Caro energia, la Stilmarmo eroga 600 euro di bonus ai dipendenti

In Italia l’azienda di Apricena è la prima Pmi nel settore marmi a dare un bonus così sostanzioso

Apricena (Foggia), 2 novembre 2022 – I rincari dei beni energetici stanno mettendo a dura prova imprese e famiglie italiane, «che non sanno più se fare la spesa o pagare le bollette». Una situazione senza precedenti, duramente stigmatizzata da Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo, player di spicco internazionale del settore marmifero di Apricena (seconda capitale italiana del marmo, dopo Carrara), che, nelle scorse settimane, ha dichiarato agli organi di stampa che «se non si interviene subito, entro fine anno ci sarà un’ecatombe di aziende».

In attesa di soluzioni “concrete” ed “efficaci” da parte delle istituzioni, la governance del gruppo industriale “Stilmarmo” (da sempre impegnato nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo, negli ultimi anni in partnership con il Politecnico di Bari) ha deciso di erogare, contro il carovita un “bonus acquisti” di 600 euro a ciascuno dei propri dipendenti.

L’operazione, battezzata “The Stilmarmo Group loves its Employees” (“Il Gruppo Stilmarmo ama i suoi Dipendenti”), vede coinvolte le due società del gruppo pugliese (Nar.Marmi e Stilmarmo), ai cui dipendenti saranno distribuiti, nei prossimi giorni, “bonus” immediatamente spendibili in tutta Italia in oltre 13 mila punti vendita convenzionati.

Un’iniziativa lodevole, la prima che si registra su scala nazionale nel settore marmi, dettata dal forte impatto economico del “caro energia” e dell’inflazione, che hanno fatto lievitare a dismisura persino un bene primario come il “pane”.

«Salvaguardare la serenità ed il potere d’acquisto del proprio capitale umano è una priorità assoluta del gruppo Stilmarmo, che, non a caso, si è affrettato a riconoscere alla totalità dei suoi dipendenti fringe benefit nella misura massima consentita dalla legge» dichiara Alfonso Masselli.

I “buoni acquisti” sono, infatti, ben visti dai lavoratori, che possono così acquistare qualcosa di cui effettivamente necessitano o che interessa personalmente.

«Per velocizzare i tempi, in quanto le “emergenze” vanno gestite con urgenza, ci siamo rivolti alla divisione italiana della più grande multinazionale europea operante nel settore dei servizi per le imprese – spiega Masselli –, individuando il “buono acquisto” più apprezzato grazie alla capillarità dei punti vendita convenzionati. Un valido sostegno economico per i dipendenti del nostro gruppo e le loro famiglie, perché utilizzabile sia per fare la spesa al supermercato che per il carburante. Abbiamo scelto una soluzione “easy”, affinché per i nostri dipendenti sia un’esperienza senza stress.

“Buoni acquisti” che coprono in maniera ottimale le insegne della grande distribuzione alimentare ed una delle più importanti compagnie petrolifere. Sono comodi, pratici ed offrono un risparmio importante. Sono utilizzabili in tantissimi esercizi commerciali e distributori di carburante sparsi in tutta Italia, garantendo un’offerta integrata ai nostri dipendenti e, cosa non meno importante, un supporto di customer service».

«In tal modo – evidenzia Masselli – le nostre risorse umane non dovranno paradossalmente scegliere se fare la spesa o pagare le bollette. Alla spesa ci ha pensato la loro seconda famiglia, l’azienda dove lavorano, nell’attesa che il nuovo Governo intervenga celermente con misure straordinarie a sostegno di famiglie e imprese», ricordando che in Italia «sono le Pmi a dare lavoro ad oltre 17 milioni di persone, ovvero il 65% del totale degli addetti, e a generare quasi l’80% del valore aggiunto complessivo. Ciò nonostante, le Pmi non sono mai state al centro delle politiche industriali del nostro Paese». «Nulla di più sbagliato, visto che Iin Italia la crescita delle Pmi è frenata».

«Non puntando sulle Pmi, l’Italia fa male a se stessa, limitando la crescita e lo sviluppo della sua economia» conclude Alfonso Masselli.

 

Uno degli stabilimenti Stilmarmo

 

Alfonso Masselli, responsabile relazioni esterne Stilmarmo

Caro bollette, senza aiuti sarà un’ecatombe di aziende: l’allarme della Stilmarmo

«Caro bollette», a rischio l’export italiano e la tenuta dell’intera economia. Necessari soldi subito a imprese e famiglie: l’allarme lanciato dall’azienda pugliese Stilmarmo

Foggia, 21 ottobre 2022 – «O si interviene subito o sarà la fine dell’export italiano, con gravissime ed irreparabili ricadute in termini economici e sociali». A dichiararlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmoplayer di spicco, a livello internazionale, del settore marmifero di Apricena (seconda capitale del marmo italiano, dopo Carrara).

Per la challenger company del settore lapideo pugliese – che, lo scorso settembre, ha entusiasmato i visitatori del “Marmomac” di Verona (la più importante fiera internazionale del marmo, con 47 Paesi rappresentati), presentando, in anteprima mondiale ed in partnership con il Politecnico di Bari, ben 5 dei 15 prototipi litici esposti nel padiglione delle innovazioni – non ci sono dubbi sui grandi rischi che stanno attraversando le imprese italiane.

«Se non si interviene subito, entro fine anno ci sarà un’ecatombe di aziende, le cui bollette mensili di energia elettrica sono, in alcuni casi, addirittura quintuplicate. L’attuale struttura dei costi – dichiara Alfonso Masselli – oggettivamente non è più sostenibile per nessuna impresa italiana. Quello che un’azienda spendeva in energia elettrica in sei mesi, ora lo spende in uno/due mesi. E le dilazioni di pagamento delle bollette non sono uno strumento efficace, in quanto ci saranno mesi in cui si cumuleranno più rate e deteriorano il rating delle aziende, esponendole a maggiori costi nei confronti del sistema energetico, anche quando la situazione si sarà normalizzata. Occorre intervenire con misure analoghe a quelle adottate dal governo all’indomani del lockdown del 2020, erogando subito – senza scartoffie e circolari interpretative di leggi sempre più oscure – soldi “veri” sui conti correnti delle imprese italiane. Il “caro energia” è un fatto notorio e gli “aiuti” alle imprese devono essere deburocratizzati, com’è avvenuto nel giugno 2020. E, per farlo, non c’è altra strada dello “scostamento di bilancio”, che, se ragionevole, non deve spaventare i paladini degli equilibri dei conti pubblici, perché, se salta il banco dell’economia reale, non ci potrà più essere un bilancio dello Stato. Mettiamocelo in testa tutti. Altro che scostamento» sottolinea Masselli.

La situazione è drammatica anche per le famiglie italiane. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti “mUp Research” e “Norstat” e resa nota, nei giorni scorsi, da “Il Sole 24 Ore”, ben 4,7 milioni di italiani – a causa dell’aumento del prezzo dell’energia – hanno saltato il pagamento di una o più bollette di luce e gas negli ultimi 9 mesi. E il numero è destinato a crescere se i prezzi non si normalizzeranno.

«Questo dato non mi sorprende affatto. Che si sarebbe naturalmente andati verso una morosità diffusa, lo avevo dichiarato al quotidiano foggiano “l’Attacco” lo scorso primo settembre. Se il pane costa mediamente 5 euro al chilo, e in alcuni centri anche di più, è naturale che le famiglie si trovino costrette a dover scegliere cosa pagare: se il pane o le bollette» apostrofa Masselli, sottolineando «la necessità che siano previste – con l’avvicinarsi dell’inverno – misure urgenti a sostegno delle famiglie, come lo sconto “alla fonte” nelle bollette di luce e gas, una misura che sarebbe adeguata anche per le imprese».

Ma l’analisi dell’azienda pugliese (capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo) si spinge oltre. A rischio c’è anche l’export italiano. «I Paesi lontani da questo surreale “caos” (nel 2019 l’industria manifatturiera italiana ha pagato per l’energia 8 miliardi di euro; nel 2022 il conto sarà di 110 miliardi) faticano a comprendere gli aumenti che gli esportatori italiani si trovano costretti a praticare sui propri listini prezzi a causa dei costi energetici fuori controllo e sono determinati a orientarsi verso altri prodotti. Il mercato globale non perdona. Il nostro osservatorio ci ha già restituito segnali in tal senso. La preoccupazione è seria. L’Italia rischia di vanificare interi decenni spesi per l’internazionalizzazione delle sue imprese, con pesanti ricadute sul Pil dei prossimi anni. Se non si interviene subito, il danno sarà irreparabile» evidenzia Masselli.

«Ci si augura che i sindacati, le associazioni di categoria e la politica tutta si rendano protagonisti del “salvataggio” dell’economia reale del nostro Paese e che il primo provvedimento del nascente governo sia un decreto legge da “pronto soccorso”, scritto in maniera chiara e senza la necessità di circolari interpretative. Non c’è più tempo per le interpretazioni» conclude Masselli.

 

Alfonso Masselli, responsabile relazioni esterne Stilmarmo

 

Marmomac 2022 Verona, Stand Stilmarmo

 

Politecnico di Bari, la Stilmarmo propone Apricena come sede dei Master

Foggia, 8 settembre 2022 – “A breve formalizzeremo la nostra proposta di istituzione ed attivazione nella città di Apricena, in provincia di Foggia, di corsi di master di primo e secondo livello del Politecnico di Bari. Lo faremo subito dopo la 56esima edizione del Marmomac, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica”.

Ad annunciarlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo, player di spicco, a livello internazionale, del settore marmifero di Apricena e che della “Ricerca & Sviluppo” sta facendo il suo mantra.

Il Politecnico di Bari e la Stilmarmo saranno insieme già protagonisti, con installazioni e prototipi molto innovativi a Marmomac, un’importante fiera del settore, che tratta dalla cava al prodotto lavorato, dalle tecnologie e dai macchinari agli utensili, si terrà a Verona dal 27 al 30 settembre prossimi.

La partnership tra l’azienda apricenese, capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della Pietra di Apricena in tutto il mondo, e il PoliBa (primo politecnico del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa) si è intensificata negli ultimi tempi ed ha raggiunto un livello di maturità significativo.

Dopo la loro partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 con l’installazione “Porzione d’Infinito” e la realizzazione della mostra “Quarry Visions”, inaugurata ad Apricena lo scorso 23 luglio, con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Fabio Tellia, associato del celebre studio di architettura “Norman Foster + Partners” di Londra, Anthony Caradonna, docente e ricercatore della prestigiosa università americana “New York Institute of Technology”, e Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica del politecnico barese nonché ideatore della mostra.

A maggio scorso, PoliBa & Stilmarmo si sono aggiudicati il bando pubblico “Riparti” della Regione Puglia col progetto di ricerca “Sistemi autoportanti di facciata impieganti blocchi lapidei di scarto per la progettazione sostenibile in area Mediterranea”, che vede, come responsabile scientifico, Giuseppe Fallacara, del dipartimento di scienza dell’ingegneria civile e dell’architettura del politecnico barese e, quale referente operativo, Cinzia Rinaldi, del dipartimento import/export dell’azienda apricenese. Assegnista del progetto, finanziato dalla Regione Puglia, è il noto architetto Micaela Colella, che ha già iniziato le attività di ricerca (della durata di diciotto mesi) presso l’azienda ed il politecnico pugliesi.

“Lo dobbiamo alla città di Apricena, seconda capitale del marmo italiano (dopo Carrara). Aziende e università dovranno interagire sempre di più. A volerlo è il mercato globale. L’istituzione, l’attivazione e l’organizzazione di corsi di master di primo e secondo livello del Politecnico barese consentiranno di dare risposte concrete alle esigenze provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni. Il settore marmifero di Apricena, per affrontare le grandi sfide globali che ci attendono, ha urgente bisogno di figure professionali altamente specializzate.

Il gruppo Stilmarmo metterebbe a disposizione il suo collaudato know how e le sue strutture per visite didattiche, tirocini, stages. Siamo certi che l’amministrazione comunale, molto sensibile a queste tematiche, non farà mancare i necessari spazi per lezioni frontali, seminari e conferenze, affinché Apricena diventi centro di ricerca e di alta formazione professionale nel settore marmifero italiano”, ha concluso Masselli.

 

 

Bando regionale “Riparti”, se lo aggiudica la Stilmarmo

Bari, 29 luglio 2022 – L’azienda pugliese, capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo, e il PoliBa (primo politecnico del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa) si sono aggiudicati il bando pubblico “RIPARTI” della Regione Puglia.

La misura regionale si colloca all’interno della “Strategia Europa 2020” per una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, la quale ha ribadito il ruolo determinante che la ricerca riveste sul fronte dell’innovazione e dello sviluppo del tessuto socio-economico-industriale coerentemente con la “Smart Specialization Strategy” della Regione Puglia. Fondamentale importanza riveste, a tale scopo, lo sviluppo di competenze specifiche, finalizzate allo sviluppo di ricerche innovative in grado di fondere la conoscenza e l’innovazione con la richiesta dei fabbisogni del tessuto economico-sociale.
Il progetto di ricerca, presentato da PoliBa & Stilmarmo, col titolo “Sistemi autoportanti di facciata impieganti blocchi lapidei di scarto per la progettazione sostenibile in area Mediterranea”, vede, come suo responsabile scientifico, Giuseppe Fallacara, del dipartimento di scienza dell’ingegneria civile e dell’architettura del politecnico barese e, quale suo referente operativo, Cinzia Rinaldi, del dipartimento import/export dell’azienda apricenese. Assegnista del progetto, finanziato dalla Regione Puglia, è il noto architetto Micaela Colella, ricercatrice del medesimo politecnico.

L’obiettivo principale del progetto di ricerca è di determinare nuove modalità di utilizzo del materiale attualmente non commerciabile (di scarto), finalizzato alla definizione di una nuova filiera produttiva per la realizzazione di blocchi in pietra di grande dimensione da impiegare nella costruzione di facciate autoportanti o, in alternativa, in sistemi costruttivi portanti per case a basso impatto ambientale. Tali blocchi saranno specificamente progettati e testati per essere utilizzati in ambito mediterraneo e prevedranno l’integrazione delle componenti impiantistiche e di materiali con ottime proprietà di isolamento termico. Dal punto di vista progettuale, la ricerca intende avvantaggiarsi delle più recenti strategie di prefabbricazione avanzata, di progettazione computazionale e BIM, al fine di creare specifici framework in grado di utilizzare i blocchi in modo flessibile e totalmente personalizzato (mass customization).

«Il raggiungimento degli obiettivi appena descritti, oltre all’espansione economica dell’intera filiera e della Regione Puglia» dichiara Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo «contribuirebbe alla promozione di un approccio maggiormente etico e sostenibile nell’utilizzo delle risorse naturali, delle quali la città di Apricena, con la sua “Pietra” famosa in tutto il mondo, è indiscussa rappresentante. L’impiego cosciente dei materiali lapidei sarebbe in grado di dare un rilevante contributo alla lotta ai cambiamenti climatici. Con questo progetto di ricerca – conclude Masselli – vogliamo caratterizzarci nell’ambito della “manifattura sostenibile”, puntando sulla competitività, l’efficienza, l’innovazione e l’eccellenza tecnologica nei processi produttivi, così da favorire uno sviluppo sostenibile sia in termini di impatto ambientale che sociale».

La partnership con il Politecnico di Bari

La Stilmarmo di Apricena, del cui bacino estrattivo marmifero (secondo in Italia, dopo quello di Carrara) rappresenta il player di spicco a livello internazionale, ha intensificato negli ultimi tempi la partnership con il Politecnico di Bari.

Dopo la partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 con l’installazione “Porzione d’Infinito” e la realizzazione della mostra “Quarry Visions”, inaugurata ad Apricena, in provincia di Foggia, lo scorso 23 luglio, con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Fabio Tellia, associato del celebre studio di architettura “Norman Foster + Partners” di Londra, Anthony Caradonna, docente e ricercatore della prestigiosa università americana “New York Institute of Technology”, e Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica del politecnico barese nonché ideatore della mostra.

 

Bando “RIPARTI” Regione Puglia – Stilmarmo & Politecnico di Bari

 

 

Alfonso Masselli, Responsabile relazioni esterne Stilmarmo
(Ph: Gaz Blanco)

Moda: il design incontra l’occhiale, nasce Brera Eyewear

Milano, 5 marzo 2021 – Nasce per unire il design con il mondo degli occhiali il nuovo brand Brera Eyewear.  Da sempre simbolo e cuore pulsante della Milano dell’arte e del design, il quartiere Brera è al centro della visione di Brera Eyewear con l’obiettivo di creare connessioni fra i progettisti chiamati a collaborare con il marchio e le persone che amano il design.

Brera Eyewear nasce da un’intuizione di Sergio Boroni con la missione di trasformare l’occhiale da semplice accessorio a icona. Brera presenta la prima collezione eyewear nata dai disegni di Alessandro Mendini, architetto e designer simbolo della città di Milano e sviluppata da Alex Mocika, collaboratore storico dell’Atelier Mendini.

Tra le collaborazioni già all’attivo, con i grandi nomi del design internazionale, Brera Eyewear sta realizzando una collezione firmata Studio Fuksas, che verrà presentata nei prossimi mesi.

Brera Eyewear Collection by Alessandro Mendini

Alessandro Mendini aveva l’abitudine di lavorare disegnando, penna alla mano senza interruzione. Nella sua vita ha progettato una grande varietà di oggetti, spesso meravigliosi. Quando disegnava un paio di occhiali sul viso di un suo personaggio li rappresentava sempre nello stesso modo, come un occhiale tondo: due piccoli cerchi. Forse era la sua maniera di rappresentare gli occhiali in modo universale come se fossero l’essenza stessa della sua forma o forse era semplicemente un caso. 

BAU

Nato dalla contaminazione tra occhialeria e design, Bau è l’esempio lampante di come attraverso l’utilizzo del colore e di forme geometriche si possa reinterpretare in chiave disinvolta e ironica una forma retrò come quella degli occhiali tondi. 

ZEBRA

La geometria è protagonista del modello Zebra in cui i tratti e le linee tracciate con la matita si fondono in un pattern fortemente identificativo dello stile di Alessandro Mendini, raffinato ricercatore del legame tra arte e progetto.

BRIDGE

La forma tonda emblematica della collezione Mendini è proposta in una versione total black movimentata dal particolare del ponte centrale di colore rosso o giallo.

 

Collezione Mendini per Brera Eyewear

La lettera a Mario Draghi: “Il Recovery Plan deve essere occasione di rilancio del settore marmifero italiano”

La lettera a Mario Draghi per chiedere misure per il rilancio del settore marmifero italiano: a scriverla una nota azienda del settore, la Stilmarmo di Apricena (Foggia)

Foggia, 22 febbraio 2021 – Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, che chiede di rilanciare il settore marmifero italiano. A stilarla i responsabili della Stilmarmo di Apricena, in provincia di Foggia, nota industria di import ed export di marmi e pietre.

Questi alcuni passaggi della lettera indirizzata al Presidente Draghi.

L’Unione Europea, per il suo sviluppo, ha individuato 14 materie prime strategiche e tra queste, quelle maggiori, si trovano sotto i nostri piedi: i “marmi” e le “pietre ornamentali”, di cui il bacino marmifero di Carrara e quello di Apricena rappresentano la maggiore “espressione” della natura. Disponiamo, insomma, di straordinarie “risorse” e abbiamo competenze e professionalità. Ma non bastano.

Occorre che il nostro Paese ripensi velocemente la propria politica economica, industriale e, soprattutto, culturale. Il “Recovery Plan” rappresenta il momento giusto per farlo e la sede più opportuna per assegnare ai “marmi” e alle “pietre ornamentali” un ruolo strategico nell’economia nazionale.

I marmi e le pietre ornamentali sono green

Sono risorse “naturali”, green dalle origini. Non è necessario utilizzare fonti primarie di energia per la loro produzione: i “marmi” e le “pietre ornamentali” sono semplicemente sotto i nostri piedi. Vanno soltanto estratti e poi lavorati. La loro durata è senza compromessi e senza pari. Lo testimonia la storia millenaria.

Per uscire dalla crisi, come non pensare, dunque, di puntare su queste straordinarie “risorse” naturali? Ciò potrebbe costituire la terza rivoluzione industriale, se soltanto si considerasse che anche gli “scarti” di estrazione e lavorazione non sono “rifiuti” ma “materia prima secondaria”. Si pensi all’uso tradizionale della “polvere di marmo” come additivo per dentifrici. Secondo gli scienziati, la “farina di pietra” potrebbe anche essere utilizzata come riempitivo per asfalto, cemento, gesso e molto altro. Ma nessuna di queste possibilità ha ancora raggiunto una svolta di mercato, per mancanza di adeguate politiche di sostegno a queste “nuove” economie circolari.

Cosa può, dunque, fare al riguardo il nostro Governo nell’immediatezza? Tantissimo. A partire dall’inserire i “marmi” e le “pietre ornamentali” d’Italia nel “Piano strategico di resilienza e rilancio nazionale”, si creerebbero le premesse per intraprendere la strada di una crescita economica di lungo termine.

Risorse che vanno protette dallo Stato

In che modo? Innanzitutto, tutelando legislativamente le nostre “pietre naturali” dalla concorrenza sempre più crescente di “prodotti ceramici”, che riproducono ormai fedelmente i nostri “marmi” pur non avendo nulla di marmo e che vengono addirittura commercializzati utilizzando impropriamente i nomi delle nostre “pietre naturali”.

Se non tuteliamo i nostri materiali, complice la crisi in atto, le cave ed i laboratori di lavorazione pietre e marmi saranno costretti a ridurre drasticamente il numero degli addetti se non a chiudere i battenti.

I territori interessati perderebbero così altri posti di lavoro diretti e nell’indotto, in un drammatico momento storico. I prodotti non agricoli meritevoli di tutela costituiscono un rilevante potenziale economico, che oggi non possiamo sfruttare appieno.

L’estensione, ad esempio, di protezione di IG (Indicazioni Geografiche) a tali prodotti porterebbe un notevole vantaggio potenziale per le PMI coinvolte ed un contributo significativo all’occupazione e alla crescita economica dei territori interessati.

Gli interventi urgenti 

Per far recuperare quel necessario vantaggio competitivo alle nostre “pietre naturali” in un mercato globalizzato fatto di costi del lavoro disomogenei, occorre intervenire, al più presto, sovvenendo l’industria estrattiva italiana e quella della lavorazione “in loco” di marmi e pietre con misure di sostegno ad hoc.

Ad esempio, prevedendo contributi a fondo perduto e/o crediti d’imposta in conto costi di sbancamento di cava, macchinari, attrezzature e mezzi d’opera nonché a valere sulla promozione e diffusione in tutto il mondo delle nostre “meraviglie” naturali; incentivando, all’uopo, sinergie tra le PMI del settore e le Università italiane; introducendo, altresì, il “gasolio marmifero”, al pari del “gasolio agricolo” e di quello “nautico”.

Subito il “mutuo marmifero”

I “marmi” e le “pietre ornamentali” rappresentano la maggiore risorsa del sottosuolo italiano e contribuiscono al Pil nazionale per un valore di poco superiore all’1%. Un valore di tutto rispetto, che legittimerebbe una maggiore attenzione del mondo creditizio attraverso l’istituzione di forme tecniche di credito specializzato, costruite “su misura” in funzione delle peculiarità del suo processo estrattivo (caratterizzato da consistenti investimenti iniziali in sbancamento di strati sterili per la successiva messa in produzione del giacimento utile), che oggettivamente necessita di periodi di preammortamento finanziario molto più lunghi rispetto a quelli comuni.

Manca, nel nostro sistema, il “credito estrattivo-marmifero”, essendoci, viceversa, il “credito agrario”, il “credito peschereccio” e quello “edilizio”.

L’istituzione di “forme tecniche di credito specializzato” rappresenta – oggi più di allora, essendo ormai “globale” il contesto in cui siamo destinati ad operare – la condizione necessaria ed indispensabile per dare effettivo slancio ad un settore “strategico” qual è quello estrattivo-marmifero.

La “Grande Crisi” che stiamo vivendo, tra forti spinte innovatrici globali e residue resistenze domestiche, potrebbe essere l’occasione giusta per scrivere (insieme) una rivoluzionaria pagina del cambiamento necessario”.

APRICENA STONE IN THE WORLD – www.stilmarmo.it

 

 

 

Premier Mario Draghi

 

Palazzo direzionale STILMARMO

 

 

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Alla Venice Fashion Week la mostra “Savoir-Faire: un voyage d’émotions” di Gianluca Regazzo

Venezia, 16 ottobre 2018 – Venerdì 18 ottobre 2019 alle ore 21:00, il brand del lusso Lunardelli Venezia, presso il suo spazio espositivo situato in Calle Seconda del Cristo 2210a, partecipa alla Venice Fashion Week, presentando le “Opere contemporanee” del fashion designer Gianluca Regazzo in collaborazione con l’antica fornace Orsoni.

Un percorso svolto a riscoprire il sapore dell’artigianato e il rapporto sentimentale del designer legato alla città di Venezia.

Con la mostra “Savoir-Faire: un voyage d’émotions”, aperta al pubblico dal 7 settembre al 26 ottobre 2019, vengono esposte le creazioni dei capi d’abbigliamento di Regazzo.

Un racconto tramite cui egli porta in luce le antiche e secolari maestranze veneziane, rielaborate in ottica contemporanea. Dove si predilige l’utilizzo del pellame al vegetale, un metodo di concia naturale di vissuti millenari.

I quattro capi-opere prodotti del designer, costituisco la narrazione della mostra. Passando dall’omaggio alla città di Venezia, giunge alle mitologie del poeta romano Publio Ovidio Nasone.

Il progetto più rappresentativo è intitolato “La Mémoire”, in collaborazione con l’antica fornace Orsoni. Un omaggio al trasporto marittimo di Venezia, la Gondola. Il cui colore nero divenne il simbolo della democratizzazione del trasporto, tramite l’attuazione dei decreti della Serenissima nel 1609.

“Come non trasmettere valore se non raccontando il millenario tessuto veneziano, ricco di storia e maestranze. La cui finalità è quella di collaborare con le antiche realtà artigianali, traducendole in un ottica contemporanea, con una visione strettamente internazionale– racconta il giovane designer.

Gianluca Regazzo, studente di “Design della Moda” presso l’università IUAV di Venezia, promuove l’alto artigianato veneziano e la sua storia, tramite il suo “savoir-faire”.
Partendo dalla musica, egli compone per circondarsi d’una immaginaria ambientazione, dentro la quale concepisce l’abito.
Una moda attenta alla cura del dettaglio, all’ambiente che lo circonda e al cliente finale.

Per ulteriori informazioni consultare i siti internet: https://regazzogianluca.wixsite.com/projects, https://lunardellivenezia.net e https:// www.venicefashionweek.com/it/designers/gianluca-regazzo/

 

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Gianluca Regazzo

Email. regazzogianluca@gmail.com
Facebook. https://www.facebook.com/gianluca.regazzo Instagram. @gianluca.regazzo

 

 

Moda, Tosetti Cerimonia e Sposa 2019/2020: palcoscenico il lago di Como e i luoghi cult della città

L’atelier Tosetti di Como presenta la nuova collezione Cerimonia Donna 2019/2020: Palcoscenico d’elezione i luoghi cult della città e il lago

Milano, 8 marzo 2019 – Forte del successo dello scorso anno, Monica Gabetta Tosetti presenta, a ridosso della Milano Fashion Week 2019, la nuova collezione Cerimonia Donna 2019/20 in un formula “live” con un entusiasmante fashion show tra le vie storiche del centro di Como e nei preziosi giardini di Villa Olmo.

“Esattamente come per la presentazione della collezione 2018/2019, abbiamo voluto legare a filo doppio la nostra produzione con il territorio: la selezione dei tessuti e la manodopera sono locali e quindi, quale palcoscenico migliore della nostra bellissima città per interpretare la nuova collezione 2019/2020. Abbiamo scelto i luoghi più riconoscibili di Como: piazza Duomo, il Teatro Sociale e i magnifici giardini di villa Olmo, affacciati sul lago, proprio perché questo ‘link’ fosse un’evidenza, anche visiva. Un set straordinario, che ha creato non poca curiosità fra i turisti e i passanti” racconta Giovanni Tosetti.

“È stato un modo bellissimo di raccontare la nuova collezione. In questa nuova linea abbiamo cercato di interpretare la donna in tutte le sue accezioni, dalle silhouette più sensuali alle mise bon bon, con una palette colori ben differenziata: ci sono le mise total black – ormai sdoganato anche per il wedding –  le fantasia di ispirazione flamengo, con stampe maxi dai colori accesi, il grigio perla, il blu notte, o gli accostamenti di bianco e nero.

Tutti i modelli presentati sono un’esclusiva della boutique di famiglia, l’atelier Tosetti, che dal 1927 rappresenta un punto di riferimento per i futuri sposi nella zona del comasco e del basso Ticino”.

“Abbiamo creato molto ‘movimento’ attorno all’evento” aggiunge Monica Gabetta Tosetti, direttore marketing della boutique comasca, “ed era proprio questa la nostra finalità: rendere le collezioni un tableau vivant, un vero e proprio quadro che si muovesse per le vie e desse vita, appunto, agli abiti in una delle città che il mondo ci invidia la facciata gotica del Duomo, il Broletto, l’imponente colonnato del Teatro Sociale, e le geometrie del giardino botanico di Villa Olmo e della sua monumentale fontana sono diventate la nostra scenografia naturale, un’esperienza elettrizzante.

Ringrazio ancora le nostre ragazze, Gaia, Giorgia e Federica, per aver resistito alle temperature gelide nonostante il sole, Elisa Toaiari per essersi occupata in toto di hair&make up e Alexandra Amico, la nostra fotografa. Un lavoro intenso, ma di grande effetto per raffigurare al meglio una collezione dall’alto contenuto stilistico e sartoriale” continua ancora la stylist e responsabile del marketing della boutique.

La collezione Cerimonia Donna 2019/2020 si compone di 10 abiti dalla spiccata femminilità, dal blu notte a modelli con maxi stampe fiorite fino a mise in black and white o a modelli più sensulati in nero o grigio.

Ognuno degli abiti è un’interpretazione della femminilità, espressa in tutte le sue sfaccettature, con una attenzione estrema alla vestibilità.

Il ‘naturale base’ è la ricercatezza nello stile, la selezione dei tessuti e l’attenzione al dettaglio. Una linea che interpreta il buon gusto con grinta, per vestire di stile le occasioni speciali. Oltre alla Cerimonia Donna,

Tosetti è autore delle linea uomo Dany, presentata per la prima volta quest’anno e con testimonial d’eccezione come l’attore Cristian Stelluti, e di due linee sposa, Haute Couture e Fastorial, una linea giovane ‘easy-to-wear’ che combina qualità e accessibilità nei prezzi. Tutte le linee di Alessandro Tosetti sono create in esclusiva per l’atelier Tosetti di Como.

 

Arrivano le Pyramid bags, le borse con 469 milioni di combinazioni

Milano, 7 marzo 2019 – Si chiamano Pyramid Bags e sono le prime borse al mondo con 469 milioni possibili di combinazioni. Si tratta di un vero e proprio salto di modernità, prospettiva e innovazione tutta al femminile, che arriva dalla giovane maison svizzera-italiana, LucaMartini fashion house.

Un connubio artistico e di design che regge la vision della company è già noto ai più, ma questa volta l’impegno si è diversificato anche nel settore accessori donna, creando un nuovo style geometrico piramidale.

Ad iniziare dai materiali utilizzati, volutamente riciclati e riciclabili al 100%, fino alle soluzioni artigianali ed alle finiture audaci che queste nuove fashion bags propongono alle esigenti clienti della Rdress couture (www.rdresscouture.com).

Plastique”, trasparente, realizzata in policarbonato riciclato morbido trasparente, che mette in evidenza perfetti triangoli d’arte, anche intercambiabili in set acquistabili a parte.

Poi “Romantica”, in tessuto stampato con recenti tecniche e con inchiostri a base d’acqua; sublime nella stessa forma della sorella trasparente, ma ancora più chic.

Capienti, resistenti, certamente uniche, impermeabili e realizzate a mano in Italia, con materiali cruelty free e vegan friendly.
Rdress Pyramids Bags sono disponibili solo on line per il lancio su Indiegogo e Kickstarter, per aumentare ancora di più la sostenibilità ed il fascino di avere un’oggetto esclusivo fin dal primo momento.

Le highlights di questi due nuovi gioielli creativi?

Ben 12 e tutte da sperimentare, inclusa anche la piegabilità delle borse che possono essere tranquillamente trasportate in valigia per viaggi più lunghi.

E sono ben 469 milioni le combinazioni differenti possibili, realizzate con 4 triangoli di tessuto ottimamente rifiniti, che personalizzano la versione Plastique di Pyramid bags.

Infinite inoltre le possibili interazioni anche tra le sei opere d’arte a disposizione delle clienti più fantasiose, messe a disposizione dall’art director della maison.

per saperne di più il sito internet ufficiale del brand è all’indirizzo www.rdresscouture.com

 

Link allo spot ufficiale: https://youtu.be/GgK5JBLN1lA

 

 

Consigli di stile e bon ton alla fiera ‘Sposi, ieri, oggi, domani’ di Lugano

Como, 8 novembre 2018 – Sono in programma una serie di appuntamenti con consigli e guide di stile nello spazio di Atelier Tosetti Spose durante la fiera ‘Sposi, ieri, oggi, domani’, che si terrà a Lugano il dal 30 novembre al 2 dicembre prossimi.

Sei invitata ad un matrimonio ma non sai se indossare il cappello o meno? Mai dopo le quattro, e soprattutto se non lo porta la madre della sposa.

Boutonièrre e pochette per lo sposo? Non vanno mai insieme. Perché l’eleganza maschile ha poche regole, ma vanno rispettate.

E ri guardo i colori delle invitate?  No al rosso, al bianco e al total black.

Questi sono solo alcuni dei ‘tips’ che l’atelier Tosetti Spose di Como ha pensato per le sue lezioni di stile all’interno della fiera ‘Sposi, ieri, oggi, domani’ in programma il prossimo 30 novembre, 1 e 2 dicembre, presso il polo fieristico di Lugano.

Una serie di appuntamenti aperti al pubblico e divisi nella 4 tematiche “fashion” scandiranno, infatti, la presenza di Tosetti Spose durante le tre giornate di apertura.

“Un modo nuovo per coinvolgere direttamente le coppie” spiega Monica Gabetta Tosetti, titolare dell’atelier insieme al marito Giovanni, e divenuta famosa per il suo blog Tosetti Life and Fashion,  in cui dispensa consigli di moda e stile.

“Non vogliamo limitarci a mettere in mostra le nostre collezioni, ma vogliamo far comprendere la professionalità che i futuri sposi possono trovare da noi, con delle vere lezioni interattive condotte in maniera divertente e informale. Si svolgeranno così degli incontri di ‘stile e bon ton del matrimonio‘.

Io mi occuperò dei consigli per le spose e per le invitate, mamme e amiche, mio marito Giovanni insieme a mio figlio Alessandro parleranno di moda maschile, mentre la make up & hair stylist Elisa Toaiari darà dei suggerimenti di bellezza alle ragazze”.

Fra le iniziative ci sarà la partecipazione di Monica Gabetta Tosetti al format WOW, dedicato alla formazione, e portato nella manifestazione dal nuovo art director di ‘Sposi, ieri, oggi, domani’, Carmelo Spina.

“Terrò anche una lezione ai wedding planner sulla gestione del rapporto fra il cliente finale e l’atelier. Da non perdere!” conclude Monica Gabetta Tosetti.

 

Collezione Couture

 

Dettagli di stile

 

Monica Gabetta Tosetti





Consigli per gli invitati dalla stylist Monica Gabetta Tosetti

 

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