Smartworking, ovvero lavorare con intelligenza per vivere meglio

Milano, 30 agosto 2019 – Lo smartworking come nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità ed autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati e della focalizzazione degli obbiettivi professionali, come definito dall’Osservatorio del Politecnico di Milano.

A parlarne il nuovo saggio  “Il lavoro intelligente” di Ugo Serena, in uscita ai primi di settembre.

Saggio che è strutturato in tre parti.

La prima è dedicata ai vantaggi ambientali, economici e sociali che questa modalità di lavoro ci sta offrendo e di come essa consentirà di allocare al meglio le proprie risorse economiche e umane, abbattendo i costi e incrementando la produttività.

Ma poiché il benessere delle persone e dell’ambiente va di pari passo con l’efficienza delle aziende si illustrano i vantaggi dello smartworking per la nostra qualità della vita, come questo sia un’occasione per promuovere le pari opportunità in termini reali, consentire a uomini e donne di gestire meglio lavoro e famiglia, permettere a persone disabili di essere considerate alla pari degli altri, lavorare pragmaticamente in modo più efficace conciliando lavoro e vita.

Meritiamo di vivere dove vogliamo e di avere tempo per coltivare i nostri interessi, le nostre relazioni, la nostra creatività e metterli in relazione con il nostro lavoro.

La seconda parte del libro è dedicata al diverso modello di management necessario a promuovere questa visione.

Un modello fondato su parametri qualitativi anziché quantitativi, un modello in cui da un sistema fondato sulla gerarchia e le procedure standardizzate si passa a una struttura costruita sulla crescita delle competenze e delle responsabilità individuali.

Infine il libro si rivolge direttamente ai lavoratori fornendo suggerimenti pratici per sfruttare nel modo migliore questa opportunità, che richiede responsabilità, organizzazione, disciplina e impegno.

Particolare attenzione è rivolta ad un modello di comunicazione costruttivo e pragmatico volto a trovare convergenze e ad evitare conflitti, finalizzato alla realizzazione degli obiettivi professionali e del benessere personale.

CHI È UGO SERENA

Ugo Serena ha iniziato sua esperienza professionale a Londra nel 1988 presso Assitalia UK.

Da allora ha lavorato per alcune delle più importanti compagnie assicurative italiane e per i principali riassicuratori internazionali.

Attualmente si occupa del coordinamento del Ramo Responsabilità Civile per Austria Central Eastern Europe e Russia per Generali CEE Holding con sede a Praga.

Da circa tre anni svolge una parte sostanziale del suo lavoro attraverso lo smartworking.

E’ autore del libro “Undrewriting il mestiere di immaginare”, di cui è disponibile la traduzione in Inglese, e dell’omonimo blog.

 

 

Robot e Industria 4.0: minaccia o spinta al mercato del lavoro?

Milano, 19 maggio 2017 – Industria 4.0, Internet of Things, Intelligenze Artificiali e chi più ne ha più ne metta.  Insomma, i robot sono fra noi.

E se per adesso la loro presenza, nel caso delle PMI, può forse passare inosservata, tutt’altro sta succedendo in quelle grandi industrie che stanno già sperimentando i più avveniristici strumenti del digital manufacturing.

L’impatto del digitale sul lavoro

Ma come sarà il mercato del lavoro nei prossimi dieci anni? Come cambierà il mondo della ricerca e della selezione del personale in una società in cui sempre più lavori di routine saranno affidati a delle macchine più o meno senzienti?

Amazon non si è di certo affidata ad un cacciatore di teste per assumere quei 10.000 robot che dal 2014 smistano le merci nei suoi enormi magazzini.

Quale sarà il destino dei lavoratori se le fabbriche, gli uffici e i magazzini si riempiranno di macchinari autonomi dotati di un’intelligenza artificiale appositamente sviluppata per eseguire alla perfezione un determinato lavoro?

Come ricorda Carola Adami, fondatrice e CEO di Adami & Associati (www.adamiassociati.com), società specializzata nella ricerca e selezione di personale per Pmi e multinazionali, «il timore di ritrovarsi disoccupati a causa del progresso tecnologico è una paura antica: di fatto questa preoccupazione è nata con il concetto stesso di industria moderna».

Basti pensare infatti che già nel 1940 il presidente americano Franklin Delano Roosevelt non esitò nell’affermare che, ad un decennio di distanza dalla Grande Depressione, gli USA continuavano «a creare posti di lavoro più lentamente di quanti l’innovazione tecnologica ne eliminasse».

Le paure di Roosevelt e di molti cittadini americani, come però sappiamo, si rivelarono del tutto infondate. Sarà forse così anche con l’automazione e l’industria 4.0?

Non sono certo pochi gli studi che fanno temere il peggio per il mercato del lavoro: Frey e Osborne, due ricercatori dell’Università di Oxford, hanno infatti stimato che entro il 2040 il 47% dei lavori negli Usa sarà svolto da robot.

Sono invece molto più cauti Arntz, Gregory e Zierahn, che per conto dell’Ocse hanno calcolato che solamente il 9% delle occupazioni dei 21 Paesi più industrializzati del mondo sarebbero effettivamente a rischio per via della automazione.

Questa seconda stima è di fatto confermata da uno studio degli analisti di McKinsey, secondo il quale solamente il 5% delle occupazioni odierne può essere effettivamente e completamente automatizzato.

Con il progresso tecnologico dei prossimi anni però – come prosegue l’indagine di McKinsey – la percentuale potrebbe salire fino al 49%.

I dati provenienti dagli studi più allarmanti vanno ovviamente ad influenzare la visione di molti cittadini, anche in Italia.

Stando infatti al rapporto AGI-Censis Uomini, robot e tasse: il dilemma digitale, il 37,8% degli italiani è fermamente convinto che la robotizzazione dei processi produttivi non potrà che portare ad una riduzione dei posti di lavoro. Il 33,5% degli intervistati sostiene al contrario che i posti di lavoro aumenteranno, mentre il 28,5% del campione pensa che l’automazione non porterà nessun cambiamento sull’ammontare delle opportunità lavorative.

«In realtà», sostiene Carola Adami, «la progressiva automazione ci mette di fronte, piuttosto che ad uno vero stravolgimento del mercato del lavoro, ad un necessario cambiamento culturale. In questo senso, le aziende devono investire in un processo di continuo aggiornamento delle competenze dei propri dipendenti».

La tanto temuta quarta rivoluzione industriale potrebbe dunque essere una opportunità di espansione per il mondo del lavoro «se le aziende saranno in grado di sfruttare razionalmente le nuove tecnologie» ha commentato Adami «il risultato più incisivo sarà un benefico miglioramento delle competenze dei lavoratori in fatto di digitalizzazione e di agilità».

A tutto questo va ovviamente aggiunto l’ovvio aumento di ricerca personale in ambito IT, professionisti con le competenze idonee per supportare i business nell’avvio di una produzione in ottica Industry 4.0.

«Come ormai sanno molti direttori HR, in Italia ad oggi la ricerca di talenti professionali in grado di avviare un reale processo di cambiamento interno è in molti casi frustrante, in quanto meno del 10% della popolazione possiede delle valide competenze ICT».

Il problema, prosegue Adami, è che «più della metà del mercato del lavoro ha attualmente bisogno di queste figure in grado di supportare il processo di innovazione digitale interno: da qui il ruolo fondamentale delle società di recruiting nella ricerca dei migliori talenti».

 

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Ricerca lavoro, nell’ Ict le figure più ricercate per innovare le aziende e renderle pronte ai cambiamenti del digitale

Ritorna HR Innovation Forum, l’evento su Innovazione e Tecnologia applicate al Talent Management

A Bologna 2 giornate di confronto con esperti del settore e best practices di aziende del calibro di BREMBO, VITEC GROUP, TOYOTA, VODAFONE, FASTWEB, AEROPORTO DI BOLOGNA e PWC

Bologna, 24 febbraio 2017 – Dopo il successo della I° edizione che ha coinvolto più di 100 aziende, torna a Bologna HR Innovation Forum, il primo evento in Italia dedicato all’innovazione e tecnologia applicate al Talent Management.
L’atteso Forum si terrà il 23 e 24 marzo 2017 nella splendida cornice del Savoia Hotel Regency.

Una full immersion sui nuovi trend e sulle più innovative soluzioni tecnologiche e non solo. L’evento sarà anche una grande opportunità per fare networking e costruire la propria rete di contatti per il proprio business e per lo scambio di esperienze e conoscenze sui temi legati al mondo HR.

Alcuni dei temi che saranno discussi durante il Forum: Neuroscienze, Intelligenza Spirituale, Industry 4.0, Digital Transformation, Employer Branding, Storytelling, Smart Working, Social Reputation, Social Recruiting, Gamification e molti altri argomenti emergenti che, sempre di più, stanno influenzando il Talent Management.

 

PROGRAMMA DEL 23 MARZO 2017

“Talent Management & Smartworking. Nuovi modelli di lavoro centrati sulla Persona”
MICHELE BARBERI, Community Developer at Copernico

“Talent Management & Leadership Spirituale. L’Intelligenza di Essere Felici e Produttivi”
FRANCESCO LONGO, Managing Director at Atmen

CASE STUDY
“Il Talent Management in Brembo tra approccio tradizionale e Innovazione”
ALBERTO SIGNORI, Head of Group Organisational Development at Brembo

KEYNOTE INTERVIEW
“Le Risorse Umane nell’industry 4.0 saranno Umane Risorse”
OSVALDO DANZI, Founder at FdR and Editor at SenzaFiltro
MAURIZIO MAZZIERI, Direttore Generale at Toyota Motor Handiling

“Gamification & Talent Management. L’evoluzione del Gaming nel Recruiting e nello sviluppo delle Risorse Umane”
GABRIELE LIZZANI, CEO at Employerland

“Talent Management & Storytelling. Come la Narrazione d’Impresa può supportare l’Employer Branding”
GLORIA GIACOMETTI, Viola Giacometti, Partner e Co-founder Storyfactory

CASE STUDY
“Comunicazione Interna e Gestione delle Emozioni in Azienda: il progetto Enjoy Your Day”
LUCIANA DE LAURENTIIS, Internal Communication Manager at Fastweb

“How to use the Atmosphere in the company in Employer Brand Building”
IGOR TROFIMOV, Creative Director at makelove agency

TAVOLA ROTONDA
“Talent Management & Learning Dgital Approach. Innovazione e tecnologia nella formazione delle Risorse Umane”
Moderatore: FRANCESCO LONGO, Managing Director at Atmen
Panel:
RICK BIERMAN, Director of Education at Business Language Technology
LUIGI MIGLIORE, Founder & CEO at Network Training

“Talent Acquisition & Employer Branding. Approccio strategico e sviluppo EVP per migliorare l’attracting dei candidate”
EUGENIO AMENDOLA, Managing Director at Anthea Consulting

PROGRAMMA DEL 24 MARZO 2017

“Talent Management & Digital Communication. Strategie e azioni di Employer Brand Engagement nell’era digitale”
VITTORIO FIDOTTA, Co-Founder & Digital Advisor at Innpronta

“Identità Digitale e Social Web. Come difendere la propria Social Reputation”
ANDREA BARCHIESI, CEO at Reputation Manager

KEY INNOVATION PRACTICES
“Human Resources tra Rivoluzione ed Evoluzione”
ALESSANDRO DONADIO, Hr Innovation Leader at PWC, #socialorg Founder

TAVOLA ROTONDA
“L’Employer Branding nello sviluppo di modelli integrati nella Comunicazione per il Recruitment”
Moderatore: PIER CARLO BARBERIS, VP HR Business Stratgy Director at HRCOmmunity Academy
Panel:
STEFANIE MESSENER, Recruiting & Employer Branding Manager at Vodafone
CRISTINA QUAGLINI, Country Sales Director at Jobrapido

“Neuroscienze e Talent Management. Processi mentali ed emozionali nella gestione delle Persone”
BARBARA DEMI, CEO Etline e Associati

“Talent Management & Mobile Recruiting. Tecnologia e Nuovi Trend per attrarre e coinvolgere i Millenials”
MAURO MALTAGLIATI, CEO & Co-Founder at ConerJob

CASE STUDY
“La CSR come supporto strategico al raggiungimento degli obiettivi di business e leva di engagement per le persone”
MARCO SCIPPA, Senior VP Human Resources at Vitec Group

“Talent Management & English at Work: un’analisi internazionale sulle competenze della lingua inglese richieste dal mondo del lavoro”
ROBERTO FORLEO, Marketing Manager at Cambridge English Language Assessment

KEYNOTE DISCUSSION
“L’engagement dei collaboratori attraverso i valori”
AURELIO LUGLIO, Direttore del Personale at Fondazione Isabella Seràgnoli
MYRTA CANZONIERI, Head of Fundraising at Fondazione Isabella Seràgnoli
CLAUDIA MARTELLI, Responsabile Selezione, Formazione e Sviluppo at Aeroporto G. Marconi

Per registrarsi: http://www.hrinnovationforum.com/registration/

 

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Per interviste e contatti:
Segreteria Organizzativa
051-6759028
Email: italy@hrinnovationforum.com

 

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