Caro energia, la Stilmarmo eroga 600 euro di bonus ai dipendenti

In Italia l’azienda di Apricena è la prima Pmi nel settore marmi a dare un bonus così sostanzioso

Apricena (Foggia), 2 novembre 2022 – I rincari dei beni energetici stanno mettendo a dura prova imprese e famiglie italiane, «che non sanno più se fare la spesa o pagare le bollette». Una situazione senza precedenti, duramente stigmatizzata da Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo, player di spicco internazionale del settore marmifero di Apricena (seconda capitale italiana del marmo, dopo Carrara), che, nelle scorse settimane, ha dichiarato agli organi di stampa che «se non si interviene subito, entro fine anno ci sarà un’ecatombe di aziende».

In attesa di soluzioni “concrete” ed “efficaci” da parte delle istituzioni, la governance del gruppo industriale “Stilmarmo” (da sempre impegnato nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo, negli ultimi anni in partnership con il Politecnico di Bari) ha deciso di erogare, contro il carovita un “bonus acquisti” di 600 euro a ciascuno dei propri dipendenti.

L’operazione, battezzata “The Stilmarmo Group loves its Employees” (“Il Gruppo Stilmarmo ama i suoi Dipendenti”), vede coinvolte le due società del gruppo pugliese (Nar.Marmi e Stilmarmo), ai cui dipendenti saranno distribuiti, nei prossimi giorni, “bonus” immediatamente spendibili in tutta Italia in oltre 13 mila punti vendita convenzionati.

Un’iniziativa lodevole, la prima che si registra su scala nazionale nel settore marmi, dettata dal forte impatto economico del “caro energia” e dell’inflazione, che hanno fatto lievitare a dismisura persino un bene primario come il “pane”.

«Salvaguardare la serenità ed il potere d’acquisto del proprio capitale umano è una priorità assoluta del gruppo Stilmarmo, che, non a caso, si è affrettato a riconoscere alla totalità dei suoi dipendenti fringe benefit nella misura massima consentita dalla legge» dichiara Alfonso Masselli.

I “buoni acquisti” sono, infatti, ben visti dai lavoratori, che possono così acquistare qualcosa di cui effettivamente necessitano o che interessa personalmente.

«Per velocizzare i tempi, in quanto le “emergenze” vanno gestite con urgenza, ci siamo rivolti alla divisione italiana della più grande multinazionale europea operante nel settore dei servizi per le imprese – spiega Masselli –, individuando il “buono acquisto” più apprezzato grazie alla capillarità dei punti vendita convenzionati. Un valido sostegno economico per i dipendenti del nostro gruppo e le loro famiglie, perché utilizzabile sia per fare la spesa al supermercato che per il carburante. Abbiamo scelto una soluzione “easy”, affinché per i nostri dipendenti sia un’esperienza senza stress.

“Buoni acquisti” che coprono in maniera ottimale le insegne della grande distribuzione alimentare ed una delle più importanti compagnie petrolifere. Sono comodi, pratici ed offrono un risparmio importante. Sono utilizzabili in tantissimi esercizi commerciali e distributori di carburante sparsi in tutta Italia, garantendo un’offerta integrata ai nostri dipendenti e, cosa non meno importante, un supporto di customer service».

«In tal modo – evidenzia Masselli – le nostre risorse umane non dovranno paradossalmente scegliere se fare la spesa o pagare le bollette. Alla spesa ci ha pensato la loro seconda famiglia, l’azienda dove lavorano, nell’attesa che il nuovo Governo intervenga celermente con misure straordinarie a sostegno di famiglie e imprese», ricordando che in Italia «sono le Pmi a dare lavoro ad oltre 17 milioni di persone, ovvero il 65% del totale degli addetti, e a generare quasi l’80% del valore aggiunto complessivo. Ciò nonostante, le Pmi non sono mai state al centro delle politiche industriali del nostro Paese». «Nulla di più sbagliato, visto che Iin Italia la crescita delle Pmi è frenata».

«Non puntando sulle Pmi, l’Italia fa male a se stessa, limitando la crescita e lo sviluppo della sua economia» conclude Alfonso Masselli.

 

Uno degli stabilimenti Stilmarmo

 

Alfonso Masselli, responsabile relazioni esterne Stilmarmo

Caro bollette, senza aiuti sarà un’ecatombe di aziende: l’allarme della Stilmarmo

«Caro bollette», a rischio l’export italiano e la tenuta dell’intera economia. Necessari soldi subito a imprese e famiglie: l’allarme lanciato dall’azienda pugliese Stilmarmo

Foggia, 21 ottobre 2022 – «O si interviene subito o sarà la fine dell’export italiano, con gravissime ed irreparabili ricadute in termini economici e sociali». A dichiararlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmoplayer di spicco, a livello internazionale, del settore marmifero di Apricena (seconda capitale del marmo italiano, dopo Carrara).

Per la challenger company del settore lapideo pugliese – che, lo scorso settembre, ha entusiasmato i visitatori del “Marmomac” di Verona (la più importante fiera internazionale del marmo, con 47 Paesi rappresentati), presentando, in anteprima mondiale ed in partnership con il Politecnico di Bari, ben 5 dei 15 prototipi litici esposti nel padiglione delle innovazioni – non ci sono dubbi sui grandi rischi che stanno attraversando le imprese italiane.

«Se non si interviene subito, entro fine anno ci sarà un’ecatombe di aziende, le cui bollette mensili di energia elettrica sono, in alcuni casi, addirittura quintuplicate. L’attuale struttura dei costi – dichiara Alfonso Masselli – oggettivamente non è più sostenibile per nessuna impresa italiana. Quello che un’azienda spendeva in energia elettrica in sei mesi, ora lo spende in uno/due mesi. E le dilazioni di pagamento delle bollette non sono uno strumento efficace, in quanto ci saranno mesi in cui si cumuleranno più rate e deteriorano il rating delle aziende, esponendole a maggiori costi nei confronti del sistema energetico, anche quando la situazione si sarà normalizzata. Occorre intervenire con misure analoghe a quelle adottate dal governo all’indomani del lockdown del 2020, erogando subito – senza scartoffie e circolari interpretative di leggi sempre più oscure – soldi “veri” sui conti correnti delle imprese italiane. Il “caro energia” è un fatto notorio e gli “aiuti” alle imprese devono essere deburocratizzati, com’è avvenuto nel giugno 2020. E, per farlo, non c’è altra strada dello “scostamento di bilancio”, che, se ragionevole, non deve spaventare i paladini degli equilibri dei conti pubblici, perché, se salta il banco dell’economia reale, non ci potrà più essere un bilancio dello Stato. Mettiamocelo in testa tutti. Altro che scostamento» sottolinea Masselli.

La situazione è drammatica anche per le famiglie italiane. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti “mUp Research” e “Norstat” e resa nota, nei giorni scorsi, da “Il Sole 24 Ore”, ben 4,7 milioni di italiani – a causa dell’aumento del prezzo dell’energia – hanno saltato il pagamento di una o più bollette di luce e gas negli ultimi 9 mesi. E il numero è destinato a crescere se i prezzi non si normalizzeranno.

«Questo dato non mi sorprende affatto. Che si sarebbe naturalmente andati verso una morosità diffusa, lo avevo dichiarato al quotidiano foggiano “l’Attacco” lo scorso primo settembre. Se il pane costa mediamente 5 euro al chilo, e in alcuni centri anche di più, è naturale che le famiglie si trovino costrette a dover scegliere cosa pagare: se il pane o le bollette» apostrofa Masselli, sottolineando «la necessità che siano previste – con l’avvicinarsi dell’inverno – misure urgenti a sostegno delle famiglie, come lo sconto “alla fonte” nelle bollette di luce e gas, una misura che sarebbe adeguata anche per le imprese».

Ma l’analisi dell’azienda pugliese (capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo) si spinge oltre. A rischio c’è anche l’export italiano. «I Paesi lontani da questo surreale “caos” (nel 2019 l’industria manifatturiera italiana ha pagato per l’energia 8 miliardi di euro; nel 2022 il conto sarà di 110 miliardi) faticano a comprendere gli aumenti che gli esportatori italiani si trovano costretti a praticare sui propri listini prezzi a causa dei costi energetici fuori controllo e sono determinati a orientarsi verso altri prodotti. Il mercato globale non perdona. Il nostro osservatorio ci ha già restituito segnali in tal senso. La preoccupazione è seria. L’Italia rischia di vanificare interi decenni spesi per l’internazionalizzazione delle sue imprese, con pesanti ricadute sul Pil dei prossimi anni. Se non si interviene subito, il danno sarà irreparabile» evidenzia Masselli.

«Ci si augura che i sindacati, le associazioni di categoria e la politica tutta si rendano protagonisti del “salvataggio” dell’economia reale del nostro Paese e che il primo provvedimento del nascente governo sia un decreto legge da “pronto soccorso”, scritto in maniera chiara e senza la necessità di circolari interpretative. Non c’è più tempo per le interpretazioni» conclude Masselli.

 

Alfonso Masselli, responsabile relazioni esterne Stilmarmo

 

Marmomac 2022 Verona, Stand Stilmarmo

 

Politecnico di Bari, la Stilmarmo propone Apricena come sede dei Master

Foggia, 8 settembre 2022 – “A breve formalizzeremo la nostra proposta di istituzione ed attivazione nella città di Apricena, in provincia di Foggia, di corsi di master di primo e secondo livello del Politecnico di Bari. Lo faremo subito dopo la 56esima edizione del Marmomac, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica”.

Ad annunciarlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo, player di spicco, a livello internazionale, del settore marmifero di Apricena e che della “Ricerca & Sviluppo” sta facendo il suo mantra.

Il Politecnico di Bari e la Stilmarmo saranno insieme già protagonisti, con installazioni e prototipi molto innovativi a Marmomac, un’importante fiera del settore, che tratta dalla cava al prodotto lavorato, dalle tecnologie e dai macchinari agli utensili, si terrà a Verona dal 27 al 30 settembre prossimi.

La partnership tra l’azienda apricenese, capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della Pietra di Apricena in tutto il mondo, e il PoliBa (primo politecnico del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa) si è intensificata negli ultimi tempi ed ha raggiunto un livello di maturità significativo.

Dopo la loro partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 con l’installazione “Porzione d’Infinito” e la realizzazione della mostra “Quarry Visions”, inaugurata ad Apricena lo scorso 23 luglio, con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Fabio Tellia, associato del celebre studio di architettura “Norman Foster + Partners” di Londra, Anthony Caradonna, docente e ricercatore della prestigiosa università americana “New York Institute of Technology”, e Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica del politecnico barese nonché ideatore della mostra.

A maggio scorso, PoliBa & Stilmarmo si sono aggiudicati il bando pubblico “Riparti” della Regione Puglia col progetto di ricerca “Sistemi autoportanti di facciata impieganti blocchi lapidei di scarto per la progettazione sostenibile in area Mediterranea”, che vede, come responsabile scientifico, Giuseppe Fallacara, del dipartimento di scienza dell’ingegneria civile e dell’architettura del politecnico barese e, quale referente operativo, Cinzia Rinaldi, del dipartimento import/export dell’azienda apricenese. Assegnista del progetto, finanziato dalla Regione Puglia, è il noto architetto Micaela Colella, che ha già iniziato le attività di ricerca (della durata di diciotto mesi) presso l’azienda ed il politecnico pugliesi.

“Lo dobbiamo alla città di Apricena, seconda capitale del marmo italiano (dopo Carrara). Aziende e università dovranno interagire sempre di più. A volerlo è il mercato globale. L’istituzione, l’attivazione e l’organizzazione di corsi di master di primo e secondo livello del Politecnico barese consentiranno di dare risposte concrete alle esigenze provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni. Il settore marmifero di Apricena, per affrontare le grandi sfide globali che ci attendono, ha urgente bisogno di figure professionali altamente specializzate.

Il gruppo Stilmarmo metterebbe a disposizione il suo collaudato know how e le sue strutture per visite didattiche, tirocini, stages. Siamo certi che l’amministrazione comunale, molto sensibile a queste tematiche, non farà mancare i necessari spazi per lezioni frontali, seminari e conferenze, affinché Apricena diventi centro di ricerca e di alta formazione professionale nel settore marmifero italiano”, ha concluso Masselli.

 

 

Bando regionale “Riparti”, se lo aggiudica la Stilmarmo

Bari, 29 luglio 2022 – L’azienda pugliese, capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo, e il PoliBa (primo politecnico del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa) si sono aggiudicati il bando pubblico “RIPARTI” della Regione Puglia.

La misura regionale si colloca all’interno della “Strategia Europa 2020” per una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, la quale ha ribadito il ruolo determinante che la ricerca riveste sul fronte dell’innovazione e dello sviluppo del tessuto socio-economico-industriale coerentemente con la “Smart Specialization Strategy” della Regione Puglia. Fondamentale importanza riveste, a tale scopo, lo sviluppo di competenze specifiche, finalizzate allo sviluppo di ricerche innovative in grado di fondere la conoscenza e l’innovazione con la richiesta dei fabbisogni del tessuto economico-sociale.
Il progetto di ricerca, presentato da PoliBa & Stilmarmo, col titolo “Sistemi autoportanti di facciata impieganti blocchi lapidei di scarto per la progettazione sostenibile in area Mediterranea”, vede, come suo responsabile scientifico, Giuseppe Fallacara, del dipartimento di scienza dell’ingegneria civile e dell’architettura del politecnico barese e, quale suo referente operativo, Cinzia Rinaldi, del dipartimento import/export dell’azienda apricenese. Assegnista del progetto, finanziato dalla Regione Puglia, è il noto architetto Micaela Colella, ricercatrice del medesimo politecnico.

L’obiettivo principale del progetto di ricerca è di determinare nuove modalità di utilizzo del materiale attualmente non commerciabile (di scarto), finalizzato alla definizione di una nuova filiera produttiva per la realizzazione di blocchi in pietra di grande dimensione da impiegare nella costruzione di facciate autoportanti o, in alternativa, in sistemi costruttivi portanti per case a basso impatto ambientale. Tali blocchi saranno specificamente progettati e testati per essere utilizzati in ambito mediterraneo e prevedranno l’integrazione delle componenti impiantistiche e di materiali con ottime proprietà di isolamento termico. Dal punto di vista progettuale, la ricerca intende avvantaggiarsi delle più recenti strategie di prefabbricazione avanzata, di progettazione computazionale e BIM, al fine di creare specifici framework in grado di utilizzare i blocchi in modo flessibile e totalmente personalizzato (mass customization).

«Il raggiungimento degli obiettivi appena descritti, oltre all’espansione economica dell’intera filiera e della Regione Puglia» dichiara Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo «contribuirebbe alla promozione di un approccio maggiormente etico e sostenibile nell’utilizzo delle risorse naturali, delle quali la città di Apricena, con la sua “Pietra” famosa in tutto il mondo, è indiscussa rappresentante. L’impiego cosciente dei materiali lapidei sarebbe in grado di dare un rilevante contributo alla lotta ai cambiamenti climatici. Con questo progetto di ricerca – conclude Masselli – vogliamo caratterizzarci nell’ambito della “manifattura sostenibile”, puntando sulla competitività, l’efficienza, l’innovazione e l’eccellenza tecnologica nei processi produttivi, così da favorire uno sviluppo sostenibile sia in termini di impatto ambientale che sociale».

La partnership con il Politecnico di Bari

La Stilmarmo di Apricena, del cui bacino estrattivo marmifero (secondo in Italia, dopo quello di Carrara) rappresenta il player di spicco a livello internazionale, ha intensificato negli ultimi tempi la partnership con il Politecnico di Bari.

Dopo la partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 con l’installazione “Porzione d’Infinito” e la realizzazione della mostra “Quarry Visions”, inaugurata ad Apricena, in provincia di Foggia, lo scorso 23 luglio, con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Fabio Tellia, associato del celebre studio di architettura “Norman Foster + Partners” di Londra, Anthony Caradonna, docente e ricercatore della prestigiosa università americana “New York Institute of Technology”, e Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica del politecnico barese nonché ideatore della mostra.

 

Bando “RIPARTI” Regione Puglia – Stilmarmo & Politecnico di Bari

 

 

Alfonso Masselli, Responsabile relazioni esterne Stilmarmo
(Ph: Gaz Blanco)

A Milano il “Pane in piazza Forum”, per parlare del pane ed i suoi valori

Milano, 17 marzo 2022 – Pane in piazza Forum, nato per iniziativa di Cesare Marinoni e Luca Piantanida, in collaborazione con Luigi Caricato, patron di “Olio Officina Festival”, è l’evento programmato dalle ore 9:15 alle ore 16:00 di sabato 19 marzo prossimo, a Milano presso la Sala Bramante del Palazzo delle Stelline (corso Magenta 61), per parlare del pane e dei suoi valori storici e solidali, oltre che nutrizionali.

Sarà una giornata di riflessione su materie prime e sostenibilità, sui nuovi strumenti tecnologici e commerciali del settore, ma anche un’occasione per condividere storie di artigiani, imprenditori e donne fornaie in Italia e nel mondo.

Tra quelli in programma, alcuni speech si focalizzeranno su tradizioni, ricette e nuove tendenze di design per i punti vendita, altri si concentreranno sul mestiere del fornaio in Medio Oriente e sul futuro del mondo della panificazione.

Paolo Zunino parteciperà con un intervento sull’innovazione tecnologica a supporto del panificatore, portando ad esempio le soluzioni proposte dai quattro brand che compongono il gruppo WAICO.

WAICO, White Art Italian Companies, il gruppo composto dalle aziende italiane leader nel settore dell’ “Arte Bianca”, sostiene la causa della manifestazione a scopi benefici “Pane in piazza” e partecipa con un intervento al primo forum nazionale organizzato in occasione dell’“Olio Officina Festival”. A parlare sul palco Paolo Zunino, Amministratore Delegato di WAICO.

“Partecipare all’evento di Pane in piazza è fare qualcosa di professionale per il mondo della panificazione, dedicando capacità e risorse a un progetto che migliora le opportunità e le condizioni di vita di tanta gente.”, ha dichiarato Paolo Zunino, Amministratore Delegato Waico.Per noi l’esempio è la base della leadership e siamo onorati di far parte di Pane in piazza”.

Presenziando all’evento, Starmix, Vitella, Effedue e Flamic sostengono la causa “Il Pane della Solidarietà” del Mons. Angelo Pagano, Vescovo della Diocesi di Harar in Etiopia. Al centro dell’iniziativa il progetto del panificio industriale St. Augustin delle città di Dire Drawa, che è stato sviluppato proprio grazie ai proventi di “Pane in piazza” e ha ridato speranza all’intera comunità e lavoro a una decina persone.

Tewodoros e Abiy, due giovani etiopi, sono stati formati nell’arte bianca in Lombardia e sono diventati il fulcro del panificio. Con i loro collaboratori sfornano 7.000 pani a settimana, che vengono venduti principalmente a lavoratori, donne e missionarie della carità e assicurano cibo a orfanotrofi e scuole di Dire Dawa, di ogni religione ed etnia. Obiettivo del progetto è donare pane alle istituzioni benefiche locali e aumentare le occasioni di impiego per i giovani del vicariato di Harar, che si compone di oltre 8 milioni di persone.

L’iniziativa del panificio in Etiopia è nata per opera dei Missionari Cappuccini di piazza Cimitero Maggiore 5 con la Famiglia Marinoni. Proprio di Cesare Marinoni, in collaborazione delle fornaie Milena Pizzocchero e Laura Gioachini, è anche la realizzazione del Globo di Pane, una sfera di quasi 2 metri di diametro modellata con centinaia di forme di pane, che verrà esposta al Palazzo delle Stelline di Milano dal 17 al 19 Marzo.

WAICO invita tutte le aziende del settore a prendere parte all’evento e a sostenere le iniziative benefiche di questa prima nuova edizione di Pane in piazza Forum.

Informazioni su WAICO

Nato dall’unione delle imprese italiane leader nel settore del bakery equipment Vitella, Starmix, Effedue e Flamic, il gruppo WAICO, acronimo di White Art Italian Companies, sviluppa attrezzature professionali scelte dai migliori white artists del mondo.

Spinto dal desiderio di migliorare il lavoro di tanti artigiani e professionisti, WAICO si impegna ogni giorno nella ricerca e nello sviluppo di attrezzature moderne e innovative, in grado di facilitare i professionisti dei settori panetteria, pasticceria, pizzeria e ristorazione nella gestione di impasti e prodotti da forno.

 

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Don Cosimo Schena: il prete poeta da vita a “L’ Amore Vola”, il nuovo libro di poesie

Una raccolta di 140 poesie il cui unico filo conduttore è sempre l’amore universale

Roma, 2 dicembre 2021 – È “L’ Amore Vola” il nuovo libro di poesie di don Cosimo Schena, il prete poeta diventato famoso per cantare l’amore in tutte le sue sfaccettature. Non a caso il popolo del web lo ha incoronato “Poeta dell’Amore”. Don Cosimo Schena è un giovane prete brindisino, dalla verve inarrestabile, sin da quando ha iniziato qualche anno fa a scrivere poesie e recitarle sui social. Da allora non ha più smesso e in poco tempo è diventato un punto di riferimento per centinaia di migliaia di fan che lo seguono sui vari canali social.

La nuova raccolta di poesie

Il prete influencer ha dato ora alle stampe il suo ultimo libro dal titolo “L’Amore Vola”, in cui risuona forte e chiaro il messaggio di Gesù: “Amatevi l’un l’altro”. Il libro, edito da Hercules Book, è una raccolta di 140 poesie che raccontano la grande forza dell’Amore che riesce ad abbattere qualsiasi ostacolo, a trasformare e sanare il cuore ferito degli uomini fino ad arrivare all’Altissimo, a Dio, a Colui che è Amore per definizione.

Don Cosimo con i suoi componimenti grazie ad un linguaggio semplice ma emozionante riesce a donare serenità e ad infondere speranza anche in tempi incerti come quelli che viviamo. Le sue poesie, le sue preghiere, i suoi video, le sue riflessioni sull’amore, sul perdono e sull’accoglienza attirano centinaia di migliaia di fan che lo cercano e lo seguono con costanza e attenzione.

Il boom sui social del prete poeta

I numeri del prete poeata sono sbalorditivi: in poco tempo Don Cosimo Schena ha infatti raggiunto ben 6 milioni di ascolti su Spotify con le sue poesie audio recitate dalla sua stessa voce, con ormai centinaia di migliaia di persone che lo seguono sugli altri canali social, da Facebook ad Instagram, passando per Tik Tok.

Lui, in maniera disarmante spiega questo successo con poche parole:

“Il messaggio di Gesù è universale, tutti a prescindere dal nostro credo, abbiamo bisogno tutti di amore ed io dico: Dio è amore, e visto che siamo stati creati da Lui non possiamo non amare. Prendetevi cura delle persone che avete accanto, fate pace con amici e parenti con cui avete litigato. E se qualcuno vi ha fatto soffrire, perdonatelo: perdonare non è una debolezza, è donare amore che vi ritornerà indietro”.

Per seguire don Cosimo Schena basta seguire questi canali social:

https://youtu.be/oOXCmzX6FnQ

https://instagram.com/doncosimoschena

https://m.facebook.com/doncosimoschena

https://youtube.com/c/donCosimoSchenailPoetadellAmore

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Ufficio Stampa

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La lettera a Mario Draghi: “Il Recovery Plan deve essere occasione di rilancio del settore marmifero italiano”

La lettera a Mario Draghi per chiedere misure per il rilancio del settore marmifero italiano: a scriverla una nota azienda del settore, la Stilmarmo di Apricena (Foggia)

Foggia, 22 febbraio 2021 – Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, che chiede di rilanciare il settore marmifero italiano. A stilarla i responsabili della Stilmarmo di Apricena, in provincia di Foggia, nota industria di import ed export di marmi e pietre.

Questi alcuni passaggi della lettera indirizzata al Presidente Draghi.

L’Unione Europea, per il suo sviluppo, ha individuato 14 materie prime strategiche e tra queste, quelle maggiori, si trovano sotto i nostri piedi: i “marmi” e le “pietre ornamentali”, di cui il bacino marmifero di Carrara e quello di Apricena rappresentano la maggiore “espressione” della natura. Disponiamo, insomma, di straordinarie “risorse” e abbiamo competenze e professionalità. Ma non bastano.

Occorre che il nostro Paese ripensi velocemente la propria politica economica, industriale e, soprattutto, culturale. Il “Recovery Plan” rappresenta il momento giusto per farlo e la sede più opportuna per assegnare ai “marmi” e alle “pietre ornamentali” un ruolo strategico nell’economia nazionale.

I marmi e le pietre ornamentali sono green

Sono risorse “naturali”, green dalle origini. Non è necessario utilizzare fonti primarie di energia per la loro produzione: i “marmi” e le “pietre ornamentali” sono semplicemente sotto i nostri piedi. Vanno soltanto estratti e poi lavorati. La loro durata è senza compromessi e senza pari. Lo testimonia la storia millenaria.

Per uscire dalla crisi, come non pensare, dunque, di puntare su queste straordinarie “risorse” naturali? Ciò potrebbe costituire la terza rivoluzione industriale, se soltanto si considerasse che anche gli “scarti” di estrazione e lavorazione non sono “rifiuti” ma “materia prima secondaria”. Si pensi all’uso tradizionale della “polvere di marmo” come additivo per dentifrici. Secondo gli scienziati, la “farina di pietra” potrebbe anche essere utilizzata come riempitivo per asfalto, cemento, gesso e molto altro. Ma nessuna di queste possibilità ha ancora raggiunto una svolta di mercato, per mancanza di adeguate politiche di sostegno a queste “nuove” economie circolari.

Cosa può, dunque, fare al riguardo il nostro Governo nell’immediatezza? Tantissimo. A partire dall’inserire i “marmi” e le “pietre ornamentali” d’Italia nel “Piano strategico di resilienza e rilancio nazionale”, si creerebbero le premesse per intraprendere la strada di una crescita economica di lungo termine.

Risorse che vanno protette dallo Stato

In che modo? Innanzitutto, tutelando legislativamente le nostre “pietre naturali” dalla concorrenza sempre più crescente di “prodotti ceramici”, che riproducono ormai fedelmente i nostri “marmi” pur non avendo nulla di marmo e che vengono addirittura commercializzati utilizzando impropriamente i nomi delle nostre “pietre naturali”.

Se non tuteliamo i nostri materiali, complice la crisi in atto, le cave ed i laboratori di lavorazione pietre e marmi saranno costretti a ridurre drasticamente il numero degli addetti se non a chiudere i battenti.

I territori interessati perderebbero così altri posti di lavoro diretti e nell’indotto, in un drammatico momento storico. I prodotti non agricoli meritevoli di tutela costituiscono un rilevante potenziale economico, che oggi non possiamo sfruttare appieno.

L’estensione, ad esempio, di protezione di IG (Indicazioni Geografiche) a tali prodotti porterebbe un notevole vantaggio potenziale per le PMI coinvolte ed un contributo significativo all’occupazione e alla crescita economica dei territori interessati.

Gli interventi urgenti 

Per far recuperare quel necessario vantaggio competitivo alle nostre “pietre naturali” in un mercato globalizzato fatto di costi del lavoro disomogenei, occorre intervenire, al più presto, sovvenendo l’industria estrattiva italiana e quella della lavorazione “in loco” di marmi e pietre con misure di sostegno ad hoc.

Ad esempio, prevedendo contributi a fondo perduto e/o crediti d’imposta in conto costi di sbancamento di cava, macchinari, attrezzature e mezzi d’opera nonché a valere sulla promozione e diffusione in tutto il mondo delle nostre “meraviglie” naturali; incentivando, all’uopo, sinergie tra le PMI del settore e le Università italiane; introducendo, altresì, il “gasolio marmifero”, al pari del “gasolio agricolo” e di quello “nautico”.

Subito il “mutuo marmifero”

I “marmi” e le “pietre ornamentali” rappresentano la maggiore risorsa del sottosuolo italiano e contribuiscono al Pil nazionale per un valore di poco superiore all’1%. Un valore di tutto rispetto, che legittimerebbe una maggiore attenzione del mondo creditizio attraverso l’istituzione di forme tecniche di credito specializzato, costruite “su misura” in funzione delle peculiarità del suo processo estrattivo (caratterizzato da consistenti investimenti iniziali in sbancamento di strati sterili per la successiva messa in produzione del giacimento utile), che oggettivamente necessita di periodi di preammortamento finanziario molto più lunghi rispetto a quelli comuni.

Manca, nel nostro sistema, il “credito estrattivo-marmifero”, essendoci, viceversa, il “credito agrario”, il “credito peschereccio” e quello “edilizio”.

L’istituzione di “forme tecniche di credito specializzato” rappresenta – oggi più di allora, essendo ormai “globale” il contesto in cui siamo destinati ad operare – la condizione necessaria ed indispensabile per dare effettivo slancio ad un settore “strategico” qual è quello estrattivo-marmifero.

La “Grande Crisi” che stiamo vivendo, tra forti spinte innovatrici globali e residue resistenze domestiche, potrebbe essere l’occasione giusta per scrivere (insieme) una rivoluzionaria pagina del cambiamento necessario”.

APRICENA STONE IN THE WORLD – www.stilmarmo.it

 

 

 

Premier Mario Draghi

 

Palazzo direzionale STILMARMO

 

 

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Coronavirus e lavoro, i più colpiti sono i giovani: “Importanti lingue e nuove esperienze”

Bologna, 5 giugno 2020 – In Italia il tasso di disoccupazione cresce e i giovani cercano nuove opportunità all’estero. In seguito all’emergenza sanitaria globale legata all’espandersi del Covid-19, il mercato del lavoro italiano sta subendo rallentamenti significativi. Una recente analisi condotta dal social network professionale Linkedin ha evidenziato un calo costante dei tassi di assunzione. Secondo quanto è emerso dal Linkedin Hiring Rate, il crollo dei nuovi contratti lavorativi è aumentato del 62% rispetto allo stesso periodo del 2109.

Come commenta Mariano Mamertino, Senior Economist della piattaforma social, “i dati di Linkedin mostrano come in Italia le assunzioni siano crollate dal momento in cui sono entrate in vigore le norme legate al lockdown all’inizio di questo mese”.

I più colpiti sembrano essere proprio i giovani. Per questo sono sempre di più i ragazzi che decidono di concentrare la propria vita in una valigia e partire. Da una parte il mercato del lavoro italiano in crisi, dall’altra il desiderio di vedere il mondo, conoscere nuove persone e fare nuove esperienze.

Uno dei modi più consigliati per farlo è quello di vivere un anno alla pari negli Stati Uniti. Sono più di mille le ragazze italiane tra i 18 e i 27 anni che infatti decidono ogni anno di fare questo tipo di esperienza, famosa per essere completa sia dal punto di vista linguistico che culturale.

Il costo è l’altro aspetto di grande rilevanza: il biglietto aereo, il vitto, l’alloggio, lo stipendio settimanale, un contributo agli studi e un Workshop di 5 giorni a New York sono a carico della famiglia ospitante.

Per le ragazze italiane partire come ragazza alla pari negli USA non è mai stato così vantaggioso, grazie anche ad associazioni che aiutano le ragazze a trovare le famiglie ed a sistemarsi negli Stati Uniti, come Mondo Insieme, associazione con sede a Bologna specializzata in scambi culturali e programmi linguistici nel mondo.

Con questo tipo di associazioni si ha la garanzia di una partenza con un totale supporto, grazie anche partnership locali come EurAupair Intercultural Child Care Programs, rinomata associazione designata dal Dipartimento di Stato Americano come sponsor per le Au Pair negli Stati Uniti.

Per chi volesse saperne di più su come fare la ragazza alla pari in America sono disponibili maggiori informazioni sul sito internet www.mondoinsieme.it/index.php/au-pair-usa.

 

 

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Per interviste ed informazioni:

Mondo Insieme
Via Castiglione, 35 – 40124 Bologna
Tel.: 051 236890
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Un premio per i giovani e la musica al Penisola Sorrentina

È dedicata a Lino Trezza, il 34enne portuale salernitano morto in un tragico incidente, la sezione “Giovani e musica” del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”

Salerno, 9 settembre 2019 – Anche quest’anno sarà dedicata a Lino Trezza la sezione “Giovani e musica” del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.

Il riconoscimento di rilievo nazionale guidato da Mario Esposito sta scaldando i motori in vista della serata di gala che avrà luogo al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento il  prossimo 26 ottobre.

Lo scorso anno a ritirare il premio fu la cantante Bianca Atzei.

Quest’anno si punta ad un giovane artista, amato dalle giovani generazioni e portatore di un profondo  messaggio sociale attraverso le sue canzoni.

La sezione giovani “Lino Trezza” all’interno del prestigioso Premio di rilevanza nazionale è stata ideata, nel 2017, dal produttore Massimo Marramao, che fu anche il manager di Lino, morto nel 2016 in un terribile incidente al Porto di Salerno.

« La sezione dedicata a Lino intende essere, anzitutto, un segno di vicinanza alla moglie Clelia, alla famiglia e ai tanti amici dello spettacolo e non solo.  Inoltre è un riconoscimento che punta a valorizzare i linguaggi giovanili e la passione civile, diffondendo un messaggio di speranza tra i giovani. Quella stessa speranza che animava Lino: un ragazzo umile, semplice. Lavorava ed amava cantare. Portava nel cuore Salerno e ha perduto tragicamente la propria vita al Porto della sua città, di inverno e di eterno, parafrasando il poeta Alfonso Gatto» spiega il patron della manifestazione Mario Esposito.

La nomination 2019 sarà resa nota durante la conferenza stampa nazionale che si svolgerà a Roma a metà ottobre, in cui saranno proclamati i vincitori, per le diverse sezioni, del Premio, giunto alla ventiquattresima edizione ed inserito nel cartello del POC Campania dall’Assessore regionale al Turismo Corrado Matera.

 

Arriva Roma Junior Diving Cup: spettacolo di tuffi e solidarietà al Foro Italico

Per la prima volta due partecipanti amputate eseguiranno una dimostrazione speciale dello sport…

Roma, 24 luglio 2019 – Tuffi di livello internazionale con un occhio speciale per le disabilità: da venerdì 26 a domenica 28 luglio allo Stadio del Nuoto del Foro Italico a Roma ritorna la Roma Junior Diving Cup, manifestazione di tuffi organizzata dalla società sportiva M.R. Sport, fondata dai fratelli Nicola, Tommaso e Maria Marconi, ex atleti della nazionale italiana e campioni europei della specialità, e dal tecnico federale Domenico Rinaldi.

La tre giorni di tuffi giunge quest’anno alla sua nona edizione e accoglierà decine di atleti tra i 14 e i 18 anni da tutta Italia e da diverse nazioni europee. Una vera occasione per le giovani promesse dei tuffi e per tuffatori con diverse abilità per incontrare atleti di pari livello e gareggiare in un vero contesto internazionale.

Come da tradizione la Roma Junior Diving Cup (www.romajuniordivingcup.it) sarà preceduta, giovedì 25 luglio, dal Meeting Internazionale FISDIR, una gara per atleti con varie disabilità che permette a questi giovani tuffatori di prendere parte a una manifestazione con un autentico regolamento e una regolare giuria.

Il Meeting, supportato dagli enti locali, come Comune di Roma Capitale e Regione Lazio, e da numerose realtà del territorio, è il culmine stagionale di un percorso sportivo, denominato “Tuffi Adapted” che la M.R. Sport rinnova annualmente a titolo gratuito nei confronti di atleti affetti da disturbi dello spettro autistico, sindrome di Down e altri tipi di disabilità intellettive.

In questa edizione, e per la prima volta, due partecipanti amputate eseguiranno una dimostrazione speciale dello sport che praticano.

La Roma Junior Diving Cup gode del patrocinio del CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano e della FIN – Federazione Italiana Nuoto, e a partire dallo scorso anno fa parte del calendario ufficiale delle manifestazioni della Federnuoto in qualità di gara extrafederale.

L’ingresso ai due eventi è libero e gratuito.

 

 

 

Tuffi al Foro Italico per la Roma Junior Diving Cup.

 

Tuffi al Foro Italico per la Roma Junior Diving Cup.

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