Roma, 3 agosto 2023 – Grandi eccezionali collaborazioni nel mondo del R&B per “Filtri”, il prossimo singolo in uscita venerdì 11 agosto prossimo. Quattro talentuosi artisti si sono infatti uniti per creare un brano unico e coinvolgente che sicuramente catturerà l’attenzione di tutti gli appassionati di musica.
Tuccyo ha ricercato questa collaborazione con il suo stile distintivo e la sua voce portando la sua passione e il suo talento nel progetto. Accanto a lui, tre artisti in featuring hanno aggiunto il loro tocco speciale.
Jesse the Maestro: Con il suo inconfondibile flow e la sua abilità nel creare versi accattivanti, Jesse ha portato un’energia contagiosa in “Filtri ”.
Etnicko : L’innovativo e vibrante stile di Etnicko ha aggiunto un tocco di personalità al brano, trasportando gli ascoltatori in un viaggio musicale coinvolgente.
Rebulaid: Con la sua voce potente e l’espressività unica, Rebulaid ha portato un tocco di autenticità e intensità in “Filtri”.
La combinazione di queste quattro voci straordinarie ha dato vita a un singolo che promette di lasciare un segno nel panorama musicale R&B.
“Filtri” sarà disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming musicale, per un’esperienza del brano a 360 gradi.
“Non vediamo l’ora di condividere questa straordinaria esperienza musicale con tutti i nostri fans”, hanno detto gli artisti.
Il pensiero visionario del pittore Ruffo Caselli ha anticipato le sfide morali dell’era tecnologica
Roma, 16 giugno 2023 – Negli ultimi decenni, l’umanità ha assistito a una rapida evoluzione delle tecnologie, in particolare nell’ambito dell’intelligenza artificiale (IA). Tuttavia la fusione tra intelligenza artificiale e filosofia non è un concetto nuovo. Quarant’anni fa, quando il termine “intelligenza artificiale” era ancora sconosciuto, si parlava di cibernetica e si intravedeva già un collegamento tra quest’ultima e l’esistenzialismo. Un pioniere nel campo dell’esistenzialismo cibernetico è stato senza dubbio il pittore Ruffo Caselli, nato nel 1932 e morto nel 2020.
Cibernetica ed Esistenzialismo
La cibernetica, un campo di studio interdisciplinare che si occupa del controllo e della comunicazione nei sistemi viventi e nelle macchine, emerse nella seconda metà del XX secolo.
Parallelamente, prendeva piede l’esistenzialismo, una corrente filosofica che pone l’accento sull’esperienza individuale e sull’autenticità. Entrambi i campi si interrogavano sul significato dell’esistenza umana e sul ruolo della tecnologia nella vita delle persone.
Ruffo Caselli: il pioniere dell’Esistenzialismo Cibernetico
Ruffo Caselli, pittore e pensatore visionario, fu uno dei primi a riconoscere il potenziale dell’accostamento tra cibernetica ed esistenzialismo. Fin dagli anni Settanta iniziò ad esplorare il modo in cui le macchine intelligenti potevano riflettere i temi fondamentali dell’esistenzialismo, come la libertà, la responsabilità individuale e l’angoscia dell’essere. Caselli era affascinato da circuiti integrati e microchip che dipingeva o cuciva sulle tele. Dipingeva robot con sentimenti umani e uomini che rendeva, con raffinato umorismo, sempre più simili a robot.
Il pensiero di Caselli
Caselli era un esploratore della coscienza. Diceva di dipingere solo dopo essersi immerso in uno stato di profonda ispirazione, solo dopo essere entrato “nella quinta dimensione”, al di fuori del tempo e dello spazio, in una realtà multidimensionale.
Secondo l’artista, l’essenza dell’esistenzialismo cibernetico risiedeva nell’idea che le macchine potessero andare oltre il semplice calcolo e l’esecuzione di compiti. Egli sosteneva che, in un futuro non troppo lontano, quella che oggi chiamiamo intelligenza artificiale, avrebbe potuto acquisire una coscienza e una consapevolezza simili a quelle umane, portando alla nascita di una nuova forma di esistenza.
L’intelligenza artificiale e l’esistenzialismo cibernetico rappresentano un terreno fertile per il dibattito filosofico e etico sulla natura umana e sulla tecnologia. Quarant’anni fa Ruffo Caselli aveva già gettato le basi per l’accostamento tra questi due ambiti, anticipando le sfide morali che stiamo affrontando nella nostra era.
Nelle foto: tele dipinte a olio da Ruffo Caselli (grazie al Centro per lo Studio Multidisciplinare
dell’Esistenzialismo Cibernetico)
Nasce dal sapere artigiano di Como la novità sposa 2023, la pochette Comaschina…
Como, 6 giugno 2023 – Grandi novità nel mondo sposa Made in Italy. Grazie alla creatività e professionalità degli artigiani di Como specializzati è nata infatti la pochette Comaschina.
La novità è opera della Tosetti Sposa, che in collaborazione con e.r.como, ha lanciato una nuova linea di pochette personalizzabili.
La pochette Comaschina da sposa, risultato della sinergia con e.r.como, è un accessorio unico e raffinato adatto a diverse soluzioni e soprattutto personalizzabile sotto ogni aspetto.
È infatti una pochette creata solamente con tessuti preziosi prodotti nella rinomata area tessile di Como.
Le pochette Comaschina sono infatti pezzi unici realizzati a mano con grandissima attenzione ai particolari e studiate in base ai gusti e alle esigenze di chi le acquista.
Un accessorio pensato originariamente come soluzione per contenere le buste regalo, ideale appunto per racchiudere in maniera elegante i doni degli invitati, una vera unione di comodità e stile per il giorno delle nozze.
Stile multifunzionale
Grazie alla sua unicità, alla sua ricercatezza, ai materiali pregiati che la contraddistinguono e in particolare alla possibilità di essere personalizzata secondo i gusti della sposa, la pochette Comaschina diventa l’accessorio perfetto per avere con sé tutto il necessario durante il giorno delle nozze. Può essere, per esempio, indossata come borsa, servire da porta cellulare o essere utilizzata come busta per il make up.
Personalizzazione esclusiva
La caratteristica principale delle pochette dedicata al matrimonio è quella di essere personalizzabile da ogni punto di vista: nella forme e nelle dimensioni; nei materiali, che possono essere gli stessi dell’abito da sposa; nei dettagli e negli inserti come ricami e perline.
Pochette esclusive quindi, che Tosetti Sposa, in collaborazione con e.r.como, realizza completamente su misura per ogni sposa.
Il sapere artigiano comasco dedicato agli sposi
Con i suoi oltre 95 anni di esperienza nella vendita di abiti da sposa, l’atelier Tosetti è sempre attento alle esigenze delle sue clienti: è per questo che nasce la nuova linea di pochette multiuso.
Tosetti Sposa veste con estrema ricercata preparazione e dedizione gli sposi, avendo cura di ogni singolo dettaglio.
Per questo motivo, oltre alla proposta di abiti da sposa e da sposo, l’atelier Tosetti offre una ricercata e variegata gamma di accessori che vanno a completare i look per il matrimonio.
L’amore gay tra i ragazzi di un istituto nel primo romanzo di Lord Baltimora, che si pone come obiettivo di arricchire la letteratura con le tematiche LGBT
Palermo, 21 febbraio 2023 – Da marzo 2023 in tutte le librerie online sarà disponibile il primo romanzo di Lord Baltimora, che racconta le vicende di alcuni ragazzi all’interno di un istituto. Il giovane autore di Palermo, classe 2002, con il primo dei suoi romanzi si pone l’obiettivo di arricchire la letteratura italiana con tematiche LGBT.
L’amore gay tra i ragazzi di un istituto
Il libro tratta l’amore omosessuale di alcuni ragazzi inserito nelle dinamiche scolastiche. Il non essere compresi, la paura e il tenere segreto il tutto, smuovono diverse problematiche.
Ai lettori viene offerta una chiave di lettura diversa del mondo omosessuale.
Daniele, il giovane rubacuori gay
La storia è incentrata sulla vita di Daniele Marino, un giovane che ha la fama di essere uno spezza cuori. Il più carino omosessuale dell’istituto, il più figo. Un’amante senza pietà, spinto da un’insana voglia di divertimento.
Eppure le sue prede sono convinte di poterlo cambiare, anche Tommaso, il suo ex ragazzo, che ne ha subite di tutti i colori vuole riprovarci. Daniele è sempre stato così.
Ci sarà davvero qualcuno in grado di poterlo ridimensionare?
Daniele non è il classico adolescente popolare della città. A scuola non si fa che parlare di lui: di quanto sia figo, di quanto sia carino, di quanto sia brutale. Sì, perché qualcuno di più brutale di lui in amore si fa fatica a trovare. Daniele è gay, ma non per questo si fa scrupoli a conquistare e spezzare centinaia di cuori degli sfortunati coetanei caduti nella trappola della sua innata persuasione.
Le ragazze dicono sia la sensualità, e la dannazione per coloro che non possono averlo, scesa in terra. Tuttavia non si comporta così per cattiveria. Il suo gioco è guidato soltanto dalla noia che avverte dentro di se, nel frequentare, organizzare cene e andare a letto con le nuove prede per trovare una sorta di divertimento.
E se qualche ex, di coloro sconfitti in amore, dovesse per caso alzare la cresta non ci penserebbe due volte a chiamare in soccorso il proprio amico Joyce. Che per tutti loro possiede delle “assicurazioni”. Chiunque abbia a che fare con Daniele è estremamente convinto di essere quello giusto, quello che finalmente cambierà il suo modo di fare, colui che magari potrebbe trasformarlo in un ragazzo serio.
Chi è Lord Baltimora
Lord Baltimora è nato a Palermo nel 2002. Studente e giovane adolescente come tanti altri, all’età di 15 anni ha iniziato la sua avventura nell’ambito della scrittura dopo essere stato un accanito lettore. Il personale compito è quello di arricchire la letteratura con tematiche LGBT, illuminando di ragione quante più menti possibili.
Ecco qui i canali social dove potrete seguirmi e rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità:
Viterbo, 31 gennaio 2023 – Sabato 4 febbraio 2023 si inaugura presso la Black Liquid Art Gallery di Viterbo la mostra“Mimesis” con cinque giovani artisti nigeriani, a cura di Antonella Pisilli.
Imitare o creare, eguagliare o superare la natura, nella mostra Mimesis cinque giovani artisti Olamilekan Abatan, Alex Peter Idoko, Joseph Chimerie; Nebolisa Kelly e John Hopex, provenienti dalla Nigeria dipingono la realtà più vera della realtà stessa e portano avanti il concetto di iperrealismo che caratterizza negli ultimi anni la giovane arte contemporanea nigeriana.
Viviamo in un’epoca in cui è difficile distinguere tra reale e virtuale, ciò che nel recente passato si prefigurava un futuro distopico solo nei film di fantascienza oggi quel mondo si sta definendo in modo sempre più chiaro e già adesso nel metaverso è possibile operare sui sensi per influenzare la nostra percezione del reale, con difficoltà riusciremmo a distinguere ciò che è vero e ciò che è virtuale.
I giovani artisti nigeriani si pongono nel crocevia del concetto di rappresentazione della realtà e superamento di questa, costruiscono inconsapevolmente una nuova estetica che va al di la della semplice rappresentazione, superano il realismo fotografico e si pongono come creatori di nuovi personaggi e dove anche la “risoluzione” supera e travalica la perfezione della realtà.
Avvicinarsi ai quadri di Olamilekan Abatan o di Nebolisa Kelly significa penetrare nell’ epidermide del soggetto, significa vivere una nuova esperienza, immergersi in una realtà nuova, reale, ma allo stesso tempo immaginaria.
Rudolf Arnheim affermava come la percezione umana produca significato dalle nostre esperienze con il mondo che ci circonda e che tutta l’espressione artistica si basa su questo processo di appropriazione della realtà così come la vediamo attraverso i nostri sensi e la nostra comprensione. Ed è in questo processo nel quale l’arte diventa il mezzo in grado di dare alla percezione dell’osservatore la possibilità di interpretare il proprio universo e non la sua esclusiva rappresentazione, provocando in ciascuno di noi delle sollecitazioni e delle percezioni diverse, capaci di cambiare la nostra idea e il nostro percepire.
La mostra Mimesis è un tentativo di catturare e rappresentare non solo il mondo che circonda gli artisti ma anche tutte le migliaia di immagini che attraverso il web arrivano ai loro occhi. Gli artisti nigeriani attraverso il loro iperrealismo creano un ambiente che simula la realtà fisica in luoghi immaginari.
Maestro dell’iperrealismo nigeriano è sicuramente Olamilekan Abatan la sua è un’operazione di assimilazione dell’estetica classica occidentale rielaborata con un linguaggio nuovo contemporaneo e africanizzato attraverso l’uso dei wax. Nei suoi lavori i personaggi rievocano quelli dei grandi maestri del rinascimento, mostra il santo o la madonna in posizione classica, ma li attualizza, attraverso un abbigliamento contemporaneo.
Nell’opera “Deadly sin” il riferimento a Caravaggio è indubbio, ma come il grande maestro che si era servito della lezione dei ‘grandi’ anche Abatan riprende l’impostazione di due capolavori del maestro dei Seicento in un mix tra “Medusa” e il “Bacco adolescente” , riattualizza l’impostazione sostituendo il volto del personaggio con un suo autoritratto e inserendo degli oggetti contemporanei, un orologio d’oro che simboleggia il potere e uno smartphone simbolo del nostro secolo. La sua non è solo una rivisitazione dei capolavori della cultura classica, ma è una messa in scena di nuove realtà.
L’opera di Alex Peter Idoko potrebbe essere paragonata ad un rituale magico nel quale l’artista attraverso la cerimonia del fuoco, crea delle immagini sorprendenti, ma ciò che rende ancora più stupefacente il suo lavoro è la capacità di usare il pirografo rendendo le figure con una precisione iperrealista.
Il lavoro di Peter Idoko colpisce per la capacità che la materia bruciata acquista nell’opera in “Strive” il soggetto e la tecnica si confondono il personaggio in primo piano soffia verso il fuoco, l’inquadratura dal basso potenzia il contenuto, il calore del fuoco sembra uscire fuori dal quadro sentiamo invaderci dal calore delle fiamme, ci distoglie l’attenzione, solo il personaggio con la testa poggiata sulla spalla del soffiatore, qual è il suo ruolo nella storia?
È allora che l’immagine in un turbinio di idee comincia a prendere forma si catapulta verso nuove aspettative, l’artista non sta solo rappresentando un atto, ma sta raccontando un sentimento, una sensazione. Idoko pensa che attraverso il fuoco può dominare la materia della sua tavola, attraverso il fuoco può purificare, sottilizzare e raggiungere il livello più alto, fino alla luce che è essenza universale e la più immateriale delle immagini.
Joseph Chimerie usa il colore con sfumature così impalpabili e morbide come se fosse un maquillage sul volto di una modella. La sua è un’opera che si potrebbe definire fashion, ma non nell’accezione di moda, ma di eleganza. Le sue figure sono avvolte nella profondità prospettica come se fossero all’interno di una scatola magica e si potessero prelevare e muovere. La plastica delle forme è realistica e i personaggi che rappresentano la scena sono delicati, raffinati e si muovono come su una passerella. La sua è una messa in scena di una realtà ovattata con personaggi di attraente bellezza dei volti e dei corpi, nelle delicate armonie dei colori, in uno spazio fisico anch’esso pervaso da una luce e da una sinuosa eleganza, anche l’acqua della piscina increspata dalla brezza acquista attraverso la schematizzazione delle onde un ritmo musicale intenso e armonioso.
Nebolisa Kelly è l’artista iperrealista nigeriano per eccellenza, sia per i suoi soggetti sia per la tecnica, ci sono tutti gli elementi: i ritratti in formato magnum, l’acqua che invade il volto, l’utilizzo del chiaroscuro denso e sostanzioso di particolari.
L’opera di Nebolisa può essere vista su tre piani diversi sia sullo spazio fisico che su quello contenutistico. Ad una certa distanza l’opera appare di un realismo fotografico quasi palpabile, il soggetto sembra quasi uscire dal quadro e prendere forma e materia, ad una visione più ravvicinata colpisce la superficie, il soggetto si appiattisce e l’osservatore diventa piccolissimo e riesce ad entrare nell’epidermide della pelle, a sentire il vuoto dei pori e la freschezza dell’acqua che scorre sul volto, la ruvidezza della stoffa degli abiti, tutto è rappresentato con un tale realismo e una tale oggettività che non dipende più dall’acutezza dell’occhio, ma da una maniacale ricerca di oltrepassare la realtà stessa.
Ed è questa ricerca di perfezione che ci fa raggiungere il terzo livello di visione che non è più quello visivo, ma quello concettuale, dalla volontà di vedere e rappresentare le cose come sono, l’artista ci racconta la ricerca sempre più spasmodica verso il più minuzioso e impercettibile particolare, per raggiungere la perfezione e per riuscire ad uscire dall’anonimato nel quale l’artista si sente ingabbiato.
Guardare un ritratto di John Hopex è come fermare il tempo, i suoi lavori sono sospesi in un’epoca indefinita, una bellezza e una perfezione universale che manifesta rappresentando ogni singolo dettaglio con maniacale precisione, imprigionando la luce e le ombre come se fossero materia viva.
In “Butterfly” il soggetto è inserito su uno sfondo bianco, neutro, il volume della figura si definisce attraverso la linea precisa delle spalle e della testa, i particolari del copricapo e della collana minuziosamente intagliata vengono colpiti dalla luce vibrante che crea sul corpo un volume di ombre. Ma sono le farfalle colorate che estraniano l’osservatore e catapultano il soggetto in uno spazio tra il bucolico e il surreale. Ed è l’elemento estraniante colorato, ancora più evidente nell’opera “Apple” dove le mele sospese nello spazio trasformano l’opera da iperrealista a surreale e ci catapultano in una realtà sospesa e immaginaria.
TITOLO: MIMESIS ARTISTI: Olamilekan Abatan, Alex Peter Idoko; Joseph Chimerie, Nebolisa Kelly, John Hopex LUOGO “Black Liquid Art – Via San Tommaso, 55 – Viterbo” CURATORE Antonella Pisilli INAUGURAZIONE 4 febbraio 2023 ore 18.00 ORARIO DI APERTURA 4 febbraio – 1 aprile 2023
Alassio (Savona), 4 novembre 2022 – Per la prima volta al mondo nasce in Italia il gelato all’aglio nero. Uno scherzo? No, da oggi è possibile chiedere un cono all’aglio nero di Vessalico ad Alassio, presso la gelateria Perlecò.
Aldo De Michelis gelatiere di Perlecò assicura sulla bontà del prodotto, per questo abbiamo deciso di saperne di più facendogli qualche domanda.
– Aldo, ci spiega come è nato il gelato all’aglio nero di Vessalico?
Partecipavamo ad una fiera a Sanremo e nostro vicino di stand Osvaldo titolare dell’Azienda agricola Osvaldo Maffone.
Mi propose l’assaggio del suo aglio nero e fu un vero colpo di fulmine! Un caleidoscopio di sapori ben distinti e perfettamente amalgamati. L’ideale per un buon gelato. E con l’entusiasmo che solo la passione può generare ci siamo messi al lavoro.
– E’ stato difficile ottenere il gelato di aglio nero di Vessalico?
Quando affrontiamo un nuovo prodotto ci poniamo diversi obiettivi, il più importante dei quali è “cosa vogliamo ottenere”? In questo caso vista la particolarità e complessità del sapore ci siamo proposti di mantenere il più possibile il gusto originale.
I primi tentativi risultavano piuttosto “timidi”, ma siamo arrivati ad un gusto davvero “sfrontato”, uno dei migliori che abbia mai assaggiato.
La stessa impressione l’hanno avuta i visitatori della fiera di Porto Maurizio dove abbiamo portato il gelato: ed è stato subito un vero successo!
– Un gelato da affiancare a nocciola e fiordilatte?
Sì. Si tratta di un gusto che può benissimo stare tra le proposte della vetrina. Sarà sicuramente a Perlecò tra i gusti “a rotazione” che affiancano i classici.
Ma è anche un gusto che può costituire una “materia prima” per bravi Chef. Non è un caso se Luca Guidetti chef del ristorante “Il Moncalvo” di Acqui Terme ed allievo della trasmissione “Antonino chef accademy” lo proporrà così: crema di carota, crumble di nocciola e meringa, gelato Perlecò di aglio nero di Vessalico dell’Azienda agricola Osvaldo Maffone. Un pre-dessert originale e gustosissimo in grado di accontentare anche i palati più fini.
– Hai parlato di caleidoscopio di gusti, ma che gusto ha l’aglio nero?
Sono tanti. Intanto un profumo inebriante. Liquirizia, frutta secca, cipolla rossa. Un sapore armonioso, come il profumo. Difficile da spiegare, e molto più facile da capire assaggiandolo.
– Perché l’aglio nero? Non bastano i gusti in vetrina?
Perché abbiamo un territorio generosissimo. Materie prime di qualità assoluta spesso dimenticate. L’aglio di Vessalico è una eccellenza a livello mondiale. Questa trasformazione contribuisce a valorizzarlo ulteriormente. Il gelato è un prodotto popolare in grado di enfatizzare la conoscenza e diffusione di un prodotto sicuramente di nicchia.
I gusti in vetrina sono molti, sicuramente. Ma probabilmente si può fare a meno del gusto “puffo” e proporre, invece, gusti più naturali e vicini al territorio.
– Alassio sempre più “capitale del gelato” insomma.
La nostra città ha sempre avuto gelatieri di avanguardia. Penso a Giacomel che già 40 anni fa proponeva gusti gourmet prima che questo concetto esistesse.
Siamo ben felici di rappresentare una linea di continuità con questi pionieri del gelato. Noi abbiamo appena iniziato il nostro cammino. Abbiamo intenzione di percorrere ancora tantissima strada. Continuando a studiare, provare, sbagliare e correggere gli errori per dare ai nostri clienti qualcosa che possa andare anche oltre le loro aspettative.
– Prossime sfide?
Non le conosciamo ancora nel dettaglio ma, sempre rimanendo su prodotti di territorio, ci hanno proposto un paio di grappe variamente aromatizzate che ci intrigano molto.
Un altro progetto riguarda la “stroscia” non appena ne troveremo una “gluten free” visto che abbiamo abbracciato questa filosofia di offerta. Tutti i nostri prodotti sono infatti senza glutine.
Gelateria Perlecò, Il gelato vista mare
Gelato di aglio nero di Vessalico, by Perlecò
Da passeggio ma non solo, e il gelato di Perlecò fa ancora parlare di sè
Il cemento visto dalle donne: nascono così il vaso a forma di testa, e oggetti di design per l’uso quotidiano, fatti con il cemento
Milano, 28 ottobre 2022 – Si chiama Ulisse ed è un vaso di design in cemento a forma di testa, creato a Milano dalle mani di una donna che ha voluto dare al mondo, con questa sua creazione, un forte messaggio di bellezza e sostenibilità.La creatrice di questi vasi unici è Cristina, che esprime questa sua arte artigianale attraverso il marchio da lei creato, Koncretosa.
Il cemento, dall’uomo alla donna
L’uomo da sempre usa il cemento per le costruzioni, mentre con il progetto Koncretosa viene visto ora con uno sguardo tutto al femminile, per un utilizzo nella vita di tutti i giorni.
Con Ulisse il cemento non è più quindi solo un mero materiale da costruzione ma dona la vita a oggetti di design per la vita quotidiana, dal valore reale, tangibile e durevole nel tempo, dando
Perché Ulisse?
Ulisse è una testa vaso in cemento, personificazione dell’ingegno, del coraggio, della curiosità e dell’abilità manuale che hanno permesso all’homo sapiens di evolvere.
Da animale qualunque, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di un gorilla, l’uomo ha acquisito una posizione privilegiata nel mondo, ma anche ad una maggior responsabilità su di esso.
Per questo Ulisse è ancora in viaggio, affascinato dall’ignoto, pronto a utilizzare il suo ingegno e il suo genio per proteggere questo fragile pianeta e l’umanità stessa a trovare un nuovo equilibrio.
Per questo Cristina ha creato questa testa vaso, per unire uomo e natura, per ricordarci chi siamo e da dove arriviamo, e aiutarci a capire in che direzione orientare il nostro viaggio.
Un vaso unico, per creazioni uniche
La caratteristica di Ulisse è che ogni piantacrescerà al suo interno abbellendola, così come fanno i capelli nell’uomo, trasformando così ogni vaso in un’opera unica.
Per creare la testa sono stati utilizzati solo materiali naturali e sostenibili che fanno parte del mondo da sempre: calcare, gesso, argilla che lavorati con l’acqua danno vita alla magia..
La testa vaso Ulisse diventa così simbolo di speranza e di nuova vita.
Cristina si occupa con Koncretosa dalla creazione di oggetti di arredamento moderno per la casa alla creazione di pezzi personalizzati per aziende e spazi pubblici.
Per avere maggiori informazioni o acquistarela testa vaso Ulisse rimandiamo al sito sito internet www.koncretosa.it.
Ulisse, la prima testa vaso in cemento sostenibile
Si chiama “Credimi” il nuovo singolo del duo femminile NOSARA
Roma, 17 ottobre 2022 – Esce martedì 18 ottobre per Visory Records “Credimi”, il nuovo singolo del duo femminile NOSARA.
“Credimi” nasce dall’angoscia che accompagna il risveglio da un incubo: una storia finita, due strade che si dividono per sempre, il senso di colpa per averci creduto, per essersi presi troppo sul serio. Un incubo a lieto fine, perché poi, per fortuna, c’è il risveglio.
Il sound del brano mescola r’n’b e pop.
Prodotta da Luigi Tarquini e Federico Fontana della label ALTI Records, “Credimi” è pubblicata da Visory Indie, la costola indie di Visory Records, ed è distribuita da Believe.
NOSARA BIOGRAFIA
NOSARA è un progetto di Sara Berardinucci (voce) e Cristina Talanca (basso).
Dall’incontro delle due ragazze abruzzesi con il producer Shezzan nasce il primo singolo “Stonata”: una canzone che viaggia su un beat moderno e che a colpi di basso e synth racconta una relazione difficile, possibile solo nei sogni.
A marzo 2022 le NOSARA pubblicano il secondo singolo “Neve a Primavera”, una canzone sui contrasti belli e inaspettati, come la chimica inspiegabile che si crea tra due persone profondamente diverse.
Prodotto da ALTI Records e scritto con la collaborazione del rapper aquilano Stillpani, il singolo è finito in rotazione su Rai Radio Indie, che l’ha segnalato anche sui social nella rubrica “LightsOn”
A Ottobre 2022, dopo aver sperimentato le prime apparizioni live in compagnia del duo I Malati Immaginari (tra cui l’apertura di un live di Morgan), pubblicano il terzo singolo “Credimi”, anche quest’ultimo sotto l’ala di Visory Records con distribuzione Believe.
Como, 4 luglio 2022 – Il pugile Clemente Russo, reduce di recente dall’Isola dei Famosi ha scelto per i suoi outfit televisivi una linea uomo in seta rigorosamente ”Made in Como”. Si “Made in Como”, non Made in Italy, perché si parla delle preziose e rinomate sete Lariane, prodotte rigorosamente nel comasco.
La linea scelta dal famoso sportivo è del brand Tosetti, gestito dalla fashion stylist Monica Gabetta Tosetti e la sua famiglia.
Se, fino a pochi anni fa, l’attenzione era riservata esclusivamente ai vestiti femminili, negli ultimi tempi anche l’uomo ci tiene moltissimo a curare nei minimi dettagli il suo look.
Per questo motivo l’atelier Tosetti di Como, ha dedicato una linea esclusiva di abiti da sposo e da uomo, tra cui alcuni capi indossati in televisione dal pugile Clemente Russo per le puntate girate negli studi Mediaset dell’Isola dei Famosi.
Tosetti ha proposto dei look estivi uomo molto speciali ed eleganti, con una particolare caratteristica: togliendo la giacca nei caldi pomeriggi d’estate l’immagine dell’uomo resta comunque elegante e distintiva.
Per non parlare degli abiti da sposo, nei colori tendenza, blu e nero, ma sempre con il tocco di eleganza che non deve mancare ad un abito di questo tipo.
La famiglia Tosetti l, ed il loro atelier, sono ormai un brand riconosciuto nel mondo, e diversi personaggi dello spettacolo, per l’esperienza e la capacità di assicurare un look uomo impeccabile, con un’attenta selezione dei migliori abiti per uomo Made in Italy, è perché no, Made in Como.
Pisa, 22 marzo 2022 – “No alla guerra!”. È questo il messaggio che arriva da ogni parte d’Italia. Dalle famiglie, alle scuole, alla politica e fino ad arrivare, ovviamente, al panorama artistico.
Un forte appello alla pace arriva dal giovane scrittore di origini siciliane, cresciuto in Toscana, Salvatore Liggeri, che lancia l’appello ““Diffondiamo i libri contro tutte le guerre!”.
Ventotto anni, Liggeri ha già vissuto in dieci nazioni europee, testimone di quella che lui reputa “la generazione dei figli del vento”, o per intendersi, la generazioneErasmus, di cui lui stesso fa parte e che ama raccontare nel suo blog, poetiestinti.com e in giro per le scuole italiane.
“Lo avete già visto con Greta Thunberg, inascoltata: se i vecchi non avranno il coraggio di ascoltare seriamente i giovani, ho paura che vivremo in un perenne ventesimo secolo. I giovani europei questa guerra non la vogliono e non la cercano”.
Insomma, il coro generazionale nel campo della scrittura, nonostante tutto, è unanime: da RobertoSaviano, a Fabio Volo, fino ai giovanissimi come Salvatore Liggeri o Nicolò Govoni, quest’ultimo già noto attivista per i diritti umani.
L’ultima pubblicazione di Liggeri, uscita il 19 marzo, dal titolo “A due passi dal Tibet”, tratta proprio il tema della pace, esteriore ed interiore, visto che lui stesso ha vissuto a stretto contatto con i monaci all’interno di uno dei monasteri del buddismo tibetano più grandi d’Europa.
L’opera, già disponibile sulle piattaforme digitali, arriverà presto anche in libreria e verrà presentata dallo stesso autore il 24 aprile 2022, presso il festival lucchese “Lucca città di carta”, ed è già disponibile su Amazon al link www.amazon.it/due-passi-dal-Tibet-tibetani/dp/B09VWTT7QF/
“Spero presto di tornare anche nella mia bella Sicilia, ad Avola dai miei nonni, dove sono nato”, conclude Liggeri.
Il romanzo di Salvatore Liggeri, a due passi dal Tibet
Salvatore Liggeri, autore di “A due passi dal Tibet”