Covid-19: Amazon inizierà la vendita di un suo test?

Roma, 10 maggio 2021 – Nel corso della pandemia, il settore dell’e-commerce ha visto crescere esponenzialmente i profitti, ormai è risaputo.

Amazon, nel 2020, ha toccato quota 386 miliardi di dollari, un notevole +38% rispetto al 2019, ma ciò non ha ovviamente potuto evitare che il colosso subisse la minaccia Covid: nel 2020, da Marzo a Settembre, circa 20 mila lavoratori Amazon nel mondo hanno contratto l’infezione.

Un dato allarmante che ha spinto la società non solo a potenziare prevenzione e controlli, ma a creare un tampone naso-molecolare (Real-time RT-PCR test) per monitorare le condizioni di salute dei propri dipendenti rendendo più sicuri i luoghi di lavoro.

Il tampone è stato creato dalla società STS Lab Holdco sulla scia di un altro test per il Covid-19 realizzato da BGI Genomics, società cinese leader mondiale nel sequenziamento del genoma umano, e il via libera per l’utilizzo è arrivato dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti (l’equivalente dell’Ema europea).

In una prima fase, la distribuzione del dispositivo sarà riservata a livello aziendale, con somministrazione su base volontaria ogni due settimane, ma non è da escludere che il kit possa essere messo in commercio a breve, a partire dagli Usa.

Attualmente il test consiste in un tampone nasale che un soggetto può eseguire in completa autonomia, per poi inviarlo al laboratorio aziendale che lo analizza e comunica il risultato.

Tra settembre e dicembre 2020 Amazon ha raccolto 560 mila campioni, attuando un’efficace operazione sanitaria interna alle proprie sedi.

“L’ipotesi che il dispositivo possa finire sul mercato c’è, come si vocifera da tempo che siano in corso trattative anche in merito alla distribuzione del vaccino, negli Usa ma non solo, anche se dall’azienda non trapelano conferme definitive”, spiegano da facileamz.com, una realtà specializzata in vendite su Amazon.

“Di certo c’è che Amazon da tempo considera il settore medico come una possibile area di espansione, e il periodo potrebbe rivelarsi indubbiamente propizio”, concludono gli esperti di facileamz.com.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Solidarietà Covid: su Eppela la campagna di donazioni per supportare l’uso delle mascherine

Prima beneficiaria della campagna la Croce Rossa Italiana di Torino

Roma, 25 febbraio 2021 – È partita su Eppela.com la raccolta fondi per aiutare tutte le persone delle organizzazioni sanitarie e umanitarie, impegnate in prima linea, a fronteggiare la pandemia di Covid-19.

Maltaloe, impresa impegnata da sempre nel promuovere la riduzione dell’impatto ambientale di ogni persona e nella creazione di prodotti naturali che migliorino la qualità della vita, ha annunciato il lancio di una campagna di crowdfunding per finanziare un progetto rivolto al sociale, che parte dal suo Maltaloe A-Plus, in grado di risolvere alcune criticità nell’utilizzo della mascherina.

Partita il 22 febbraio la campagna di crowdfunding, pubblicata su eppela.com/maltaloe, punta non solo a far arrivare in anticipo A-Plus a chi ne ha più bisogno, ma anche a creare e rafforzare una community di donatori ed enti sociali attraverso la distribuzione di un dispositivo indispensabile nel periodo dell’emergenza sanitaria.

A-Plus è un prodotto brevettato e Made in Italy, acquistabile in farmacia, che si applica sotto la mascherina creando due camere separate tra il naso e la bocca.

Una soluzione semplice e funzionale con la quale Maltaloe propone il proprio contributo rapido ed efficace per i fastidi causati dall’uso delle mascherine, sia per il periodo dell’emergenza che stiamo vivendo, ma anche per quando la minaccia del virus sarà nuovamente sotto controllo.

In particolare Maltaloe A-Plus:

  • Favorisce la respirazione sotto la mascherina, uno scambio bilanciato tra ossigeno e anidride carbonica, senza compromettere l’aderenza al viso e l’efficacia delle mascherine;
  • Riduce l’appannamento delle lenti degli occhiali, indirizzando l’aria espulsa verso il basso ed ai lati;
  • Previene l’irritazione cutanea da sfregamento con una migliore stabilizzazione della mascherina sul viso;

Luca Ponzone, Founder e CEO di Maltaloe, commenta: “Tutte le spese per la campagna solidale saranno a nostro carico e per ogni A-Plus che sarà donato ne aggiungeremo un altro donato da noi. Una modalità chiara ed efficace per dare un contributo a chi sta con tutte le forze lottando per aiutare le persone in difficoltà. In più, regaleremo volentieri ad ogni donatore un coupon con cui poter acquistare i prodotti Maltaloe.”.

Abbiamo un traguardo ben preciso, diviso in due step fondamentali per le donazioni. Primo Step: vorremmo riuscire a donare almeno 1000 A-Plus ad ognuno dei nostri tre destinatari, raggiungendo quindi una prima cifra di 7.500 euro di raccolta fondi. Secondo Step: vorremmo arrivare a donare almeno 2000 A-Plus ai nostri destinatari raggiungendo la cifra di 15.000 euro raccolti. I destinatari potranno aumentare anche grazie ai donatori, che inviano le loro segnalazioni”, conclude Ponzone.

Il partner del progetto, primo ma non unico beneficiario dell’iniziativa sarà la Croce Rossa Italiana – Comitato di Torino, ente benefico da sempre impegnato al supporto dei più bisognosi e degli operatori sanitari. La CRI – Torino appoggerà l’iniziativa ricevendo una prima donazione di 250 unità di A-plus, che potranno aumentare proporzionalmente al progredire della raccolta fondi.

Fondata a Malta nel marzo del 2018 a seguito di un progetto nato e sviluppato dal 2016 da parte dei tre soci fondatori, Maltaloe si occupa di innovazione nei prodotti per l’alimentazione e il benessere delle persone nel rispetto dell’ambiente. Attualmente Maltaloe ha la proprietà e i diritti per due brevetti:

  • – dispositivo A+ per migliorare l’uso delle mascherine di protezione (https://www.a-plus.tech/)
  • – distributore automatico plastic free, eroga bibite naturali e non confezionate, preparate al momento su svariate ricette pre-impostate e a scelta dell’utente (www.maltaloe.com/machine )

Inoltre si occupa della vendita di prodotti alimentari e integratori a base di aloe vera (www.maltaloe.com) delle Isole Canarie.

Il donation crowdfunding per Maltaloe, partito il 22 febbraio 2021 sarà attivo per circa un mese, fino al 3 aprile, sulla piattaforma Eppela.com alla pagina www.eppela.com/maltaloe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per info contattare crowdfunding@maltaloe.it

Covid-19: in tempi di crisi l’accesso facilitato al credito è vitale

Roma, 9 febbraio 2021 – In una situazione economica molto precaria a causa dell’emergenza Covid-19, sono molte le persone che si trovano a dover fare i conti con le difficoltà imposte dalla nuova realtà che stiamo vivendo.

La Banca Mondiale stima che la pandemia ha provocato una delle peggiori recessioni economiche dal 1870. Molte persone che avevano progetti di vita e professionali, hanno dovuto rinunciarvi per assicurarsi la liquidità necessaria per affrontare questo lungo periodo di instabilità.

Lo scorso anno anche la richiesta di prestiti ha avuto una frenata. Le persone, sfiduciate dall’impossibilità di muoversi liberamente e dall’andamento della situazione sanitaria, hanno inviato meno richieste di accesso al credito.

Secondo i dati rilasciati dal Crif, nel 2020 i prestiti personali hanno subito un calo del 24,7%, che sottolinea come gli italiani abbiano affrontato la situazione con molta prudenza.

A partire dalle prime settimane del 2021, invece, la richiesta prestiti personali è leggermente aumentata, un trend destinato a crescere nei prossimi mesi.

Gli italiani cominciano a riacquistare fiducia anche grazie all’arrivo dei vaccini e alla buona gestione sanitaria che sta tenendo sotto controllo la curva epidemiologica.

Cresce anche la voglia di investire in piccoli progetti personali e lavorativi. Alcuni di questi progetti possono necessitare di liquidità immediata e non sempre gli istituti di credito e le banche riescono a soddisfare le richiese in tempi che siano davvero utili al cittadino.

In questo periodo particolare poi, per molte persone, riuscire ad accedere a dei piccoli prestiti personali in poco tempo, può risultare vitale per risolvere le diverse problematiche di vita quotidiana o per essere una spinta utile a investire in nuovi progetti.

“Una soluzione molto interessante e vantaggiosa, di cui poter approfittare in questo periodo, è la possibilità di richiedere l’anticipo del TFR senza dover attendere le tempistiche dell’INPS che, generalmente, vanno dai 12 ai 48 mesi”, dicono da Fenice Finance (www.fenicefinance.it) una società creditizia nata nel 2019 dalla competenza ultradecennale dei suoi fondatori e manager specializzati nel settore dell’intermediazione finanziaria e bancaria.

“Si tratta di un finanziamento destinato ai dipendenti pubblici e statali che hanno raggiunto la pensione e hanno diritto alla liquidazione. Rispetto ai tempi di attesa dell’ente pensionistico, è possibile fare richiesta alla società per ricevere anticipatamente e fin da subito, l’intera cifra spettante” continuano i responsabili di Fenice Finace, che si distingue dagli altri istituti finanziari per l’attenzione e la cura con cui assistono i clienti e le consulenza offerta per trovare la soluzione più adeguata alle proprie esigenze.

Un vantaggio ulteriore per chi, in questo momento, deve affrontare difficoltà economiche dettate dalla crisi sanitaria ed economica.

Perché poter investire nel futuro resta la prerogativa della maggior parte degli italiani, l’accesso facilitato al credito è la soluzione per finanziare e credere nei propri progetti senza gravare sul presente.

“Per questo noi garantiamo una consulenza su qualsiasi tipo di servizio finanziario, proponendo soluzioni personalizzate e senza spese preventive.In questo modo è possibile ottenere un prestito personale in tempi brevissimi, in poche ore la documentazione viene esaminata e in caso di esito positivo, la somma richiesta versata direttamente sul conto corrente” concludono da Fenice Finance..

I cui consulenti, grazie all’approfondita conoscenza della normativa del settore, sono in grado di guidare chi ha bisogno di credito verso la formula più adatta al progetto che si ha in mente.

 

 

 

 

 

Covid e incontri extraconiugali: è boom di ricerche

Roma, 4 dicembre 2020 – Zona rossa, arancione, gialla, verde: fra colori che cambiano a mo’ di roulette russa e l’impossibilità di potersi spostare come, quando e con chi si vuole, prendono il possesso della palla i siti di incontri extraconiugali.

Il Covid non ferma la voglia di interfacciarsi con le persone, di trovare soggetti interessanti con i quali, non appena sarà possibile, organizzare uno o più incontri tra sposati, in barba alla noia della monotonia coniugale e della convivenza forzata attuale.

“Con l’arrivo di un nuovo lockdown – spiega l’AD di Tradimenti Italiani, uno dei siti per tradimenti online più famoso del web, – le persone non si sono scoraggiate. Anzi, guardano al momento in cui ci sarà di nuovo la possibilità di uscire liberamente e, intanto, collezionano amicizie interessanti”.

Tradimenti online per Natale e Capodanno 2020

È chiaro che trascorrere Natale e Capodanno 2020 con l’amante, dal vivo, sia pressoché impossibile, ma la potenza dei siti di incontri è esattamente questa: consentire una sfila di tradimenti online.

Flirtare, fare sexting, vedersi in webcam sono tutte soluzioni che consentono di non rinunciare a divertirsi un po’, di vivere un appuntamento eccitante anche se diverso dal solito. D’altronde, la normalità in tempi di Covid è una chimera, dunque non resta che affidarsi ad altre soluzioni, ad altri modi di concretizzare una scappatella.

E, in tal senso, i siti di dating online funzionano, proprio perché mettono in connessione le persone che, motivate e costrette alla quarantena, hanno voglia di fare amicizie nuove ed intriganti.

“Ritrovarsi con la propria moglie o il marito rinchiusi in casa per 24 ore al giorno può essere destabilizzante per qualunque coppia, – prosegue l’AD di Tradimenti Italiani – soprattutto perché si tratta di un déjà-vu, un’esperienza già vissuta durante il primo lockdown. Però, più forti della prima quarantena, adesso gli italiani hanno le idee più chiare su cosa fare, su come organizzarsi le giornate e, soprattutto, su come prepararsi agli incontri con donne sposate (o uomini) che li attendono non appena ci sarà il liberi tutti”.

Chat di incontri tra sposati: discrete ed anonime

Il 24 dicembre, in particolar modo, è da sempre stato uno dei giorni prediletti per un incontro con l’amante: mentre le mogli sono impegnate con la preparazione di cenoni e pranzi, i mariti si dedicano ad altro. Quest’anno, però, è un po’ diverso dal solito, ma la soluzione è dietro l’angolo e ce la offre proprio la tecnologia.

L’italico vizietto delle corna trova nei siti di incontri extraconiugali la versione aggiornata ai propri desideri, ai propri istinti fedifraghi.

Anche perché questi portali sono talmente rodati e ben concepiti che assicurano il massimo della discrezione ed il totale anonimato, condizioni essenziali per concedersi ben più di una scappatella, ma in totale tranquillità.

“I nostri iscritti a Tradimenti Italiani godono del massimo dell’attenzione in termini di discrezione ed anonimato. Sappiamo bene quanto siano importanti certe condizioni e sappiamo altresì che la buona riuscita di un appuntamento con l’amante, sia esso virtuale o dal vivo, deve contare sul più assoluto riserbo.

In questo momento storico – conclude l’AD -, dove i coniugi sono costretti ad una convivenza forzata, tutto ciò è essenziale più che mai. Anche in funzione del fatto che si stanno coltivando nuove amicizie per il futuro, dunque i ritmi e le dinamiche sono più lente e un pochino più complesse del solito”.

 

 

 

 

Test rapidi Covid-19, dal Ministero della Salute e dall’UE l’Ok per le scuole

Roma, 21 novembre 2020 – Con la circolare del 29 settembre 2020, il Ministero della Salute ha evidenziato l’importanza di utilizzare i testi antigenici rapidi come strumento di prevenzione nelle scuole.

Il loro utilizzo permette di assicurare una diagnosi più veloce di casi di Covid-19, consentendo anche di fare una diagnosi differenziale tra i casi di sospetta sindrome influenzale e malattia da Sars –CoV2, cosa non possibile con i test molecolari che impiegano un intervallo di tempo più elevato per dare i risultati.

Durante il periodo invernale gli episodi febbrili aumentano anche in modo esponenziale all’interno della realtà scolastica, questo porta alla necessità di fare dei test veloci per capire se si tratta di sospetto caso di Covid-19, e indirizzare fin da subito i potenziali alunni contagiati verso la verifica con il tampone.

Quindi, seppur con dei possibili limiti derivati dalle caratteristiche del test, in ambito scolastico i test antigenici rapidi sono un grande aiuto per una diagnosi veloce e per limitare il contagio.

Questo ha spinto il Governo a puntare su una campagna d’autunno concentrata sull’utilizzo dei test rapidi nelle scuole che somigliano molto al tampone tradizionale ma, che riescono a dare una risposta in soli 15/20 minuti.

Un esempio è lo Screen Test Covid19 AG dell’azienda italiana Screen Italia SRL, famosa per la distribuzione di test rapidi, uno strumento efficace che in 15 minuti riesce a dare il risultato.

Si tratta di un tampone nasofaringeo rapido immunocromatografico che serve all’individuazione qualitativa di antigeni Sars-CoV-2. Generalmente, l’antigene è individuale nei tamponi delle vie respiratorie superiori nella fase acuta dell’infezione. I risultati positivi del test indicano la presenza di antigeni virali, ma è necessario effettuare altre verifiche diagnostiche per la determinare lo stato infettivo.

Già disponibili in varie Regioni i test rapidi, arriva anche l’ok dall’UE

A causa dell’accelerata del virus, per decongestionare il sistema di testing, i test rapidi iniziano ad essere disponibili dai medici di famiglia e in farmacia.

Si tratta di una vera e propria corsa contro il test, più velocemente si riescono a individuare nuovi positivi e minore sarà la propagazione del coronavirus.

Accordo raggiunto anche sui test rapidi a carico dei medici di medicina generale, che potranno aderire volontariamente, stesso discorso per i medici di famiglia.

Intanto arriva da Bruxelles, l’ok all’utilizzo dei testi rapidi antigenici, da utilizzare quando la disponibilità dei test real-time Pcr, i tamponi è “limitata”, per testare quegli individui con sintomi compatibili al Covid-19. I test rapidi andrebbero utilizzati all’interno del contesto del tracciamento dei contatti, indipendentemente della presenza o meno di sintomi, oltre che nelle strutture ospedaliere o assistenziali. Inoltre, devono venir utilizzati sul personale sanitario, qualora i tamponi scarseggino o diventa difficile gestirli in contesti di alta prevalenza.

Arriva, quindi, la conferma anche dall’UE sull’utilizzo dei test rapidi antigenici Covid-19, diverse Regioni italiane li hanno già resi disponibili.

Il Lazio ha disposto un bando per eseguire gratuitamente test rapidi antigenici presso studi di medici di famiglia, hanno aderito più di 1.700 medici di famiglie, 400 pediatri di libera scelta, più 40 Unità di Cure Primarie (UCP).

Ricordiamo, inoltre, che il Veneto è stato uno dei primi a presentare un piano di potenziamento dello screening proprio grazie all’adozione di test rapidi antigenici di pochissima invasività, e di altissima attendibilità, da utilizzare nelle scuole e in tutti quegli ambienti in cui si concentra un forte afflusso di persone.

A queste regioni, si sono aggiunte anche Campania, Lombardia, Puglia, Sicilia, Calabria, Abruzzo. In questi giorni la diffusione e adozione dei test rapidi si sta espandendo in tutta la penisola e in molteplici contesti, una vera corsa contro il tempo nella lotta al Coronavirus.

 

 

Hong Kong, legge sulla sicurezza: la soluzione politica cinese per la pace sociale

Intervista con Armando Soldaini, presidente di ‘RomExpo International Consulting and Exhibition’

Roma, 30 giugno 2020 – È un periodo storico in cui si stanno incrociando, a livello mondiale, degli eventi che vale la pena analizzare con un po’ di attenzione.

Partendo dal Coronavirus si sono verificate tante tragedie, tante morti, tanta sofferenza e di conseguenza tante paure.

I governanti di tutti i Paesi si sono trovati a dover affrontare una situazione del tutto inedita, in molti casi difficile perché fatta di una lotta contro un nemico sconosciuto.

Anche a livello politico, chi governa ogni Stato ha messo in campo strategie diverse per uno stesso fine: debellare la pandemia e riportare la normalità.

Purtroppo non sempre le soluzioni trovate da uno Stato sono state condivise da tutti gli altri Stati.

Alcuni Paesi hanno messo in dubbio l’efficacia delle misure adottate da altri Paesi, seppur agendo in alcuni casi allo stesso modo.

Cina e America sono un esempio chiaro e lampante di ciò.

Gli Stati Uniti hanno considerato le decisioni prese dalla Cina, durante la fase iniziale Covid-19 e immediatamente dopo, lesive dei diritti umani.

Parliamo delle misure restrittive per contenere i contagi ma anche dell’approvazione della legge sulla sicurezza di Hong Kong da parte dell’Assemblea Nazionale del Popolo, organo legislativo cinese.

Per via di questa legge, gli Usa hanno accusato la Cina di privare Hong Kong della sua autonomia e hanno deciso di revocare lo statuto speciale di Hong Kong in base alla legge americana.

“Sono affari interni della Cina”, ha commentato, invece, in un tweet l’ambasciatore di Pechino all’ONU, Zhang Jun.

Su questa situazione, e non solo, abbiamo intervistato Armando Soldaini, presidente di ‘RomExpo International Consulting and Exhibition’.

Mentre Trump ha richiesto l’intervento dell’esercito per reprimere le proteste pubbliche scoppiate a causa del caso George Floyd, il giovane di colore morto dopo essere stato accusato di avere una banconota falsa, ha anche condannato la Cina per la legge sulla sicurezza a Hong Kong.

Cosa che Soldaini considera strumentale. Ciò che serve, secondo lui, è più una soluzione politica, non militare. Sostenendo la libertà della Cina di agire in modo autonomo sul proprio territorio, così come per ogni Stato, sempre nel rispetto dei diritti umani, il presidente di RomExpo considera auspicabile una discussione politica superiore rispetto al vantaggio economico di una parte o dell’altra.

“L’interesse del mondo non è nella supremazia dell’economia ma è nella supremazia dell’essere umano e nell’internazionale pacifica tra tutti i popoli del mondo”.

 

 

 

 

 

Italia-Cina e Coronavirus, la verità oltre le fake news

Roma, 1 giugno 2020 – Dalla comparsa del Coronavirus e della conseguente malattia chiamata COVID-19 si è susseguita tutta una serie di versioni dei fatti. Le notizie si sono sparse, come sempre, molto velocemente ma sempre più spesso le fake news l’hanno fatta da padrone nell’intero panorama mondiale.

Il fatto che il virus fosse partito dalla Cina ha inizialmente scaldato gli animi di molti che non hanno impiegato molto tempo ad avanzare le ipotesi più disparate. A volte improbabili, a volte quanto meno assurde. Poi tutto il resto del mondo ha dovuto fare i conti con questo nuovo nemico e nessuno, in realtà, sapeva come agire e riparare alla tragedia che ne stava derivando.

“È colpa della Cina che non ha dato l’allarme in tempo e non ha comunicato all’OMS quanto stava accadendo” la versione di alcuni.

Trump lo chiamava inizialmente il “virus cinese”. Poi ha dovuto fare i conti con il Coronavirus anche lui con tutti i suoi Stati Uniti.

“È un complotto” ha urlato qualcun altro. “È un virus creato in laboratorio”, “è colpa dell’America che vuole rallentare la corsa della concorrente Cina alla potenza mondiale”. Di tutto si è detto.

Azioni legali sono state intraprese contro la Cina e in Italia, per esempio, l’Hotel De La Poste di Cortina d’Ampezzo e il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) hanno denunciato le autorità cinesi perché non avrebbero attivato le adeguate misure di contenimento e di comunicazione all’OMS previste dalle normative internazionali.

Anche nel resto del mondo è stata spesso presa di mira la Cina da chi si è sentito e si sente vittima di tutto quello che è accaduto e sta accadendo, a livello di ripercussioni sull’economia globale.

Magari per la confusione che questo virus ha portato, essendo un virus mai esistito prima nell’uomo e quindi del tutto sconosciuto nei sintomi, nelle cause e negli effetti.

Ma proprio l’OMS ha dichiarato che ad oggi la fonte di SARS-CoV-2, cioè il Coronavirus che provoca la malattia COVID-19, è sconosciuta.

Le informazioni attualmente a disposizione, come afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità, suggeriscono “un’origine animale e che non sia un virus costruito” in laboratorio, come alcuni hanno sostenuto.

Molto probabilmente il “reservoir ecologico” di SARS-CoV-2 risiede nei pipistrelli. SARS-CoV-2 appartiene a un gruppo di virus geneticamente correlati, tra cui SARS-CoV (il coronavirus che provoca SARS) e una serie di altri coronavirus, isolati da popolazioni di pipistrelli.

L’Istituto superiore di Sanità, poi, spiega che “la comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo, precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa che possa essere alla base anche dell’origine del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2).

Al momento la comunità scientifica sta cercando di identificare la fonte dell’infezione”.

La Cina, d’altronde, ha sempre dimostrato amicizia nei confronti dell’Italia, tanto da inviare, in piena emergenza, soccorsi e aiuti di vario genere. Alle ipotesi azzardate dal primo momento ne sono susseguite altre.

Il risultato è che oggi il 36% della popolazione italiana, come emerge da un sondaggio SWG dei primi giorni di aprile 2020, vede nella Cina il principale partner strategico in questa era di emergenza e post-emergenza sanitaria da Covid-19. Una percentuale minore, cioè del 30%, pensa invece che il partner ideale sia costituito dagli Stati Uniti. La percentuale restante è indecisa tra l’uno e l’altro Stato.

Il Canale Youtube “O LIVE” ha rivolto delle domande su tutto questo a Carlo Capria, dirigente della Presidenza del Consiglio di Ministri e all’Avvocato Emiliano Vignola.

È stato chiesto loro le opinioni e le informazioni che hanno a disposizione relativamente alla provenienza del virus, i rapporti tra Italia e Cina durante questo periodo così difficile e come vedono il futuro di questi rapporti tra i due Paesi. Anche per quanto riguarda le denunce da parte di strutture ed enti privati italiani alle autorità cinesi abbiamo chiesto il loro parere.

Risposte che confermano l’amicizia tra Italia e Cina oggi e sempre di più nel futuro.

E poi le spiegazioni e opinioni sul perché queste denunce alla Repubblica Popolare Cinese: ricerca di pubblicità? O potrebbe essere tutto giustificato dalla paura di rimanere senza lavoro, dalla disinformazione generata dalle fake news?

Questo e molto altro sul tema nelle risposte dei 2 intervistati.

L’intervista a Carlo Capria, dirigente della Presidenza del Consiglio di Ministri è raggiungibile al link www.youtube.com/watch?v=VRmQF1-ACB8&feature=youtu.be mentre l’intervento dell’Avvocato Emiliano Vignola è raggiungibile al link https://www.youtube.com/watch?v=5Q2HctrO2xY&feature=youtu.be.

 

Al Policlinico Tor Vergata parte AMOS COVID-19, il sistema intelligente che scopre gli infetti da Coronavirus

Roma, 20 maggio 2020 – È partita la sperimentazione presso il Dipartimento di Scienze Mediche del Policlinico Tor Vergata  dell’AMOS COVID-19, un sistema ad alta tecnologia in grado di rilevare in tempo reale, anche a distanza, grazie a una termocamera per il rilevamento della febbre, una videocamera e un sensore acustico composto da un array di 16 microfoni, i parametri significativi dei sintomi da infezione COVID 19 quali la temperatura corporea, i colpi di tosse e gli starnuti.

Attraverso l’utilizzo di sensori ad alta tecnologia, di acustica, ottica e termica, combinati con l’Intelligenza Artificiale, di cui è dotato, il sistema Amos Covid-19 riconosce i sintomi anche su assembramenti di persone ed è in grado di segnalare in tempo reale eventuali casi di possibili infetti COVID-19.

In questo modo il sistema può essere utilizzato in spazi pubblici come ospedali, stazioni ferroviarie, aeroporti e aziende private per monitorare tutti i flussi di  persone in movimento.

Una innovativa tecnologia di Intelligenza Artificiale messo a punto dalla Intecs Solutions S.p.A., azienda italiana operante nel settore Aerospazio e Difesa, capace di dare l’allarme e prevenire la diffusione senza controllo del virus.

 

 

###

 

Per interviste e contatti:

jacopo.baronti@intecs.it

 

 

Il Policlinico Tor Vergata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Covid-19, l’andamento del mercato immobiliare

Milano, 13 maggio 2020 – Cosa riserverà il futuro per il mercato immobiliare al tempo del Coronavirus? Simone Spada, immobiliarista e autore ci dice la sua in merito all’andamento del mercato immobiliare in Italia nei prossimi mesi, azzardando una previsione su ciò che potrebbe accadere.

“Il nostro è uno dei paesi che sta pagando il prezzo più alto in termini di vite umane e danni economici a causa della pandemia da Covid19. Lavoro nel settore immobiliare da circa 10 anni e una crisi del genere non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella del 2007, che era nata come crisi del comparto bancario”, spiega Spada.

“Oggi ci troviamo di fronte ad una crisi sanitaria che ha inevitabilmente colpito l’economia, intaccando e danneggiando molteplici settori senza distinzione. Il governo, inutile negarlo, ha commesso diversi errori e di sicuro, almeno nella fase iniziale della pandemia ha sottovalutato il problema.

Gli operatori del settore immobiliare in queste settimane si sono rimboccati le maniche e hanno messo in campo diverse strategie per cercare almeno in parte di aggirare il lockdown, ma i risultati non sono stati eccellenti”, continua Simone Spada.

I motivi si possono riassumere in questo modo:

  • Non si compra una casa senza averla vista

La visita virtuale di un immobile rappresenta oggi un’importante opportunità per i clienti che vogliono acquistare casa. Questo strumento non è nuovo ma esiste da molti anni grazie a video 360° e a fotografie panoramiche, il problema sostanziale è che nessuno di mia conoscenza acquisterebbe un immobile senza averlo visto e toccato di persona. Del resto, le stesse trasmissioni televisive statunitensi che mostrano queste pratiche sono spesso fake e interpretate da attori professionisti. Ciò non toglie che questo strumento aiuti e guidi i vari ipotetici clienti, ma non può essere certo indicato come una soluzione del caso.

  • ISTAT: una famiglia su tre non ha un PC, e nemmeno un tablet

Capite bene che in un’ottica sempre di più mirata ai social e all’utilizzo di piattaforme online la fotografia che ha stilato l’istat in questi giorni non aiuta di certo. Del resto lo stesso identico problema si riversa sulla scuola a distanza e sul lavoro da casa. Se quindi anche il mercato immobiliare nei prossimi anni verrà sempre di più valorizzato grazie alla rete, sarà meglio che qualcuno si occupi di incentivare l’acquisto di questi mezzi anche attraverso bonus.

  • Immobiliaristi o formatori dell’ultima ora?

In questi ultimi due mesi (sarà un caso?) c’è stato un incremento di sponsorizzazioni su tutti i canali social (Facebook, Instagram ecc.), di corsi online inerenti il settore immobiliare di imprenditori e formatori che promettono come al solito facili guadagni con investimenti irrisori. Ecco, questo è il modo più sbagliato per occupare il tempo libero dovuto al lockdown. Non mi riferisco a chi decide di seguire questi corsi e lezioni online, (ognuno è libero di fare ciò che vuole con i propri soldi), ma a chi li propone. Sponsorizzare centinaia di corsi in un lasso di tempo brevissimo non è intelligente e quanto meno dovrebbe far riflettere sulla reale efficacia del suddetto corso. Non metto in dubbio che ci siano bravi formatori che facciano bene il loro mestiere (ne conosco diversi), ma in mezzo al mare si può trovare ogni cosa e questo vale per qualsiasi tipo di settore lavorativo.

“Detto questo io resto ottimista per natura, le case si compravano dopo “la spagnola”, dopo la fine della seconda guerra mondiale e dopo l’11 settembre, non vedo perché il post Covid-19 dovrebbe quindi coincidere con la morte del mercato.

Certo, ci troveremo di fronte a diverse problematiche e a una crisi che coinvolgerà moltissimi individui sia sul piano personale che sul piano professionale, ma credo che proprio in queste situazioni si dovrà agire con intelligenza, con la speranza che lo stato ci supporti.

Sicuramente ci saranno oscillazioni di prezzi, che coinvolgeranno per forza di cose gli immobili commerciali e a mio avviso anche gli immobili siti in località turistiche. La stessa cosa potrà riguardare i contratti di affitto e prevedo una quasi sicura flessione delle compravendite immobiliari, ma non nell’immediato.

Le agenzie dovranno implementare velocemente i servizi offerti, in modo da poter servire una clientela più ampia e sarà solo con la coesione e con la collaborazione che riusciremo finalmente a rialzarci”, conclude Spada.

 

Simone Spada, immobiliarista e autore

 

 

 

Exit mobile version