La Carta di Sorrento: venti principi per l’innovazione culturale ed economica

Reso pubblica ” La Carta di Sorrento”, il manifesto ideato per i 25 anni del Premio “Penisola Sorrentina”, al fine di favorire una visione olistica di Ambiente Turismo e Cultura. Proposti anche incentivazioni e premi fiscali a favore del mondo dell’audiovisivo

Sorrento, 2 novembre 2020 – La “Carta di Sorrento” è il manifesto realizzato per i venticinque anni del Premio “Penisola Sorrentina”, da un’idea del patron Mario Esposito e del giurista Luigi Cerciello Renna che ne è stato il redattore.

Il documento è stato presentato recentemente al Comune di Sorrento nel corso dei lavori della 25a edizione del Premio dedicato all’audiovisivo.

Alla cerimonia di presentazione hanno partecipato, in presenza e da remoto, anche rappresentanti istituzionali governativi e regionali, tra cui il Sottosegretario ai beni e attività culturali Anna Laura Orrico, il Consigliere per gli Affari Istituzionali del Ministro Franceschini, Giampaolo D’Andrea, il Direttore generale per le Politiche Culturali ed il Turismo della Regione Campania Rosanna Romano, il Sindaco di Sorrento Massimo Coppola.

La Carta di Sorrento intende porsi come strumento di supporto a strategie e scelte di Legislatore e Decisore pubblico al fine di favorire, in una visione olistica di Ambiente Turismo e Cultura, la transizione verso un nuovo corso che leghi l’attesissima svolta ‘green’ del sistema Paese al patrimonio materiale e immateriale che fa dell’Italia la nazione ambasciatrice nel mondo della Bellezza, che il documento auspica trovi riconoscimento quale valore identitario nazionale nell’ordinamento statale e locale.

La Carta sollecita un Patto per il Suolo che sancisca l’impegno della società civile per il contenimento dell’uso sregolato del suolo come l’architrave delle politiche di adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici. E chiede un ruolo rilevante dell’Italia nell’azione della comunità internazionale contro il “Green Grabbing” quale moderna forma di aggressione al diritto al cibo e alla terra che spetta a ogni popolo. La Carta evidenzia poi la rilevanza dell’Acqua nell’economia circolare. Il Documento chiede altresì un cambio di rotta alle istituzioni scientifiche affinché, nel comunicare rischi sanitari e ambientali, si ritengano responsabili anche e soprattutto di quel che i cittadini comprendono.

La Carta poi promuove un sistema di tutela pubblica allargata, per il quale la bonificazione dei siti contaminati e la riqualificazione territoriale siano demandate anche alle Società a controllo e partecipazione pubblica del settore ambientale ed energetico. Prioritario e cruciale – per il manifesto- si rivela l’impegno pubblico e privato per il futuro sostenibile del Turismo delle zone costiere come pure strategie politiche e socio-economiche su ogni scala che privilegino pratiche, iniziative e progetti di Turismo Etico e Consapevole al fine di favorire una visione umanistica che leghi l’esperienza turistica alla tutela ambientale dei territori ospitanti e alla promozione di valori e tradizioni delle comunità locali.

La storia chiede al comparto turistico italiano di ripensarsi, nel solco di una narrativa che non sia circoscritta alla meta di destinazione ma ancorata anche a capacità di adattamento e reattività del settore rispetto alle esigenze e istanze del tempo, nonché di una offerta modellata in funzione dell’utenza nazionale. L’industria e gli operatori devono tornare a parlare del Bel Paese agli italiani.

Altresì, per la Carta, in particolare, il Cinema, l’Audiovisivo e il Teatro, nel testimoniare e preservare il patrimonio identitario materiale e immateriale del Paese, identificano settori fondamentali per la crescita del Sistema Paese. Il manifesto infine evidenzia come il cittadino abbia diritto ad una rendicontazione dettagliata, trasparente e di pronta reperibilità della destinazione del gettito da imposta di soggiorno operata dai Comuni.

L’immagine artistica del manifesto è stata sintetizzata in un concept di poesia visiva dal sannita Giuseppe Leone con il giornalista Roberto Napoletano.

LA CARTA DI SORRENTO: ECCO IL MANIFESTO PER IL FUTURO SOSTENIBILE DELL’ITALIA E DEI BORGHI DELLA BELLEZZA.

Premessa
L’Ambiente e il Turismo sono le pietre angolari del Sistema Paese presente e futuro.
Si impone la fondamentale transizione dalla tradizione di pensiero e prassi consolidatasi sino ad oggi,
ispirata a parametri tecno-economici e incentrata sul vaglio della cagione antropologica dell’annosa crisi
ecologica, ad un nuovo corso culturale che favorisca e valorizzi la radice umana dell’attesa svolta
ambientale, evidenziandone il legame indissolubile con il patrimonio materiale e immateriale che fa
dell’Italia la nazione ambasciatrice della Bellezza nel mondo.

Punti programmatici

1. L’Italia rappresenta una straordinaria apologia della Bellezza, intendendo per questa l’insieme dei
caratteri agroambientali, paesaggistici, architettonici, artistici e demoetnoantropologici che determinano
l’unicità del Paese nel mondo e fondano la sua reputazione internazionale. In tal solco, si auspicano e
sollecitano interventi normativi che introducano nell’Ordinamento statale e locale il riconoscimento
della Bellezza quale valore identitario nazionale.

2. Il fondamentale obiettivo della neutralità climatica, che si sostanzia nel raggiungimento della condizione  di equilibrio tra emissioni di gas a effetto serra e assorbimento del carbonio, impone una seria e diffusa presa di coscienza delle nefaste ricadute della perdita di suolo naturale, agricolo e seminaturale. Urgono  interventi normativi e azioni di governance pubblica che consentano la drastica riduzione dei fenomeni di  disordinata artificializzazione dei territori cagionati dalle sfrenate dinamiche insediative e infrastrutturali degli ultimi decenni. In tal solco, si pone come ineludibile un Patto per il Suolo, che sancisca l’impegno di ogni componente della società civile ad assumere il contenimento dell’uso sregolato del suolo come l’architrave di politiche e strategie di adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici.

3.  È di assoluta rilevanza il ruolo dell’Acqua nell’economia circolare. Non può esistere alcun modello di
crescita autenticamente sostenibile e competitivo che non preveda e assicuri la concreta incentivazione
delle pratiche circolari di riutilizzo e recupero delle risorse idriche.

4. Il pianeta è attraversato dal controverso fenomeno del “Green Grabbing”, vale a dire la massiccia corsa all’accaparramento del patrimonio agroambientale delle regioni del Sud del globo da parte di grandi Paesi sviluppati e aziende multinazionali, che, attraverso cospicui investimenti fondiari esteri, riescono ad appropriarsi delle risorse alimentari ed energetiche delle nazioni povere o in via di sviluppo. La comunità mondiale – dalle istituzioni internazionali agli Stati singoli – è chiamata ad una presa di posizione contro le moderne forme di aggressione al diritto al cibo e alla terra che spetta a ogni popolo, promuovendo interventi, strumenti e meccanismi di regolamentazione sovranazionale che, nel garantire la trasparenza di schemi e pratiche contrattuali, tutelino le comunità locali e gli equilibri ambientali dei Paesi cedenti. Si auspica e si sollecita un importante ruolo in tal senso da parte dell’Italia.

5.Occorre promuovere l’istituzionalizzazione e il rafforzamento di strumenti e pratiche di democrazia
ambientale di prossimità che consentano ai cittadini, in ordine alla loro partecipazione ai pubblici
processi decisionali, la transizione dal diritto a sapere (‘right to know’) al ‘diritto ad avere voce in
capitolo’ (‘right to have a say’)

6. Nella vita del Paese assurge a tema centrale e delicato quello della comunicazione dei rischi ambientali e sanitari da parte delle istituzioni scientifiche: occorre un cambio di rotta così che queste ultime si ritengano responsabili non soltanto della conformità delle informazioni elaborate e diramate, ma anche e soprattutto di quel che i cittadini comprendono.

7. Il territorio nazionale è diffusamente contrassegnato da aree gravemente inquinate. In aderenza al moderno “principio dell’azione ambientale”, il primario e inderogabile obiettivo della salvaguardia del diritto umano alla salute e all’ambiente salubre rende necessario un sistema di tutela pubblica allargata, per il quale le diverse attività per la bonificazione dei siti contaminati e la riqualificazione territoriale siano demandate anche alle Società a controllo e partecipazione pubblica del settore ambientale ed energetico, che valorizzerebbero e utilizzerebbero a tale scopo le significative strutture, risorse e competenze sviluppate.

8. Il diritto all’energia va assunto come diritto primario dell’individuo alla stregua di altri quali assistenza
sanitaria o istruzione. In Italia e nel resto del mondo decine di milioni di persone sono colpite da povertà energetica, intesa come l’incapacità di far fronte al proprio fabbisogno di beni e servizi energetici. Urgono politiche strutturali di sostegno alle famiglie energeticamente incapienti, superando l’odierno sistema pubblico di misure meramente transitorie.

9. L’assuefazione amministrativa all’agire d’urgenza si rivela un perverso dato strutturale di enti e
soggetti pubblici territoriali chiamati a gestire questioni ed emergenze ambientali. Ad essi si impone il
superamento della carenza di programmazione e analisi che persiste storicamente su scala locale.

10. L’attuale sistema di trasporto pubblico locale mortifica la dignità umana. La lunga e complessa
transizione verso forme di mobilità urbana a basso impatto ambientale e altamente tecnologiche non deve distogliere il decisore pubblico dalla stringente urgenza di interventi mirati ad assicurare e ripristinare nel settore la centralità dell’uomo, del benessere e della sicurezza di ciascun individuo.

11. La Bellezza dei piccoli Comuni e Borghi d’Italia, legata a natura incontaminata, patrimonio agroambientale e qualità paesaggistica di questi, non deve marginalizzare l’atavica lacunosità di investimenti e interventi infrastrutturali che scontano le fasce interne e le aree di montagna e vallive e più in generale le zone colpite da spopolamento, in cui ricade giustappunto gran parte delle località ad elevata valenza estetica.

12. La tutela, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale rappresentano un ambito
inscindibile di intervento pubblico e richiedono un’azione di governance unitaria. Si rende dunque
necessario un approccio olistico che spinga a superare l’odierno impianto normativo, che ha originato una inefficace separazione delle competenze istituzionali e il farraginoso pluralismo degli enti pubblici a vario titolo coinvolti.

13. La Biodiversità riveste un ruolo fondamentale nell’Economia del Turismo: nel sentire comune e
nell’agire pubblico devono essere adeguatamente integrati i benefici e i vantaggi di competitività associati alla conservazione di habitat e specie e all’uso sostenibile della natura, da assumere come obiettivi per massimizzare l’attrattività e la fruibilità delle mete turistiche del Paese.

14.Prioritario e cruciale si rivela l’impegno pubblico e privato per il futuro sostenibile del Turismo delle
zone costiere: capace come pochi di generare reddito e crescita economica, è un comparto che richiede
azioni di forte sostegno e valorizzazione in costanza di contenimento della pressione esercitata
sull’ambiente.

15. Occorrono strategie politiche e socio-economiche su ogni scala che privilegino pratiche, iniziative e
progetti di Turismo Etico e Consapevole al fine di favorire una generale conversione ad una visione
umanistica che leghi l’esperienza turistica alla tutela ambientale dei territori ospitanti e alla promozione di valori e tradizioni delle comunità locali.

16. La storia chiede al comparto turistico italiano di ripensarsi, nel solco di una narrativa che non sia
circoscritta alla meta di destinazione ma ancorata anche a capacità di adattamento e reattività del settore
rispetto alle esigenze e istanze del tempo, nonché di una offerta modellata in funzione dell’utenza
nazionale. L’industria e gli operatori devono tornare a parlare del Bel Paese agli italiani.

17. Le attività culturali e creative vanno riconosciute, salvaguardate e promosse come filiere di sviluppo
economico e occupazionale, di inclusione e coesione sociale: in particolare, il Cinema, l’Audiovisivo e il
Teatro, nel testimoniare e preservare il patrimonio identitario materiale e immateriale del Paese,
identificano settori fondamentali per la crescita del Sistema Paese.

18. Allo scopo di incentivare la frequentazione di teatri, cinema, musei, spettacoli, eventi dedicati
all’audiovisivo nonché l’acquisto di materiale narrativo e divulgativo, è necessaria l’adozione di politiche di defiscalizzazione delle spese delle famiglie italiane in ambito culturale e creativo. Nel contempo,
occorre introdurre sistemi di premialità fiscale riferiti a investimenti e interventi delle imprese
turistico-alberghiere finalizzati alla riqualificazione e rigenerazione dei territori ove esse insistono.

19. Il cittadino ha diritto ad una rendicontazione dettagliata, trasparente e di pronta reperibilità della
destinazione del gettito da imposta di soggiorno operata dai Comuni, le cui comunicazioni e
informazioni pubbliche sono ad oggi tese unicamente a riportare norme e regolamenti di riferimento e a
illustrare gli oneri in capo alle strutture turistiche ricettive e i vademecum per i turisti.

20. I programmi pubblici di educazione e formazione tesi a diffondere una moderna coscienza agroambientale devono contenere il forte richiamo e tendere ad una importante sensibilizzazione sul moderno tema della acclarata capacità dell’Ambiente di trasformare l’espressione del DNA umano con ricadute sulla progenie, attesa la trasmissibilità transgenerazionale delle modifiche causate nell’individuo dall’interazione di quest’ultimo con l’ambiente in cui vive.

Per saperne di più sul Premio Penisola Sorrentina è a disposizione il sito internet www.premiopenisolasorrentina.com.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premio Penisola Sorrentina: Mario Esposito incontra Lino Guanciale

A Sorrento il direttore della kermesse ha incontrato Lino Guanciale, protagonista del film “Arrivano i Prof”. In vista cambiamenti ed evoluzioni per la rassegna culturale di rilievo nazionale giunta alla ventitreesima edizione.

Napoli, 26 aprile 2018 –  È cominciato un serrato calendario di incontri per definire strategie, cast e organigramma del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, giunto alla ventitreesima edizione. In occasione degli Incontri internazionali del Cinema di Sorrento il direttore Mario Esposito ha incontrato l’attore Lino Guanciale.

“Mi ha fatto piacere tornare a Sorrento per presentare il mio nuovo film. Piacevole è stata anche l’occasione di parlare con Mario Esposito a proposito del nuovo Premio Penisola Sorrentina.  Confesso che mi sono trovato benissimo lo scorso anno quando sono stato premiato dall’amica e collega Francesca Cavallin. Un’organizzazione perfetta. E da abruzzese ritengo che avere nel sud premi come il Penisola Sorrentina sia un vanto da coltivare. Continuerò ad essere vicino a Mario e al Premio”, ha dichiarato Lino Guanciale.

Guanciale è protagonista de “La porta rossa”, è pronto a tornare a Trieste per girare la nuova serie del fortunatissimo noir e dal prossimo mese sarà al cinema con il film “Arrivano i Prof”, insieme con Maurizio Nichetti, Roccho Hunt e Claudio Bisio.

L’edizione 2018 del Premio Penisola Sorrentina, riconosciuta di rilievo nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed Il Turismo, si svolgerà a fine ottobre. Entro la fine di maggio il direttore nominerà ufficialmente tutti i consulenti dell’edizione 2018 per definire la rosa dei premiati.

Destinatari del riconoscimento, promosso dall’ente di cultura e di promozione sociale “Il Simposio delle Muse” e concepito come una Esposizione delle culture in Campania, sono gli interpreti ma anche prodotti e filiere del sistema culturale italiano.

 

Lino Guanciale e Mario Esposito

Dalla BMT il nuovo corso del Premio Penisola Sorrentina

All’evento fieristico internazionale di Napoli partono i nuovi contatti e si individuano anche nuovi percorsi per il Premio nazionale di cultura e spettacolo “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”. L’iniziativa assume sempre più rilievo nazionale nel panorama degli eventi culturali italiani e conquista nuovi spazi.

NAPOLI, 26 marzo 2018 – Si è conclusa la tre giorni della Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, l’evento fieristico internazionale svoltosi presso la Mostra di Oltremare di Napoli dal 23 al 25 marzo.

Notevole l’affluenza di pubblico ed interessantissimi  i temi ed i settori scandagliati, che hanno coinvolto oltre cinquecento espositori. Il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”  è stato ospitato nel Padiglione della Regione Campania dove si sono dati appuntamento diversi coespositori: professionisti del settore, operatori turistici, albergatori, ditte ed associazioni operanti nel settore della promozione culturale.

“La Regione Campania è la seconda regione italiana per turismo culturale come riconosciuto dal Mibact”, afferma con orgoglio l’assessore regionale al turismo Corrado Matera.

Tra gli eventi clou della programmazione culturale regionale ci saranno “I percorsi dell’anima” per la promozione del turismo religioso.

A conclusione dei lavori alla BMT giungono le dichiarazioni di Mario Esposito,

“Abbiamo avviato nuove ed importanti sinergie istituzionali per rafforzare l’edizione 2018, che segnerà un’innovazione nella storia del Premio, dei suoi contenuti e dei suoi spazi”, dichiara il patron del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” che giunge quest’anno alla XXIII edizione e che si svolgerà il prossimo autunno con il patrocinio del Ministero per i beni e le Attività Culturali.

Il Sottosegretario al turismo Dorina Bianchi (che ha partecipato all’inaugurazione dell’ evento fieristico internazionale di Napoli) scrivendo all’organizzatore Mario Esposito ha così evidenziato a proposito del Premio “Penisola Sorrentina”:

“Importante incontro, frutto di un lavoro costante, condiviso, e di collaborazioni che hanno contribuito a rafforzare, nel tempo, il ruolo della cultura e dell’arte come volano di crescita per il nostro Paese e per il sistema Italia”.

La macchina organizzativa è quindi partita a pieno regime.

 

Mario Esposito con Antonio Iaccarino di Sorrento Coast
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