Roma, 26 gennaio 2021 – Al tempo del Covid cresce il bisogno di rafforzare le difese immunitarie e combattere i disturbi del sonno, e di conseguenza cresce il consumo di integratori che mirano a risolvere il problema. Perché il Covid ha aumentato negli italiani il bisogno di benessere e prevenzione come emerge dall’analisi di Isabella Cecchini, Head of Primary Market Research IQVIA, presentata all’assemblea associativa di FederSalus.
L’occasione è stata utile per avere una panoramica generale dell’andamento del mercato farmaceutico che se da una parte ha registrato nel 2020 per i farmaci etici un calo del 2%, rispetto all’anno precedente, ha anche evidenziato un aumento per i prodotti di libera vendita.
Sono soprattutto gli integratori alimentari a crescere e tra questi in particolare quelli a base di vitamina C e D e i prodotti per il sonno.
Inutile dire come il Covid abbia influenzato questo andamento con un’attenzione maggiore dei consumatori italiani verso il rafforzamento delle difese immunitarie dell’organismo e verso gli effetti benefici del sonno e del rilassamento.
Melatonina e benefici del sonno
Per quanto riguarda il sonno, come ha spiegato Luigi De Gennaro, docente di Psicofisiologia del Sonno all’Università La Sapienza di Roma, intervistato da HuffPost, la pandemia ha generato due fenomeni di segno opposto. Il primo che ha riguardato l’aumento dei disturbi del sonno legati ad ansia, stress e alterazioni dei ritmi di vita e di abitudini delle persone. Il secondo, addirittura benefico, ha coinvolto una ristretta cerchia di individui che con il lockdown hanno potuto dormire di più di quanto non facessero con i loro ritmi di vita prima del Coronavirus.
Ora, un fattore da non sottovalutare è che diversi studi affermano che il buon funzionamento del ritmo sonno – veglia aiuta a impedire l’indebolimento del nostro sistema immunitario.
La comunità scientifica sta sempre più centrando l’attenzione sulla melatonina, ormone prodotto dal nostro organismo per regolare il ciclo del sonno. Ricercatori della Cleveland Clinic, in Ohio, sulla base ancora solo di simulazioni e dati statistici, hanno constatato che l’assunzione di melatonina si associa a una riduzione media del 28% del rischio di risultare positivo al Covid.
La melatonina, inoltre, sembrerebbe contrastare efficacemente alcuni processi infiammatori, compresi quelli a livello polmonare.
“Naturalmente studi e ricerche vanno approfonditi ma sicuramente un sonno migliore può migliorare il quadro immunitario e la melatonina – conclude il prof. De Gennaro – ha riconosciute capacità antiossidanti e antinfiammatorie”.
Roma, 26 aprile 2019 – Non si trova ormai più testosterone nelle farmacie italiane. Un problema che sta mettendo a rischio migliaia di uomini in trattamento sostitutivo.
L’ allarme è stato lanciato dagli andrologi ed endocrinologi d’Italia e riguarda l’1% della popolazione in trattamento sostitutivo, che necessita quotidianamente della somministrazione di androgeni o derivati del testosterone.
Il testosterone è l’ormone maschile per eccellenza, che partecipa al trofismo muscolare, all’equilibrio osseo, al metabolismo e in maniera consistente a livello sessuale nell’uomo dove è responsabile della libido e dell’erezione.
Il 6% della popolazione maschile italiana è affetta da ipogonadismo, ossia i testicoli non sono in grado di produrre testosterone per un problema del testicolo stesso, il cosiddetto ipogonadismo primario, o per una mancata stimolazione da parte della ghiandola ipofisaria, quest’ultimo detto ipogonadismo secondario.
Per approfondire il problema abbiamo consultato per l’occasione il Dr. Andrea Militello (www.urologia-andrologia.net), eletto miglior andrologo e urologo d’Italia nel 2018.
“Confermo che su tutto il territorio nazionale vi è carenza o indisponibilità in tutte le formulazioni di testosterone: Nebid, Sustanon, Testim, Testogel, Tostrex gel e Testoviron, ossia la maggior parte dei testosteroneci utilizzati nella terapia sostitutiva” ci dice il dottore.
“Il calo di testosterone è tipico nell’uomo in andropausa, a cui si associano calo della libido e disfunzione erettile. Spesso quindi una soluzione a questo tipo di problema è la terapia sostitutiva con testosterone in varie formulazioni che possono essere sotto forma di gel o iniettiva” spiega ancora il Dr. Militello.
“Purtroppo non si è a conoscenza dei reali motivi per cui il testosterone non è in questo periodo disponibile nelle farmacie ma è obbligatorio che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), intervenga in maniera repentina per chiarire il problema e rendere nuovamente disponibile in farmacia questo ormone indispensabile e insostituibile per l’uomo affetto da ipogonadismo” conclude il dottore.
Roma, 12 aprile 2019 – Federfarma annuncia che il network dellaFarmacia dei Servizi comincia il 2019ancora con numeri in crescitaper la rete della prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Anche il 2019 si apre infatti con numeri in crescita per la telemedicina HTN nella Farmacia dei Servizi, che consolida il suo ruolo proattivo ed efficace nella prevenzione delle patologie cardiovascolari in tutta Italia.
Si confermacosì la capacità delle Farmacie Federfarma di fare rete sull’intero territorio nazionale, grazie alla qualità delle prestazioni diagnosticheerogate ed al crescente apprezzamento del paziente, che può contare su un servizio di qualità ospedaliera, evitando lunghe code di attesa tipiche di altre strutture medico-sanitarie.
Nel primo trimestre 2019, il Network delle Farmacie dei Servizi Federfarma dotate dei servizi di telemedicina HTN è cresciuto del 4% rispetto all’ultimo trimestre del 2018.
Attualmente il network può contare quindi su 4.155 farmacie.
HTN Telemedicina – Numero farmacie attive
Grazie all’utilizzo di un’unica piattaforma di Telemedicina(SmartTelemedicine di HTN)è possibile avere:
– uniformità di raccolta dei dati sanitari
– uniformità di dotazione di apparecchiature elettromedicali di tipo ospedaliero, da parte di ogni Farmacia
– uniformità di erogazione delle prestazioni professionali specialistiche di teleconsulto e telerefertazione
– un unico database condiviso, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy
L’attività del primo trimestre 2019chiude con un consuntivo ancora in crescita: sono state infatti erogate complessivamente 33.682 prestazioni diagnostiche di secondo livello, segnando un incremento del42%rispetto allo stesso periodo del 2018 (praticamente, 10.000 prestazioni in più).
L’aumento costante del numero di prestazioni e l’omogeneità di strumenti e metodologie utilizzati nella raccolta dei risultati permettono di avere dati aggregati sempre più significativi in chiave statistica.
Il grafico seguente mostra gli incrementi del totale delle prestazioni nei trimestri 2019, rispetto ai corrispondenti trimestri dei tre anni precedenti. Il risultato del primo trimestre 2019 è quasi uguale a quello dell’ultimo trimestre 2018 (-6%). Considerando che nei tre anni precedenti l’ultimo trimestre ha sempre riportato i risultati di periodo migliori dell’anno, anche il trend del 2019apre con un’impostazione decisamente positiva.
HTN Telemedicina – Numero Prestazioni Per Trimestre
In particolare, nel primotrimestre 2019sono stati effettuati 20.151 elettrocardiogrammi (+41% rispetto al primo trimestre 2018), 6.874 monitoraggi holtercardiaci (+50% rispetto al primotrimestre 2018) e 6.657Monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h (+39% rispetto al primotrimestre 2018).
Gli Elettrocardiogrammi sono stati eseguiti per controlli in prevenzione primaria in soggetti a rischio (diabetici, ipertesi, dislipidemici, …), controlli in prevenzione secondaria dopo eventi patologici, controlli di routine/screening per soggetti sani, per pratica sportiva etc.
Dei20.151Elettrocardiogrammi realizzati, 11.292sono stati per donne (età media circa 40 anni) e 8.859 per uomini (età media circa 38 anni).
HTN Telemedicina – Numero Analisi ECG
Complessivamente, nel trimestre, al7,7%dell’utenza sono state riscontrate anomalie o alterazioni della traccia elettrocardiografica non compatibili con i dati anamnestici riferiti; di conseguenza, 1.555utenti sono stati invitati a contattare il proprio medico curante per ulteriori valutazioni o approfondimenti diagnostici.
I Monitoraggi Holter delle aritmie cardiache sono stati eseguiti per episodi inspiegati, prolungati e/o frequenti di cardiopalmo/palpitazioni, identificazione di episodi di fibrillazione atriale parossistica, valutazione del mantenimento del ritmo sinusale dopo cardioversione della fibrillazione atriale, valutazione dell’efficacia della terapia antiaritmica, valutazione della funzione di pacemaker, sincopi o pre-sincopi.
Dei 6.874 monitoraggi realizzati,3.786sono stati per donne (età media circa 61 anni) e 3.088per uomini (età media circa 61 anni).
HTN Telemedicina – Numero Analisi Holter ECG
Complessivamente, nel trimestre, 1.276 utenti (il 16,6% dell’utenza) sono stati invitati a contattare subito il medico curante per aritmie maggiori come fibrillazione atriale, aritmie ventricolari minacciose, blocchi atrio-ventricolari avanzati. In particolare, in 114 casi (il 1,7% dell’utenza)le anomalie sono state giudicate serie, con conseguente segnalazione di necessità di recarsi in Pronto Soccorso o urgentemente dal proprio specialista.
I Monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h sono stati eseguiti secondo le linee guida della SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa), per discrepanza tra valori misurati infarmacia/ambulatorio e al domicilio, sospetta ipertensione da camice bianco o mascherata, ipertensione episodica o ipotensione (sintomatica), valutazione efficacia dei farmaci, diabete, anziani, gravidanza,resistenza al trattamento farmacologico
Dei 6.657 monitoraggi realizzati, 3.523 sono stati per donne (età media circa 60 anni) e 3.134 per uomini (età media circa 57 anni).
HTN Telemedicina – Numero Analisi ABPM
Complessivamente, nel trimestre, al 39,5% dell’utenza (2.627 persone) è stato riscontrato un trend pressorio nelle 24h anormale secondo la classificazione della JNC 7 ed in particolare, nel 6,7% dei casi (complessivamente 446), elevati valori sisto-diastolici. Sono stati inoltre riscontrati 1.021 casi (15,3%) con elevati valori di frequenza cardiaca.
Complessivamente, i risultati del primo trimestre 2019 mostrano un aumento complessivo delle prestazioni del 42% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, come riportato nella tabella che segue. Se consideriamo gli ultimi nove trimestri, l’incremento medio rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente è del 51%.
HTN Telemedicina – Risultati Del Primo Trimestre 2019
Il grafico seguente mostra l’andamento del numero di prestazioni erogate distinte per tipologia, nei quattro trimestri 2017 e 2018 e nel primo trimestre 2019. Si evidenzia il crescente apprezzamento dell’utenza per gli esami più complessi quale l’Holter ECG, dove la qualità della professionalità dei medici specialisti si può apprezzare maggiormente. Anche nel primo trimestre 2019, le prestazioni Holter ECG sono quelle che mostrano il maggior incremento sul corrispondente periodo dell’anno precedente (+50%),tra le tre tipologie di prestazioni.
HTN Telemedicina – Tipologia Di Prestazione
La tabella che segue mostra la distribuzione delle prestazioni erogate nei quattro trimestri di ciascuno degli ultimi tre anni, che appare sostanzialmente costante.
HTN Telemedicina – Prestazioni Erogate
Considerando che nel primo trimestre di ciascun anno si realizza almeno il 23% del totale delle prestazioni complessive dell’intero anno, è ragionevole attendersi un totale di almeno 140.000 prestazioni erogate nel 2019.
Foggia, 12 novembre 2018 – Il Consiglio della Provincia di Foggia dei Frati Minori Cappuccini, costituito dal Ministro Provinciale fr. Maurizio Placentino e dai Consiglieri, fr. Francesco Dileo, Vicario provinciale, fr. Matteo Lecce, Segretario provinciale, fr. Giuseppe D’Onofrio e fr. Antonio Salvatore, ha nominato il nuovo CdA della Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus.
L’ente privato è istituzionalmente accreditato e Presidio riabilitativo d’eccellenza nazionale e internazionale della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio dei Frati Minori Cappuccini.
Il CdA, insediatosi il 29 ottobre scorso e presieduto, come già da 8 anni, dal confermato fr. Francesco Colacelli, è costituito da altri quattro nuovi componenti: fr. Francesco Scaramuzzi, nominato vicepresidente e attuale Presidente del CdA della Fondazione Voce di Padre Pio, il “braccio operativo” per la realizzazione delle attività culturali, editoriali e di evangelizzazione della Provincia religiosa; fr. Timoteo D’Addario assistente dell’OFS di San Giovanni Rotondo e Coordinatore dei Cappellani dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza; Dottoressa Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ovvero l’Ospedale del Papa.
La Dottoressa Enoc ha alle spalle una lunga carriera come membro di consigli di amministrazione e incarichi di presidenza in varie fondazioni, sempre collegate al settore sanitario e comunque nell’ambito manageriale; Dott. Pasquale Perri, Direttore della Casa San Francesco D’Assisi Onlus di Cosenza, dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini di Calabria.
Restano nel Collegio dei Revisori, la Dottoressa Marisa Cavaliere, in qualità di Presidente e il Dott. Francesco Angiolino ai quali si aggiunge, quale terzo componente, il Dott. Giacomo Annibaldis.
In occasione dell’insediamento, oltre ad espletare le funzioni di rito, il nuovo CdA ha voluto approfondire la conoscenza complessiva della struttura invitando la Direzione Generale dell’Ente, detta “Esecutiva” (Nicola D’Andrea, Serena Filoni, Libera Giardino e Giacomo Francesco Forte) a presentare la Fondazione, i risultati raggiunti negli anni di gestione dell’ultima governance e le possibili strategie future di organizzazione e gestione dell’Ente, sempre più alla ribalta nazionale e internazionale.
Parole di elogio sono state espresse a favore di chi ha gestito finora la Fondazione per i risultati conseguiti, anche dalla Dottoressa Enoc che non ha fatto mancare il suo primo contributo tecnico alla giornata, dichiarando di voler conoscere nel dettaglio i progetti e i piani industriali che hanno portato a questi risultati e soprattutto quelli che segneranno il nuovo corso.
Nuova avventura, quindi, per la Fondazione che il Ministro provinciale OFM Cap fr. Maurizio, anch’egli presente insieme a tutti gli altri Consiglieri Provinciali nella giornata d’insediamento del CdA della Fondazione, ha voluto sottolineare per trasmettere ulteriore entusiasmo ai presenti e per ricordare la mission importante a cui tutti sono chiamati a rispondere, nel segno di San Pio da Pietrelcina.
A tal proposito, il Presidente del CdA, fr. Francesco Colacelli è stato intervistato dall’Ufficio Stampa della Fondazione per l’occasione.
Presidente, congratulazioni per la riconferma. Se l’aspettava?
Sapevamo di aver fatto bene e quindi era intuitivo pensare che, anche nell’ottica del principio dell’alternanza che caratterizza tutte le organizzazioni, compreso quelle religiose, si dovesse assicurare comunque una certa continuità di percorso che per la Fondazione è stato a dir poco straordinario soprattutto negli ultimi anni. E’ toccato a me assicurarlo, e di questo sono onorato e ringrazio il Ministro provinciale e tutti i suoi Consiglieri senza dimenticare i confratelli che hanno vissuto con me gli anni passati di governance della struttura e quelli che sono arrivati in questa avventura molto complicata, ma allo stesso tempo affascinante nel rispetto della nostra mission e delle nostre regole di vita: obbedienza, povertà e castità.
Fr Francesco, salta subito all’occhio la nomina della Dottoressa Enoc, Presidente dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. A chi e a cosa si deve questa new entry?
La presenza di una Professionista di tale caratura inorgoglisce tutti e ci riporta immediatamente alla realtà: la Fondazione ha raggiunto livelli di qualità erogativa altissimi e diventata ormai una struttura di rilievo nazionale e internazionale. Bene ha fatto il nostro Consiglio Provinciale ad individuare un’eccellenza di tale portata per il CdA dei Centri. Il suo contributo farà molto bene anche al nostro management costituito da tecnici di altrettanta levatura professionale e scientifica che ora potranno avere un interlocutore tecnico specifico anche tra i componenti del CdA. Non dimentichiamoci che la Dottoressa Enoc è anche il Procuratore Speciale dell’Ospedale Valduce di Como il cui Presidio di riabilitazione “Villa Beretta” di Costa Masnaga è uno tra i più importanti presidi di riabilitazione in Italia e oltre.
Può anticiparci le prossime scelte organizzative e gestionali della Fondazione? Sono in programma riorganizzazioni, nuove acquisizioni o altro? Sembra che ci siano grossi gruppi interessati a rilevare la struttura in parte o totalmente. Cosa sente di dire in proposito?
La prossima pianificazione organizzativa e gestionale della Fondazione sarà compito del nuovo CdA che tornerà a incontrarsi entro la fine di questo mese. Intanto, stiamo calendarizzando l’intero anno di incontri in modo tale da poter essere tutti presenti e poter offrire ognuno il proprio contributo alla crescita ulteriore di questa straordinaria realtà. Quello che sento di poter affermare con certezza, invece, è che nessun gruppo, piccolo o grande che sia, può sperare di acquisire una realtà che ormai è patrimonio di questo territorio, della Puglia intera, ma soprattutto dei cittadini di questa terra che possono finalmente avere a casa loro quello che un tempo cercavano disperatamente lontano migliaia di chilometri con un dispendio economico e psicofisico notevole. La Fondazione è interessata a collaborazioni scientifiche, partenariati pubblici e privati, ricerca scientifica e sviluppo. Vuole offrire il meglio che c’è al mondo in termini di professionisti e tecnologie. Vuole, quindi, continuare a crescere e a farlo nel segno di San Pio da Pietrelcina così come ha fatto finora.
In ordine, da sinistra: fr F.sco Colacelli, dott.ssa Mariella Enoc, fr Maurizio Placentino e fr F.sco Dileo
Il Presidio d’eccellenza della Fondazione “Gli Angeli di Padre Pio”
Roma, 30 ottobre 2018 – Si è chiuso da poco il 4° Meeting Nazionale ALCASE, il meeting italiano di pazienti, ex-pazienti e familiari di persone colpite dal cancro al polmone e si comincia a trarre le prime conclusioni sullo stato della malattia in Italia. Sono stati circa 60 i partecipanti provenienti da tutta Italia, che si sono riuniti a Milano con l’intento di rinnovare il loro comune impegno nella lotta contro il cancro del polmone.
Alcuni dei partecipanti erano dei veri e propri veterani del meeting, avendo preso parte a tutte e tre le edizioni precedenti, mentre altri hanno, in questa occasione, avuto modo di partecipare all’iniziativa per la prima volta.
Tutti hanno condiviso una storia di malattia oncologica, unica e irripetibile. Fra gli altri è stato presente in sala il bis-maratonetaLeonardo Cenci, che ha infuso forza, determinazione e visione positiva della vita a tutti i partecipanti raccontando come da oltre 6 anni tiene sotto controllo il proprio tumore al polmone, mantenendo una ottima qualità di vita e ottenendo risultati sportivi eccellenti, anche per soggetti in piena salute.
Nel contesto del meeting di Milano, realizzato con il contributo non condizionato di AstraZeneca, Leonardo Cenci è stato insignito del premio di eccellenza giornalistica della Global Lung Cancer Coalition (GLCC) per il suo libro: “Vivi, Ama, Corri. Avanti tutta!”.Il premio, nella sua edizione precedente, era stato assegnato a Paola Staccioli, scrittrice e “cancer survivor” della stessa malattia che quest’anno si è aggiudicata il Global Award (la versione internazionale del premio) per il suo blog su Repubblica.it,“Le O2”.
La stessa GLCC era idealmente presente al Meeting ALCASE con Maureen Rigney, giunta a Milano in rappresentanza di una organizzazione americana molto influente, la LCA, Lung Cancer Alliance (lungcanceralliance.org).La Rigney ha presentato la propria organizzazione e alcuni dei suoi successi, fra cui il “Recalcitrant Research Act”, grazie al quale milioni di dollari del governo federale sono stati destinati alla ricerca biomedica riguardante, nello specifico, il cancro del polmone a piccole cellule. Si è poi soffermata sull’importanza delle relazioni internazionali, ed in particolare sui rapporti di LCA con la GLCC e con ALCASE Italia.
Un tema molto discusso nel corso del meeting è stato la necessità di avviare unprogramma nazionale di screening per il cancro al polmone, come già realizzato da 4 anni negli Stati Uniti e come avviene da molti anni, per altri tipi di tumore, nel nostro paese.
“I fondamentali scientifici che giustificherebbero l’introduzione dello screening anche in Italia e in Europa ci sono tutti: lo screening riduce la mortalità per cancro al polmone del 20% (o persino di più secondo i dati dell’europeo Nelson Trial, appena presentati alla recentissima conferenza mondiale, WCLC-2018, di Toronto).Manca solo un sostanziale elemento: la volontà politica di salvare decine di migliaia di vite umane” ha commentato Gianfranco Buccheri, Direttore Scientifico di ALCASE.
Oltre allo screening si è parlato infine di come affrontare lo “stigma” che circonda il cancro del polmone (ovvero il marchio di colpevolezza che percepiscono i malati, anche quando non hanno mai fumato nella loro vita) e della necessità di abbattere il “muro del silenzio”, in quanto si parla molto poco di questa malattia, in generale e sui media in particolare, nonostante il fatto che la scienza abbia recentemente ottenuto importanti successi nell’assicurare una vita prolungata e di qualità a chi un tempo aveva un’aspettativa di vita di solo pochi mesi.
Prima causa di morte per cancro nel mondo, con 2,09 milioni di persone colpite ogni anno e 1,7 milioni di morti (una mortalità quasi tre volte superiore a quella del tumore della mammella, dati OMS).
Se diagnosticato in uno stadio iniziale è guaribile nel 60-70% dei casi (95% nello stadio Ia, quello più favorevole).
Purtroppo, la maggior parte dei pazienti viene diagnosticato in uno stadio avanzato omolto avanzato, il che fa crollare le possibilità complessive di guarigione al 15%.
Su ALCASE Italia:
ALCASE Italia, acronimo in lingua inglese che sta per “Alleanza –alliance- per la promozione della causa di malati –advocacy– di cancro del polmone –lung cancer-, il loro supportomaterialee morale –support- e per la divulgazione medico-scientifica e la prevenzione –education-”) è la prima e più influente associazione di pazienti di cancro del polmone in Italia.E’ affiliata all’omonima organizzazione americana (oggi Lung Cancer Alliance, http://www.lungcanceralliance.org) e porta avanti la propria missione in sintonia ed in collaborazione con la Global Lung Cancer Coalition (www.lungcancercoalition.org), di cui è membro fondatore. L’informazione (education) è fra i pilastri della missione di ALCASE.
ALCASE Italia conta oggi su una visibilità su internet costituita da una media di oltre 2.000 nuovi visitatori unici al giorno nei due siti web (ovvero circa 740.000 in un anno); oltre a 24.000 followers sulle 2 pagine FB, e 2.000 nei vari gruppi FB collegati.
Il controllo e la conservazione della nostra salute passerà presto dalla SalusBox, una cabina che registrerà lo stato della nostra salute, con l’aiuto di un team medico sempre a disposizione
Roma, 22 ottobre 2018 – L’ultima rivoluzione in fatto di salute si chiama SalusBox, ed è una cabina di circa 2 metri per 2 che servirà a registrare e conservare il nostro stato di salute ottimale. Un vero e proprio “box della salute” che sarà presto installato in luoghi pubblici e di aggregazione, dalle piazze ai centri commerciali, passando per farmacie, banche e supermercati.
Ma a cosa servirà precisamente la SalusBox?
“Sarà una vera e propria stazione per il checkupsanitarioautonomo, completamente automatizzata, all’interno della quale ci si potrà ad esempio pesare in modo preciso o, sedendosi sull’apposita e confortevole poltrona, si potranno eseguire esami medici quali ECG, misurazione della pressione sanguigna, controllo della glicemia, osservazione della percentuale di ossigenazione e rilevamento della temperatura corporea” ci dice il Ceo di SalusBank, IvanoLabruna.
Una volta conclusi i test i dati raccolti verranno prontamente inviati a UniSalus, centro operativo presso il quale un team di medici di alto livello, una volta analizzati i risultati degli esami, saranno in grado di inviare al SalusBox un referto accurato e tutte le indicazioni del caso, specifiche per ogni paziente.
Questi professionisti saranno disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e rappresenteranno un valido aiuto per tutte le strutture sanitarie locali, poiché tale servizio andrà di fatto ad alleggerire il carico di lavoro di pronto soccorso, guardia medica e ambulatori sparsi per il territorio.
Cosa vuol dire tutto ciò?
Vuol dire che chiunque, mentre si recherà in banca o banalmente a far la spesa, potrà effettuare controllimedicidiroutine semplicemente entrando in una cabina presente presso il suo istituto di credito o il suo supermercato di fiducia.
Una volta creato l’ID del paziente, univoco e non hackerabile, tutti i dati raccolti tramite il SalusBox verranno automaticamente inseriti all’interno della cartelladigitale personale e saranno perciò sempre disponibili in futuro all’occorrenza.
Si tratta di nuovo capitolo dell’intuizione rivoluzionaria della SalusBank, un software della tipologia “Dispositivo Medico di Classe I“, un vero e proprio archivio e gestore digitale online di cartelle mediche, consultabile in modo semplice da dottori e infermieri in tutto il mondo, disponibile in ben 53 differenti idiomi.
Un sistema con cartelle cliniche in formato digitale facilmente aggiornabili, assolutamente sicure, consultabili tramite vari supporti e a portata di mano grazie alla rete internet.
Un’autentica rivoluzione per quanto riguarda la gestione delle emergenzemediche e la velocizzazione dei tempi di intervento, con una notevole riduzione degli errori ed un aiuto concreto al personale sanitario, spesso costretto a lavorare in condizioni inimmaginabili.
In ultima analisi si tratta di una banca dati contenente qualsiasi tipologia di esame medico o documento che, una volta caricati online, vengono gestiti tramite appositi ed intuitivi programmi.
Il successo dell’iniziativa ha portato ad una rapida diffusione dell’utilizzo del servizio ed alla nascita di nuove sedi sparse per il mondo, come quelle di Belgrado, San Paolo, Milano, Marbella e Riga, Lugano, Zurigo, Singapore, Miami
SalusBank è una realtà aziendale svizzera impegnata dal 2001 nella realizzazione di un avveniristico progetto sanitario, per rimodernare e migliorare la gestione della salute delle persone.
Una mission aziendale che da anni porta a fondere concetti di imprenditoria, tecnologia e servizi al cittadino in modo da rendere più accessibile la fruizione dei dati sanitari personali ad ogni singolo utente e ai loro medici curanti.
Roma, 13 giugno 2018 – Il network nazionale della Farmacia dei Servizi Federfarma registra nei primi mesi del 2018 numeri ancora in crescita nell’attività di prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Con i servizi di telemedicina HTN, la Farmacia dei Servizi afferma ancora una volta il suo importante ruolo, proattivo ed efficace, nella prevenzione delle patologie cardiovascolari, anche nel primo trimestre del 2018.
I dati raccolti confermano infatti la capacità delle Farmacie Federfarma di fare rete sull’intero territorio nazionale, grazie alla qualità delle prestazioni diagnostiche erogate e alla comodità per il paziente di evitare lunghe code di attesa in altre tipologie di strutture medico-sanitarie.
Nel primo trimestre 2018, il network delle Farmacie dei Servizi Federfarma dotate dei servizi di telemedicina HTN è cresciuto del 4% rispetto all’ultimo trimestre del 2017, con un network che attualmente può contare su ben 3.400 farmacie.
Numero Farmacie Attive – Telemedicina HTN
Grazie all’utilizzo del software SmartTelemedicine di HTN , si ha un’unica piattaforma di Telemedicina che offre:
uniformità di raccolta dei dati sanitari
uniformità di dotazione di apparecchiature elettromedicali di tipo ospedaliero da parte di ogni farmacia
uniformità di erogazione delle prestazioni professionali specialistiche di teleconsulto e telerefertazione
un unico database condiviso, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy
Il consuntivo delle attività del primo trimestre 2018 chiude con un totale di 23.697prestazioni di secondo livello erogate, segnando un incremento del 52% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Grazie all’aumento del numero di prestazioni e all’omogeneità di strumenti e metodologie nella raccolta dei risultati, è possibile avere dati aggregati sempre più significativi in chiave statistica.
Il grafico seguente mostra il totale delle prestazioni erogate nei trimestri degli ultimi due anni e nel primo trimestre 2018. Il risultato del primo trimestre 2018 è quasi uguale a quello dell’ultimo trimestre 2017 (-2%). Considerando che nei due anni precedenti l’ultimo trimestre ha sempre riportato i risultati di periodo migliori dell’anno, il trend del 2018 mostra un’impostazione decisamente positiva.
Numero Totale Prestazioni – Telemedicina HTN
In particolare, nel primo trimestre 2018, sono stati effettuati 14.333 elettrocardiogrammi (+50% rispetto al primo trimestre 2017), 4.583 monitoraggi holter (+58% rispetto al primo trimestre 2017) e 4.781 Monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h (+55% rispetto al primo trimestre 2017).
Gli elettrocardiogrammi sono stati eseguiti per controlli in prevenzione primaria in soggetti a rischio (diabetici, ipertesi, dislipidemici, …), controlli in prevenzione secondaria dopo eventi patologici, controlli di routine/screening per soggetti sani, per pratica sportiva etc.
Dei 14.333 elettrocardiogrammi realizzati, 8.075 sono stati per donne (età media circa 39 anni) e 6.258 per uomini (età media circa 36 anni).
Numero Analisi ECG – Telemedicina HTN
Complessivamente, nel trimestre, all’8,3% dell’utenza sono state riscontrate anomalie o alterazioni della traccia elettrocardiografica non compatibili con i dati anamnestici riferiti; di conseguenza, 1.214 utenti sono stati invitati a contattare il proprio medico curante per ulteriori valutazioni o approfondimenti diagnostici.
I Monitoraggi Holter delle aritmie cardiache sono stati eseguiti per episodi inspiegati, prolungati e/o frequenti di cardiopalmo/palpitazioni, identificazione di episodi di fibrillazione atriale parossistica, valutazione del mantenimento del ritmo sinusale dopo cardioversione della fibrillazione atriale, valutazione dell’efficacia della terapia antiaritmica, valutazione della funzione di pacemaker, sincopi o pre-sincopi.
Dei 4.583 monitoraggi realizzati, 2.526 sono stati per donne (età media circa 60 anni) e 2.507 per uomini (età media circa 60 anni).
Numero Analisi Holter ECG – Telemedicina HTN
Complessivamente, nel trimestre, 509 utenti (il 13,2% dell’utenza) sono stati invitati a contattare subito il medico curante per aritmie maggiori come fibrillazione atriale, aritmie ventricolari minacciose, blocchi atrio-ventricolari avanzati. In particolare, in 134 casi (3,1% dell’utenza) le anomalie sono state giudicate serie, con conseguente segnalazione di necessità di recarsi in Pronto Soccorso o urgentemente dal proprio specialista.
I monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h sono stati eseguiti secondo le linee guida della SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa), per discrepanza tra valori misurati in farmacia/ambulatorio e al domicilio, sospetta ipertensione da camice bianco o mascherata, ipertensione episodica o ipotensione (sintomatica), valutazione efficacia dei farmaci, diabete, anziani, gravidanza, resistenza al trattamento farmacologico
Dei 4.781 monitoraggi realizzati, 2.199 sono stati per donne (età media circa 60 anni) e 2.199 per uomini (età media circa 56 anni).
Numero Analisi ABPM – Telemedicina HTN
Complessivamente, nel trimestre, al 25,8% dell’utenza (1.209 persone) è stato riscontrato un trend pressorio nelle 24h anormale secondo la classificazione della JNC 7 ed in particolare, nel 6,9%dei casi, elevati valori sisto-diastolici. Sono stati inoltre riscontrati 741 casi (15,8%) con elevati valori di frequenza cardiaca.
In sintesi, ancora una volta i risultati del trimestre mostrano un aumento complessivo delle prestazioni pari a circa il 50% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, come riportato nella tabella che segue. Se consideriamo gli ultimi cinque trimestri, l’incremento medio rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente è del 51%.
Prestazioni erogate per trimestre – Telemedicina HTN
Il grafico seguente mostra l’andamento del numero di prestazioni erogate, distinte per tipologia, nei quattro trimestri 2017 e nel primo trimestre 2018. Interessante è constatare in questo ultimo periodo l’aumento significativo dei monitoraggi continui nelle 24h, sia della pressione arteriosa che dell’ECG.
Roma, 9 maggio 2018 – Numerosi studi medici hanno dimostrato ormai che avere la pressione alta e non fare abbastanza esercizio fisico sono fattori strettamente correlati. Piccoli cambiamenti nella routine quotidiana possono però fare una grande differenza.
Il rischio di pressione alta, cioè l’ipertensione, aumenta con l’età ma praticare un po’ di esercizio fisico può fare una grande differenza. E se la pressione del sangue è già alta, l’esercizio fisico può aiutare a controllarlo.
Non c’è bisogno di dover correre una maratona o entrare in palestra, basta iniziare lentamente e inserire più attività fisica nella propria routine quotidiana.
Come l’esercizio fisico può abbassare la pressione sanguigna
Come sono collegati l’ipertensione e l’esercizio fisico?
L’attività fisica regolare rende il nostro cuore più forte. Un cuore più forte può pompare più sangue con meno sforzo e se il nostro cuore può lavorare meno per pompare, la pressione sulle nostre arterie diminuisce, abbassando la pressione sanguigna.
Diventare più attivi può abbassare la pressione sanguigna sistolica, il numero più alto nella lettura della pressione sanguigna, in media da 4 a 9 millimetri di mercurio (mm Hg) ed è efficace come alcuni farmaci per la pressione sanguigna. Per alcune persone, fare un po’ di esercizio fisico è sufficiente per ridurre la necessità di farmaci per la pressione del sangue.
Se la pressione arteriosa è a un livello desiderabile – meno di 120/80 mm Hg – l’esercizio fisico può aiutare a prevenire l’invecchiamento senza tener conto che l’esercizio fisico regolare aiuta anche a mantenere un peso sano, un altro modo importante per controllare la pressione sanguigna.
Ma per mantenere bassa la pressione del sangue, è necessario continuare a esercitarsi regolarmente. Ci vogliono da uno a tre mesi di un regolare esercizio fisico per avere un impatto sulla pressione sanguigna e i benefici durano finché si continu a fare attività fisica.
Ovviamente, il tutto, va associato ad una dieta sana e bilanciata, ad una soddisfacente idratazione e ad uno stile di vita senza eccessi.
Di quanto esercizio abbiamo bisogno?
L’attività aerobica può essere un modo efficace per controllare l’ipertensione. Ma la flessibilità e gli esercizi di rafforzamento come il sollevamento pesi sono anche parti importanti di un piano di fitness generale. Non è necessario trascorrere ore in palestra ogni giorno per beneficiare dell’attività aerobica, basta aggiungere attività fisiche moderate alla routine quotidiana.
Qualsiasi attività fisica che aumenta il tuo battito cardiaco e la frequenza respiratoria è considerata attività aerobica, tra cui: faccende domestiche, come tagliare il prato, rastrellare le foglie, fare il giardinaggio o lavare il pavimento, sport attivi come basket o tennis, salire le scale, andare a passeggio, jogging, andare in bicicletta, nuoto, danza.
Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli USA raccomanda di mantenere almeno 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività aerobica intensa alla settimana o una combinazione di attività moderata e vigorosa.
L’obiettivo raggiungibile è quindi quello di praticare almeno 30 minuti di attività aerobica quasi tutti i giorni della settimana.
Se non si riesce a mettere da parte tutto quel tempo in una volta, basta ricordare che anche i momenti più brevi di attività contano. Si può spezzare l’allenamento ad esempio in tre sessioni di 10 minuti di esercizio aerobico e ottenere lo stesso beneficio di una sessione di 30 minuti.
Inoltre se ci si siede per diverse ore al giorno si può provare a ridurre la quantità di tempo che si passa seduti. La ricerca ha infatti rilevato che troppo tempo sedentario può incidere su molte condizioni di salute. Si può perciò cercare di svolgere da 5 a 10 minuti di attività fisica a bassa intensità – come alzarsi per bere un bicchiere d’acqua o fare una breve passeggiata – ogni ora. O prendere in considerazione la possibilità di impostare un promemoria nel calendario e-mail o sullo smartphone che ci ricordi che è ora di alzarci e muoverci.
Monitorare i progressi
L’unico modo per rilevare la pressione alta è tenere traccia delle letture della pressione sanguigna. Per questo è importante far controllare la pressione del sangue alla visita di ogni medico, usare un misuratore di pressione a casa o utilizzare i servizi di telemedicina HTN nelle farmacie in tutta Italia.
Se si ha già la pressione alta il monitoraggio a casa può farci sapere se la nostra routine di fitness ci sta aiutando ad abbassare la pressione sanguigna, e si può farlo in modo da non dover visitare il proprio medico per far controllare la pressione sanguigna più spesso. Il monitoraggio domestico della pressione arteriosa non è un sostituto per le visite dal medico e i monitor della pressione arteriosa di casa potrebbero avere alcune limitazioni.
Se si decide di monitorare la pressione sanguigna a casa, ricordarsi che si ottengono letture più accurate se si controlla la pressione del sangue prima di un’attività fisica.
Insomma, grazie ad uno stile di vita sano, insieme ad una costante, graduale e soddisfacente attività fisica si è davvero in grado di regolarizzare i livelli della pressione sanguigna senza troppi sforzi e, soprattutto, senza dover sempre ricorrere a medicinali e cure che, talvolta, risultano essere particolarmente aggressivi per gli organi come stomaco e fegato.
Grazie al fitness, dunque, si agisce positivamente su tutto l’organismo sia sul corpo che sulla mente.
Il segreto?
Ascoltare sempre il proprio corpo e vivere, anche l’attività fisica, come un viaggio alla scoperta di sé, rispettando i propri limiti e onorando le proprie possibilità.
Per saperne di più sui servizi di Telemedicina HTN basta visitare il sito internet www.e-htn.it.
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Foto utilizzabile solo a corredo del presente comunicato:
Roma, 22 febbraio 2018 – L’ipertensione è una problematica sempre più diffusa che non risparmia davvero nessuno: giovani, anziani, uomini e donne. Purtroppo, sebbene si tratti di una patologia seria, non tutti sanno come correre ai ripari.
Soprattutto, non sanno che ridurre i rischi di ipertensione è possibile, basta seguire alcune importanti e basilari regole per cercare di azzerare quasi del tutto l’eventualità di incappare in questo delicato problema legato al nostro flusso sanguigno.
Oggi siamo qui per illustrarvi quali sono alcune regole d’oro per ridurre i rischi di ipertensione. Scopriamoli subito insieme e scopriamo come possiamo diventare i migliori alleati della nostra salute.
Prevenzione
Prima di tutto bisogna sapere che la prevenzione è la chiave di volta della nostra salute.
Monitorare i nostri parametri vitali è fondamentale per prevenire e scoprire in tempo se c’è qualcosa che non va nel nostro corpo.
Una prevenzione primaria è una delle regole base per riuscire a ridurre i rischi di ipertensione.
Come fare? Sicuramente alla base di tutto c’è l’ascolto del nostro corpo. Ricordiamo infatti che quando c’è un problema, quando qualcosa non va e non funziona correttamente, il nostro corpo manda dei segnali per farci correre ai ripari. Questi segnali sono i sintomi, quindi non sottovalutiamo mai mal di testa, vertigini, senso di nausea o spossatezza.
Misurazione della pressione arteriosa
Grazie agli strumenti di misurazione odierna scoprire e prendere per tempo problematiche come l’ipertensione è sicuramente più facile che in passato. Controllare la propria pressione con cadenza regolare è realmente fondamentale per carpirne eventuali sbalzi o irregolarità e correre subito ai ripari.
Quando c’è da preoccuparsi?
Secondo la ‘Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa’, che riprende una classificazione dell’OMS-ISH basata sui livelli della pressione arteriosa nei soggetti adulti di età uguale o superiore a 18 anni, valori ottimali sono 120 per la massima e 80 per la minima, mentre valori normali sono di 130 per la massima e di 85 per la minima.
Il sistema cardiovascolare inizia a essere a rischio quando ci si discosta da questi valori. In questo caso, è fondamentale consultare il medico per iniziare una procedura terapeutica mirata a regolarizzare il flusso sanguigno prima che questo degeneri, portando talvolta conseguenze anche gravi.
Alimentazione sana e stile di vita sano
Per ridurre i rischi di ipertensione un occhio all’alimentazione è fondamentale. Il flusso sanguigno, infatti, viene regolato dai principi nutritivi che assumiamo. Una dieta sbilanciata fatta di cibi grassi e ricchi di sale possono nuocere gravemente al corretto funzionamento del nostro organismo, nonché non consentire un flusso sanguigno regolare.
Un’alimentazione sana fatta di frutta e verdura, di pasti tendenzialmente iposodici (senza troppo sale), ricca di acqua per idratarsi al meglio e povera di latticini e alcolici è la regola base per evitare complicazioni non solo a livello circolatorio, ma anche migliorare il benessere di tutto il corpo. Ad un’alimentazione sana va associata sicuramente uno stile di vita sano, evitando cattive abitudini come fumo, alcol ed una vita sedentaria.
Una buona attività fisica per correggere il mal funzionamento del nostro flusso sanguigno e per regolare tutte le funzioni del corpo può essere la giusta contromisura per sposare uno stile di vita che sia effettivamente sano e corretto.
L’attività aerobica è sicuramente l’attività fisica preferibile per ridurre i rischi di ipertensione: la corsa, il nuoto, ma anche la cyclette o uno sport di squadra sono alcuni degli sport da tenere in considerazione. Ovviamente la costanza è fondamentale per migliorare la propria salute e poter godere dei risultati della propria attività.
Insomma, esistono vari modi per ridurre i rischi di ipertensione e vi abbiamo mostrato i principali, quelli che ognuno di noi può intraprendere in modo facile e semplice.
Ricordiamo inoltre che tutti questi consigli consentono di migliorare la salute totale del nostro organismo mettendola al riparo dall’ipertensione ma anche da uno stile di vita deleterio al corretto funzionamento di quella favolosa macchina che è il nostro corpo umano.
Per ridurre i rischi di ipertensione sono disponibili anche i nuovi servizi di telemedicina HTN nelle migliori farmacie. Basta parlarne con il proprio farmacista di fiducia per capirne di più.
Roma, 8 febbraio 2018 – Il network della farmacia dei Servizi Federfarma chiude il 2017 con numeri ancora in crescita e consolida il suo ruolo nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Grazie ai servizi di telemedicina HTN la farmacia oggi continua a consolidare il suo ruolo proattivo ed efficace nella prevenzione delle patologie cardiovascolari anche nel quarto trimestre del 2017. Si conferma la capacità delle Farmacie Federfarma di fare rete sull’intero territorio nazionale, grazie all’efficacia delle prestazioni diagnostiche erogate e la comodità per il paziente di poter evitare lunghe code di attesa in altre strutture medico-sanitarie.
Nel 2017, il Network delle Farmacie dei Servizi Federfarma che erogano servizi di telemedicina HTN è cresciuto del 21% rispetto al 2016.
Attualmente il network può contare su 3.272 farmacie con un +6% rispetto al 30 settembre 2017.
Telemedicina HTN – Numero Farmacie Attive
Grazie all’utilizzo di un’unica piattaforma di Telemedicina (SmartTelemedicine di HTN) è possibile avere::
uniformità di raccolta dei dati sanitari
uniformità di dotazione di apparecchiature elettromedicali di tipo ospedaliero da parte di ogni Farmacia
uniformità di erogazione delle prestazioni professionali specialistiche di teleconsulto/telerefertazione
un unico database condiviso, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy
Il consuntivo delle attività del quarto trimestre 2017 chiude con un totale di 24.279 prestazioni di secondo livello erogate, segnando un incremento del 47% rispetto allo stesso periodo del 2016.
Il numero di prestazioni complessivo del 2017 (65.611) è stato superiore del 51% rispetto al totale del 2016 (43.521).
Grazie all’aumento del numero di prestazioni e all’omogeneità di strumenti e metodologie nella raccolta dei risultati, è possibile avere dati aggregati sempre più significativi.
Il grafico seguente mostra gli incrementi del totale delle prestazioni nei trimestri 2017, rispetto ai corrispondenti trimestri dell’anno precedente (+58% nel primo trimestre, +47% nel secondo trimestre, +50% nel terzo trimestre e +48% nel quarto trimestre).
Telemedicina HTN – Numero Totale Prestazioni
In particolare, nel quarto trimestre 2017 sono stati effettuati 17.229 elettrocardiogrammi (+47% rispetto al quarto trimestre 2016), 3.516 monitoraggi holter (+47% rispetto al quarto trimestre 2016) e 3.534 Monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h (+55% rispetto al quarto trimestre 2016).
Gli Elettrocardiogrammi sono stati eseguiti per controlli in prevenzione primaria in soggetti a rischio (diabetici, ipertesi, dislipidemici, …), controlli in prevenzione secondaria dopo eventi patologici, controlli di routine/screening per soggetti sani, per pratica sportiva etc.
Dei 17.229 Elettrocardiogrammi realizzati, 9.680 sono stati per donne (età media circa 34 anni) e 7.549 per uomini (età media circa 29 anni).
Telemedicina HTN – Numero Analisi ECG
Complessivamente, nel 2017, al 7,8% dell’utenza sono state riscontrate anomalie o alterazioni della traccia elettrocardiografica non compatibili con i dati anamnestici riferiti; di conseguenza, 3.358 utenti sono stati invitati a contattare il proprio medico curante per ulteriori valutazioni o approfondimenti diagnostici.
I Monitoraggi Holter delle aritmie cardiache sono stati eseguiti per episodi inspiegati, prolungati e/o frequenti di cardiopalmo/palpitazioni, identificazione di episodi di fibrillazione atriale parossistica, valutazione del mantenimento del ritmo sinusale dopo cardioversione della fibrillazione atriale, valutazione dell’efficacia della terapia antiaritmica, valutazione della funzione di pacemaker, sincopi o pre-sincopi.
Dei 3.516 monitoraggi realizzati, 1.913 sono stati per donne (età media circa 63 anni) e 1.603 per uomini (età media circa 61 anni).
Telemedicina HTN – Numero Analisi Holter ECG
Complessivamente, nel 2017, 2.093 utenti (il 17,87% dell’utenza) sono stati invitati a contattare subito il medico curante per aritmie maggiori come fibrillazione atriale, aritmie ventricolari minacciose, blocchi atrio-ventricolari avanzati. In particolare, in 390 casi (3,3% dell’utenza) le anomalie sono state giudicate serie, con conseguente segnalazione di necessità di recarsi in Pronto Soccorso o urgentemente dal proprio specialista.
I Monitoraggi della pressione arteriosa nelle 24h sono stati eseguiti secondo le linee guida della SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa), per discrepanza tra valori misurati in farmacia/ambulatorio e al domicilio, sospetta ipertensione da camice bianco o mascherata, ipertensione episodica o ipotensione (sintomatica), valutazione efficacia dei farmaci, diabete, anziani, gravidanza, resistenza al trattamento farmacologico
Dei 3.534 monitoraggi realizzati, 1.905 sono stati per donne (età media circa 61 anni) e 1.629 per uomini (età media circa 57 anni).
Telemedicina HTN – Numero Analisi ABPM
Complessivamente, nel 2017, al 26,43% dell’utenza (2.983 persone) è stato riscontrato un trend pressorio nelle 24h anormale secondo la classificazione della JNC 7 ed in particolare, nel 7,69% dei casi, elevati valori sisto-diastolici. Sono stati inoltre riscontrati 1.455 casi (15,94%) con elevati valori di frequenza cardiaca.
Di seguito, una tabella riepilogativa delle prestazioni effettuate durante il 2017 per la prevenzione delle patologie cardio-vascolari, evidenziando gli incrementi per singola prestazione rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Telemedicina HTN – Prestazioni Effettuate Durante il 2017
Il grafico seguente mostra l’andamento della quantità di prestazioni erogate, distinte per tipologia, nei quattro trimestri 2017.
Per maggiori informazioni sulle tipologie di servizi disponibili in farmacia consigliamo di visitare il sito internet www.e-htn.it/it/servizi/farmacie.