Matrimoni a tempo determinato: l’artista “Colline di tristezza” ne richiede l’istituzione

matrimoni a tempo

L’autore di jingle torinese, noto per la maglietta con l’igienizzante (T-Soap), lancia la proposta per modernizzare l’istituto del matrimonio, rivolta al Presidente della Repubblica Mattarella e al Ministro per le pari opportunità Elena Bonetti.

Torino, 6 luglio 2022 – L’artista senza volto Colline di tristezza, noto per il suo impegno nella lotta al fumo e per la salute mentale, richiede l’istituzione dei matrimoni a tempo determinato. La proposta è rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.

Secondo il non-cantante torinese, viviamo in un’epoca di incertezze, dove tutto è provvisorio, e la stessa istituzione del matrimonio può “in alcuni casi” risultare “quasi obsoleta”.

Matrimoni a tempo

L’artista propone quindi di istituire le nozze a tempo, dove i coniugi potranno scegliere la durata del matrimonio o, alternativamente, si potrebbero scegliere delle modalità standard ovvero dei contratti matrimoniali di 6 mesi o un anno, che possono essere rinnovati anche più volte, per alcuni versi qualcosa che accade con le durate standard dei contratti di affitto.

“Chiaramente stiamo parlando di dettagli, su cui dovrebbe eventualmente decidere il legislatore” afferma Colline di tristezza.

“Il matrimonio per tutta la vita, è –  a detta dell’artista – un istituto che aveva senso decenni fa, ora in una società più “dinamica e che va veloce”, dove molte persone divorziano, può avere un senso maggiore prevedere una durata precisa e delimitata nel tempo di un contratto matrimoniale nel quale “vi siano diritti e doveri specifici che, almeno per un lasso di tempo delimitato, si spera vengano maggiormente rispettati”.

Cenni sull’artista

Colline di tristezza è un autore di jingle torinese, artista senza volto, ideatore di iniziative e proposte in vari campi.

Sceso in campo a favore della mobilità sostenibile, contro il Revenge Porn e per l’aumento dell’offerta di prodotti vegan-friendly, Colline ha lanciato nel 2020 una proposta per una maglietta con l’igienizzante (T-Soap).

Toccando anche argomenti più frivoli come il calcio o la lotta alla confusione geografica, Colline ha nel tempo affrontato anche i temi della solitudine dei single ai tempi del coronavirus e della lotta al burnout, proponendo in quest’ultimo caso l’istituzione di rage room e camere del pianto in ospedali e scuole.

Per info e contatti scrivere alla mail collineditristezza@gmail.com.

Breve Rassegna Stampa

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Antonella Mosetti, arriva la proposta di matrimonio da un misterioso artista senza volto

L’artista senza volto chiede la mano ad Antonella Mosetti, per convolare a nozze sul metaverso.

Torino, 21 giugno 2022 – L’artista torinese Colline di tristezza, noto in Italia per la proposta delle rage room in scuole ed ospedali, lancia la sua proposta di matrimonio a tempo per Antonella Mosetti.

Il non-cantante senza volto chiede la mano della showgirl italiana per convolare a nozze sul metaverso. Si tratterebbe di un matrimonio di un mese non nel mondo reale, ma sul metaverso.

Proposta di matrimonio sul metaverso

L’artista dichiara che Antonella Mosetti è “sicuramente il suo tipo”.

“Non seguo molto il gossip e ho saputo che Antonella era single da mia cugina che segue maggiormente questo filone di notizie. Allora ho pensato di cogliere la palla al balzo e avanzare una proposta di matrimonio. Mi piacerebbe trascorrere del tempo con Antonella anche fuori dal metaverso, ma lontano dai riflettori, perché non voglio apparire, per cui sarebbe possibile in posti nascosti, magari in un bunker sottoterra o in un seminterrato., prosegue l’artista.

L’artista precisa infine che non vorrebbe comunque una relazione stabile, perché “passare tutta la vita con una sola persona” sarebbe per lui “troppo noioso”.

Chi è Colline di tristezza

Colline di tristezza è un artista anonimo torinese, autore di jingle e promotore di iniziative in vari campi, dal veganismo, alla mobilità sostenibile, alla salute mentale al calcio.

Tra le sue proposte più note vi sono la proposta per l’istituzione di rage room e camere del pianto in scuole ed ospedali e quella per intitolare una via di Torino ad Alex Del Piero.

Colline è anche noto per aver provato a vendere la sua verginità a due donne alla cifra di un milione di euro e per l’esperimento su Tinder in cui ha swipato a destra i profili di 10 mila donne senza ottenere un match. Colline di tristezza è anche sceso in campo a favore dell’istituzione di un Ministero della Solitudine e contro il Revenge Porn.

 

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Antonella Mosetti, foto tratta da profilo Instagram dell’artista

 

A Torino vende la verginità per 1 milione di euro

Dopo aver proposto le rage room in ospedali e scuole l’artista senza volto Colline di tristezza lancia l’offerta per una “prima volta” non convenzionale

Torino, 2 settembre 2021 – Vende la sua verginità per un milione di euro a due donne di bell’aspetto. A parità di offerta economica, saranno preferiti i profili di donne dall’aspetto tipicamente scandinavo o russo, con un’altezza pari o superiore a 180 cm oppure somiglianti alla modella americana Megan Fox (che è anche il titolo di un suo brano).

È la nuova proposta dell’artista senza volto torinese, “Colline di tristezza”.

La scelta del non-cantante torinese è per “guadagnare soldi da qualcosa che si può monetizzare solo una volta e creare un’esperienza esclusiva e fuori dal comune”.

“Le mie proposte e le mie modalità di comunicazione sono non convenzionali, anche la mia prima volta deve essere non convenzionale”, dichiara l’artista.

La verginità per un milione di euro

Colline di tristezza, da sempre molto attento alla privacy, annuncia che saranno accettate solo offerte che consentiranno di operare in totale riservatezza.

La firma di un non-disclosure agreement e misure di sicurezza particolarmente stringenti potrebbero essere adottate e saranno discusse in un secondo momento per salvaguardare la privacy delle persone partecipanti all’incontro.

La richiesta economica complessiva è pari ad un milione di euro, quindi le due donne prescelte dovrebbero sborsare 500 mila euro a testa.

L’indirizzo email per candidarsi è collineditristezza@gmail.com .

Chi è Colline di tristezza

Colline di tristezza è un artista senza volto torinese, noto in Italia per jingle e proposte in vari ambiti come veganismo, mobilità sostenibile, calcio e salute mentale.

Tra le proposte più note vi sono quella per la maglietta con l’igienizzante (T-Soap) e quella per l’istituzione di rage room e camere del pianto in ospedali, RSA e scuole.

Infine Colline di tristezza è sceso in campo contro il Revenge Porn e a favore dell’istituzione di un Ministero della Solitudine in Italia.

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Revenge Porn: esce il jingle “Da quando lui le ha messe online”

L’anonimo artista torinese scende in campo a favore delle vittime di revenge porn

Torino, 11 maggio 2021 – L’artista senza volto Colline di tristezza scende in campo contro il revenge porn con un jingle-karaoke dal  titolo “Da quando lui le ha messe online” caricato sul suo canale Youtube ( https://www.youtube.com/watch?v=WKfv8uASEKI ).

Il revenge porn è diventato un tema tristemente noto all’opinione pubblica per via di alcune vicende note tra le quali la tragedia di Tiziana Cantone e la storia della maestra torinese che ha perso il lavoro.

Revenge porn: piaga di una società malata

Il non-cantante ha reputato opportuno scendere in campo contro questa piaga sociale “consapevole che il mondo dell’arte e dell’entertainment in generale stanno facendo qualcosa di molto utile per sensibilizzare su questa tematica” anche se date le notizie che si leggono, “più se ne parla e meglio è”.

Nel jingle ci si riferisce alla vita di una donna dopo la diffusione di alcune sue foto intime online.

“Ho voluto accennare anche ad una modalità più subdola e meno eclatante, ma non per questo meno dolorosa”, sostiene Colline di Tristezza.

Un esempio, tratto dal testo del jingle, sono le persone che al supermercato “scuotono il capo” come gesto di disapprovazione quando la vedono (dopo averla riconosciuta).

Il riferimento è più alla vita reale che non alla vita online, in cui è chiaro che purtroppo “le vittime di revenge porn vengono esposte ad un vero e proprio linciaggio sul web che fa parte a pieno titolo del cyberbullismo.”

Anche la reazione da parte della famiglia può essere di tipo diverso. Alcune famiglie potrebbero dare la colpa di tutto quello che è successo alla vittima e abbandonarla ed è questa la situazione cui ha pensato Colline di tristezza per “Da quando lui le ha messe online”.

Un abuso che colpisce più le donne

“Il jingle è stato scritto al femminile, in quanto la maggior parte delle vittime di revenge porn sono donne, ma non bisogna dimenticare che purtroppo vi sono casi di revenge porn anche contro gli uomini.” – conclude l’artista. I casi di revenge porn contro le donne sono stimati essere intorno al 90% del totale (e quindi gli uomini stimati al 10% del totale) e costituiscono pertanto la maggioranza.

Il jingle non è cantato, ma lo spettatore potrà cantare con i sottotitoli divisi nota per nota,  seguendo la melodia del violino che sostituisce il canto.

Colline di tristezza è un artista anonimo noto per i suoi jingle e per diverse proposte in vari ambiti, tra le quali le più note sono la maglietta con l’igienizzante (T-Soap) e la proposta per le stanze della rabbia e del pianto in ospedali, RSA e scuole.

 

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Torino come sede dell’incontro Biden-Putin per la pace in Ucraina (Donbass)

L’appello dell’artista Colline di tristezza per candidare la città piemontese come location per un meeting tra i capi di stato di USA e Russia è rivolto ad Appendino, Draghi e Di Maio senza dimenticare la situazione di Navalny

Torino, 19 aprile 2021 – L’artista Colline di tristezza chiede alla Sindaca di Torino Chiara Appendino, al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al Presidente del Consiglio Mario Draghi di candidare Torino come sede per un eventuale incontro tra Biden e Putin in cui si discuterà di vari temi, in primis la crisi del Donbass, oggetto di contesa tra Russia e Ucraina.

Per l’attuazione di questa proposta di candidatura della città come sede di questo eventuale summit, a detta dell’artista, “devono però essere fatti passi in avanti sul fronte dei diritti umani dei detenuti in Russia e quindi sul caso Navalny”, ma è importante “non abbandonare la strada del dialogo”.

Secondo il “non-cantante” torinese sarebbe “un vanto per la città” ospitare un tale evento in cui si possa auspicabilmente “scrivere un futuro di pace in Europa e nel mondo”.

Inoltre l’artista fa notare che Torino potrebbe garantire una maggiore terzietà rispetto a Roma e Milano che sono, rispettivamente, la capitale politica ed economica del paese.

I Paesi che si sono proposti

I paesi che si sono offerti per ospitare questo meeting sono Svizzera, Finlandia, Repubblica Ceca ed Austria.

Va detto che l’Italia è sì membro NATO e dell’UE, ma “lo è pure la Repubblica Ceca”, pertanto secondo Colline di tristezza Torino costituirebbe comunque una “candidatura idonea” ad ospitare un eventuale summit bilaterale tra i capi di stato americano e russo.

Va chiarito che la proposta della Cechia è arrivata prima dell’espulsione dei 18 diplomatici russi accusati di spionaggio, pertanto questa offerta di disponibilità da parte di Praga potrebbe non essere più un’opzione percorribile.

Cenni sull’artista

L’artista senza volto Colline di tristezza, è noto per i suoi jingle e per varie proposte in differenti campi tra cui veganismo, calcio, mobilità sostenibile e lotta al fumo. Le sue proposte più note sono quella per una maglietta con l’igienizzante (T-Soap) e quella per l’istituzione di rage room e camere del pianto in ospedali, Rsa e scuole nell’ottica della prevenzione del burnout.

 

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Torino (fonte foto: Wikipedia)

Ma Novi Ligure si trova in Liguria? La risposta nell’ironico jingle di Colline di tristezza

Caricato sul canale Youtube del “non-cantante” senza volto un jingle-karaoke per non fare più confusione sulla regione di appartenenza del comune di Novi Ligure, che ha un nome che trae in inganno

Torino, 15 marzo 2021 – L’artista Colline di tristezza ha registrato e caricato online un simpatico jingle-karaoke (https://www.youtube.com/watch?v=hPbNnR8_dfI ) per ribadire l’appartenenza di Novi Ligure al Piemonte, prendendo simpaticamente in giro chi si lascia ingannare dal nome e pensa, erroneamente che Novi Ligure si trovi in Liguria.

“Diverse persone si lasciano ingannare dal nome, ci è cascato anche qualche politico” – dichiara Colline di tristezza. Uno tra i più famosi a cascarci negli ultimi anni, è stato l’allora candidato governatore della Liguria Giovanni Toti.

Il jingle-karaoke su Novi Ligure

Il jingle si presenta seguendo il format del jingle-karaoke. “Per questo jingle che presenta una ritmica hip hop, ho cercato di facilitare ulteriormente la cantabilità da parte dell’ascoltatore finale, che troverà i sottotitoli con le parole divise nota per nota da sbarrette verticali.” Ciò che l’ascoltatore dovrà fare è attivare i sottotitoli e cantarli seguendo la melodia del violino che sostituisce il canto.

Si tratta di un ritorno al format a lui tanto caro, dopo 3 mesi da “Megan Fox”, il brano sulla solitudine dei single al tempo del coronavirus, cantato da un Vocaloid (una voce virtuale artificiale).

Cenni sull’artista

Colline di tristezza è un artista senza volto torinese che si è fatto notare per varie proposte, alcune molto singolari. Esse vanno dall’idea di una maglietta con l’igienizzante (T-Soap), alla proposta di una via di Torino da intitolare ad Alex Del Piero fino ad iniziative in ambito vegano, a sostegno della mobilità sostenibile e della tutela del trasporto ferroviario piemontese.

Nell’ultimo periodo è stata riportata su varie testate l’idea lanciata per l’istituzione di rage room e camere del pianto in ospedali, Rsa e scuole, con lo scopo di contrastare lo stress dei lavoratori nell’ottica della prevenzione del burnout. Alcune proposte vengono accompagnate da un jingle-karaoke (o a volte da un jingle strumentale non cantabile), altre vengono lanciate a mezzo comunicato stampa.

La scelta dell’anonimato

Per l’artista, la privacy riveste un ruolo prioritario che non è stato scalfito nemmeno dal fatto che i rapporti con le testate giornalistiche risultino “talvolta difficili, per via del fatto che le email firmate con un nome d’arte vengano spesso cestinate a parte qualche eccezione.”

Operando in questa maniera, il numero di iniziative e proposte artistiche (e non) presentate risulta minore, a quello che sarebbe “se non ci fossero problemi di tutela dell’anonimato”, in quanto i suoi comunicati “devono essere firmati da altri per non essere scartati per la semplice mancanza della firma”.

 

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Coronavirus: contro il burnout del personale sanitario e scolastico stanze della Rabbia e del pianto in Ospedali, Rsa e Scuole

Da Torino la proposta dell’artista Colline di tristezza a tutela del mondo della scuola e della sanità indirizzata al Presidente della Repubblica Mattarella ed ai Ministri di Istruzione e Sanità

Torino, 26 gennaio 2021 – Istituire stanze della rabbia e/o camere del pianto negli ospedali, nelle Rsa e nelle scuole fruibili da medici, infermieri, OSS, insegnanti e personale scolastico allo scopo di alleviare lo stress e la tensione cui sono sottoposte queste categorie di lavoratori e contribuire pertanto a diminuire il rischio di burnout. Questa è la proposta presentata dall’artista Colline di tristezza, proposta che è rivolta al Presidente della Repubblica Mattarella ed ai ministri Speranza (Salute) ed Azzolina (Istruzione).

Rage room e camere del pianto

Le rage room o stanze della rabbia sono delle stanze in cui, vestiti con le adeguate protezioni per non rischiare di farsi male, è possibile spaccare una serie di oggetti e smaltire così le tensioni accumulate. Sono nate come stanze presenti all’interno delle multinazionali giapponesi dove i dipendenti potevano sfogarsi liberamente contrastando il rischio di esaurimento da lavoro.

In Italia al momento sono meno di una decina. Per quanto riguarda le camere del pianto anch’esse sono state inventate in Giappone e sono stanze dotate, fra l’altro, di strumenti per la visione di film e di fazzolettini, destinate a donne che possono piangere lontano da occhi indiscreti per scaricare lo stress in questa maniera.

Per la parità dei sessi il “non-cantante” torinese suggerisce l’idea che rage room e camere del pianto siano utilizzabili da entrambi i sessi a seconda di come la persona preferisca scaricare le tensioni. “Potrebbero anche essere soluzioni similari e compatibili con lo spazio disponibile nelle strutture”, fa notare l’artista.

Secondo Colline di Tristezza “bisogna innanzitutto pensare alla salute mentale del personale sanitario e scolastico duramente provato dall’emergenza”.

Inoltre queste stanze potrebbero essere di utilità, se presenti nelle scuole, anche per le vittime di bullismo, “in un’ottica futura quando si tornerà ad una normalità con lezioni in presenza al 100%”.

Riguardo l’artista

L’artista Colline di tristezza è conosciuto al pubblico principalmente per la proposta di una maglietta con l’igienizzante (T-Soap), ma anche per l’impegno contro il fumo e a supporto dei vegani, appelli, proposte e jingle non-cantati (definiti da lui stesso con il termine “Jingle-Karaoke” in quanto cantabili dagli ascoltatori).

Lo scorso mese ha caricato sul suo canale Youtube (www.youtube.com/watch?v=ULk3alL2RHw)  il brano “Megan Fox” cantato da un Vocaloid, una voce virtuale artificiale, che parla della solitudine dei single durante il lockdown al tempo della pandemia da Covid-19.

 

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Solitudine da lockdown: farsi compagnia con le real doll il tema del brano “Megan Fox”

Nel brano cantato da una cantante virtuale (un Vocaloid) l’artista torinese (senza volto) parla di un uomo che compra una sex doll identica alla modella (e attrice) americana per combattere lo stress e la solitudine da lockdown.

Torino, 10 dicembre 2020 – Da quando è iniziata la pandemia da Coronavirus e dal primo lockdown le vendite di real doll (o sex doll) sono aumentate in maniera vertiginosa. A comprarle soprattutto i single. Ed è proprio di queste bambole iperrealistiche e della solitudine dei single costretti a casa che si parla nel brano di Colline di tristezza.

Il “non-cantante” (come ama definirsi), noto per i suoi jingle non cantati e per le sue iniziative in diversi campi a partire dalla proposta di un’innovativa maglietta con igienizzante (la T-Soap) fino al calcio, al veganismo e alla mobilità sostenibile, propone questa volta un brano cantato da una voce creata al computer, tramite un software in grado di sintetizzare la voce umana (Vocaloid).

Prima” è il nome di una delle voicebank (ovvero delle voci che si possono acquistare insieme al software) disponibili con questo software, ed è la cantante del brano.

Di che cosa parla “Megan Fox”?

“Megan Fox” racconta la sofferenza emotiva di un single estroverso (e quindi non di un uomo introverso privo di skill sociorelazionali, come ci si potrebbe aspettare) con all’attivo una vita sociale molto intensa che ha grandi difficoltà a stare chiuso in casa senza passare “serate con gli amici” e poter uscire “con le tipe” e questo ha chiaramente degli effetti sulla sua salute mentale.

Per questo decide di acquistare una real doll (o sex doll), per alleviare la sofferenza, lo stress, l’isolamento.

L’artista dichiara di non amare affatto il termine sex doll, ma di preferire il termine real doll o love doll, per dare una connotazione anche più affettiva e di compagnia e non solo sessuale.

Colline precisa di aver utilizzato nel brano il verbo “assemblare” invece di un altro verbo per non creare fraintendimenti e fugare doppi sensi che “avrebbero compromesso lo spirito con cui è stato scritto il brano”. Per sottolineare il fatto che la bambola non può tradire viene utilizzata una similitudine con Bernard Madoff, condannato per una delle più grandi truffe finanziarie di tutti i tempi: “Lei non ti tradisce come Madoff”.

Le dichiarazioni dell’artista sul tema trattato

“Sono consapevole di sottopormi inevitabilmente al giudizio dell’opinione pubblica per quanto riguarda l’argomento trattato da questo brano e che ci potranno essere delle critiche magari da parte di alcune femministe o da parte di alcuni giornalisti di Torino a cui non sto simpatico. In tal caso ne prenderò atto, non si può piacere a tutti e fa parte del gioco. La scelta di utilizzare un nome d’arte mi permette una maggiore libertà nel processo creativo, ma ovviamente non mi posso sottrarre al giudizio delle mie conoscenze più strette. Sicuramente in quel caso le critiche mi toccano di più” – questo ha dichiarato l’artista in merito a come l’opinione pubblica potrebbe giudicare il tema trattato dal brano.

È stata scelta Megan Fox, perché rappresenta “un’icona femminile del nostro tempo” nell’immaginario maschile da un bel po’ di anni. La storia sarebbe traslabile anche a generi invertiti con una donna single che fa un acquisto di questo tipo per trascorrere il lockdown in “compagnia” e questo dovrebbe “rassicurare le femministe”.

Le fonti di ispirazione per questo brano sono molteplici, fin dal film “Lars e una ragazza tutta sua” alle notizie di cronaca di questi ultimi anni come “matrimoni” o “fidanzamenti” tra uomini (l’ultimo è un bodybuilder kazako) e real doll oltre ad un uomo in Inghilterra che ne ha comprata una somigliante alla cantante americana Janet Jackson durante il lockdown.

Il brano è ascoltabile a questo link ( https://www.youtube.com/watch?v=ULk3alL2RHw ).

Ricordiamo che il Vocaloid prima canta con l’accento di una persona anglofona (perché Vocaloid non ha voci che cantano in lingua italiana ed è stato necessario agire sulla fonetica del programma per farla cantare in italiano) ed è per questo che in descrizione è stato caricato il testo del brano in modo che sia più facilmente comprensibile dagli ascoltatori.

 

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Megan Fox (Fonte foto Wikimedia: https://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Megan_Fox_Jennifers_Body_TIFF09_2.jpg)

 

 

 

 

Rifiutato da più di 10 mila donne: Esperimento su Tinder di un artista di Torino

Il test porta la firma di Colline di tristezza che ha “swipato” a destra su Tinder oltre 10 mila donne tra Copenaghen ed Amsterdam non ottenendo nessun match: probabile uno shadowban su chi esegue troppi swipe a destra

Torino, 29 settembre 2020 – L’artista torinese Colline di tristezza, noto per i suoi jingle non cantati e per varie iniziative (in tema di trasporto ferroviario, veganismo, calcio, ma non solo), la più nota delle quali è una proposta per una t-shirt con l’igienizzante, ha deciso di fare un esperimento su Tinder.

Ricordiamo che sulla popolare app di incontri, “swipare” cioè scorrere il profilo verso destra significa mostrare interesse verso quel profilo, mentre “swipare” a sinistra equivale a scartare quel profilo.

Sapendo che il match rate, ovvero il tasso di successo per l’uomo medio sulla popolare app di dating è circa lo 0,6% (un valore molto più basso rispetto all’equivalente femminile pari a circa il 10%) ha deciso di portare alle estreme conseguenze questo concetto, creando un profilo con una foto di un gatto (presa sul web), senza sue foto (che non è una novità per l’artista che si muove da sempre nell’ombra) e con una descrizione molto vaga richiamando in modo generico il suo essere vegano e la passione per la musica, non svelando la sua identità.

Nella sezione bio del profilo si faceva riferimento all’interesse di chattare con qualcuno in modo molto generico. L’obiettivo era quello di vedere se ci sarebbe stato un match entro i 20 mila swipe a destra, data la percentuale menzionata sopra.

L’esperimento

L’artista allora si posiziona virtualmente (con la versione base di Tinder) a Copenaghen e scorre più di 7000 profili di donne comprese tra i 22 e i 42 anni nel raggio di 24 km, non ottenendo in cambio nessun match (corrispondenza) e non riscontrando limitazioni in termini di swipe a destra.

Quindi l’artista si sposta ad Amsterdam virtualmente e qui prosegue il test arrivando a scorrere altri 4200 profili di donne, lasciando inalterate tutte le impostazioni, non ottenendo in cambio nessun match.

A questo punto Colline comincia ad avere qualche dubbio. Cercando e ricercando su Internet gli viene il sospetto di essere stato vittima di shadowban ovvero in soldoni il profilo non viene mostrato nei risultati. L’artista decide allora di voler ricercare la prova di questo shadowban e si avvale del servizio dell’app a pagamento Cheaterbuster usata in genere per scoprire se il partner di una persona usa Tinder e quindi è potenzialmente un traditore o una traditrice.

In questo caso Colline di tristezza la utilizza per cercare il suo profilo nella zona in cui “si trova” quindi ad Amsterdam e in quel momento scopre che il suo profilo non appare nemmeno nei risultati di ricerca. A questo punto la conclusione è che lui ha ottenuto 0 match su oltre 10 mila swipe a destra, ma molto semplicemente queste donne non hanno nemmeno visto il suo profilo, perché è stato nascosto.

Colline di tristezza mette in guardia sul fatto che “se si swipa troppo velocemente senza fare selezione l’app potrebbe percepire l’utente finale come un bot e quindi ricorrere a questo shadowban”. Il consiglio è quello di optare per un classico 70% sì e 30% no e non quello di mettere un like a tutti i profili indiscriminatamente.

Nel suo caso non aveva nemmeno limitazioni di swipe a destra, l’applicazione lo lasciava scorrere a destra liberamente senza limiti, finché non erano finite le persone nei dintorni e questo magari accadeva dopo 2000 o 3000 swipe.

Il “non-cantante” conclude spiegando che si è trattato “solo di un mero esperimento”.

 

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Una via di Torino da intitolare ad Alex Del Piero: la richiesta dell’artista Colline di tristezza

Creare una “Via Del Piero”: è la richiesta del nuovo jingle dell’artista torinese, che propone di dedicare una via della città al grande capitano bianconero.

Torino, 15 luglio 2020 – L’artista torinese Colline di tristezza, celebre per le sue proposte ed iniziative (chiamate “Jingle-Petizioni” perché accompagnate da jingle non-cantati con sottotitoli cantabili), in primis la maglietta con l’igienizzante T-Soap, questa volta sceglie il calcio.

Il “non-cantante”, come si autodefinisce, ha caricato sul suo canale Youtube un jingle rap sussurrato dal titolo “Via Del Piero” (https://www.youtube.com/watch?v=S8HOJ-VqODA) tramite il quale chiede al Comune di Torino di intitolare una via ad Alessandro Del Piero, storica bandiera della Juventus.

Colline di tristezza fa sapere che pure in un periodo non felice come questo, c’è bisogno di distrarsi anche con cose più frivole, come il calcio che però “costituisce una parte importante nella vita di molte persone”.

Dal giorno del suo addio alla squadra bianconera nel 2012, molti tifosi della Vecchia Signora lo rimpiangono nonostante la Juventus abbia inanellato una lunga scia di vittorie di titoli nazionali che dura dalla stagione 2011/2012.

Secondo Colline di tristezza, Pinturicchio meriterebbe una via intitolata a lui, in quanto rappresenta un pezzo importante di storia bianconera e pertanto anche di Torino.

A Jesolo è stato intitolato a lui un tratto del lungomare e secondo l’artista il capoluogo piemontese dovrebbe seguire l’esempio, “compatibilmente con il periodo storico non bello in cui stiamo vivendo”.

Colline di tristezza sceglie per questo jingle un genere ed un format molto diversi, ovvero il rap sussurrato (rappabile anche dagli spettatori) e non il consueto jingle-karaoke (ovvero cantabile dagli spettatori).

L’artista, la cui identità è sconosciuta, dichiara di non reputarsi un vero e proprio youtuber in quanto Youtube è solo una piattaforma in cui carica i suoi jingle.

Recentemente si è fatto promotore di una proposta per il Kinder Bueno 100% Vegetale a favore dei vegani, rivolta alla Ferrero dalla quale è attesa una risposta.

A riguardo fa sapere che c’è “grande entusiasmo” tra i suoi sostenitori, molti dei quali invocano l’eliminazione dell’olio di palma anche se la proposta non è nata come un’idea per uno snack più sano come erroneamente scritto da qualche testata.

 

 

 

Foto di Alessandro Del Piero (fonte Wikipedia)

 

 

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