Mamme Ambiziose, storie di nove donne che ambiscono anche ad altro nella vita

Essere mamma è felicità, ma spesso non vuol dire realizzazione: nove donne e mamme, indipendenti e tenaci si raccontano attraverso le loro avventure, sventure, passioni, sogni e timori, per capire se si può essere mamme e ambiziose…

Roma, 27 luglio 2022Essere mamma è felicità, ma spesso non vuol dire realizzazione professionale. Da qui il nome Mamme Ambiziose della raccolta di nove interviste, scaricabile gratuitamente su Amazon fino al 15 agosto, a nove donne e madri ambiziose, fiere, indipendenti e tenaci, diverse e simili allo stesso tempo. Un vero e proprio viaggio ricco di riflessioni, fotografie e immagini, avventure, sventure, passioni, sogni e timori.

Per molti persino una contraddizione, tanto da indurci a credere che se sei mamma non puoi  essere ambiziosa e che se sei ambiziosa non puoi essere mamma.

Ma chi è una mamma ambiziosa?

Per il dizionario Mamma (Madre) è una “donna che ha generato un figlio, che si occupa amorevolmente di qualcuno, che si prodiga con sollecitudine per qualcuno”.

Mentre ambizione sempre per il dizionario è “il desiderio di eccellere, volontà di ottenere qualcosa, cosa a cui si aspira”.

Avere insomma fuoco che brucia dentro alimentato dalla passione e dal coraggio e che a sua volta genera azione.

Da qui il quesito:

Essere delle mamme ambiziose è pura follia o può essere una realtà?

Le storie delle 9 donne racchiuse in Mamme Ambiziose ci possono aiutare a capirlo.

Come ad esempio Daniela che da sempre insegue i suoi sogni, determinata nel raggiungere i suoi obiettivi e talvolta anche ostinata, quasi al limite.

«Oggi sono responsabile risorse umane donna con tre figli, vivo tra equilibrio e disequilibrio, so che a volte trascuro i miei bambini perché torno tardi a casa. Mio marito spesso compensa la mia non presenza. Questo è il segreto» 

Come Laura, che ha trent’ anni e viene da una famiglia semplice ma molto unita. È nata e cresciuta in provincia di Roma e oggi fa l’avvocato.

«Essere una donna avvocato penalista  è  difficilissimo.  Ci sono molte situazioni nelle quali non mi sento a mio  agio, non mi rispecchio in questo stile. Penso di avere una leadership più empatica, più femminile, più gentile…»

Come Letizia, che è nata a Padova e oggi vive a Roma, è mamma di Simone di otto anni ed è molto appassionata del suo lavoro.

“Ho ‘sposato’  la  pubblica  amministrazione, sono  convinta  della  possibilità  di  poter portare dei cambiamenti ‘dall’interno’ grazie alle  mie competenze, esperienze, la mia bontà e sensibilità  per fare del bene anche a mio figlio Simone, nato con una malattia genetica. Sento di poter fare la differenza!» 

Poi c’è Simona, che vive a Londra da cinque anni, di professione è Freelancer in ambito Digital Media ed è mamma di due.

«Sono una mamma e lo faccio quasi da sola, ho un partner presente ma che dedica tantissimo tempo al lavoro. Abitando a Londra i nonni sono lontani e affrontare il covid è stata una sfida. Mi piace il mio lavoro, sono orgogliosa della mia attività da Freelancer che ho costruito negli anni.»

E poi c’è Heidi che è tedesca, ha un bimbo di nome Liam e vive in Svezia da otto anni. È appassionata del mondo ‘food’ e lavora in uno stabilimento produttivo come responsabile Qualità e Tecnologia.

«Dovremmo essere più donne nel team di vertice di stabilimento, le conversazioni sarebbero diverse e senza dubbio più interessanti. Penso che in generale gli uomini abbiano spesso un approccio più ‘easy’ alle cose e ai problemi, è come se fossero più visionari. È qualcosa che credo di poter imparare da loro».

È possibile leggere le storie di tutte e nove le “mamme ambiziose” nell’ebook che si può scaricare gratuitamente su Amazon o su ilmiolibro.it fino al 15 di agosto.

Libro che è disponibile anche in versione cartacea su Amazon.it, ilmiolibro.it, Mondadoristore.it, LaFeltrinelli.it, e Ibs.it

 

 

 

Lavori estivi negli Usa: le opportunità da non perdere

Bologna, 10 gennaio 2022 – I rappresentanti del Pacific Park, prestigioso parco di divertimenti di Los Angeles, California, incontreranno a febbraio a Bologna gli universitari italiani interessati ad un’esperienza lavorativa estiva.

Situato nel famosissimo molo di Santa Monica, è una vera e propria icona della zona, visitato da milioni di turisti per le sue giostre, per i suoi giochi e per l’incredibile divertimento, da intervallare con pranzi, merende e shopping.

Terra di sogni e protagonista di numerosissimi film, la California è da sempre una delle mete più richieste dagli studenti italiani per studio e lavoro.

Con il programma Summer Work Travel di ASSE/Aspire Worldwide,  promosso in Italia esclusivamente da Mondo Insieme, organizzazione italiana riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e specializzata da oltre 30 anni in scambi culturali e programmi di studio e lavoro negli Stati Uniti, numerosi studenti universitari avranno la possibilità di esaudire i loro sogni e firmare un contratto di lavoro con il Pacific Park per l’estate 2022.

Il programma prevede 10, 11 o 12 settimane di lavoro retribuito da metà giugno a metà settembre. Il direttore del Pacific Park è alla ricerca di giovani motivati, dinamici e con un livello d’inglese avanzato, per accogliere i numerosi visitatori, americani e non, che ogni giorno trascorrono al Pacific Park una giornata di divertimento. Mondo Insieme, come unica loro rappresentante in Italia, sta organizzando una Job Fair nel mese di febbraio per permettere ai candidati di incontrare di persona il datore di lavoro e fare le selezioni per l’ambita posizione lavorativa.

Il programma Summer Work Travel, fondato e coordinato dal Dipartimento di Stato Americano e promosso a livello mondiale, non è solo un’ottima esperienza lavorativa per arricchire il curriculum e da usare come trampolino di lancio per la carriera lavorativa, ma è anche un’esperienza culturale e linguistica unica.

Ogni anno, migliaia di universitari europei decidono di partire per gli Stati Uniti con il programma Summer Work Travel perché il mercato del lavoro richiede personalità sempre più cosmopolite, professionalmente mature e con una buona padronanza della lingua inglese, e questa è un’ottima opportunità per ottenere o migliorare queste soft skills.

Negli ultimi anni è sempre più chiaro che le esperienze di studio e l’ottenimento della laurea devono essere accompagnate da esperienze extracurriculari per avere più possibilità di costruire una carriera lavorativa di maggior successo.

Durante il tempo libero gli studenti potranno scoprire le mete più gettonate della zona, oltre a godere delle innumerevoli opportunità di Los Angeles. Alla fine dell’esperienza, inoltre, sarà possibile trascorrere fino a 30 giorni negli Stati Uniti per viaggiare come turisti, per scoprire per esempio i parchi nazionali nei dintorni, o addirittura cambiare costa, ecc.

Oltre al Pacific Park di Santa Monica, il programma Summer Work Travel è realizzabile in altre tre prestigiosissime destinazioni: Ocean City nel Maryland, Wisconsin Dells nel Wisconsin e il Parco Nazionale dello Yellowstone nel Wyoming.

Le iscrizioni sono aperte ed iscriversi per tempo offre la possibilità di scegliere tra diverse posizioni lavorative, tutte nel settore turistico, senza necessità di esperienze pregresse nel settore. Le selezioni continueranno anche online, per permettere a tutti gli studenti interessati di iscriversi al programma, e andranno avanti fino ad esaurimento delle posizioni lavorative disponibili.

Maggiori dettagli, requisiti di partecipazione e modalità di iscrizione sono reperibili su www.mondoinsieme.it, contattando Mondo Insieme allo 051 6569257, scrivendo a info@mondoinsieme.it e partecipando agli incontri informativi online.

 

 

 

 

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Presentata sul Lago di Como la collezione Capsule Gaga Como Lake Luxury

Como, 17 giugno 2021 – Lunedì 14 giugno scorso l’Atelier Tosetti ha presentato a Villa Cipressi, uno degli Hotel della Famiglia Rocchi, la Collezione Tosetti Sposa 2022 ed un Flash della nuova Capsule Gaga Como Lake Luxury, in collaborazione con la casa Comasca Laboratorio Tessile.
Per la presentazione del nuovo brand, la famiglia Tosetti ha voluto legare a filo doppio la produzione con il territorio Italiano e nello specifico la scelta dei tessuti per creare capi unici in serie limitata selezionati dalla Stylist Mara Gabriele.

Nella nuova linea si cerca di interpretare la donna in tutte le sue eccezioni, dalle silhouette più sensuali alle mise bon ton, con una palette colori ben differenziata: ci sono le mise total white, le fantasia delle lavorazioni delle gonne di seta pesante, o i raffinati accostamenti di jacquard ricercati.

Tutti i modelli presentati sono in Limited Edition e rappresenteranno un nuovo concept per gli amanti del Fashion e del Glamour Wedding.

“Abbiamo creato molta aspettativa attorno all’evento” racconta Monica Gabetta Tosetti, direttore marketing e proprietaria della boutique comasca, “ed era proprio questa la nostra finalità: rendere la collezione un tableau vivant, un vero e proprio quadro che si muovesse attorno agli abiti in una delle città che il mondo ci invidia”

Un lavoro intenso, ma di grande effetto per raffigurare al meglio una collezione dall’alto contenuto stilistico e sartoriale ma con prodotti estremamente selezionati e made in Como.

Il ‘naturale base’ è la ricercatezza nello stile, la selezione dei tessuti e l’attenzione al dettaglio.

Il nuovo brand Gaga sarà presto disponibile nell’atelier Tosetti di Como.

La location

La location scelta per la presentazione è stata Villa Cipressi di R Collection Hotels, originaria di Como, che da tre generazioni gestisce una catena di hotel luxury tra Lombardia e Liguria, in alcune delle zone più belle della nostra penisola.

Villa Cipressi è una villa storica costituita da diverse unità del 1400/1600, completamente ristrutturata e in grado di offrire una esperienza unica a coloro che amano l’arte, la storia e la ricchissima cultura italiana

Una location unica nel suo genere, caratterizzata da uno splendido giardino botanico che circonda la struttura e la rende un luogo da favola.

Il giardino e la splendida struttura storica costituiscono la location migliore per organizzare cerimonie o eventi importanti.
Matrimoni, festeggiamenti, compleanni, convegni, workshop e cene di gala.

 

 

 

Gaga Como Lake Luxury

Ambiente, scoperto un nuovo tipo di Acero: per città più verdi e sane

Milano, 13 aprile 2021 – Attraverso studi scientifici e di laboratorio è stata creata una nuova importante specie di selezione in clone di albero di Acero.

L’autrice della nuova specie è la dott.ssa Simona Rosito, ideatrice del Progetto Future Green, e già insignita come unico premio di categoria nella green Economy del premio 100 Eccellenze Italiane a Montecitorio.

La scoperta è stata resa nota dalla stessa d.ssa Rosito nella rubrica Green Club condotta da Estella Patella.

Si tratta di una importante novità per l’ambiente e i parchi verdi delle nostre città.

Tale scoperta può essere infatti molto utile per le nostre città per la rapidità di crescita del clone, e la capacità di creare boschi e aeree verdi nelle città.

L’eccezionalità di questa nuova specie di acero è proprio questa, cioè la capacità di rapido accrescimento, visto che in pochi mesi diventa già un albero adulto, con un fusto di qualche metro.

Altro vantaggio oltre la velocità di crescita è il potenziale altissimo di cattura di Co2, oltre alla bellezza delle sue foglie anche in autunno.

A sostenere questa splendida iniziativa a favore dell’ambiente il noto Dj e conduttore radiofonico Roberto Ferrari di Radio Deejay e la dott.ssa Monica Gabetta Tosetti, esperta di moda e bellezza, che faranno da testimonial insieme a tanti altri nomi dello spettacolo.

Lo scopo del sostegno al nuovo tipo di Acero è quello di favorire il verde e l’ossigenazione delle nostre città.

 

 

 

 

 

 

 

La pandemia potrebbe essere un’opportunità per reinventarsi, e crescere personalmente e professionalmente

Roma, 25 marzo 2021 – L’emergenza sanitaria ha creato una devastante crisi economica a livello mondiale. Ristoratori, albergatori e operatori del settore turistico sono sicuramente tra i più colpiti. Sembra che secondo dati Istat, il tasso di disoccupazione sia salito al 9,0% e tra i giovani al 29,7%.
Certo, sono dati scoraggianti, di colpo la vita di tanti lavoratori è cambiata e con loro la vita di tante famiglie.

Eppure  Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, sostiene che “da ogni crisi nascano paradossalmente delle opportunità. Dopo un primo momento di sconforto, sono tante le testimonianze di coloro che hanno usato tutto questo “tempo libero” per reinventarsi”.

C’è chi ha sfruttato un hobby per farne un lavoro, chi ha sfruttato il magico potere delle piattaforme online, chi ne ha approfittato per migliorare le proprie conoscenze e riqualificarsi, rendendosi appetibile sul mercato del lavoro.

Si parla proprio di LifeLong Learning, per indicare l’apprendimento che dura tutta la vita, mirato alla crescita personale e professionale. Non basta più il titolo di studio, è necessario dimostrare di avere skills aggiornate, adeguate a ciò che più viene richiesto dalle aziende. Ecco ad esempio, che compaiono numerosi siti che offrono corsi anche gratuiti per imparare le lingue e i principali strumenti informatici. Non si ha più scuse per le conoscenze obsolete dei lavoratori.

Si tratta di una nuova prospettiva che richiede alle persone un continuo migliorarsi.

In Italia, questa esigenza è particolarmente forte e i lavoratori italiani sono tra i più anziani d’Europa. La veloce evoluzione tecnologica, la globalizzazione, ci portano sempre più ad essere competitivi ed aggiornati, non solo su quanto accade nella nostra città e nel nostro paese, ma nel mondo.

Il LifeLong Learning è una sfida stimolante e sempre più aziende si stanno muovendo in questa direzione.

La dr.ssa Carmen Toscano, psicologa del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” sostiene che ci troviamo di fronte ad un’epoca di grandi cambiamenti ed è necessario riuscire a stare al passo.

La psicologia offre dei veri e propri percorsi di orientamento al lavoro, che diventano scoperta del sé e delle proprie risorse. Nello sconforto del momento le persone dimenticano la grande capacità di reinventarsi e di riadattarsi che è propria dell’essere umano. Ed ecco che si riesce a creare un secondo lavoro, un talento viene adattato ad un altro contesto, e si riparte.

In questi casi il sostegno psicologico e l’orientamento al lavoro possono essere di grande aiuto in un momento di grave crisi ed incertezza.

Al riguardo il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” offre un servizio di aiuto per tutti coloro che, vittime della pandemia, aspirano a crescere personalmente e professionalmente.

I 282 psicologi della rete del pronto soccorso sono presenti in tutte le regioni italiane e in 20 paesi esteri, come Regno Unito, Hong Kong, Messico, Russia, Argentina, Grecia, Kenya, Ghana, Brasile, Portogallo, Serbia, Romania, Bulgaria, Egitto, Giordania, Pakistan, Azerbaijan, India, Spagna, Svizzera.

Il servizio di aiuto é offerto in 22 lingue, a prezzi sociali, e per contattare gli psicologi del Pronto Soccorso Psicologico basta telefonare al n. 06 22796355, al n. 388 8256449, o collegarsi al sito internet www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.

 

 

 

 

 

Covid-19: “Necessario supportare i lavoratori in smart working”

Roma, 29 dicembre 2020 – L’arrivo inaspettato e repentino del Coronavirus, come più volte osservato, ha portato ciascuno di noi a definire nuove routine e nuovi assetti nella propria vita quotidiana, e l’organizzazione del lavoro è uno dei settori che più di tutti ha risentito dei nuovi cambiamenti.

Sebbene una buona parte dei settori sia riuscita a organizzarsi con varie forme di lavoro a distanza, è anche vero che molte attività considerate “periferiche” nel mercato del lavoro hanno subito gravi perdite dal punto di vista economico. Ci sono stati molti licenziamenti e mancati rinnovi dei contratti a termine, mentre molti lavoratori hanno dovuto utilizzare ferie e congedi per ammortizzare il periodo di pausa lavorativa. Sembra inoltre che il 16% dei lavoratori siano occupati in settori che sono a rischio chiusura.

I lavoratori autonomi sono stati i più penalizzati dall’epidemia, in particolare chi lavora nel settore dello spettacolo, della cultura, del turismo e dello sport.

Coloro che invece sono riusciti a riadattare il proprio lavoro alle nuove disposizioni, attraverso forme di Smart Working, hanno comunque vissuto una serie di problematiche legate alla salute, alla privacy e alla gestione dei propri ritmi quotidiani.

Sebbene il lavoro da casa abbia portato numerosi vantaggi, come la riduzione dei tempi e dei costi del pendolarismo, la riduzione delle assenze, il maggiore rispetto delle scadenze, l’aumento dell’autonomia lavorativa, la riduzione dei costi aziendali, una maggiore flessibilità di orari e di spazi, non mancano gli aspetti negativi legati alla nuova condizione.

È proprio la maggiore flessibilità di orari che ha portato a delle conseguenze negative sulla vita delle persone: stare a casa anche per lavoro ha favorito una condizione di connessione perenne. In molti casi è risultato difficile riuscire a fare una netta distinzione fra le ore dedicate al lavoro e quelle per il tempo libero, i confini fra la vita personale e quella lavorativa si sono assottigliati. Alcune analisi statistiche hanno rilevato come questo nuovo assetto lavorativo tenda a diminuire lo spazio fisico e psicologico tra vita privata e vita lavorativa.

Tra gli effetti negativi di questa situazione vi è l’aumento dello stress lavoro-correlato e delle patologie ad esso connesse. Alcune interviste effettuate a campioni di lavoratori hanno evidenziato come molti di questi abbiano lavorato almeno un’ora in più al giorno; abbiano iniziato le giornate in anticipo per terminarle più tardi, andando oltre le canoniche 8 ore; si siano sentiti spinti a rispondere più rapidamente e ad essere disponibili online più a lungo del normale.

Maria Giovanna Ginni, psicologa del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, riporta le parole di una sua paziente, F., una donna impiegata in una nota azienda di servizi professionali con capacità avanzate in campo digitale, che riferisce di vivere un periodo di grande stanchezza, ansia e stress:

“Con il passaggio allo smartworking la mia vita è completamente cambiata. È vero, questo è sempre stato un lavoro che mi ha tenuta impegnata tutto il giorno, ma adesso l’orario di lavoro si è notevolmente dilatato. Accendo il computer alle 8 del mattino e lo spengo, se tutto va bene, alle 20. Spesso la pausa pranzo dura 15 minuti e ci sono giorni in cui mi manca il tempo per andare a far spesa. Inoltre un giorno ho chiesto un permesso per un pomeriggio, a causa di una visita medica, ma il mio cellulare non ha mai smesso di squillare. Erano i colleghi, era il capo, erano persone che continuavano a chiedere la mia disponibilità nonostante avessi dato preavviso della mia assenza. Mi sono quasi sentita in colpa per aver chiesto del tempo per la mia salute…”.

Questo senso di colpa e altri sentimenti di ansia e stress per il proprio lavoro, insieme alla difficoltà di staccare la spina a fine giornata, possono essere segnali di rischio di sviluppo della Sindrome da Workaholism.

Il termine “Workaholism” deriva dall’unione di due parole inglesi: “work” (lavoro) e “alcoholism” (alcolismo); esso si riferisce a persone la cui necessità di lavoro è diventata così forte che può determinare un pericolo per la loro salute, la felicità personale, le relazioni interpersonali ed il funzionamento sociale. Nonostante la sindrome venga definita anche “dipendenza da lavoro”, essa si differenzia dalle classiche dipendenze comportamentali perché non si riferisce, come per l’uso di sostanze, al ricorso ad un elemento esterno per l’ottenimento diretto di una gratificazione esterna, bensì ad un’attività che richiede uno sforzo finalizzato alla produzione di un lavoro o di un servizio, per il quale si prevede una remunerazione.

I sintomi più ricorrenti del Workaholism sono:

eccessivo tempo dedicato in maniera volontaria e consapevole al lavoro, non dovuto ad esigenze economiche o a richieste lavorative;
pensieri ossessivi e preoccupazioni collegati al lavoro (scadenze, appuntamenti, timore di perdere il lavoro);
poche ore dedicate al sonno notturno con conseguenti irritabilità, aumento di peso, disturbi psicofisici;
-impoverimento emotivo, sbalzi d’umore e facile irritabilità;
-sintomi di astinenza in assenza di lavoro (ansia e panico);
-abuso di sostanze stimolanti come la caffeina.

È interessante notare come, al di là delle differenze individuali che contribuiscono a definire un identikit di lavoratore workaholic, ci sono anche aspetti culturali.

Attualmente viviamo nella “società della rete”, che ha costruito la cultura della connessione, in cui il lavoro può seguire la risorsa umana dappertutto. La tecnologia diventa il mezzo che permette di essere sempre, virtualmente, in ufficio. Recentemente si osserva che la tecnologia ha reso il fenomeno del Workaholism sempre più diffuso e questo accade anche perché culturalmente essere “occupati” è una sorta di distintivo d’onore.

In una prospettiva simile diventa importante promuovere e monitorare il benessere psicologico del lavoratore facendo attenzione alle sue esigenze primarie.

Esistono strategie utili a favorire il benessere psicologico di chi lavora attraverso un’adeguata distribuzione del carico lavorativo per ciascun individuo, la gestione dello stress e delle emozioni lavoro-correlate, favorendo le collaborazioni di gruppo, monitorando le reazioni correlate al disagio, cercando di identificare i segni di malessere, sin dalla loro insorgenza.

È importante favorire una buona comunicazione orizzontale e verticale, tra colleghi e tra impiegati e superiori; è inoltre importante far comprendere al singolo individuo che può contare sul sostegno e l’aiuto di cui ha bisogno e ogni volta che ne sente la necessità.

“L’attuale fase di emergenza da pandemia richiede una attenzione particolare al benessere psicologico del lavoratore”, conferma Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.

Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” offre supporto psicologico in 20 lingue, anche per promuovere il benessere psicologico del lavoratore.

I 250 psicologi della rete del pronto soccorso psicologico sono presenti in tutte le regioni italiane e in 17 paesi esteri ( Regno Unito, Hong Kong, Messico, Russia, Argentina, Grecia, Kenya, Ghana, Brasile, Portogallo, Serbia, Romania, Giordania, Azerbaijan, India, Spagna, Svizzera).

Per contattare il servizio telefonare al n. 06 22796355 o al n. 349 1874670, o collegarsi al sito www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.

 

Economia: Como diventa un Duty Free a cielo aperto

Como, 10 luglio 2020 – Da oggi  Como si trasforma in un Duty Free a cielo aperto per favorire gli acquisti dei turisti stranieri, e dare un’ occasione in più per visitare la bellissima cittadina del lago, che già attrae turisti di fama.

L’iniziativa nasce dalla partnership tra Confcommercio Como, la più grande associazione di imprese sul territorio e Stamp, la startup digitale che opera nel settore del tax free shopping.

“I negozi aderenti, la quasi totalità,  garantiranno l’esenzione totale ed immediata dell’IVA a tutti i turisti extra-UE grazie al servizio gratuito di Stamp, un risparmio netto del 22%, che renderà l’esperienza di acquisto a Como ancora più attraente” racconta l’imprenditrice comasca Monica Gabetta Tosetti, commentando l’iniziativa presa dalla sua città. 

“Per promuovere il progetto Confcommercio Como e Stamp avvieranno una campagna di comunicazione ed in più a Como il Teatro Sociale sta organizzando nelle ville di straordinaria bellezza, affacciate sul lago tramonti ed albe in musica con accesso gratuito”, conclude l’imprenditrice comasca, che ha aderito in pieno all’iniziativa con il suo Atelier da Sposa Tosetti.

Da oggi c’è un motivo in più per visitare Como, che è così pronta ad accogliere turisti da tutto il mondo.

 

 

 

L’imprenditrice comasca Monica Gabetta Tosetti

Spose e Covid-19: nasce a Como un servizio per consigliarle al meglio

Como, 16 giugno 2020 – Tante future spose, in questo periodo particolare di pandemia da Covid-19 da giorni si stanno ponendo una domanda fondamentale:

“Dovrò rimandare il matrimonio o riuscirò a sposarmi solo nel 2021?”

Sono ancora tante le incertezze creatasi con la crisi del Covid-19, cosi come sono tante le spose che si stanno rivolgendo a Monica Gabetta Tosetti, titolare dell’Atelier Tosetti di Como, imprenditrice nel mondo della moda e della bellezza, nonché medico chirurgo, per farsi consigliare e trovare una soluzione.

Monica non ha perso tempo, e affiancata da un’equipe di professionisti ha creato una rete di supporto per le spose, per aiutarle a raggiungere ciò che hanno sempre sognato.

Un programma che ha preso il nome di “Happy Wedding Challenge”, con cui Monica, un po’ come per la sua BB Clinique, accompagna le pazienti dai migliori professionisti nel settore estetico, per guidarle nelle scelte più giuste dell’abito, non solo presso il proprio Atelier, ma anche presso altri negozi, adattandoli al momento particolare che stiamo vivendo (con servizi di acquisto, rimessa a misura di un abito vintage di famiglia, outlet e realizzazione di capi sartoriali).

In questo modo, non legando le spose all’acquisto presso il proprio Atelier, Monica si mette nei panni delle spose, consigliandole al meglio:

L’errore classico che fanno tante spose è saltare da una parte all’altra della propria provincia, alla ricerca di Atelier, sarte o abiti esclusivi, oppure scontati, senza riuscire a fare le scelte giuste per loro” racconta Monica.

Per questo l’imprenditrice comasca ha dato il via al nuovo servizio, in modo da mettere a disposizione delle spose, la sua conoscenza e la propria rete di contatti, facendo risparmiare loro tempo e fatica.

Un’idea innovativa, grazie a cui la professionalità e la collaborazione tra il suo Atelier, e le aziende e sartorie del settore, formano insieme una rete di professionalità al servizio delle spose, per rendere più semplice, sicuro ed economico scegliere l’abito giusto.

Per contattare Monica Gabetta Tosetti basta recarsi sul suo sito internet www.monicagabettatosetti.it.

 

 

 

 

 

 

 

 

Fare Ambiente inserisce la Dottoressa Rosito nell’Esecutivo

Milano, 28 maggio 2020 – Nuova nomina nell‘Esecutivo nazionale del movimento ambientalistico europeo ”Fare Ambiente”, capeggiato dal Prof. Vicenzo Pepeed.

La nuova nomina è andata alla Dott.ssa Simona Rosito, nota imprenditrice della Green Enonomy, residente a Lugano, riconosciuta a Montecitorio tra le 100 Eccellenze italiane, e moglie di Roberto Ferrari, conduttore radiofonico e Dj di Radio Deejay.

La Dott.ssa Rosito è oggi responsabile dell’apertura di un laboratorio di idee in Svizzera, volto a sviluppare pensieri e progetti su una visione moderna di ambientalismo sostenibile, che valorizza con la ragionevolezza, la biodiversità abbinata ad una visione culturale della conservazione e preservazione dei luoghi, nel rispetto della storicità del posto.

La prima sede del laboratorio di questo meraviglioso progetto sarà aperta a Lugano.

Ad affiancarla in questa avventura volti noti della cultura, tra i quali anche la Dott.ssa Monica Gabetta di Como.

 

 

La Dott.ssa Rosito, nuovo membro dell’esecutivo di Fare Ambiente, con il marito Roberto Ferrari, conduttore su Radio Dj

 

 

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