Cinema: fino al 20 luglio il contest “Racconti di mare”

Dall’Europa, dall’Australia, dall’America e dai Paesi del Medioriente arrivano le candidature al contest internazionale “Racconti di mare”, promosso in collaborazione con il Master della Federico II.  Un corto proveniente anche dalla Federazione Russa.  Le iscrizioni  aperte fino al 20 luglio…

Napoli, 4 luglio 2022  – Napoli da sempre rappresenta una città-icona della cultura e del Mediterraneo. E proprio a Napoli, poche settimane fa, il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha annunciato che il Mediterraneo avrà a rotazione una Capitale della cultura.

Lungo questa rotta di speranza e di dialogo multietnico, il Premio Penisola Sorrentina e il Master di II livello in drammaturgia e cinematografia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II (coordinato dal professore Pasquale Sabbatino) hanno stipulato una partnership e promosso, nell’ambito del progetto speciale “Le città e il mare”, il contest: “Racconti di mare”, dedicato a cortometraggi e prodotti multimediali che abbiano come tema il racconto del mare.

L’obiettivo generale di promozione del luogo, del territorio, della tradizione culturale mediterranea, del dibattito socio-culturale si traduce nell’obiettivo specifico di raccontare il rapporto che intercorre tra le città, l’architettura, i beni culturali e il mare, attraverso opere multimediali ed audiovisive che possano raffigurare questa relazione mediante le immagini e la narrazione.

Tantissimi finora i contributi inviati da scrittori, cineasti, sceneggiatori e giovani promesse provenienti da ogni parte d’Europa e dai Paesi del Mediterraneo e del Medioriente, fino alla zona Araba e alla Repubblica Islamica. Per arrivare alla Cina e, perfino, alla Federazione Russa.

Un appuntamento culturale che riesce ad offrire una visione differenziata, un’apertura verso il Mediterraneo, il dialogo multietnico, la pace e la distensione, nel segno di quel meticciato culturale e di quella trasversalità che da sempre connotano le prestigiose attività del Premio Penisola Sorrentina, capitanato dal giornalista Mario Esposito.

L’iniziativa rappresenta un primo tentativo di analisi e di approccio attualissimo ad un progetto di lunga durata  che nel tempo vedrà la Penisola Sorrentina sempre più protagonista e al centro del dibattito politico e culturale mondiale sui temi della cooperazione e del mare. Quel mare che – come affermò il poeta inglese moderno Alexander Pope –  “unisce i paesi che separa”.

“Il Premio Penisola Sorrentina costituisce uno degli appuntamenti culturali più importanti e rappresentativi del nostro territorio”, dichiara a proposito Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, reduce dal successo del Global Youth Tourism, il Summit mondiale per il turismo sostenibile.

Fino al 20 luglio sarà possibile consultare il bando di concorso e candidare le proprie opere sulla piattaforma FilmFreeway https://filmfreeway.com/raccontidimare.

L’iniziativa gode del Patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e della Fondazione Banco di Napoli.

 

Turismo: il Corona Virus non ferma la partnership italo-cinese

Firenze, 26 febbraio 2020 – Il 2020 è l’anno della cultura e del turismo Italia-Cina, una grande occasione di cooperazione internazionale per i due paesi nel settore turistico e culturale.

Entrambi i paesi possono vantare insieme oltre 110 siti tutelati dall’Unesco (55 ciascuno) e l’iniziativa comune vede in campo il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, L’Enit e la Farnesina che organizzerà tramite l’Ambasciata di Pechino, i consolati e gli istituti di cultura in Cina tante delle iniziative e manifestazioni che scandiranno l’anno, frutto anche dell’accordo relativo alla Belt and Road Initiative, ovvero la Nuova Via della Seta.

Purtroppo in questo clima favorevole di scambi commerciali e turistici si è insediato un nemico pericoloso di nome coronavirus che rischia di mandare gambe all’aria il cronoprogramma dell’intero progetto.

Ci sono però Tour Operator Italiani che non si scoraggiano, anzi ne fanno di necessità virtù e in questo momento di crisi sanitaria promuovono partnership con aziende cinesi operanti nel settore turistico.

È il caso di TBA Holidays“, Tuscany Business Agency (www.tuscanybusinessagency.com), specializzata nell’intermediazione turistica e che dispone di un catalogo di centinaia di dimore storiche ville e castelli di prestigio in tutta Italia e con il suo focus in Toscana.

La stessa è affiancata anche dalla divisione immobiliare denominata TBA Real Estate.

La più importante società cinese di Wedding Planner presente in Italia da parecchi anni si chiama 80&90 che intelligentemente a suo tempo è entrata nel mercato dell’organizzazione eventi e matrimoni per i Cinesi in Italia e non solo.

Un business che si stà sempre di più affermando vista la continua richiesta del nuovo ceto medio-alto cinese, un esercito di milioni di ragazzi dai 25 ai 35 anni di ottima cultura con ampia disponibilità economica, arrivano soprattutto da Pechino, Shanghai, Guangzhou e Tianjin.

Vengono in Italia, uno dei paesi più ambiti non solo per vacanza ma anche per sposarsi, e a volte organizzano nel nostro Paese il pre-wedding ossia una sorta di luna di miele anticipata, con la preparazione di tutto quanto necessario quasi come fosse un set cinematografico.

Si va dall’allestimento della location alla fornitura dei fioriservice,  catering, fino allo shooting fotografico e video da far vedere ai propri amici e parenti al loro ritorno in Cina in occasione del matrimonio ufficiale, dove possono essere presenti anche oltre 1.000 invitati.

“Ci è sembrato un processo naturale e complementare alla loro attività di Wedding Planner questa sinergia” dice Aldo Gottardo fondatore di TBA Holidays.

“L’accordo è stato raggiunto pochi giorni fa: la nostra mission rimane la locazione di strutture di pregio mentre la loro attività è la gestione dell’incoming e l’organizzazione dell’evento. Siamo partiti in modo spontaneo all’insegna di “China we are with you“ ma da quando il virus non parla solo cinese ci siamo uniti ancora di più in un abbraccio di solidarietà e rispetto poi l’empatia creata con Chnen Cai fondatore di 80&90 ha fatto il resto”, continua Aldo Gottardo.

“Nella lingua cinese la traduzione della parola “crisi” è una combinazione di due significati: pericolo“ e opportunità“.

Penso che al termine di questa brutta esperienza in particolare per milioni di cinesi costretti ad essere blindati ed in quarantena con tutte le conseguenze del caso ci sia il grande desiderio di riscatto ed evasione tale da creare un’importante ondata di ritorno turistica in particolare per il nostro paese.

Il messaggio di incoraggiamento che vogliamo portare è che nonostante le copiose disdette di prenotazioni nel settore turistico del momento, insieme a fine emergenza riusciremo ad essere più forti e la ripartenza sarà, per chi ora non ha paura e non crea discriminazioni, un’opportunità unica e irripetibile“, conclude Gottardo.

 

 

 

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Ufficio stampa

Tuscany Business Agency

Email: gottardo.aldo@gmail.com

 

 

Scuola, confermate le borse di studio per l’anno scolastico all’estero

Bologna, 3 Settembre 2018 –  Anche quest’anno, per i ragazzi delle scuole superiori più meritevoli, sono disponibili borse di studio fino a €2.500 per l’anno scolastico all’estero, nella convinzione che le competenze e la determinazione vadano premiate.

Le differenze non vanno combattute ma conosciute, e il modo migliore per farlo sono i programmi di scambio culturale.  Studiare all’estero, per un anno o un semestre scolastico, apre gli orizzonti di un ragazzo, non solamente aiutandolo nel superamento delle barriere linguistiche, ma delle più significative barriere culturali: vivere in una famiglia diversa dalla propria, conoscere nuove persone, crescere in contesti educativi differenti rispetto a quello italiano, sono il vero trampolino di lancio per diventare cittadini del mondo autonomi e responsabili.

Ad organizzare le borse di studio per l’anno scolastico all’estero è Mondo Insieme, organizzazione specializzata in scambi culturali all’estero con sede a Bologna, con trent’anni di esperienza nel settore.

Partire per un anno scolastico all’estero non è una scelta semplice, né per i ragazzi, che dovranno ambientarsi in una nuova realtà, né per i genitori, trattenuti dal pensiero di avere lontani i propri figli per 5 o 10 mesi. Per questo Mondo Insieme collabora strettamente con partners affidabili, che selezionano attentamente le famiglie ospitanti e supportano lo studente nell’inserimento in famiglia e a scuola, per tutta la durata del programma, costruendo intorno a lui una valida rete di sostegno.

Pareri favorevoli all’iniziativa arrivano anche dal Ministero dell’Istruzione, che in una recente circolare conferma come frequentare un semestre o un anno scolastico all’estero contribuisca allo “sviluppo di competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline”.

“Parlando con un Exchange Student si capisce immediatamente il livello di maturità e responsabilità che ha acquisito durante l’esperienza”, conferma Graziella Costa, responsabile del Programma Anno Scolastico all’Estero di Mondo Insieme.

“I nostri ragazzi imparano a guardarsi intorno con occhi diversi e sviluppano una grande adattabilità ai contesti nuovi, caratteristica sempre più importante per muoversi in un mondo globalizzato. Forti dell’importanza del nostro lavoro, abbiamo deciso di offrire un contributo economico, valido per tutte le destinazioni, per aiutare a partire i ragazzi motivati, che si distinguono per profitto scolastico e competenze linguistiche, tenendo in considerazione anche il reddito familiare”, specifica Costa.

Negli ultimi anni, tra le mete più gettonate svettano gli Stati Uniti, seguiti dall’Australia, dal Canada e dai Paesi del Nord Europa. Se queste destinazioni sono ancora tra le più richieste, è interessante vedere come l’area geografica di interesse si stia spostando: un incremento notevole di domande si è registrato per la Corea del Sud, ma anche per Cina, Giappone, Taiwan, Argentina e Sudafrica, in linea con l’influenza culturale che questi Paesi stanno esercitando in Occidente.Quale modo migliore per imparare a conoscerli?

Per ricevere maggiori informazioni basta contattare Mondo Insieme (Via Castiglione, Bologna) al tel.: 051 65.69.257, alla mail info@mondoinsieme.it o tramite il sito internet www.mondoinsieme.it.

 

 

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Mondo Insieme
Via Castiglione, 35 – 40124 Bologna
Tel.: 051 65.69.257
Email: info@mondoinsieme.it
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La Cina scopre il pedalpiano con il concerto di Roberto Prosseda

Cremona, 5 giugno 2018 – È andato sold out il concerto al pedalpiano del pianista italiano Roberto Prosseda, che per la prima volta il 30 maggio scorso ha portato in Cina questo affascinante strumento a tastiera presso il World Art Center di Pechino. Uno strumento a tastiera antico e moderno insieme, un derivato del pianoforte con una pedaliera che permette di suonare le note basse con i piedi, di cui Prosseda è stato negli ultimi anni promotore e riscopritore.

Prosseda ha eseguito un programma con musiche per pedalpiano di Schumann, Boëly, Alkan, Liszt e una prima mondiale di Nicola Sani. Il compositore italiano, presente in sala, ha infatti scritto una composizione espressamente dedicata a questo strumento, intitolata “Concetto spaziale – Attese II”, per pedalpiano e nastro magnetico.

“Con questo concerto – spiega Prosseda – ho voluto presentare al pubblico cinese un aspetto ancora poco noto del pianoforte, strumento qui popolarissimo. Infatti si è trattata di una prima cinese, sia per il repertorio proposto che per il pedalpiano. Particolarmente significativa la presenza del pianoforte Fazioli gran coda, che rappresenta l’eccellenza dell’alto artigianato italiano, e che per l’occasione è stato abbinato ad un pedalpiano d’epoca, a sottolineare la continuità della grande tradizione costruttiva degli strumenti a tastiera, che proprio un italiano, Matteo Ricci, ha fatto conoscere per la prima volta in Cina”.

Quello di Roberto Prosseda è stato il concerto finale dell’Italian Piano Experience, il festival di Pechino dedicato alla tradizione del pianoforte italiano, che dal 17 maggio ha proposto un ricco programma di concerti, conferenze e una mostra storica di strumenti a tastiera, dai più antichi ai capolavori odierni, che sarà visitabile fino al 3 giugno. Gli eventi hanno avuto luogo nell’ambito del festival “Meet in Beijing”, in cui l’Italia è “Guest Country of Honor”

La mostra e alcuni eventi dell’Italian Piano Experience saranno riproposti durante l’edizione 2018 di Cremona Musica, fra il 28 e il 30 settembre.

Italian Piano Experience è stato ideato dallo stesso Roberto Prosseda, che ne è anche direttore artistico. L’evento è stato organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, con la collaborazione di Fazioli Pianoforti, Bizzi Strumenti Storici a Tastiera e Cremona Musica, per celebrare il rapporto speciale che esiste storicamente fra la Cina, primo mercato mondiale per i pianoforti, e l’Italia: già nel ‘500, infatti, il prete gesuita Matteo Ricci fece arrivare alla corte di Wan Li, della dinastia dei Ming, il primo clavicembalo italiano.

Per maggiori informazioni visitare il sito internet www.cremonamusica.com.

 

 

 

 

Roberto Prosseda all’opera sul pedalpiano (Foto tratta da www.robertoprosseda.com)

 

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Contatti stampa:

Francesco Cianfanelli

Press Office, Cremona Musica International Exhibitions and Festival

tel.:+39 328 7698779

cianfanelli.cremona@gmail.com

www.cremomamusica.com

CremonaFiere SPA – Piazza Zelioli Lanzini, 1 29100 Cremona – Italy

info@cremonamusica.com

Tel: +39(0)372 598 011

Prende il via a Pechino l’Italian Piano Experience, il festival del pianoforte italiano

Dal 17 maggio al 3 giugno l’Italian Piano Experience a Pechino ripercorrerà l’evoluzione degli strumenti a tastiera con un’esposizione di esemplari storici e un festival che coinvolgerà alcuni dei migliori musicisti italiani, da Brizi a Prosseda. Gli eventi saranno replicati a Cremona dal 28 al 30 settembre, nell’ambito di Cremona Musica 2018, che ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa….

Cremona, 17 maggio 2018 – Apre oggi 17 maggio a Pechino l’Italian Piano Experience, il festival che celebra le eccellenze del pianoforte italiano. Una mostra di strumenti a tastiera, dai primi esemplari del ‘700 ai capolavori Fazioli di oggi, con recital pianistici con grandi musicisti italiani e 3 conferenze di approfondimento, ingredienti principali di queste due settimane ricche di eventi dedicati agli amanti della musica, nel paese che oggi è il primo mercato mondiale per i pianoforti.

Il festival, che si apre con un concerto di Claudio Brizi dedicato agli antenati del pianoforte, avrà luogo al Millennium Monument Museum di Pechino, nell’ambito del Festival “Meet in Beijing”, in cui l’Italia è “Guest Country of Honor”.

Il progetto, ideato da Roberto Prosseda, è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, con la collaborazione di Cremona Musica e Bizzi Clavicembali, per celebrare le origini italiane del pianoforte: uno degli strumenti protagonisti della storia della musica, nato proprio in Italia nel 1699, da un’idea di Bartolomeo Cristofori.

La mostra e il festival saranno riproposti anche a Cremona dal 28 al 30 settembre 2018, nell’ambito di Cremona Musica International Exhibitions and Festival (www.cremonamusica.com).

In Cina un evento del genere non c’era mai stato. Dal 17 maggio al 3 giugno al Millennium Monument Museum di Pechino saranno esposti gli antenati del moderno pianoforte, alcuni dei quali risalenti alla prima metà del diciottesimo secolo, fino ai più moderni Fazioli, marchio fra i più noti a livello mondiale e da sempre protagonista di “Piano Experience” a Cremona Musica.

Un’occasione unica per ripercorrere tre secoli di evoluzione di questo strumento, grazie anche alle spiegazioni di Guido Bizzi e le esibizioni dal vivo del cembalista e organista Claudio Brizi, curatori della mostra, che permetteranno di assaggiare il suono dei diversi pianoforti e dei loro cugini (organo, cembalo, clavicordo, harmonino).

Altre occasioni di approfondimento saranno garantite da Nicola Sani, che parlerà del repertorio pianistico italiano contemporaneo, e da Roberto Prosseda, direttore artistico dell’evento, che presenterà l’evoluzione dal Fortepiano del tempo di Mozart al moderno pianoforte a coda.

Non mancherà ovviamente l’occasione di ascoltare all’opera alcuni dei maggiori interpreti italiani della tastiera. Ad inaugurare il palco sarà Claudio Brizi, che accompagnerà gli ascoltatori alla scoperta delle sonorità antiche del cembalo, dell’organo e dell’armonium, anche sovrapposte grazie alla combinazione di strumenti diversi, suonati contemporaneamente dal celebre cembalista. Nel concerto finale Roberto Prosseda, ideatore e direttore artistico del festival, presenterà per la prima volta pubblicamente in Cina il Pedalpiano, uno strumento antico e moderno insieme, di cui è stato negli ultimi anni promotore e riscopritore.

Il programma sarà arricchito da quattro recital con pianoforti moderni tenuti da quattro dei più promettenti giovani pianisti italiani: Leonora Armellini, Mariangela Vacatello, Axel Trolese, Vanessa Benelli Mosell, che includeranno molti brani di autori italiani, da Scarlatti a Stroppa.

La prima tappa di questo grande evento, organizzato con la collaborazione di Cremona Musica, Bizzi Clavicembali e Fazioli Pianoforti, non poteva che essere proprio a Pechino.

Non solo infatti la Cina è il primo mercato mondiale per i pianoforti, ma fra il gigante asiatico e l’Italia esiste un ponte culturale che gira proprio attorno al pianoforte e ai suoi antenati: nel ‘500 il prete gesuita Matteo Ricci fece arrivare alla corte di Wan Li, della dinastia dei Ming, il primo clavicembalo italiano; sulle sue orme ad inizio ‘900 Mario Paci svolse un’importante opera di educazione e produzione musicale in Cina che portò alla nascita della prima orchestra sinfonica moderna cinese.

Ilaria Seghizzi, Product Manager di Cremona Musica, commenta:

Da sempre l’obiettivo di Cremona Musica è portare in Italia il meglio della musica internazionale, ma anche portare i nostri capolavori nel resto del mondo, e i risultati della nostra fiera, dove espositori e visitatori internazionali aumentano di anno in anno, testimoniano che ci stiamo riuscendo. Cremona Musica è ovunque nel mondo ci sia voglia di grande musica, e quindi non potevamo non collaborare ad un evento di questa importanza, che testimonia ancora una volta il grande interesse che esiste anche in Cina per la nostra tradizione musicale e per gli strumenti prodotti in Italia”.

L’appuntamento per gli amanti del pianoforte è quindi a Pechino dal 17 maggio, o a Cremona Musica 2018 dal 28 al 30 settembre.

 

Il programma degli eventi:

– 17 maggio: Concerto d’apertura: Claudio Brizi, Organo Fedeli, clavicordo, cembalo italiano, cembalo Taskin, fortepiano Walter, Harmonino Debain e pedalpiano: “Concerto nel gusto italiano” (Ferrini, Alessandro Scarlatti, Bach, Vivaldi, Mozart)

– 17 maggio: conferenza di Guido Bizzi e Claudio Brizi: “L’evoluzione degli strumenti a tastiera dal 1600 al 1800”.

– 19 maggio: Conferenza di Claudio Brizi e Guido Bizzi “Storia e tecnologia degli antichi strumenti a tastiera”.

– 19 maggio: Axel Trolese, pianoforte (Brahms, Clementi, Mozart, Caetani, Rossini/Liszt)

– 20 maggio: Leonora Armellini, pianoforte (Liszt, Brahms, Busoni, Debussy)

– 25 maggio: Mariangela Vacatello, pianoforte (Scarlatti, Beethoven, Rossini, Liszt, Ginastera)

– 29 maggio: Conferenza di Roberto Prosseda: “L’evoluzione del pianoforte, dallo strumento mozartiano al moderno gran coda Fazioli”

– 29 maggio: Conferenza di Nicola Sani “Il pianoforte italiano contemporaneo”

– 29 maggio: Vanessa Benelli Mosell, piafoforte (Rachmaninoff, Skrjabin, Debussy, Stroppa)

– 30 maggio: Roberto Prosseda, pedalpiano (Schumann, Boëly, Alkan, Gounod, Sani, Liszt)

 

Gli strumenti esposti:

Organo positivo Feliciano Fedeli (Foligno, ante 1746) (originale)

Pedalpiano Pfeiffer (Stoccarda, fine XIX Sec.) (originale)

Harmonino Debain (Parigi, circa 1870) (originale)

Clavichord “Hubert 1784” (copia)

Italian “Continuo” Harpsichord Bizzi (contemporaneo, ispirato alla tradizione italiana)

French double manual Harpsichord “Goermans–Taskin” (copia)

Fortepiano “Walter 1789” (copia realizzata da Guido Bizzi)

Fortepiano Cristofori “Gravicembalo col piano e col forte” (copia)

Pianoforte Fazioli modello F183

Pianoforte Fazioli F278 Gran Coda

 

Foto del Piano Experience di Cremona Musica 2017, da utilizzare esclusivamente a corredo del presente comunicato:

 

 

 

 

 

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Francesco Cianfanelli

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In Cina l’Italian Piano Experience, il più grande evento che celebra il pianoforte italiano

Tre secoli di storia italiana del pianoforte incanteranno Pechino per due settimane di mostre, recital e conferenze dedicate ad uno degli strumenti protagonisti della grande musica, nato proprio nel nostro paese sul finire del XVII secolo.

Dal 17 maggio al 3 giugno “Italian Piano Experience” ripercorrerà l’evoluzione degli strumenti a tastiera con un’esposizione di esemplari storici e un festival che coinvolgerà alcuni dei migliori musicisti italiani, da Brizi a Prosseda. Gli eventi saranno replicati a Cremona dal 28 al 30 settembre, nell’ambito di Cremona Musica 2018, che ha collaborato all’organizzazione dell’iniziativa.

Cremona, 17 aprile 2018 – Sarà una mostra di strumenti a tastiera, dai primi esemplari del ‘700 ai capolavori Fazioli di oggi, recital pianistici con grandi musicisti italiani e tre conferenze di approfondimento. Questi gli ingredienti principali di “Italian Piano Experience”, il Festival che avrà luogo al Millennium Monument Museum di Pechino dal 17 maggio prossimo, nell’ambito del Festival “Meet in Beijing”, in cui l’Italia è “Guest Country of Honor”.

Il progetto, ideato da Roberto Prosseda, è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, con la collaborazione di Cremona Musica e Bizzi Clavicembali, per celebrare le origini italiane del pianoforte: uno degli strumenti protagonisti della storia della musica, nato proprio in Italia nel 1699, da un’idea di Bartolomeo Cristofori.

La mostra e il festival saranno riproposti anche a Cremona dal 28 al 30 settembre 2018, nell’ambito di Cremona Musica International Exhibitions and Festival, che ha collaborato al progetto.

In Cina un evento del genere non c’era mai stato. Dal 17 maggio al 3 giugno al Millennium Monument Museum di Pechino saranno esposti gli antenati del moderno pianoforte, alcuni dei quali risalenti alla prima metà del diciottesimo secolo, fino ai più moderni Fazioli, marchio fra i più noti a livello mondiale e da sempre protagonista di “Piano Experience” a Cremona Musica.

Un’occasione unica per ripercorrere tre secoli di evoluzione di questo strumento, grazie anche alle spiegazioni di Guido Bizzi e le esibizioni dal vivo del cembalista e organista Claudio Brizi, curatori della mostra, che permetteranno di assaggiare il suono dei diversi pianoforti e dei loro cugini come l’organo, ilcembalo,  il clavicordo e l’harmonino.

Altre occasioni di approfondimento saranno garantite da Nicola Sani, che parlerà del repertorio pianistico italiano contemporaneo, e da Roberto Prosseda, direttore artistico dell’evento, che presenterà l’evoluzione dal Fortepiano del tempo di Mozart al moderno pianoforte a coda.

Non mancherà ovviamente l’occasione di ascoltare all’opera alcuni dei maggiori interpreti italiani della tastiera. Ad inaugurare il palco sarà Claudio Brizi, che accompagnerà gli ascoltatori alla scoperta delle sonorità antiche del cembalo, dell’organo e dell’armonium, anche sovrapposte grazie alla combinazione di strumenti diversi, suonati contemporaneamente dal celebre cembalista. Nel concerto finale Roberto Prosseda, ideatore e direttore artistico del festival, presenterà, per la prima volta pubblicamente in Cina il Pedalpiano: uno strumento antico e moderno insieme, di cui è stato negli ultimi anni promotore e riscopritore.

Il programma sarà arricchito da quattro recital con pianoforti moderni tenuti da quattro dei più promettenti giovani pianisti italiani: Leonora Armellini, Mariangela Vacatello, Axel Trolese, Vanessa Benelli Mosell, che includeranno molti brani di autori italiani, da Scarlatti a Stroppa.

La prima tappa di questo grande evento, organizzato con la collaborazione di Cremona Musica, Bizzi Clavicembali e Fazioli Pianoforti, non poteva che essere proprio a Pechino. Non solo infatti la Cina è il primo mercato mondiale per i pianoforti, ma fra il gigante asiatico e l’Italia esiste un ponte culturale che gira proprio attorno al pianoforte e ai suoi antenati: nel ‘500 il prete gesuita Matteo Ricci fece arrivare alla corte di Wan Li, della dinastia dei Ming, il primo clavicembalo italiano; sulle sue orme ad inizio ‘900 Matteo Paci svolse un’importante opera di educazione e produzione musicale in Cina che portò alla nascita della prima orchestra sinfonica moderna cinese.

Ilaria Seghizzi, Product Manager di Cremona Musica, commenta: “Da sempre l’obiettivo di Cremona Musica è portare in Italia il meglio della musica internazionale, ma anche portare i nostri capolavori nel resto del mondo, e i risultati della nostra fiera, dove espositori e visitatori internazionali aumentano di anno in anno, testimoniano che ci stiamo riuscendo. Cremona Musica è ovunque nel mondo ci sia voglia di grande musica, e quindi non potevamo non collaborare ad un evento di questa importanza, che testimonia ancora una volta il grande interesse che esiste anche in Cina per la nostra tradizione musicale e per gli strumenti prodotti in Italia”.

L’appuntamento per gli amanti del pianoforte è quindi a Pechino dal 17 maggio, e a Cremona Musica 2018 dal 28 al 30 settembre.

Il programma degli eventi:

– 17 maggio: Concerto d’apertura: Claudio Brizi, Organo Fedeli, clavicordo, cembalo italiano, cembalo Taskin, fortepiano Walter, Harmonino Debain e pedalpiano: “Concerto nel gusto italiano” (Ferrini, Gibbons, Scarlatti, Bach, Vivaldi, Krebs, Stanley, Mozart)

– 17 maggio: conferenza di Guido Bizzi e Claudio Brizi: “L’evoluzione degli strumenti a tastiera dal 1600 al 1800”.

– 19 maggio: Conferenza di Claudio Brizi e Guido Bizzi “Storia e tecnologia degli antichi strumenti a tastiera”.

– 19 maggio: Axel Trolese, pianoforte (Brahms, Clementi, Mozart, Caetani, Rossini/Liszt)

– 20 maggio: Leonora Armellini, pianoforte (Liszt, Brahms, Busoni, Debussy)

– 25 maggio: Mariangela Vacatello, pianoforte (Scarlatti, Beethoven, Rossini, Liszt, Ginastera)

– 29 maggio: Conferenza di Roberto Prosseda: “L’evoluzione del pianoforte, dallo strumento mozartiano al moderno gran coda Fazioli”

– 29 maggio: Conferenza di Nicola Sani “Il pianoforte italiano contemporaneo”

– 29 maggio: Vanessa Benelli Mosell, piafoforte (Rachmaninoff, Skrjabin, Debussy, Stroppa)

– 30 maggio: Roberto Prosseda, pedalpiano (Schumann, Boëly, Alkan, Gounod, Sani, Liszt)

Gli strumenti esposti:

Organo positivo Feliciano Fedeli (Foligno, ante 1746) (originale)

Pedalpiano Pfeiffer (Stoccarda, fine XIX Sec.) (originale)

Harmonino Debain (Parigi, circa 1870) (originale)

Clavichord “Hubert 1784” (copia)

Italian “Continuo” Harpsichord Bizzi (contemporaneo, ispirato alla tradizione italiana)

French double manual Harpsichord “Goermans–Taskin” (copia)

Fortepiano “Walter 1789” (copia realizzata da Guido Bizzi)

Fortepiano Cristofori “Gravicembalo col piano e col forte” (copia)

Pianoforte Fazioli modello F183

Pianoforte Fazioli F278 Gran Coda

 

(Le immagini si riferiscono a “Piano Experience”, durante l’edizione 2017 di Cremona Musica)

 

 

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L’arte del maestro Pahsi Lin in Italia dal 9 al 16 aprile

La mostra “Monologo di Doratura” del maestro cinese sarà ospitata a Milano all’interno della Galleria Scoglio di Quarto

Milano, 28 marzo 2018 – “Tutte le persone di solito pregano per avere longevità, ricchezza e fortuna; amano la salute, il cibo saporito, la bellezza, i colori e il piacere dei sensi”.

Queste parole esprimono totalmente l’estetica del maestro cinese Pahsi Lin che dal 9 al 16 di aprile presenta la mostra individuale “Monologo di Doratura” presso la Galleria Scoglio di Quarto a Milano, in  collaborazione con Big Eyes Vision International.

Pahsi Lin, con la sua arte, rovescia completamente l’immagine degli artisti tradizionali cinesi: ogni sua mostra d’arte non è solo originata dal concetto di bellezza, ma anche di ricchezza di animo e di spirito.

L’artista lascia infatti che i colori catturino gli occhi delle persone, nei suoi disegni, l’oro non è più un simbolo di proprietà, testimone e paese delle meraviglie per ciò che l’umano cerca. È solo “sé”, fama e lusso.

Sebbene sembri pretenzioso e mondano, è la capacità penetrativa dell’artista a tenere il passo con i tempi. Il pittore cinese elabora le sue opere come “reazioni” alla bellezza.

L’oro di Pahsi Lin

“Se assapori profondamente la serie di creazioni dorate”, dice Pahsi Lin, “scoprirai che l’oro mostra varietà”. La maestà convive con la dolcezza, ma l’immaginario scorre. Sebbene sia spesso una caratteristica, può ancora svolgere un ruolo di supporto.

 

Pahsi Lin usa l’oro, il minerale e l’inchiostro come base, e usa più abilmente il colore storico. Combina l’occidentale con la pennellata interna e dà alla pittura tradizionale cinese una nuova vita.

La mostra si terrà nella Galleria Scoglio di Quarto, uno spazio attivo posto idealmente tra l’antico Naviglio di Leonardo e il futuro della Nuova Arte, punto di incontro tra artisti, critici, collezionisti, persone che amano la cultura e l’arte, approdo per artisti già noti e punto di partenza per i più giovani.

 

Ulteriori informazioni sull’artista alla pagina https://baiyuart.org/about.

 

Inaugurazione: lunedì 9 aprile alle 18.00.

Orari: dal lunedì al venerdì ore 15.30-19.30 (su appuntamento).

Dove: Via Scoglio di Quarto, 4 – 20136 Milano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Stampa:

Wu Zhao Xian

zhaoxiangwu@gmail.com

 

A Roma incontro tra imprenditori molisani e cinesi

Roma, 14 marzo 2018 – L’associazione “Forche Caudine” apre al mondo dell’imprenditoria dotandosi di una sezione “Imprese”, affidata a Francesco Caterina e Mauro Bonello. Sezione inaugurata promuovendo un ambizioso incontro con imprenditori di origine cinese, collegati all’associazione Associna, per favorire interscambi con i molisani.

La delegazione cinese, che ha fissato un primo incontro per lunedì prossimo in zona Eur, sarà guidata dal presidente onorario di Associna, l’ingegnere Marco Wong, 54 anni, 6 lingue parlate ed autore di 3 libri.

La sua carriera professionale parla per lui: ha esordito come sviluppatore software in Italtel e manager alla Pirelli cavi, diventando poi direttore generale di Jilin Huatai, direttore acquisti di Tim in Perù, vice presidente di Huawei Italia e dal 2011 titolare di aziende attive nella distribuzione di alimentari etnici.

Oggi è anche consigliere di amministrazione di Extrabanca Spa, il primo istituto bancario principalmente rivolto agli immigrati. Con lui Xinghai Ke della Chiesa cristiana evangelica cinese in Italia, operativa a Roma dal 1981.

Per i molisani saranno presenti gli imprenditori Francesco Caterina e Mauro Bonello, oltre ad alcuni membri del direttivo di “Forche Caudine” (www.forchecaudine.com).

Con circa 300mila residenti, più o meno quanti ne ha il Molise, la folta comunità cinese in Italia è da sempre identificata con il dinamismo economico.

Ai circa 60mila imprenditori che operano nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, nelle attività manifatturiere e in quelle di ristorazione, si sono aggiunti grandi investitori di realtà imprenditoriali “Made in China”, spesso con la negoziazione dei membri di Associna.

Il giro d’affari nel 2015 è stato di oltre 9,5 miliardi di euro con 18mila dipendenti italiani. Tra gli investimenti più importanti, oltre all’Inter e al Milan, anche Benelli, Cerruti, Krizia, Om Carrelli, Pirelli. Con presenze nel capitale di Enel, Eni, Cdp Reti e di istituti bancari e assicurativi del calibro di Unicredit, Mps, Intesa, Generali, Mediobanca.

La composizione del gruppo etnico cinese è ora in ulteriore trasformazione grazie alle nuove generazioni: ci sono quasi 8 mila cinesi che frequentano le università italiane (1 laureato non comunitario su 6 è cinese) e sono quindi pienamente integrati nel tessuto economico e sociale del nostro Paese.

C’è però un altro aspetto di grande interesse per l’Italia: i crescenti flussi di turisti provenienti dalla Cina. I cinesi sono diventati primi come spesa per il turismo “outcoming” a Roma. Una risorsa che equivale ad enormi benefici economici e a grandi potenzialità da sfruttare al meglio, anche per il Molise.

Ma devono essere principalmente le istituzioni a recepire i nuovi fenomeni.

 

 

Arte, per la prima volta in Italia arriva l’artista cinese Cao Tianwen

Milano, 21 ottobre 2017 – Per la prima volta arriva in Italia il “maestro pittore del bambù” Cao Tianwen, con una mostra che si terrà a Milano dal 23 al 29 ottobre. Sarà possibile scoprire il maestro Tianwen, famoso per i suoi caratteristici dipinti del bambù nella mostra “Bambo Dream” –  Mostra tradizionale d’arte cinese, che segnerà l’esordio artistico nel nostro paese.

Sotto la direzione artistica di Zhao Xiang Wu, la mostra di Cao Tianwen sarà inaugurata lunedì 23 ottobre all’interno della Galleria Spazio Libero 8 – Alzaie Naviglio Pavese 8 a Milano.

“Solo quando i tuoi dipinti di bambù gloriosi brillano nella storia, allora puoi svegliarti dal tuo sogno”.

Con queste parole,  Cao Tianwen esalta la forza dei suoi dipinti del bambù, condividendo la flessibilità in tempi antichi e moderni, e intersecando tra romanzo e familiarità.

Appoggiandosi alla pietra o alla riflessione della luce della luna, ricoperta di pioggia e rugiada o di vento e neve, il grassetto bambù e le sue foglie verticali, essendo in una varietà di composizioni di immagini e di luce tremolante, forniscono un nuovo senso di bellezza e ambiguità dal sapore poetico e rivelano il loro grandioso etere e il nimbo vivace.

Il suo stile rudimentale è stato formato nell’intimità intrecciata nella familiarità e nel moderno combinato con l’antico.

Orchidee, bambù e paesaggistica in generale sono i temi preferiti dall’artista cinese. Ad oggi, oltre cento sue opere sono state pubblicate su più di 50 giornali cinesi.

 

Chi è Cao Tianwen

Cao Tianwen, nato a Ningyang, Shandong, si è laureato presso le Belle Arti del Qufu College of Education. È membro della Associazione degli Artisti Cinesi, decano dell’Accademia di Pittura e Calligrafia di Huayuan a Pechino, nonché Dean dell’Accademia Taishan della Pittura Cinese.

Cao Tianwen è ritenuto un artista di livello internazionale completo che spazia dalla calligrafia alla pittura, dalla sabbia viola all’arte della ceramica. Le sue opere sono esposte in collegi, musei e anche in collezioni private e riscontrano sempre grande successo nelle più importanti case d’aste cinesi.

Tianwen ha ricevuto numerosi onori a livello internazionale ed è stato anche rappresentato nei media diverse volte.

 

Gli organizzatori della mostra

Ad organizzare l’evento di notevole spessore artistico e culturale la società ‘Big Eyes Vision International’, in collaborazione con la ‘Galleria Spazio Libero’ e l’associazione ‘CuriArte Milano’.

La “’Big Eyes Vision International’ nasce dall’esperienza di professionisti esperti in diversi settori e risponde a diversi bisogni offrendo una vasta gamma di servizi sia ad aziende sia ad associazioni no profit:

  • ideazione ed organizzazione di eventi
  • campagne di comunicazione
  • progettazione materiale di comunicazione
  • marketing e sviluppo di operazioni commerciali di import ed export.

 

Mostra Bamboo dream – Mostra tradizionale d’arte cinese

del “Maestro pittore del bambù”, Cao Tianwen

dal 23 al 29 ottobre 2017

Galleria Spazio Libero 8 – Alzaie Naviglio Pavese 8 Milano

Evento ad invito aperto

 

 

 

 

Il maestro Cao Tianwen all’opera

 

La locandina dell’evento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cao Tianwen mentre dipinge i suoi bambù

 

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Contatti stampa:

 

Zhao Xiang Wu, curatore della mostra

Zhaoxiangwu@gmail.com

 

Salvo Longo

www.ufficiostampaecomunicazione.com

Kung Fu: il Maestro Gianni de Nittis entra nell’Olimpo del Kung Fu tradizionale cinese

Parma, 1 dicembre 2015 – Il Maestro italiano di Kung Fu tradizionale cinese, Gianni de Nittis, conquista un posto tra le eccellenze mondiali della disciplina, compiendo la grande impresa di diventare il primo straniero non cinese a conoscere tutti i segreti dello stile Choy Lay Fut. Il Maestro, da sempre impegnato nel perfezionamento tecnico e marziale del vero Kung Fu tradizionale, con caparbietà e coraggio ha intrapreso una strada mai tentata prima da nessuno, cioè quella di poter apprendere e studiare due varianti dello stesso sistema di Kung Fu, stile Choy Lay Fut: Hung Sing e Buck Sing, in un contesto tradizionale e culturale cinese che ha sempre negato la possibilità di seguire tutti e due i filoni. Il Choy Lay Fut è uno fra i più rispettati stili di kung fu cinese tradizionale, grazie soprattutto alla sua “storia” e alla fama conquistata “sul campo”.

Una competenza riconosciuta e di grande valore dal network internazionale di settore e in primis dai Maestri cinesi. Proprio la scorsa settimana il Maestro è stato proclamato a Hong Kong membro della “Chan Heung Museum Memorial Association” ed ha partecipato all’ evento internazionale in onore del Maestro fondatore del Buck Sing, Grand Master Tam Sam, e al 45° anniversario del Buck Sing Association, dove erano presenti gruppi di Maestri di Hong Kong, Guangzhou, Fushan, King Mui, Malesia, Singapore e Stati Uniti.

Un percorso sportivo inimitabile, che il Maestro Gianni de Nittis ha iniziato fin da bambino e che continua con crescente motivazione e convinzione e che mira a perfezionare e far evolvere il suo kung fu, anche attraverso l’unione di più sistemi. Un percorso di ricerca, studio e approfondimento del vero kung fu cinese, una ricerca scelta rigorosamente, profonda, delle persone e delle tradizioni del passato.

Competenze, studi e capacità uniche, che hanno consacrato il Maestro come uno dei maggiori esperti mondiali del sistema Choy Lay Fut, successore ufficiale dello stile Hung Sing del Gran Maestro cinese Li Siu Hung e discendente del Gran Maestro cinese Chan Shun Ming dello stile Buck Sing.

La conoscenza nasce da una profonda esperienza pratica di se stessi” spiega il Maestro de Nittis, “solo sulla strada della continua scoperta del “proprio” kung fu si può arrivare ad un arricchimento di ciò che si pratica e di ciò che si è.

Solo il kung fu tradizionale può dare emozioni come queste”, commenta il Maestro al rientro dal suo viaggio in Cina. “Ma più dei riconoscimenti e della partecipazione ad eventi così importanti, mi emoziona sempre l’umanità e la condivisione che trovo in questo ambiente, l’umiltà nell’apprendere modalità e tecniche, la voglia di vivere insieme intense giornate di allenamento così come momenti importanti della propria vita famigliare. Mi trattano come un membro della loro famiglia, l’unico allievo al quale hanno affidato i segreti dei loro sistemi più antichi, segreti che si tramandano di generazione in generazione.

Un percorso faticoso, che presuppone serietà e motivazione, impegno e disciplina, rispetto ed onestà, umiltà e coraggio, riservato solo alle persone che dimostrano qualità marziali e umane fuori dal comune, ma che ricambia con un legame che si crea per la vita, un legame profondo che prescinde dalle distanze, dall’età, dalla cultura. Oggi esiste un ponte tra l’Italia e la Cina, nell’ambito delle arti marziali, grazie al Maestro de Nittis e al suo kung fu.

LO STILE CHOY LAY FUT KUNG FU: I DUE RAMI HUNG SING E BUCK SING

Buck Sing e Hung Sing rappresentano i due rami principali dello stile Choy Lay Fut Kung Fu.

Il ramo Buck Sing Choy Lay Fut deriva dal suo fondatore Tam Sam, stile rimasto negli anni più chiuso e limitato a pochi seguaci. Pur avendo un programma tecnico più limitato rispetto al ramo Hung, il Buck Sing è noto ed apprezzato soprattutto dai combattenti, i “Fighters”, che riconoscono in questo stile il carattere e l’attitudine del suo fondatore.

Hung Sing è’ uno stile che combina in modo dinamico le potenti tecniche di gambe tipiche degli stili del nord, con le rapide combinazioni di braccia caratteristiche degli stili del sud. La potenza sviluppata dalla circolarità dei colpi portati con tutto il corpo, rende questo stile tra i sistemi più reali ed efficaci nel combattimento. Caratteristica principale di questo stile è la coordinazione e la scioltezza con cui vengono eseguiti gli attacchi che al momento dell’impatto generano una potenza devastante.

 

DE NITTIS KUNG FU TRADITIONAL CHINESE MARTIAL ART ASSOCIATION ASD APS

La Scuola nasce con lo scopo di studiare, approfondire e divulgare il kung fu cinese tradizionale. Riconosciuta e apprezzata a livello internazionale, viene fondata nel 1997 a Parma grazie all’impegno e alla volontà del Sifu de Nittis, il quale trasferisce ad essa, sin dagli inizi, la ricchezza, la bellezza e la profondità dell’antica tradizione Cinese. A differenza degli sport moderni, il cui fine è la competizione agonistica, scopo della Scuola è la pratica su corpo e mente come metodo per promuovere l’autoconoscenza, lo sviluppo e la comprensione del Kung Fu tradizionale in tutte le sue sfumature.

 

IL SIFU: GIANNI DE NITTIS

Il dott. Gianni de Nittis è uno dei pochi maestri del nostro tempo, che possono essere considerati ricercatori e studiosi del Taiji quan e Kung Fu tradizionale cinese, non solo per quanto riguarda gli aspetti tecnici dell’arte marziale, ma anche per quelli storico-filosofici come il Taoismo e Buddhismo Chan (Zen) e quelli clinico- terapeutici legati al Kung Fu e al Taiji quan. Psicologo ad indirizzo cognitivo-comportamentale da anni collabora con Maestri e professionisti di fama internazionale nel diffondere il vero Kung Fu tradizionale cinese e i suoi benefici.

Il dott. de Nittis si è formato sotto la guida dei seguenti illustri Maestri cinesi: Cheng Li Shen , Li Siu Hung, Chan Shun Ming, Kwong Jo Yin, Eddie Chong, Sun Zhi Jun,, Cao Feng-Shan. Grazie a serietà, impegno e dedizione, riceve la discendenza di vari stili, privilegio tradizionalmente riservato ai pochissimi allievi capaci di dimostrare particolare valore etico e marziale (?).

Scrive e pubblica articoli su riviste specializzate, tra cui: Chan Heung-Il gran maestro del Choy Lay Fut; Il ricordo di Lee Koon Hung; Il bastone di Sun Wu Kong; La forma dell’ubriaco del Choy Lay Fut; Mi Zong Quan; Choy Lay Fut-Il kung fu tradizionale e il sistema familiare; Il Wing Chun di Pan Nam; La libertà di essere; Foshan Bak Mei- Le origini di uno stile di Kung fu cinese. Nel 2011 ha pubblicato un quaderno tecnico specifico sull’arte millenaria del benessere e dell’armonia: Ba Duan Jin e Yin Jin Jing.

E’ rappresentante della World Lee Koon Hung Choy Lay Fut Kung Fu Association, membro della Fondazione di Kung Fu Tradizionale cinese di Hong Kong e della Chan Heung Memorial Association di Hong Kong, alla quale appartengono solo i più stimati Maestri cinesi. Il Maestro de Nittis è l’unico europeo che ha l’onore di farne parte. Ha tenuto seminari e conferenze in qualità di esperto di kung fu tradizionale cinese sia in Italia che in Cina tra cui l’Università di Hong Kong, nel Dipartimento New Asia College.

Nel 1997 ha fondato a Parma la sua Scuola di Kung fu “DE NITTIS KUNG FU Traditional Chinese Martial Art Association” dove attualmente insegna e sviluppa metodologie innovative di Taiji quan e Kung Fu nell’ambito del benessere psico-fisico, applicandole anche su sistemi complessi come le realtà aziendali o su target di utenza mirati quali i bambini, i disabili e la terza età.

 

 

 

CONTATTI

Segreteria: segreteriadenittiskungfu@gmail.com; TEL. 339-8018937

Barbara Griguol (responsabile relazione esterne):

barbara.griguol@gmail.com, tel. 335 7554619

Sede Scuola:

DE NITTIS KUNG FU TCMAA ASD APS,

via Bobbio 7/b,

43100 Parma

www.denittiskungfu.it

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