A Marina di Massa incontro con la scrittrice Barbara Appiano

Massa Carrara, 22 maggio 2018 – Sabato 26 maggio a Marina di Massa, provincia di Massa Carrara, si terrà la presentazione del romanzo “Umanità Anno Zero” della scrittrice Barbara Appiano.

Il libro, edito dalla Fondazione Mario Luzi Editore di Roma che opera sotto l’egida dell’ Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e collabora con l’Istituto Dante Alighieri e l’Accademia dei Lincei, è un romanzo di formazione, paragonato alle pietre miliari Pinocchio e al Piccolo Principe.

Il romanzo nasce dal ricordo dell’autrice che quando aveva 5 anni a Torino cercò di liberare un elefante dal circo dove si trovava con mamma e papà, ma riacciuffata dall’ ‘elephant guard’ non potè realizzare il sogno di libertà di quell’elefante.

Lo farà con Araba, elefantessa protagonista assoluta insieme a Calypso, che la libera dal circo, bimbo profugo siriano, e Benjamin, Gonzalo e Blasdemetrio tre bambini sopravvissuti alla guerra civile di El Salvador con un insegnante di musica veramente vissuta, la prof. Ausilia Basili, diventata Preside del Conservatorio Paganini di Genova.

Araba con questi piccoli amici attraverserà la storia e il tempo, rapirà la Statua della Libertà, “Lady Freedom”, la quale chiamati a raccolti tutti gli elefanti del mondo depredati delle loro amatissime zanne, gliele restituirà come in una cerimonia eucaristica in sostituzione dell’ostia di Gesù, grazie anche all’intervento di John Maynard Keynes che anche lui entrato in questo romanzo quale infiltrato, convincerà le banche ad aprire il loro caveau e a restituire le zanne ai legittimi proprietari.

E’ una cerimonia universale ove invitati tutti i depredanti del mondo bipedi, quadrupedi, anfibi e cetacei, i nativi d’ America invocheranno Ojkahuè le 5 virtù degli antenati: lealtà, giustizia, coraggio, libertà e amore.

“Umanità Anno Zero” terminerà con Pinocchio che mette a posto anche Krusciov e J.F. Kennedy sfrattandoli dalla Baia dei Porci.

“Umanità Anno Zero” come si capirà è un romanzo fantasmagorico dove la natura è l’assoluta protagonista del nostro mondo, quello che noi stiamo devastando.

Un romanzo fiume, un rafting letterario di grande forza che vi avvolgerà cambiandovi la visione della vita, che merita di arrivare sui comodini di tutti gli italiani.

Un romanzo che viene portato e letto dalla stessa scrittrice in un tour che tocca le scuole medie, per insegnare ai ragazzi i valori e gli ideali del rispetto della natura e di tutti gli essere viventi.

Un romanzo che è stato messo in vendita al prezzo popolare di 10 euro proprio per venire incontro ai ragazzi e stimolarli alla lettura.

 

Riguardo Barbara Appiano

Barbara Appiano, figlia del malcontento, ha all’attivo 6 libri: due pubblicati nel lontano 1990 e 1991, rispettivamente di poesia “Come un’idea come uno scherzo” edito da Ibiskos Editrice con prefazione del dott. Giulio Panzani, giornalista de “La Nazione” di Firenze recentemente scomparso, e “Una vita da raccontare, frammentarietà quotidiane ricomposte a penna” edito da Ibiskos Editrice.

Anno, il 1991, che ha visto Barbara Appiano ospite del Maurizio Costanzo Show.

Un percorso letterario lungo, incubato fino al 2016 con una scrittura visionaria trasfusa in “La solitudine del giaguaro, pensieri surgelati e nuvole sopra i sassi”, con racconti editi da Ibiskos Editrice Risolo.

Racconti di cui un estratto è stato scelto per essere letto dalla giornalista Maria Cocozza de la redazione dell’ “Arca di Noè” del TG5 lo scorso febbraio.

Da allora Barbara Appiano non si è fermata più.

A ruota escono “La semplicità degli ultimi, racconti mozzafiato di un mondo sbalestrato”, racconti editi nel 2017 da Ibiskos Editrice Risolo dedicati agli atleti diversamente abili della FISIP, la Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici e alla loro presidentessa Tiziana Nasi.

Sull’onda di una scrittura travolgente Barbara Appiano pubblica poi una raccolta di aforismi e pensieri definiti da lei stessa “ad alto tasso di combustione in divieto di sosta” dal titolo “Slow thinking, slow reading” edito nel 2017 sempre dalla Ibiskos Editrice Risolo.

È così che si giunge a questa fine d’anno in cui l’autrice regala al suo pubblico il suo primo romanzo “Umanità Anno Zero” mentre ad aprile 2018 uscirà il secondo romanzo “Città senza semafori e case con le ruote, romanzo visionario, romanzo sogno caduta da una bicicletta, quella di mio nonno” romanzo che sarà edito sempre dalla Fondazione Mario Luzi.

E sempre nel corso del 2018 uscirà ancora un nuovo romanzo.

Nel 2017 Barbara Appiano è stata selezionata con 3 sue poesie dalla Fondazione Mario Luzi per l’ottava edizione della ‘Enciclopedia della Poesia Contemporanea Italiana’.

Con lo stesso editore uscirà altra raccolta di poesie inedite segnalata al concorso internazionale di poesia ‘Adelante Palabra’.

Barbara Appiano si definisce “un artista a 360 gradi, che resta un’umile pellegrina della parola all’imbrunire di una società che si deve ridestare”.

Un’ autrice che è una studiosa del pensiero aristotelico e le sue opere, come la sua scrittura, sono una continua sperimentazione linguistica.

Barbara crede infatti nello studio delle lingue diverse fra loro in quanto, sempre secondo la stessa scrittrice “le lingue sono lo specchio di una civiltà ancorché i confini della geopolitica, perché la lingua è quella che conosciamo quando veniamo fuori dalla pancia della mamma“.

“Pertanto la lingua madre sempre con la semantica aristotelica del “significante per il significato” è un algoritmo come una sequenza infinita di numeri dopo lo zero”.

Fedele ad un isolamento artistico che la vede creare nella solitudine campestre di una casa immersa nella campagna vercellese, luogo di memoria e ricordi collegati alla amatissima mamma, Barbara Appiano devolve parte dei ricavati dei suoi libri allo I.E.O. e al Centro Cardiologico Fondazione Monzino di Milano, per la ricerca cardiovascolare e oncologica, strutture che hanno curato per molti anni la mamma amatissima e tuttora ricordata dall’autrice nei suoi libri, chiamandola “Giovannella la Gianduiotta”.

Parte del ricavato dei libri, visto il suo amore per gli elefanti, viene donato anche all’associazione ‘Pengo Life Project’, un progetto italiano che ha lo scopo di fare comunicazione sul problema gigantesco del bracconaggio degli elefanti e dei rinoceronti, due specie a rischio, visto che se non si riuscirà a fare nulla nel 2025 non ci saranno più elefanti, visto che vengono uccisi uno ogni 15 minuti.

Barbara Appiano resta semplice e se stessa sempre, fedele solo alla sua scrittura, l’unica che “la guida nel mondo come un cieco che ha ritrovato la luce dopo il buio”.

 

 

Lucca regina degli eventi, tra Rolling Stones e mostre d’arte

Dal maxi concerto dei Rolling Stones al Balilla alla mostra di Alina Ditot al Lu.C.C.A. Museum, Lucca a settembre indosserà il suo abito più bello e sarà la regina degli eventi…

Lucca, 31 agosto 2017 – Sarà un settembre da ricordare per Lucca. La città indosserà il suo abito più bello, che la presenterà alla corte delle altre città internazionali come la regina degli eventi.

A cominciare dal 23 settembre prossimo quando in città sono previste ben oltre 50.000 persone per il maxi concerto dei Rolling Stones. E dopo il maxi concerto ben 2 importanti mostre da non perdere, dal Cinquecento all’arte contemporanea.

Mik Jagger e compagni hanno scelto la cittadina toscana come unica meta italiana per il tour del 2017 denominato “Stones – No Filter”.

Il tour vede Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts e Ronnie Wood tornare a fare ciò che preferiscono, ovvero girare il mondo e suonare di fronte a platee “sold out”.

Si prevede che Lucca il 23 settembre verrà letteralmente presa d’assalto.

«Sono emozionato dal vedere alcuni luoghi in cui non siamo mai stati prima» ha dichiarato Mick Jagger. «Ehi ragazzi, arriviamo!» ha sintetizzato Keith Richards a “suon della sua mitica chitarra”.

Sarà un concerto da record. Ci sono voluti soltanto 60 secondi per polverizzare i primi 20.000 biglietti. Ormai trovare un biglietto è quasi impossibile. E dunque cosa fare? Recarsi ugualmente a Lucca per respirare l’aria lasciata dai magics four.

Un concerto, quello della band britannica icona del rock, organizzato da D’Alessandro e Galli come appuntamento speciale del Lucca Summer Festival, e il cui indotto per la città toscana è stato calcolato in oltre 20 milioni di euro.

Oltre al maxi concerto a Lucca ci saranno 2 importantissime mostre, assolutamente da non perdere.

Tra Cinquecento e arte contemporanea Lucca porterà in scena 2 assoluti capolavori.

All’interno della Chiesa di San Franceschetto sarà possibile vedere un “Pontormo” del tutto “rinnovato”, ovvero un Pontormo in 3D.

Il ritratto di giovinetto di Pontormo è di certo una delle opere pittoriche più rilevanti conservate a Lucca, ‘immagine simbolo’ del Museo di Palazzo Mansi, conosciuto in tutto il mondo e in più occasioni esposto in mostre nazionali e internazionali.

Intorno alla leggera aura di mistero, legata per lo più all’identità del ragazzo effigiato, è stato costruito un video-racconto, tra immaginazione e realtà documentale, con i supporti tecnologici d’avanguardia di cui è stato recentemente dotato lo spazio di San Franceschetto.

L’intento non è dare una versione ‘spettacolare’ dell’arte, ma conoscere e apprezzare lo spettacolo che nell’arte stessa è insito, creando un ponte virtuale tra l’esperienza immersiva del 3D e il piacere insostituibile di andare alla ricerca dei tesori nei nostri musei, riscoprendoli.

La mostra verrà inaugurata l’ 1 settembre e sarà visibile fino al 22 ottobre.

A chi invece interessa l’arte contemporanea non può non andare a visitare la mostra “Genesis – La tela ferita” dell’artista internazionale Alina Ditot al Lu.C.C.A., Lucca Center of Contemporary Art.

L’artista propone una ventina dei suoi ultimi lavori tra i quali l’installazione “Il cimitero dei migranti” composta da 6 croci in alluminio, fili metallici e smalti e l’opera “Omaggio a Malevic” dove viene ricreato un quadrato nero con l’uso del catrame.

Da molti definita la “Sacerdotessa eretica” per il modo in cui “tratta” la tela, strappandola e legandola, è sicuramente tra le artiste più interessanti del nostro tempo.

L’arte di Ditot è l’arte del nostro secolo. Un secolo in cui l’essere umano uccide se stesso.

La mostra sarà visitabile dal 6 settembre all’1 di ottobre, con inaugurazione ufficiale il 9 settembre.

Lucca nel mese di settembre vestirà i panni della più bella tra le Regine, da conquistare e sedurre.

Una Regina che ha scelto la musica e l’arte come le sue più fedeli ancelle.

 

PONTORMO IN 3D

1 settembre – 22 ottobre 2017

Chiesa di San Franceschetto, piazza San Francesco, Lucca

Orario: 11-13, 14-20, da mercoledì a sabato

Ingresso gratuito

 

MOSTRA “ALINA DITOT. GENESIS. LA TELA FERITA”

a cura di Salvatore Russo
Lu.C.C.A. Lounge&Underground

Dal 6 settembre all’1 ottobre 2017

Orario mostra: da martedì a domenica 10-19, chiuso lunedì

Inaugurazione 9 settembre 2017 ore 17,30

Ingresso libero

 

 

Locandina Pontormo in 3D

 

Locandina Rolling Stones Lucca

 

Locandina mostra “Genesis – La tela ferita”

 

Universo infernale, tecnica mista su tela strappata e legata, 150 x 250 cm, 2017 – Alina Didot

 

 

Quadrato Nero, omaggio a Malevic, tecnica mista su tela strappata, legata e bruciata, 180 x 180 cm, 2017 – Alina Didot

 

 

 

 

William Shakespeare: A Lucca in Mostra il suo Vero Volto

Lucca, 5 maggio 2016 – Verrà presentato a Lucca, lunedì 9 Maggio “Il vero volto di William Shakespeare”,  l’ultimo lavoro dell’artista Lady Be (www.ladybeart.com). L’opera, realizzata con la tecnica del Mosaico Contemporaneo, si ispira alla ricerca di Francesco Saverio Russo che per molto tempo ha studiato la fisionomia del drammaturgo e poeta inglese e ne ha determinato il vero volto.

Per i 400 anni dalla morte, una nuova scoperta rende ancora più affascinante la figura di colui che viene considerato il più importante scrittore in lingua inglese.

Lady Be ha cercato di seguire le linee guida date dal ricercatore e, grazie alla sua tecnica, è riuscita a riprodurre quello che dovrebbe essere il vero volto di William Shakespeare.

Una nuova ricerca, quella di Russo, che si affianca a quella riguardante la vera identità della Monna Lisa, presentata nel suo libro “Un Mistero chiamato Gioconda”, e al segreto sull’opera del Caravaggio “La Decollazione di San Giovanni Battista”.

Lady Be, artista internazionale, specializzata in ritratti, racconta questo suo ultimo lavoro come la sua più grande sfida: “Ci sono voluti mesi di tentativi per raggiungere questo risultato, fino a quando finalmente i suoi occhi mi hanno parlato”, ha affermato l’artista a pochi giorni dalla conclusione del ritratto.

L’opera sarà presente al Lucca Art Fair, Fiera d’arte di Lucca, insieme ad altre 4 opere: i volti di Einstein, Dalì, Che Guevara e Audrey.

Sarà possibile ammirare i ritratti di Lady Be durante tutto lo svolgimento della Fiera, presso lo stand Compagnia dell’arte mentre il vero volto di William Shakespeare, però, verrà rivelato solo lunedì 9 maggio dalle 11 alle 15,30.

La fiera sarà visitabile da venerdì 6 a lunedì 9 maggio 2016, orari e dettagli sul sito www.luccaartfair.it.

 

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Kaputte commedia brillante in vernacolo Lucchese

Commedia in due atti in vernacolo lucchese di Giacomo Paolini

Sabato 13 dicembre ore 21.15 presso il
teatro a Ponte a Moriano . Lo spettacolo teatrale in vernacolo lucchese Kaputte , ( compagnia “ Gli amici di Piazza di Brancoli” ) conclude il ciclo degli eventi del 70 anni della liberazione organizzato dal comune di Lucca e patrocinato dalla Provincia di Lucca in collaborazione con la Compagnia Teatrale Gli Amici di Piazza di Brancoli e Il Comitato Paesano Aquilea – Sagra della zuppa . Il teatro popolare e lucchese, che il Paolini ha il merito di aver fatto rinascere nella sua forma più autentica, perché egli non solo scrive in «lucchese», cosa che può farsi semplicemente traducendo una qualsiasi commedia, ma soprattutto pensa in lucchese. E lucchese non è soltanto il linguaggio che costituisce appena uno strumento dell’’espressione, bensì il contenuto e l’espressione stessa. E il Paolini non manovra dall’alto i suoi personaggi come si trattasse di marionette, ma li prende per mano come gente vera, come amici, ci vive in mezzo, è uno di loro.
Due militari tedeschi, un soldato americano figlio di emigrati capannoresi, e due sfollate livornesi, fanno da contraltare ai personaggi lucchesi, e la casa del Mugnaio diventa lo specchio che riflette in piccolo, e pur deformandola in senso caricaturale , la complessa realtà di quel tempo

ingresso a offerta libera .

info Comitatopaesanoaquilea@virgilio.it
profilo facebook Comitato paesano aquilea
Pagina facebook sagra della zuppa di Aquilea

Silvia Tuccimei racconta la sua originale opera intitolata “Tra cielo e terra – Ilaria in love”

Ha conseguito ottimi riscontri di consenso la coreografica performance d’improvvisazione creativa di Silvia Tuccimei intitolata “Tra Cielo e Terra – Ilaria in love” da lei ideata, svoltasi il 24 Ottobre scorso nel contesto dell’Auditorium di Piazza del Suffragio a Lucca. L’interessante iniziativa è stata organizzata all’interno del calendario eventi dei “Percorsi musicali d’autunno” promossi dall’Istituto Musicale Boccherini, con protagonisti la Tuccimei insieme al maestro musicista Claudio Valenti, docente di viola presso l’istituto cittadino e con la partecipazione di Alba Roques, Marianna Perilli e Jacqueline Lombard, attrici di teatro e performers.

Di recente l’artista ha esposto nella grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata dal professor Vittorio Sgarbi, ricevendo positivi apprezzamenti per la sua emozionante arte scultorea, concepita in chiave moderna e cosmopolita.

 

Sulla coinvolgente performance lucchese la Tuccimei spiega “Questa performance sensoriale e scenografica, completata dall’elemento dell’improvvisazione musicale, è uno spettacolo che si ispira alla vita di Ilaria del Carretto, che all’inizio del 1400 è stata la seconda moglie del Signore di Lucca Paolo Guinigi, il cui celebre monumento funebre è conservato nel Duomo cittadino. Ilaria è balenata nella mia mente come un’evidenza da mettere in scena nella sua travolgente storia esistenziale, che ha segnato la tragedia di una giovane donna e di una famiglia. Il suo profumo giunge sino a noi nel suo viaggio fuori dal tempo e senza tempo, come a voler far sì che la sua breve vita rappresenti simbolicamente un inno stesso alla vita, a far sì che la sua vita venga celebrata ogni giorno e Ilaria possa essere considerata un archetipo e un’icona ideale di bellezza e purezza. La figura di Ilaria è l’archetipo della madre, dell’alchimista, che morendo da’ alla luce e alla vita un figlio”.

 

E prosegue descrivendone le connotazioni distintive “La scena in cui è ambientato lo spettacolo è come un organismo vivente e fluttuante in costante dinamismo e subisce la trasformazione della materia dalla combustione del fuoco fino alla materia più sottile, quella trascesa dalla carne allo spirito. L’anima passa dalla sublimazione così come la materia passa dal piombo all’oro. Le caratteristiche principali di questa esperienza interattiva con lo spettatore sono l’impalpabile, l’immateriale, i sensi, i quattro elementi e il quinto elemento, l’etere. Sono molto compiaciuta che Domenica 23 Novembre, Sgarbi intervenga in conferenza, presso la Piazza San Francesco a Lucca, per parlare sul tema ‘Ilaria e le altre donne ovvero della bellezza eterna’ perché anche attraverso le sue autorevoli riflessioni è possibile evidenziare e valorizzare al meglio il significativo contributo dato da Ilaria e dalle altre donne a lei simili, che sono un esempio a modello da ricordare e tramandare nella storia, riportandolo anche all’epoca attuale”.

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