Rap per la legalità: il poliziotto rapper Revman al GP di Formula, 1 per l’Autpop Festival

Revman, il rapper poliziotto

Revman, il poliziotto rapper, sarà ospite dell’Autpop Festival, al Gran Premio F1 di Monza, portando un messaggio di inclusione per le persone autistiche e con sindrome di Down, attraverso il suo “rap della legalità”

Monza, 3 settembre 2023 – Revman, il poliziotto famoso per essere anche un rapper (il cui vero nome è Sebastiano Vitale), è stato invitato ad esibirsi al prestigioso Autpop Festival di Monza. L’evento si terrà domenica 3 settembre ai Boschetti Reali di Monza ed è parte del Monza Fuori GP, organizzato in occasione del Gran Premio F1 di Monza.

Il rapper in divisa è un apprezzato agente della Polizia di Stato presso la Questura di Milano, ma si dedica anche con grande passione alla musica. Nato a Palermo il 9 aprile 1990, Revman rappresenta un esempio di come la dedizione e l’impegno possano unire diverse sfaccettature della vita. La sua carriera musicale si intreccia armoniosamente con il suo lavoro di poliziotto, dimostrando che le due passioni sono compatibili e possono coesistere in modo unico.

Revman ha debuttato con l’album “Attraverso Me”, che comprende brani coinvolgenti come “MCLM” (Musica Contro Le Mafie), “Riduci la velocità”, “Questo non é Amore”, “Il Pianeta di Plastica” e “San Michele Poliziotto”, con cui ha partecipato a Sanremo Giovani. La sua musica affronta temi universali come l’amore, l’inclusione e la condivisione. Ogni canzone di Revman trasmette un messaggio di speranza e invita a creare una società senza pregiudizi e emarginazione.

La partecipazione di Revman all’Autpop Festival rappresenta un’opportunità unica per lui di diffondere il suo “rap della legalità” e diffondere il suo messaggio di inclusione.

L’Autpop Festival è un evento musicale straordinario che mira a promuovere l’inclusione sociale, offrendo una piattaforma di espressione artistica alle persone autistiche e con la sindrome di Down. L’evento unisce i talenti dei partecipanti con disabilità a quelli dei DJ professionisti provenienti da Radio Deejay e RadioM20.

L’Autpop Festival non solo offre una vetrina per l’arte e la musica delle persone con disabilità, ma ha anche l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di una società inclusiva, in cui tutti abbiano l’opportunità di partecipare appieno alla vita sociale e culturale.

La performance di Revman all’Autpop Festival sarà caratterizzata dall’energia coinvolgente del suo “rap della legalità”.

Il suo brano “La Ricetta della Felicità” rappresenta un vero e proprio inno alla gioia e sottolinea come le difficoltà della vita siano fondamentali per apprezzarne ancor di più il valore. Revman, accompagnato dai rinomati DJ presenti sul palco, creerà un’atmosfera unica e coinvolgente che coinvolgerà il pubblico in un’esperienza musicale indimenticabile.

La città di Monza è lieta di avere Revman come ospite per la sua dedizione all’arte e il suo impegno a diffondere un messaggio positivo attraverso la sua musica. La sua partecipazione rappresenta un momento straordinario in cui la passione per la musica e l’impegno nel servizio pubblico si fondono in un’unica espressione di inclusione e speranza.

Per maggiori informazioni basta visitare il sito ufficiale www.revmanrapper.it.

 

 

 

 

 

#Revman #MusicaInclusiva #RapDellaLegalità #GranPremioMonza #AutpopFestival #MessaggioDiInclusione #AmoreEInclusione #SocietàSenzaPregiudizi #ArtistiConDisabilità #EsperienzaMusicaleIndimenticabile

La Spezia: lo smart working al CSSN è una modalità di lavoro che va tutelata

Per la FLP Difesa La Spezia lo smart working al CSSN è una modalità di lavoro che va tutelata

La Spezia, 28 giugno 2023 –Quando non si può tornare indietro, bisogna soltanto preoccuparsi del modo migliore per avanzare”, diceva Paolo Coelho. “Quando però si può, il Direttore del CSSN, l’Ammiraglio Ispettore Cristiano Nervi, torna indietro volentieri e, da due giorni di Smart Working, si passa ad uno, e non per tutti”.

Queste le parole del Coordinatore Provinciale di FLP Difesa di La Spezia e Massa Carrara Christian Palladino, che prosegue:

“E’ quanto accaduto nella riunione di ieri nell’ente. Di fatto, la RSU in maggioranza ed alcune OO.SS., hanno concordato un ordine del giorno assolutamente peggiorativo rispetto all’attuale assetto.

Un documento del cui contenuto non è stata informata preventivamente codesta OO.SS.

Da subito, noi abbiamo contestato la volontà dell’amministrazione di ridurre le giornate di SW ma non c’è stato un benché minimo sforzo da parte del Direttore nell’intendimento di valorizzare la nostra richiesta.

A valle dell’incontro, infatti, la FLP Difesa non ha firmato l’accordo, inserendo le motivazioni attraverso una nota a verbale.

Eppure tra le finalità di questa nuova modalità lavorativa, prevista da contratto, troviamo:

– agevolare le misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, introducendo una maggiore flessibilità in un ottica di miglioramento delle attività lavorative e dei servizi erogati;
– promuovere la mobilità sostenibile attraverso la riduzione degli spostamenti, nell’ ottica di una
politica ambientale, sensibile alla diminuzione del traffico urbano;
– introdurre soluzioni organizzative che favoriscano lo sviluppo di una cultura lavorativa orientata allo svolgimento della prestazione di lavoro per fasi, cicli, obiettivi;
– valorizzare il ricorso a nuove tecnologie e razionalizzare gli spazi lavorativi, realizzando economie di spesa e di gestione;
– contemperare le esigenze di mobilità territoriale del personale con la necessità di assicurare le continuità dell’attività amministrativa degli uffici.

Nobili elementi poco valorizzati dall’Ammiraglio Nervi, il quale addirittura, ha deciso di voler ridurre ad un giorno a settimana massimo, la possibilità di svolgere attività in SW.
Inoltre ha voluto ribadire la non scontatezza dello SW per qualsiasi dipendente con profilo di amministrativo ma solo dopo un’ attenta ed intensa valutazione.

Un atteggiamento in controtendenza rispetto a quanto accade ai colleghi di stesso profilo, sia negli enti della Difesa su Spezia che quelli di altre PP.AA. ma che disattende anche le aspettative del Sottosegretario di Stato il quale fa riferimento ad un “numero di giornate lavorative indicativamente pari a due giorni a settimana modulabili”.

In riunione, inoltre, è emerso che la carenza di personale ed il contestuale possibile aumento dei carichi di lavoro, a fronte della realizzazione del Polo della Subacquea, vedrà i dipendenti dello stabilimento impegnati in maggiori attività.

Praticamente le colpe di una politica assente, l’inadeguatezza di una organizzazione e l’ incapacità ad organizzare gli uffici, devono ricadere proprio sui lavoratori.

Ci dispiace molto che in alcuni enti della Difesa, si continui a considerare lo Smart Working, come una misura emergenziale che decade insieme alle circostanze che l’ avevano resa necessaria.

In particolare con la fine della pandemia, si pretende di tornare alle stesse modalità di prima, ignorando il fatto che il cambiamento del mondo del lavoro è irreversibile, che lo si riconosca o meno.

E’ necessario riconoscere un vero e proprio cambio di paradigma, che richiede di essere accompagnato da un mutamento organizzativo e culturale.

Gli strumenti ci sono per ripensare il lavoro in termini di obiettivi, invece che di tempi e luoghi”, conclude la nota sindacale della FLP Difesa.

 

 

 

Christian Palladino, FLP Difesa La Spezia

 

 

Al via la mostra LOGOS et ICONOS, l’evento finale di 100 Parole x 100 Fotografi

Star-ring in collaborazione con DivergenteMente ETS e DIS-EQUALITY APS lancia, a conclusione del progetto 100 parole x 100 fotografi, uno straordinario evento benefico in cui la fotografia e la parola incontrano la realtà della vita di persone “divergenti” dalla norma 

Milano, 2 marzo 2023 – Si terrà dal 16 al 23 marzo la mostra collettiva LOGOS et ICONOS, una mostra collettiva in cui verrà esposta una significativa selezione delle opere prodotte durante il progetto 100 parole x 100 fotografi (www.100parolex100fotografi.it) dai 100 fotografi partecipanti.

Alla mostra, che sarà l’evento finale con cui si celebrerà il successo del progetto 100 parole x 100 fotografi, si terrà presso Still Fotografia a Milano, e parteciperanno 25 autori con 25 opere in grande formato.

Si tratta di uno straordinario evento benefico in cui la fotografia e la parola incontrano la realtà della vita di persone “divergenti” dalla norma.

Il 24, 25 e 26 marzo il progetto sarà presentato in uno stand dedicato al Mia Fair (www.miafair.it) con un depliant illustrativo e copie dei 4 volumi, per illustrare alla platea degli addetti ai lavori il progetto e la sua finalità benefica in modo particolare.

Il progetto culturale

Il progetto culturale 100 Parole x 100 fotografi, fortemente voluto da Star-ring, si è concretizzato in una collana di 4 volumi, dedicati al fecondo incontro tra logos e iconos. La collana è giunta al suo step finale, con il quarto e ultimo volume in uscita a marzo 2023.

Il progetto, che ha visto la partecipazione complessiva di 100 fotografi, ha raccolto partecipazioni eccellenti come quella di Michele Smargiassi, autore del saggio in quattro puntate collocato in apertura di ogni volume della collana, punta così ad una conclusione prestigiosa.

L’Opening

L’opening della mostra da Still Fotografia, previsto per il 16 marzo alle 18.30, sarà un evento nell’evento. Le opere in mostra infatti,  in tiratura limitata e numerata 2/5 (la prima copia già prenotata dagli autori) saranno acquistabili con prenotazione direttamente sul sito del progetto www.100parolex100fotografi.it tra il 16 marzo e il 31 marzo, e il ricavato verrà devoluto a sostegno delle iniziative messe in campo in tema di inclusione da DivergenteMente ETS (www.divergentemente.webnode.it) e DisEquality APS (www.dis-equality.webnode.it).

Gli autori in mostra

La mostra LOGOS et ICONOS presenterà 25 opere, stampate in grande formato, dei 25 autori Attilio Bixio, Susy Cagliero, Gabriele Calamelli, Adriano Cascio, Alessandro Cirillo, Michele Di Donato, Giovanni Firmani, Corrado Formenti, Roberto Gabriele, Giuliana Gibelli, Mario Lensi, Roberto Menardo, Simona Ottolenghi, Giovanni Paolini, Marco Parenti, Pia Parolin, Mattia Pasini, Gianni  Pezzotta, Alessandro Rosati, Andrea Scirè, Claudio Spoletini, Carlo Traini, Nico Vigenti, Mario Voria, Alessandro Zaffonato.

Come acquistare

Ogni opera sarà in mostra anche nella sezione dedicata LOGOS et ICONOS sul sito www.100parolex100fotografi.it, prenotabile e quindi acquistabile in tiratura 2/5 con stampa fine art, nei formati decisi dagli autori (tendenzialmente 60×40) tra il 16 e il 31 marzo.

Le 25 opere offrono esempi notevoli delle possibili correlazioni tra Fotografie e Parole, matrimonio di lunga data spesso difficile, che ha subito in 150 anni mutamenti ciclici ed evoluzioni impensabili. Ogni copia 2/5 di ogni opera è acquistabile con un contributo alle associazioni di euro 150, e verrà successivamente spedita controfirmata e numerata dall’autore all’acquirente benefico.

Il progetto benefico

DivergenteMente – Percorsi & Progetti ETS, è un’associazione che opera a livello nazionale, nel campo della advocacy (formativa e informativa) sulle neurodivergenze. L’obiettivo dell’associazione è quello di contribuire a modificare il paradigma culturale imperante sulle neurodivergenze, che porta a considerarle come realtà da adeguare alla norma ad ogni costo.  In qualità di Main-partner del progetto 100 parole x 100 fotografi in questa fase finale L’ETS ha scelto di devolvere i fondi raccolti in parti uguali a due associazioni.

Le associazioni coinvolte

“DOCTOR IS IN”, lo  sportello informativo online per le famiglie delle persone ( bambini* e ragazz*) neurodivergenti ( Autistici , adhd , apc , dop , doc  pda, hikikomori) che si propone di fornire informazioni e consulenze  sulle tematiche fondamentali per le famiglie come: il percorso diagnostico (come  e dove avviarlo), il percorso terapeutico (come e  dove avviarlo), i diritti scolastici e i rapporti con la scuola (sostegno, educatore alla comunicazione, Pei e Pdp), il parent e il sibling training (come e dove avviarlo) il tutoring domestico (come e dove trovare un tutor, come sceglierlo).

Lo sportello offrirà in due giorni alla settimana, per 4 ore con slot prenotabili di 15 minuti una prima consulenza d’indirizzo del tutto gratuita. Un punto di partenza efficace dal quale le famiglie potranno avviare il loro percorso personale all’interno dle mondo delle neurodivergenze in modo efficace e corretto.

“AMARETERAPIA“, il progetto messo a punto dal 2012 da DIS-EQUALITY APS che si propone di offrire un percorso di possibilità alle persone con disabilità, (fisica e/o psichica), per praticare sport legati al mare come la vela, il nuoto, la subacquea, la canoa, il canottaggio, la pesca. Ad oggi DIS-EQUALITY ha portato in mare più di 1.500 persone con disabilità incluse in equipaggi accessibili e diversamente uguali.

Alcune di queste straordinarie persone accompagnate dal presidente e Fondatore di DIS-EQUALITY Berti Bruss, saranno presenti all’opening della Mostra il 16 marzo alle 18.30 presso Still Fotografia coi loro skipper e ci racconteranno le magnifiche emozioni che l’esperienza di libertà dell’andare a vela in mare  aperto per intere giornate  ha  regalato loro.

Per informazioni ulteriori:

www.100parolex100fotografi.it

https://divergentemente.webnode.it

https://dis-equality.webnode.it

 

A Roma il convegno “Il carcere: condanna per le donne, dentro e fuori”

Roma, 16 febbraio 2023 – Sabato 18 marzo ore 14.30 presso Palazzo Baldassini, via Coppelle 34, Roma si terrà il secondo convegno in presenza del Collettivo Sbarre di Zucchero, Mai più una / uno di meno, quando il carcere è donna in un mondo di uomini, dal titolo Il carcere: condanna per le donne, dentro e fuori”.

Sbarre di Zucchero è una costituenda associazione che sensibilizza affinchè si squarci il velo di indifferenza sulla situazione dei penitenziari in Italia e sulla drammatica situazione in cui versano i detenuti sia si sesso maschile che femminile.

L’evento è gratuito e di sensibilizzazione ed informazione per cittadinanza, aperto a cittadini e giornalisti.

L’evento verrà riprodotto in diretta sulla pagina facebook FMagazine.

Modera Carlotta Toschi, avvocato di Bologna, con il patrocinio del Rotary Eclub 2072 e di Fmagazine.

 

CONVEGNO: IL CARCERE: CONDANNA PER LE DONNE, DENTRO E FUORI

 

Pannello argomenti ed interventi

  1. La vita dietro le sbarre”: i grandi problemi della detenzione

Dott. Gabriella Stramaccioni, Garante detenuti Roma, avv. Valentina Caffaro, specialista in diritti umani

Testimonianze di vita reale da parte delle ragazze e dei ragazzi di Sbarre

  1. Il mondo dentro le sbarre e quello di fuori”: informazione e comunicazione sulla realtà del carcere

Dott. Joice Conte, attore, autore e scrittore, Dott. Giorgio Poidomani, giornalista

  1. Donne dietro le sbarre”: la dimensione femminile del carcere

Simona Anedda e Claudio Bottan, Miriam Turrini e Angela Capuano, attiviste

  1. Sbarre di fuori e quelle di dentro”: in carcere come cittadini informati e coscienti per preparare il ritorno in società

Claudio Bottan

Dott. Marco Costantini, Dott. Stefano Calvagna, regista cinematografico italiano, Dott. Ettore Terzo, direttore della casa di produzione Strikemonth srl, Prof. Avv. Alessandro Erasmo Costa

  1. Sorveglianti e sorvegliati

Dott. Luigi Giannelli ispettore di polizia penitenziaria, Dott. Michel Emi Maritato, Fondatore e presidente – dal 2011 – di AssoTutela, Economista, giornalista, autore, esperto di cronaca giudiziaria, Vaticanista, Dott. Michele Nardi, già giudice a Trani, ha prestato servizio all’Ispettorato del Ministero della giustizia e poi alla Procura della Repubblica di Roma come PM

Chiusura e domande

 

 

 

 

 

 

 

 

Difesa dei deboli: a Napoli la storia vera di “Una bambina che sognava di cantare…”

Napoli, 19 agosto 2022 – L’Associazione Culturale Noi per Napoli, impegnata da oltre trent’anni non solo nel campo della diffusione dell’ arte, della cultura, ma anche sui temi della solidarietà e del sociale, in merito alla difesa dei diritti delle fasce sociali più deboli e fragili, in vista dell’organizzazione di un convegno sul tema “Lavoro e Diritti nella quarta rivoluzione industriale”.
Dalla trasformazione digitale alla produzione robotica intelligente, e dalla combinazione di tecnologie fisiche e digitali si otterranno inevitabili effetti dirompenti nell’organizzazione del lavoro e nei rapporti di lavoro individuali e collettivi, come quello riferito alla figura del datore di lavoro che si spersonalizza e si cela dietro congegni di direzione e controllo a distanza.
Le potenzialità che le nuove tecnologie offrono e le conseguenti ricadute sul diritto alla privacy dei lavoratori, fino ai problemi di qualificazione giuridica e di rappresentanza collettiva. Questi i temi al centro di un evento in programma nel prossimo mese di settembre 2022 a Napoli, presso la sede di un’ importante Accademia di Studi Giuridici.
Evento in via di definizione, che vuole lanciare e sensibilizzare a tali tematiche, attraverso il linguaggio metaforico e la forma della fiaba, ma con  il contenuto di una storia realmente accaduta, dal titolo “La bambina che sognava di cantare”.

La storia della bambina che sognava di cantare

Si tratta di una piccola fiaba, una storia vera realmente accaduta ad una bambina che sognava di cantare, e vi riuscì studiando duramente.

Poi crebbe ed iniziò a vincere concorsi, a fare importanti concerti fino a diventare soprano stabile in un grande teatro, uno dei più antichi del mondo.

Purtroppo un giorno, la madre che era sempre con lei, si ammalò e la fanciulla  iniziò ad affrontare la vita in maniera forzatamente autonoma e poi, un po’ per volta, a prendersi cura della mamma che era sempre stata il più grande sostegno per la sua carriera.

Rinunciò a tante cose per non farle mancare nulla e starle vicino.

La madre era stata una grande donna, l’aveva cresciuta, educata, aveva con lei aiutato tantissime persone bisognose, aveva fatto bellissimi progetti artistici pertanto, la giovane sentiva che la propria mamma, ancor più di chiunque altro, meritasse tutta la sua attenzione.

La giovane diventò una donna, piena di ansia e preoccupazione per quella madre che diventò anziana e sempre più malata.

Per questo motivo, dopo 15 anni di cure, decise di restare vicino alla madre ogni istante per circa 2 mesi perchè sentiva che qualcosa stava cambiando e non avrebbe permesso a nessuno di perdersi del tempo prezioso vicino a lei.

Una domenica sera la situazione, già grave, precipito’ e lei con la famiglia si strinsero intorno al letto della povera madre: le tennero le mani, piansero e pregarono ma senza disturbarla perché capirono che stava andando via finché con occhi increduli e pieni di lacrime, il loro cuore ebbe un sussulto e videro l’ultimo respiro della loro persona più importante al mondo.

La bambina che amava cantare ritornò,  era nuovamente piccola e pianse disperata la morte della sua mamma.

Si chiese se quell’evento irreparabile fosse accaduto davvero e cosa avrebbe fatto senza di lei nella sua vita!

Questa figura si alternava con la donna che era diventata ma smarrita e con il male più subdolo, la depressione.

Purtroppo nonostante il dolore che le toglieva il fiato, adesso avrebbe dovuto prendersi cura di se stessa e così andò da diversi dottori per cercare di essere un po’ meno triste e sopravvivere.

Ma i guai non arrivano mai da soli ed un giorno il soprano ricevette una lettera dalla quale apprese cose bruttissime…

Sì  perché le persone senza cuore che tutti dicevano aver intristito il teatro e la sua magia, le comunicarono che come una delinquente era stata pedinata per circa 2 mesi.

Orrore su orrore: lei non aveva commesso nessun reato e in quei 2 mesi, accusata di cose false, era uscita di casa solo 2 volte perché debole e stanca.

Vedeva la sua vita senza senso perché aveva perso la mamma e all’improvviso anche quel lavoro guadagnato con i propri meriti e dopo tanti anni di studio.

Si sentiva triste, offesa e trattata come una brutta persona, così continuò a piangere perché sentì offesa anche la memoria della sua amata mamma.

Il finale della storia è ancora da scrivere, r ci affidiamo alla coscienza ed alla penna di tanti per indicare cosa sia giusto che accada a questa donna, che aveva solo il sogno di cantare.

 

Comunicato a cura dell’associazione Noi per Napoli

AISLA, la Giornata Mondiale sulla SLA e i diritti fondamentali 

 In occasione della Giornata Mondiale sulla SLA, l’Alleanza internazionale promuove il manifesto per la tutela dei diritti degli ammalati e dei caregiver famigliari.

Milano, 18 giugno 2021 I diritti delle persone con SLA e dei caregiver famigliari sono il punto d’attenzione del Global Day 2021. Diritti fondamentali, scritti e condivisi in tutto il mondo dall’Alleanza delle associazioni rappresentative della comunità internazionale dei pazienti, che vede AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica quale unico membro italiano.

La Giornata Mondiale sulla SLA è promossa, infatti, dall’International Alliance of ALS/MND Associations e si celebra ogni anno il 21 giugno, nel giorno del solstizio d’estate, da sempre sinonimo di luce, rinascita e cambiamento. La scelta della data è tutt’altro che casuale, perché vuole esprimere la speranza in un punto di svolta per ciò che riguarda la ricerca delle cause, dei trattamenti e delle cure efficaci per sconfiggere finalmente la SLA. Il fiordaliso, fiore bellissimo nella sua rarità, ne è il simbolo.

Il claim della giornata #ALSMNDwithoutborders riassume il concetto che la malattia non può e non deve rappresentare una barriera.

“Per ricordarci che solo la paura può renderci prigionieri e che la malattia non può fermare la nostra speranza” – dichiara Fulvia Massimelli, presidente nazionale di AISLA – “seppur nel pieno rispetto delle regole di distanziamento vogliamo continuare ad essere al fianco della nostra comunità. Lo faremo attraverso una lunga maratona d’iniziative – in presenza e virtuali – che coinvolgeranno l’intero Paese per tutta la settimana”.

La SLA è una malattia talmente invalidante da stravolgere la vita non solo della persona malata, ma dell’intero nucleo famigliare.

Ecco perché l’introduzione del manifesto dedicato ai diritti dei caregiver sposa la battaglia che da anni AISLA sta promuovendo per vedere riconosciuto il valore sociale di questa figura. Si tratta di migliaia di persone che, amorevolmente, si prendono cura del proprio caro assumendosi una responsabilità spossante; fatta di notti senza sonno; sacrificio della propria professionalità; isolamento sociale e usura del reddito.

Non solo, l’emergenza sanitaria ha ulteriormente isolato le famiglie costrette a convivere con la malattia, rendendo ancora più complicate anche le semplici azioni quotidiane.

Ecco perché, partendo dal messaggio del manifesto internazionale, AISLA ha lanciato l’iniziativa di raccolta fondi su Facebook per sostenere la possibilità di vivere l’estate al meglio anche per chi convive con la malattia (lidi attrezzati per la balneazione assistita; trasporto; etc.).

Nella consapevolezza che solo unendo le forze si possono abbattere le barriere architettoniche e culturali, l’Associazione vuole continuare a mantenere viva l’attenzione sul valore della qualità della vita per le persone con SLA e per i loro famigliari.

Per contribuire a raggiungere l’obiettivo visitare la pagina http://bit.ly/donaGD2021.

La cerimonia ufficiale di apertura del Global Day 2021 sarà trasmessa in diretta Facebook da Piombino, domenica 20 giugno a partire dalle 9.45. Tutti possono partecipare alla campagna di sensibilizzazione, l’invito è quello di indossare qualcosa di blu, quale segno di riconoscimento della lotta alla SLA.

L’elenco delle iniziative è disponibile alla pagina https://aisla.it/global-day.

I manifesti dei diritti sono visibili suwww.aisla.it/global-day-aisla-e-i-diritti-fondamentali-della-comunita-sla.

 

 

###

 

Ufficio Comunicazione:

Stefania Pozzi – Silvia Codispoti | 39 328 6084489 | e-mail: ufficiostampa@aisla.it | https://www.aisla.it/area-stampa

 

 

 

Mercedes Sosa, la grande artista latinoamericana ritorna in Italia con una nuova biografia

Roma, 9 luglio 2020 – Nel giorno dell’85° compleanno di Mercedes Sosa, cantante e attivista argentina, l’autrice danese Anette Christensen pubblica la prima biografia della cantante latinoamericana scomparsa nel 2009.

Mercedes Sosa visitò per la prima volta l’Italia durante il suo esilio in Europa negli anni ’70. Più tardi nella sua carriera, tenne un concerto di Natale in Vaticano e si esibì con Luciano Pavarotti al Colosseo a Roma. E tenne poi il suo ultimo concerto a Roma solo un anno prima della morte, il 4 ottobre 2009.

Mercedes Sosa fu inserita nella lista nera come una delle persone più pericolose per il regime in Argentina negli anni ’70 e divenne il punto di riferimento sotterraneo per i poveri e gli oppressi e un’icona della democrazia che combatté i dittatori del Sud America con la sua voce, che le valse il soprannome: “La Voce dei Senza Voce.”

In “Mercedes Sosa – La Leggenda”, Christensen racconta il viaggio spirituale, politico e artistico della cantante ed esplora il segreto del notevole impatto di Sosa.

La narrazione offre un profilo psicologico che rivela come l’educazione, le circostanze politiche e le tragedie personali di Mercedes abbiano dato forma alla sua vita e alla sua carriera.

«Mercedes Sosa era un’artista di livello mondiale; la cui influenza è andata ben oltre i confini della musica. Il suo esempio di integrità e solidarietà sopravvive e la rende un modello che indica la strada verso un mondo più empatico e compassionevole. La rende più rilevante che mai», ha detto Christensen su Sosa.

La recensione di Charles Musser

Nella prima metà del libro, l`autrice racconta il viaggio spirituale, politico e artistico di Sosa. Christensen scrive al presente, il che conferisce alla narrazione un`immediatezza non solo potente e avvincente, ma aiuta a dare vita a questa straordinaria donna.

La scrittura stessa è chiara, non pretenziosa e spesso eloquente, proprio come la musica di Sosa.

Ci sono momenti in cui la voce e la creatività dell`autrice si fondono con il materiale biografico, come spesso accade nella buona scrittura storica.

È impossibile per un biografo sapere con certezza cosa sta pensando un soggetto, ad esempio, ma usando un buon metodo di ricerca insieme ad un istinto e un`empatia ben affinati, fornire questi pensieri al lettore può essere un`esperienza trascendente oltre che informativa.

Christensen lo gestisce magnificamente e dipinge un ritratto che incorpora i colori della disperazione, del trionfo, dell`amore, della paura e di tutte le altre emozioni umane che definiscono una vita – in questo caso, la vita di una delle più grandi artiste rivoluzionarie contemporanee in America Latina.

Questo è un libro bellissimo e spero che ottenga l`attenzione che merita. Il fatto che l`inglese sia una seconda lingua per l`autrice è notevole, di per sé.

Charles Musser, storico del cinema, documentarista, autore e professore di studi cinematografici e mediatici

L’autrice della biografia

Anette Christensen, nata e cresciuta in Danimarca, è insegnante di lingue e narratrice di talento. Ora semi-pensionata e residente in Turchia, scrive e si concentra sulla propria crescita personale.

Anette Christensen sentì parlare per la prima volta di Mercedes Sosa il 4 ottobre 2009, quando la sua morte fu annunciata nel notiziario.

Tuttavia, l’incontro con Mercedes Sosa ha cambiato la vita dell’autrice e Christensen si è immersa nella vita e nella musica di Sosa da quel momento in poi. Per oltre 8 anni, Christensen ha intrapreso oltre 7.000 ore di ricerca. Comprese la visione di documentari, la lettura di articoli, la comunicazione con la famiglia di Mercedes Sosa, gli amici e altre persone vicine all’artista.

Oggi Christensen è un’esperta della vita di Mercedes Sosa, riconosciuta in tutto il mondo.

 

Le informazioni sul libro

Titolo originale: Mercedes Sosa – More than a Song

Titolo: Mercedes Sosa – La leggenda

Sottotitolo: Un tributo alla vita di una delle più grandi artiste

rivoluzionarie contemporanee in America Latina (1935 – 2009)

Autrice: Anette Christensen

Traduzione Italiana: Valeria Bragante

Editore: Tektime

Data di pubblicazione: 9 luglio 2020

Genere: Saggistica: Biografia: Donne, musica, storia, attivismo sociale, America Latina, storie vere di sopravvivenza ed eroismo

Pagine: 164

Foto: 8 foto / 5 schizzi dell’autrice

Prezzo: eBook 6,99 € / Brossura 12.99 €

eBook ISBN: 9788835407546

Brossura ISBN: 978-8835407966

Prefazione di Genevra Di Marco 

Contributo di Konstantin Wecker

Supportata da Fabián Matus, figlio di Mercedes Sosa e presidente della Fondazione Mercedes Sosa

###

Informazioni per la stampa

Mercedes Sosa – La Leggenda, è disponibile in tutti i principali negozi online in Italia e nel mondo dal 9 Luglio 2020.

I membri della stampa possono ricevere una copia gratuita da recensire su richiesta.

Contattare Anette per un’intervista o ulteriori informazioni sul suo libro.

 

Contact Information:

Informazioni di contatto:

www.mercedes-sosa.com

www.facebook / AnetteChristensenAuthor.com

mercedessosa1935@gmail.com

Persona di contatto in Italia:

Valeria Bragante: valeriabragante@gmail.com

 

 

 

 

 

Italian tenor Luciano Pavarotti (L) walks alongside Argentine folk singer Mercedes Sosa

 

L’autrice del libro: Anette Christensen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Donne maltrattate, concerto di ChiaraBlue a favore di CADMI

Concerto a favore di CADMI, Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate, di ChiaraBlue. La cantautrice finalista al Premio Bindi 2020 si racconterà a Claudio Guerrini attraverso musica, parole ed emozioni, lunedì 29 giugno dalle 22 in diretta streaming su Facebook

Milano, 25 giugno 2020 – A pochi mesi dall’uscita del suo primo singolo Dinosauri,  ChiaraBlue si esibirà in concerto lunedì 29 giugno dalle ore 22 in diretta streaming su Facebook dalla Salumeria dello Sport di Milano, accompagnata da Matteo Iarlori alla chitarra classica e Francesco Carcano al contrabbasso.

Il concerto, presentato da Claudio Guerrini, conduttore radiotelevisivo in onda su RDS e dall’8 luglio su La5  alla conduzione del programma “Una nuova vita”, e scrittore di “C’era una (prima) volta”, il suo primo libro presentato in occasione dell’ultimo Festival di Sanremo, sarà l’occasione per raccogliere fondi a sostegno dei progetti CADMI, La Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, il primo Centro Antiviolenza nato in Italia nel 1986 che rappresenta il punto di riferimento per le donne che subiscono violenza, sia essa fisica, psicologica, sessuale, economica o stalking.

“Sono una donna cresciuta ed educata da donne, ma che vive in una società ancora profondamente patriarcale; il tema femminile e del femminile ricorre nella mia produzione e nella mia vita da sempre, credo fortemente che il mio mestiere sia fatto di narrazioni che possono davvero cambiare l’anima e le azioni delle persone, se narrate con onestà e amore.

É necessario l’impegno di tutti per poter cambiare radicalmente questa società, che ha ancora tanto da cambiare, e io vorrei dare il mio contributo”. È questo il motivo che ha spinto ChiaraBlue a dedicare la serata alla Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano, una serata non solo musicale, ma anche una narrazione della crescita personale e artistica della cantautrice originaria di Rieti che, intervistata da Guerrini, racconterà le emozioni, i sentimenti e i momenti vissuti che l’hanno portata a scrivere le sue canzoni.

Raffinata e passionale, scrive canzoni sui tortuosi percorsi dell’animo umano, con la convinzione che l’arte abbia la capacità di trasformare tutte le emozioni, anche quelle negative, in bellezza.

Lo scorso ottobre ChiaraBlue ha partecipato al Premio Bianca D’Aponte 2019, unico premio italiano riservato alle cantautrici donne, aggiudicandosi la produzione artistica di Ferruccio Spinetti per la realizzazione di un singolo e una collaborazione artistica con Mariella Nava e la sua etichetta “Suoni dall’Italia”, mentre quest’anno è tra i finalisti della sedicesima edizione del Premio Bindi 2020, prestigioso festival della musica d’autore che si terrà a settembre e che assegna l’ambita targa a cantautori o gruppi musicali che scrivono i propri brani.

Il concerto si svolgerà in diretta Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/events/192708225457085?active_tab=about

Le donazioni saranno raccolte al seguente link: https://paypal.me/pools/c/8qhXVhsHcX

 

 

 

###

Per interviste e contatti:

PRESS OFFICE & P.R.

Paola Dongu | PD&Associati

paola.dongu@pdassociati.com

Mob. +39 348 2595888

 

Cyberbullismo: al via P4K, l’ONG che tutela i minori gratis

Roma, 26 febbraio 2020 – Tutti i minori di 18 anni che sono o sono stati vittima di cyberbullismo, da oggi hanno un alleato che li tutela gratis: stiamo parlando di Protection4kids, una ONG fondata da ReputationUP, che combatte lo sfruttamento e la tratta di minori online.

Cyberbullismo in Italia: un minore su due vittima dei bulli

In Italia un minore su due è vittima di episodi di bullismo e cyberbullismo. 

L’età più a rischio è quella compresa tra gli 11 e i 17 anni. 

Le problematiche principali del cyberbullismo risiedono nel fatto che i reati sono commessi a distanza, tramite uno smartphone, un tablet o un pc

Indipendentemente dal profilo del criminaleconoscente della vittima che divulga materiale sensibile per vendetta o ricattatore per lucro – la difficile identificabilità dei soggetti coinvolti e la rapidità di diffusione del materiale lesivo nel Web amplificano a dismisura gli effetti del cyberbullismo.

Come nasce Protection4Kids

Protection4kids è stata fondata nel 2019 da Andrea Baggio e Juan Ricardo Palacio, CEOs e Founders di ReputationUP, multinazionale leader nella gestione della reputazione online di privati e aziende. 

Sotto la guida di Annachiara Sarto, Direttrice di Protection4kids, un team lavora per raccogliere le segnalazioni e fornire assistenza immediata, tramite gli esperti di ReputationUP, che offre i propri servizi gratuitamente a minori vittime di cyberbullismo.

E uno dei servizi più efficaci è l’eliminazione in poche ore di foto e link lesivi dal Web

In questi casi, solo un’azione tempestiva e risolutiva consente alle vittime di tutelare la propria immagine online contro gli assalti dei cyberbulli. 

Conclusioni

Il lavoro combinato di ReputationUP e Protection4Kids permetterà di individuare tutte le parti coinvolte negli eventuali illeciti, tutelando i minori, assicurando i colpevoli alla giustizia e rendendo il Web un posto migliore.

Dulcis in fundo, la tutela per i minori è gratuita.

 


###

 

CONTATTI STAMPA:

ReputationUP

reputationup.com/it/

info@reputationup.com

Protection4Kids

protection4kids.com

info@protection4kids.com

 

 

Le donne e il lavoro: il tentativo di conciliare l’inconciliabile

Roma, 21 novembre 2019 – La situazione è nota: l’Italia vanta uno dei livelli più bassi di occupazione femminile a livello europeo. Stando a una ricerca della Fondazione Openpolis, il nostro Paese è al penultimo posto in UE, appena prima della Grecia: se nell’Unione Europea si riscontra mediamente una media del 66,5% di donne occupate tra i 32 e i 64 anni, in Italia ci si ferma appena al 52,5%. E i risultati peggiorano, come prevedibile, se si confrontano unicamente i dati di uomini e donne con figli.

Le ragioni sono molteplici, a partire dalla mancanza di un sostegno concreto per le madri che lavorano, fino ad arrivare ai tanti ostacoli che si frappongono di fronte alle donne che desiderano accedere a settori come quello scientifico e quello tecnologico.

Un sondaggio Lexis ci dice che solamente il 5% delle donne si sente realizzata a livello professionale, di fronte al 38% delle intervistate che, come obiettivo principale, ha proprio la realizzazione professionale. Eppure il 51% si dichiara convinta del fatto che la parità tra i sessi sia stata più o meno raggiunta: a mancare, in ogni caso, sembra essere la fiducia in sé stesse (la pensa così il 95% delle intervistate), nonché, per il 97% delle donne, la capacità di rivendicare l’equal pay.

«Senza ombra di dubbio quella dell’occupazione femminile è una questione che chiama in causa tanti temi diversi, dal welfare ai retaggi culturali, fino ad arrivare agli ancora presenti stereotipi di genere» spiega Carola Adami, amministratore delegato della società di head hunting Adami & Associati.

«Di fronte ai dati scoraggianti relativi all’occupazione femminile in Italia va però sottolineata la presenza di un numero crescente di aziende che si stanno finalmente rendendo conto dell’importanza di avere donne anche e soprattutto in posizioni manageriali. Si pensi per esempio alle sfide dell’Industria 4.0: le donne vantano soft skills come capacità di ascolto e intuizione che risultano indispensabili per il nuovo stile di leadership».

I dati dimostrano però che il problema principale resta. Certo, una ricerca Eurispes dichiara che il 70% dei nuovi padri considera la crescita dei figli e il loro accudimento un’attività da dividere in modo uguale.

Eppure, nella realtà, il peso di gestire la famiglia grava ancora soprattutto sulle donne. E tutto questo si traduce in minori possibilità di carriera, in una riduzione del salario e via dicendo.

Ed è così che, ancora una volta, per tantissime donne, la realizzazione sul piano professionale si traduce in grandi sacrifici sul piano familiare, e viceversa.

 

 

Exit mobile version