Roma, 4 novembre 2019 – È andato a Maurizio Costanzo il Premio alla Carriera del “Penisola Sorrentina” 2019. Lo storico giornalista, autore e conduttore televisivo, ha aperto sabato scorso con un suo omaggio la serata-evento del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, giunto alla ventiquattresima edizione.
Il riconoscimento alla carriera gli è stato consegnato a Roma dalla direzione organizzativa del Premio, in una riuscitissima serata-spettacolo di premiazione andata in scena al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento, e presentata, alla stampa, al Teatro Eliseo di Roma.
Condotta da Mario Esposito ed inserita nel cartello degli eventi di rilevanza nazionale ed internazionale della Regione Campania, la serata ha visto tra i premiati e i protagonisti Christian De Sica accompagnato dalla moglie Silvia Verdone, Sergio Cammariere, Vanessa Gravina, Giancarlo Magalli, Luca Barbareschi, Danilo Rea e tanti altri.
Nell’ omaggio introduttivo video rivolto ai colleghi premiati, agli ospiti, alla stampa e al pubblico del prestigioso Premio, Costanzo ha evidenziato la centralità della cultura e della provincia solerte ed operosa.
“Questo Premio è bellissimo. Io ringrazio perciò quanti me lo hanno voluto consegnare . Devo dire che mi piacciono le manifestazioni che nascono dalla provincia, dalla provincia intelligente, dalla provincia che ci tiene non tanto a premiare un cantante ma a premiare altro”, ha detto il re del talk show televisivo.
Il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, evento di punta della cittadina costiera, presente alla Borsa internazionale del Turismo in programma a Fiera di Milano City dal 10 al 12 febbraio. Per Debora Caprioglio: “ I premi fanno bene ai territori e all’anima”
Milano, 6 febbraio 2019 – Piano di Sorrento, cittadina costiera del Golfo di Napoli , sarà presente alla Borsa Internazionale di Milano, in programma a Fiera Milano City dal 10 al 12 febbraio.
Il ridente centro della Penisola Sorrentina sarà rappresentato dal suo evento culturale di punta: il Premio internazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, giunto quest’anno alla ventiquattresima edizione e facente parte delle 1364 iniziative che l’Ufficio Unesco del Mibac ha selezionato nel 2018 per l’Agenda dell’anno europeo del Patrimonio culturale.
“È un Premio favoloso”, ha dichiarato il Sottosegretario ai beni e attività culturali Lucia Borgonzoni.
Il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” giunge quest’anno alla ventiquattresima edizione e dalla fine di settembre alla fine di ottobre proporrà una serie di iniziative, spettacoli, laboratori che costituiranno momenti attrattivi per la città, per i suoi abitanti e peri i suoi turisti.
“Il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® rappresenta una grande realtà per Piano di Sorrento e tutta la Penisola Sorrentina. È un Premio che si è aperto alla città, alle associazioni, alle scuole. È una realtà importante per il nostro paese, che nel 2018 ha avuto anche i riconoscimenti del Mibac “Città che legge” e la Bandiera Blu per i servizi turistici offerti. Con il patron del Premio Mario Esposito, l’Assessore al ramo Carmela Cilento e il dirigente del settore cultura e turismo Giacomo Giuliano lavoreremo perché il Premio diventi sempre più un volano per Piano di Sorrento in Italia e nel mondo”, afferma il Sindaco di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino.
La kermesse, che lo scorso anno ha visto anche la partecipazione dell’Ambasciata del Giappone, coinvolge ogni anno protagonisti nazionali della tv e dello spettacolo ed è inserito nel cartello dei grandi eventi dell’Assessorato al turismo della Regione Campania diretto da Corrado Matera.
Lo scorso anno tra i premiati Sandra Milo, Paolo Ruffini, Bianca Atzei con Jonathan Kashanian, Povia, Anna Capasso, Michele Cucuzza e l’attrice Debora Caprioglio
“Il Premio Penisola Sorrentina è un premio importantissimo. I premi poi fanno bene all’anima. Ci rendono fieri di fare questo lavoro e ti fanno sentire amata”, ha dichiarato la Caprioglio resa celebre anche per i sodalizi cinematografici con Kinsky e Tinto Brass, premiata a Piano di Sorrento per il monologo teatrale autobiografico, scritto per lei dal regista Francesco Branchetti, “Debora’s love”.
Una sezione speciale del Premio, dedicata al patrimonio culturale materiale ed immateriale, è promossa in collaborazione con la Regione Campania, lo scorso anno presente alla kermesse con il Direttore generale per le politiche culturali ed il turismo, Rosanna Romano, e il delegato del Presidente della Regione Campania Bruno Cesario.
I visitatori potranno così scoprire tutte le offerte della manifestazione attraverso il prestigioso annuario che sarà distribuito nell’area istituzionale della Regione Campania con una veste editoriale elegante: la copertina è stata realizzata dal graffitista internazionale Jorit in collaborazione con Giuseppe Leone.
L’attrice Debora Caprioglio tra le premiate del Premio Penisola Sorrentina 2018
Il patron di Palazzo Meridiana ed ambasciatore del sindaco Bucci, Davide VIZIANO, ha partecipato al Premio nazionale “Penisola Sorrentina” portando la bandiera di Genova e consegnando una caravella in filigrana d’oro donata dalla Regione Liguria al Sindaco di Torre del Greco Giovanni Palomba. Ilaria Cavo: “Le nostre comunità vicine”. Sul palco Jonathan e Bianca Atzei con le magliette di “Genova nel cuore”.
Genova, 7 novembre 2018 – “Una data: 14 agosto del 2018. Un orario: 11.36 . L’altezza si è abbattuta, azzerata, e tutta Genova è precipitata nel mare. L’anima di 43 persone è stata tolta di botto dai loro corpi”. Con queste parole il patron del Premio internazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, Mario Esposito, ha introdotto il momento speciale “Genova nel cuore” insieme a Jonathan Kashanian, modello e volto televisivo premiato come “artista dell’anno”.
È stato il noto personaggio, protagonista con Bianca Atzei (premiata anche lei a Piano di Sorrento col “Penisola Sorrentina 2018”) dell’ultima edizione dell’ “Isola dei famosi” a dedicare a Genova, alle famiglie sfollate, ai vigili del fuoco, agli uomini e donne dei soccorsi, alle famiglie delle vittime di Torre del Greco presenti in teatro una poesia scritta da Cesare Viviani per uno speciale ed accorato momento dedicato alla tragedia del Ponte Morandi.
“Non una commemorazione, ma un doveroso omaggio di un Premio che vuole essere un vero contenitore di cultura e di sentimento”, spiega l’organizzatore e conduttore della serata Mario Esposito.
Sul palco del “Teatro delle Rose” di Piano di Sorrento (Napoli) a campeggiare la Croce di San Giorgio, emblema della Città di Genova.
Una caravella in filigrana è stata donata dalla Regione Liguria al Sindaco della Città di Torre del Greco, Giovanni Palomba che – insieme con l’Assessore Anna Pizza – ha dedicato il premio ai quattro ragazzi vittime del Ponte Morandi, cui verrà dedicato un monumento cittadino: Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Antonio Stanzione e Gerardo Esposito.
A corredare la consegna, un messaggio istituzionale dell’Assessore della Regione Liguria Ilaria Cavo rivolto al Sindaco e alla comunità di Torre del Greco:
“ Caro Sindaco, è con commozione che la Regione Liguria Le offre in dono uno dei simboli della nostra Regione. Un’imbarcazione in filigrana che vuole unire le nostre Comunità, ora più che mai vicine in questa tragedia che ha colpito al cuore i nostri territori. Le vele spiegate perciò sono il simbolo, in questo momento di difficoltà, della voglia di reagire. In questi mesi del disastro del Ponte Morandi tutta Italia ha avuto “Genova nel cuore” : questo dono è per dirvi che nel cuore di Genova ci siete anche voi, con il ricordo dei vostri ragazzi”.
Sincera ed istituzionale la testimonianza del Sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, e dell’Assessore alla cultura Carmela Cilento : “Il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito® costituisce l’evento di punta della nostra Città,. Oltre a valorizzare la vocazione turistica della penisola sorrentina la kermesse si rivolge, con una particolare sensibilità, anche alle comunità di altre regioni, alle loro storie culturali e, purtroppo, anche ai loro drammi”.
Il Premio, promosso con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della RAI, è inserito nel cartello dei grandi eventi dell’Assessorato al turismo della Regione Campania, retto da Corrado Matera).
Nel parterre degli ospiti il Generale dei Carabinieri Maurizio Stefanizzi, il Sottosegretario ai beni e attività Culturali Lucia Borgonzoni, il Direttore Generale per le politiche culturali ed il turismo della Regione Campania Rosanna Romano, il capo staff del Governatore Vincenzo De Luca Bruno Cesario, i consiglieri regionali della Campania Mario Casillo e Alfonso Longobardi, il Prefetto della Repubblica Mario Esposito.
A concludere il momento commovente, con oltre mille persone in piedi, la consegna da parte di Davide Viziano delle magliette di “Genova nel cuore” agli artisti Jonathan Kashanian e Bianca Atzei.
“Sono momenti difficili. Io che faccio parte del mondo dello spettacolo sono abituato ad entrare nelle case della gente per portare un sorriso. Ma quando viene chiesto a noi artisti, comunicatori di essere testimoni di un momento delicato quello è un momento complesso, in cui bisogna stare attenti. Quando c’è di mezzo la sofferenza, il dolore, l’ingiustizia, la perdita, qualunque cosa tu dica non è mai abbastanza, non è adatta, è fuori luogo. Allora forse è meglio tentare con un abbraccio, un ascolto. E io mi sono voluto aiutare con una poesia. Non ho voluto leggerla né da un gobbo né dal telefonino. Ho voluto scriverla a mano per sentire l’amore della verità di cui ora abbiamo bisogno”, ha dichiarato Jonathan.
La caravella consegnata dalla Regione Liguria al Sindaco di Torre del Greco
Jonathan e Bianca Atzei con le magliette di “Genova nel cuore”
Nell’anno del centenario l’Eliseo ospita la presentazione della 23esima edizione del Premio nazionale diretto da Mario Esposito. Alla musa di Fellini Sandra Milo verrà consegnato il premio alla carriera.
Roma, 8 ottobre 2018 – Mercoledì 10 ottobre 2018, alle ore 11, in Via Nazionale, nel foyer del Teatro Eliseo, che celebra quest’anno la stagione del centenario, si svolgerà la presentazione e la proclamazione dei vincitori della XXIII edizione del Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla RAI Radio Televisione Italiana, facente parte dell’Agenda dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale.
Il Premio, inserito nel cartello dei grandi eventi della Regione Campania, è concepito come una esposizione italiana delle culture e si premiano attori, protagonisti ma anche filiere e prodotti dello spettacolo.
Lo spettacolo di premiazione si svolgerà al teatro delle Rose di Piano di Sorrento il 27 ottobre.
All’evento hanno aderito organismi culturali attivi nella promozione culturale sul piano internazionale, come l’Ambasciata del Giappone e la Fondazione Matera 2109 Capitale Europea della Cultura.
Alla cerimonia di proclamazione interverranno come relatori Mario Esposito, Direttore generale del Premio, Luca Barbareschi, Presidente Sezione Teatro del Premio e Direttore artistico Teatro Eliseo, Anna Prisco, Scrittrice e Vincenzo Iaccarino, Sindaco di Piano di Sorrento.
Durante l’anteprima romana sarà consegnato il Premio “Penisola Sorrentina” 2018 alla carriera a Sandra Milo, l’umana diva di Federico Fellini.
il premio stato fondato nel 1996 come appuntamento legato alla poesia: tra gli storici vincitori Maria Luisa Spaziani (la celebre “Volpe” del Nobel Eugenio Montale), Michele Sovente (Premio Viareggio), Giovanni Raboni ed Alberto Bevilacqua. Oggi il premio è un evento cross mediale e uno spettacolo culturale, riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri “di rilevanza nazionale ed internazionale”.
Nel palmares nomi prestigiosi come quelli di Giancarlo Giannini, Pippo Baudo, Lino Banfi, Leo Gullotta, Giancarlo Magalli e dei premi Oscar Fred Murray Abraham e Nicola Piovani.
Al Teatro Eliseo di Roma la presentazione della 23esima edizione del Premio Penisola Sorrentina: il teatro celebra quest’anno i suoi cento anni di storia
Mario Esposito con Giancarlo Magalli, vincitore nel 2017 della sezione Dino Verde.
Napoli, 3 settembre 2018 – Il 30 settembre partirà la 23a edizione del premio nazionale “Penisola Sorrentina” inserita nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. La storia della kermesse è indissolubilmente legata alla storia del suo fondatore Arturo Esposito, poeta ed un insegnante ispirato da Sorrento e dal Salento, dove il Comune di Tuglie, in Puglia, dieci anni fa pubblicò il suo ultimo libro di poesie.
Fu un poeta, Arturo Esposito, oltre che insegnante di Piano di Sorrento, e per primo capì l’opportunità di legare stabilmente al nome della penisola sorrentina un appuntamento culturale di valore nazionale.
Fu lui a fondare, a metà anni 90 anni, un concorso di poesia che portasse il nome della terra delle sirene, quella penisola sorrentina che durante il ‘grand tour’ottocentesco aveva ispirato viaggiatori, raccontatori e dipingitori della bellezza.
È negli anni duemila che il premio da lui fondato comincia ad aprirsi anche ad altri temi, ad offrire giorni di studio che si concludono con una prestigiosa premiazione. E poi venne l’incontro con altri luoghi ed altre regioni come la Liguria e il Salento .
Prima a Sorrento e poi a Piano di Sorrento il premio ha portato il gotha della cultura italiana ed internazionale. Poeti famosi come Maria Luisa Spaziani, la musa del nobel Eugenio Montale che egli chiamava “La volpe” o Michele Sovente, vincitore del “Viareggio”, o Giovanni Raboni, principale esponente della poesia lombarda.
Nella giuria Arturo Esposito invitò importanti intellettuali ed accademici italiani: Antonio Piromalli dell’Università di Cassino; Emerico Giachery segretario generale dell’Arcadia (la famosa Accademia che nel 1690, intorno alla figura di Cristina di Svezia, venne fondata da Gian Vincenzo Gravina e da Giovanni Mario Crescimbeni); Giuliano Manacorda; Alberto Frattini insigne studioso di Leopardi; Vittoriano Esposito tra i maggiori esperti su Ignazio Silone; Francesco D’Espiscopo, critico tra i maggiori studiosi di Alfonso Gatto; Renato Filippelli, docente all’Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli; Sirio Guerrieri poeta della linea ligure e Ninny Di Stefano Busà, poetessa milanese.
Nel 2004, dopo la sua morte il timone organizzativo è passato al figlio Mario, giornalista e conduttore. Il Premio, non più legato alla poesia, si è trasformato in una rassegna itinerante legata all’arte e alla cultura a 360 gradi, con sezioni diverse e riconoscimenti per il teatro,il cinema, la televisione, la musica, la letteratura.
Una sorta di zona franca in cui si incontrano culture diverse. In cui convivono il colto ed il popolare, premi Oscar e politici, giovani interpreti e nomi noti. Cultura nel senso più alto del termine. Al limite della contaminazione e della sperimentazione.
Oggi il Premio è annoverato tra i grandi eventi della Regione Campania oltre che essere riconosciuto di rilevanza nazionale ed internazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tutto però ebbe inizio dall’intuizione di Arturo Esposito.
Ma chi era Arturo Esposito?
Nato a Nocera Inferiore (Sa) nel 1942, è morto nel Salento, a Casarano (Le), nel 2004.
Allievo di Carlo Salinari e Roberto Mazzetti, laureato in pedagogia, insegnava nella scuola primaria, dedicandosi al mondo dell’infanzia anche attraverso studi pedagogici.
Numerosi i saggi e gli articoli pubblicati su problematiche sociali e letterarie, tra cui si ricordano. “Universo e società nella poesia contemporanea”, “Droga, famiglia, scuola e società”, “Alfabetizzazione”, “Emarginazione, famiglia e società”, “Giacomo Leopardi: frammenti di luce, di fede, di speranza”. Per la poesia ha pubblicato “La Voce dell’anima” (Editore Cannarsa, prefazione di Vittorio Vettori).
Il Comune di Tuglie, in Salento, dieci anni fa pubblicò la raccolta postuma “Porto con me Gallipoli”, curata da Antonio Rima, contenente i testi inediti del poeta sorrentino e salentino adottivo
Suoi testi poetici sono presenti, inoltre, in volumi specialistici, tra cui la collana “L’altro Novecento” curata da Vittoriano Esposito per Bastogi Editore e la Storia della letteratura italiana “L’eredità letteraria” (Esselibri – Simone) curata da Renato Filippelli.
Per il valore culturale delle sue attività ha ottenuto dal Presidente della Repubblica il Diploma di benemerenza con medaglia d’argento e le onorificenze di Cavaliere e Commendatore al merito della Repubblica Italiana.
Al “Premio Penisola Sorrentina” Arturo Esposito (al centro) con il Commissario della Biennale di Venezia Luciano Caramel (a sx) e il Direttore generale del Ministero della Cultura Francesco Sicilia (dx)
Parigi, 28 maggio 2018 – Si è spento Lucio Covello, psicanalista di fama internazionale. Il professore aveva insegnato clinica delle malattie nervose e mentali all’Università di Parigi e viveva tra la Francia e la Penisola Sorrentina, nella splendida riviera di San Montano, a Massa Lubrense.
Amico medico dei Presidenti della Repubblica Francois Mitterand e Francesco Cossiga, Covello è stato tra i fondatori del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, il prestigioso evento che si svolge da 23 anni a Piano di Sorrento e che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha riconosciuto di rilevanza nazionale ed internazionale.
Fu del prof. Lucio Covello la volontà di assegnare, nel 2004, il Premio Penisola Sorrentina a Francesco Cossiga per il volume: “Per carità di patria”.
Tra gli altri interventi rilevanti in senior alla kermesse culturale, si segnala il contributo di studio “Il malinteso di Narciso”: il testo, ideato e redatto dal medico ricercatore nel 1975 per il Congresso internazionale di psicanalisi di Milano venne, a distanza di trent’anni, adattato, rielaborato e dedicato in esclusiva alla mostra “L’unità: mito e storia” dell’artista sannita Giuseppe Leone: la mostra si svolse all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, in collaborazione con il Gruppo industriale Viziano.
Il testo critico-scientifico di Covello è pubblicato all’interno del volume “Ritratti – percorsi saggi ed esperienze del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®, curato da Mario Esposito per Il Denaro Libri e presente ancora oggi in alcune delle biblioteche nazionali più prestigiose tra cui la Malatestiana, la prima biblioteca civica di Italia e di Europa.
Lucio Covello trovò nei “Narcisi” di Giuseppe Leone l’espressione artistica più sincera ed efficace del superamento della concezione classica e banale di narcisismo inteso come innamoramento di se stessi e della propria bellezza. Ed è qui che risiede il malinteso! Il narcisismo secondo Covello – ed è quello che anche Leone bene riesce a comunicare attraverso i suoi disegni – è intimamente connesso a frustrazioni, perversioni ed inconsci e complessi legami parentali, in particolar modo con la figura materna.
Il direttore del Premio “Penisola Sorrentina” Mario Esposito e l’artista Giuseppe Leone, nell’esprimere solidarietà alla moglie Grazia e all’intera famiglia, desiderano ricordare commossi l’amico Covello, proprio attraverso la sua voce con un breve stralcio, che costituisce il cuore delle riflessioni esposte dallo studioso, tratto dal saggio “Il malinteso di Narciso”:
« (…) Quindi dall’inizio Narciso sarebbe obbligato a guardare l’immagine che gli presenta lo specchio, e che lo fissa nell’impotenza a guardare dietro, senza doverne morire. Per Narciso guardare sarebbe conoscere solo la metà del suo desiderio; l’altra metà trovandosi nello sguardo della madre.
E non c’è dubbio che lo sguardo di Liriope fu amoroso più di ogni altro, perché suo figlio non fosse in pericolo. Infatti non si contano le ninfe che Narciso respinse, fortificandosi, di fronte alla tentazione dei sostituti materni. In tal modo, riservandosi alla madre, egli si preservava dal destino mortale che gli era stato profetizzato.
La ninfa Eco rappresenta il parossismo del tentativo di inganno, nello scenario dei boschi mitologici, là dove Liriope, come un deus ex machina , orchestra quest’ultima prova prima che la purificazione possa permetterle di possedere, per sempre, l’oggetto amato. Cosa avrebbe potuto temere Narciso dall’amore delle ninfe e di Eco in particolare, se dietro non ci fosse stato lo spettro del mostro materno?
Eco eliminata, Liriope dovette considerarsi ormai tranquilla: il suo Narciso per lei, puro, viatico innocente del su desiderio, che lui non conoscerà mai. Che non conoscerà mai se non conoscerà se stesso! Ma gli Dei, per i quali l’incesto è di prammatica, non potevano mostrarsi tolleranti; tanto più che loro sapevano bene che il desiderio era dentro Narciso, ma che esso era inoffensivo finché non fosse riflesso.
E spinsero Narciso, ormai liberato dalle attenzioni materne, verso una semplice sorgente: da un lato la pietra generatrice,da cui sgorga l’acqua pura, dall’altra il fiume che sfocia, turbolento, nel mare; una nuova alternativa, quindi, per il figlio di Lirioep: ritornare alla sorgente materna/paterna, o discendere il fiume, rappresentante di questo stesso padre? (…)» .
L’opera di Giuseppe Leone “Narciso e Liriope” sulla interpretazione incestuosa del narcisismoLucio Covello fu amico medico del Presidente francese Francois MitterandNel 2004 Lucio Covello propose alla giuria di assegnare il Premio “Penisola Sorrentina” al Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga, il quale accettò di buon grado il riconoscimento sorrentino., tratto dal saggio “Il malinteso di Narciso”:
Teatro, arte, cinema, giornalismo. Ma anche musei e beni culturali. In preparazione la kermesse culturale di rilievo nazionale con la sezione Dino Verde che festeggia cinque anni. Il patron Mario Esposito cita Luca Barbareschi: “Il nostro è un Paese che spesso punisce il successo. Il segreto è non mollare”.
Napoli, 21 maggio 2018 – È in piena fase preparatoria l’edizione 2018 del Premio nazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®. La kermesse, organizzata dall’ente di cultura e promozione sociale “Il Simposio delle Muse”, si svolgerà il 27 ottobre a Piano di Sorrento e anche quest’anno premierà personaggi di spicco del panorama culturale nazionale ed internazionale.
Fondato dal poeta Arturo Esposito come Premio di poesia, il riconoscimento nel tempo è diventato un contenitore culturale multimediale e trasversale. Novità di questa 23a edizione sarà lo sguardo rivolto al sociale. Mario Esposito è il patron della rassegna.
Direttore, allora ci sono cambiamenti in vista per questa edizione 2018? Più Più che cambiamenti direi evoluzioni ed innovazioni. Tutti i format con il tempo rischiano di usurarsi. Ed i premi non sono immuni da tale meccanismo. Ecco perché nell’anno europeo del patrimonio culturale abbiamo deciso di rivolgere anche la nostra attenzione all’offerta museale e poi di rivolgere l’attenzione alla promozione sociale e ai giovani.
In che maniera? Alcune sezioni premieranno interpreti e prodotti artistici di qualità che sono stati dedicati a problemi sociali di scottante attualità come, ad esempio, la lotta alla camorra, le diversa abilità, le storie di donne. Poi c’è un progetto di arti visive, “Copertina d’autore” che sarà rivolto ai giovani artisti attivi in campo internazionale e che sarà diretto da Giuseppe Leone e che vedrà quest’anno protagonista lo street artist internazionale Jorit.
23 anni non sono pochi! Ma qual è Il segreto di questo Premio? Uno su tutti: la passione. Essa è la condizione essenziale per dar vita ad un altro segreto che è la continuità. Spesso infatti i premi nascono ma dopo qualche edizione, magari anche televisiva o roboante, muoiono e svaniscono. La passione è poi alla base anche di altri due elementi che contribuiscono alla continuità di un evento: la sinergia e lì apertura verso nuovi orizzonti. Si lavora per un obiettivo comune: esaltare il patrimonio e la nostra identità culturale; ricordarci che l’Italia è il paese delle eccellenze ma che spesso, come dice Luca Barbareschi (direttore del Teatro Eliseo di Roma e amico del Premio 2018) “punisce il successo”. Il segreto però- ricorda lo stesso Barabareschi- “è non mollare”. Come ogni anno anche noi cerchiamo di fare.
Quali saranno le sezioni dell’edizione 2018? Il Premio è dedicato alle “Humanities”. Per cui spazio sarà offerto al giornalismo, al cinema, al teatro, alla canzone d’autore. La narrativa del Premio , il format, saranno costruiti su un concept che fa della serata-spettacolo una sorta di Esposizione campana della cultura italiana. Pertanto oltre che interpreti si premieranno filiere, prodotti televisivi e progetti culturali di alta qualità.
Il Premio “Penisola Sorrentina” annovera nel suo palmares anche un Capo di Stato e dei Premi Oscar. Sì, l’albo d’oro è particolarmente ricco. Il Premio è stato vinto dal Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga e dagli Oscar Nicola Piovani e Fred Murray Abraham. Tanta poi la letteratura e la saggistica con i nomi di Giovanni Raboni, Michele Sovente, Edoardo Sanguineti, Alberto Bevilacqua, Maria Luisa Spaziani, Elio Pagliarani. Walter Veltroni. Tanto giornalismo con Mario Orfeo, Magdi Allam, Mario Giordano, Alessandro Sallusti, Toni Capuozzo, Antonello Piroso, Roberto Napoletano. Ma anche tanto spettacolo: cito, tra tanti, i nomi di Luca Barbareschi, Giancarlo Giannini, Giuliano Gemma, Lando Buzzanca, Eugenio Bennato, Francesco Branchetti e Barbara De Rossi, Lino Guanciale, Roberto Vecchioni, Giulio Scarpati, Ugo Pagliai, Francesca Cavallin.
Poi c’è il premio speciale dedicato a Dino Verde che quest’anno festeggia cinque anni. Il “Premio Dino Verde” è una sezione speciale per la tv che abbiamo istituito nel 2014, a dieci anni dalla morte del grandissimo autore, insieme con Gino Rivieccio e Gustavo Verde (ndr. figlio di Dino) che ne sono i responsabili. Dino Verde è stato autore di format indimenticabili come “Scanzonatissimo” e di canzoni intramontabili come “Resta cu mme” e “Piove” scritte per Domenico Modugno oppure “Romantica” per Renato Rascel o ancora “Che mm’ e’ ‘mparato a ‘fa” per Sofia Loren. Premiati in questi anni sono stati Lino Banfi e Riccardo Cassini, Pippo Baudo, Leo Gullotta, Giancarlo Magalli. Per l’edizione del quinquennale molto probabilmente punteremo ad un nome che abbini a talento artistico e notorietà anche simpatia e verve comica.
Nel corso degli anni molte e qualificate sono state le attestazioni e le dichiarazioni sul valore e l’importanza rivestiti dal Premio “Penisola Sorrentina”. Da quella del Presidente Emerito GiorgioNapolitano a quella dell’Assessore al Turismo della Regione Campania Corrado Matera. Il Premio gode però anche di riconoscimenti e patrocini importanti da parte delle più alte istituzioni; l’edizione 2018 è stata insignita del Premio del Senato della Repubblica e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo ha concesso il proprio patrocinio per la rilevanza nazionale ormai raggiunta dalla kermesse.
Mario Esposito con Giancarlo Magalli, vincitore nel 2017 della sezione Dino Verde.
Milano, 15 maggio 2018 – Sarà Jorit, lo street artist di fama internazionale di cui resta ignota l’identità, il protagonista di “Copertina d’Autore”, il nuovo progetto dell XXIII edizione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, con la direzione organizzativa di Mario Esposito e il coordinamento di Giuseppe Leone.
Di Jorit non si conosce l’identità, si sa solo che partito da Napoli anni fa è oggi tra gli street artists più famosi ed apprezzati nel mondo e grazie alla presenza del famoso street artist “Copertina d’Autore” sarà un progetto artistico di rilievo internazionale, nell’ambito della XXIII edizione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, evento già riconosciuto di alta cultura e patrocinato da diverse istituzioni, compreso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
“Copertina d’Autore” intende guardare ai giovani talenti italiani attivi nel campo dell’arte visiva, in ambito internazionale e avrà come curatore e coordinatore artistico il maestro Giuseppe Leone: ogni anno un’équipe guidata da Leone e composta da giornalisti ed editori campani selezionerà un artista per realizzare la “Copertina d’Autore” del Premio.
Un progetto di produzione editoriale che farà del book dei Premiun libro d’arte itinerante, perché le mani lo sfoglieranno, la rete lo diffonderà, le fiere del turismo lo distribuiranno; non un semplice annuario dei premiati, quindi, ma un vero e proprio catalogo di profili e storie di premiati di rilevanza nazionale, con una copertina d’autore che, in qualche modo, esalterà e racconterà le emozioni dei protagonisti.
Gli elementi del racconto iconografico che l’artista internazionale selezionato dovrà elaborare, secondo uno stile sintetico, che ben si presti alla grafica di un volume d’arte, saranno quelli legati al territorio campano ed al concetto mitologico del Mediterraneo, tra cui il Vesuvio, il mare, le sirene, simboleggianti l’uomo, la vita, il talento.
Il Premio Penisola Sorrentina, attraverso l’arte visiva, rinforza così la propria presenza e la propria suggestione comunicativa all’interno dell’immaginario culturale italiano ed internazionale, anche mediante l’interazione delle filiere e dei Paesi con cui la kermesse entrerà in contatto.
In tale suggestione visiva, come non ricordare, infatti, i manifesti pubblicitari di Henri de Toulouse-Lautrec che nel tempo resero celebre l’immagine dei locali artistici e culturali di una Parigi di primo Novecento (DivanJaponais, Moulin Rouge: Bal Tous le soirs, Aristide Bruant all’Ambassadeurs, tanto per citarne alcuni)?
L’intento del maestro Leone, dunque, è quello di riportare l’arte ad una importante ed originaria forma di qualità, finalmente lontana dalla proliferazione di una serie di eventi non più volti a veicolare il messaggio profondo dell’arte, da cui oggi siamo subissati senza più distinzione tra quantità e qualità. La Copertina d’autore si proporrà come nuova forma di ricerca nell’ambito dei talenti meritevoli e di una valorizzazione del sistema cultura, in quanto volano per una profonda sperimentazione, autentica, vera e sapiente.
Esempio tangibile ne è la scelta, per la prima copertina del 2018, caduta sul noto street artist di fama internazionale, Jorit. I suoi lavori, apprezzati e richiesti nei cinque continenti, divenuti iconografia umana universale, raccontano storie piccole e grandi. Lo studio di Jorit si nutre di viaggi in Africa orientati alla conoscenza delle tribù e dei rituali primitivi dell’uomo. Tra i recenti lavori si segnala quello in cui ha dato volto contemporaneo a Boemondo ed Alberada di Buonalbergo.
Ad arricchire il fascino e la suggestione della sua opera resta il mistero sulla sua identitàfisica, ancora da svelare.
Giuseppe Leone con il misterioso street artist internazionale JORIT
A Sorrento il direttore della kermesse ha incontrato Lino Guanciale, protagonista del film “Arrivano i Prof”. In vista cambiamenti ed evoluzioni per la rassegna culturale di rilievo nazionale giunta alla ventitreesima edizione.
Napoli, 26 aprile 2018 – È cominciato un serrato calendario di incontri per definire strategie, cast e organigramma del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, giunto alla ventitreesima edizione. In occasione degli Incontri internazionali del Cinema di Sorrento il direttore Mario Esposito ha incontrato l’attore Lino Guanciale.
“Mi ha fatto piacere tornare a Sorrento per presentare il mio nuovo film. Piacevole è stata anche l’occasione di parlare con Mario Esposito a proposito del nuovo Premio Penisola Sorrentina. Confesso che mi sono trovato benissimo lo scorso anno quando sono stato premiato dall’amica e collega Francesca Cavallin. Un’organizzazione perfetta. E da abruzzese ritengo che avere nel sud premi come il Penisola Sorrentina sia un vanto da coltivare. Continuerò ad essere vicino a Mario e al Premio”, ha dichiarato Lino Guanciale.
Guanciale è protagonista de “La porta rossa”, è pronto a tornare a Trieste per girare la nuova serie del fortunatissimo noir e dal prossimo mese sarà al cinema con il film “Arrivano i Prof”, insieme con Maurizio Nichetti, Roccho Hunt e Claudio Bisio.
L’edizione 2018 del Premio Penisola Sorrentina, riconosciuta di rilievo nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed Il Turismo, si svolgerà a fine ottobre. Entro la fine di maggio il direttore nominerà ufficialmente tutti i consulenti dell’edizione 2018 per definire la rosa dei premiati.
Destinatari del riconoscimento, promosso dall’ente di cultura e di promozione sociale “Il Simposio delle Muse” e concepito come una Esposizione delle culture in Campania, sono gli interpreti ma anche prodotti e filiere del sistema culturale italiano.
Da domenica 11 febbraio a martedì 13 febbraio alla BIT di Milano sarà presente il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”. In serbo una serie di novità e di cambiamenti per la la rassegna nazionale di cultura e spettacolo che l’attore Lino Guanciale definisce un’ eccellenza per la Campania e per il mezzogiorno. “L’assegnazione di questo premio rappresenta il più autentico riconoscimento dell’esperienza e delle capacità artistiche”, dichiara il Sottosegretario al Turismo e ai Beni Culturali.
Napoli, 8 febbraio 2018 – Il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” punta alla valorizzazione del territorio in occasione della BIT, la Borsa Internazionale delTurismo di Milano, in programma al quartiere espositivo di Fieramilano City da domenica 11 a martedì 13 febbraio con la partecipazione di migliaia di visitatori, giornalisti specializzati, operatori turistici.
Al prestigioso evento fieristico internazionale il Premio “Penisola Sorrentina” si presenta come evento nazionale di rilievo della Regione Campania, che quest’anno raggiunge quota 23 edizioni.
Il premio si afferma sempre più come appuntamento di promozione territoriale, che annovera nel palmares nomi di rilievo come Giancarlo Giannini, Pippo Baudo, Leo Gullotta, Lino Banfi, Francesco Cossiga, Walter Veltroni, Giancarlo Magalli, Barbara De Rossi, Luca Barbareschi e degli Oscar Nicola Piovani e Fred Murray Abraham, solo per citarne alcuni.
Tutti i premiati, attraverso questa kermesse, restano legati in qualche modo alla penisola sorrentina e se ne fanno ambasciatori di bellezza e di potenzialità culturali.
“Sono rimasto molto impressionato dalla qualità del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito, dalla grande frequenza di pubblico, dal parterre dei premiati e dalla capacità dell’intera macchina organizzativa. Da uomo del sud sento l’importanza di avere kermesse di grande importanza come questa nel mezzogiorno”, dichiara il volto noto della fiction italiana Lino Guanciale, protagonista assoluto della serie Rai “La porta rossa”
A Guanciale fa eco Giancarlo Magalli che non esita a sottolineare il primato della Campania, su cui fa leva la promozione turistica:
“ Sono contento di aver ricevuto il premio Dino Verde per la tv nell’ambito della rassegna nazionale della Penisola Sorrentina anche perché io CivitavecchiaSi tratta di un amore vero. Non è che magari domani vado a Trento e dico la stessa cosa”, dichiara lo storico conduttore de “I Fatti vostri”.
Aggiunge Magalli: “Esistono dei marcatori, degli indicatori che definiscono il livello di civiltà di una regione, di un popolo, di una nazione: sono l’arte, la musica, la poesia, il teatro, la gastronomia. L’unica regione in Italia che li ha tutti è la Campania. Non ci sono altre regioni in Italia! La civiltà della Campania è imbattibile!”
Su tutti questi ingredienti punterà, dunque, l’offerta turistica campana al cui interno si inserisce il Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito ®”, la cui importanza viene evidenziata anche dai responsabili del turismo campano e nazionale, l’assessore al Turismo della Regione Campania Corrado Matera (“Attraverso manifestazioni d iquesto tipo si accendono i riflettori su uno scenario inmitabile, sulle energie di territori che sono vivi sempre, anche fuoroi stagione”) e il Sottosegretario al Turismo e Beni Culturali Dorina Bianchi.
Dichiara Dorina Bianchi: “L’assegnazione di questo premio rappresenta il più autentico riconoscimento dell’esperienza e delle capacità artistiche”.
Tra gli elementi di punta della rassegna culturale ci sarà anche la valorizzazione dell’artigianato campano, attraverso la realizzazione da parte di maestri incisori (dal 2010 Francesco Scognamiglio cura la realizzazione delle sculture), di statuette-cammei che saranno progettate ex-novo dall’artista campano Giuseppe Leone per essere consegnate ai vincitori della ventitreesima ideazione.
L’edizione 2018 partirà dalla prossima primavera. “Quest’anno– annuncia l’organizzatore Mario Esposito- sono in vista novità e cambiamenti legati a temi, protagonisti e location. Ci fa piacere partecipare ad un appuntamento di rilievo internazionale per il turismo come la BIT, sia per rinforzare le sinergie già avviate da tempo con la Campania ed altre regioni come la Basilicata e la Liguria, sia per stringere nuovi contatti e nuovi rapporti territoriali. Il Premio 2018 sarà concepito come una esposizione itinerante della cultura italiana, dove ad essere coinvolti saranno interpreti , filiere artistiche, festival e progetti legati al turismo culturale in Italia”.