Tanti volti noti erano presenti al teatro Arcobaleno di Roma dove, per celebrare la ricorrenza, il popolare attore napoletano è andato in scena con la pièce “Isso, essa e ‘o malamente”
Roma – Pubblico delle grandi occasioni quello che si è visto l’altra sera al teatro Arcobaleno di Roma in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni di carriera del celebre attore Vittorio Marsiglia, ultimo erede della famosa macchietta napoletana. La ricorrenza non poteva essere celebrata più degnamente se non proponendo quello che è ormai diventato un classico del suo repertorio “Isso, essa e ‘o malamente”, di cui è andata in scena la prima, con la partecipazione sul proscenio dei bravissimi Lucio Bastolla, Saverio Mattei e Barbara Corcione, per la magistrale regia di Giancarlo Nicotra. Un’esilarante viaggio tra vari personaggi partenopei caratteristici di un’epoca che si colloca nella prima metà del secolo scorso, fino a giungere all’interpretazione del noto Armando Gil, quando Marsiglia ha imbracciato una chitarra e si è esibito nell’esecuzione dei tradizionali brani a doppio senso legati al personaggio, catturando l’attenzione della platea e coinvolgendola in una significativa estasi emotiva sfociata naturalmente in un profluvio di reiterati applausi. Tra il pubblico era presente anche il giornalista direttore di Italymedia.it e presidente del movimento politico Italia dei Diritti Antonello De Pierro, che tanti ricordano come direttore e voce storica di Radio Roma. Con la sua presenza De Pierro, che attualmente figura tra i politici più seguiti sul web come riportato nella classifica ufficiale http://www.baroncelli.eu/politici_italiani/ , in aggiornamento quotidiano, ha voluto testimoniare quell’impegno che sta portando avanti col movimento che presiede a sostegno della cultura teatrale, che molto spesso viene relegata ai margini dalla politica. Accanto a lui la nota attrice Adriana Russo, una delle figure più emblematiche della commedia all’italiana, di cui ha scritto le pagine più belle con la partecipazione a numerosissime pellicole. La Russo, che è stata legata per anni a Pippo Baudo, è unita a De Pierro da un profondo sentimento reciproco di amicizia e stima. Tra gli altri numerosi nomi e volti noti presenti è d’uopo citare il grande Renzo Arbore, l’inossidabile Franco Nero, la deliziosa giornalista Federica Rinaudo, Edoardo Vianello, Tony Binarelli, Alex Partexano, Claudio Mattone, Gianni Mauro dei Pandemonium, Roberta Sanzò, Luciana Frazzetto, Jolanda Gurreri, Claudio Veneziano, l’infaticabile editore di Inciucio Giò Di Giorgio, e i mitici Gigi Miseferi e Giacomo Battaglia dell’indimenticabile duo del Bagaglino e delle tante trasmissioni targate Castellacci e Pingitore.
Antonello De Pierro e Amedeo Minghi ai 30 anni del Giornale del Lazio
Durante la serata per i festeggiamenti, organizzata da Lisa Bernardini e condotta da Claudio Guerrini e Rosaria Renna, al presidente dell’Italia dei Diritti è stato consegnato un premio quale riconoscimento professionale per la comunicazione, che ha dedicato a Paolo Borsellino, il giudice ucciso da Cosa nostra e a Federica Angeli, giornalista di Repubblica che vive sotto scorta
Roma – Erano circa trentamila le persone che l’altra sera hanno riempito piazza Roma, ad Aprilia, in provincia di Latina, per festeggiare il traguardo dei trent’anni di attività tagliato dal Giornale del Lazio, il prestigioso organo di stampa locale che è stato ed è un importante punto di riferimento per tutto il territorio pontino. Incontenibile la soddisfazione di Ben Jorillo, che nel giugno del 1984 diede vita a questa realtà editoriale, apparso visibilmente emozionato, come pure il direttore Bruno Jorillo, circondato dall’affetto di tutto lo staff redazionale. Una serata indimenticabile condotta magistralmente da Claudio Guerrini e Rosaria Renna di Rds, che ha visto la partecipazione di tanti ospiti che si sono esibiti sul palco, da Marko Tana a Giada Agasucci e Nick Casciaro del programma Amici, per finire con una performance suggestiva del grande Amedeo Minghi, che ha trascinato il pubblico sull’onda delle emozioni regalate da alcuni dei suoi più grandi successi. Particolarmente toccante è stato il momento in cui è salita sul palco la bella e brava cantante e ballerina Daniela Parrozzani, che si è esibita e ha parlato del suo commendevole impegno sociale contro la violenza sulle donne, accennando al progetto del fotografo Michele Simolo, dal titolo “No violence”, che vede come testimonial alcune attrici che interpretano le sofferenze femminili nei casi di specie. Tra un’esibizione e l’altra sono stati consegnati dei premi a vari personaggi del mondo dello sport, spettacolo e giornalismo. Un momento molto gradito dal pubblico, grazie soprattutto alla perfetta regia dell’indefessa Lisa Bernardini, che ha avuto la gioia di salutare il successo dell’evento festeggiando il suo genetliaco. Tra i premiati anche il presidente dell’Italia dei Diritti Antonello De Pierro, a cui il riconoscimento è stato assegnato per la sua intensa attività giornalistica, in particolar modo esplicitata nel campo del sociale, come direttore di Italymedia.it, e in passato come direttore e voce storica di Radio Roma. De Pierro ha catturato l’attenzione e l’entusiasmo della piazza gremita scegliendo due dediche per il riconoscimento tributatogli. Uno striscione con la scritta “Aprilia è contro la mafia” e la concomitanza con il 22esimo anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della Polizia di Stato Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, non sono sfuggiti al leader dell’Italia dei Diritti.
Dopo una domanda di Rosaria Renna sulla sua attività professionale De Pierro ha tagliato corto rivolgendo la sua attenzione al motivo dell’evento: “Siamo qui per festeggiare i trent’anni di uno storico giornale del Lazio e, in questi momenti di crisi per l’editoria, raggiungere questo traguardo è un’impresa ardua. Sono onorato di ricevere questo graditissimo riconoscimento, per il quale voglio fare due dediche. E per fare ciò approfitto di questa piazza meravigliosa e di uno striscione che ripudia la mafia appeso alle nostre spalle. In questa piazza ci sono tanti di quei giovani a cui una certa politica e vari altri rappresentanti infedeli delle istituzioni hanno disegnato un futuro nel segno della precarietà e dell’incertezza. E’ quell’orrendo e ributtante comportamento, il più delle volte sottovalutato che io chiamo “mafia dei colletti bianchi” oppure “crimine istituzionalizzato”, che è ancora più odioso e spesso si interseca o si sovrappone, fondendosi, al crimine propriamente detto. E’ esattamente ciò che aveva compreso Paolo Borsellino, che 22 anni fa perse la vita insieme a 5 dei 6 agenti della scorta. E’ a lui e a quei 5 servitori dello Stato, nonché a al giudice Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e ai tre agenti che morirono a Capaci, che dedico questo premio. Ora vi racconto un episodio che mi è stato riferito qualche anno fa da Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, in occasione di una convention. Io in quel momento ho provato vergogna e indignazione. Alla fine mi piacerebbe che voi faceste un applauso e, più forte sarà l’applauso, più forte saranno la vergogna e l’indignazione che proverete come ho fatto io allora e ancora ne provo. Dopo i funerali di stato la salma di Emanuela Loi fu trasferita in Sardegna per le esequie private. Ebbene lo Stato chiese alla famiglia il rimborso delle spese di trasporto”.
Un forte e lungo applauso è seguito all’esternazione di questa vicenda da tutta la piazza, nessuno escluso, al termine del quale De Pierro, che ha inscenato in passato diciotto incatenamenti di protesta contro la corruzione di alcuni vigili urbani di Roma, ha continuato con la seconda dedica: “Alcuni anni fa, in seguito ad alcuni esposti presentati per denunciare numerosi illeciti da parte di persone risultate poi in rapporti con un noto clan del litorale, che hanno potuto godere di clamorose coperture da parte di alcuni vigili urbani e di alcuni dipendenti dell’ufficio tecnico dell’allora XIII Municipio, nonché di comportamenti favorevoli da parte di altri pezzi delle istituzioni sempre di Ostia, ho subito numerose azioni vessatorie proprio da parte di alcuni vigili urbani, tesi a evitare che io continuassi nelle mie denunce, temendo forse che emergessero gli illeciti e di conseguenza le omissioni commesse. Le persone interessate, quando si accorsero che tali atti intimidatori direi di tipo istituzionale non sortivano effetti, provarono con quelli in stile mafioso, presentandosi sotto casa mia a minacciarmi di morte e aggredirmi con un noto esponente malavitoso, la cui caratura criminale è stata meglio delineata successivamente da inquirenti e cronache giudiziarie per il coinvolgimento in altre vicende. Il mio specifico episodio fu rubricato da un’informativa quantomeno distratta come una banale lite e non quale atto di stampo mafioso qual era, giacendo nella competenza del Giudice di Pace e destinato alla prescrizione. La coraggiosa collega Federica Angeli di Repubblica è stata minacciata di morte dallo stesso boss e ora si trova a vivere sotto scorta. E’ a lei che voglio indirizzare la seconda dedica. Grazie a tutti”.
La fine dell’intervento è stata salutata con uno scrosciante applauso teso a sottolineare l’apprezzamento per l’intervento. L’immensa platea che ha invaso piazza Roma e le vie limitrofe per assistere allo spettacolo ha mostrato un alto gradimento anche per gli altri premiati. che si sono alternati sul palco accompagnati sempre da una forte dose di entusiasmo, scandita da ovazioni e battimani.
Come per Cecilia Primerano, conduttrice del Tg1 e colonna portante della trasmissione Porta a Porta, Angelo Mellone, giornalista, scrittore e dirigente del pomeriggio di Rai uno, l’eclettica attrice e regista Virginia Barrett, gli attori Lando Buzzanca, che per improvvisi impegni lavorativi ha dovuto disertare il palco di Aprilia inviando una lettera, ed Edoardo Siravo, uno dei più autorevoli interpreti del nostro panorama teatrale, cinematografico e televisivo, il giovane conduttore e regista Anthony Peth, l’ex gieffina Floriana Secondi, indubbiamente la figura più effervescente e fuori dagli schemi tra coloro che hanno frequentato la casa più famosa d’Italia, e il pugile Domenico Spada, ex campione mondiale Silver WBC e attuale numero 2 al mondo nella stessa categoria.
(Foto di Michele Simolo)
Antonello De Pierro riceve premio ad Aprilia e lo dedica a Borsellino
Al presidente dell’Italia dei Diritti è stato consegnato un riconoscimento professionale per la comunicazione, in occasione dei festeggiamenti per i trent’anni del Giornale del Lazio, in una serata organizzata da Lisa Bernardini e condotta da Claudio Guerrini e Rosaria Renna di Rds. Oltre al giudice ucciso da Cosa nostra l’ha dedicato a Federica Angeli, giornalista di Repubblica che vive sotto scorta
Roma – Erano circa trentamila le persone che l’altra sera hanno riempito piazza Roma, ad Aprilia, in provincia di Latina, per festeggiare il traguardo dei trent’anni di attività tagliato dal Giornale del Lazio, il prestigioso organo di stampa locale che è stato ed è un importante punto di riferimento per tutto il territorio pontino.
Incontenibile la soddisfazione di Ben Jorillo, che nel giugno del 1984 diede vita a questa realtà editoriale, apparso visibilmente emozionato, come pure il direttore Bruno Jorillo, circondato dall’affetto di tutto lo staff redazionale. Una serata indimenticabile condotta magistralmente da Claudio Guerrini e Rosaria Renna di Rds, che ha visto la partecipazione di tanti ospiti che si sono esibiti sul palco, da Marko Tana a Giada Agasucci e Nick Casciaro del programma Amici, per finire con una performance suggestiva del grande Amedeo Minghi, che ha trascinato il pubblico sull’onda delle emozioni regalate da alcuni dei suoi più grandi successi. Particolarmente toccante è stato il momento in cui è salita sul palco la bella e brava cantante e ballerina Daniela Parrozzani, che si è esibita e ha parlato del suo commendevole impegno sociale contro la violenza sulle donne, accennando al progetto del fotografo Michele Simolo, dal titolo “No violence”, che vede come testimonial alcune attrici che interpretano le sofferenze femminili nei casi di specie. Tra un’esibizione e l’altra sono stati consegnati dei premi a vari personaggi del mondo dello sport, spettacolo e giornalismo. Un momento molto gradito dal pubblico, grazie soprattutto alla perfetta regia dell’indefessa Lisa Bernardini, che ha avuto la gioia di salutare il successo dell’evento festeggiando il suo genetliaco. Tra i premiati anche il presidente dell’Italia dei Diritti Antonello De Pierro, a cui il riconoscimento è stato assegnato per la sua intensa attività giornalistica, in particolar modo esplicitata nel campo del sociale, come direttore di Italymedia.it, e in passato come direttore e voce storica di Radio Roma. De Pierro ha catturato l’attenzione e l’entusiasmo della piazza gremita scegliendo due dediche per il riconoscimento tributatogli. Uno striscione con la scritta “Aprilia è contro la mafia” e la concomitanza con il 22esimo anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della Polizia di Stato Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, non sono sfuggiti al leader dell’Italia dei Diritti.
Dopo una domanda di Rosaria Renna sulla sua attività professionale De Pierro ha tagliato corto rivolgendo la sua attenzione al motivo dell’evento: “Siamo qui per festeggiare i trent’anni di uno storico giornale del Lazio e, in questi momenti di crisi per l’editoria, raggiungere questo traguardo è un’impresa ardua. Sono onorato di ricevere questo graditissimo riconoscimento, per il quale voglio fare due dediche. E per fare ciò approfitto di questa piazza meravigliosa e di uno striscione che ripudia la mafia appeso alle nostre spalle. In questa piazza ci sono tanti di quei giovani a cui una certa politica e vari altri rappresentanti infedeli delle istituzioni hanno disegnato un futuro nel segno della precarietà e dell’incertezza. E’ quell’orrendo e ributtante comportamento, il più delle volte sottovalutato che io chiamo “mafia dei colletti bianchi” oppure “crimine istituzionalizzato”, che è ancora più odioso e spesso si interseca o si sovrappone, fondendosi, al crimine propriamente detto. E’ esattamente ciò che aveva compreso Paolo Borsellino, che 22 anni fa perse la vita insieme a 5 dei 6 agenti della scorta. E’ a lui e a quei 5 servitori dello Stato, nonché a al giudice Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e ai tre agenti che morirono a Capaci, che dedico questo premio. Ora vi racconto un episodio che mi è stato riferito qualche anno fa da Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, in occasione di una convention. Io in quel momento ho provato vergogna e indignazione. Alla fine mi piacerebbe che voi faceste un applauso e, più forte sarà l’applauso, più forte saranno la vergogna e l’indignazione che proverete come ho fatto io allora e ancora ne provo. Dopo i funerali di stato la salma di Emanuela Loi fu trasferita in Sardegna per le esequie private. Ebbene lo Stato chiese alla famiglia il rimborso delle spese di trasporto”.
Un forte e lungo applauso è seguito all’esternazione di questa vicenda da tutta la piazza, nessuno escluso, al termine del quale De Pierro, che ha inscenato in passato diciotto incatenamenti di protesta contro la corruzione di alcuni vigili urbani di Roma, ha continuato con la seconda dedica: “Alcuni anni fa, in seguito ad alcuni esposti presentati per denunciare numerosi illeciti da parte di persone risultate poi in rapporti con un noto clan del litorale, che hanno potuto godere di clamorose coperture da parte di alcuni vigili urbani e di alcuni dipendenti dell’ufficio tecnico dell’allora XIII Municipio, nonché di comportamenti favorevoli da parte di altri pezzi delle istituzioni sempre di Ostia, ho subito numerose azioni vessatorie proprio da parte di alcuni vigili urbani, tesi a evitare che io continuassi nelle mie denunce, temendo forse che emergessero gli illeciti e di conseguenza le omissioni commesse. Le persone interessate, quando si accorsero che tali atti intimidatori direi di tipo istituzionale non sortivano effetti, provarono con quelli in stile mafioso, presentandosi sotto casa mia a minacciarmi di morte e aggredirmi con un noto esponente malavitoso, la cui caratura criminale è stata meglio delineata successivamente da inquirenti e cronache giudiziarie per il coinvolgimento in altre vicende. Il mio specifico episodio fu rubricato da un’informativa quantomeno distratta come una banale lite e non quale atto di stampo mafioso qual era, giacendo nella competenza del Giudice di Pace e destinato alla prescrizione. La coraggiosa collega Federica Angeli di Repubblica è stata minacciata di morte dallo stesso boss e ora si trova a vivere sotto scorta. E’ a lei che voglio indirizzare la seconda dedica. Grazie a tutti”.
La fine dell’intervento è stata salutata con uno scrosciante applauso teso a sottolineare l’apprezzamento per l’intervento. L’immensa platea che ha invaso piazza Roma e le vie limitrofe per assistere allo spettacolo ha mostrato un alto gradimento anche per gli altri premiati. che si sono alternati sul palco accompagnati sempre da una forte dose di entusiasmo, scandita da ovazioni e battimani.
Come per Cecilia Primerano, conduttrice del Tg1 e colonna portante della trasmissione Porta a Porta, Angelo Mellone, giornalista, scrittore e dirigente del pomeriggio di Rai uno, l’eclettica attrice e regista Virginia Barrett, gli attori Lando Buzzanca, che per improvvisi impegni lavorativi ha dovuto disertare il palco di Aprilia inviando una lettera, ed Edoardo Siravo, uno dei più autorevoli interpreti del nostro panorama teatrale, cinematografico e televisivo, il giovane conduttore e regista Anthony Peth, l’ex gieffina Floriana Secondi, indubbiamente la figura più effervescente e fuori dagli schemi tra coloro che hanno frequentato la casa più famosa d’Italia, e il pugile Domenico Spada, ex campione mondiale Silver WBC e attuale numero 2 al mondo nella stessa categoria.
(Foto di Fabrizio Bettinelli)
Antonello De Pierro rende omaggio a Manfredi alla Quercia del Tasso
Il presidente dell’Italia dei Diritti ha partecipato a Roma alla prima dello spettacolo “Gente di facili costumi”, portato in scena da Luciana Frazzetto e Geppi Di Stasio
Roma – Non si ferma la campagna di sostegno avviata dal movimento politico Italia dei Diritti e dal suo presidente Antonello De Pierro a favore della cultura e, in particolare del teatro. E come già fatto in altre occasioni, l’altra sera De Pierro ha partecipato, presso l’Anfiteatro della Quercia del Tasso a Roma, alla prima dello spettacolo in omaggio a Nino Manfredi, portato in scena dai bravissimi Luciana Frazzetto e Geppi Di Stasio, dal titolo “Gente di facili costumi”. Una commedia scritta a quattro mani dal compianto artista ciociaro, di cui ricorre quest’anno il decennale della morte, e da Nino Marino, presente alla serata inaugurale, che rispecchia fedelmente quella capacità di giungere alle corde emozionali del pubblico con semplicità e genuinità creativa, che ha caratterizzato la sua lunga e intensa carriera. Una rappresentazione di grande qualità, impreziosita dall’esibizione in apertura dei giovani musicisti dell’Associazione Sei Corde, diretta dal maestro Fabio Saveri, che si sono cimentati in una suggestiva riproposizione di “Roma nun fa’ la stupida stasera”, resa ancora più travolgente dalla magistrale interpretazione di Rossana Ferri. Ad applaudire in prima fila c’era Erminia Manfredi, che ha apprezzato notevolmente l’impeccabile professionalità dei due attori sul palco, diretti da Massimo Milazzo, estrinsecata nella pièce che più rappresenta l’espressione del genio artistico di suo marito.
“Uno spettacolo eccezionale curato nei minimi particolari – ha dichiarato De Pierro – reso perfetto dal talento di Luciana e Geppi. E’ importante tenere alta l’attenzione su quello che è il nostro patrimonio artistico, che certa politica tende a relegare ai margini, probabilmente non essendo in grado di coglierne appieno la sua importanza. I tagli dei fondi in settori come la cultura, al pari della sanità e altri comparti cruciali del nostro parenchima sociale, sono un imperdonabile omicidio-suicidio. Non possiamo accettare passivamente comportamenti messi in atto da persone incompetenti che tendono a far sprofondare nell’oblìo il fatto che l’Italia non è stata mai avara di talenti e c’è un esercito di bravi artisti che ha bisogno di esprimersi e che forse incute timore, tenendo conto della visione borbonica di alcuni politici di fronte ai fermenti culturali, paura forse di scalfire quelle certezze che permettono loro di tenere ben salde le terga agli scranni del potere. E non venissero a raccontarci l’abusata favoletta della crisi. L’alibi ormai non regge più. Se mancano i fondi è perché c’è un manipolo di politicanti, di burocrati di stato e di dipendenti pubblici, che hanno depredato le casse dei corpi collettivi, elevando a sistema una sorta di crimine istituzionalizzato basato sulla corruzione, sul conflitto di interessi, in nome di quegli interessi personali sul cui altare hanno sacrificato il bene della collettività. E questo è avvenuto, e purtroppo avviene ancora, nonostante gli sforzi di gran parte della magistratura, perché spesso, al di là delle responsabilità penali, la statura morale di alcuni ributtanti individui è completamente inadeguata ai posti di potere occupati. Una vergogna che prima o poi dovrà essere almeno ridimensionata, altrimenti saremo destinati a giungere presto a un punto di non ritorno”.
A godere della performance scenica dei protagonisti, nell’incantevole cornice offerta dal Gianicolo, c’erano, tra gli altri, Adriana Russo, Alex Partexano, Emanuele Vezzoli (che hanno lavorato con l’indimenticabile Manfredi), Gigi Miseferi, Maria Monsè, Iolanda Gurreri, Anthony Peth, Giuseppe Grifeo Di Partanna, Leonardo Madier, Angelo Ciccio Nizzo, Alexandra Filotei, Daniela Martani, Salvatore Scirè, Francesco Felicissimo, Andrea Pintucci, Liana Amicone con il marito Idrissi Abdallah, Andrea Quintili, Mara Keplero, Enzo Ferreri, Marcella Pretolani, Adriano Di Benedetto, Giò Di Giorgio, Emilio Sturla Furnò, Gipo Ciccone.
(Foto di Adriano Di Benedetto)
Antonello De Pierro e Daniela Miniucchi al Galà delle Margherite
L’evento benefico si è svolto a Roma presso l’Excelsior e ha visto la consegna del premio Nino Manfredi a Franca Valeri
Roma – Anche quest’anno, come ormai è consolidata consuetudine, si è rivelata un grande successo la manifestazione benefica “Galà delle Margherite”. L’evento, organizzato impeccabilmente da Bianca Maria Caringi Lucibelli e condotto da Nino Graziano De Luca, si è tenuto a Roma presso l’hotel Excelsior di via Veneto e ha puntato a raccogliere fondi da destinare al reparto di radiologia dell’ospedale italiano “Umberto I” del Cairo, per dotarlo di Tac e risonanza magnetica. Un obiettivo raggiunto grazie alla generosità dei tanti ospiti che hanno risposto puntualmente all’appello dell’organizzatrice e che hanno potuto apprezzare e applaudire il personaggio più atteso della serata, la grande attrice Franca Valeri, a cui quest’anno è stato consegnato il premio Nino Manfredi, riconoscimento da qualche anno legato alla kermesse. E proprio Erminia, vedova del compianto attore ciociaro, figurava tra gli illustri invitati, insieme ad Anna Procaccini Foà, moglie dell’incommensurabile Arnoldo, scomparso da alcuni mesi. Molto legato alla famiglia Foà il giornalista Antonello De Pierro, presidente del movimento Italia dei Diritti e direttore di Italymedia.it, già direttore e voce storica di Radio Roma, che non ha voluto mancare all’appuntamento benefico e ha raggiunto i prestigiosi saloni dell’Excelsior accompagnato dall’incantevole giornalista Rai Daniela Miniucchi, anche se è dovuto scappare molto presto per un impegno improcrastinabile. Tra gli altri presenti la splendida conduttrice televisiva e attrice Maria Monsè, giunta col marito Salvatore Paravia, la bella e brava attrice Elisabetta Pellini, il marchese Giuseppe Ferrajoli, il conte Andrea Marini Sera con la moglie Michela Paliotta Sera, la marchesa Dani del Secco D’Aragona, Marina Ripa di Meana, Sara Iannone, Fioretta Mari, il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, l’attore Claudio Bondatti.
(Foto di Fabrizio Bettinelli)
Antonello De Pierro e Anna Procaccini Foà al Galà delle Margherite
L’evento benefico si è svolto a Roma presso l’Excelsior e ha visto la consegna del premio Nino Manfredi a Franca Valeri
Roma – Anche quest’anno, come ormai è consolidata consuetudine, si è rivelata un grande successo la manifestazione benefica “Galà delle Margherite”. L’evento, organizzato impeccabilmente da Bianca Maria Caringi Lucibelli e condotto da Nino Graziano De Luca, si è tenuto a Roma presso l’hotel Excelsior di via Veneto e ha puntato a raccogliere fondi da destinare al reparto di radiologia dell’ospedale italiano “Umberto I” del Cairo, per dotarlo di Tac e risonanza magnetica. Un obiettivo raggiunto grazie alla generosità dei tanti ospiti che hanno risposto puntualmente all’appello dell’organizzatrice e che hanno potuto apprezzare e applaudire il personaggio più atteso della serata, la grande attrice Franca Valeri, a cui quest’anno è stato consegnato il premio Nino Manfredi, riconoscimento da qualche anno legato alla kermesse. E proprio Erminia, vedova del compianto attore ciociaro, figurava tra gli illustri invitati, insieme ad Anna Procaccini Foà, moglie dell’incommensurabile Arnoldo, scomparso da alcuni mesi. Molto legato alla famiglia Foà il giornalista Antonello De Pierro, presidente del movimento Italia dei Diritti e direttore di Italymedia.it, già direttore e voce storica di Radio Roma, che non ha voluto mancare all’appuntamento benefico e ha raggiunto i prestigiosi saloni dell’Excelsior accompagnato dall’incantevole giornalista Rai Daniela Miniucchi, anche se è dovuto scappare molto presto per un impegno improcrastinabile. Tra gli altri presenti la splendida conduttrice televisiva e attrice Maria Monsè, giunta col marito Salvatore Paravia, la bella e brava attrice Elisabetta Pellini, il marchese Giuseppe Ferrajoli, il conte Andrea Marini Sera con la moglie Michela Paliotta Sera, la marchesa Dani del Secco D’Aragona, Marina Ripa di Meana, Sara Iannone, Fioretta Mari, il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, l’attore Claudio Bondatti.
(Foto di Fabrizio Bettinelli)