I gioielli della tradizione orafa di Torre del Greco diventano i premi Penisola Sorrentina per le star internazionali. Una mostra a Genova, qualche anno fa, per raccontare il progetto di marketing culturale.
Napoli, 17 agosto 2023 – Simbolo di mitologie e narrazioni, testimonianza del mecenatismo di principi e pontefici, cimelio presente in numerosi musei, si ricordi ad esempio la Tazza Farnese al Museo Archeologico di Napoli, grazie al Premio Penisola Sorrentina il cammeo, gioiello della tradizione orafa di Torre del Greco, diventa per il Premio Penisola Sorrentina un gioiello-premio per lestar del cinema, della musica e dello spettacolo.
Un’opera d’arte, nata dalla collaborazione tra il pittore sannita Giuseppe Leone e l’incisore vesuviano Francesco Scognamiglio, frutto di abilità orafa e raffinatezza tecnica, esempio del gusto eclettico che il Premio Penisola Sorrentina intende perseguire.
Le sculture intendono recuperare, infatti, quel viaggio nel mito e nelle stratificazioni culturali, che trovano sintesi nei vari piani della conchiglia, incisa con sapienza e fantasia dagli orafi torresi.
E se la parola cameo, coniata dai francesi con radici risalenti addirittura all’arabo ed indicanti “il bocciolo di fiore”, per secoli ha evocato potere, simbolo ed appartenenza, ora questo monile celebra il trionfo nel settore del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo dal vivo.
Tutto grazie all’idea del patron del Premio Penisola Sorrentina di Mario Esposito, che da anni promuove quest’arte eccellente nell’incontro con il glamour, lo stile, l’eleganza e l’arte pittorica. E anche quest’anno la cerimonia di investitura è in programma a Sorrento per la fine di ottobre.
Tra le iniziative più importanti promosse dal Premio va ricordata anche una mostra organizzata, qualche anno fa, al Palazzo della Meridiana di Genova, con un ciclo di quadri ed incisioni su conchiglie.
Il cammeo di Torre del Greco è il gioiello consegnato ai vincitori del Premio Penisola Sorrentina.
L’artista presiederà la sezione “Cinema e Musica” dell’importante riconoscimento. “ Dove c’è un grande regista in un film ci sarà senz’altro un grande musicista”
Roma, 19 aprile 2022 – Cominciano a partire le nomine e le adesioni per il board della 27esima edizione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, riconoscimento di rilevanza nazionale, che si svolgerà a Sorrento a fine ottobre.
La sezione “Musica e Cinema” vedrà alla guida il jazzista di fama internazionale Danilo Rea.
“ Il cinema e la musica si incrociano spesso. Come la musica è la colonna sonora della nostra vita, il cinema ha bisogno della musica per amplificare le emozioni del vissuto. Trovo molto stimolante il rapporto con le immagini. Ho scritto musiche da film. Ritengo che però il mondo del cinema sia ancora chiuso rispetto alla scelta dei musicisti di estrazione jazzista. Riveste fondamentale importanza il rapporto tra il regista e il musicista ”,dichiara l’Artista.
Danilo Rea si occupa da diverso tempo anche di sperimentazioni e di colonne sonore legate al cinema. Tra i suoi film come autore delle musiche, ricordiamo: “C’è tempo” (2019) candidata ai Nastri d’argento; “Indizi di felicità” (2017); “Luce verticale. Rosario Livatino. Il martirio” (2007); “Volevamo essere gli U2” (1992); “Il grande Blek(1987)”; “Spettri” (1987).
Ha collaborato con Walter Veltroni alla realizzazione dei docufilm “I bambini sanno” (2015) e “Quando c’era Berlinguer” (2014), di cui ha curato le colonne sonore.
Nell’anno 2020 su invito di Renzo Piano è stato attore ed autore delle musiche (interpretate da se stesso) di “Un ponte del nostro tempo”, il docufilm del regista bitontino Raffaello Fusaro, voluto da Fincantieri , dedicato al Ponte Morandi di Genova e presentato sia al Festival del cinema di Roma sia al Premio Penisola Sorrentina.
Per la Fondazione Musica per Roma ha curato, insieme con Gino Paoli, un evento di assoluta unicità nel panorama musicale italiano: “Cinema Songs – Canzoni nel cinema”. Un viaggio emozionante alla riscoperta delle grandi canzoni legate al cinema di ieri e di oggi. Dai leggendari anni Trenta, stagione d’oro del film musicale americano, attraverso le canzoni del cinema francese, fino al cinema italiano. Con un omaggio speciale ad Anna Magnani. Canzoni intramontabili, da Ennio Morricone rivisitato in chiave jazzistica a Henry Mancini, per poi passare a Piccioni e Trovajoli, l’omaggio a Nino Rota e la rivisitazione dei grandi temi di John Williams ed Elmer Brown, fino al gran finale con Casablanca.
È stato spesso protagonista della Festa del Cinema di Roma per l’accordo tra il jazz e il cinema, le musiche e i film.
Guarda il video dell’intervista a Danilo Rea in occasione della passata edizione del Premio Penisola Sorrentina:
A Sorrento il pianista internazionale ha raccontato la sua partecipazione all’audiovisivo di Raffaello Fusaro, dedicato al nuove Ponte Morandi di Genova. Anche a Castellammare di Stabia costruiti alcuni pezzi del nuovo ponte
Genova, 24 novembre 2020 – La musica, si sa, non ha confini. Ancor di più, poi, se questa ha la forma espressiva del jazz ed un interprete di eccezione come Danilo Rea, presidente per la sezione “Musica e Cinema” del prestigioso Premio “Penisola Sorrentina”.
Il jazzista internazionale, il 30 novembre prossimo, si esibirà infatti in un concerto streaming a Buenos Aires, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura.
Nonostante il lockdown, che ha messo in ginocchio il mondo dello spettacolo dal vivo, l’artista internazionale continua ad emozionare con la sua musica, anche a distanza, partecipando ad eventi culturali di rilevanza nazionale ed internazionale.
Tra questi, senza dubbio, il più importante è l’audiovisivo “Un Ponte del nostro tempo”, per la regia di Raffaello Fusaro.
È il viaggio nell’Italia che ha costruito il miracolo. A raccontare il progetto, presentato in anteprima assoluta da Fincantieri al Festival del Cinema di Roma , è stato lo stesso Rea durante la serata-evento del 25esimo Premio “Penisola Sorrentina”, di cui egli il responsabile per la sezione “Musica e Cinema”.
Del resto Sorrento, con la regia di Mario Esposito, è stata legata a Genova da antichi rapporti e scambi culturali attraverso il Premio “Penisola Sorrentina”. Dai tempi di Genova2004 Capitale Europea della Cultura fino a quel terribile 2018, in cui l’Assessore al turismo della Regione Liguria Ilaria Cavo conferì la caravella d’oro alla città di Torre del Greco (che perse alcuni suoi cittadini in quel terribile crollo del 14 agosto), come simbolo di unione nel dolore tra le comunità ferite.
A consegnare l’emblematico oggetto, accompagnato dalla bandiera con la croce di San Giorgio, fu l’imprenditore Davide Viziano.
E questo legame si rinforza oggi, se si pensa che a Castellammare di Stabia, ingresso della Penisola Sorrentina, sono stati costruiti pezzi del nuove Ponte.
Nel parlare del docufilm, Danilo Rea così afferma: “È un documentario sulla forza dell’Italia, sulla resilienza, sulla capacità degli italiani di risorgere. Alla ricostruzione del Ponte hanno collaborato infatti cantieri di tutta Italia. Insieme con lo sceneggiatore – mio amico – sono andato da Renzo Piano , che mi ha concesso un pomeriggio intero. Piano mi disse che gli sarebbe piaciuto portare un pianoforte sotto al ponte dove erano cadute le auto e farmi suonare lì. Sono stato rapito dall’idea. Recatomi a Genova, accompagnato da una meravigliosa troupe, sono stato più di un’ora ad improvvisare una colonna sonora sotto il Polcevera, riportando l’anima a quella tragedia immane e alla forza superiore della ricostruzione. Un miracolo italiano. Pensavo avessero estratto qualche momento ed invece mi trovo presente in tutto il documentario. Tra una intervista e l’altra infatti ci sono io al piano, sotto al Ponte. Una cosa che mi ha emozionato moltissimo e che farà storia”.
L’Artista non smentisce la sua sensibilità umana, il suo impegno sociale, la vocazione poetica che esercita attraverso la musica e le melodia. Radio1 Rai ha dedicato un’intera trasmissione del proprio palinsesto al “jazzista impefetto” , in onda il sabato mattina e sempre la rete ammiraglia, da poco, è entrata nella casa del musicista per raccontare il rapporto con la figlia Oona, giovane cantante che segue le orme paterne.
Un bilancio d’autunno triste per il Covid, ma anche ricco di soddisfazioni e proiettato verso il futuro, in cui l’Arte è ponte di speranza, di miracolo, di rinascita.
Lo speciale televisivo del Premio “Penisola Sorrentina” andrà in onda in tv a Natale, con la conduzione di Mario Esposito, per accompagnare il pubblico tra le emozioni, i ricordi e le attese che solo la cultura riesce ad offrire.
Un rapporto di solidarietà e fratellanza che ha unito le comunità di Torre del Greco e Genova dopo il terribile crollo del Ponte Morandi
Genova, 4 agosto 2020 – All’indomani dell’inaugurazione del nuovo Ponte San Giorgio di Genova, alla presenza del Capo dello Stato Mattarella e del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, dalla Campania arriva un messaggio di sensibilità civile e di speranza da parte del direttore del Premio “Penisola Sorrentina”.
Mario Esposito, nel 2018, insieme con il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’Assessore regionale Ilaria Cavo e l’imprenditore genovese Davide Viziano, organizzarono a Piano di Sorrento, durante i lavori del Premio, una celebrazione per unire le comunità di Torre del Greco e di Genova, unite dal tragico crollo del Morandi e dal doloroso lutto.
Sul palco ci furono anche Bianca Atzei e Jonathan Kashanian.
“Il mio pensiero – dice Esposito – va allo Stato e alle 43 vittime del Ponte Morandi. Tra queste, i nostri ragazzi di Torre del Greco. La memoria sarà il cemento più resistente all’usura, all’indolenza, alla tragedia, alla alienazione in cui può cadere ogni società votata alla dannazione del profitto ad ogni costo.
Il soffio della poesia, del sentimento vero, che da sempre accompagna l’epopea dell’uomo, è ciò che continueremo a portare nel cuore. Così come Genova e l’Italia intera, che dalle macerie risorgono per incontrarsi sul nuovo Ponte San Giorgio,frutto del genio creativo di Renzo Piano. Esempio di quei valori che Norberto Bobbio additava all’Italia civile”.
La lettera dell’Assessore regionale ligure Ilaria Cavo al Sindaco di Torre del Greco
Bianca Atzei e Jonathan Kashanian al Premio Penisola Sorrentina per “Genova nel cuore”
Genova, 24 gennaio 2019 – A Genova il 24 maggio alle ore 18, in salita del Prione 27 rosso, si terrà l’inaugurazione del locale “Le Mele Cucina Sociale“. L’idea nasce dall’incontro tra Aggiohouse di Stefano Cannatà (focacceria di San Gottardo, nata dopo la frana di ottobre 2014 e la perdita della casa e del lavoro da parte del titolare), Vico Mele Trattoria Sociale e Fabrizio Nanni, patron della Madeleine, la Lepre e altri noti locali del centro storico.
È da questa condivisione che nasce “Le Mele Cucina Sociale”, ristorante pizzeria con pizza al metro, anche a domicilio, e la farinata, che da’ continuità alla Trattoria Sociale di Vico Mele sia per quanto riguarda l’offerta culinaria sia per la sensibilità rispetto al sostegno di coloro che vivono nell’indigenza, e non solo.
Altra particolarità del locale solidale il personale multietnico e la possibilità di lasciare il “pasto sospeso”, cioè un pasto pagato per chi non se lo può permettere, prendendo ispirazione dal famoso “caffè sospeso” di Napoli.
Salita del Prione, dove opererà la nuova “Cucina Sociale” è una scelta non casuale che permetterà, come dice Fabrizio Nanni ”di operare in un contesto vivace e interessante seppur ricco di problematiche, e sarà da stimolo per la nostra realtà, che intende collaborare col territorio e con i CIV“.
“Ho ricevuto tanto, ora voglio impegnarmi a portare avanti questa idea di solidarietà” racconta Stefano Cannatà.
“Quando abbiamo conosciuto Stefano e assaggiato la sua pizza, abbiamo pensato che sarebbe stato bello proporre una pizza di qualità oltre alla nostra cucina” spiega invece Enrico Martino, chef della Trattoria Sociale.
Infine Andrea Nervi, socio di Enrico, sottolinea “l’enorme il valore sociale del progetto Aggiohouse, la rinascita dopo la perdita della casa, la riconquista della dignità con il lavoro, sono tutti valori alla base del progetto di “Vico Mele”.
Per l’occasione, ad accompagnare gli assaggi di pizza, farinata e coni di fritti “vecchia Genova”, oltre ad una selezione di birra artigianale genovese e ottimi vini liguri, ci sarà musica dal vivo di giovani artisti.
Il brano anticipa l’uscita dell’album di inediti “Nomade Stanziale”.
Milano, 27 marzo 2019 – Si chiama ‘Nuota Fuser’ il primo singolo del cantautore bergamasco Piero Fissore, in tutti gli store digitali e in streaming da venerdì 22 marzo per l’etichetta Show in Action.
Si tratta del primo singolo estratto dall’album di debutto dell’artista ‘Nomade Stanziale’, attualmente in lavorazione.
Nuota Fuser è il racconto di un’ispirazione che attraversa il protagonista del brano, il neodottore Ernesto Guevara: non ancora “Che”, ma “Fuser”, vezzeggiativo con cui lo chiama l’amico Alberto “Mial” Granada.
Nell’ultima sera di un loro viaggio insieme a San Pablo, Fuser abbandona la festa di addio tra vino, musica e danze e si reca presso un fiume poco lontano da lì, oltre il quale sono confinati i lebbrosi. Immerso nel buio e nel silenzio, Fuser, ubriaco e asmatico, decide di tuffarsi: da qui il richiamo al titolo come un’esortazione, un invito a sé stesso.
Tra chitarre acustiche che evocano echi latini, il ritmo incalzante ed elastico del basso e delle batterie irrobustito dalle chitarre elettriche ed impreziosito dal pianoforte acustico ed elettrico, Nuota Fuser è un vero e proprio pastiche sonoro suggestivo e d’impatto.
Un fiume di musica sul quale la voce di Fissore viaggia alternando toni e registri, come a seguire l’altalenante ritmo della nuotata.
Ma Nuota Fuser non si esaurisce nella rievocazione. Trasporta l’ispirazione al presente, dove l’eco di quelle bracciate risuona ancora «dentro il sognatore». Ed è quello di oggi il nuotatore che voce e strumenti, compatti nell’esplosione finale, spingono a raggiungere la prossima sponda, la prossima riva dei “mostri”, dove potrà specchiarsi in sé stesso.
Coprodotto con Nicola Sannino e la collaborazione di Filippo Cuomoulloa, Nuota Fuser è stato registrato e missato negli studi C-27 di Chiavari e Tabasco di Sori, in provincia di Genova con il contributo di Paolo Tixi alla batteria, Massimiliano Caretta al basso, Vittorio Di Capita al pianoforte e Filippo Cuomoulloa ai cori.
Artista tra musica e scrittura
Piero Fissore nasce a Bergamo nel 1963, ma poco dopo arriva in Liguria, dove tuttora vive.
Si dedica da sempre a musica e scrittura.
Cantante e chitarrista, fonda il gruppo Smalltowns, attivo per più di vent’anni tra pub, teatri e feste di piazza, con un repertorio misto cover rock e brani originali. Collabora poi con i Radio Clash, gruppo dedito ai Clash e al punk rock. Si esibisce in duo e in trio semiacustico, forma un nuovo gruppo che lo accompagna in una serie di serate di cover e incide il suo primo album, Nomade Stanziale, del quale è autore di testi e musiche.
Contemporaneamente, sceneggia fumetti per Sergio Bonelli Editore, Edizioni Paoline, Edizioni Universo, Editoriale Aurea e altri. Pubblica per Frilli Editore Cinque donne d’altri mondi, libro-intervista a cinque donne emigrate in Liguria dai cinque continenti.
Musica e scrittura si incontrano nelle undici tracce dell’album Nomade stanziale. Canzoni che raccontano lo sguardo di un vagabondo con fissa dimora, una contraddizione vivente e cantante. Un caleidoscopio musical/letterario globale: echi di America Latina, Africa, melodie nostrane, rock’n’roll, per raccontare storie di donne e di uomini, di eroi perdenti, di presenze e assenze, di amore, di sesso, di sogni e di nuda realtà.
Esordio discografico per la giovane cantante con una canzone dai risvolti sociali attuali
Milano, 28 febbraio 2019 – Si intitola Donna di tutti il singolo che segna l’esordio discografico di Edel, disponibile in digital download e streaming dal 22 febbraio su etichetta ‘Show in Action’.
Scritto da Ghisian su musica di Andrea Mathis, il brano racconta la storia di una ragazza che parte dal suo paese natio in cerca di fortuna, ma nonostante gli innumerevoli tentativi, non riesce a migliorare la propria condizione di vita, scontrandosi con gli esiti più drammatici.
Un brano di grande attualità che si muove su un tappeto sonoro classico, convincente, in perfetta simbiosi con la voce dell’interprete che emoziona per il suo timbro velato, morbido.
Prodotto al Mad Studio di Genova e arrangiato dal maestro Andrea Maddalone, Donna di tutti è una canzone in cui ognuno di noi può facilmente identificarsi, specie in un periodo storico come quello attuale in cui l’immigrazione è uno dei fenomeni più discussi dall’opinione pubblica.
«Quando mi è stato proposto di cantare questo brano temevo di deludere le aspettative dell’autrice» ha dichiarato l’interprete «ma poi in studio di registrazione mi sono sentita subito a mio agio ed ho affrontato tutto con disinvoltura. Sono una persona molto differente dalla protagonista del brano e questo mi ha portato a dover utilizzare una maggiore concentrazione per entrare in empatia con il soggetto che in quel momento stavo rappresentando. È stata un’avventura rompere gli schemi della mia personalità, un vero onore aver potuto partecipare alla realizzazione di quest’opera.»
Edel tra cinema, teatro e musica
Nonostante la sua giovane età, Edel vanta già un percorso artistico di tutto rispetto: ha preso parte a film come Lupo grigio e Più forte dell’odio, partecipato ad una puntata della famosa fiction Rai Unmedico in famiglia.
Si dedica inoltre al teatro, studiando recitazione e prendendo parte a spettacoli come Cyrano de Bergerac in cui interpreta il ruolo di Rossella, Non sparate sul postino nel ruolo della cameriera Ada, Amore e Psiche nel ruolo di Psiche.
Attualmente lavora nel campo della difesa personale, coltiva la passione per il canto e nel tempo libero dipinge.
I due ex naufraghi dell’Isola in scena al Ciak di Milano dal 31 dicembre al 20 gennaio con il musical “Men in Italy” hanno vinto l’ultima edizione del Premio “Penisola Sorrentina” come “Artisti dell’anno”: la Zanicchi fu premiata nel 2012
Milano, 21 gennaio 2019 – Una madre, Iva Zanicchi, una figlia, Bianca Atzei e un uomo Jonathan Kashanian: sono i tre protagonisti del musical “Men in Italy”, andato in scena con grande successo al Teatro Ciak dal 31 dicembre al 20 gennaio.
E tutti e tre hanno in comune il fatto di essere stati insigniti, a vario titolo e in edizioni diverse, del Premio internazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, che ogni anno si svolge al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della RAI e dell’Assessorato al Turismo dellaRegione Campania.
Iva Zanicchi, premiata nel 2012 come “artista europarlamentare” dall’allora collega deputato di Bruxelles, Magdi Cristiano Allam, nel musical, per la regia di Alfonso Lambo, è Norma, cinica titolare di un brand di abbigliamento , la cui figlia viene interpretata da Bianca Atzei che a differenza della madre è una ragazza dolce e romantica. Nel cast anche Alex Belli, Beatrice Baldaccini e gli “Angel Boys”.
Una prova d’arte a tutto tondo, dunque, per i due ex dell’Isola dei Famosi, che da più di un anno fanno coppia fissa nella vita e sul palcoscenico.
Anche a Piano di Sorrento infatti per l’ultima edizione 2018 del “Penisola Sorrentina” i due sono stati premiati insieme nella categoria “artisti dell’anno”, con un riconoscimento assegnato addirittura dal Servizio questura e cerimoniale del Senato.
Fu proprio in quell’occasione che i due annunciarono che questo musical avrebbe offerto loro l’opportunità di svelare altri aspetti della loro proteiforme personalità artistica.
L’intesa artistica ed umana del resto è nota da tempo, e anche sul palco della costiera sorrentina Jonathan, da ottimo cavaliere, salito prima di Bianca annunciò l’arrivo della sua compagna di viaggio per la consegna dell’imprtante onorificenza, avendo prima interpretato una stupenda poesia di Cesare Viviani dedicata alle vittime del “Pente Morandi” di Genova.
“Al talento indiscusso dei due artisti si unisce una grandissima dose di sensibilità umana sulla abbiamo deciso di impiantare la nomination di artisti dell’anno”, commenta Mario Esposito l’ideatore e il patron del prestigioso Premio “Penisola Sorrentina”.
In effetti è proprio una speciale sensibilità che sembra unire i due nel quotidiano, come dimostra la dedica che la cantante ha rivolto a Jonathan per il suo compleanno:
“Tu che sembri così forte agli occhi degli altri – scrive su Instagram Bianca– ma sei la persona più sensibile e fragile del Mondo a tal punto da indossare una maschera per nascondere le tue insicurezze … Una persona che in cambio da te non vuole niente se non il tuo bene. Volersi bene a volte va oltre quell’amore che poi ti fa soffrire e ti manca di rispetto. Tu sei sempre lo stesso di un anno fa esatto Mentre partivamo per l’isola. Tu sei diverso da tutto”.
Davvero una premiata coppia d’artisti a tutto tondo.
Bianca e Jonathan si abbracciano durante la consegna del riconoscimento
Bilancio del 2018 del patron del Premio “Penisola Sorrentina”, dalla RAI a Palazzo Chigi. Per il sottosegretario Borgonzoni (MIBAC): “un Premio favoloso”
Piano di Sorrento (Na), 31 dicembre 2018 – Piano di Sorrento è diventato un centro di cultura destagionalizzata, con eventi e manifestazioni che si sono tenute durante tutto l’arco del 2018, grazie al Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, la rassegna nazionale di cultura inserita tra i grandi eventi dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania diretto da Corrado Matera, e che da settembre a dicembre ha acceso l’autunno della costiera sorrentina.
Oltre 14 gli eventi organizzati e partecipati dal Premio, in varie parti d’Italia, che hanno coinvolto ben oltre 5.000 visitatori, compreso lo storico evento televisivo di premiazione al teatro Delle Rose di Piano di Sorrento.
Quest’anno il Premio poi è stato artefice anche di eventi speciali con la Città Metropolitana di Napoli, con la partecipazione a manifestazioni di spicco del turismo e della cultura (quali, ad esempio, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano e la World Sport Tourism Show di Malpensa che hanno avuto un enorme successo di pubblico nonché risalto sulla stampa nazionale, portando ancora più lustro all’attività capitanata dalla passione del patron Mario Esposito.
Autentico fiore all’occhiello del 2018 la sinergia con il Teatro Eliseo di Roma nell’anno del suo centenario, e la presidenza della sezione teatro del Premio affidata all’attore e produttore Luca Barbareschi.
L’organizzazione ha saputo dimostrare di guardare anche oltre i confini nazionali, attraverso la partnership con l’Ambasciata del Giappone in Italia e la collaborazione con la Lucania Film Commission e la Fondazione MATERA 2019 Capitale Europea della Cultura, con cui è stato istituito un premio speciale per il cinema.
Grande attenzione rivolta alla comunicazione tradizionale e quella del web e dei social che ha riscosso in questi mesi l’attenzione continua dei media, confermando che il Premio “Penisola Sorrentina” non passa inosservato, anche al di fuori degli “addetti ai lavori”: ben oltre 100.000 le persone raggiunte attraverso le pagine Facebook del Premio, con una interazione assai attiva in tutta Italia.
Anche la RAI ha strizzato l’occhio al Premio concedendo il proprio patrocinio e il proprio marchio ad un Premio che il Sottosegretario di Stato ai beni e elle attività Culturali Lucia Borgonzoni non ha esitato a definire “favoloso”.
Spazio anche ai giovani e alle scuole con il concorso “Lettere dal cinema” dedicato ai 40 anni dalla morte di Aldo Moro. Il testo vincitore, di Sara Cangiano, è risultato essere la migliore recensione al docufilm Rai “Aldo Moro il Professore”, premiato come fiction dell’anno: a consegnare il riconoscimento alla protagonista, Valentina Romani, il Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano.
Un anno pieno di soddisfazioni e riconoscimenti, dunque, quello condotto da Mario Esposito: “Il premio del Senato della Repubblica, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri con concessione del logo di Stato, l’inserimento da parte dell’Ufficio Unesco del Mibac nell’Agenda dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale sono solo alcune testimonianze di quel successo, che intendo condividere con la Città di Piano di Sorrento, guidata dal Sindaco Vincenzo Iaccarino, e con tutti coloro che hanno reso possibile questa crescita esponenziale”, dichiara soddisfatto il patron. “Un pensiero speciale ed accorato va poi a mio zio omonimo, il Prefetto Esposito, che dal 2004 è stato il presidente onorario della kermesse e che quest’anno ci ha lasciati. Modello di valori, continuerà a guidarmi e guidarci dall’alto”.
Il Premio, dedicato alla valorizzazione culturale della Penisola Sorrentina, si è trasformato in una rassegna in grado di creare anche un legame tra i diversi comuni costieri, arrivando a coinvolgere anche il prestigioso Museo Correale di Terranova di Sorrento, presieduto da Gaetano Mauro, centro pulsante della cultura di Sorrento, attraverso la speciale manifestazione, dedicata al cinema e alla letteratura, denominata “ I Dialoghi del Correale” .
Tanti gli ospiti vip dell’edizione 2018 del Premio. Tra i tanti si ricordano Daniele Massaro, Roberto Vecchioni, Giancarlo Giannini, Antonella Ruggiero, Bianca Atzei, Jonathan, Debora Caprioglio e Franceso Branchetti, Povia, Anna Capasso e Michele Cucuzza, Paolo Ruffini, Giancarlo Magalli, Francesca Cavallin, DaniloRea, Stasi e Fontana.
Il momento più emozionante e corale del 2018 è stato l’omaggio a “Genova nel cuore”, creato in collaborazione con il Presidente di Palazzo Meridiana Davide Viziano e l’Assessore alla cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo, che ha voluto insignire della “caravella d’oro” al valore civile la città di Torre del Greco, che ha perduto quattro suoi giovani figli nel tragico crollo del Ponte Morandi del 14 agosto.
New entry dell’anno 2018 il progetto speciale “Copertina d’autore” diretto da Giuseppe Leone, che ha visto protagonista il graffitista internazionale Jorit. Ogni anno la rivista, dedicata alle manifestazioni e ai premiati, diventerà un libro d’artista in edizione limitata con una “copertina” speciale creata da un grande nome dell’arte visiva italiana.
Il Premio, in una logica di umbrella brand, guarda anche al sociale, supportando produzioni cinematografiche indipendenti dedicate a problematiche di attualità: a fine anno è stata presentatato in anteprima a San Fele il corto”Ragazzi soli” di Alberto Nigro dedicato al problema drammatico della ludopatia.
La via della cultura è passata anche per l’artigianato. I premi consegnati agli artisti sono infatti delle autentiche creazioni orafe su cammeo, realizzate dai maestri incisori Francesco Scognamiglio e Silvio Castaldo.
Il 2018, dopo diverse apparizioni televisive su emittenti private e pubbliche campane e non solo, lascia spazio quindi al 2019 che tiene già in serbo nuove sorprese e che si aprirà in Lombardia, a Milano, da sempre città capitale della cultura e dell’editoria.
Il patron del Premio Penisola Sorrentina, Mario Esposito
Il patron di Palazzo Meridiana ed ambasciatore del sindaco Bucci, Davide VIZIANO, ha partecipato al Premio nazionale “Penisola Sorrentina” portando la bandiera di Genova e consegnando una caravella in filigrana d’oro donata dalla Regione Liguria al Sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba. Ilaria Cavo: “Le nostre comunità vicine”. Sul palco Jonathan e Bianca Atzei con le magliette di “Genova nel cuore”.
Genova, 7 novembre 2018 – “Una data: 14 agosto del 2018. Un orario: 11.36 . L’altezza si è abbattuta, azzerata, e tutta Genova è precipitata nel mare. L’anima di 43 persone è stata tolta di botto dai loro corpi”. Con queste parole il patron del Premio internazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, Mario Esposito, ha introdotto il momento speciale “Genova nel cuore” insieme a Jonathan Kashanian, modello e volto televisivo premiato come “artista dell’anno”.
È stato il noto personaggio, protagonista con Bianca Atzei (premiata anche lei a Piano di Sorrento col “Penisola Sorrentina 2018”) dell’ultima edizione dell’ “Isola dei famosi” a dedicare a Genova, alle famiglie sfollate, ai vigili del fuoco, agli uomini e donne dei soccorsi, alle famiglie delle vittime di Torre del Greco presenti in teatro una poesia scritta da Cesare Viviani per uno speciale ed accorato momento dedicato alla tragedia del Ponte Morandi.
“Non una commemorazione, ma un doveroso omaggio di un Premio che vuole essere un vero contenitore di cultura e di sentimento”, spiega l’organizzatore e conduttore della serata Mario Esposito.
Sul palco del “Teatro delle Rose” di Piano di Sorrento (Napoli) a campeggiare la Croce di San Giorgio, emblema della Città di Genova.
Una caravella in filigrana è stata donata dalla Regione Liguria al Sindaco della Città di Torre del Greco, Giovanni Palomba che – insieme con l’Assessore Anna Pizza – ha dedicato il premio ai quattro ragazzi vittime del Ponte Morandi, cui verrà dedicato un monumento cittadino: Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Antonio Stanzione e Gerardo Esposito.
A corredare la consegna, un messaggio istituzionale dell’Assessore della Regione Liguria Ilaria Cavo rivolto al Sindaco e alla comunità di Torre del Greco:
“ Caro Sindaco, è con commozione che la Regione Liguria Le offre in dono uno dei simboli della nostra Regione. Un’imbarcazione in filigrana che vuole unire le nostre Comunità, ora più che mai vicine in questa tragedia che ha colpito al cuore i nostri territori. Le vele spiegate perciò sono il simbolo, in questo momento di difficoltà, della voglia di reagire. In questi mesi del disastro del Ponte Morandi tutta Italia ha avuto “Genova nel cuore” : questo dono è per dirvi che nel cuore di Genova ci siete anche voi, con il ricordo dei vostri ragazzi”.
Sincera ed istituzionale la testimonianza del Sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, e dell’Assessore alla cultura Carmela Cilento : “Il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® costituisce l’evento di punta della nostra Città,. Oltre a valorizzare la vocazione turistica della penisola sorrentina la kermesse si rivolge, con una particolare sensibilità, anche alle comunità di altre regioni, alle loro storie culturali e, purtroppo, anche ai loro drammi”.
Il Premio, promosso con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della RAI, è inserito nel cartello dei grandi eventi dell’Assessorato al turismo della Regione Campania, retto da Corrado Matera).
Nel parterre degli ospiti il Generale dei Carabinieri Maurizio Stefanizzi, il Sottosegretario ai beni e attività Culturali Lucia Borgonzoni, il Direttore Generale per le politiche culturali ed il turismo della Regione Campania Rosanna Romano, il capo staff del Governatore Vincenzo De Luca Bruno Cesario, i consiglieri regionali della Campania Mario Casillo e Alfonso Longobardi, il Prefetto della Repubblica Mario Esposito.
A concludere il momento commovente, con oltre mille persone in piedi, la consegna da parte di Davide Viziano delle magliette di “Genova nel cuore” agli artisti Jonathan Kashanian e Bianca Atzei.
“Sono momenti difficili. Io che faccio parte del mondo dello spettacolo sono abituato ad entrare nelle case della gente per portare un sorriso. Ma quando viene chiesto a noi artisti, comunicatori di essere testimoni di un momento delicato quello è un momento complesso, in cui bisogna stare attenti. Quando c’è di mezzo la sofferenza, il dolore, l’ingiustizia, la perdita, qualunque cosa tu dica non è mai abbastanza, non è adatta, è fuori luogo. Allora forse è meglio tentare con un abbraccio, un ascolto. E io mi sono voluto aiutare con una poesia. Non ho voluto leggerla né da un gobbo né dal telefonino. Ho voluto scriverla a mano per sentire l’amore della verità di cui ora abbiamo bisogno”, ha dichiarato Jonathan.
La caravella consegnata dalla Regione Liguria al Sindaco di Torre del Greco
Jonathan e Bianca Atzei con le magliette di “Genova nel cuore”