo nella società”.

Monica Perna, che ha avviato i suoi primi passi nel mondo dell’insegnamento dell’inglese proprio in provincia di Monza e Brianza, a Seveso, dal 2019 lavora e vive a Dubai mantenendo, però, sempre vivo il rapporto con la sua terra d’origine con cui, già in passato, ha condotto iniziative filantropiche e benefiche. Da questo legame territoriale e sentimentale, per l’iniziativa di una donazione a favore dei profughi ucraini, è scaturita la scelta della Fondazione della Comunità Monza e Brianza Onlus che nasce il 18 dicembre 2000 da un progetto di Fondazione Cariplo. Oggi è un ente indipendente con un patrimonio di quasi 18 milioni di euro, costituito nel tempo grazie alla generosità di aziende, istituzioni private, pubbliche e singoli cittadini, che promuove la cultura del dono e sostiene progetti sociali, culturali e ambientali.

Monica Perna, English Coach e CEO di AUGE International Consulting sostiene con la sua Masterclass il Fondo Emergenza Ucraina della Fondazione Monza e Brianza Onlus

Dubai: dopo l’Expo dei record, l’emirato riparte da imprese, futuro e metaverso.

Dubai, 8 aprile 2022 – Sono stati i 25 milioni di visitatori, in un contesto straordinario tra innovazione, architettura, tecnologia e futurismo, ad aver confermato Expo Dubai 2020 come il più grande evento nella storia del Medio Oriente.

L’Esposizione Universale emiratina che ha radunato il mondo intorno al tema “Connecting minds, creating the future” si è chiusa con un bilancio oltre le aspettative e numeri che parlano di un’esperienza culturale irripetibile.

Un sito ospitante di 4,38 chilometri quadrati, 35.000 volontari, 200 paesi, 4.912 pannelli solari, 50 cucine nazionali, 1 padiglione per la parità di genere, 142 esperti di settore provenienti da 76 paesi, 182 giornate dall’inizio dell’evento ed oltre 1 milione di visitatori solo negli ultimi 3 giorni.

Opportunità, Mobilità e Sostenibilità, sono stati i macrotemi che hanno unito i Paesi partecipanti intorno a progetti, idee e innovazioni nel campo delle infrastrutture materiali e immateriali. Un successo che ha premiato il Padiglione Italia con oltre 1,6 milioni di visitatori e 13 milioni di contatti online con la riproduzione stampata in 3D del David di Michelangelo diventata una delle icone dell’Esposizione.

L’Italia è stato il Paese leader tra quelli che hanno scelto la formazione come tema portante, con 140 giornate educational a cui hanno aderito oltre 4.000 persone di 26 diverse nazionalità.

Monica Perna, l’imprenditrice expat dell’education, racconta l’esperienza di volontaria per 3 mesi all’evento e come Dubai metterà a frutto il patrimonio di strutture, risorse e progetti nati dall’Esposizione Universale appena conclusa.

Un’esperienza esclusiva e altamente formativa, a contatto con avanguardie tecnologiche, architetture ed effetti spettacolari, prodotti, costumi e culture tipiche dei Paesi a cui noi imprenditori italiani expat a Dubai siamo grati per il patrimonio di legami e risorse che questo evento ha saputo catalizzare in questa terra già così densa di opportunità e stimoli”. Così racconta entusiasta Monica Perna, imprenditrice italiana del settore formazione ed educazione, English Coach e CEO della Auge International Consulting, dopo la sua esperienza come Country Team Member tra i volontari di Expo che, con le loro abilità comunicative, hanno contribuito al successo dell’evento.

Il sipario su Expo 2020 Dubai è calato il 31 marzo, ma la città più futuristica al mondo si prepara già per un post-Expo che intende valorizzare quanto appreso nel corso dell’evento:  l’area Expo diventerà District 2020, una città smart dove tutto sarà raggiungibile in soli 15 minuti.

“Dopo l’Esposizione Universale, – prosegue la Perna – Dubai si prepara ad una nuova fase di sviluppo e apertura di cui io e la mia impresa intendiamo essere partecipi. Le più recenti tecnologie del Metaverso applicate all’Education, il settore in cui la mia impresa opera, hanno dato a me e a molti altri imprenditori, mezzi e modi di espressione che difficilmente avremmo potuto trovare altrove. La fase post Expo – aggiunge l’imprenditrice brianzola, amministratrice di un’impresa che impiega 28 persone, tra cui diversi italiani, e forma più di 800 mila studenti in tutto il mondo – sarà un momento di potenziamento del modello Dubai che punta su futuro, semplificazione dei processi, politiche fiscali e di espansione, città smart, sicure e sostenibili, dove è anche possibile fare transazioni in criptovaluta grazie alla legge sugli asset virtuali entrata in vigore lo scorso marzo”. 

Lo scopo è quello di fare di Dubai un Hub per attrarre investitori nelle blockchain e nelle criptovalute, nel settore immobiliare, tecnologico e digitale, pronto ad accogliere una nuova generazione di giovani imprenditori, spesso expat, con capacità di spesa e progetti innovativi a cui la città intende offrire terreno fertile e il migliore contesto competitivo e culturale.

Monica Perna insieme al management ed alcuni colleghi dello staff del Padiglione della Repubblica di San Marino ad Expo 2020 Dubai dove ha collaborato come volontaria

L’impresa della English Coach Monica Perna, tra le prime ad accettare crypto

Roma, 18 marzo 2022 – È di appena un mese fa la comunicazione ufficiale da parte della AUGE International Consulting di Dubai, società di Alta Formazione ed Educazione di cui è CEO la English Coach italiana Monica Perna, di accettare pagamenti in Crypto valuta.

Si tratta della prima azienda di educazione linguistica a livello mondiale ad accettare monete Crypto e a fornire numerosi altri servizi e prodotti per l’apprendimento basati su tool pionieristici che avranno presto vita nel Metaverso. Lo scopo è quello di migliorare l’esperienza educativa degli studenti e facilitare l’accesso alla tecnologia per favorire una più autentica inclusività.

Mentre la maggior parte dei token digitali accettati dalle aziende tende ad essere limitata a Bitcoin e a una o due altre criptovalute leader come Ethereum.

La AUGE International Consulting, pioniera nell’approccio crypto-friendly tra le imprese del settore Education, accetta ben 12 differenti tipi di moneta virtuale come Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Polygon, Decentraland, Cosmos, Dogecoin, Tether, USD coin, Polkadot, Solana, Cardano, ed è  inoltre aperta a ricevere qualsiasi altra valuta.

Monica Perna al Crypto Expo Dubai: l’evento mondiale sulla cultura crypto-friendly

Proprio in quest’ottica la Perna ha partecipato al “Crypto Expo Dubai”, l’evento ospitato il 16 e 17 marzo scorso al Festival Arena di Dubai, e dedicato ad investitori e leader del settore cripto per fare rete ed esplorare nuove opportunità di business.

All’evento, che ospita conferenze tematiche ed esposizioni, erano presenti aziende e marchi leader del settore per fornire informazioni ai trader di criptovalute, agli investitori e alle imprese interessate.

“In AUGE – dichiara Monica Perna – sappiamo che l’evoluzione dell’economia mondiale passerà attraverso le criptovalute. Studiamo questi processi da tempo e abbiamo investito tra i primi sul futuro. Siamo consapevoli del fatto che questo percorso è appena all’inizio e proprio per questo crediamo che i big player e le aziende come la nostra debbano dare l’esempio ed educare le persone all’uso di questi strumenti, che si caratterizzano per la sicurezza delle transazioni e per la facilità d’uso. Se tutte le aziende come la nostra contribuiranno alla diffusione di una cultura crypto-friendly siamo certi che il passaggio a questa nuova era dell’economia sarà più rapido, con i conseguenti benefici che ciò comporterà per tutti”.

Ma quali vantaggi offre il pagamento in Criptomoneta?

Il principale vantaggio nell’uso delle Crypto è che alle transazioni non sono applicate commissioni e i pagamenti sono più veloci ed efficienti.

Una criptovaluta è, infatti, un tipo di moneta digitale che non ha bisogno di esistere in forma fisica per avere valore e che, pertanto, funziona in modo autonomo, al di fuori dei tradizionali sistemi bancari e governativi e può essere usata universalmente.

Le criptomonete utilizzano la crittografia per rendere sicure le transazioni e sono diventate estremamente popolari grazie al loro sistema di scambio decentralizzato che avviene in modalità peer-to-peer, cioè direttamente, senza intermediari, come se fosse una moneta a corso legale a tutti gli effetti.

L’introduzione dei pagamenti in Crypto da parte di AUGE International Consulting è un altro passo dell’impresa, dal know-how made in Italy, verso l’innovazione ispirata alle tecnologie del Metaverso che sempre più velocemente impongono alle aziende di tutto il mondo di svilupparsi sul fronte dei sistemi digitali immersivi, della realtà aumentata, del 3D e appunto delle monete virtuali.

“L’accesso all’educazione attraverso il Metaverso, che fino a poco tempo fa era visto con diffidenza dalla didattica tradizionale – afferma Monica Perna – è oggi la nuova frontiera di un sapere più accessibile ed in definitiva più democratico. Oggi la mia impresa aggiunge alla sua offerta anche le Criptovalute con l’obiettivo di facilitare ancora di più l’uso delle tecnologie e l’accesso alle avanguardie del sapere digitale, affinché tutti siano messi in condizione di sfruttare il loro massimo potenziale”.

 

Monica Perna, CEO di AUGE International Consulting a Dubai al Crypto Expo Dubai del 16 e 17 marzo 2022

 

 

 

 

Giornata internazionale della donna: Expo Dubai la celebra con un murale vivente di 3.500 volontari

L’esperienza di una donna e imprenditrice expat negli Emirati Arabi

Roma, 8 marzo 2022 – Ha avuto luogo nella giornata dell’8 marzo, presso l’Expo Sports Arena di Expo 2020 Dubai la celebrazione della ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna. Un momento entusiasmante, che ha visto oltre 3.500 persone far parte di un maestoso “murale umano” con i volontari, in prima linea, impegnati a celebrare le icone e i promotori dello sport femminile all’Expo. Foto, striscioni, bandiere e la presenza fisica dei volontari e di tanti aderenti all’iniziativa, si sono fusi insieme in un immenso “murales vivente” per creare una coreografia straordinaria e una bellissima immagine dell’occasione destinata a testimoniare nel tempo l’impegno di Expo verso il tema della parità di genere.

Tra i volontari presenti all’evento, abbiamo incontrato l’imprenditrice italiana Monica Perna, English Coach e CEO della Auge International Consulting fondata proprio a Dubai, impresa pioniera delle più recenti tecnologie del Metaverso applicate all’Education. La giovane imprenditrice originaria di Seveso, in provincia di Monza e Brianza, è presente ad Expo Dubai nelle vesti di Country Team Member e, dal 23 gennaio scorso, dà il suo contributo gratuito al management degli spazi che ospitano la Repubblica di San Marino.

Proprio a Monica Perna, abbiamo chiesto di raccontarci come vive il suo ruolo di imprenditrice donna, expat in un Paese a cultura araba.

“Come donna, come italiana e come imprenditrice – afferma Monica Perna – non mi sono mai sentita oggetto di discriminazione, al contrario, ho sempre svolto il mio lavoro con determinazione e libertà di azione, sia in Italia che qui a Dubai. Dubai è una comunità multietnica e multiculturale dove discriminazioni o estremismi sarebbero solo da ostacolo al progetto espansivo di Mohammed bin Rashid Al Maktoum, emiro di Dubai e Primo Ministro degli UAE, che ha fondato le sue politiche su otto principi tra cui quello di una autentica “apertura e tolleranza” del Paese.

Negli Emirati Arabi semmai, esiste una forma di attenzione alla donna che si manifesta in gesti di premura e di galanteria che, personalmente, apprezzo. Al di là di libere scelte religiose, le donne emiratine hanno le stesse libertà delle occidentali e ricoprono ruoli autorevoli al pari degli uomini. Il progetto Expo è un esempio perfetto di questa parità: è gestito da una donna, una giovane imprenditrice araba, Reem Ebrahim Al-Hashimi che ha il ruolo apicale di Ministro di Stato degli Emirati per la Cooperazione Internazionale e Amministratore Delegato di Expo 2020”.

Nel mondo del lavoro e delle imprese ritieni riconosciuto oggi il ruolo paritario delle donne?

A livello globale – conclude la Perna che nella sua impresa impiega per ben l’80% giovani donne di diverse nazionalità che, oltre ad essere collaboratrici di valore sono anche mogli e mamme – sul tema della parità di genere c’è ancora tanta strada da fare ed è innegabile che molte donne ancora oggi, nel 2022, non abbiamo il diritto né la possibilità di esprimere il proprio valore. Bisogna comprendere che il contributo di idee e di metodi al femminile è una ricchezza di cui ogni società deve potersi avvantaggiare. Il compito nostro e di eventi come questo è quello appunto di mantenere i riflettori sempre accesi su un tema che non può passare in secondo piano e che anzi merita di essere al centro di politiche che sappiano valorizzare diversità e talenti per generare benessere e ricchezza veri e duraturi”.  

Monica Perna, English Coach, imprenditrice e volontaria ad Expo 2020 Dubai

 

 

Expo Dubai, viaggio tra i volontari e imprenditori italiani

Viaggio tra gli imprenditori italiani, volontari a Expo Dubai

Dubai, 27 gennaio 2022 – Con milioni di visitatori malgrado la pandemia Expo Dubai 2020 si conferma un evento dai numeri straordinari. Opportunità, Mobilità e Sostenibilità, sono i macrotemi che uniscono circa 200 Paesi partecipanti intorno a progetti, idee e innovazioni nel campo delle infrastrutture materiali e immateriali uniti dal tema “Connecting Minds, Creating the Future”.

In questo contesto, che sorge nel futuristico Dubai trade Center-Jebel Ali, il nuovo quartiere fieristico di 4,38 kmq a sud di Dubai, opera un esercito di oltre 35.000 volontari il cui compito è quello di rendere indimenticabile l’esperienza dei visitatori. Tra queste figure, che hanno affrontato una selezione molto lunga ed una specifica preparazione, ci sono studenti universitari, operatori culturali, professionisti del settore eventi e della comunicazione, insegnanti, operatori turistici. Tutti accomunati dal desiderio di vivere un’esperienza esclusiva, altamente formativa e stimolante, a contatto con avanguardie tecnologiche, architetture ed effetti spettacolari, prodotti, costumi e culture tipiche dei Paesi a cui ciascuno di loro è stato assegnato.

Tra i volontari presenti anche l’imprenditrice italiana, Monica Perna, English Coach e CEO della Auge International Consulting fondata proprio a Dubai, impresa pioniera delle più recenti tecnologie del Metaverso applicate all’Education. La giovane imprenditrice italiana dell’e-learning, originaria di Seveso, in provincia di Monza e Brianza, partecipa all’evento nelle vesti di Country Team Member e, dal 23 gennaio scorso, sta dando il suo contributo gratuito al management degli spazi che ospitano la Repubblica di San Marino.

“Sono felice di essere qui, mi sento a casa e percepisco la vicinanza di questo luogo con l’Italia. La Repubblica di San Marino mi ha accolto con entusiasmo ed affetto ed io desidero ricambiare mettendo a disposizione il mio tempo e il mio lavoro. La scoperta della storia di questo Paese e le risorse che come volontaria sono chiamata a raccontare e promuovere, mi hanno permesso di scoprire un luogo ricchissimo di storia e cultura. Considero questa esperienza, per la quale mi sono candidata nel 2019, come un’occasione di crescita ed un grande privilegio”, racconta l’imprenditrice italiana.

Con oltre 110 mila visitatori, San Marino, la più antica Repubblica del mondo con una qualità della vita tra le migliori a livello globale, è un fiore all’occhiello di Expo, centro vitale di un padiglione piccolo ma ricco di contenuti, tra i Thematic District Pavilion più apprezzati per le sue attrazioni e appunto per l’entusiasmo dei volontari scelti tra i candidati con una conoscenza dell’inglese tale da poter assolvere alla loro funzione in totale autonomia e disinvoltura. Lo scopo è presentare a tutti i visitatori interessati il sistema Paese San Marino e le sue imprese raccontando le nuove politiche sanmarinesi sul turismo esperienziale e sostenibile, il patrimonio di attrazioni come lo spettacolare “tesoro di Domagnano” che domina il padiglione .

Dubai è una città che non dorme mai dove anche gli imprenditori si formano e si aggiornano di continuo per migliorarsi ed acquisire nuove skill. Devo a Dubai il successo della mia impresa come all’Italia il mio spirito creativo e la mia educazione” – aggiunge l’imprenditrice brianzola, amministratrice nell’emirato di un’impresa che impiega oltre 30 persone e forma più di 700 mila studenti in tutto il mondo.

“Non ha importanza che tu sia un imprenditore milionario o uno studente neolaureato. Qui ogni esperienza di valore non è mai un traguardo ma il punto di partenza per un nuovo obiettivo. Era mio desiderio fin da quando sono arrivata a Dubai, dedicare a questa città che mi ha accolto, una parte del mio tempo e del mio lavoro in segno di riconoscenza per quanto ho ricevuto come persona e come imprenditrice”, conclude Monica Perna.

Monica Perna accanto alla riproduzione del tesoro di Domagnano negli spazi di San Marino ad Expo Dubai

 

Monica Perna (al centro) insieme ad alcuni collaboratori negli spazi della Repubblica di San Marino

 

 

È il Metaverso la nuova frontiera culturale per le imprese

Milano, 21 gennaio 2022 – Il 2022 si apre con la parola chiave che più di altre rappresenta lo scenario culturale del presente e del prossimo futuro. La nuova sfida per le imprese digitali italiane e per tutte quelle che vogliono stare al passo con i cambiamenti accelerati dalla pandemia e dal progresso globale è già partita.

Il Metaverso, un’universo nell’universo, è l’evoluzione estrema di internet e della realtà virtuale costituita dai social, potenziata attraverso l’applicazione di tecnologie digitali e immersive come i videogiochi, la realtà aumentata, il 3D, le monete virtuali, videoconferenze e shopping online.

In sostanza un nuovo mondo parallelo in cui sarà possibile fare virtualmente esperienze che facciamo nella vita reale vivendo un grado di coinvolgimento attivo ed emozionale, capace di generare sensazioni e percezioni come quelle reali o addirittura amplificate. Con la differenza che si tratta di un mondo che non ha confini, né barriere all’accesso, dove le persone possono incontrarsi e condividere in modo nuovo sapere, lavoro, divertimento, emozioni compiendo azioni che incidono sulla realtà.

A cercare un’origine nella scienza il Metaverso è la versione virtuale del Multiverso. Secondo la fisica teorica e la meccanica quantistica il Multiverso è un concetto basato sull’ipotesi che possano esistere universi paralleli al di fuori della nostra dimensione spazio-temporale. Il concetto ha però radici filosofiche antiche che risalgono agli atomisti, che furono rilanciate dopo la rivoluzione copernicana e che hanno avuto in Giordano Bruno, nel XVI secolo, il precursore del concetto più moderno di multiverso.

Se la scienza, da un lato, è molto divisa sulla teoria di possibili dimensioni parallele o “bolle”, la fantascienza, la cinematografia, la comunicazione digitale ne parlano da tempo e ci hanno abituato a viaggi nel tempo e ad interazioni con mondi diversi dal nostro dove spazio e tempo sono replicabili all’infinito e dove il nostro alter ego, un avatar dotato di strumenti superiori e potenziati, è in grado di fare più esperienze in meno tempo e di trarre da esse vantaggi superiori a quelli possibili nella vita reale.

 

Il Metaverso nel digitale

Il Metaverso nel digitale è dunque la nuova frontiera del progresso. Il cambiamento è già stato avviato di recente da Facebook, che ha cambiato anche il marchio delle sue piattaforme social appunto in “Meta”, ed è in parte sperimentabile in videogiochi di ultima generazione come Minecraft o Roblox. Noti marchi della moda come Adidas o Gucci stanno già lavorando sul Metaverso perché arricchisca l’esperienza della moda e dello shopping virtuale. E lo stesso stanno facendo prestigiosi marchi automobilistici, imprese dell’I-tech, dell’IT e brand di ogni tipo che vedono nel Metaverso un nuovo, presto indispensabile, modo per promuoversi e progredire nel business.

Il Metaverso nell’education per potenziare e democratizzare l’apprendimento: l’esperienza di Monica Perna

Uno dei settori nei quali certamente il Metaverso prospetta i più importanti vantaggi è quello dell’Education e del live streaming.

Ne abbiamo parlato con Monica Perna, CEO di un’impresa digitale, antesignana delle dinamiche di quel mondo parallelo senza frontiere per il quale non tutti ancora sono pronti.

“La didattica, oggi, non può più basarsi su vecchi ed obsoleti schemi tanto nei metodi di insegnamento quanto nel modo in cui studiare.”Così parla Monica Perna, english coach ed imprenditrice digitale brianzola che dopo aver fondato la sua English Academy a Milano è volata, nel 2019, verso Dubai, la smart city preferita dalle multinazionali del settore Tech, IT e dell’Education, avanguardia del Metaverso e delle sue più avanzate applicazioni.

“Nell’ambiente futuristico ed innovativo di Dubai ho avuto modo di perfezionare quanto già avevo avviato in Italia ossia un nuovo metodo didattico capace di massimizzare memoria e risultati per permettere a tutti di accedere allo studio senza limiti di spazio e di tempo e con un vantaggio anche sul piano dei costi. Il contributo delle tecnologie tipiche del Metaverso può fare la differenza nel modo in cui l’apprendimento avviene e nella qualità dei risultati che esso può produrre. Esperienze immersive, interattive, dinamiche e coinvolgenti sono nel mio programma al centro di un metodo che punta, grazie ad un mix di tecnologia e realtà virtuale, a cambiare il modo di studiare trasformandolo in un’esperienza potenziata ed emozionale. L’accesso all’educazione attraverso l’e-learning, che fino a poco tempo fa era visto con diffidenza dalla didattica tradizionale, è oggi la nuova frontiera di un sapere più accessibile ed in definitiva più democratico. Tutti devono poter studiare, dove e quando sia loro possibile e tutti devono essere messi in condizione di sfruttare il loro massimo potenziale”.

È sulla base di queste premesse che l’imprenditrice brianzola, CEO a Dubai della Auge International Consulting, Impresa di educazione ed alta formazione, ha ideato un nuovo metodo didattico  chiamato Metodo AUGE (come la sua impresa) che, come nel concetto di Metaverso, applica all’insegnamento della lingua inglese l’uso di lavagne virtuali, live streaming di gruppo, contenuti animati, viaggi studio virtuali, conversazioni con madrelingua inglesi provenienti da diverse parti del mondo, tecniche di memorizzazione rapida applicate a grafiche e contenuti animati che sfruttano la dimensione social per incentivare l’apprendimento cooperativo e la motivazione.

“Il Metaverso è già il presente – aggiunge Monica Perna – la mia impresa lavora da anni alla didattica del futuro e ad una migliore esperienza dell’apprendimento. Quando poi si tratta di imparare una lingua come l’inglese, indispensabile oggi per tutti, il percorso deve essere all’altezza delle nuove esigenze e stili di vita. Soprattutto, come un mondo parallelo, deve entrare a far parte della vita di una persona in modo reale, costante, esperienziale ed immersivo. Il potenziale di un metaverso dell’education può produrre risultati oltre le aspettative ed è per questo che auspico che imprese, istituzioni ma anche scuole e famiglie siano presto pronte ad accogliere un cambiamento in atto che nei prossimi anni diventerà realtà”.

 

 

 

 

Monica Perna, English Coach e CEO di Auge International Consulting

Imparare l’inglese: nasce in Italia il Metodo AUGE

Sta prendendo piede in tutto il mondo il nuovo metodo tutto italiano per imparare l’inglese: si fonda su un nuovo sistema di apprendimento, che mette a sistema le teorie sul coinvolgimento attivo, l’esperienzialità come chiave dell’apprendimento e fa luce sul Globish, l’inglese internazionale che oggi il mondo parla

Milano, 4 novembre 2021 – È italiano il nuovo metodo di insegnamento dell’inglese destinato a rivoluzionare la didattica del settore e a cambiare il modo in cui approcciarsi allo studio della lingua più parlata al mondo. Si chiama Metodo Auge, come il nome dell’impresa fondata dalla sua ideatrice, ed è stato ufficialmente presentato al pubblico il 25 ottobre scorso.

A darvi forma e sostanza, dopo un periodo di studi e ricerca durato tre anni, è stata l’english coach brianzola (originaria di Seveso) Monica Perna, già nota al pubblico per essere il direttore di The English Academy. La Perna è creatrice della masterclass online Impara l’Inglese con Monica che l’ha portata al successo in Italia nel 2018 e a livello globale nel 2019 con l’arrivo a Dubai, negli Emirati Arabi. In questo ambiente in continuo fermento, culla della concezione futuristica dell’istruzione universitaria a livello mondiale, Monica Perna fonda la sua impresa di istruzione ed alta formazione, la AUGE International Consulting che darà modo ai suoi progetti di prendere vita e il nome al suo metodo.

L’acronimo AUGE sta, infatti, per “Achieve Unbelievable Goals through Experiential learning”.

È in questo contesto, e nella sua condizione di “expat”, che Monica Perna, da sempre alla ricerca della leva giusta sulla quale basare un insegnamento efficace e duraturo dell’inglese, trova l’ispirazione illuminante. Non è un’intuizione quella che la convince della validità del suo progetto, ma la certezza, elaborata attraverso la sperimentazione e la ricerca, che azionando specifici meccanismi connessi all’esperienza e alle emozioni, la mente umana possa immagazzinare un numero di informazioni superiori, trattenerle più efficacemente ed usarle più agevolmente.

Ma come nasce il Metodo Auge?

Tutto è nato nel tentativo di elaborare un metodo che consentisse agli studenti di conservare quanto più possibile di quanto appreso, in modo definitivo, per evitare quello spirale di continui tentativi fallimentari e rinunce con cui la stragrande maggioranza delle persone che vogliono imparare l’inglese in età adulta deve fare i conti.
Una ricerca condotta per 3 anni, combinata all’esperienza come Expat in un paese English speaking, portano Monica Perna ad identificare una chiave di volta: l’esperienza.

“L’incontro tra esperienza e conoscenza – sostiene la Perna – dà vita al concetto di Learning by doing che, spiegato alla luce della teoria del Cono di Dale sulla capacità della mente umana di apprendere in condizioni di coinvolgimento attivo e passivo, mette in evidenza come solo attraverso un apprendimento attivo, ossia esperienziale, riusciamo a trattenere fino al 90% delle informazioni ricevute e conservarle nel tempo.”

Tuttavia, spiega ancora la Coach, la mera esperienza non può considerarsi l’unica arma vincente di un apprendimento efficace. Il successo dipende dalla tipologia dell’esperienza che si vive e dalla sua combinazione con altri elementi chiave: l’Immersione e l’Interazione.
Ecco perché il Metodo AUGE è imperniato su una didattica che mette a sistema Metodo, Immersione, Interazione ed Esperienza.

La nuova frontiera dell’apprendimento linguistico consiste nel sostituire gli ormai obsoleti corsi o video corsi di lingue con vere e proprie esperienze di viaggio – studio virtuali. La fusione tra insegnamento e tecnologia dà vita a quello che la Perna, ispirata dall’Esposizione Universale che ospita in questi mesi la sua città, definisce Mission Possible. Lo studente adulto, che per ovvie ragioni di stile di vita, carriera e famiglia, non potrebbe mai lasciare tutto per partire alla volta di un’esperienza all’estero, ha invece l’occasione di immergersi in un viaggio – studio virtuale alla volta degli Stati Uniti d’America, dove, settimana dopo settimana, tappa dopo tappa, raggiunge le qualifiche chiave previste dalla RoadMap dell’apprendimento linguistico, fino al conseguimento della qualifica di Fluent.

Qual è il meccanismo alla base del Metodo AUGE?

Il Metodo AUGE ribalta completamente la prospettiva dell’apprendimento tradizionale. Non è più lo studente che cerca di far entrare l’inglese nella sua testa, ma è l’inglese a diventare parte della quotidianità dello studente che si immerge così nella lingua. Seppur dalla comodità di casa propria, lo studente vive la fusione perfetta tra teoria e pratica interagendo in un ambiente designato all’esercizio linguistico ed al confronto con i compagni e con esperti. Lo studio è esperienza: il percorso di apprendimento stesso è strutturato sotto forma di esperienza ed al suo interno, tutte le tecniche didattiche impiegate sono profondamente immersive, inclusive ed esperienziali: la lezione attraverso una lavagna interattiva, la fase di esercizio altamente tecnologica e coinvolgente e la fase di verifica altamente trascinante.

Monica Perna, che ha una carriera accademica come interprete e traduttore, riconosce un ruolo di fondamentale importanza alla “traduzione” quale abilità chiave da sviluppare parallelamente a scrittura, lettura, ascolto e produzione orale. Ne rivaluta profondamente l’efficacia in quanto unica “arte” in grado di attivare entrambi gli emisferi del cervello umano nel cosiddetto “switch” ossia il passaggio dalla lingua di partenza a quella di arrivo. La consacra nel suo programma “quintessenza dell’apprendimento linguistico”, facendone un ulteriore punto di forza del suo metodo.

“Sono orgogliosa del Metodo AUGE – dichiara Monica Perna – e di come riesca finalmente a portare i miei studenti ad una consapevolezza completamente nuova della lingua e di ciò che serve davvero per impararla per sempre. Il mio obiettivo è sempre stato quello di trovare la chiave di volta per consentire a tutti di lasciarsi alle spalle difficoltà e insuccessi, ed arrivare finalmente ad essere padroni di questa lingua. Ero da anni alla ricerca della formula perfetta e il Metodo AUGE è l’obiettivo raggiunto che appaga i miei sforzi e gli studi di una vita, una soddisfazione professionale e personale del cui valore sono certa, come sono certa che cambierà il modo di concepire la didattica nell’insegnamento della lingua inglese, inaugurando ufficialmente una nuova era”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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