Milano: l’immobiliare del lusso crescerà anche nel 2023

Milano, 12 dicembre 2022 – Milano è una città unica sotto diversi punti di vista e questo vale anche per il mercato immobiliare. Tra i primi centri urbani italiani a riprendersi dalla crisi del Covid-19, in un 2022 che si è prospettato decisamente meno positivo del 2021 per via del conflitto russo – ucraino e delle sue conseguenze sul carovita, fa registrare un aumento delle compravendite di immobili di lusso.

I prezzi degli immobili di lusso nel capoluogo lombardo continuano a salire. La città attira tantissimo gli investitori stranieri, che sono tornati ormai da diversi mesi a guardare con interesse lo scenario milanese fortemente colpito dalla crisi del Covid nel 2020 (conseguenza inevitabile se si pensa che parliamo di una città centrale a livello mondiale per quanto riguarda ambiti chiave come la moda). Quali sono le richieste di questa utenza? Gli investitori esteri che guardano al mercato immobiliare milanese per la ricerca di una casa hanno le idee molto chiare. Vogliono innanzitutto immobili che possano essere subito abitabili: non importa che si tratti o meno di nuove costruzioni.

Milano è una metropoli che sorprende grazie alle bellezze nascoste che sa regalare. Addentrandosi tra le vie è facile rimanere colpiti da molteplici elementi in grado di suscitare interesse e curiosità. Nella città mondiale della moda spiccano le boutique di alta sartoria e dei grandi marchi, oltre agli atelier di artisti e designer. Ma Milano è anche una città di cultura e arte. Grazie alla presenza di importanti monumenti e opere artistiche di rilievo, traina una grande affluenza di turisti e residenti provenienti da ogni parte del mondo, confermandosi una città cosmopolita, moderna, vivace e sempre più europea.

Le zone più ricercate di Milano

L’utenza che compra case di prestigio sotto la Madonnina sceglie quartieri della città famosi in tutto il mondo, vere e proprie aree iconiche.

Stiamo parlando, per esempio, del Quadrilatero della Moda. Via Montenapoleone, Via Manzoni, Via della Spiga e Corso Venezia, le strade dove si aprono le vetrine di alcune delle più prestigiose griffe fashion a livello mondiale, sono tra le più apprezzate da parte degli investitori che vogliono acquistare casa a Milano. Lo stesso si può dire per la zona di Brera. Il quartiere degli artisti, un tempo caratterizzato da un delizioso sapore parigino e oggi tra i più lussuosi e mondani della città, è spesso al centro dell’attenzione degli investitori immobiliari stranieri intenzionati ad acquistare case di lusso.

Questi ultimi si concentrano anche su una zona come City Life, notoriamente al centro di una delle più felici iniziative di riqualificazione urbana degli ultimi anni a Milano e non solo, ma anche sull’area adiacente a Corso Magenta, una strada vicina a luoghi importanti della città come l’Università Cattolica e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Per quanto riguarda i prezzi, i valori più alti si possono riscontrare nelle vie dello shopping. In questa zona di Milano, gli immobili di lusso hanno quotazioni medie attorno ai 17.600 euro al metro quadro.

Mercato delle case di lusso a Milano: previsioni per la chiusura dell’anno e prospettive secondo Fabrizio Zampetti

Le previsioni per la chiusura dell’anno del mercato delle case di lusso a Milano sono tutte positive, nonostante diversi fattori esogeni non abbiano certamente favorito il mercato. Rammentiamo ancora una volta l’impatto che sul comparto immobiliare hanno avuto prima la pandemia e successivamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Si è poi aggiunta una crisi di Governo nel nostro Paese e l’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia che di fatto hanno rallentato la produzione edilizia e l’offerta di conseguenza.

 «Il 2022 è stato un bell’anno, molto positivo da tutti i punti di vista. Si sono visti molto movimento e una notevole richiesta, anche se il prodotto a disposizione è relativamente poco. Il mercato del lusso si dimostra resiliente e “a prova di crisi”. L’Italia rimane quindi un Paese dove investire, soprattutto a Milano che gioca un po’ in un campionato a parte», afferma Fabrizio Zampetti, CEO della Zampetti Immobili di Pregio, per l’immobiliare del lusso.

Zampetti osserva come «la percezione è ancora improntata alla crescita. Dal mio punto di vista, avremo un 2023 che andrà ancora in questa direzione, visto che il livello della domanda è alto e c’è tanta attenzione da parte degli investitori esteri. Anche le Olimpiadi di Milano-Cortina aiuteranno, tanto più che sono stati preventivati investimenti importanti per la città fino al 2026 e 2030. Non mi meraviglierei se da qui ai prossimi anni i prezzi dovessero raddoppiare».

«Nonostante le difficoltà del contesto attuale, da un punto di vista economico e geopolitico, noi cercheremo di proseguire con il percorso che abbiamo consolidato negli  ultimi 30 anni. Nel nuovo anno puntiamo ad alzare ancora di più il livello del servizio che offriamo alla nostra clientela, che solitamente è composta da avvocati, figure dell’alta moda e del mondo della finanza. Considerando il periodo che stiamo attraversando, in cui le persone vivono il futuro con un un senso di incertezza, noi cerchiamo di aiutarle nel trovare la dimora in cui vivere e sentirsi davvero a casa e questo continueremo a farlo. Le difficoltà di certo non mancano, ma l’approccio è sempre positivo, conoscendo bene il mercato immobiliare di Milano con le sue enormi potenzialità e continuando a investire sulla formazione di tutti i nostri collaboratori», conclude Fabrizio Zampetti.

Gli uffici della Zampetti Immobili di Pregio a Milano in via Leopardi, 10

 

Negli uffici della Zampetti Immobili di Pregio si respira professionalità

 

Zampetti, la prima NON agenzia, l’entrata degli uffici milanesi di via Leopardi 10

 

 

Yari Cecere: i nuovi progetti green dell’imprenditore inserito da Forbes tra i 30 Under 30 Europe

Milano, 26 giugno 2020 – Il giovane promettente imprenditore italiano, Nunzio Yari Cecere, si lancia in nuovi progetti immobiliari. Recentemente la figura di Cecere è venuta alla ribalta dopo essere stato inserito da Forbes tra i 30 Under 30 Europe nel 2019 e da Forbes Italia tra i 100 Under 30 del 2019.

Tra il 2012 e il 2013, nel pieno della crisi economica, a soli 18 anni costituì la holding Cecere Management e, nei mesi a seguire, iniziò ad acquisire competenze in tutta la filiera immobiliare.

Originario della provincia di Caserta, classe 1994, Nunzio trascorre ad Aversa tutta la sua infanzia.

Nel 2012 si trasferisce nella capitale e si iscrive presso la LUISS Guido Carli University, dove consegue la laurea triennale in Economia e Management e la laurea magistrale in Economia e Direzione delle Imprese, completando gli studi all’età di soli 22 anni.

Dopo alcuni mesi partecipa al corso di specializzazione in Marketing Immobiliare presso la SDA Bocconi di Milano, con indirizzo.

Nel 2018 partecipa nella categoria “Real Estate” al Good Energy Award con il contributo di Bosch.

L’anno successivo, nel mese di febbraio, la rivista statunitense Forbes lo indica tra i 30 under 30 che stanno rivoluzionando il mondo per la categoria manufacturing and energy; molte testate nazionali parlano di lui.

Nello stesso anno l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale lo inserisce nel “Future Leaders”, un programma che si rivolge a 50 giovani talenti con meno di 40 anni, destinati a ricoprire ruoli chiave all’interno di imprese, enti culturali e istituzioni.

La holding Cecere Management oggi opera nel mercato dello sviluppo immobiliare ecosostenibile, che punta alla rigenerazione urbana, attraverso lo sviluppo di complessi residenziali che pongono al centro il benessere delle famiglie e la tutela del pianeta.

Nel 2019 è stato lanciato anche il brand Nunziare: segno distintivo dei complessi immobiliari è quello di offrire le migliori prestazioni di sostenibilità ambientale, con elevati standard di benessere ai suoi residenti, per un’inedita esperienza di personalizzazione della propria casa che pone i clienti al centro dei progetti.

Lo scopo delle green buildings del gruppo è quello di non danneggiare l’ambiente, riducendo in maniera significativa, o eliminando, l’impatto negativo degli edifici sull’ambiente e sugli occupanti la costruzione, armonizzandosi con il contesto.

Oggi Yari Cecere punta a portare il gruppo ad operare nelle principali capitali mondali del Luxury Real Estate.

https://www.yaricecere.com

Yari Cecere
Yari Cecere

Covid-19, l’andamento del mercato immobiliare

Milano, 13 maggio 2020 – Cosa riserverà il futuro per il mercato immobiliare al tempo del Coronavirus? Simone Spada, immobiliarista e autore ci dice la sua in merito all’andamento del mercato immobiliare in Italia nei prossimi mesi, azzardando una previsione su ciò che potrebbe accadere.

“Il nostro è uno dei paesi che sta pagando il prezzo più alto in termini di vite umane e danni economici a causa della pandemia da Covid19. Lavoro nel settore immobiliare da circa 10 anni e una crisi del genere non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella del 2007, che era nata come crisi del comparto bancario”, spiega Spada.

“Oggi ci troviamo di fronte ad una crisi sanitaria che ha inevitabilmente colpito l’economia, intaccando e danneggiando molteplici settori senza distinzione. Il governo, inutile negarlo, ha commesso diversi errori e di sicuro, almeno nella fase iniziale della pandemia ha sottovalutato il problema.

Gli operatori del settore immobiliare in queste settimane si sono rimboccati le maniche e hanno messo in campo diverse strategie per cercare almeno in parte di aggirare il lockdown, ma i risultati non sono stati eccellenti”, continua Simone Spada.

I motivi si possono riassumere in questo modo:

  • Non si compra una casa senza averla vista

La visita virtuale di un immobile rappresenta oggi un’importante opportunità per i clienti che vogliono acquistare casa. Questo strumento non è nuovo ma esiste da molti anni grazie a video 360° e a fotografie panoramiche, il problema sostanziale è che nessuno di mia conoscenza acquisterebbe un immobile senza averlo visto e toccato di persona. Del resto, le stesse trasmissioni televisive statunitensi che mostrano queste pratiche sono spesso fake e interpretate da attori professionisti. Ciò non toglie che questo strumento aiuti e guidi i vari ipotetici clienti, ma non può essere certo indicato come una soluzione del caso.

  • ISTAT: una famiglia su tre non ha un PC, e nemmeno un tablet

Capite bene che in un’ottica sempre di più mirata ai social e all’utilizzo di piattaforme online la fotografia che ha stilato l’istat in questi giorni non aiuta di certo. Del resto lo stesso identico problema si riversa sulla scuola a distanza e sul lavoro da casa. Se quindi anche il mercato immobiliare nei prossimi anni verrà sempre di più valorizzato grazie alla rete, sarà meglio che qualcuno si occupi di incentivare l’acquisto di questi mezzi anche attraverso bonus.

  • Immobiliaristi o formatori dell’ultima ora?

In questi ultimi due mesi (sarà un caso?) c’è stato un incremento di sponsorizzazioni su tutti i canali social (Facebook, Instagram ecc.), di corsi online inerenti il settore immobiliare di imprenditori e formatori che promettono come al solito facili guadagni con investimenti irrisori. Ecco, questo è il modo più sbagliato per occupare il tempo libero dovuto al lockdown. Non mi riferisco a chi decide di seguire questi corsi e lezioni online, (ognuno è libero di fare ciò che vuole con i propri soldi), ma a chi li propone. Sponsorizzare centinaia di corsi in un lasso di tempo brevissimo non è intelligente e quanto meno dovrebbe far riflettere sulla reale efficacia del suddetto corso. Non metto in dubbio che ci siano bravi formatori che facciano bene il loro mestiere (ne conosco diversi), ma in mezzo al mare si può trovare ogni cosa e questo vale per qualsiasi tipo di settore lavorativo.

“Detto questo io resto ottimista per natura, le case si compravano dopo “la spagnola”, dopo la fine della seconda guerra mondiale e dopo l’11 settembre, non vedo perché il post Covid-19 dovrebbe quindi coincidere con la morte del mercato.

Certo, ci troveremo di fronte a diverse problematiche e a una crisi che coinvolgerà moltissimi individui sia sul piano personale che sul piano professionale, ma credo che proprio in queste situazioni si dovrà agire con intelligenza, con la speranza che lo stato ci supporti.

Sicuramente ci saranno oscillazioni di prezzi, che coinvolgeranno per forza di cose gli immobili commerciali e a mio avviso anche gli immobili siti in località turistiche. La stessa cosa potrà riguardare i contratti di affitto e prevedo una quasi sicura flessione delle compravendite immobiliari, ma non nell’immediato.

Le agenzie dovranno implementare velocemente i servizi offerti, in modo da poter servire una clientela più ampia e sarà solo con la coesione e con la collaborazione che riusciremo finalmente a rialzarci”, conclude Spada.

 

Simone Spada, immobiliarista e autore

 

 

 

Investire nell’Immobiliare: nasce Crowdroyal, piattaforma di crowdfunding immobiliare buyback guarantee

Torino, 17 aprile 2020 – Per chi intende investire nell’immobiliare è nata in questi giorni CrowdRoyal, piattaforma di crowdfunding immobiliare italiana, una delle prime a offrire la garanzia “buyback” a prima richiesta, senza dover passare attraverso un secondary market.

La piattaforma è una royalty-based, o semplicemente royalty, cioè un tipo di crowdfunding in cui «si finanzia una determinata iniziativa ricevendo in cambio una parte dei profitti». E chi lancia una campagna di crowdfunding di questo tipo offre quote di guadagni futuri del progetto per il quale richiede il finanziamento.

Il crowdfunding di CrowdRoyal intende quindi essere un investimento di massa attraverso il quale singoli progetti vengono finanziati da una moltitudine di soggetti.

Ma in cosa investe esattamente un sostenitore delle campagne di raccolta di CrowdRoyal?

La piattaforma si occupa di progetti a medio e lungo termine perché investire nel settore immobiliare non è come investire in borsa, e si ha necessità di tempo.

Vengo privilegiati gli investimenti di acquisto di immobili tramite asta pubblica o investimenti in pacchetti di N.P.L. grazie anche alle competenze sviluppate dal team di gestione nell’investimento in locazione su immobili auto-liquidanti.

“Il mercato immobiliare ha un ciclo trentennale, oggi ci troviamo in un punto molto basso del prezzo/mq di ogni immobile, ovunque in Italia” spiega Riccardo Rivela, fondatore e CEO di CrowdRoyal.

“Per cominciare, abbiamo puntato il nostro cannocchiale d’ investimento senza bonus di entrata o interessi eccessivamente elevati per i nostri sostenitori. Un tempo si diceva che “i soldi non si contano, i soldi contano”.

Il sostegno minimo per i nostri progetti è di 1 euro di capitale, le remunerazioni apportano dal 5% al 13% annuo.

Non si fanno pronostici sui volumi di crescita o su quanto si raccoglierà in termini monetari in quanto al team di gestione interessa soddisfare in primi luogo gli investitori che decideranno di partecipare al progetto.

 

 

Made in Italy: l’Interior Design di Stanze D’Autore si espande all’estero

Milano, 24 febbraio 2020 – Stanze D’Autore, lo studio di progettazione della storica azienda Tasselli con sede a Prato, da oggi si espande a livello internazionale con un’offerta e un servizio unico nel suo genere.

La storica azienda non si limita alla sola rivendita delle migliori marche legate all’Interior Design, ma propone un pacchetto completo che permette al cliente di avere l’intera supervisione sulla ristrutturazione e sulla realizzazione generale del progetto.

Una realtà, quella di Stanze D’Autore, che nasce nel 1948 e che per molti anni ha avuto come punto focale dell’attività il segmento edile tutt’ora attivo. Per questo oggi Stanze D’Autore, a differenza dei competitor, ha la capacità, la competenza tecnica e la grande esperienza per poter essere presente direttamente sui cantieri.

L’idea progettuale viene plasmata e curata in ogni singolo passaggio, interfacciandosi direttamente con i muratori, piastrellisti, idraulici, elettricisti, posatori di resine, imbianchini e con tutte le maestranze addette alla ristrutturazione.

E’ consuetudine di quest’ultimi lavorare anche in case finite, dove l’attenzione ad evitare danni accidentali è fondamentale, con una professionalità e servizio al cliente ai più alti livelli.

Questo immenso valore aggiunto è la vera differenza: garantire il miglior risultato perché ogni singolo passaggio è seguito in prima persona, con una totale direzione dei lavori.

Stanze D’autore progetta infatti, secondo le esigenze del cliente, spazi, luoghi e locali con render 3D, grazie a programmi informatici di ultima generazione.

Con la “realtà aumentata”, attuata grazie ad un modernissimo visore, il cliente può così vedere realmente come sarà il progetto finale, avendo la sensazione di camminare e muoversi realmente nello spazio.

Questi servizi oggi sono proposti a livello internazionale e Stanze D’Autore è punto di riferimento per aziende e privati che, nell’ottica di ottenere il migliore risultato, hanno così un unico interlocutore che segue tutto il lavoro, dall’ideazione del progetto, alla realizzazione, alla fornitura dei complementi, per una consegna “chiavi in mano”.

Per maggiori informazioni visitare il sito internet www.stanzedautore.it.

 

 

STANZE D’AUTORE
STANZE D’AUTORE
STANZE D’AUTORE
STANZE D’AUTORE

Due cuori e una capanna: ecco le città con gli affitti più cari per le giovani coppie

Roma, 14 febbraio 2020 – L’amore non ha età, ma di sicuro ha un costo. Quello di andare a vivere insieme per una giovane coppia è un passo importante: è la soglia che spesso separa “ci frequentiamo” da “stiamo insieme”.

Ma che peso ha questo passo sull’economia della coppia stessa?

A prima vista potrebbe sembrare vantaggioso dividere per due tutte le spese comuni, tra cui bollette e affitto. Ma considerando che spesso il tetto di provenienza è quello familiare – o tutt’al più quello di una casa di studenti fuori sede – si tratta di una scelta che solitamente incrementa il peso sulle tasche di entrambi in modo non trascurabile.

Per capire se il modello proposto sia ancora sostenibile o se “questo matrimonio non s’ha da fare”, Homstate.it, la prima agenzia immobiliare online in Italia, ha elaborato i dati in suo possesso per realizzare uno studio sul costo degli affitti degli immobili di piccola metratura, tappa pressoché obbligatoria di molte giovani coppie.

Tra le città coinvolte nello studio Milano, Bologna, Roma, Palermo e Torino.

La targa di città più cara per le coppie novelle, e non solo, va senza dubbio a Milano, in cui la media degli affitti per un appartamento di 50 mq supera i 1100€: non esattamente l’ideale per due giovani, magari precari.

Seguono Roma con 890€, Bologna con 779€, Torino con 614€ e infine Palermo, la cui media dei prezzi tra centro, prima cintura e periferia risulta essere 501€.

L’affitto di un appartamento di 50 mq a Palermo costa quindi quasi il 54% in meno dello stesso appartamento Milano.

Ma non occorre spostarsi così tanto per osservare una picchiata dei prezzi: secondo i dati di Homstate.it a Torino, ad esempio,  ad appena 140 km di distanza, il costo di un affitto scende anche del 44%, tanto che a molti risulta più conveniente il pendolarismo tra i due capoluoghi, rispetto alla residenza milanese.

Torino, in compenso, porta a casa uno strano primato: quello della maggior differenza di prezzo tra affitto di un appartamento in centro rispetto alla periferia. Gli affitti in centro infatti sono superiori a quelli della periferia addirittura del 105%, contro il 59% di Milano e il 62% della capitale: un appartamento di circa 50mq nella periferia di Torino cioè viene messo sul mercato in media a 430 euro, mentre in centro questa media sale fino a 890.

Palermo è invece la città con maggior omogeneità di prezzi tra centro, prima cintura e periferia. In generale, tra le città in esame, il divario medio dei prezzi rispetto al centro è -22% della prima cintura e -58% della periferia.

Certo, a tutto questo bisogna aggiungere il costo e la qualità della vita nella città prescelta, e il risparmio sull’affitto di chi vive lontano dal centro va calibrato con il costo dei trasporti – non solo in termini di prezzo, ma di efficienza e quindi di tempo impiegato negli spostamenti.

Insomma, non tutti possono permettersi da subito la casa dei propri sogni, ma forse poco importa. In fondo, dal centro alla periferia, da nord a sud, casa è dove batte il tuo cuore.

 

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Info e contatti stampa:
Email: info@homstate.it

 

I costi dell’affitto case a Milano, Bologna, Torino e Palermo

 

 

 

 

 

 

 

Il portale degli agenti immobiliari festeggia 1 anno

Milano, 13 gennaio 2020 – Sono passati 12 mesi dal lancio della piattaforma www.agentiimmobiliariabilitati.it, e i risultati ottenuti fino ad oggi sono sorprendenti e in parte anche inaspettati.

Il portale ha avuto più di 180.000 pagine consultate, 350 profili di agenti immobiliari attivati, oltre 1.000 richieste di informazioni attraverso la chat integrata nel sito, 45.000 nominativi di agenti immobiliari abilitati inseriti nel database. Numeri molto importanti per un portale nato solo 12 mesi fa.

Anche Google ha riconosciuto la visibilità e l’autorevolezza del portale posizionandolo in brevissimo tempo nelle prime pagine dei motori di ricerca con le più importanti keywords del settore.

Il consumatore da parte sua ha individuato il portale come punto di riferimento per verificare in modo veloce e gratuito l’ effettiva iscrizione alla CCIAA dell’ agente immobiliare, per chiedere informazioni sull’attività dell’agente stesso e scegliere il professionista migliore per le sue esigenze con cui collaborare.

A completare il profilo dell’agente gli annunci pubblicato dallo stesso professionista, in modo che il consumatore possa in un solo portale consultare il profilo dell’agente immobiliare e gli immobili da lui proposti.

Altre novità e implementazioni sono in cantiere nel 2020, fra cui un’area riservata con una serie di servizi ad uso esclusivo dell’agente immobiliare abilitato.

“Tralasciando i numerosi apprezzamenti ricevuti dai visitatori del portale e dagli agenti immobiliari che subito hanno aderito al progetto, possiamo asserire di aver aperto un canale di comunicazione tra il consumatore e l’agente immobiliare, che fino a oggi mancava” ha detto la Dott.ssa Eleonora PistiCEO and Founder di www.agentiimmobiliariabilitati.it.

“Ringraziamo tutti gli agenti immobiliari che hanno sostenuto da subito il progetto, capendone l’utilità e le potenzialità per tutta la categoria. Siamo sicuri che il 2020 sarà per loro un anno ancora migliore, grazie anche al supporto di questo portale specializzato dedicato agli agenti stessi” conclude la Ceo Eleonora Pisti.

 

 

Affitti brevi, è boom: Italia terzo paese al mondo

Roma, 6 dicembre 2019 – Gli affitti brevi stanno vivendo un vero e proprio boom in Italia. Il Bel Paese è al terzo posto al mondo per numero di annunci presenti su Airbnb (400mila). Lo scorso anno 9 milioni 600mila persone hanno scelto Airbnb per soggiornare in Italia. Nel 2016 il guadagno complessivo degli host italiani è stato di 621 milioni di euro.

Secondo alcune stime, il mercato degli affitti brevi in Italia potrebbe interessare circa un milione di immobili, con un fatturato possibile di 4.1 miliardi di euro.

Come gestire e massimizzare, però, le numerose opportunità di guadagno che si prospettano per i proprietari di appartamenti?

Gli affitti di breve periodo si sono dimostrati un’alternativa innovativa e più remunerativa rispetto all’affitto di lungo termine (dal 25 al 50% in più, in media), ma quasi sempre i proprietari non hanno il tempo di gestire in modo adeguato tutte le operazioni, non hanno dimestichezza nell’approccio ai canali digitali e alla comunicazione legata all’alloggio e non hanno nemmeno la possibilità di aggiornarsi in modo coerente rispetto alle normative vigenti. Senza contare le problematiche poste dalla pulizia e da altri aspetti, come quelli manutentivi.

A conciliare il mondo immobiliare e quello del turismo sono nate diverse realtà, tra cui Hostmate.it (www.hostmate.it), società nata per offrire ai proprietari di appartamenti un servizio professionale che permette loro di conciliare il carico della gestione operativa con le opportunità offerte dagli affitti di breve periodo, il tutto con semplicità e trasparenza.

Un servizio nato per semplificare la vita dei proprietari immobiliari italiani attraverso soluzioni di messa a reddito e gestione completa degli immobili.

Fondata nel febbraio 2017 da un gruppo di amici con esperienze professionali molto eterogenee, è presto cresciuta fino a divenire un primario attore sul mercato nazionale.

Tra i punti di forza, la gestione ancora “umana” del cliente-proprietario, che viene seguito da persone in carne e ossa, ossia da veri Account Manager che si occupano di verificare lo stato dell’appartamento, con annesso servizio fotografico professionale e creazione (e messa online) dell’annuncio per le piattaforme Airbnb e Booking effettuato da copywriter ed esperti di marketing digitale.

Hostmate si occupa quindi della selezione e gestione degli ospiti durante il soggiorno, gestisce le prenotazioni, garantendo un supporto multilingua (l’85% degli ospiti è straniero), massimizzando l’occupazione dell’appartamento stesso. Gestisce inoltre check-in e check-out, offrendo servizio di pulizia e lavanderia.

Hostmate è attiva anche nella gestione di eventuali emergenze, mettendo a disposizione una rete di professionisti in grado di risolvere qualsiasi problematica in tempo reale.

I founder credono così tanto al progetto che si sono spinti oltre, omaggiando i proprietari di una polizza assicurativa dedicata per il primo anno di attività.

“Al momento Hostmate è operativa su Milano, Venezia, Cinque Terre, Torino. Stiamo progettando la nostra espansione su altre zone d’Italia. Da qui a cinque anni vogliamo passare da 100 appartamenti attualmente gestiti a 1000”, dichiara Felipe Aguilera, Marketing Director.

A proposito di Hostmate

Hostmate nasce per offrire ai proprietari di appartamenti un servizio professionale che permetta loro di conciliare il carico della gestione operativa con le opportunità offerte dagli affitti di breve periodo, il tutto con semplicità e trasparenza.

Per saperne di più visitare il sito internet www.Hostmate.it.

 

 

 

 

 

Ristrutturazioni Casa: per il 2019 arrivano anche il Bonus Verde e il Sisma Bonus

Bonus ristrutturazioni 2019: oltre alle detrazioni del 50% delle spese per rinnovare un immobile arrivano il Bonus Verde e L’ecobouns

Milano, 10 aprile 2019 – Anche per quest’anno è stata prorogata nella nuova legge di bilancio 2019 l’agevolazione fiscale che permette al contribuente di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute per interventi di restauro, manutenzione e messa in sicurezza di un immobile. Ma non solo: quest’anno arrivano anche i nuovi bonus casa.

Per tutto il 2019, infatti, i contribuenti potranno beneficiare della detrazione 50% sulle spese di ristrutturazione edilizia, sostenute e pagate con bonifici parlanti e fino al limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare, oltre ai Bonus mobili (ed elettrodomestici) e all’Ecobonus. La legge di bilancio 2019 riconferma il bonus mobili che include la possibilità di acquistare arredamento e anche e elettrodomestici per l’immobile oggetto dell’agevolazione.

Si tratta di agevolazioni in vigore ormai dal 2012, prorogate per tutti i lavori di ristrutturazione casa effettuati fino al fino al 31 dicembre 2019. Oltre alla proroga dei bonus fiscali già esistenti, sono state introdotte anche tante altre novità. A partire dal nuovo Bonus verde che permette la detrazione del 36% (per un massimo di spesa pari a 5.000 euro) sui lavori di sistemazione di giardini, terrazzi e balconi anche condominiali, e i lavori di recupero di giardini d’interesse storico.

Introdotto inoltre il così detto Sismabonus, con una detrazione che arriva al 100% per la diagnosi sismisca e fino al 75% per gli interventi di adeguamento antisismico sulle parti comuni degli edifici ubicati nelle zone ad alto rischio.

Non solo: per quanto riguarda l’Ecobonus 2019, le detrazioni fiscali sono state rinnovate e anche modulate in base al livello di efficientamento energetico ottenuto con l’intervento edilizio, e inoltre è anche stata ampliata la tipologia d’interventi agevolabili, facendo rientrare nel nuovo Ecobonus 2019 anche i lavori rimozione dell’amianto dai tetti.

Inoltre, sempre nell’ottica di stimolare gli investimenti per aumentare l’efficienza energetica dell’abitazione, è stato introdotto anche il nuovo Bonus infissi 2019, che permette di usufruire della detrazione al 50% delle spese sostenute per acquistare ed installare nuovi infissi e finestre.

In più, i contribuenti potranno utilizzare le detrazioni IRPEF del 50% anche sulle spese sostenute per l’acquisto di zanzariere con schermatura solare (Bonus zanzariere) e per installare le tende da sole (Bonus tende da sole).

Per saperne di più rimandiamo a questo articolo dedicato alle Agevolazioni e Detrazioni Fiscali sul sito di Edilcostruzioni, dove è possibile trovare anche i documenti ufficiali 2019 dell’agenzia delle Entrate.

 

 

 

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Contatti stampa:

Delia Caraci
Mail: delia.caraci@digitalsfera.it
Digitalsfera.it

 

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