La Collezione ‘Giovanni Tonelli’ Terni: dalla Galleria Nazionale D’Arte Moderna agli USA

Roma, 19 marzo 2018 – La collezione Giovanni Tonelli‘ Terni, dopo la recente partecipazione con “Festa Cinese” di Mario Schifano alla mostra sul ’68 della Galleria d’Arte Moderna, prenderà presto parte anche a nuove importanti mostre, sia in Italia che negli Usa.

In pochi sanno che l’imponente opera “Festa Cinese” di Mario Schifano, selezionata per la recente mostra allo GNAM, fa parte della collezione privata “Giovanni Tonelli” di Terni, composta da opere di artisti di arte contemporanea, italiani ed internazionali, di cui molte dell’artista Mario Schifano.

“Festa Cinese” fu acquistata direttamente dalla famiglia Agnelli alla fine degli anni ’70, che la vendette perché in imbarazzo per la tematica del quadro visto che rappresenta la rivoluzione di Mao Tse-tung, idealizzando in un certo qual modo l’utopia rivoluzionaria con un trionfo di bandiere rosse che vanno a coprire l’intero dipinto.

“Bandiere rosse trasfigurate, lo vedo molto legato al neorealismo, al realismo guttusiano, avverto una continuità di un linguaggio che è più in Guttuso che nelle astrazioni di Giulio Turcato. La dimensione politica passa attraverso un’immagine che riporta nella tela la bandiera rossa, più che il colore” ha dichiarato Ester Coen, curatrice della mostra alla Galleria d’Arte Moderna, al giornale online Globalist.it.

I proprietari della collezione ‘Giovanni Tonelli’ prestano sempre molto volentieri le loro opere per mostre in giro per il mondo, e di recente le opere della collezione hanno partecipato alla mostra antologica a Londra di Franco Angeli, che faceva parte della corrente degli artisti di  “Piazza del Popolo”. Una piazza che divenne centro di ritrovo degli artisti dell’epoca, tra cui appunto i più rinomati Mario Schifano, Franco Angeli, Mimmo Rotella e Tano Festa.

La collezione ‘Giovanni Tonelli’ Terni rappresenta oggi una delle più importanti collezioni per qualità e per valenza storico culturale, nel contesto nazionale ed internazionale dell’arte.

 

 

 

Mario Schifano, “Festa cinese”, 1968: collezione Giovanni Tonelli Terni

 

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I droni di Star Wars Propel vincono il Disney Global Award

Milano, 15 novembre 2017 –  Al prodotto brevettato più innovativo dell’anno i droni di Star Wars Propel hanno vinto il Disney Global Award. Le repliche dei tre velivoli più iconici della saga di George Lucas vengono immessi sul mercato in un’edizione standard e da collezione, numerata e dipinta a mano, diventando il must have di questo Natale per tutti gli appassionati della saga.

Tanto tempo fa, in una galassia lontana i ribelli si scontravano con l’impero a bordo dei T-65 X-wing starfighter, Darth Vader solcava i cieli pilotando il suo TIE Advanced X-1 e gli Stormtrooper pattugliavano i boschi della Luna di Endor in sella alle motospeeder.

Oggi tutti possono far volteggiare le riproduzioni perfette di quegli iconici velivoli grazie a Propel che, per i virtuosismi tecnici progettati nei minimi dettagli per emulare al meglio quelle mitiche navicelle, ha da poco ottenuto il Disney Global Award come prodotto tecnologicamente più innovativo.

L’azienda statunitense Propel ha scommesso molto sulla R&S per progettare droni che integrano tecnologie mai viste prima d’ora, né nei quadricotteri né nell’elettronica di consumo.

Così il Li-Fi consente di sferzare attacchi laser e di trasmettere i dati da un drone all’atro o al telecomando a una velocità 100 volte superiore rispetto a quella del tradizionale Wi-Fi.

Mediante la tecnologia IR o il Laser Upgrade Kit, che verrà lanciato a fine anno, i piloti possono dare vita a modalità di combattimento o di azione mai visti prima, grazie alla trasmissione immediata dei dati e ai minuscoli diodi ricevitori integrati su tutti i velivoli.

Inoltre, il sistema IAT (Intelligente Awareness Technology) rileverà costantemente la posizione del drone, sia in termini assoluti sia in relazione ad altri 11 quadricotteri in modo che il pilota può affinare la propria competenza e vincere.

Le voci tratte dagli indimenticabili film istruiscono coloro che si cimentano nel volo di questi droni.

In generale, il nuovo sistema di propulsione inversa, le eliche sono posizionate nella parte inferiore del velivolo, crea una camera d’aria che permette di ricalcare minuziosamente i movimenti e le evoluzioni delle navicelle spaziali della saga.

La modalità di allenamento T-Mode per principianti e quattro connessioni Bluetooth ultimano questi gioielli tecnologici, facendone “molto più che giocattoli”, secondo i disegnatori.

Propel ha lancia anche un aggiornamento dell’App che permette di dare vita a combattimenti virtuali tra i suoi dispositivi con nuovi trucchi e suggerimenti utili per raggiungere il grado di maestro di volo.

I velivoli della collezione Star Wars sono stati qualificati in occasione di vari CES come “i droni che ottimizzano il rapporto qualità-prezzo” e continuano ad ottenere eccellenti critiche sia dai mezzi di comunicazione sia dagli utenti.

“È iniziata una nuova epoca per i droni giocattolo e le repliche di Star Wars saranno uno degli oggetti più desiderati di questo Natale, tanto dai ragazzi, come dagli adulti che serbano quel bambino che ricorda ancora la ressa davanti al cinema per andare a vedere la prima trilogia galattica” ha detto Darren Matloff, CEO di Propel.

Propel ha appena immesso sul mercato, oltre all’edizione da collezione, un’edizione standard non numerata, senza la scatola-teca e con alcune limitazioni sui pezzi di ricambio o sul numero di batterie.

I droni sono commercializzati in 25 paesi ed il prezzo per questo Natale sarà di 169 euro, per l’edizione da collezionista, e di 129, 99 euro per l’edizione standard.

 

 

Cesare Catania conquista Londra dopo l’esposizione presso la Royal Opera Arcade Gallery

Londra, 13 giugno 2016 – Hanno destato un forte interesse l’esposizione presso la Royal Opera Arcade (ROA) Gallery di Londra le opere dell’artista italiano Cesare Catania. Dopo il successo dell’esposizione si è creato fermento attorno alla figura dell’artista, presente come ospite d’eccezione dell’Inside Edition Expo III. Dopo l’evento londinese sono molti i riflettori  puntati sull’artista, capace di raccontare diversi mondi attraverso i colori ed un gioco interessante di prospettiva e assonometria, di scomposizione delle figure in semplici poligoni tridimensionali, come nuovo modo di osservare i problemi e la realtà circostante.

Milanese, classe 1979, trascorre gran parte della sua vita nella città natale dove sviluppa, sia nella vita privata, sia durante il percorso della sua formazione, una spiccata attitudine per le arti grafiche e pittoriche.
Già dall’infanzia mostra chiaramente, oltre che per le arti figurative, la propria passione per la matematica e per la musica, due discipline tra loro così diverse eppure per Cesare Catania così vicine.

Studia il pianoforte e sviluppa la passione per il rigore e per la creatività della musica classica.
Nella matematica e nella musica l’autore ritrova, nel corso della sua formazione artistica e culturale, il naturale completamento della propria essenza, da un lato diretto verso il rigoroso e lo schematico modo di approcciarsi alla vita e dall’altro verso una visione multi prospettica dello stesso, una visione quest’ultima che lo porterà ad avvicinarsi a qualsiasi disciplina da piani e punti di vista sempre diversi tra loro.
Questa sua capacità di scomporre e modellare i solidi che lo circondano si ritrova anche nei suoi dipinti, capaci di esprimere realtà e sentimenti sia con piani bidimensionali sovrapposti, che con l’elegante e armonico accostarsi di figure solide e curvilinee. Nei suoi quadri si fondono tradizione (impiego di materiali quali gesso, legno, pietra, pittura ad olio) e innovazione (utilizzo di materiali a base siliconica e acrilica). Il tutto per dar vita a opere tridimensionali che “escono letteralmente dalla tela”.
Cesare Catania infatti prepara spesso le sue tele con veri e propri progetti e studi statici, in modo da far aderire in maniera completa e duratura un materiale fragile e difficile da manipolare come ad esempio il gesso. Quest’ultimo in molti dei suoi dipinti viene armato con chiodi e reti per seguire lo schema del disegno, evidenziando la capacità dell’autore di fondere insieme creatività e capacità di razionalizzare e di scomporre le figure del dipinto. I quadri di Cesare Catania sono sempre un “fermo immagine” di azioni e sentimenti, sintesi estrema tra ermetismo e cura nel dettaglio.

Oggi Catania si sta facendo strada nel settore catturando l’interesse di critici, collezionisti ed esperti; la forza delle sue opere sta nella capacità di narrare dimensioni apparentatemene lontane, scienze distanti ma che grazie alla creatività si incontrano, scompongono e ricompongono, in una dinamica di forme, colori e materiali che rendono le opere riconoscibili e assolutamente personali.

Per ulteriori informazioni visitare il sito internet www.cesarecatania.eu.

 




William Shakespeare: A Lucca in Mostra il suo Vero Volto

Lucca, 5 maggio 2016 – Verrà presentato a Lucca, lunedì 9 Maggio “Il vero volto di William Shakespeare”,  l’ultimo lavoro dell’artista Lady Be (www.ladybeart.com). L’opera, realizzata con la tecnica del Mosaico Contemporaneo, si ispira alla ricerca di Francesco Saverio Russo che per molto tempo ha studiato la fisionomia del drammaturgo e poeta inglese e ne ha determinato il vero volto.

Per i 400 anni dalla morte, una nuova scoperta rende ancora più affascinante la figura di colui che viene considerato il più importante scrittore in lingua inglese.

Lady Be ha cercato di seguire le linee guida date dal ricercatore e, grazie alla sua tecnica, è riuscita a riprodurre quello che dovrebbe essere il vero volto di William Shakespeare.

Una nuova ricerca, quella di Russo, che si affianca a quella riguardante la vera identità della Monna Lisa, presentata nel suo libro “Un Mistero chiamato Gioconda”, e al segreto sull’opera del Caravaggio “La Decollazione di San Giovanni Battista”.

Lady Be, artista internazionale, specializzata in ritratti, racconta questo suo ultimo lavoro come la sua più grande sfida: “Ci sono voluti mesi di tentativi per raggiungere questo risultato, fino a quando finalmente i suoi occhi mi hanno parlato”, ha affermato l’artista a pochi giorni dalla conclusione del ritratto.

L’opera sarà presente al Lucca Art Fair, Fiera d’arte di Lucca, insieme ad altre 4 opere: i volti di Einstein, Dalì, Che Guevara e Audrey.

Sarà possibile ammirare i ritratti di Lady Be durante tutto lo svolgimento della Fiera, presso lo stand Compagnia dell’arte mentre il vero volto di William Shakespeare, però, verrà rivelato solo lunedì 9 maggio dalle 11 alle 15,30.

La fiera sarà visitabile da venerdì 6 a lunedì 9 maggio 2016, orari e dettagli sul sito www.luccaartfair.it.

 

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