Uomo e fauna: boom di partecipazione per il Coesistenza Festival in Val di Ledro

Conclusa la 2a edizione di Coesistenza Festival con numeri e partecipazione in forte crescita

Trento, 7 settembre 2023 – Dal dialogo e dalla conoscenza tutti possono trarne beneficio. Si conclude con questo pensiero il Coesistenza Festival 2023 che per tre giorni ha visto il territorio della Val di Ledro, in Trentino, impegnato in un dialogo a più voci sul tema della coesistenza tra uomo e fauna. 

Paure, pratiche di gestione, rapporto uomo/natura, media e stampa, diritto, giurisprudenza e norme, storia, arte, ecoturismo e molto altro ha visto coinvolto il pubblico, con oltre 700 presenze stimate sui 3 giorni, in 35 eventi differenti ciascuno dei quali ha avuto una consistente partecipazione da parte di un pubblico numeroso e appassionato.

Un dialogo partecipato che ha visto alternarsi assensi, dissensi e critiche, ognuno dei quali ha trovato spazio in una discussione equilibrata e aperta in cui sono emersi dubbi, incomprensioni, condivisioni e spunti di riflessione. 

Siamo davvero felici del risultato” – spiega Anna Sustersic presidente di PAMS Foundation – “dall’anno scorso abbiamo imparato e migliorato, quest’anno abbiamo trovato nuove sfide e fatto nuovi errori che ci serviranno ad evolvere; abbiamo ricevuto complimenti e critiche che ci hanno fatto riflettere, ma più di tutto siamo felici di essere riusciti a mantenere i toni equilibrati e produttivi che rendono il dialogo possibile e libero, contribuendo ad aumentare la conoscenza su un tema delicato, che va affrontato rispettandone la complessità”.

Il meraviglioso contesto di Malga Cita, generosamente messa a disposizione dal Gruppo Alpini Ledro, ha conferito all’evento un carattere suggestivo che ha favorito il crearsi di relazioni e scambi fra organizzazione, esperti e partecipanti provenienti da diverse regioni, come Piemonte, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia.

Il professor Marco Olivi, esperti delle istituzioni provinciali, nomi di rilievo come Marco Colombo e Giuseppe Festa, che con note e parole ha animato la serata di sabato, hanno dato particolare rilievo alla manifestazione che si conferma non solo come un’opportunità di apprendimento e discussione ma anche come un’occasione di intrattenimento e un modo per conoscere il territorio. Diverse le strutture locali coinvolte per ospitare relatori e pubblico, accorso da ogni parte d’Italia nella splendida cornice Trentina.. Apprezzatissima la collaborazione con Ledro Land Art, che con il suo percorso e gli artisti che hanno partecipato alla manifestazione, è riuscita a conferire un carattere di unicità e creatività all’evento. Molto apprezzate anche le attività outdoor come escursioni diurne e notturne che hanno accompagnato i partecipanti alla scoperta del territorio.

“Siamo molto contenti di aver ospitato il Coesistenza Festival quest’anno” commenta il Sindaco di Ledro Renato Girardi che ha chiuso con le sue parole questa 2a edizione “auspichiamo che questo dialogo imparziale e a più voci possa essere un modo per affrontare seriamente, e con sempre più temi e punti di vista, una questione che ci vede di fatto, e in diversa maniera, tutti coinvolti“.

Numerosi i supporter che hanno appoggiato l’iniziativa, in primis il Comune di Ledro e la SAT sezione ledrense che hanno patrocinato l’iniziativa insieme al Gruppo Grandi Carnivori del CAI, Patagonia, Fondazione Caritro, ITAS Mutua, LIFE WolfAlps EU, il Museo della Palafitte di Ledro, il Festival del Giornalismo di Verona, l’Ecomuseo della Judicaria, la Rete di Riserve Alpi Ledrensi, AIGAE, URUS Adventures, Calze GM, Ledro Land Art, Birra del Bosco, Cascada, Educare nel Bosco, Idea Montagna, il Trento Film Festival, The Clean Outdoor Manifesto, Octopus, Smarmellata, Talking Nat, Natcom.

“Insieme ai nostri supporter, che ringraziamo ancora una volta, ci incamminiamo verso un’edizione 2024 ancora più ricca e strutturata, sperando di confermare il trend di crescita delle scorse due edizioni” – spiega Francesco Romito ,vice-presidente dell’Associazione Io non ho paura del Lupo – “perché crediamo che continuare a parlare e raccontare la coesistenza con la fauna selvatica sia oggi fondamentale per migliorare la nostra qualità della vita e la nostra efficacia in quanto comunità”.

L’appuntamento con la nuova edizione di Coesistenza Festival è per il 2024, insieme a tutti gli eventi che ci accompagneranno verso la sua realizzazione, che avranno inizio già nei primi mesi del prossimo anno.

 

 

Caro energia, la Stilmarmo eroga 600 euro di bonus ai dipendenti

In Italia l’azienda di Apricena è la prima Pmi nel settore marmi a dare un bonus così sostanzioso

Apricena (Foggia), 2 novembre 2022 – I rincari dei beni energetici stanno mettendo a dura prova imprese e famiglie italiane, «che non sanno più se fare la spesa o pagare le bollette». Una situazione senza precedenti, duramente stigmatizzata da Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo, player di spicco internazionale del settore marmifero di Apricena (seconda capitale italiana del marmo, dopo Carrara), che, nelle scorse settimane, ha dichiarato agli organi di stampa che «se non si interviene subito, entro fine anno ci sarà un’ecatombe di aziende».

In attesa di soluzioni “concrete” ed “efficaci” da parte delle istituzioni, la governance del gruppo industriale “Stilmarmo” (da sempre impegnato nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo, negli ultimi anni in partnership con il Politecnico di Bari) ha deciso di erogare, contro il carovita un “bonus acquisti” di 600 euro a ciascuno dei propri dipendenti.

L’operazione, battezzata “The Stilmarmo Group loves its Employees” (“Il Gruppo Stilmarmo ama i suoi Dipendenti”), vede coinvolte le due società del gruppo pugliese (Nar.Marmi e Stilmarmo), ai cui dipendenti saranno distribuiti, nei prossimi giorni, “bonus” immediatamente spendibili in tutta Italia in oltre 13 mila punti vendita convenzionati.

Un’iniziativa lodevole, la prima che si registra su scala nazionale nel settore marmi, dettata dal forte impatto economico del “caro energia” e dell’inflazione, che hanno fatto lievitare a dismisura persino un bene primario come il “pane”.

«Salvaguardare la serenità ed il potere d’acquisto del proprio capitale umano è una priorità assoluta del gruppo Stilmarmo, che, non a caso, si è affrettato a riconoscere alla totalità dei suoi dipendenti fringe benefit nella misura massima consentita dalla legge» dichiara Alfonso Masselli.

I “buoni acquisti” sono, infatti, ben visti dai lavoratori, che possono così acquistare qualcosa di cui effettivamente necessitano o che interessa personalmente.

«Per velocizzare i tempi, in quanto le “emergenze” vanno gestite con urgenza, ci siamo rivolti alla divisione italiana della più grande multinazionale europea operante nel settore dei servizi per le imprese – spiega Masselli –, individuando il “buono acquisto” più apprezzato grazie alla capillarità dei punti vendita convenzionati. Un valido sostegno economico per i dipendenti del nostro gruppo e le loro famiglie, perché utilizzabile sia per fare la spesa al supermercato che per il carburante. Abbiamo scelto una soluzione “easy”, affinché per i nostri dipendenti sia un’esperienza senza stress.

“Buoni acquisti” che coprono in maniera ottimale le insegne della grande distribuzione alimentare ed una delle più importanti compagnie petrolifere. Sono comodi, pratici ed offrono un risparmio importante. Sono utilizzabili in tantissimi esercizi commerciali e distributori di carburante sparsi in tutta Italia, garantendo un’offerta integrata ai nostri dipendenti e, cosa non meno importante, un supporto di customer service».

«In tal modo – evidenzia Masselli – le nostre risorse umane non dovranno paradossalmente scegliere se fare la spesa o pagare le bollette. Alla spesa ci ha pensato la loro seconda famiglia, l’azienda dove lavorano, nell’attesa che il nuovo Governo intervenga celermente con misure straordinarie a sostegno di famiglie e imprese», ricordando che in Italia «sono le Pmi a dare lavoro ad oltre 17 milioni di persone, ovvero il 65% del totale degli addetti, e a generare quasi l’80% del valore aggiunto complessivo. Ciò nonostante, le Pmi non sono mai state al centro delle politiche industriali del nostro Paese». «Nulla di più sbagliato, visto che Iin Italia la crescita delle Pmi è frenata».

«Non puntando sulle Pmi, l’Italia fa male a se stessa, limitando la crescita e lo sviluppo della sua economia» conclude Alfonso Masselli.

 

Uno degli stabilimenti Stilmarmo

 

Alfonso Masselli, responsabile relazioni esterne Stilmarmo

Caro bollette, senza aiuti sarà un’ecatombe di aziende: l’allarme della Stilmarmo

«Caro bollette», a rischio l’export italiano e la tenuta dell’intera economia. Necessari soldi subito a imprese e famiglie: l’allarme lanciato dall’azienda pugliese Stilmarmo

Foggia, 21 ottobre 2022 – «O si interviene subito o sarà la fine dell’export italiano, con gravissime ed irreparabili ricadute in termini economici e sociali». A dichiararlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmoplayer di spicco, a livello internazionale, del settore marmifero di Apricena (seconda capitale del marmo italiano, dopo Carrara).

Per la challenger company del settore lapideo pugliese – che, lo scorso settembre, ha entusiasmato i visitatori del “Marmomac” di Verona (la più importante fiera internazionale del marmo, con 47 Paesi rappresentati), presentando, in anteprima mondiale ed in partnership con il Politecnico di Bari, ben 5 dei 15 prototipi litici esposti nel padiglione delle innovazioni – non ci sono dubbi sui grandi rischi che stanno attraversando le imprese italiane.

«Se non si interviene subito, entro fine anno ci sarà un’ecatombe di aziende, le cui bollette mensili di energia elettrica sono, in alcuni casi, addirittura quintuplicate. L’attuale struttura dei costi – dichiara Alfonso Masselli – oggettivamente non è più sostenibile per nessuna impresa italiana. Quello che un’azienda spendeva in energia elettrica in sei mesi, ora lo spende in uno/due mesi. E le dilazioni di pagamento delle bollette non sono uno strumento efficace, in quanto ci saranno mesi in cui si cumuleranno più rate e deteriorano il rating delle aziende, esponendole a maggiori costi nei confronti del sistema energetico, anche quando la situazione si sarà normalizzata. Occorre intervenire con misure analoghe a quelle adottate dal governo all’indomani del lockdown del 2020, erogando subito – senza scartoffie e circolari interpretative di leggi sempre più oscure – soldi “veri” sui conti correnti delle imprese italiane. Il “caro energia” è un fatto notorio e gli “aiuti” alle imprese devono essere deburocratizzati, com’è avvenuto nel giugno 2020. E, per farlo, non c’è altra strada dello “scostamento di bilancio”, che, se ragionevole, non deve spaventare i paladini degli equilibri dei conti pubblici, perché, se salta il banco dell’economia reale, non ci potrà più essere un bilancio dello Stato. Mettiamocelo in testa tutti. Altro che scostamento» sottolinea Masselli.

La situazione è drammatica anche per le famiglie italiane. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti “mUp Research” e “Norstat” e resa nota, nei giorni scorsi, da “Il Sole 24 Ore”, ben 4,7 milioni di italiani – a causa dell’aumento del prezzo dell’energia – hanno saltato il pagamento di una o più bollette di luce e gas negli ultimi 9 mesi. E il numero è destinato a crescere se i prezzi non si normalizzeranno.

«Questo dato non mi sorprende affatto. Che si sarebbe naturalmente andati verso una morosità diffusa, lo avevo dichiarato al quotidiano foggiano “l’Attacco” lo scorso primo settembre. Se il pane costa mediamente 5 euro al chilo, e in alcuni centri anche di più, è naturale che le famiglie si trovino costrette a dover scegliere cosa pagare: se il pane o le bollette» apostrofa Masselli, sottolineando «la necessità che siano previste – con l’avvicinarsi dell’inverno – misure urgenti a sostegno delle famiglie, come lo sconto “alla fonte” nelle bollette di luce e gas, una misura che sarebbe adeguata anche per le imprese».

Ma l’analisi dell’azienda pugliese (capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo) si spinge oltre. A rischio c’è anche l’export italiano. «I Paesi lontani da questo surreale “caos” (nel 2019 l’industria manifatturiera italiana ha pagato per l’energia 8 miliardi di euro; nel 2022 il conto sarà di 110 miliardi) faticano a comprendere gli aumenti che gli esportatori italiani si trovano costretti a praticare sui propri listini prezzi a causa dei costi energetici fuori controllo e sono determinati a orientarsi verso altri prodotti. Il mercato globale non perdona. Il nostro osservatorio ci ha già restituito segnali in tal senso. La preoccupazione è seria. L’Italia rischia di vanificare interi decenni spesi per l’internazionalizzazione delle sue imprese, con pesanti ricadute sul Pil dei prossimi anni. Se non si interviene subito, il danno sarà irreparabile» evidenzia Masselli.

«Ci si augura che i sindacati, le associazioni di categoria e la politica tutta si rendano protagonisti del “salvataggio” dell’economia reale del nostro Paese e che il primo provvedimento del nascente governo sia un decreto legge da “pronto soccorso”, scritto in maniera chiara e senza la necessità di circolari interpretative. Non c’è più tempo per le interpretazioni» conclude Masselli.

 

Alfonso Masselli, responsabile relazioni esterne Stilmarmo

 

Marmomac 2022 Verona, Stand Stilmarmo

 

Politecnico di Bari, la Stilmarmo propone Apricena come sede dei Master

Foggia, 8 settembre 2022 – “A breve formalizzeremo la nostra proposta di istituzione ed attivazione nella città di Apricena, in provincia di Foggia, di corsi di master di primo e secondo livello del Politecnico di Bari. Lo faremo subito dopo la 56esima edizione del Marmomac, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica”.

Ad annunciarlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo, player di spicco, a livello internazionale, del settore marmifero di Apricena e che della “Ricerca & Sviluppo” sta facendo il suo mantra.

Il Politecnico di Bari e la Stilmarmo saranno insieme già protagonisti, con installazioni e prototipi molto innovativi a Marmomac, un’importante fiera del settore, che tratta dalla cava al prodotto lavorato, dalle tecnologie e dai macchinari agli utensili, si terrà a Verona dal 27 al 30 settembre prossimi.

La partnership tra l’azienda apricenese, capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della Pietra di Apricena in tutto il mondo, e il PoliBa (primo politecnico del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa) si è intensificata negli ultimi tempi ed ha raggiunto un livello di maturità significativo.

Dopo la loro partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 con l’installazione “Porzione d’Infinito” e la realizzazione della mostra “Quarry Visions”, inaugurata ad Apricena lo scorso 23 luglio, con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Fabio Tellia, associato del celebre studio di architettura “Norman Foster + Partners” di Londra, Anthony Caradonna, docente e ricercatore della prestigiosa università americana “New York Institute of Technology”, e Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica del politecnico barese nonché ideatore della mostra.

A maggio scorso, PoliBa & Stilmarmo si sono aggiudicati il bando pubblico “Riparti” della Regione Puglia col progetto di ricerca “Sistemi autoportanti di facciata impieganti blocchi lapidei di scarto per la progettazione sostenibile in area Mediterranea”, che vede, come responsabile scientifico, Giuseppe Fallacara, del dipartimento di scienza dell’ingegneria civile e dell’architettura del politecnico barese e, quale referente operativo, Cinzia Rinaldi, del dipartimento import/export dell’azienda apricenese. Assegnista del progetto, finanziato dalla Regione Puglia, è il noto architetto Micaela Colella, che ha già iniziato le attività di ricerca (della durata di diciotto mesi) presso l’azienda ed il politecnico pugliesi.

“Lo dobbiamo alla città di Apricena, seconda capitale del marmo italiano (dopo Carrara). Aziende e università dovranno interagire sempre di più. A volerlo è il mercato globale. L’istituzione, l’attivazione e l’organizzazione di corsi di master di primo e secondo livello del Politecnico barese consentiranno di dare risposte concrete alle esigenze provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni. Il settore marmifero di Apricena, per affrontare le grandi sfide globali che ci attendono, ha urgente bisogno di figure professionali altamente specializzate.

Il gruppo Stilmarmo metterebbe a disposizione il suo collaudato know how e le sue strutture per visite didattiche, tirocini, stages. Siamo certi che l’amministrazione comunale, molto sensibile a queste tematiche, non farà mancare i necessari spazi per lezioni frontali, seminari e conferenze, affinché Apricena diventi centro di ricerca e di alta formazione professionale nel settore marmifero italiano”, ha concluso Masselli.

 

 

Bando regionale “Riparti”, se lo aggiudica la Stilmarmo

Bari, 29 luglio 2022 – L’azienda pugliese, capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo, e il PoliBa (primo politecnico del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa) si sono aggiudicati il bando pubblico “RIPARTI” della Regione Puglia.

La misura regionale si colloca all’interno della “Strategia Europa 2020” per una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, la quale ha ribadito il ruolo determinante che la ricerca riveste sul fronte dell’innovazione e dello sviluppo del tessuto socio-economico-industriale coerentemente con la “Smart Specialization Strategy” della Regione Puglia. Fondamentale importanza riveste, a tale scopo, lo sviluppo di competenze specifiche, finalizzate allo sviluppo di ricerche innovative in grado di fondere la conoscenza e l’innovazione con la richiesta dei fabbisogni del tessuto economico-sociale.
Il progetto di ricerca, presentato da PoliBa & Stilmarmo, col titolo “Sistemi autoportanti di facciata impieganti blocchi lapidei di scarto per la progettazione sostenibile in area Mediterranea”, vede, come suo responsabile scientifico, Giuseppe Fallacara, del dipartimento di scienza dell’ingegneria civile e dell’architettura del politecnico barese e, quale suo referente operativo, Cinzia Rinaldi, del dipartimento import/export dell’azienda apricenese. Assegnista del progetto, finanziato dalla Regione Puglia, è il noto architetto Micaela Colella, ricercatrice del medesimo politecnico.

L’obiettivo principale del progetto di ricerca è di determinare nuove modalità di utilizzo del materiale attualmente non commerciabile (di scarto), finalizzato alla definizione di una nuova filiera produttiva per la realizzazione di blocchi in pietra di grande dimensione da impiegare nella costruzione di facciate autoportanti o, in alternativa, in sistemi costruttivi portanti per case a basso impatto ambientale. Tali blocchi saranno specificamente progettati e testati per essere utilizzati in ambito mediterraneo e prevedranno l’integrazione delle componenti impiantistiche e di materiali con ottime proprietà di isolamento termico. Dal punto di vista progettuale, la ricerca intende avvantaggiarsi delle più recenti strategie di prefabbricazione avanzata, di progettazione computazionale e BIM, al fine di creare specifici framework in grado di utilizzare i blocchi in modo flessibile e totalmente personalizzato (mass customization).

«Il raggiungimento degli obiettivi appena descritti, oltre all’espansione economica dell’intera filiera e della Regione Puglia» dichiara Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo «contribuirebbe alla promozione di un approccio maggiormente etico e sostenibile nell’utilizzo delle risorse naturali, delle quali la città di Apricena, con la sua “Pietra” famosa in tutto il mondo, è indiscussa rappresentante. L’impiego cosciente dei materiali lapidei sarebbe in grado di dare un rilevante contributo alla lotta ai cambiamenti climatici. Con questo progetto di ricerca – conclude Masselli – vogliamo caratterizzarci nell’ambito della “manifattura sostenibile”, puntando sulla competitività, l’efficienza, l’innovazione e l’eccellenza tecnologica nei processi produttivi, così da favorire uno sviluppo sostenibile sia in termini di impatto ambientale che sociale».

La partnership con il Politecnico di Bari

La Stilmarmo di Apricena, del cui bacino estrattivo marmifero (secondo in Italia, dopo quello di Carrara) rappresenta il player di spicco a livello internazionale, ha intensificato negli ultimi tempi la partnership con il Politecnico di Bari.

Dopo la partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 con l’installazione “Porzione d’Infinito” e la realizzazione della mostra “Quarry Visions”, inaugurata ad Apricena, in provincia di Foggia, lo scorso 23 luglio, con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Fabio Tellia, associato del celebre studio di architettura “Norman Foster + Partners” di Londra, Anthony Caradonna, docente e ricercatore della prestigiosa università americana “New York Institute of Technology”, e Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica del politecnico barese nonché ideatore della mostra.

 

Bando “RIPARTI” Regione Puglia – Stilmarmo & Politecnico di Bari

 

 

Alfonso Masselli, Responsabile relazioni esterne Stilmarmo
(Ph: Gaz Blanco)

Torino punta sui giovani: al via la 4a edizione di Smart Future Academy

Il vero bersaglio della proposta di orientamento in uscita per gli studenti delle scuole superiori è «quello che vorrebbero fare da grandi»

Torino, 10 marzo 2022 – Fa tappa venerdì 11 marzo a Torino «Smart Future Academy», iniziativa di orientamento dedicata agli studenti delle superiori. L’evento si terrà online per tutta la mattinata e ad aprire i lavori sarà il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina e la presidente di Smart Future Academy Lilli Franceschetti. 

Sul palco virtuale si alterneranno 9 figure di rilievo del territorio, come imprenditori e professionisti che racconteranno ai ragazzi le proprie esperienze personali e lavorative.

Siamo alla quarta edizione di questo progetto di grande successo tra i ragazzi e come ente camerale rinnoviamo il nostro supporto, convinti dell’efficacia della formula proposta: un momento di ispirazione e di incoraggiamento dedicato ai ragazzi, per portarli ad esplorare concrete opportunità professionali, anche grazie al racconto delle esperienze di importanti testimonial provenienti dal mondo dell’imprenditoria, dello sport, della cultura, della scienza e dell’arte”, spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. 

Nei nostri eventi gli speaker parlano del loro percorso, ricordando anche gli ostacoli, ed è bello che i ragazzi vedano che le difficoltà si incontrano ma si superano”, spiega Franceschetti.

Migliaia gli studenti iscritti all’evento coordinato dal web conduttore Davide Briosi

Ciò che lo differenzia dagli altri eventi di orientamento è la sua veste informale, che fa breccia nei giovani. I tempi degli interventi sono pensati in base al feedback dei ragazzi, con 8 minuti di speech alternati ad altrettanti minuti dedicati alle domande, che arrivano direttamente via Instagram dai ragazzi.

Smart Future Academy è un progetto aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori e completamente gratuito, sia per le scuole che per le famiglie e valido ai fini PCTO.

La Camera di commercio di Torino si è fatta parte attiva del progetto Smart Future Academy, valorizzandolo con le proprie competenze in materia di orientamento al lavoro, nella prospettiva di promuovere concrete opportunità di inserimento nell’attuale realtà produttiva e di crescita professionale per gli studenti degli istituti superiori. 

L’evento ha l’obiettivo di aiutare i giovani a comprendere cosa vogliono fare da “grandi”, attraverso il contatto con straordinari personaggi dell’imprenditoria, della cultura, della scienza e dell’arte. Gli speaker porteranno sul palco virtuale la loro storia, i loro errori e i loro consigli, mostrando ai ragazzi come sia possibile raggiungere il successo.

L’obiettivo è quello di contrastare la sensazione di inadeguatezza vissuta da molti giovani, dimostrando che è possibile realizzare i propri sogni, sempre con la giusta dose di formazione, aggiornamento, disciplina e costanza.

Smart Future Academy Torino Online è realizzato in attuazione al protocollo d’intesa sottoscritto con Unioncamere, in collaborazione e con il contributo della Camera di commercio di Torino, le principali associazioni datoriali nazionali e territoriali ed in coordinamento con gli uffici scolastici regionali e territoriali.

L’evento ha ottenuto inoltre il patrocinio di Comune di Torino, Coldiretti, CNA, Confapi, Confcommercio ed è in collaborazione con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, Coldiretti, CNA, Confcommercio, Federalimentare, Utilitalia, EIEF e con il sostegno del Consorzio per la Tutela del Grana Padano e illimity.

 

L’EVENTO

Smart Future AcademyTorino 2022

Dove: Online

Quando: 11 Marzo 2022
Dalle 8:15 alle 12:30
Live su YouTube

 

Scarica Programma:

https://docs.google.com/presentation/d/13A-vM_fH0k1KG3hfWR-xvOEFbvX0YJaOWMFMmUYPnBM/edit?usp=sharing

Fotografie: link: Cartella fotografie ufficiali

 

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Contatti:

info@smartfutureacademy.it;

ufficiostampa@smartfutureacademy.it

 

 

 

 

 

È il Metaverso la nuova frontiera culturale per le imprese

Milano, 21 gennaio 2022 – Il 2022 si apre con la parola chiave che più di altre rappresenta lo scenario culturale del presente e del prossimo futuro. La nuova sfida per le imprese digitali italiane e per tutte quelle che vogliono stare al passo con i cambiamenti accelerati dalla pandemia e dal progresso globale è già partita.

Il Metaverso, un’universo nell’universo, è l’evoluzione estrema di internet e della realtà virtuale costituita dai social, potenziata attraverso l’applicazione di tecnologie digitali e immersive come i videogiochi, la realtà aumentata, il 3D, le monete virtuali, videoconferenze e shopping online.

In sostanza un nuovo mondo parallelo in cui sarà possibile fare virtualmente esperienze che facciamo nella vita reale vivendo un grado di coinvolgimento attivo ed emozionale, capace di generare sensazioni e percezioni come quelle reali o addirittura amplificate. Con la differenza che si tratta di un mondo che non ha confini, né barriere all’accesso, dove le persone possono incontrarsi e condividere in modo nuovo sapere, lavoro, divertimento, emozioni compiendo azioni che incidono sulla realtà.

A cercare un’origine nella scienza il Metaverso è la versione virtuale del Multiverso. Secondo la fisica teorica e la meccanica quantistica il Multiverso è un concetto basato sull’ipotesi che possano esistere universi paralleli al di fuori della nostra dimensione spazio-temporale. Il concetto ha però radici filosofiche antiche che risalgono agli atomisti, che furono rilanciate dopo la rivoluzione copernicana e che hanno avuto in Giordano Bruno, nel XVI secolo, il precursore del concetto più moderno di multiverso.

Se la scienza, da un lato, è molto divisa sulla teoria di possibili dimensioni parallele o “bolle”, la fantascienza, la cinematografia, la comunicazione digitale ne parlano da tempo e ci hanno abituato a viaggi nel tempo e ad interazioni con mondi diversi dal nostro dove spazio e tempo sono replicabili all’infinito e dove il nostro alter ego, un avatar dotato di strumenti superiori e potenziati, è in grado di fare più esperienze in meno tempo e di trarre da esse vantaggi superiori a quelli possibili nella vita reale.

 

Il Metaverso nel digitale

Il Metaverso nel digitale è dunque la nuova frontiera del progresso. Il cambiamento è già stato avviato di recente da Facebook, che ha cambiato anche il marchio delle sue piattaforme social appunto in “Meta”, ed è in parte sperimentabile in videogiochi di ultima generazione come Minecraft o Roblox. Noti marchi della moda come Adidas o Gucci stanno già lavorando sul Metaverso perché arricchisca l’esperienza della moda e dello shopping virtuale. E lo stesso stanno facendo prestigiosi marchi automobilistici, imprese dell’I-tech, dell’IT e brand di ogni tipo che vedono nel Metaverso un nuovo, presto indispensabile, modo per promuoversi e progredire nel business.

Il Metaverso nell’education per potenziare e democratizzare l’apprendimento: l’esperienza di Monica Perna

Uno dei settori nei quali certamente il Metaverso prospetta i più importanti vantaggi è quello dell’Education e del live streaming.

Ne abbiamo parlato con Monica Perna, CEO di un’impresa digitale, antesignana delle dinamiche di quel mondo parallelo senza frontiere per il quale non tutti ancora sono pronti.

“La didattica, oggi, non può più basarsi su vecchi ed obsoleti schemi tanto nei metodi di insegnamento quanto nel modo in cui studiare.”Così parla Monica Perna, english coach ed imprenditrice digitale brianzola che dopo aver fondato la sua English Academy a Milano è volata, nel 2019, verso Dubai, la smart city preferita dalle multinazionali del settore Tech, IT e dell’Education, avanguardia del Metaverso e delle sue più avanzate applicazioni.

“Nell’ambiente futuristico ed innovativo di Dubai ho avuto modo di perfezionare quanto già avevo avviato in Italia ossia un nuovo metodo didattico capace di massimizzare memoria e risultati per permettere a tutti di accedere allo studio senza limiti di spazio e di tempo e con un vantaggio anche sul piano dei costi. Il contributo delle tecnologie tipiche del Metaverso può fare la differenza nel modo in cui l’apprendimento avviene e nella qualità dei risultati che esso può produrre. Esperienze immersive, interattive, dinamiche e coinvolgenti sono nel mio programma al centro di un metodo che punta, grazie ad un mix di tecnologia e realtà virtuale, a cambiare il modo di studiare trasformandolo in un’esperienza potenziata ed emozionale. L’accesso all’educazione attraverso l’e-learning, che fino a poco tempo fa era visto con diffidenza dalla didattica tradizionale, è oggi la nuova frontiera di un sapere più accessibile ed in definitiva più democratico. Tutti devono poter studiare, dove e quando sia loro possibile e tutti devono essere messi in condizione di sfruttare il loro massimo potenziale”.

È sulla base di queste premesse che l’imprenditrice brianzola, CEO a Dubai della Auge International Consulting, Impresa di educazione ed alta formazione, ha ideato un nuovo metodo didattico  chiamato Metodo AUGE (come la sua impresa) che, come nel concetto di Metaverso, applica all’insegnamento della lingua inglese l’uso di lavagne virtuali, live streaming di gruppo, contenuti animati, viaggi studio virtuali, conversazioni con madrelingua inglesi provenienti da diverse parti del mondo, tecniche di memorizzazione rapida applicate a grafiche e contenuti animati che sfruttano la dimensione social per incentivare l’apprendimento cooperativo e la motivazione.

“Il Metaverso è già il presente – aggiunge Monica Perna – la mia impresa lavora da anni alla didattica del futuro e ad una migliore esperienza dell’apprendimento. Quando poi si tratta di imparare una lingua come l’inglese, indispensabile oggi per tutti, il percorso deve essere all’altezza delle nuove esigenze e stili di vita. Soprattutto, come un mondo parallelo, deve entrare a far parte della vita di una persona in modo reale, costante, esperienziale ed immersivo. Il potenziale di un metaverso dell’education può produrre risultati oltre le aspettative ed è per questo che auspico che imprese, istituzioni ma anche scuole e famiglie siano presto pronte ad accogliere un cambiamento in atto che nei prossimi anni diventerà realtà”.

 

 

 

 

Monica Perna, English Coach e CEO di Auge International Consulting

Smart Working: presto toccherà anche agli operai

Lo smartworking di oggi è solo il primo passo verso la totale remotizzazione del lavoro

Roma, 26 aprile 2021 – Nell’epoca della pandemia, milioni di lavoratori sono stati costretti a lasciare l’ufficio aziendale per lavorare dal soggiorno di casa propria.

Sembrava impossibile per un paese ostico al cambiamento come l’Italia, trasformare i classici modelli organizzativi del mondo del lavoro, ma la forza dirompente del Covid-19 è riuscita in pochi giorni a far ricostituire da remoto l’attività lavorativa di tantissime imprese che fino a poco prima facevano addirittura fatica ad abbondare il fax per il più moderno servizio di posta elettronica.

Sono in molti a pensare che il nuovo modus operandi sia soltanto una fase temporanea necessaria alla convivenza con il virus e che non appena l’emergenza sarà conclusa potremo tornare a vivere secondo la “normalità” precedente.

Ma in realtà la pandemia ha semplicemente accelerato dei cambiamenti già in atto e difficilmente abbandoneremo le nuove abitudini.

Notizie recenti ci danno infatti un’ indicazione chiara in questa direzione, come ad esempio molte grandi aziende come Vodafone e Eni, che hanno già comunicato di voler continuare ad adottare il lavoro agile anche per il futuro, accordandosi con i sindacati per un remote working permanente, e le aziende tech come Microsoft, Facebook e Twitter che hanno sposato la stessa strategia.

Secondo la previsione di Smart But Strong, il primo sindacato d’Italia nato lo scorso anno per tutelare i lavoratori in smart working, il lavoro agile è solo il primo passo verso una più ampia remotizzazione ed automazione del lavoro.

In un futuro non troppo lontano sarà normale ad esempio vedere cantieri costruire palazzi, o fabbriche realizzare utensili tramite l’utilizzo di macchinari super tecnologici controllati a distanza, senza necessità della presenza fisica degli operai sul luogo di produzione.

Persino i chirurghi, che ormai eseguono complessi interventi tramite l’utilizzo di robot di precisione, non avranno nemmeno la necessità di spostarsi dal proprio ambulatorio. Per questo risulta troppo riduttivo pensare al lavoro agile come ad un semplice telelavoro per impiegati dato che siamo di fronte ad una trasformazione a 360 gradi che coinvolge tutte le categorie professionali.

I primi segnali di questo cambiamento ci sono già, basti pensare ad aziende come Amazon che prevede entro alcuni anni di effettuare le consegne utilizzando droni al posto dei corrieri, oppure Scania che ha avviato i primi test sui camion a guida autonoma.

Queste innovazioni rivoluzioneranno completamente il settore degli autotrasporti portando ad una inevitabile riduzione del personale conducente, contrapposto però ad un’aumento degli addetti al comando/controllo dei mezzi a distanza. Per non parlare del settore agricolo che si affiderà sempre di più alla tecnologia per svolgere quelle mansioni che normalmente richiedono l’impiego di numerosi braccianti.

Se da una parte quindi, il progresso tecnologico provocherà un’aumento della disoccupazione a livello mondiale incentivando ulteriormente i fenomeni migratori, la remotizzazione del lavoro potrà essere la soluzione riducendo le distanze tra quelle aree del mondo a forte crescita economica ed in costante ricerca di manodopera e quelle aree invece più povere ma ricche di donne e uomini non più costretti ad emigrare per migliorare le proprie condizioni. Finalmente verrà offerta loro una valida prospettiva di vita senza dover abbandonare il paese di origine.

Il nostro paese è un esempio lampante in questo senso, migliaia di giovani emigrati al nord o all’estero stanno tornando a casa nel sud Italia per continuare a lavorare a distanza e questo fenomeno è un trend in costante crescita.

In conclusione, secondo Smart But Strong, il futuro pare quindi orientarsi al distance working per migliorare il benessere di tutta la società nel suo complesso, questa è la realtà con cui dovremo confrontarci.

Sicuramente guadagneremo maggiore tempo libero da dedicare alla famiglia, magari trovando più spesso l’occasione per giocare a pallone con i nostri figli, cosi oltre ad essere felici e meno stressati, potremo finalmente perdere quei chili di troppo accumulati da tutte le ore passate a lavorare in remoto dalla nostra poltrona di casa.

Per maggiori informazioni sul primo sindacato dei lavoratori da remoto rimandiamo al sito internet www.smartbutstrong.org.

 

 

La lettera a Mario Draghi: “Il Recovery Plan deve essere occasione di rilancio del settore marmifero italiano”

La lettera a Mario Draghi per chiedere misure per il rilancio del settore marmifero italiano: a scriverla una nota azienda del settore, la Stilmarmo di Apricena (Foggia)

Foggia, 22 febbraio 2021 – Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, che chiede di rilanciare il settore marmifero italiano. A stilarla i responsabili della Stilmarmo di Apricena, in provincia di Foggia, nota industria di import ed export di marmi e pietre.

Questi alcuni passaggi della lettera indirizzata al Presidente Draghi.

L’Unione Europea, per il suo sviluppo, ha individuato 14 materie prime strategiche e tra queste, quelle maggiori, si trovano sotto i nostri piedi: i “marmi” e le “pietre ornamentali”, di cui il bacino marmifero di Carrara e quello di Apricena rappresentano la maggiore “espressione” della natura. Disponiamo, insomma, di straordinarie “risorse” e abbiamo competenze e professionalità. Ma non bastano.

Occorre che il nostro Paese ripensi velocemente la propria politica economica, industriale e, soprattutto, culturale. Il “Recovery Plan” rappresenta il momento giusto per farlo e la sede più opportuna per assegnare ai “marmi” e alle “pietre ornamentali” un ruolo strategico nell’economia nazionale.

I marmi e le pietre ornamentali sono green

Sono risorse “naturali”, green dalle origini. Non è necessario utilizzare fonti primarie di energia per la loro produzione: i “marmi” e le “pietre ornamentali” sono semplicemente sotto i nostri piedi. Vanno soltanto estratti e poi lavorati. La loro durata è senza compromessi e senza pari. Lo testimonia la storia millenaria.

Per uscire dalla crisi, come non pensare, dunque, di puntare su queste straordinarie “risorse” naturali? Ciò potrebbe costituire la terza rivoluzione industriale, se soltanto si considerasse che anche gli “scarti” di estrazione e lavorazione non sono “rifiuti” ma “materia prima secondaria”. Si pensi all’uso tradizionale della “polvere di marmo” come additivo per dentifrici. Secondo gli scienziati, la “farina di pietra” potrebbe anche essere utilizzata come riempitivo per asfalto, cemento, gesso e molto altro. Ma nessuna di queste possibilità ha ancora raggiunto una svolta di mercato, per mancanza di adeguate politiche di sostegno a queste “nuove” economie circolari.

Cosa può, dunque, fare al riguardo il nostro Governo nell’immediatezza? Tantissimo. A partire dall’inserire i “marmi” e le “pietre ornamentali” d’Italia nel “Piano strategico di resilienza e rilancio nazionale”, si creerebbero le premesse per intraprendere la strada di una crescita economica di lungo termine.

Risorse che vanno protette dallo Stato

In che modo? Innanzitutto, tutelando legislativamente le nostre “pietre naturali” dalla concorrenza sempre più crescente di “prodotti ceramici”, che riproducono ormai fedelmente i nostri “marmi” pur non avendo nulla di marmo e che vengono addirittura commercializzati utilizzando impropriamente i nomi delle nostre “pietre naturali”.

Se non tuteliamo i nostri materiali, complice la crisi in atto, le cave ed i laboratori di lavorazione pietre e marmi saranno costretti a ridurre drasticamente il numero degli addetti se non a chiudere i battenti.

I territori interessati perderebbero così altri posti di lavoro diretti e nell’indotto, in un drammatico momento storico. I prodotti non agricoli meritevoli di tutela costituiscono un rilevante potenziale economico, che oggi non possiamo sfruttare appieno.

L’estensione, ad esempio, di protezione di IG (Indicazioni Geografiche) a tali prodotti porterebbe un notevole vantaggio potenziale per le PMI coinvolte ed un contributo significativo all’occupazione e alla crescita economica dei territori interessati.

Gli interventi urgenti 

Per far recuperare quel necessario vantaggio competitivo alle nostre “pietre naturali” in un mercato globalizzato fatto di costi del lavoro disomogenei, occorre intervenire, al più presto, sovvenendo l’industria estrattiva italiana e quella della lavorazione “in loco” di marmi e pietre con misure di sostegno ad hoc.

Ad esempio, prevedendo contributi a fondo perduto e/o crediti d’imposta in conto costi di sbancamento di cava, macchinari, attrezzature e mezzi d’opera nonché a valere sulla promozione e diffusione in tutto il mondo delle nostre “meraviglie” naturali; incentivando, all’uopo, sinergie tra le PMI del settore e le Università italiane; introducendo, altresì, il “gasolio marmifero”, al pari del “gasolio agricolo” e di quello “nautico”.

Subito il “mutuo marmifero”

I “marmi” e le “pietre ornamentali” rappresentano la maggiore risorsa del sottosuolo italiano e contribuiscono al Pil nazionale per un valore di poco superiore all’1%. Un valore di tutto rispetto, che legittimerebbe una maggiore attenzione del mondo creditizio attraverso l’istituzione di forme tecniche di credito specializzato, costruite “su misura” in funzione delle peculiarità del suo processo estrattivo (caratterizzato da consistenti investimenti iniziali in sbancamento di strati sterili per la successiva messa in produzione del giacimento utile), che oggettivamente necessita di periodi di preammortamento finanziario molto più lunghi rispetto a quelli comuni.

Manca, nel nostro sistema, il “credito estrattivo-marmifero”, essendoci, viceversa, il “credito agrario”, il “credito peschereccio” e quello “edilizio”.

L’istituzione di “forme tecniche di credito specializzato” rappresenta – oggi più di allora, essendo ormai “globale” il contesto in cui siamo destinati ad operare – la condizione necessaria ed indispensabile per dare effettivo slancio ad un settore “strategico” qual è quello estrattivo-marmifero.

La “Grande Crisi” che stiamo vivendo, tra forti spinte innovatrici globali e residue resistenze domestiche, potrebbe essere l’occasione giusta per scrivere (insieme) una rivoluzionaria pagina del cambiamento necessario”.

APRICENA STONE IN THE WORLD – www.stilmarmo.it

 

 

 

Premier Mario Draghi

 

Palazzo direzionale STILMARMO

 

 

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Scuola: Riprogettare il futuro con giovani e insegnanti, ai tempi del Covid-19

Bologna, 18 maggio 2020 – Riprogettare il futuro con le scuole, ai tempi del Covid-19. È l’obiettivo dell’Associazione Smart Future Academy e la CNA di Bologna che, con il contributo della Camera di Commercio di Bologna, entrano nelle case degli insegnanti e dei loro studenti per progettare il futuro con i giovani.

Al fine di dare un segnale di fiducia nel futuro e di incoraggiare gli studenti a continuare a progettare il proprio avvenire, queste tre felici realtà hanno deciso di trasformare la seconda edizione dell’evento di orientamento in Smart Future Academy Online Bologna 2020, programmato per il 19 maggio 2020, dalle 9 alle 12.

Smart Future Academy (www.smartfutureacademy.it) è l’innovativo progetto nazionale di orientamento rivolto agli studenti delle scuole superiori che ha come obiettivo di aiutarli a comprendere cosa vorrebbero fare da “grandi” attraverso il contatto con personalità di altissimo livello dell’imprenditoria, della cultura, della scienza e dell’arte.

Nella prima edizione del 2020 di Smart Future Academy lo scorso febbraio a Brescia, quando si potevano ancora fare iniziative prima del Covid-19, erano intervenuti oltre 10.000 studenti.

Lo scorso 12 maggio a Torino, nella prima edizione completamente on line, si erano iscritti 3.000 studenti. E questo sarà anche l’obiettivo per l’edizione di Bologna.

Anche in tempi di Covid-19 chiederemo ai nostri speaker – dice la Presidente di Smart Future Academy Lilli Franceschetti di portare sul palco la loro storia, i loro errori e i loro consigli, mostrando ai ragazzi come sia possibile raggiungere il successo personale e professionale”. 

I 10 autorevoli speaker scelti da un autorevole Comitato Scientifico in collaborazione con le istituzioni della città, parlano senza veli della loro carriera, dei loro successi e delle difficoltà incontrate perché il successo è evidente ma la fatica per raggiungerlo non sempre.

L’obiettivo, dunque,- continua la Presidente di Smart Future Academy-  è quello di aiutare i giovani a trovare la loro strada convincendoli che lavorare o studiare con passione, magari svolgendo un lavoro o un percorso di studi in armonia con le proprie inclinazioni e le proprie aspirazioni, è un sogno realizzabile. Esercitare una professione appassionante o studiare materie interessanti vuol dire affrontare ogni nuovo giorno con il sorriso” .

Soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo con l’emergenza coronavirus – spiega Valerio Veronesi, Presidente della Camera di Commercio di Bologna – occorre lanciare messaggi positivi ai ragazzi. Far sentire dalla voce degli imprenditori la loro esperienza e la loro storia professionale può essere una spinta importante a rispondere alla domanda che Smart Future Academy pone agli studenti: ‘Cosa vuoi fare da grande’. Mai come oggi è importante per gli studenti avere idee chiare, fiducia nelle proprie capacità, percorrere strade insieme agli altri ragazzi e ragazze guardando al futuro”.

Cna Bologna con il contributo della Camera di Commercio di Bologna si è fatta promotore ed ha co-progettato l’evento Smart Future Academy Online Bologna 2020, valorizzando le proprie competenze in materia di orientamento al lavoro, nella prospettiva di promuovere concrete opportunità di inserimento nell’attuale realtà produttiva e di crescita professionale per gli studenti degli istituti superiori.

Gli speaker invitati all’evento, sono:

Valerio Veronesi, presidente Camera di Commercio Bologna e CNA Bologna

Corrado Passera, amministratore delegato Illimity Bank

Claudia Parzani, presidente Allianz Spa

Maurizio Marchesini, presidente Marchesini Group

Maura Latini, amministratore delegato Coop Italia

Melany Libraro, responsabile business innovation Poste Italiane

Daniele Zaffino, Ten. Col. Arma dei Carabinieri

Ivan Olgiati, produttore cinematografico, vincitore del David di Donatello

Sofia Rosolini, ballerina bolognese all’Opéra di Parigi

Riccardo Carboni, taxista, presidente Cotabo

 

Apriranno i lavori di Smart Future Academy Online Bologna 2020:

Stefano Versari, Dirigente Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna

Lilli Franceschetti, Presidente Smart Future Academy

Gli speaker parkeranno di sé, della loro esperienza e racconteranno ai ragazzi come sia possibile raggiungere la realizzazione personale e lavorativa seguendo la propria passione che comprende impegno, studio, disciplina ma anche gioia e divertimento..

Tratti distintivi di Smart Future Academy sono:

    • l’eccellenza degli speaker
    • il grande numero di studenti coinvolti
    • l’essere un progetto al 100% espressione della “società civile”
    • partecipazione completamente gratuita per la scuola e per gli studenti

Grazie alla partnership Tecnica con Cisco Italia, che ha messo a disposizione la piattaforma Webex, i ragazzi potranno interagire direttamente con gli speaker facendo domande in diretta.

Come ci si iscrive a Smart Future Academy Online Bologna 2020

Per partecipare è necessaria l’iscrizione on line dell’istituto sul sito di Smart Future Academy alla pagina delle iscrizioni.

Successivamente la segreteria invierà una mail con tutte le informazioni per i docenti e per gli studentil per partecipare gratuitamente a Smart Future Academy Online Bologna 2020.

Smart Future Academy Online Bologna 2020 ha il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio di Bologna, CNA Bologna, Confindustria Emilia Centro, ITS ITALY.

Smart Future Academy inoltre collabora con: Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, Poste Italiane, Illimity Bank, Cisco Systems Italy, Lavazza, Talent Garden, Einaudi Institute for Economica and Finance (Banca d’Italia), Fondazione per l’Educazione Economica e Finanziaria e Risparmio (ABI).

Appuntamento Smart Future Academy Bologna 2020:

Webex Events

19 maggio 2020

Dalle 8:45 alle 12:00

Riferimenti:

Web:  www.smartfutureacademy.it ; 

Email: presidente@smartfutureacademy.it ; 

           info@smartfutureacademy.it 

         

 ufficiostampa@smartfutureacademy.it

 

 

 

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