Don Cosimo Schena: un’altra laurea in risposta alle critiche social

Don Cosimo Schena

Un altro traguardo per il “Poeta dell’Amore di Dio” che risponde con i fatti a chi sui social lo critica di vanità e superficialità

Brindisi, 19 gennaio 2023 – Don Cosimo Schena, il prete influencer seguito da un milione di followers sui social, si laurea in Scienze e Tecniche psicologiche. Lo scorso 11 gennaio il Poeta dell’Amore, come definito dai suoi fan, ha conseguito un’altra laurea, raggiungendo l’ennesimo traguardo discutendo una tesi sul Disturbo Compulsivo Religioso tra pietà popolare e superstizione.

Don Cosimo o don Mino, come amano chiamarlo amici e parrocchiani di Brindisi, è salito alla ribalta delle cronache qualche anno fa grazie alle sue poesie musicate e recitate dalla sua stessa voce che hanno avuto sui canali social un successo incredibile quanto inaspettato. Oggi i suoi video su Facebook, Instagram e Tik Tok sono seguiti da centinaia di migliaia di followers. Don Cosimo, forte anche della sua bella presenza, attrae un po’ tutte le generazioni. Ma a chi magari riporta l’attenzione sul suo aspetto fisico don Cosimo risponde sempre annunciando il messaggio evangelico e testimoniando l’amore di Dio.

Amatissimo sui social ma c’è chi lo critica

Qualcuno sui social lo punzecchia muovendogli critiche e accusandolo di essere superficiale e di pavoneggiarsi troppo per la sua bellezza ma don Mino non ha mai ceduto alle provocazioni. Nei suoi video ci mette la faccia ma il suo obiettivo è sempre quello di calare il messaggio del Vangelo nella realtà quotidiana e di attrarre sempre più persone a Dio, non alla sua persona.

Intellettuale e autore prolifico

Plurilaureato, il prete influencer è un intellettuale che continua a dedicare la sua vita allo studio tra ingegneria, teologia e filosofia. Dottore anche in Filosofia con una tesi su Simone Weil, è autore di diversi trattati e libri che spaziano dalla filosofia alla poesia.

Ospite nei più importanti e prestigiosi salotti televisivi, don Cosimo Schena ha lanciato anche diverse campagne di sensibilizzazione per la cura e tutela degli animali. Lui stesso possiede due cani che spesso lo accompagnano nei suoi video in rete e a breve porterà avanti altri progetti legati all’amore verso gli animali.

Attraverso i suoi canali social tratta argomenti anche complessi e articolati rendendoli semplici e alla portata di tutti, accompagnandoli con la sua calda voce e il viso sempre solare e sorridente.

Don Cosimo sorride anche a chi lo accusa di sfruttare il suo aspetto fisico e di essere superficiale. Lui continua la sua strada di studio e ricerca, rispondendo alle critiche con i fatti ed i prestigiosi titoli conseguiti.

Per seguire Don Cosimo questo il link su Spotify: https://open.spotify.com/artist/2qIhvl7zXtNEQWjcR4MeJ1.

 

 

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Per interviste ed informazioni:

info@ufficiostampaecomunicazione.com

 

 

Don Cosimo festeggiato dai parrocchiani

 

La fede e la fotografia tra i ritratti di Giuseppe Leone

Il fotografo siciliano Giuseppe Leone ha dedicato un proprio volume fotografico alla Campania: un progetto editoriale multimediale destinato ad unire le due regioni del sud legate da antiche radici storiche e culturali.

Napoli, 23 febbraio 2022 –  C’è anche la fede dei piccoli borghi, tra gli itinerari suggeriti dal volume fotografico “Viaggio in Campania” (Plumelia Edizioni), promosso nell’ambito delle attività editoriali e multimediali del Premio “Penisola Sorrentina”.

Il volume – con testi di Mario Casillo, Mario Esposito, Peppe Leone e Concetto Prestifilippo – è una vera e propria traversata fotografica tra paesaggi, beni culturali, suggestioni e tradizioni della regione Campania, fermata negli scatti in bianco e nero di Giuseppe Leone, celebre fotografo di Ragusa che ha da sempre riservato attenzione ai riti e alle feste religiose della Sicilia, accompagnandosi a letterati come Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Enzo Sellerio.

Tra i luoghi di fede della Campania, ritratti dal celebre artista ragusano all’interno del volume, si segnalano qui il complesso della Pietà di Teggiano, nel Vallo di Diano, e la chiesetta della Madonna della Macchia di Buonalbergo.

La scelta della fotografia di un autore come Leone ricade proprio nella volontà di tirar fuori quella bellezza celata e quei luoghi di fede meno rinomati che solo la luce dell’arte ha il potere di scoprire e diffondere. Il progetto, portato avanti dall’ente del terzo settore Il Simposio delle Muse, consente dunque di mostrare le molteplici sfaccettature di un territorio vasto e generoso come la Campania, con le aperture alla integrazione e alle religioni del mondo, non ultima quella mussulmana.

Da alcune donne avvolte dal chador nelle vie della metropoli napoletana, fino a giovani fermi davanti a chiesette di borghi fino alle religiose in uscita dopo la preghiera ed il rosario pomeridiano , il volume consente di scoprire  in immagini – attraverso questo ideale viaggio in una regione del sud – anche alcune belle testimonianze di fede e di una civiltà in transito.

Del resto, la fotografia è da sempre come uno sguardo posato sul mondo. “Una mannaia che ferma nell’eternità l’istante che l’ha abbagliata”, diceva Henri Cartier- Bresson.  

RIGUARDO L’AUTORE

Giuseppe Leone, siciliano, 85 anni, ha attraversato tutto il Novecento. Leone  ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1973). Da allora le sue fotografie hanno arricchito numerosi libri, cataloghi e riviste di editori italiani e stranieri. Tra le pubblicazioni più note: La Pietra vissuta con testi di Mario Giorgianni e Rosario Assunto (Sellerio, 1978); La Contea di Modica con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1983); L’Isola nuda con testo di Gesualdo Bufalino ( Bompiani, 1988); Il Barocco in Sicilia con testo di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991); Sicilia Teatro del mondo con testo di Vincenzo Consolo e Cesare De Seta (Nuova Eri, 1990); L’isola dei Siciliani con testo di Diego Mormorio (Peliti associati, 1995); Immaginario barocco con testi di Salvatore Silvano Nigro e André Chastel (Kalós, 2006); Un viaggio lungo mezzo secolo con testo di Antonino Buttitta (Kalós, 2008) Sicilia, L’isola del pensiero (Edizione Postcart 2015) ); Storia di un’amicizia (Edizione Postcart, 2015), Sicilia un paese in posa (Plumelia Edizioni, 2018). Metafore (La Nave di Teseo, 2021 – a cura di Elisabetta Sgarbi).

 

 

Uno scatto di Giuseppe Leone tratto dal volume “viaggio in Campania”

A San Fele presentazione di “La chiave del cuore. San Fele tra arte, fede e leggenda”

È dedicato al sud tra fede e leggenda il nuovo libro di Anna Maria Gargiulo, la scrittrice sorrentina vincitrice del Premio “Penisola Sorrentina” e del “Capris San Michele”.

Potenza, 23 luglio 2014 –  Si intitola “La chiave del cuore. San Fele arte fede e leggenda” il nuovo libro della sorrentina Anna Maria Gargiulo, edito dal Comune di San Fele, piccolo centro della Basilicata famoso per le sue cascate (chiamate nel dialetto locale Uatteniere) ma soprattutto per aver dato i natali a San Giustino De Jacobis, missionario partito da Napoli per andare ad evangelizzare l’Etiopia.

Il libro indaga le tradizioni, il paesaggio, la cultura, la fede tra spiritualità, leggenda, magie. Un saggio di antropologia culturale in un territorio gremito di simboli e di suggestioni.

“Mi auguro che questo libro possa aiutare a conoscere la nostra comunità, le nostre radici e le nostre bellezze incontaminate”, afferma il Sindaco di San Fele Donato Sperduto.

Anna Maria Gargiulo vive in Penisola Sorrentina. Esperta di politiche sociali, esorcista, docente, ha diretto diverse strutture assistenziali per gli anziani.

Il suo nuovo pamphlet sarà presentato a San Fele nel pomeriggio di martedì 24 luglio, alla presenza del Vescovo della diocesi di Melfi, Rapolla, Venosa, Mons. Ciro Fanelli.

“Rivolgo il mio plauso all’Amministrazione comunale nelle persone del sindaco Donato Sperduto e dell’Assessore alla cultura Raffaella Carlucci che, insieme con il coordinatore del progetto Antonio Bruno, hanno voluto affidare a un’eccellenza della penisola sorrentina, come la Gargiulo, questa ricerca a metà strada tra la letteratura etnoantropica e il sentimento.            Come diceva San Giustino de Jacobis, la parola diventa la chiave del cuore, per aprire porte di memoria e di futuro ”, dichiara Mario Esposito, patron del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, il prestigioso riconoscimento internazionale di cui Anna Maria Gargiulo è stata insignita insieme con il premio “Capri San Michele” per i suoi lavori saggistici sui temi del sociale e della fede.

 

Week end culturale e religioso a Piano di Sorrento (Na)

Nel Monastero agostiniano della costiera sorrentina nel giorno di Santa Rita si presenta un libro di Anna Maria Gargiulo dedicato a “Maria mia Misericordia”. Il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®  per il Giubileo della Misericordia.

Napoli, 20 maggio 2016 – Sabato 21 e domenica 22 maggio, nel cuore della Penisola Sorrentina, a Piano di Sorrento nell’Istituto delle Suore Agostiniane Santa Maria delle Misericordia è previsto un interessante week end di cultura, fede e preghiera.

Nella ricorrenza della Festa di Santa Rita sabato alle ore 18.15 (dopo la Santa Messa) verrà presentato il libro di Anna Maria Gargiulo “Maria mia misericordia”. A presentare il  volume saranno (insieme con l’autrice) Mario Esposito (presidente del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito®) e Francesco Manca, segretario regionale Unione Cattolica Stampa Italiana.

Il volume è dedicato a Colei che Papa Francesco definisce “la madre che ci insegna ad essere liberi e a fare scelte buone e definitive” e che, per il mondo, credenti e non credenti, è il simbolo di tutte le madri. La prefazione è curata dal giornalista Ermanno Corsi. Di fronte alla figura di Maria il pensiero laico non è mai diventato laicista. E’ la donna che riassume tutte le sofferenze delle altre madri.

L’autrice, Anna Maria Gargiulo, vive a Massa Lubrense, in penisola sorrentina. E’ una qualificata direttrice socio-assistenziale, con due lauree, master e persino un diploma in esorcismo. In passato, il suo volume “Non gettiamo questa vita”, edito da Centoautori, ha ricevuto il Premio Capri – San Michele e il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®.

Con una rigorosa ed approfondita documentazione storico-religiosa, l’Autrice del libro (il cui ricavato sarà devoluto interamente in beneficenza) propone un affascinante viaggio nella devozione a Maria “madre del’amore e della pace”, come lei stessa la definisce in occasione dell’anno in cui,con il Giubileo della Misericordia, la Chiesa identifica un percorso di riconciliazione, conversione, perdono per tutti.

Il giorno successivo (la domenica,  stessa ora e stesso luogo) il Gruppo culturale di Ciro Ferrigno curerà invece un recital con i Canti e la narrazione della storia di Santa Rita da Cascia.

“E’ una manifestazione di grande valore per la nostra comunità cittadina e cristiana – afferma il presidente del Premio Penisola Sorrentina Mario Esposito. Non è solo la conferma di una ispirazione cattolica alla quale si lega la tradizione della nostra città. Stiamo vivendo tempi particolarmente difficili (basti pensare al terrorismo islamico e alla lotta per unioni civili, utero in affitto, ecc). Figure come quelle di Maria, nella  loro “medietà” tra spirito e storia, possono avvicinare la gente alla fede invitando credenti, religiosi e laici ad una nuova riflessione ecumenica sul senso della vita, ad un terreno di incontro e di confronto, lungo le rotte della globalizzazione, su sfide e limiti che l’uomo nuovo può e deve porsi”.    

 

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