A Viterbo la mostra “Africam EXPLORO”

Cheri Samba

Viterbo, 15 maggio 2023 – La Black Liquid Art Gallery di Viterbo da venerdì 26 maggio 2023 ospiterà la mostra “Africam EXPLORO”, una ricognizione che vede coinvolti 11 artisti che hanno fatto la storia dell’arte contemporanea africana: Esther Mahlangu, Cheri Samba, Moke, Jean- Baptiste Ngnetchopa, Twins Seven Seven, Soly Cissè, Sanaa Gateja, Calixte Dakpogan, Jacques-Jean Efiaimbelo, George Lilanga, Pierre Bodo, Frederic Bruly Bouabré

Il nome del progetto Africam EXPLORO, rimanda alla locuzione latina che significa “fare una ricognizione in Africa”, gli artisti in mostra rappresentano la tradizione e le influenze estetiche del loro paese che con un’accelerazione temporale hanno in pochi anni accorpato la propria cultura a quella globale, restituendoci opere dall’impatto visivo attuale, ma impregnate di un’afrocentricità che sta di nuovo influenzando l’estetica occidentale. 

Una delle principali sfide quando si parla di arte africana contemporanea è la sua natura vasta ed eterogenea, che comprende un’ampia varietà di forme, linguaggi ed artisti, di conseguenza, non è possibile analizzare singolarmente l’arte africana contemporanea, ma si possono invece esaminare le diverse prospettive critiche che sono emerse nel corso degli anni. Muovendosi in una direzione visivamente accattivante Africam EXPLORO vuole  mettere in luce il dibattito internazionale che si è sviluppato attorno a questo argomento. 

Nel tentativo di delineare l’attuale scena critica, si prenderanno in esame i due opposti modelli di approccio all’arte africana contemporanea. Una visione che può essere definita ‘neoprimitivista’, che enfatizza le espressioni tradizionali e autentiche dell’arte africana, conformi alle aspettative e agli stereotipi occidentali. L’altra visione più ‘concettualista’ che cerca di decostruire questi stereotipi ed espandere la portata dell’arte africana all’interno della tradizione artistica globale.

Negli ultimi decenni le identità basate su confini continentali e criteri geografici sono diventati obsoleti, ma l’identità e la questione dell’appartenenza sono ancora importanti per gli artisti africani e per quelli della diaspora che cercano di bilanciare il dialogo con il circuito internazionale e la cultura di appartenenza. La contrapposizione tra tradizione e contemporaneità non è più sufficiente per comprendere la scena artistica africana multiforme, è necessario quindi rimodellare l’immagine dell’Africa percepita in Occidente, attraverso le voci, anche di critici africani, con un approccio che consideri le relazioni tra artista, produzione, pubblico e patrocinatori come categorie analitiche.

La mostra Africam EXPLORO non potendo essere esaustiva della diversità artistica africana contemporanea, rappresenta solo un pretesto per cominciare a porre una riflessione su un fenomeno che sta assumendo un impatto importante nella cultura contemporanea internazionale.

 

La grande arte contemporanea africana in mostra a Viterbo per “Ex Africa Semper Aliquid Novi”

Viterbo, 14 ottobre 2016 – Si inaugurerà il 15 ottobre alle ore 18:00 a Viterbo presso il Kyo Noir Studio (Via Maria Santissima Liberatrice, 14) la nuova serie di mostre della “Ex Africa semper aliquid novi” create per far approfondire al grande pubblico l’arte e gli artisti contemporanei africani, protagonisti negli ultimi anni della scena artistica internazionale. Titolo, quello della mostra, tratto dalla citazione di Plinio il Vecchio che dal latino significa “dall’Africa sempre qualcosa di nuovo” e che vuole essere l’incipit di tutta la serie di mostre ed eventi che per questa c continuerà fino al 3 dicembre 2016 con visite su appuntamento.

Il secondo Focus on è su Esther Mahlangu pittrice nota a livello internazionale che ha partecipato alle più importanti esposizioni da Magiciens de la Terre ad Africa Remix ed è presente nelle più importanti istituzioni, musei e collezioni private nel mondo.

Le sue opere sono apprezzate anche nel suo paese il Sudafrica, dove è molto famosa. Partendo da Mabhoko, il villaggio dove vive, ha girato il mondo per far conoscere la tradizione pittorica Ndebele.

Come da pratica locale Esther comincia a dipingere giovanissima sotto la guida della nonna e della madre, tali dipinti decorano le case delle abitazioni e vengono rinnovati in occasione del rito di passaggio degli uomini all’età adulta ed infatti la tradizione pittorica era affidata esclusivamente alle donne. Oggi Esther Mahlangu come ha affermato durante l’intervista ad Antonella Pisilli, ha trasferito tutte le sue conoscenze sia alle ragazze che ai ragazzi della sua tribù per formare un piccolo esercito di persone in grado di decorare in stile Ndebele ogni luogo in giro per il pianeta, questo permetterà alla sua arte e la sua cultura di diffondersi nel tempo.

Il classico dipinto Ndebele, risulta dalla combinazione di moduli formali geometrici, la forma triangolare è ripetuta con una certa regolarità, le figure realizzate attraverso un netto tratto nero su fondo bianco, i colori interni sono piatti e molto vivaci con un’alternanza e simmetria molto decisa.

Da una cultura antica africana giungiamo ad una fenomenologia della forma dove l’elemento spontaneo trascina con sé una serie di valenze, dove l’astrazione della realtà ci induce ad un processo simbolico rappresentativo di una cultura. Il significante cioè l’elemento astratto prende il sopravvento sull’elemento figurativo cioè il significato. L’arte astratta geometrica della tribù Ndebele sembra molto vicina ai concetti puri dell’astrazione tanto cari ai suprematisti, la pura sensibilità delle forme diventa la vera essenza ed universalità dell’arte.

Ester Mahlangu ha trasferito queste geometrie su vari supporti dalla tela, alle automobili, dagli aerei al design, l’esperienza estetica, che il processo di contaminazione produce e rimanda alla tradizione Ndebele, l’aver contaminato il mondo e averci trasferito la sua tradizione culturale è il vero processo artistico compiuto dalla pittrice.

La Mahlangu ha realizzato nel 1991 la prima “African Art Car”, decorando con i tipici motivi della tribù Ndebele una BMW 525i. Tali disegni sono stati riportati nel 1997 anche sulle code degli aerei della British Airways, nel 2007 la stessa particolare tecnica pittorica è stata riprodotta dall’artista anche sulla nuova Fiat 500 in occasione della mostra “Why Africa?” (2007, Torino).

Nell’ultimo anno ha collaborato con un brand svedese per la progettazione in un’edizione limitata di sneaker chiamate Eytys.

Ad agosto di quest’anno ha preso parte ad una campagna promossa dal cantante John Legend, ricreando nei classici disegni Ndebele il design di una bottiglia in edizione speciale di Belvedere Vodka e i profitti della vendita saranno devoluti al Global Fund per la lotta contro l’HIV / AIDS, la malaria e la tubercolosi.

Dopo 25 anni ha lavorato ancora con la BMW e realizzato gli interni della BMW Serie 7 che sarà esposta dal 5 al 9 ottobre al Frieze Art Fair, che si terrà al Regent Park di Londra e il cui ricavato della vendita andrà in beneficienza.

La mostra é accompagnata da un video inedito con l’intervista realizzata da Antonella Pisilli all’artista.

 

MOSTRA EX AFRICA SEMPER ALIQUID NOVI

Focus on ESTER MAHLANGU

DOVE: Kyo Noir Studio, Via Maria Santissima Liberatrice, 14  – Viterbo

QUANDO: Dal 16 Ottobre al 3 dicembre 2016 – Inaugurazione 15 Ottobre 2016, ore 18.00

ORARI: Aperto su appuntamento

PATROCINIO: Esther Mahlangu Foundation, Amaci, Ambasciata del Sudafrica a Roma

A CURA DI: Antonella Pisilli

 

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