In Versilia “Lo sguardo è l’idea”, tra arte e sport

Lo sguardo è l'idea. Visita guidata entrata di Sant'Agostino in centro storico a Pietrasanta

Versilia, 1 febbraio 2023 – Trekking e arte gli ingredienti di un bellissimo pomeriggio dedicato all’arte e allo sport nella piccola Atene. Gli amici della Via Francigena capitanati dalla Guida Ambientale Daniela Bonucelli hanno organizzato una visita guidata della mostra “Lo Sguardo e l’idea” allestita a Pietrasanta. Seguita da un facile trekking da Valdicastello a Santa Lucia per godersi il panorama al tramonto. Hanno partecipato con entusiasmo al percorso anche la Sez. CAI Forte dei Marmi e membri del Gruppo GoVersilia.

La mostra “ Lo sguardo e l’idea” è l’ultima tappa espositiva nell’ambito del progetto “Uffizi Diffusi”, realizzata dal celebre museo fiorentino insieme al Comune di Pietrasanta. Come location ideale è stata scelta la chiesa e il chiostro di Sant’Agostino in pieno centro storico. È qui che gli autoritratti degli artisti, provenienti dalle collezioni delle Gallerie degli Uffizi, parlano ai propri bozzetti nel locale museo dedicato all’origine delle opere statuarie.

A seguito di una visita a questa mostra è nata l’idea di riscoprire la natura del territorio attraverso gli occhi dell’arte. Ovvero di far precedere l’escursione, che dal centro di Pietrasanta conduce al paese di Santa Lucia, da una visita alla mostra.

L’arte moderna differisce spesso da quella greco antica ma, alcuni richiami alla natura, sono imprescindibili proprio perché pensati da un essere umano che si è evoluto in essa.

Gli antichi greci vedevano scorrere il tempo umano in mezzo ad una natura che tutto sommato non cambiava mai. Questa natura era immortale di fronte agli occhi degli umani e fondersi con essa sembrava l’unico modo per sconfiggere il tempo e la morte. Il senso di bellezza in qualunque cosa e forma di vita dona serenità all’umano. I dettagli che costituiscono questa bellezza sono un insieme di cose perfette ed imperfette che si mescolano in armonia e che fanno sentire l’umano parte integrante della natura.

L’idea della Guida, quindi, era quella di focalizzare i dettagli della mostra in modo da concentrarsi sui dettagli del panorama, dei fiori, delle forme che la roccia assume a seconda della sua composizione chimica, della natura insomma. Il territorio poi, essendo antropizzato, è come se fosse stato scolpito da un umano proprio come una statua.

Ma tutto questo non sarebbe stato possibile se il Comune di Pietrasanta non avesse deciso di fare in modo che questa mostra si realizzasse col prezioso contributo degli Uffizi. Daniela Bonuccelli, la Guida Ambientale, ha voluto esprimere un sentito ringraziamento al Comune e al Museo non solo per l’esistenza di questa mostra ma anche perché l’ingresso alle associazioni è stato gratuito.

Un ringraziamento arriva anche dal Presidente di GoVersilia Katia Corfini che con entusiasmo dice:

“Bellissima l’apertura della visita con un tributo anche ai nostri artigiani locali, “le mani d’oro” di Pietrasanta. Reintitolerei la mostra: lo sguardo è l’idea, perché capace di aprire gli occhi. I complimenti vanno anche alla Guida del Museo che è stata veramente brava, non solo è riuscita a trasmettere la passione per la tecnica di realizzazione delle opere ma anche per la sua approfondita conoscenza che l’ha resa capace di rispondere alle più disparate domande degli astanti.

Il museo dei Bozzetti è un vero patrimonio nazionale, soprattutto in occasione di questa mostra unica e consiglio a tutti di andare a vederla. Personalmente ho imparato tante nuove cose sugli artisti e su gli artigiani della nostra terra. Oggi guardo Pietrasanta con occhi nuovi”.

 

 

Lo sguardo e l’idea. Visita guidata dentro il chiostro di Sant’Agostino

 

Lo sguardo e l’idea. In cammino passando per Valdicastello

Arte: a Viterbo la mostra “MIMESIS”, con l’iperrealismo nigeriano

Viterbo, 31 gennaio 2023 – Sabato 4 febbraio 2023 si inaugura presso la Black Liquid Art Gallery di Viterbo la mostra “Mimesis” con cinque giovani artisti nigeriani, a cura di Antonella Pisilli.

Imitare o creare, eguagliare o superare la natura, nella mostra Mimesis cinque giovani artisti Olamilekan Abatan, Alex Peter Idoko, Joseph Chimerie; Nebolisa Kelly e John Hopex, provenienti dalla Nigeria dipingono la realtà più vera della realtà stessa e portano avanti il concetto di iperrealismo che caratterizza negli ultimi anni la giovane arte contemporanea nigeriana.

Viviamo in un’epoca in cui è difficile distinguere tra reale e virtuale, ciò che nel recente passato si prefigurava un futuro distopico solo nei film di fantascienza oggi quel mondo si sta definendo in modo sempre più chiaro e già adesso nel metaverso è possibile operare sui sensi per influenzare la nostra percezione del reale, con difficoltà riusciremmo a distinguere ciò che è vero e ciò che è virtuale.

I giovani artisti nigeriani si pongono nel crocevia del concetto di rappresentazione della realtà e superamento di questa, costruiscono inconsapevolmente una nuova estetica che va al di la della semplice rappresentazione, superano il realismo fotografico e si pongono come creatori di nuovi personaggi e dove anche la “risoluzione” supera e travalica la perfezione della realtà.

Avvicinarsi ai quadri di Olamilekan Abatan o di Nebolisa Kelly significa penetrare nell’ epidermide del soggetto, significa vivere una nuova esperienza, immergersi in una realtà nuova, reale, ma allo stesso tempo immaginaria.

Rudolf Arnheim affermava come la percezione umana produca significato dalle nostre esperienze con il mondo che ci circonda e che tutta l’espressione artistica si basa su questo processo di appropriazione della realtà così come la vediamo attraverso i nostri sensi e la nostra comprensione.
Ed è in questo processo nel quale l’arte diventa il mezzo in grado di dare alla percezione dell’osservatore la possibilità di interpretare il proprio universo e non la sua esclusiva rappresentazione, provocando in ciascuno di noi delle sollecitazioni e delle percezioni diverse, capaci di cambiare la nostra idea e il nostro percepire.

La mostra Mimesis è un tentativo di catturare e rappresentare non solo il mondo che circonda gli artisti ma anche tutte le migliaia di immagini che attraverso il web arrivano ai loro occhi.
Gli artisti nigeriani attraverso il loro iperrealismo creano un ambiente che simula la realtà fisica in luoghi immaginari.

Maestro dell’iperrealismo nigeriano è sicuramente Olamilekan Abatan la sua è un’operazione di assimilazione dell’estetica classica occidentale rielaborata con un linguaggio nuovo contemporaneo e africanizzato attraverso l’uso dei wax. Nei suoi lavori i personaggi rievocano quelli dei grandi maestri del rinascimento, mostra il santo o la madonna in posizione classica, ma li attualizza, attraverso un abbigliamento contemporaneo.

Nell’opera “Deadly sin” il riferimento a Caravaggio è indubbio, ma come il grande maestro che si era servito della lezione dei ‘grandi’ anche Abatan riprende l’impostazione di due capolavori del maestro dei Seicento in un mix tra “Medusa” e il “Bacco adolescente” , riattualizza l’impostazione sostituendo il volto del personaggio con un suo autoritratto e inserendo degli oggetti contemporanei, un orologio d’oro che simboleggia il potere e uno smartphone simbolo del nostro secolo.
La sua non è solo una rivisitazione dei capolavori della cultura classica, ma è una messa in scena di nuove realtà.

L’opera di Alex Peter Idoko potrebbe essere paragonata ad un rituale magico nel quale l’artista attraverso la cerimonia del fuoco, crea delle immagini sorprendenti, ma ciò che rende ancora più stupefacente il suo lavoro è la capacità di usare il pirografo rendendo le figure con una precisione iperrealista.

Il lavoro di Peter Idoko colpisce per la capacità che la materia bruciata acquista nell’opera in “Strive” il soggetto e la tecnica si confondono il personaggio in primo piano soffia verso il fuoco, l’inquadratura dal basso potenzia il contenuto, il calore del fuoco sembra uscire fuori dal quadro sentiamo invaderci dal calore delle fiamme, ci distoglie l’attenzione, solo il personaggio con la testa poggiata sulla spalla del soffiatore, qual è il suo ruolo nella storia?

È allora che l’immagine in un turbinio di idee comincia a prendere forma si catapulta verso nuove aspettative, l’artista non sta solo rappresentando un atto, ma sta raccontando un sentimento, una sensazione.
Idoko pensa che attraverso il fuoco può dominare la materia della sua tavola, attraverso il fuoco può purificare, sottilizzare e raggiungere il livello più alto, fino alla luce che è essenza universale e la più immateriale delle immagini.

Joseph Chimerie usa il colore con sfumature così impalpabili e morbide come se fosse un maquillage sul volto di una modella. La sua è un’opera che si potrebbe definire fashion, ma non nell’accezione di moda, ma di eleganza. Le sue figure sono avvolte nella profondità prospettica come se fossero all’interno di una scatola magica e si potessero prelevare e muovere. La plastica delle forme è realistica e i personaggi che rappresentano la scena sono delicati, raffinati e si muovono come su una passerella. La sua è una messa in scena di una realtà ovattata con personaggi di attraente bellezza dei volti e dei corpi, nelle delicate armonie dei colori, in uno spazio fisico anch’esso pervaso da una luce e da una sinuosa eleganza, anche l’acqua della piscina increspata dalla brezza acquista attraverso la schematizzazione delle onde un ritmo musicale intenso e armonioso.

Nebolisa Kelly è l’artista iperrealista nigeriano per eccellenza, sia per i suoi soggetti sia per la tecnica, ci sono tutti gli elementi: i ritratti in formato magnum, l’acqua che invade il volto, l’utilizzo del chiaroscuro denso e sostanzioso di particolari.

L’opera di Nebolisa può essere vista su tre piani diversi sia sullo spazio fisico che su quello contenutistico. Ad una certa distanza l’opera appare di un realismo fotografico quasi palpabile, il soggetto sembra quasi uscire dal quadro e prendere forma e materia, ad una visione più ravvicinata colpisce la superficie, il soggetto si appiattisce e l’osservatore diventa piccolissimo e riesce ad entrare nell’epidermide della pelle, a sentire il vuoto dei pori e la freschezza dell’acqua che scorre sul volto, la ruvidezza della stoffa degli abiti, tutto è rappresentato con un tale realismo e una tale oggettività che non dipende più dall’acutezza dell’occhio, ma da una maniacale ricerca di oltrepassare la realtà stessa.

Ed è questa ricerca di perfezione che ci fa raggiungere il terzo livello di visione che non è più quello visivo, ma quello concettuale, dalla volontà di vedere e rappresentare le cose come sono, l’artista ci racconta la ricerca sempre più spasmodica verso il più minuzioso e impercettibile particolare, per raggiungere la perfezione e per riuscire ad uscire dall’anonimato nel quale l’artista si sente ingabbiato.

Guardare un ritratto di John Hopex è come fermare il tempo, i suoi lavori sono sospesi in un’epoca indefinita, una bellezza e una perfezione universale che manifesta rappresentando ogni singolo dettaglio con maniacale precisione, imprigionando la luce e le ombre come se fossero materia viva.

In “Butterfly” il soggetto è inserito su uno sfondo bianco, neutro, il volume della figura si definisce attraverso la linea precisa delle spalle e della testa, i particolari del copricapo e della collana minuziosamente intagliata vengono colpiti dalla luce vibrante che crea sul corpo un volume di ombre. Ma sono le farfalle colorate che estraniano l’osservatore e catapultano il soggetto in uno spazio tra il bucolico e il surreale. Ed è l’elemento estraniante colorato, ancora più evidente nell’opera “Apple” dove le mele sospese nello spazio trasformano l’opera da iperrealista a surreale e ci catapultano in una realtà sospesa e immaginaria.


TITOLO: MIMESIS
ARTISTI: Olamilekan Abatan, Alex Peter Idoko; Joseph Chimerie, Nebolisa Kelly, John Hopex
LUOGO “Black Liquid Art – Via San Tommaso, 55 – Viterbo” 
CURATORE Antonella Pisilli
INAUGURAZIONE 4 febbraio 2023 ore 18.00
ORARIO DI APERTURA 4 febbraio – 1 aprile 2023

 

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Contatti stampa:

PRESS OFFICE 339 7865017

blackliquidart@gmail.com

 

Nebolisa Kelly, “On the moon”

 

 

Olamilekan Abatan, “Deadly sin”, 2022

 

Violenza sulle donne: Luca Ripamonti all’Agora Gallery di New York

Grande successo oltreoceano per l’artista italiano, che racconta con un’opera la violenza psichica sulle donne

New York, 2 novembre 2022 – Si chiama Luca Ripamonti, ed è un’artista del varesotto, il pittore italiano che ha ottenuto una esposizione permanente presso l’importante Agorà  gallery di New York per aver raffigurato la violenza psichica sulle donne, con l’opera ‘Blame ‘ ovvero ‘vergogna’.È la galleria stessa a definire l’artista la quintessenza dello spirito rinascimentale.

In Blame, una figura femminile nuda, consumata dal senso di colpa, seppellisce il viso tra le mani, circondata da mani accusatrici.

Non è la prima volta che la violenza sulle donne, viene raffigurata da un artista. Non è tuttavia frequente che, un tema così scottante, venga apprezzato con tale considerazione da un mercato, notoriamente molto esigente, come quello americano.

L’autore, ha già esposto le proprie opere in svariate capitali europee, come il museo Crocetti di Roma, Museo di Arte Moderna di Barcellona e il Caroussel du Louvre a Parigi.

 

Blame, di Luca Ripamonti – Olio su tela, 80x100cm – Agora gallery, New York

 

 

Esce “Credimi”, il nuovo singolo del duo femminile NOSARA

Si chiama “Credimi” il nuovo singolo del duo femminile NOSARA

Roma, 17 ottobre 2022 – Esce martedì 18 ottobre per Visory Records “Credimi”, il nuovo singolo del duo femminile NOSARA.

“Credimi” nasce dall’angoscia che accompagna il risveglio da un incubo: una storia finita, due strade che si dividono per sempre, il senso di colpa per averci creduto, per essersi presi troppo sul serio. Un incubo a lieto fine, perché poi, per fortuna, c’è il risveglio.

Il sound del brano mescola r’n’b e pop.

Prodotta da Luigi Tarquini e Federico Fontana della label ALTI Records, “Credimi” è pubblicata da Visory Indie, la costola indie di Visory Records, ed è distribuita da Believe.

 

NOSARA BIOGRAFIA


NOSARA è un progetto di Sara Berardinucci (voce) e Cristina Talanca (basso).

Dall’incontro delle due ragazze abruzzesi con il producer Shezzan nasce il primo singolo “Stonata”: una canzone che viaggia su un beat moderno e che a colpi di basso e synth racconta una relazione difficile, possibile solo nei sogni.

A marzo 2022 le NOSARA pubblicano il secondo singolo “Neve a Primavera”, una canzone sui contrasti belli e inaspettati, come la chimica inspiegabile che si crea tra due persone profondamente diverse. 

Prodotto da ALTI Records e scritto con la collaborazione del rapper aquilano Stillpani, il singolo è finito in rotazione su Rai Radio Indie, che l’ha segnalato anche sui social nella rubrica “LightsOn”

A Ottobre 2022, dopo aver sperimentato le prime apparizioni live in compagnia del duo I Malati Immaginari (tra cui l’apertura di un live di Morgan), pubblicano il terzo singolo “Credimi”, anche quest’ultimo sotto l’ala di Visory Records con distribuzione Believe.

 

“Diffondiamo i libri contro tutte le guerre”: l’appello dello scrittore Liggeri

Pisa, 22 marzo 2022 – “No alla guerra!”. È questo il messaggio che arriva da ogni parte d’Italia. Dalle famiglie, alle scuole, alla politica e fino ad arrivare, ovviamente, al panorama artistico.

Un forte appello alla pace arriva dal giovane scrittore di origini siciliane, cresciuto in Toscana, Salvatore Liggeri, che lancia l’appello ““Diffondiamo i libri contro tutte le guerre!”.

Ventotto anni, Liggeri ha già vissuto in dieci nazioni europee, testimone di quella che lui reputa “la generazione dei figli del vento”, o per intendersi, la generazione Erasmus, di cui lui stesso fa parte e che ama raccontare nel suo blog, poetiestinti.com e in giro per le scuole italiane.

“Lo avete già visto con Greta Thunberg, inascoltata: se i vecchi non avranno il coraggio di ascoltare seriamente i giovani, ho paura che vivremo in un perenne ventesimo secolo. I giovani europei questa guerra non la vogliono e non la cercano”.

Insomma, il coro generazionale nel campo della scrittura, nonostante tutto, è unanime: da Roberto Saviano, a Fabio Volo, fino ai giovanissimi come Salvatore Liggeri o Nicolò Govoni, quest’ultimo già noto attivista per i diritti umani.

L’ultima pubblicazione di Liggeri, uscita il 19 marzo, dal titolo “A due passi dal Tibet”, tratta proprio il tema della pace, esteriore ed interiore, visto che lui stesso ha vissuto a stretto contatto con i monaci all’interno di uno dei monasteri del buddismo tibetano più grandi d’Europa.

L’opera, già disponibile sulle piattaforme digitali, arriverà presto anche in libreria e verrà presentata dallo stesso autore il 24 aprile 2022, presso il festival lucchese “Lucca città di carta”, ed è già disponibile su Amazon al link www.amazon.it/due-passi-dal-Tibet-tibetani/dp/B09VWTT7QF/

“Spero presto di tornare anche nella mia bella Sicilia, ad Avola dai miei nonni, dove sono nato”, conclude Liggeri.

 

Il romanzo di Salvatore Liggeri, a due passi dal Tibet

 

Salvatore Liggeri, autore di “A due passi dal Tibet”

 

 

Musica: il lirico ed  il pop si incontrano in “Niente è  niente”

Il nuovo progetto musicale degli artisti lirici partenopei Olga De Maio, soprano, e Luca Lupoli, tenore, con un brano tra il pop e il lirico…

Napoli, 17 gennaio 2022 – Si chiama “Niente è  niente“, il nuovo progetto discografico del soprano Olga De Maio e del tenore Luca Lupoli, noti artisti lirici partenopei ed internazionali, membri della storica Associazione Culturale Noi per Napoli.

Nel nuovo brano si uniscono i due generi, pop e lirico, e nasce in collaborazione con il noto cantautore italiano Paolo Audino, autore di brani di successo scritti per nomi quali Celentano, Mina, Minghi, Bocelli, e’ uscito e lanciato sotto l’ Etichetta di Kicco MusicI.

Tre artisti che già si erano magnificamente espressi con un altro inedito ”Anche quando non vuoi”  (musica di Nando Misuraca), sul tema dell’amore ed in particolare su quello verso la magnifica arte canora e musicale. Ora invece Paolo Audino, come autore sia del testo che della  musica, con arrangiamento del M° Paolo Rescigno, ha scritto questo nuovo brano  appositamente per le  voci e per il timbro  di Olga De Maio e Luca Lupoli, dedicandolo ad un aspetto esistenziale molto attuale, un vero e proprio “mantra”: ecco come i due artisti lirici affrontano questa nuova incursione nel genere pop.

”Sono lusingata dalla collaborazione nuovamente con un nome della musica italiana come Paolo Audino che ha scritto per nomi importanti e dal fatto straordinario che per scrivere questo brano abbia pensato alle nostre voci, alla loro duttilità espressiva ed alla timbrica che potesse esprimere nuove emozioni. Una continua ed incessante scoperta con una similitudine all’opera lirica:  in un’opera, a teatro, si racconta una storia con scene, costumi e regia, nella canzone ed attraverso un video si racconta una storia, allo stesso modo con musica e testo”, ha detto la soprano Olga De Maio.
”Anche per me è sempre una nuova e toccante emozione ed esperienza, potermi  esprimere e confrontarmi  con un timbro da cantante lirico, con note e parole di un linguaggio nuovo, contemporaneo, quello del ” pop”. Si instaura un dialogo con un pubblico “diverso”, magari poco  o per nulla abituato al genere lirico, quindi poter impegnarsi in una “mission” appunto quella di porgere questo genere considerato “vetusto” a tutte le nuove  generazioni ed ai non “addetti ai lavori ” e di far comprendere quanto possa essere carico di trasmettere valori e messaggi di vita importanti“, ha raccontato invece il tenore Luca Lupoli.
L’autore Paolo Audino ci spiega invce com’è nata la sua ispirazione:
“Seduto al pianoforte le note giravano disordinate nella mia testa ma poi pensando alla voce cristallina di Olga De Maio, hanno iniziato a fluire scivolando ordinate come le perle di una collana sulla tastiera bianca e nera: volevo esprimere qualcosa che ricordasse la ripetizione magica dei mantra, una melodia che potesse sciogliere ripetendola,  il valore della parola “niente” che intanto aveva conquistato la mia mente, ed ecco allora sgorgare tra le “rocce” di tutti gli altri pensieri un’idea. Quel torrente che scorre inesorabile e segue il suo corso, la visione dell’amante deluso che decide di allontanarsi e non ripensare a una passione durata il tempo necessario per estinguersi ma… niente è niente per davvero, perché nulla è vissuto “tanto per”, c’è una motivazione dietro una scelta, errata o giusta che sia a segnare il proprio cammino”.
“Succede che questo cammino che per alcuni potrebbe essere stato difficile, per altri facile e ricco di amore, si interrompa in questo al di qua, che siamo abituati a vivere per quel che vediamo, sentiamo, tocchiamo. Il pensiero di questa cesura ci turba soprattutto di questi tempi, in cui la vita ci può apparire come una notte lunga, piena di incognite, senza meta, (ed è Luca Lupoli a dare voce alla seconda strofa). E allora ci sarà sempre una preghiera da un vicolo, a elevarsi al di sopra del mondo fino al cielo, sopra al niente che può sembrarci a volte l’esistenza ma che invece non è mai niente: se ognuno guardasse in fondo alla propria anima sarebbe consapevole che una ragione esiste, sempre.
Anche quando non ci si aspetta più nulla e tutto sembra remarci contro, se ci appelliamo al senso profondo dell’essere umano sentiamo crescere un’energia. Quando sentiamo il peso della fatica che comporta vivere, quando siamo a un passo dalla resa possiamo sentire come una voce dentro che arriva dall’infinito per consolarci, a dirci di non aver paura, che le cose possono cambiare e che ci possiamo rialzare, a ricordarci che ognuno è unico e che per questo, niente è niente, mai”.

Video: Niente è niente

 Luca Lupoli Olga De Maio interpreti

 

Promuovere l’arte: nasce lo strumento finanziario di Rochel Invest e DartMilano

Per la promozione dell’arte Rochel Invest si allea con DartMilano, per dare vita ad un nuovo strumento finanziario

Milano, 7 dicembre 2021 – Grandi novità nel mondo dell’arte. È nato infatti un nuovo strumento finanziario destinato alla valorizzazione e promozione dell’arte. Protagonisti di questa rivoluzione sono Rochel Invest Plc e DartMilano, che uniscono le rispettive competenze in ambito artistico e dello sviluppo finanziario per dare vita ad un innovativo strumento dedicato all’arte.

Rochel Invest e DartMilano con questa partnership intraprendono un nuovo progetto finanziario condiviso disponendo di opere di grandi artisti classici e contemporanei, italiani e internazionali, quali tra gli altri Lucio Fontana, Fernand Léger, Piero Manzoni, Pablo Picasso, Raffaello Sanzio, Tiziano Vecellio.

Lo sfruttamento di questi assets, che ammontano ad un valore di circa 100 milioni di euro, permetteranno di generare maggiori investimenti da destinare all’ampliamento di attività museali mirate a rendere fruibile al pubblico un sempre più ricco patrimonio culturale proveniente da collezioni private, che sarebbe altrimenti destinato a rimanere inaccessibile.

I partner di questa ambiziosa operazione, Lorenzo Grassini e Pier Giulio Lanza, prevedono così di raggiungere importanti traguardi nel campo dell’arte, oltre che in quello del luxury.

Rochel Invest è un veicolo di investimento con sede a Londra, ideato dal suo Presidente l’imprenditore Lorenzo Grassini, che si propone come ponte tra finanza ed imprenditoria con l’obiettivo di convogliare investimenti in PMI italiane, con una propensione particolare per il mondo dell’arte e del lusso. Rochel Invest opera a supporto della crescita, consolidamento, “trasformazione digitale”, “conversione verde”, internazionalizzazione delle imprese con l’intento di accompagnarle fino alla eventuale quotazione su mercati finanziari specializzati.

Una società che segna un punto di svolta nell’applicazione della finanza strutturata all’arte, accingendosi a creare un prodotto finanziario unico nel suo genere.

DartMilano nasce da un’idea dell’imprenditore Pier Giulio Lanza. Si tratta di una società che opera nell’ambito del collezionismo d’arte e dell’organizzazione di mostre che hanno lo scopo di portare al pubblico grandi opere provenienti esclusivamente da collezioni private.

Insieme a Riccardo Manfrin, Pier Giulio Lanza ha fondato e dirige il primo museo di arte dinamica al mondo, DART | Dynamic Art Museum, con sede a Milano.

 

Ritornano i Magici Intrecci Autunnali al Castello di Strassoldo

Udine, 25 agosto 2021 – Anche quest’anno maestri artigiani e vivaisti di nicchia si incontreranno nel fascino autunnale del friulano Castello di Strassoldo, a Cervignano del Friuli, in provincia di Udine.

L’evento partirà venerdì 15 ottobre prossimo (ore 14 – 19), proseguirà sabato 16 ottobre (ore 9-19) e terminerà domenica 17 ottobre 2021 (ore 09 – 19).

I castelli di Strassoldo sono ormai noti dal 1998 per gli eventi dedicati all’artigianato e al vivaismo d’eccellenza che di solito ospitano.

La pandemia ha cambiato in pochi giorni la vita di tutti e molte iniziative hanno dovuto purtroppo chiudere per sempre. A Strassoldo, invece, è stato deciso di convivere con il problema, per dare un segnale di continuità e di speranza.

Di conseguenza, sono state apportate delle modifiche al percorso degli eventi e alla loro gestione. Utilizzando gli ampi spazi esterni nel castello di Sopra, coinvolgendo una folta squadra dedicata alla sicurezza e introducendo un rigoroso protocollo di protezione, è stato quindi possibile riprendere le attività in sicurezza.

I Magici Intrecci Autunnali 2021

Il 15, 16 e 17 ottobre 2021 per “Magici Intrecci Autunnali”, maestri artigiani e vivaisti di nicchia provenienti da tutta l’Italia daranno appuntamento all’affezionato pubblico al Castello di Strassoldo (www.castellodistrassoldo.it).

Un lungo e suggestivo percorso si dipanerà nei giardini della Vicinia, nel Parco, nel Brolo e nella cancelleria. Lo stesso sarà disseminato da artigiani selezionatissimi con le loro nuove proposte ottenute dalla lavorazione di ogni tipo di materiale.

Gli appassionati di giardinaggio troveranno alcuni dei migliori vivaisti italiani, con piante rare e particolari. Per i più golosi, non mancheranno specialità alimentari di piccoli laboratori artigianali, come cioccolate, torte glassate, biscotti e pasticcini artigianali, primizie dell’orto e derivati e olio extravergine d’oliva provenienti dall’Umbria, vero aceto balsamico proveniente da Modena e originali condimenti estratti da una vasta collezione di peperoncini coltivati in Friuli.

 

A corollario, belle iniziative collaterali, tra le quali un piccolo angolo ristoro curatissimo e sicuro, una mostra di galline ornamenti, visite guidate e altro.

Il fascino del luogo e dei suoi giardini sarà esaltato dal profumo di muschio e dall’incedere dell’autunno che tingerà le corolle delle Hydrangee delle più svariate sfumature di rosa, mentre le foglie degli alberi secolari vireranno al giallo, al rosso, all’arancione e al viola e si staccheranno danzando dai rami tappezzando lentamente l’erba ancora vermiglia.

Essendo un’iniziativa volta alla valorizzazione e alla conservazione di un sito storico privato, che a differenza di quelli pubblici non gode di sostentamenti, l’ingresso è, dunque, a pagamento.

Prezzo dei biglietti: Adulti: € 10. Bimbi 0-6 anni gratis. Bimbi 6-12 anni: € 6.

I biglietti online per saltare la fila

Per saltare la fila e accedere velocemente all’evento, è consigliabile (ma non obbligatorio) acquistare il biglietto online su Vivaticket.com tramite la pagina www.vivaticket.com/it/biglietto/magici-intrecci-autunnali/162250

Da sapere:

-Le nuove norme prevedono l’obbligo del Green Pass, l’osservazione della distanza di sicurezza, l’uso del disinfettante e della mascherina nelle aree interne e dove non ci sarà la distanza di sicurezza.

L’evento si terrà anche in caso di pioggia, per cui si consiglia di munirsi di scarpe comode e impermeabili, come d’uso per queste iniziative di campagna.

Per tutte le altre informazioni rimandiamo al sito internet www.castellodistrassoldo.it, ai sociali Instagram e Facebook digitando castelli di strassoldo e/o castellodistrassoldodisopra, e alla mail eventi@castellodistrassoldo.it.

 

 

Cartolina dell’evento

Pulcragemma di Elena Sgobaro a Strassoldo

 

Giacomo di Fildiferro Decor al lavoro a Strassoldo

 

Decorazioni per Magici Intrecci Autunnali al Castello di Strassoldo di Sopra 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Santimone, per il giovane talento del jazz arriva il secondo album

Il giovane talento salernitano del jazz pubblica il suo secondo album

Salerno, 9 luglio 2021 – Per il giovane pianista jazz Guglielmo Santimone è arrivata la pubblicazione del secondo album con due composizioni originali, “Chorinho Pe ttè” e “Saravà”.

I brani sono reperibili su vinile a tiratura limitata, oltre che su Spotify e sulle principali piattaforme digitali.

Giovane talento e interprete creativo, Guglielmo Santimone dà vita a Chorinho Pe ttè e Saravà, composizioni che accendono emozioni attraverso le note e il canto di un addio inaspettato.

“E poi, all’improvviso…proprio quando ti accorgi di amarle più che mai…” è scritto sulla copertina disegnata da Anita Santimone, artista la cui creatività ha concettualizzato il disegno simbolico dell’occhio per trasmettere la spiritualità delle composizioni di Guglielmo.

Parole e voce sono di Noemi Fiorucci, al basso Antonio Izzo, alla batteria Marco Salvador. Insieme, il quartetto di interpreti offre una performance coinvolgente in cui prende vita il talento di Guglielmo.

Premiato al “Tomorrow’s Jazz 2020”, il prestigioso concorso organizzato da Veneto Jazz con la seguente motivazione: ”Il gruppo ha dimostrato freschezza espressiva e capacità comunicativa, unite ad una grande competenza esecutiva e a una estrema convinzione del gesto, rimarchevole soprattutto se rapportata alla giovanissima età del leader”.

Oltre agli arrangiamenti unici e ai ritmi morbidi, le tracce offrono splendide melodie vocali e armonie interessanti. Le tracce, impostate su un tempo andante, permettono di fare un viaggio stimolante e appagante nel mondo del Modern Jazz.

La maturità dimostrata da questo giovane pianista salernitano nella sua performance che resta sempre coerentemente in chiave perfetta con un tempo accurato, portando inoltre molta varietà e originalità a ogni traccia, è in grado di fare luce sulle incredibili abilità compositive e sulle potenzialità future. Un piacere assoluto da ascoltare senza sosta.

Per ascoltare Chorinho Pe ttè e Saravà, e altri singoli ed EP, sono disponibili sulla piattaforma Spotify a questo link: https://open.spotify.com/album/2sE9dApvkf5a61d03d5VsO?si=j_mSUGacRWO4wzq316_S2Q&dl_branch=1.

oppure

https://deezer.page.link/DsyNhk8yZGQX3CWr5

 

 

 

Diego Arrigoni, il chitarrista dei Modà si è sposato

Galliate Lombardo, 21 giugno 2021 – Domenica 20 giugno, Diego Arrigoni il chitarrista  dei Modà si è sposato.

Diego e Mara, la sua compagna, si sono finalmente giurati eterno amore. In un anno complicato come il 2021, l’amore come in tutte le canzoni del celebre gruppo musicale Modà ha trionfato su tutto.

Barbara Filippini di Agenzia 1870, ha organizzato il matrimonio del chitarrista dei Modà, Diego Arrigoni e della sua compagna Mara Nardi.

Un matrimonio tutto color rosa cipria, una nuance classica e raffinata, scelta dalla sposa, romantica ed emozionata.

Lei ha detto sì con un vestito di alta sartoria dell’Atelier Tosetti di Como, disegnato e creato in esclusiva per lei.

Mentre lui, sempre seguito dall’Atelier Comasco ha indossato un abito di Carlo Pignatelli.

Tutta l’organizzazione dell’evento è stata “Made in Italy”, con dettagli molto curati e le invitate che indossavano abiti in nuance.

Matrimonio di ispirazione romantica, come le nozze e il banchetto, tra decorazioni preziose con rose cipria, rose avorio, elicantus bianco e rosa.

Il matrimonio  è stato fatto alla tenuta Villa Calmia a Galliate Lombardo, sul lago di Varese, con una cerimonia  blindatissima, presenti solo gli amici più cari, i parenti e tutta la band Modà al completo.

Un matrimonio civile con musiche della cerimonia eseguite da un coro Gospel ed una cena esclusiva.

 

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