La “napoletanità” di Totò a Villa Liguori, a Casalnuovo

Casalnuovo di Napoli – Il 17 novembre prossimo verrà presentata a Casalnuovo di Napoli l’iniziativa Totò e la napoletanità”. Dopo 4 anni di Premio Letterario, oltre 5mila partecipanti, 6 antologie, tappe a Bruxelles, Torino, Milano e Maglie, dopo il gemellaggio con le terre marchigiane colpite dal terremoto e la mostra con L’Infinito e gli altri autografi di Giacomo Leopardi, l’associazioneUna Città Che…, quasi a voler dire “torniamo a casa, torniamo nella nostra Terra”, dedica una parte della nuova stagione letteraria all’iniziativa “Totò e la napoletanità”.

In questi anni abbiamo ricevuto tanto dal Premio; ovunque ci hanno riconosciuto caratteristiche che sono proprie delle nostra Terra e della nostra napoletanità: creatività, passione e amore per quello che abbiamo fatto sinora. Per questo, vogliamo ricambiare il dono che la Città in cui siamo nati ci fa quotidianamente. Dedicheremo uno spazio della nostra stagione letteraria a Napoli e lo faremo ispirandoci a colui che, per noi, rappresenta meglio di chiunque altro al mondo la napoletanità. Totò”, racconta Giovanni Nappi, fondatore del Premio Letterario ‘Una Città Che Scrive’.

Un ruolo centrale saranno gli appuntamenti di “reading di letteratura napoletana”, presso la Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi di Casalnuovo di Napoli, alla Via Roma 148 traversa privata.

Appuntamenti che saranno organizzati assieme a Raffaele Sannino, un napoletano verace salvato dai nefasti della Forcella “difficile” dall’amore per la poesia.

Sannino, autore di BUM BUM che nella prefazione porta la firma di Paolo Siani, proprio con il Premio Letterario ‘Una Città Che Scrive’ e con una straordinaria poesia su Totò esordì come scrittore nel 2016.

Per l’occasione gli spazi della Biblioteca Sociale saranno impreziositi da un busto in bronzo di Totò, realizzato dallo scultore Domenico Sepe.

Villa aperta

Il primo appuntamento del percorso di reading di letteratura napoletana viene eccezionalmente ospitato, il prossimo 17 novembre, a Villa Liguori, casa dell’Avv. Karim Ponticelli.

Nella biblioteca privata di Villa Liguori si potrà vivere un pomeriggio dedicato alla tradizione letteraria e musicale napoletana.

Ripercorrere la cultura partenopea fino ai giorni nostri è indispensabile, perché senza conoscere il proprio passato non si può costruire nessun futuro”, ha detto l’Avv. Karim Ponticelli.

L’evento sarà dedicato a Salvatore Di Giacomo e al periodo “d’oro” della scuola letteraria e musicale napoletana.

L’appuntamento sarà l’occasione per presentare al pubblico il busto in bronzo di Totò, che successivamente andrà ad impreziosire gli spazi della Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi.

Sono fiero di ospitare a Villa Liguori l’inaugurazione del busto del Principe Antonio De Curtis. Ci accomuna una storia personale, fatta di umilissime origini e riscatto familiare e sociale. Giovanni, sempre attento, ha saputo cogliere l’anima di tradizione popolare, una tradizione di cui ogni popolo fa vanto e noi sembriamo vergognarci. Invece dobbiamo essere e saremo orgogliosi delle nostre radici e della nostra terra”, ha concluso Karim Ponticelli.

L’appuntamento è per domenica 17 novembre alle ore 17.00 presso Villa Liguori a Via Roma 109, a Casalnuovo di Napoli.

Le musiche saranno dirette dal maestro Luigi Esposito, mentre le letture saranno affidate a Franco Bianco, fondatore della storica compagnia teatrale casalnuovese “Il Faro”.

 

 

Cultura: Al via la nona edizione del concorso “Poesia al Bar”

Parte nella Giornata Mondiale della Poesia Unesco il concorso “Poesia al Bar”, con il patrocinio dell’ Assessorato alla Cultura del Comune Di Ravenna.

Ravenna, 22 marzo 2019 –  È partita la nona edizione del concorso Nazionale “Poesia al bar”, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Poesia, tenutasi ieri 21 marzo. A Ravenna, per omaggiare questo evento, presso caffè Belli, Bar Noir, Messurga, i primi dieci consumatori di caffè hanno ricevuto in omaggio un foglio contenente un verso di “Poesia al bar”, selezionato alla ottava edizione, il cui primo classificato è stato Giovanni D’Alessandro di Lugo con la lirica “Libero Ramingo”.

L’immagine della locandina proposta nella nona edizione contiene due signore al bar, ed è una allegoria che rappresenta la poesia e la scienza allo stesso tavolo.

L’evento verrà presentato al paese martedì 26 marzo in Tv sy Sky nel programma “Poeti e Poesia”, con il patrocinio dell’ Assessorato alla Cultura Comune Di Ravenna.

 

BANDO DEL CONCORSO “POESIA AL BAR”

Premio Nazionale di Poesia “Poesia al Bar” 2019 – 9a EDIZIONE

 

Regolamento:

1. L’opera partecipante dovrà essere spedita o portata personalmente al Centro Servizi Culturali di Via

Magazzini Anteriori 59 Ravenna Tel. 0544 1672153 entro 20 Novembre 2019, farà fede timbro postale.

2. È prevista quota iscrizione per parziale contributo spese segreteria, organizzazione evento di 26,00 euro (comprese spese) da versare sul conto Centro Servizi Culturali di Alessandra Maltoni BCC Credito Cooperativo Via Canneti Ravenna IBAN IT 10T0854213103036000261372 oppure assegno o vaglia, causale: iscrizione Concorso “ Poesia al Bar “nona ed. . Le poesie partecipanti non saranno restituite.

4. E’ ammessa la partecipazione con una sola poesia edita o inedita, mai premiata, argomento libero, magari con tema originale. Le opere dovranno essere in dieci copie anonime con allegata una busta contenente nome, cognome, codice fiscale autore, indirizzo, numero di telefono, email. Sul testo dellepoesie non dovrà essere scritto il nome dell’autore né alcun altro segno di possibile riconoscimento, per giudizio imparziale.

5. Coloro che non potranno partecipare alla premiazione potranno delegare persone di loro fiducia. La premiazione sarà il Sabato di metà dicembre (la sede sarà comunicata entro novembre 2019).

6. Centro Servizi Culturali si riserva di pubblicare le poesie selezionate, le prime dieci meritevoli per dignità di forma e contenuto in un quaderno dal titolo “Poesie al bar” entro aprile 2020, verranno menzionati i segnalati dalla giuria, se ritenuto opportuno. Il quaderno di poesie sarà acquistabile presso o ritirabile per omaggio dai soggetti citati presso centro servizi culturali

Il quaderno verrà divulgato in omaggio a biblioteche italiane, autorità, istituzioni enti, verrà data una copia omaggio ai primi dieci classificati.

Ci si riserva di tradurre la pubblicazione in futuro in altre lingue europee in relazione ai sostegni e fondi versati per questa iniziativa o proposte editoriali o in alternanza scuola lavoro con liceo linguistico.

7. Verranno premiate le prime tre poesie e verrà consegnato attestato ai primi dieci concorrenti, verrà data notizia alla stampa e riviste del settore dei vincitori. Se i vincitori non saranno presenti alla cerimonia e non delegheranno nessuno, perderanno il premio e la posizione in classifica. Il premio in base alla graduatoria verrà assegnato ad altro concorrente presente. I premi verranno assegnati in base al montepremi erogato da realtà sostenitrici. Garantiti attestati ai primi dieci classificati e targa preziosa al vincitore (primo classificato)

8. La giuria chiede che i classificati per due edizioni consecutive ai primi tre posti, dovranno saltare l’ottavaedizione e riproporsi alla nona edizione.

9. Ogni partecipante esprime, ai sensi regolamento generale sulla protezione dati e del D.Lgs. 101/2018. (e successive modifiche), il consenso al trattamento e alla comunicazione dei propri dati personali, nei limiti e per le finalità della manifestazione.

10. Gli autori premiati sono tenuti a presenziare alla cerimonia di premiazione, le liriche selezionate sono pubblicate in forma integrale solo sul quaderno del concorso.

11. Segreteria del concorso: serviziculturali1@libero.it

12. Il giudizio della giuria è insindacabile. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del regolamento.

 

Bankageddon, esce il romanzo sulla crisi finanziaria del 2008

Esce Bankageddon, il libro che racconta cosa è successo sui mercati dal 2008 con le vicissitudini di un ex banker della city

Milano, 7 novembre 2018 – Da dove viene e dove va a finire questa crisi senza sbocchi in cui siamo caduti dal 2008? Se siamo tutti indebitati fino al midollo, chi sono i creditori di tutto questo ben di Dio? Perché ci ritroviamo in questa situazione? C’è una via d’uscita in fondo al tunnel?

Queste e altre domande inquietanti sono l’ossessione che colpisce, non solo metaforicamente, il giovane banker della city londinese ingiustamente licenziato, protagonista del romanzo Bankageddon, che racconta cosa è successo sui mercati finanziari, e sull’economia, a partire dal 2008.

Mentre la crisi economica e finanziaria travolge tutto, lui cerca di ritrovare se stesso e i sogni infranti da uomini senza scrupoli della finanza d’assalto.

Poi la rinascita. Accompagnato dal sogno, trova l’amore sincero di Consuelo che rinnova la sua capacità di ascoltare la vita con emozioni autentiche. Sotto la guida di una presenza ormai costante e illuminante, Giovanni apre un blog di contro-informazione finanziaria per raccontare al mondo intero le vere cause della crisi.

Improvvisamente trova un tesoro insperato: una serie di antichi manoscritti. Documenti sconosciuti che gli sono stati regalati da un amico d’infanzia, nei quali scopre i racconti delle vite straordinarie di uomini che agli albori dell’economia utilizzarono la finanza per costruire un mondo migliore.

Sulla via del futuro, però, Giovanni viene misteriosamente rapito e si imbatte nel volto feroce di una misteriosa società segreta dotata di un potere inimmaginabile. Come dicono gli uomini di questa setta, i confini del bene e del male non esistono.

Niente è come sembra, nulla è semplice. E non c’è alcuna scelta priva di rischi.

Per scoprire come Giovanni ne verrà fuori, e come potremo uscire tutti dalle spire mortali di un’economia che non può più crescere all’infinito, bisognerà arrivare alle ultime pagine.

 

CHI È ALEX RICCHEBUONO

Alex Ricchebuono è un grande appassionato di storia economica ed evoluzione monetaria, scrive articoli e libri e da anni si occupa di divulgazione finanziaria.

Laureato in Economia e Commercio all’Università di Torino, ha lasciato l’Italia molto giovane per lavorare tra New York, Parigi e Londra con alcuni tra i più importanti gestori patrimoniali del mondo. Ha maturato oltre 20 anni di esperienza nel settore dell’Asset Management e dell’Investment Banking, ricoprendo ruoli di responsabilità per importanti società del settore finanziario come Credit Suisse, Janus Capital, Brevan Howard (UK), BNP Paribas e altri grandi operatori internazionali.

Nel 2013 è ritornato a Milano e attualmente è partner e responsabile per la distribuzione di fondi di terzi ad Advanced Capital SGR, prima società ad aver lanciato un fondo di fondi di Private Equity nel sud Europa.

Ha condotto il documentario in 4 puntate Money Art andato in onda su RAI 5, uno dei canali culturali della Radio Televisione Italiana, nel quale ha raccontato gli intrecci tra il mondo della finanza e quello dell’arte.

Ha inoltre ricoperto il ruolo di Presidente del Comitato Promotore delle Coniazioni Ufficiali di EXPO 2015.

 

A Torino ‘Libriamoci’, la giornata di letture nelle scuole

Torino, 22 ottobre 2018 – Il 24 ottobre prossimo in occasione della “Giornata di lettura nelle scuole” denominata “Libriamoci” ci sarà come lettrice d’eccezione al liceo Giordano Bruno di Torino la scrittrice Barbara Appiano.

La scrittrice vercellese, su invito della scuola, leggerà alcuni capitoli dei suoi ultimi romanzi come “Umanità Anno Zero” e “Città senza semafori e case con le ruote”. 

Due romanzi di formazione in cui l’autrice mette al centro la natura e fa parlare la natura stessa attraverso un’elefantessa in “Umanità Anno Zero” e il terremoto in “Città senza semafori e case con le ruote”, tentando l’abbraccio universale di fratellanza e di libertà che si estrinseca con la scrittura nella sua estensione di significato e di esistenza.

La Appiano candiderà “Umanità Anno Zero”, un romanzo paragonato “Pinocchio” e al “Piccolo principe“ a diventare il progetto pilota per le classi del liceo scientifico Giordano Bruno.

L’intento sarà quello di trasformare il libro in un film documentario, in cui le classi che la scrittrice incontrerà saranno coinvolte nella stesura della sceneggiatura e dei dialoghi, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino. 

Nell’ambito della stessa giornata si terrà ‘Happy Birthday Frankie: 200 anni di fantascienza d’autore’, a 200 anni dalla pubblicazione della prima edizione di Frankenstein or the Modern Prometheus.

Si ripercorrerà l’evoluzione della letteratura della fantascienza dalla Mary Shelley al futuro distopico di George Orwell, dai robot di Asimov alle intelligenze artificiali di Philip K. Dick.

A cura del GB Cult Movies del Liceo ‘Frankie goes to Hollywood‘ oltre le letture saranno proiettate e commentate alcune scene delle versioni cinematografiche più celebri delle opere presentate (da Frankenstein di Mary Shelley di Kenneth Branagh a Frankenstein jr di Mel Brooks) e gli studenti del Liceo Giordano Bruno si avvicenderanno in letture in italiano e in lingua straniera.

 

 

 

 

 

 

 

Copertina del libro “Città senza semafori e case con le ruote” della scrittrice Barbara Appiano

 

 

 

Esce “Sasso dopo sasso”, nuovo capolavoro per la collana di poesie “AttraVersi”

Roma, 31 maggio 2018 – La collana di poesia ‘AttraVersi’ si arricchisce di un nuovo capolavoro, “Sasso dopo sasso” di Miriam Cividalli Canarutto. La collana, curata dalla fiorentina Caterina Bigazzi, nata nell’ottobre 2017 grazie a un editore, le “Edizioni del Poggio”, capace di valorizzare e promuovere la poesia, festeggia la pubblicazione del terzo libro.

Con questa raccolta l’autrice Miriam Cividalli è giunta alla sua quarta prova poetica. Classe 1931, allieva di Giorgio Bassani a Ferrara negli anni delle scuole medie e insegnante dal 1971 al 1996, dal 2000 a oggi l’autrice frequenta corsi di scrittura creativa a Firenze, mettendosi in luce per la sua infaticabile ricerca di una parola asciutta, precisa ed efficace.

Il forte senso di appartenenza alle proprie radici porta l’autrice a ripercorrere, sasso dopo sasso, una lunga e intensa carrellata di volti, voci, luoghi, avvenimenti e situazioni, tra il pubblico e il privato, come in un bilancio ancora aperto di vita tangibile, palpitante.

Il libro di 80 pagine, oltre che in vendita in tutte le librerie online al costo di € 7,50 può essere richiesto direttamente alla casa editrice all’ indirizzo www.edizionidelpoggio.it/index.php?mod=shopping_cart&f=prod&id=123.

Così la curatrice ha presentato il progetto della Collana: “Ogni verso è come il piccolo segmento di un percorso. Forse scrivere è sempre, in qualche modo, attraversare qualcosa, o qualcuno. È anche un po’ come un ponte. I ponti uniscono, permettono di viaggiare, di incontrarsi. Salire su un ponte è una sfida a proseguire, a non guardarsi indietro, o a non saltare giù.
Questa collana di poesia è fatta di libri piccoli come segmenti, ma tenaci come ponti, che un po’ attraversano, un po’ attraggono. E cercano di dare una forma, o un volto, a quel ‘qualcuno’, ‘qualcosa’. A un ‘dove’.
Ciascuna di queste raccolte compie un cammino, un viaggio. Ma l’importante alla fine non è tanto trovare quel che si cerca. È che i segmenti tracciati non si esauriscano nel vissuto personale, nell’esclusivo dato biografico.
Ognuno attraverso le parole di un altro può scorgere la propria riva”.

Per ulteriori informazioni sul libro e la collana visitare il sito internet www.edizionidelpoggio.it oppure scrivere alla mail redazione@edizionidelpoggio.it.

 

È uscito “Citta’ senza semafori e case con le ruote”, il romanzo folle e visionario dell’autrice Barbara Appiano. 

Vercelli, 4 aprile 2018 – È uscito “Citta’ senza semafori e case con le ruote”, l’ultimo romanzo ‘folle’ dell’autrice Barbara Appiano di Santhià.

Il libro è edito dalla Fondazione Mario Luzi Editore di Roma che opera sotto l’egida dell’ Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e collabora con l’Istituto Dante Alighieri e l’Accademia dei Lincei, e sarà reperibile in tutte le librerie e sui maggiori negozi online.

Si tratta di un vero e proprio romanzo visionario, così come descritto nell’introduzione “un romanzo sogno, caduto dalla bicicletta, quella di mio nonno”.

Mio nonno Ernesto in questo romanzo si dimentica di morire, rimanda il suo funerale, incontra Babilon, una terremotata della città dell’Aquila, si uniranno a loro Robinson Crusoe e Venerdi, e chiuderanno la comitiva i Templari, guardiani del Tempio di Gesù” racconta l’autrice.

Questa combriccola diventerà la ‘Confraternita dei temerari dell’incenso’, e l’incenso sarà quello che respireranno a Petra, città che nell’antichità è stata il crocevia del commercio dell’incenso.

L’incenso odoroso nelle notti di luna con il falò acceso davanti alla città fantasma di Petra, porterà la Confraternita’ dei Temerari dell’incenso verso la città di Calcutta, i monsoni contrari al loro cammino li ribalteranno indietro e si troveranno senza saperlo nel deserto del Gobi, incontreranno un vecchietto che munito  di bastone e mappamondo cammina senza faticare solcando la sabbia del deserto come fosse sull’acqua.

Si tratta di un ospite eccellente di questo romanzo, è Giordano Bruno, che terra’ una lectio magistralis sulla Natura e Dio.

In questo viaggio che è un giro nel mondo dei terremoti e delle alluvioni attuali e passate che hanno sotterrato civiltà e città che non avevano i semafori, la ‘Confraternita dei Temerari dell’Incenso’ interverrà sulle spiagge della Siria per aiutare una balena che persa la rotta si è spiaggiata davanti allo scenario devastante della guerra, arriveranno altre balene a spiaggiarsi, si che la guerra  verrà sospesa sine die perché i paesi belligeranti con l’aiuto della ‘Confraternita dei Temerari dell’incenso’ insieme e collaborando e posando i fucili aiuteranno le balene a ritornare in mare.

La guerra finirà grazie all’aiuto delle balene.

“Città senza semafori e case con le ruote” parla anche di case, quelle che vi portate nel cuore, che munito di ruote viaggia nelle emozioni degli altri per farle vostre e parla di semafori accesi e funzionanti e non come quello di Cavaglia, in provincia di Biella, che non funziona dai tempi dei Templari” racconta ancora Barbara Appiano.

Semafori che daranno il verde per diventare una grande comitiva planetaria di sognatori che caduti dalle varie biciclette, che useranno i piedi con le ali per volare sopra il dolore.

“Tu mi hai dato il tuo male e io l’ho accolto nel mio cuore, ed è diventato dolore.  Da li’ non se ne vuole andare perché vuole diventare amore”.

“CIttà senza semafori e case con le ruote”, un romanzo insomma che vuole dirci che l’amore aspetta che il semaforo spento si accenda, e non si spenga più.

Il ricavato del libro verrà in parte devoluto alla Pengo Life Project, associazione no profit che si occupa di divulgare in Italia il problema drammatico del bracconaggio cui sono sottoposti elefanti e rinoceronti.

L’associazione è spesso ospite della trasmissione ‘Arca di Noè’ del TG5, in cui la giornalista Maria Cocozza tempo fa lesse il racconto della stessa Barbara Appiano “L’orizzonte e il precipizio”, tratto da “La solitudine del giaguaro”, che narra le avventure di iShukuhru elefantina orfana.

 

 

Dalla quarta di copertina:

Città senza semafori, sprofondate in altra dimensione 

La cronaca dei nostri tempi ci ha sovente abituati a un eccesso di misura spesso ben oltre ogni immaginabile fantasiosità e anche, talora, sconfinante in qualsiasi possibile tolleranza di cui siamo saturi, si pensi ad esempio alla cronaca nera o la cronaca di guerra che ormai da anni impazza nelle nostre vite attraverso i mezzi di comunicazione di massa.

Dare colore, corpo e forma, alla nostra proiezione ideale è una nuova via di percorrenza verso l’io, il grande Sé individuale e mondiale con cui tornare ad avere un dialogo pacificato e sereno, o quantomeno tentarne una possibile modalità di riavvicina- mento.

Barbara Appiano, con il suo folle romanzo visionario, con la rivoluzione di spirito e prospettiva, tutta squilibrata, trova un nuovo equilibrio, si oppone in un duello sfidante con tutti i tic e le smanie, le fobie e le devianze dei nostri giorni.

Mattia Leombruno

Presidente Fondazione Mario Luzi

 

COPERTINA – APPIANO città senza semafori

 

 

Copertina del libro “Città senza semafori e case con le ruote” della scrittrice Barbara Appiano

 

Arriva il ‘Tour della Lettura‘: “Sono un libro, non sono un Hot Dog”

Vercelli, 6 marzo 2018 – Partirà a metà marzo il “Tour della Lettura”,  che vedrà come protagonista assoluto il libro. Un libro pellegrino che andrà in tour nelle scuole elementari, medie e superiori, per andare incontro ai lettori, visto che negli ultimi tempi sono sempre meno i lettori ad andare verso i libri.

Il tour partirà da Santhià, Vercelli, per poi toccare Torino e Firenze, e poi approdare nel resto d’Italia.

Ad organizzare il tour l’autrice e poetessa Barbara Appiano, che leggerà il manifesto “Sono un libro, non sono un Hot Dog” a difesa dei libri.

Un tour che nasce dalla incontenibile fantasia della scrittrice piemontese, che già anni fa si inventò il “Vu leggè” (www.appianobarbara.it/372-2/),  un tour in bicicletta per promuovere la lettura e che per questa singolare iniziativa venne invitata da Costanzo per una serata del “Maurizio Costanzo Show”.

“Io amo i libri con tutta me stessa, perché un libro è capace di creare interazione tra il mondo della scrittura, dell’immaginazione, della suggestione e il lettore, attraverso le emozioni” racconta Barbara Appiano.

“Chi dedica tempo alla lettura ama immaginare, e diventa libero, perché capace di pensare che esiste un mondo migliore.

La cultura deve fare questo, è la pietra filosofale per eccellenza perché un libro è pensiero in movimento, e uno strumento per collegare la nostra interiorità al mondo esteriore. Infatti io considero il libro un essere vivente, perché è in grado di interagire con il lettore, creando una vera e propria ombra del lettore su carta stampata” continua l’autrice.

“L’acquisto di un libro è un investimento e non una spesa, perché ci arricchisce, ci fa immaginare nuovi mondi e ci fa crescere. Per questo nel mondo ci vorrebbero più libri e meno fabbriche di automobili ed oggetti e più cartiere di libri, magari in carta riciclata, in rispetto degli alberi.  Lo considero l’unico modo per salvarsi da se stessi, e per contagiare in positivo l’uomo, in un mondo dove tutto è ormai molto mediocre e piatto” conclude Barbara Appiano, entusiasta per il tour in partenza.

Durante il tour la scrittrice interagirà con gli studenti e parlerà con loro di cultura, della magia dei libri, e leggerà loro alcuni estratti del suo ultimo romanzo “Umanità Anno Zero”, facendo spegnere gli smartphone ai ragazzi perché “a parlare in quei frangenti dovranno essere solo e soltanto i libri”.

Qui di seguito il manifesto che sarà letto nel “Tour della Lettura”

Manifesto “Sono un libro, non sono un Hot Dog”

Sono un libro e sono vivo.

Sono un prigioniero politico, ingombrante per dimensioni anche se tascabili, per i miei contenuti che non sempre fanno audience.

Non trattatemi come fossi un cadavere da sezionare in obitorio.

Io sono il libro, un essere vivente politicamente corretto, frequentato dai lettori che praticano il turismo letterario a Km. Zero, praticamente un genere umano che sta scomparendo per via della mia sostituzione con i vari aggeggi telefonici, diventati oggi “smartphone”.

Una specie di fattucchiera lo smartphone, che quando lo consulti tutto ti sa dire, se piove o se c’è il sole, se la borsa di New York è crollata o se sta bene, oppure l’ultima stupidaggine accaduta dall’altra parte del mondo…

Ma non ti insegna a leggere.

Per quello c’erano i maestri di scuola, che mi chiamavano sussidiario, e io felice come non mai ad essere chiamato sussidiario mi accompagnavo ai miei lettori delle prima ora, i bambini dell’asilo.

Poi tutto è mutato, circondato da telefoni più o meno intelligenti, televisori che ti mostrano senza dover leggere il mondo a colori, che hanno attentato alla mia dignità di essere libro e così sono finito nei bui sgabuzzini dei grandi magazzini a far compagnia  a lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie e spremi agrumi elettrici, catalogato come “invenduto”.

Prossima fermata un inceneritore, ovviamente intelligente, dove poter finire i miei giorni di gloria e di oblìo, all’ombra di un XFactor dove il talento dei lettori, per essere tali devono leggermi, si è eclissato come genere sorpassato.

Sono animato dall’insostenibile ragione di moltiplicarmi all’infinito, ormai però senza una vera famiglia alle spalle, come quella degli editori, che mi collochi nel mio habitat giusto, la libreria.

Il mio posto è su uno scaffale, una vetrina, o una biblioteca.

Anni fa avevo un genitore affidatario che si chiamava editore, ora scomparso perchè con la fecondazione in vitro anche coloro che partoriscono libri e cioè gli scrittori, hanno deciso di fare tutto da soli, di essere genitori e diffusori del mio verbo.

Ciò ha comportato il fatto che sono stato declassato allo status di un elettrodomestico, prodotto nei paesi globalmente poveri, e alla stregua di un aspirapolvere.

Sono in saldo nei vari “stores” dove mi ritrovo come vicino di banco e di casa aspirapolveri, lavatrici e scope elettriche.

Nel caso tale luogo non mi andasse bene ho l’opzione degli ipermercati dove mi pongono in attesa di trovare il mio futuro genitore-lettore al fianco di pannolini e deodoranti, come  se io fossi inadeguato a stare in mezzo agli altri libri.

Ma io non sono un Hot Dog.

Sono fatto di carta, una carta pulsante che sposta gli alberi dalle foreste a casa tua.

Vorrei che tu mi vedessi come io sono veramente, una voce che narra un mondo di parole, un mondo parallelo che ti accompagna ogni giorno della tua vita, ma poiché mi hanno oscurato facendomi passare per un oggetto attentatore se mai venissi sfogliato sarebbe soltanto per una perquisizione.

Sfogliate e cercate.

Da me troverete parole, carta, verbi e sostantivi.

Da me troverete il mondo che oggi avete perso, quello dell’immaginazione, perché un Hot Dog si può anche digerire, ma io sono indigesto, sono nato per vivere e far vivere coloro che mi leggono.

Sono il libro, quello che resta invenduto sugli scaffali delle librerie e delle biblioteche, santuari dove vige l’extra territorialità diplomatica del leggere in silenzio, accendendo la fantasia prima che una scopa elettrica venga e mi ramazzi via.

Io sono il libro, sono il tuo mondo, quello dell’immaginazione messa in moto dalla scrittura, sono la tua noia e il tuo passatempo se mai ti accorgessi che leggermi non è perdere del tempo e se mai provassi a pensare lontanamente all’analfabetismo, una malattia debellata con la libertà della cultura che mi ha messo a dirigere il traffico della parole.

Sapresti che la mia esistenza è stata cruciale per far leggere tutti gli italiani, magari soltanto le pagine di un quotidiano, ma comunque pagine di parole e carta che da qualche parte dovranno pure abitare, e chi se non io, il libro può ospitare il mondo delle parole che descrivono il mondo in cui viviamo?

Attenzione a non accelerare lo sfogliare dei miei consimili, non tutti i libri  sono sensibili alle dita che sfogliandoti si fermano sul particolare, una parola, una virgola che sospende e sorprende mescolando la realtà con la fantasia.

Anche a leggerci ci vuole empatia, perché noi siamo vivi come lo siete voi che ci prendete in mano ci guardate, leggete il prezzo per portarci a casa e poi ci lasciate dove ci avevate visto, sugli scaffali del mondo che non legge più, un mondo visto con la barra di scorrimento di uno smartphone che ti ha insegnato a fare in fretta e ti ha educato a non perdere tempo, programmandoti la vita anche per annoiarti.

Annoiatevi fintanto che avete tempo, il tempo non vi aspetta e io a restare invenduto e non letto divento disoccupato proprio come te che non mi compri perché a me preferisci il gratta e vinci.

 

 

 

 

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“Soltanto un giocattolo?”: in testa alle classifiche la nuova fiaba di Simon Sword

Roma, 28 febbraio 2018 – È uscito in esclusiva su Amazon.it, il nuovissimo e-book per bambini “Soltanto un giocattolo?” di Simon Sword. Pubblicato solo pochi giorni fa in sordina l’ebook ha scalato subito le classifiche, risultato l’ebook per bambini più venduto della settimana con 1.000 copie acquistate in sole 24 ore e un appellativo che diversi utenti in rete, hanno dato all’autore in questi ultimi giorni, “The King of Fairy Tales”, ovvero “Il Re delle fiabe“.

“Soltanto un giocattolo?” è un racconto che parla di speranza, di sacrifici e di giocattoli. Una fiaba malinconica, che pone i piccoli lettori di fronte a una realtà che molto spesso viene data per scontata.

Una fiaba che vuole ringraziare a gran voce tutti i genitori, che costantemente e quotidianamente, compiono sacrifici per il bene dei loro figli, ponendo l’accento sulla responsabilità che fin da piccoli bisogna avere nel trattare con cura le proprie cose.

«In cuor mio spero che questa fiaba possa far comprendere anche ai più piccoli, che molto spesso dietro a un banale giocattolo, vi è il sudore e il sacrificio di una mamma e di un papà…» ha spiegato Simon Sword.

La versione digitale del libro si può acquistare online alla pagina www.amazon.it/Soltanto-giocattolo-Simon-Sword-ebook/dp/B07B17WT89/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1519736990&sr=8-1&keywords=Simon+Sword.

 

 

 

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“Il viaggio di Nabil”, il poema sui migranti vende più di Dante e Omero

ROMA, 12 giugno 2017 – È “Il viaggio di Nabil”, un poema sul viaggio dei migranti irregolari, ad essere da una settimana in cima alla classifica dei libri di poesia più venduti su Amazon.

Il libro ha superato le opere di Omero, Dante ed altri poeti di fama mondiale, probabilmente perché l’interesse verso il dramma dei migranti è sempre più forte.

L’opera narra del viaggio intrapreso da Nabil, giovane traduttore egiziano, su un barcone clandestino diretto in Sicilia. Nabil vuole ritrovare Yara, la sua ragazza, scomparsa in circostanze misteriose. Nel barcone, guidato da uno scafista senza scrupoli, Nabil verrà a contatto con numerose storie di migrazione dall’Asia e dall’Africa.

“Non mi aspettavo un successo così immediato, ma evidentemente la tematica ha incuriosito molte persone” spiega l’autore e blogger siciliano Daniele Virgillito.

Per la presentazione del libro è stato  realizzato un video del 1° capitolo (https://www.youtube.com/watch?v=-2yKtkp57-c), animato e recitato, e grazie al quale è possibile apprezzare i primi versi del poema ed entrare nel mondo narrativo di Nabil e Yara.

La Biblioteca di Alessandria, le difficoltà di un giovane traduttore, e l’evento imprevisto che darà il via al viaggio di Nabil, opera scritta in endecasillabi a rima alternata, e strutturata in 10 capitoli.

“I migranti non scappano soltanto da guerre e fame, ma spesso cercano semplicemente una vita migliore, che al momento i loro paesi di origine non possono offrire” ha aggiunto l’autore.

L’opera, visti i successi, ha già suscitato l’interesse di alcuni editori ed operatori culturali, ed il giovane autore sta valutando le offerte più interessanti.

“Spero che “Il viaggio di Nabil” raggiunga quante più persone possibili, anche i più giovani, affinché si diffonda una maggiore consapevolezza del fenomeno migratorio“conclude Virgillito.

Dal libro:

“Il mare accoglie fra le braccia scure

i figli dati in prestito alla terra;

con acqua e sale lava le paure,

prepara i viaggiatori a un’altra guerra.”

L’autore

Daniele Virgillito è un blogger e copywriter che ha vissuto in Olanda, Polonia e Inghilterra prima di tornare alla nativa Sicilia. I suoi versi hanno più di 30.000 follower su Instagram.

 

La copertina del libro

 

 

 

 

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Materiali:

Contatti Stampa: ilviaggiodinabil@gmail.com

“Soltanto un giocattolo?” il nuovo libro per bambini di Simon Sword

Roma, 22 febbraio 2017 – Dopo l’incredibile successo del libro per bambini “Il mio amico Alfred“, che trattava di handicap e bambini, con oltre 10.000 copie vendute in soli 3 mesi, Simon Sword si appresta ora a far uscire in primavera un nuovo libro illustrato dal titolo “Soltanto un giocattolo?“.

“Sarà una primavera ricca di novità” ci dice l’autore “oltre all’uscita di una nuova edizione del libro Il mio amico Alfred, con tante illustrazioni in più e in un formato più grande (22×30 cm), uscirà anche questo secondo volume, che tratta un tema spesso sottovalutato dai genitori. Avere cura delle proprie cose è un atteggiamento che dobbiamo trasmettere ai nostri figli fin da piccoli, non parlo necessariamente di oggetti preziosi o di rarità, questo atteggiamento lo si deve estendere anche a dei comunissimi giocattoli ad esempio”.

“Stiamo attraversando ormai da molti anni un periodo di profonda crisi economica e spesso anche nell’acquistare un banale gioco per il proprio figlio o figlia un genitore fa dei veri sacrifici, un bambino non può ovviamente sapere tutto ciò, ed è per questo che bisogna cercare di responsabilizzarlo fin da subito nel tenere da conto le proprie cose” continua ancora l’autore.

Il nuovo volume di Simon Sword uscirà in versione cartacea, sarà disponibile in tutti gli store e potrà essere ordinato in qualsiasi libreria.

Le illustrazioni del volume sono a cura di Ramona Bianchini e la lettura è consigliata ai bambini dai 4 anni in su.

Tante altre novità attendono ancora i lettori di Simon Sword nei prossimi mesi e per non perderle basta seguire l’autore attraverso la sua pagina Facebook ufficiale all’indirizzo www.facebook.com/simonsword.official. Per chi vuole un contatto diretto con Simon Sword può farlo attraverso il suo sito internet Simonsword.com.

 

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Contatti stampa:

spada.clessidra@gmail.com

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