Vela, al via la sfida “Navigators Heritage Challenge”

Partecipa alla sfida anche l’italiano Stefano Malvestio nel Global Offshore Sailing Team

Montecarlo, 28 giugno 2019 – Sta per prendere il via la Navigators Heritage Challengers. La sfida, si terrà tra il 29 giugno e il 2 luglio due equipaggi si sfideranno con due imbarcazioni a vela tra Palma de Maiorca e Montecarlo in 360 miglia nautiche utilizzando solamente strumenti di navigazione scoperti prima del 1900.

La missione denominata Navigators Heritage Challenge – combinando tradizione e futuro nel mondo iperconnesso di oggi – ha diversi obiettivi:

riunire persone e marinai di tutto il mondo per ricordare pacificamente i grandi marinai e gli esploratori del mondo, in particolare commemorare un grande esploratore, marinaio e statista, il Principe Alberto Primo di Monaco (saremo accolti al nostro ingresso a Montecarlo dal Principe Alberto Secondo).

– divulgare la conoscenza dell’importanza e della fragilità del nostro ecosistema marino.

– sostenere l’ONU nella sensibilizzazione della società civile circa l’importanza di conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile (Goal 14, – La via sott’acqua)

– dimostrare che questa sfida in mare non si vince con le migliori attrezzature tecnologiche, ma piuttosto grazie ad un equipaggio coeso e affiatato, che naviga in sicurezza, nel rispetto del mare e delle sue leggi naturali, sotto la guida di un abile leader e skipper.

A bordo per la sfida anche l’italiano Stefano Malvestio, del Global Offshore Sailing Team:

“Partecipo in occasione dei vent’anni dalla nascita del Global Offshore Sailing Team, il team internazionale velico di cui io faccio parte come rappresentante italiano. Siamo in procinto di imbarcarci per cominciare questa emozionante sfida e sono molto ottimista su quanto riusciremo a fare” ha detto Stefano Malvestio del Global Offshore Sailing Team prima dell’imbarco.

Per ogni dettaglio sulla sfida e per seguire la navigazione, miglio nautico dopo miglio nautico, basta visitare il sito internet www.navigatorsheritage.com/news-media.

 

 

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Contatti stampa:

Dott. Stefano MALVEstio
Chief Documentation Officer
Global Offshore Sailing Team
M: +39 335 778 6666
Mail: malves@libero.it

 

Stefano Malvestio (documentation officer) e Jochen Werne (leader ecpedition)

 

Moto ondoso ed il Global Offshore Sailing Team
Commemorazione del lobal Offshore Sailing Team
lobal Offshore Sailing Team in tenuta da alto mare
Il Global Offshore Sailing Team in divisa da alto mare
Il Global Offshore Sailing Team in parata
Il Global Offshore Sailing Team

 

Nasce Rcat38, il”Suv del mare”: “È già boom di vendite”

Abu Dhabi, 6 novembre 2018 – È già una barca di successo l’Rcat 38, il nuovo catamarano a motore prodotto da Riviera Boat e presentato ufficialmente durante il salone internazionale di Abu Dhabi ad ottobre.

Il piccolo catamarano non è una semplice barca da 38 piedi ma è da considerarsi come un vero e proprio mini yacht.

La Riviera Boat, proprietaria del brand Rcatamarans, ha dichiarato che durante la fase di prelancio della barca, nei 5 mesi antecedenti alla sua presentazione ad Abu Dhabi sono state vendute ben 10 unità sulla carta e le richieste per aderire all’offerta di prelancio hanno superato le aspettative e le unità messe a disposizione per la promozione.

“La ragione è semplice, l’Rcat38 incontra le necessità di un pubblico di diportisti molto vasto e vario. È un ‘Suv del mare’, una nuova generazione di imbarcazioni sportive, versatili e trendy allo stesso tempo” ci spiega lo yacht designer Giovanni Sorrentino, nominato dopo la passata edizione del salone nautico internazionale di Genova lo Yacht Designer più amato dal grande pubblico dei social.

La sportività dell’Rcat38 è espressa dalle straordinarie prestazioni (40 nodi con 2 motori fuoribordo da 350 hp) mentre la molteplicità d’uso si manifesta dall’abbondanza degli spazi in coperta: il pozzetto è dedicato agli amanti della pesca, che completamento vuoto è personalizzabile con vasche per il vivo e mobile bar.

Il salone è straordinariamente capiente con la sua larghezza di 4m ha lo stesso spazio di una barca da 55 piedi, con 2 grandi divani, cucina e console di guida. Al piano inferiore troviamo 2 camere da letto e 2 bagni mentre nella parte anteriore si trova un ulteriore lounge area all’aperto.

“Ma Rcat 38 non è solo questo. È personalizzabile come un mini yacht ed è possibile avere un piano superiore che trasforma la barca da Cross Over a Suv con un Flybridge completo che riproduce lo stesso numero di sedute già generose del salone sul top della barca, con un aggiunta di un prendisole per 4 persone. In alternativa per gli amanti della pesca invece del Flybridge si può prevedere un Tuna Tower comodo corredato di sedute per gli ospiti. Queste sono le ragioni che hanno fatto di Rcat 38 il prodotto dell’anno e siamo fieri che progetto e produzione sono stati interamente fatti in UAE” continua Sorrentino.

Le fasi di prelancio e prototipazione ora sono finite e tutto è pronto per la produzione in massa.

Ci sono già ordini per quasi tutto il 2019 e ci si sta concentrando nell’aumentare l’efficienza della linea di produzione per arrivare a produrre 24 unità per anno, in modo da avere ancora spazio per accontentare quegli armatori che vorranno avere un Rcat38 per il 2109.

Il mercato dei catamarani è l’unico in crescita in questi anni di crisi del comparto nautico e il motivo è da ricercare nel fatto che l’armatore che sceglie un catamarano è un armatore “maturo”dal punto di vista marino.

“Nei prossimi mesi sarò in Italia per selezionare un importatore che possa rappresentare il marchio Rcatamarans sul mercato italiano. Sto guardando all’Italia e al mercato europeo con interesse, e credo che questo tipo di barca potrebbe dare molte soddisfazioni anche agli armatori “mediterranei”. Siamo aperti alla sfida con i nostri competitor australiani e americani, convinti di un prodotto dall’imbattibile rapporto qualitá prezzo”, conclude Sorrentino.

 

 

 

 

 

 

 

Genova riparte dal boom del Salone Nautico: protagonisti gli yacht designers italiani

Genova, 27 settembre 2018 – Dopo la catastrofe del Ponte Morandi e dopo gli ultimi anni di forte crisi il Salone Nautico di Genova sembrava spacciato, ma contro tutte le previsioni la città sembra tornare a mostrare i suoi muscoli: ben 951 gli espositori del Salone, in oltre 200.000 metri quadrati tra spazi a terra e in acqua e ben 62 sono state le nuove partecipazioni, di cui 58% dall’estero.

Boom di visitatori e grande successo, quindi, per la 58esima edizione del Salone Nautico di Genova, quella della rinascita per Genova. La manifestazione, secondo le stime date da Ucina con Carla Demaria, chiude a quota 175.000 visitatori (alle ore 11 di ieri erano più di 163 mila), con un incremento del 18% rispetto lo scorso anno.

Molte le presenze straniere, che superano di qualche punto il 30% rispetto al 2017, con provenienze anche da molto lontano come Israele, Australia e Hong Kong. Inoltre, gli espositori si sono detti pronti a investire ancora di più nel futuro prossimo.

Con questo goal l’ Italia si riconferma una mappa fondamentale per il comparto nautico, non solo per quanto riguarda la tradizione cantieristica, ma anche per I protagonisti nascosti, gli artefici delle meraviglie in esposizione, come i progettisti o Yacht Designers, spesso dimenticati dalla stampa ma che con il loro lavoro permettono ai tanti ancora di sognare.

Ebbene si l ‘Italia si posiziona al top per progettazione nautica e le migliori aziende al mondo che si occupano di Yacht Design sono proprio in Italia.

Tra i 18 designer di yacht presenti al salone internazionale ben 13 sono Italiani, ovvero il 72% del totale. Un dato importante che premia l’Italia come una fucina di talenti per questa nicchia di mercato tanto amata in tutto il mondo.

Tra i più amati dal grande pubblico dei social al primo posto assoluto dei designer italiani e internazionali con 37.300 follower il salernitano Giovanni Sorrentino (www.sultanofwind.com), conosciuto nel web come @sultanofwind, che dopo aver firmato molti progetti in Italia vive ora negli Emirati Arabi dove promuove il suo concetto di “barca bespoke” fatta su misura, e in esemplare unico, ai nababbi di tutto il mondo.

In definitiva come affermato dal Presidente della regione Liguria Giovanni Toti: “Questo salone nautico è stato tante cose: business, lavoro, innovazione, eventi e occasioni di incontro. È stato, soprattutto, la conferma che questa città e questo Paese hanno i numeri per ripartire e reagire, talvolta anche meglio”.

 

 

 

 

 

 

È ad Abu Dhabi la nuova ‘Dolce Vita’ dei Vip

Abu Dhabi, 28 agosto 2018 – Tutti conoscono ” La dolce vita” di Montecarlo con il suo lusso sfrenato e le sue bellezze naturali, ma in quanti sanno cosa si cela dietro il lusso ed i divertimenti dei Vip ad Abu Dhabi? La dolce vita della capitale degli Emirati Arabi tocca il picco nel weekend del suo leggendario Gran Premio, quando orde di milionari, attori e modelle invadono la marina della città per partecipare ad eventi e party esclusivi in locali e mega yacht da urlo.

Il circuito del Gran Premio, l’unico intitolato ad una città e non ad una nazione (e già questo la dice lunga), sorge sull’isola artificiale di Yas Marina, situato a pochi passi da meravigliosi parchi a tema e hotel di lusso, e il week end del GP a Yas Island può essere paragonato, senza dubbi, ad una “Montecarlo d’Oriente“.

Ma come si vive il weekend del Gran Premio a Yas Island?

Lo chiediamo a Giovanni Sorrentino (www.sultanofwind.com), yacht designer italiano e operatore del lusso che da anni vive e lavora negli Emirati Arabi, a contatto con milionari e Vip di tutto il pianeta.

“È vero, tutti aspettano con ansia il week end della Formula 1 di Abu Dhabi qui negli Emirati Arabi, che è ormai una tappa obbligatoria per tutti “quelli che contano” ci dice Sorrentino.

“Gli arrivi e la partecipazione dei Vip al Gran Premio è ben organizzata da società specializzate, con package a seconda delle possibilità dei visitatori. Ed è inutile nascondere che quello che tutti aspettano sono le esclusive feste in barca a Yas Island, dove si socializza con gente importante da tutto il mondo”.

“La marina affaccia direttamente sul circuito ed è difficilissimo recuperare dei posti barca durante quei giorni. Ogni anno io stesso mi trovo ad organizzare in prima persona questi eventi, e con i miei partner abbiamo 2 o 3 tra le migliori postazioni della marina, dove ormeggiamo yacht e megayacht. Naturalmente vista l’importanza degli ospiti non possiamo essere meno che perfetti, dall’aereo privato con cui i nostri ospiti arrivano negli emirati arabi alle auto di lusso come Ferrari, Lamborghini e Limousine che li attendono all’aereoporto, mentre uno yacht resta parcheggiato nella marina per lo spettacolo della Formula 1 ed il party. Durante il giorno poi gli ospiti, oltre a intrattenersi negli hotel a 5 stelle e in ristoranti di lusso pluripremiati, partecipano ad attività diverse a seconda dei gusti: di solito le donne vengono accompagnate a fare shopping nelle migliori boutique di Dubai, mentre gli uomini si dilettano in una battuta di pesca o con gli sport d’acqua” continua Sorrentino.

D: Quanto costa tutto questo?

R: I costi variano ovviamente a seconda dei servizi, noi operiamo solamente per una fascia di clienti alta, tra cui ci sono attori, personaggi dello spettacolo, calciatori, pugili, e Ceo di grandi aziende. Il pacchetto base parte dai 50 mila euro in su ma ci sono persone che acquistano la loro barca esclusivamente per il Gran Premio e poi la tengono qui negli Emirati per le loro vacanze. In questo caso parliamo di barche personalizzate al massimo realizzate in stile ‘Italian Design’ in un unico esemplare e costruite qui negli Emirati Arabi tramite Riviera Boat.

D: Chi ti piacerebbe incontrare a questo Gran Premio?

R: Mi piacerebbe rivedere negli Emirati Pio e Amedeo di Emigratis , quando sono venuti l’anno scorso non ho avuto la possibilità di incontrarli, ma ho visto abbastanza sui social per dire di volerli ancora qui.

D: Qual’ è stata la richiesta più strana ricevuta per il gran premio di Abu Dhabi?

R: Due anni fa era ospite al gran Premio Rihanna, e uno dei nostri clienti di cui non posso far nome per questione di privacy, prenotò una barca da 160 piedi completa di equipaggio, allestita per un mega party con fiumi di champagne per una spesa totale di 800 mila euro circa. “Per Rihanna non bado a spese” ci disse. Alla fine però la barca, interamente pagata, pronta per uno dei più esclusivi party del GP, rimase vuota, senza ospiti.

Giovanni Sorrentino è uno di quegli italiani che ha fatto successo all’estero, vive e lavora negli Emirati Arabi ed è famoso tra i Vip per il suo lavoro di yacht designer e per l’organizzazione di eventi di lusso.

Per saperne di più sulla dolce vita negli Emirati Arabi basta seguire il suo profilo Instragram SultanOfWind o il sito internet www.sultanofwind.com.

 

 

 

 

 

 

Fonte Instagram:  @sultanofwind

 

 

Woody Harrelson ospite a Positano

 

Floyd May Weather ospite a Dubai

 

 


 

 

 

 

 

 

Coppa America, la Sardegna lancia la sfida

Cagliari, 3 agosto 2018 – La Sardegna lancia ufficialmente la sfida alla Coppa America. A comunicarlo Renato Azara, patron di Adelasia di Torres, noto imprenditore della Gallura, che in una intervista ha spiegato come e perché intende sfidare i detentori della Coppa America, la cui prossima edizione si terrà ad Aukland in Nuova Zelanda, nell’estate australe del 2021.

Il progetto di Renato Azara è ben delineato e strutturato, con l’obiettivo principale di portare la cultura e le bellezze della Sardegna sotto i riflettori del mondo: “Affronteremo la sfida con il Circolo Velico di Arzachena supportato dalla Fondazione Adelasia di Torres, con lo scopo di raccontare al mondo la Sardegna. L’imbarcazione verrà costruita in Sardegna con la collaborazione dei maggiori centri di ricerca e porteremo nell’isola le migliori competenze per costruire la sfida più importante della nostra vita” spiega entusiasta Renato Azara.

Il team dell’Adelasia di Torres Sailing, nato dalla passione per le regate di Renato Azara, è promettente, e già nei primi 2 anni di vita ha trionfato nella classifica overall della Giraglia Rolex Cup 2017, conquistando sia la long distance race e sia la combinata lunga/costiere di St. Tropez, la Rolex Middle Sea Race 2016 (primi di classe e terzi overall) e in altre prestigiose manifestazioni.

La passione dell’imprenditore sardo poi, cresciuta man mano, ha portato il team a sperimentare in poco tempo manifestazioni ed esperienze veliche sempre nuove e differenti tra loro, come la Sailing Arabia The Tour, svoltasi nel Golfo Persico e dell’Oman nel 2016, la Maxi Rolex Cup a Porto Cervo, le principali regate veliche d’altura del Mediterraneo del circuito Rolex, e la 151 Miglia Trofeo Celadrin (secondi classificati overall).

“Nei prossimi anni intendo portare la Sardegna sulla vetta del mondo, attraverso la sfida alla Coppa America. Voglio che i sardi credano di più in se stessi, e che conquistino la giusta autostima in modo da affrontare con l’eccellenza le più grandi sfide al mondo. Vivere in Sardegna dovrà essere vista come una fortuna, e non come uno svantaggio” conclude l’imprenditore sardo.

L’intervista a Renato Azara, pubblicata su Youtube e sulla pagina facebook ufficiale del format, ha inaugurato il nuovo format ideato e condotto da Fausto Farinelli dal titolo “Il profilo delle cose che verranno“,  prodotto e distribuito da Media Web Channel.

Qui il link all’intervista a Renato Azara dove racconta la sua sfida alla Coppa America: www.youtube.com/watch?v=p3cuopPbJak

Qui il link all’intervista sulla pagina facebook del format “il profilo delle cose che verranno” https://www.facebook.com/2124961181094260/videos/2127313450859033/

 

 

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Contatti stampa:

faustofarinelli@hotmail.com

 

 

Dubai, lo yacht personalizzato tra le nuove tendenze del lusso

Dubai, 30 luglio 2018 – Dubai è da sempre considerata la città del lusso per eccellenza. Basta girare per le sue strade per accorgersi che tutto è incentrato sull’eccellenza, dalle costruzioni futuristiche alla moda, alle auto, agli hotel, tutto è basato sulla ricerca del lusso.

Oggi a Dubai sta nascendo una nuova tendenza: vip, ricchi imprenditori, amministratori delegati, e star dello sport e del cinema arrivano ultimamente nella city perché desiderano disegnare e creare la loro barca dei sogni, realizzata in un esemplare unico, esclusivamente per loro.

Tra i protagonisti di questa tendenza  l’italiano Giovanni Sorrentino, uno degli yacht designer del momento, trasferitosi a Dubai da un po’ di anni, a cui chiediamo di parlarci di questa nuovo trend del lusso.

D) Giovanni, perchè si sceglie il Middle East per costruire e progettare la propria barca personalizzata?

R) Innanzitutto perché qui la soddisfazione del cliente fa parte della cultura. E poi perché in Europa e USA la maggior parte dei cantieri non ha interesse a produrre barche di piccole dimensioni, solo per una unità, mentre qui a Dubai lo si fa per prestigio e non per arricchirsi.

D) Come definiresti la tua attività?

R) Spesso mi capita di dire che “io vendo sogni” anche se la risposta naturale dovrebbe essere “sono nel business delle barche ad offrire servizi alle persone che li richiedono”. A me però piace pensare di essere nel business delle “relazioni”, offrendo esperienze di lusso.

D) Chi sono i tuoi clienti?

R) Io ho amici, non clienti, da ogni parte del mondo. Attori, imprenditori e star dello sport che vengono qui a Dubai per scegliere la loro barca  dei sogni, approfittandone per fare una vacanza in un hotel lussuoso o festeggiare una occasione speciale.

D) Su cosa stai lavorando adesso?

R) In questo periodo sto lavorando a una coppia di barche specialmente disegnata per i gemelli Cameron e Tyler Wiklevoss. Sono famosi per aver fatto una enorme fortuna negli ultimi anni con i Bitcoin.

D) Qual è invece la richiesta più strana che hai ricevuto?

R) Recentemente ho ricevuto una richiesta da un imprenditore del settore dell’intelligenza artificiale per creare un ristorante galleggiante completamente gestito da robot.

D) Dopo aver disegnato questi modelli esclusivi, su misura in base alle esigenze del committente, dove vengono realizzati concretamente gli yacth?

R) Io lavoro con Riviera Boat (www.riviera.ae), un cantiere storico degli Emirati Arabi che ha una grande capacità produttiva, spazio a sufficienza e 400 operai sul posto capaci di soddisfare le richieste mie e dei miei clienti.

Per saperne di più su Giovanni Sorrentino basta seguire il suo sito internet www.sultanofwind.com o il profilo Instagram www.instagram.com/sultanofwind.

 

 

 

Dubai, tra le nuove tendenze del lusso la costruzione di uno Yatch su misura

 

 

Giovanni Sorrentino, designer di Yacht a Dubai

 

 

 

 

 

 

Disabilità: giro d’Italia a vela del velista disabile Marco Rossato, oltre tutte le barriere

Venezia, 27 aprile 2018 – L’Arsenale di Venezia è stato testimone indiscusso dell’inizio di un’impresa importante quanto il luogo fisico che l’ha ospitato: la partenza di Marco Rossato, velista con disabilità agli arti inferiori, che circumnavigherà i mari italiani in solitaria con il suo fedele cagnolino Muttley sul Trimarano Dragonfly800 Swing Wing.

Il progetto si chiama ‘TRI sail4all’ ed è organizzato dall’associazione I Timonieri Sbandati mentre il Trimarano è prodotto in Danimarca dall’omonimo cantiere che vanta oltre 50 anni di esperienza nel multiscafo.

Oltre cento persone da tutta Italia sono arrivate all’Arsenale di Venezia, cornice magnifica e piena di fascino, per essere presenti a questo momento così importante e per augurare “Buon vento” a Marco.

“Siamo molto contenti che la partenza di questa iniziativa si sia svolta proprio qui nell’antico Arsenale di Venezia – ha detto il Contrammiraglio Andrea Romani, Comandante dell’Istituto degli studi militari marittimi e del presidio Marina militare di Venezia – Queste iniziative sono in linea con ciò che la Marina fa da sempre, la Marina è da sempre sensibile ai temi della solidarietà civile”.

Il viaggio prevede 63 tappe e ha come obiettivi: rilevare e verificare l’accessibilità dei porti italiani, sensibilizzando le varie Autorità Locali affinché possano rendere i porti stessi sempre più fruibili da parte di tutti per tutti. In tal senso, durante il viaggio verranno effettuate riprese per raccogliere informazioni sull’accessibilità e sui servizi del porto ospitante e il tutto verrà poi condiviso in un’apposita mappa, consultabile online in forma gratuita.

Marco, inoltre, vuole dimostrare con questa esperienza che se la navigazione viene fatta con professionalità, chiunque ha il diritto di vivere il mare e che quindi la patente nautica dev’essere uguale per tutti.

Marco si propone inoltre una capillare diffusione dei princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, in perfetta continuità con il noto Progetto WoW (Wheels on Waves, ovvero “Ruote sulle onde”), che lo scorso anno ha visto Andrea Stella, amico di Rossato, solcare le acque dell’Atlantico e poi del Mediterraneo con il suo catamarano ‘Lo Spirito di Stella’.

“Con Andrea ci conosciamo dal 2009 e condividiamo sogni e progetti – ha detto Marco – Siamo tutti e due vicentini e insieme ci teniamo moltissimo a far passare il messaggio che se siamo riusciti a togliere le barriere dal mare non capiamo perché nelle nostre città ci sono tutte queste difficoltà”.

I prossimi pit stop saranno Chioggia e Ravenna e poi la discesa dell’Adriatico passando per la Puglia, la Calabria e la Sicilia per poi tornare verso Nord e finire l’avventura a Genova dove Marco parteciperà al Salone Nautico in programma il 22 settembre.

Il viaggio è reso possibile grazie alla preziosa disponibilità delle sezioni della Lega Navale e del Lions club.

Un camper attrezzato lo accompagnerà via terra, e Muttley, che ha già un suo fan club su Facebook, gli terrà compagnia cercando di non “fargli mai perdere la giusta rotta”.

Il cielo terso ha accompagnato le emozioni di tutti i presenti. Marco è salpato domenica intorno alle 13 tra i brindisi e gli applausi dei presenti, soltanto un attimo prima timorosi forse di possibili imprevisti erano in silenzio come in apnea, che lo hanno spinto verso il largo con lo sguardo e con il cuore.

Un grazie speciale va a B.Braun partner dell’iniziativa ‘TRI Sail4All’ che vuole supportare Marco nella sua impresa attraverso i dispositivi per incontinenza B. Braun, adatti anche agli sportivi, in modo da rendere il suo viaggio confortevole e sicuro.
B. Braun (www.bbraun.it) è un’azienda globale che opera dal 1839 al servizio della salute: da oltre 175 anni sviluppa farmaci, dispositivi medici e soluzioni per migliorare la Sanità in tutto il mondo. Le divisioni Aesculap, Hospital Care e Out Patient Market sviluppano soluzioni efficaci attraverso il dialogo costruttivo con clienti e partner per proteggere la salute e migliorare la vita delle persone, in modo sostenibile.

 

 

Il Capodanno di Rio de Janeiro: Copacabana vista dal mare

Rio de Janeiro, 1 gennaio 2017 – Chiamato “Réveillon“, il capodanno a Rio de Janeiro e’ una delle tradizioni più tipiche e famose della città: nella notte del 31 dicembre oltre un milione di persone si radunano sulla spiaggia di Copacabana per attendere e celebrare l’inizio del nuovo anno.

Tradizionalmente vestiti di bianco, iI colore della pace e della felicità, i partecipanti possono anche usare abiti di altri colori, a seconda dei desideri per il nuovo anno in arrivo:  il rosso e il rosa per l’amore, il giallo per la creatività, il verde per la tranquillità, il blu per la forza, e l’arancio per il coraggio. Anche l’oro fa la sua parte, richiamando desideri di prosperità e ricchezza.

Una serie di  palchi, montati lungo una delle spiagge  più famose del mondo, ospitano cantanti e offrono musica dal vivo, dalle 8 di sera fino all’alba.

A rendere l’atmosfera ancora più magica e surreale i fiori bianchi, in genere rose e gladioli, le candele accese nella sabbia, e le offerte rituali – visibili su tutta la spiaggia e sul mare –  in omaggio a Yemanjá, la Dea Africana madre degli Yoruba, venerata in tante forme come figura amorevole,  compassionevole, e come Dea della fertilità e degli oceani.

Infine, a mezzanotte, circa dodici minuti di fuochi d’artificio fanno da sfondo a milioni di baci, auguri e sorrisi, e a champagne o spumante spruzzati nell’aria.

Un’emozione unica e indimenticabile la si può vivere sulle onde della baia di Copacabana, dove i fuochi d’artificio colorano il cielo ed il mare in giochi di colore vivissimi, e si riflettono riecheggiando i suoni in tutte le direzioni.

Dal mare si possono vedere i palazzi di Copacabana illuminati dietro i fuochi, ed il monumento del Cristo Redentore illuminato in bianco sulla montagna del Corcovado, dietro Copacabana.

A questo link e’ possibile vedere una galleria di foto del capodanno di Rio a Copacabana visto dal mare, passato su una piccola barca da pesca: le foto mostrano l’uscita dal porto di Urca, il passaggio accanto a varie navi da crociera, fino alla baia di Copacabana ed i fuochi d’artificio.

Per visualizzare tutte le foto spettacolari del capodanno di Rio de Janeiro sulle spiagge di Copacabane consigliamo di vistare la  galleria online fotografica di ILoveRio.com al link https://iloverio.com/GALLERIES/REVEILLON/rio-de-janeiro-reveillon-at-sea.htm.

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