Arte, è rivoluzione: al via il Certificato Digitale per le opere d’arte

Roma, 1 aprile 2020 – È rivoluzione nel mondo dell’arte. Da oggi sarà possibile provare in ogni momento l’identità e l’autenticità delle opere d’arte grazie ad un Certificato Digitale per le opere d’arte. Merito di questa rivoluzionaria innovazione è della ArtID, azienda internazionale che si occupa d’arte con sede in Svizzera, che ha dato vita al Certificato Digitale per le opere d’arte. Una innovazione creata grazie all’utilizzo della blockchain, dell’Intelligenza Artificiale e delle immagini ad alta risoluzione.

Il Certificato Digitale contiene tutta la documentazione di ogni singola opera: foto in alta risoluzione, autentica dell’autore, documenti relativi all’eventuale archiviazione, evidenza delle mostre in cui l’opera è stata esposta, indicazioni di pubblicazioni rilevanti, estratti di pubblicazioni che contengono informazioni sull’opera. Le informazioni si possono estendere anche alla proprietà attuale ed a quelle precedenti, al luogo dove è fisicamente custodita l’opera, prezzi, atti di cessione, dichiarazioni di vendita e perizia. La cartella “Zip”, firmata su blockchain, non è modificabile nè nei suoi contenuti nè per le informazioni relative alla data di creazione ed aggiornamento.

Il Certificato Digitale ad opera della ArtID  proietta il mondo dell’arte verso quella che sarà la nuova generazione di opere d’arte. La certificazione e l’archiviazione rappresentano il presupposto per accedere a tutta la documentazione attraverso un archivio incorruttibile, condiviso e pubblico.

Questo crea le condizioni per un nuovo mercato dell’arte più aperto, trasparente e liquido. Il Certificato Digitale agevola la “due diligence” necessaria nella fase di acquisto di un’opera d’arte, le opere che ne sono dotate sono facilmente inventariabili ed una collezione di opere certificate è sempre aggiornata.

Il Certificato Digitale rappresenta lo strumento ottimale laddove si debbano dare informazioni in operazioni di import, export, sdoganamento e nelle successioni. Valorizza enormemente l’opera, facilita il processo di scambio delle informazioni e dà accesso alla visibilità dovuta grazie alla possibilità di pubblicarla sul Marketplace di ArtiID e/o su altre piattaforme.

Grazie al servizio di ArtID (www.artid.ch) è possibile accedere alle informazioni mediante il QR code (disponibile in area riservata), utilizzando il link alla documentazione (disponibile sempre in area riservata) oppure in prossimità dell’opera utilizzando il collegamento bluetooth.

Il mondo dell’arte così si evolve, perché in un mercato sempre più internazionale oggi è indispensabile affidarsi a strumenti innovativi che sono un mezzo per connettere e garantire artisti, collezionisti, galleristi, compratori, investitori.

La blockchain è ormai una rivoluzione inarrestabile: dalla sua applicazione più popolare, le criptovalute e i token, alla possibilità di tracciare i processi produttivi fino alla certificazione delle informazioni. E ArtID grazie al Certificato Digitale per le opere d’arte si conferma l’attore principale nella digitalizzazione del mondo dell’arte, una realtà innovativa unica a livello mondiale.

Per saperne di più sul Certificato Digitale rimandiamo al sito internet www.artid.ch.

 

 

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Arte, l’International Surrealism Now fa tappa a Marinha Grande in Portogallo

La mostra internazionale sul surrealismo farà tappa a Marinha Grande, in Portogallo, dal 26 gennaio al 31 marzo 2019, mentre il suo fondatore, Santiago Ribeiro, esporrà a Londra dal 22 al 24 febbraio prossimi 

Coimbra, 8 gennaio 2019 – La più grande mostra d’arte surrealista del XXI secolo, la International Surrealism Now, arriverà il 26 gennaio prossimo nella città di Marinha Grande in Portogallo presso la Galeria Vieira de Leiria, e durerà fino al 31 marzo 2019.

La tredicesima edizione della mostra internazionale dedicata al Surrealismo, nata nel 2010, si conferma la più grande mostra organizzata dalla Fondazione Bissaya Barreto, e prima della nuova tappa sarà aperta al pubblico presso la Casa della Cultura di Coimbra in Portogallo, fino al 19 gennaio prossimo.

Il movimento International Surrealism Now è stato fondato nel 2010 a Coimbra, con una grande mostra organizzata dalla Fondazione Bissaya Barreto e dall’artista Santiago Ribeiro.

Promotore e creatore della mostra, l’artista portoghese è stato inserito di recente dalla rinomata rivista culturale The Culture Trip, tra i 10 artisti portoghesi più importanti a livello internazionale, ed è stato invitato di recente per la prima volta nelle terre britanniche, a Londra, invitato dal direttore della Parallax Art Fair, Mr. Tom Moore, per esibirsi al Chelsea Town Hall di Londra dal 22 al 24 febbraio prossimi.

Il PAF, nato da una mostra internazionale chiamata “Parallax” nel 2009, è una mostra indipendente che è un vero e proprio processo di ricerca investigativa, che lo rende unico in termini di mostre e fiere per espositori e designer. In pratica il PAF è un nuovo tipo di evento, diverso da qualsiasi altra fiera dedicata all’arte.

I lavori di Ribeiro sono stati protagonisti, proprio di recente, di un impressionante spettacolo multimediale sugli schermi giganti di Times Square, a New York, e sono stati presentati presso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Lisbona, nel Portuguese American Journal, in Digital Meets Culture, Pressenza, metroNews.ru, Pravda in portoghese, The Herald News, ARTVOICE, Associated Press, EFE, APA ots,AAP, Reuters, ANA, News Aktuell e molte altre pubblicazioni.

L’International Surrealism Now si è rivelato, ad oggi, uno dei progetti pioneristici più importanti del mondo, e Ribeiro con essa sta dedicando la sua vita alla promozione del surrealismo del XXI secolo, attraverso mostre presentate negli ultimi 10 anni in diverse parti del mondo tra cui Berlino, Mosca, Dallas, Los Angeles, Mississippi, Varsavia, Nantes, Parigi, Londra, Firenze, Madrid, Granada, Barcellona, Lisbona, Belgrado, Montenegro, Romania, Giappone, Taiwan e Brasile.

Un progetto che vede tra gli sponsor protagonisti prestigiosi tra cui il Municipio di Coimbra, la Fondazione Bissaya Barreto e la MagicCraftsman Studio degli Stati Uniti.

L’International Surrealism Now è arrivata così a rappresentare una grande forza di libertà, creatività, amore e speranza. Valori che possono essere ritrovati nelle opere e nelle visioni personali di 120 tra i principali artisti surrealisti del mondo, che rappresentano le speranze, i sogni e le ideologie dei 50 paesi rappresentati.

Opere che evidenziano i sogni, la libertà creativa e ideologica del mondo, a cui è facile accedere anche grazie alla nuova era di internet.

Gli artisti che partecipano a International Surrealism Now 2019 sono:

Achraf Baznani, Marocco / Agim Meta, Albania-Spagna / Aissa Mammasse, Algeria / Alessio Serpetti, Italia / Alvaro Mejias, Venezuela / Ana Neamu, Romania / Ana Pilar Morales, Spagna / Andrew Baines, Australia / Aquilino Ferreira, Portogallo / Asier Guerrero Rico ( Dio), Spagna / Brigid Marlin, Regno Unito, Bien Bañez, Filippine / Can Emed, Turchia / Carlos Sablón, Cuba / C?t?lin Precup, Romania / Cristian Townsend, Australia / Conor Walton, Irlanda / Cynthia Tom, Cina / USA / Dag Samsund Danimarca / Daila Lupo, Italia / Dan Neamu, Romania / Daniel Chiriac, Romania / Daniel Hanequand, Francia / Canada / Daniele Gori, Italia / Delphine Cencig, Francia / Dean Fleming, Stati Uniti d’America / Domen Lo, Slovenia / Edgar Invoker, Russia / Efrat Cybulkiewicz, Venezuela / Egill Eibsen, Islanda / Erik Heyninck, Belgio / Ettore Aldo Del Vigo, Italia / Fabrizio Riccardi, Italia / Farhad Jafari, l’Iran / Francia Garrido, Stati Uniti d’America / Francisco Urbano, Portogallo / Gabriele Esau, Germania / Genesis Cabrera, Stati Uniti / Grazia Bordallo Pinheiro, Portogallo / Grasz ka Paulska, Polonia / Gromyko Semper, Filippine / Gyuri Lohmüller, Romania / Hector Pineda, Messico / Hector Toro, Colombia / Henrietta Kozica, Svezia / Hugues Gillet, Francia / Isabel Meyrelles, Portogallo / Iwasaki Nagi, Giappone / James Skelton, Regno Unito / Jay Garfinkle, Stati Uniti d’America / Jay Paul Vonkoffler, Stati Uniti d’America / Argentina / Geremia Jimah, Nigeria / Joanna Budzy?ska-Sycz, Polonia / João Duarte, Portogallo / Keith Wigdor, US / Leo Wijnhoven, Paesi Bassi / Leo Plaw, Germania / Liba WS, Francia / USA / Lubomír Sticha, Repubblica Ceca / Ludgero roll, Portogallo / Lv Shang, Cina / Maarten Vet, Paesi Bassi / Maciej Hoffman, Polonia / Magi Calhoun, Stati Uniti d’America / Marnie Pitts, Regno Unito / Maria Aristova, Russia / Mario Devcic, Croazia / Martina Hoffman, Germania / Mathias Böhm, Germania / Mehriban Efendi, Azerbaijan / Naiker romana, Cuba / Spagna / Nazareno Stanislau, Brasile / Nikolina Petolas, Croazia / Octavian Florescu, Canada / Ophelia Hutul, Romania / Oleg Korolev, Russia / Olesya Novik, Russia / Olga Spiegel, Stati Uniti d’America / Otto Rapp, Austria / Paula Rosa, Portogallo / Paulo Cunha, Canada / Pedro Diaz Cartes, Cile / Penny Golledge, UK / Peter MC LANE, Francia / Philippe Pelletier, Francia / Roch Fautch, Stati Uniti d’America / Rodica Miller, Stati Uniti d’America / Ruben Cukier, Argentina / Israele / Rudolf Boelee, Nuova Zelanda / Russbelt guerra, Perù / Sabina Nore, Austria / Sampo Kaikkonen, Finlandia / Santiago Ribeiro, Portogallo / Sarah Zambiasi, Australia / Serge Sunne, Lettonia / Sergey Tyukanov Russia / Shahla Rosa, Stati Uniti d’America / Shoji Tanaka, Giappone / Shan Zhulan, Cina / Shia Weltenmenge, Germania / Sio Shisio, Indonesia / Slavko Krunic, Serbia / Sonia Menna Barreto, Brasile / Steve Smith, Stati Uniti d’America / Stuart Griggs, UK / Svetlana Kislyachenko, Ucraina / Svetlana Ratova, Russia / Tatomir Pitariu, Stati Uniti d’America / Tersanszki Cornelia, Romania / Tim Roosen, Belgio / Ton Haring, Paesi Bassi / Victor Lages, Portogallo / Vu Huyen Thuong, Vietnam / Yamal Din, Marocco / Spagna / Yuliya Patotskaya, Bielorussia / Yuri Tsvetaev , Russia / Zoltan Ducsai, Ungheria / Zoran Velimanovic, Serbia.

I 50 paesi rappresentati nella mostra sono:

Albania, Algeria, Argentina, Australia, Austria, Azerbaigian, Bielorussia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Croazia, Repubblica Ceca, Cuba, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Islanda, Indonesia, Iran, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Lettonia, Messico, Marocco, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nigeria, Perù, Filippine, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti , Ucraina, Venezuela, Vietnam.

 

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Indirizzi e contatti stampa:

Londra, Regno Unito – Parallax Art Fair,

Chelsea, King’s Road, Chelsea, Londra,

venerdì 22 febbraio alle 19.30.

Email: manager@parallaxaf.net

 

Marinha Grande, Portogallo – Galleria Municipale Tony Vitorino

Cine-Teatro attore Álvaro,

Largo da República,

Vieira de Leiria, Marinha Grande, Portogallo

Email: geral@cm-mgrande.pt

 

 

“Butterflies”, arrivato di recente dalla Cina Taiwan, dove è stato selezionato per rimanere al Get Art Museum di Art Revolution Taipei, sarà ora esibito a Londra.

 

 

 

I lavori di Santiago Ribeiro a New York

 

 

È online “Fluoemotion”, il video d’arte che introduce alla mostra di Venezia sulla fluorescenza di Marco Scali

Venezia, 21 maggio 2018 – È online il lavoro di video-arte ‘Fluoemotion’, dell’artista Marco Scali. Un video realizzato mixando musiche, immagini, video e digitalizzazioni e che intende coinvolgere e introdurre allo spettatore i lavori ‘fluorescenti’ dell’artista. Un video che fa percorrere allo spettatore un viaggio, portandolo a vivere al meglio lo spirito della mostra emozionale ‘Fluoemotion‘,  mostra omonima che si terrà a partire da gennaio 2019 nello splendido palazzo storico, oggi hotel di lusso, Ca’ Sagredo a Venezia  .

Il video accompagnerà lo spettatore verso Venezia e la mostra sulla fluorescenza di Marco Scali, sorprendendolo con opere inedite e esperienze emozionali.

Una mostra che racconterà un viaggio durato 53 anni di vita dell’autore, con un percorso a volte tormentato, ma che ha aiutato la natura creativa dell’artista.

Partendo dallo spirito della locandina, il video (link: www.youtube.com/watch?v=2FusvO6egf8&t=3s) inserisce tutta una serie di dettagli legati al trascorso di Marco Scali, per concludersi con una immagine che ben lascia presagire e comprendere che le date dal 12 gennaio all’ 11 febbraio 2019 saranno dei giorni molto speciali.

Questo grazie alla collaborazione di “Brain Bomb” architecture e design e del gruppo musicale “I neri lumiere”.

Non possiedo tecnica ma solo sensibilità” e “Ciò che conta è l’emozione” le frasi cult di Marco Scali.

E descrivere l’arte di Scali non è semplice. Essa trova espressione in numerose forme, dalla pittura alla scultura, dal concept design al maquillage. Nuccia Benvenuto riguardo Scali parla di “un’indagine artistica che aggredisce la realtà appropriandosene, esplorandola in tutte le sue sfumature, per restituirla all’occhio del fruitore a toni accesi, urlati, mai pacati e dismessi”.

Per saperne di più sull’artista è possibile visitare il sito internet www.marcoscali.com e la pagina Facebook Fluoemotion, che saranno aggiornate con interviste, storie e aggiornamenti sull’artista e la mostra che verrà.

 

Riguardo Marco Scali

Marco Scali nasce a Torino nel 1964. Il suo percorso formativo inizia con l’accostamento alla fotografia, seguendo la necessità di cogliere il dettaglio, il particolare sfuggente, quel quid che fa la differenza e che spinge all’amore, anche per le “cose”, come vorrebbe l’estetica di Guillén. Attraverso il dettaglio, i pori respirano luce e si ammantano di incanto. Questo è tutto quel che suggerisce l’artista, onnivoro e insaziabile, sempre compromesso nella ricerca che, per definizione, non scorge mete definite, ma si nutre di novità, allegorie, metafore e simboli.

L’indole creativa porta Scali a confrontarsi ben presto con il mondo del design e dello stylist, ottenendo rapidamente consensi e riconoscimenti. Diviene altresì un ricercato maquiller per note ed esclusive case cosmetiche, soprattutto per merito della creazione di un’originale linea di trucco.

Contemporaneamente, la sua innata curiosità lo spinge a cimentarsi con la realizzazione di oggetti d’arredamento e allestimento di spazi abitativi, sperimentando l’utilizzo di materiali come gessi, calcestruzzi, resine e ferro.

La mostra più importante, la personale al Ca Pisani di Venezia – VIP Very Important Puppet – una rassegna di pupazzi famosi, rappresentati ironicamente con il volto di un altrettanto noto personaggio. Successivamente, ha realizzato diverse personali, ma meno importanti, nonché molte collettive sul territorio nazionale.

Non di minore impatto la creatività che si esprime nella scrittura, sempre suggestiva, essenziale e ridotta al nocciolo.

Marco Scali, dopo un percorso pluriennale nel campo dell’arte, racconta di aver trovato, attraverso una costante ricerca stilistica ed estetica, il suo peculiare linguaggio, cifra di una rinnovata creatività. Lontano dall’ambizione di realizzare opere concettuali, Scali mira ad una risposta emotiva immediata ed inequivocabile, che trova nell’iperrealismo di colori acrilici e fluo dall’impattante violenza ottica. La tecnica è la medesima per tutti i quadri: i soggetti sono rappresentati attraverso forme morbide e prive di spigoli, ma dai bordi netti e spessi, riempiti da pigmenti fluo dalla grande forza cromatica. Tale virtuosismo luministico e coloristico, pur essendo del tutto innovativo e senza precedenti ovvi, ci ricorda autori come Singer Sargent, Moreau e Redon, tra gli altri. Le opere di Scali sono tutte montate con cornici barocche bianco opaco e posizionate su cavalletti in legno dipinti di nero. Ogni cavalletto ha montato sulla sommità un piccolo faretto di luce wood che è azionabile con un pulsante a pedale da chiunque voglia vederlo nello stile illuminato.

 

 

 

Ritratto di Zaccaria Sagredo – Marco Scali

 

 

 

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Contatti stampa:

Marco Scali

393-3324867

www.marcoscali.com

Andy Warhol Superstar!, il genio della Pop Art ospite a Treviso in una mostra evento

Treviso, 2 novembre 2017 – A partire dall’11 novembre a Ca’ Carraresi si terrà un evento internazionale con una grande mostra dedicata Andy Warhol famoso esponente della Pop Art e ricordato anche per aver previsto“15 minuti di celebrità” per tutti.

Oltre 40 opere del maestro, provenienti da collezioni private, daranno vita a Treviso, presso la sede storica della Fondazione Cassamarca di Casa Carraresi, ad una straordinaria mostra evento dedicata all’artista.

Sotto la direzione artistica di Rosy Fuga De Rosa e l’organizzazione di Francesco Caprioli,Andy Warhol Superstar!” che si terrà dall’11 novembre fino all’1 maggio 2018, si inserisce nel florido percorso di mostre che in questi ultimi anni hanno omaggiato il genio della Pop Art.

Un cammino che punta ai ritratti delle stars ma anche dei parvenu della celebrità, è curato con sapienza e amore per l’artista e per l’arte in generale e tutta questa energia viene trasmessa alle persone che percorrono il tragitto mostra.

Le opere esposte, capolavori di tecnica e di conoscenza del “mestiere”, sono la dimostrazione tangibile della genialità e lungimiranza del maestro della Pop Art.

Un accompagnamento verso e oltre la Factory, che rende il pubblico protagonista, grazie alla focalizzazione del concetto e del fenomeno irripetibile delle Superstars del tempo, tra le quali spiccano vari ritratti fortemente evocativi, come quello della grande Regina Schrecker, lady Universo, top model, ed ora stilista.

La mostra, curata da Amalart per la comunicazione come Relation Manager, si arricchisce inoltre di numerosi contributi multimediali, invitando il visitatore a entrare nel clima della New York degli anni ’60 e ’70.

Si va dalla ricerca frenetica dell’icona Pop, all’atmosfera informale della Factory fino al glamour dello Studio 54, con le personalità che hanno reso mitico quel periodo artisticamente rivoluzionario.

Grazie alla presenza di uno spazio sperimentale il visitatore potrà inoltre interagire in tempo reale con la New York di Andy Warhol, trasformardosi lui stesso in opera d’arte e sperimentando direttamente i suoi “15 minuti di celebrità”.

L’evento si preannuncia come unico anche per la spontaneità con cui è stata concepita, preparata e realizzata dalla curatrice della mostra Rosy Fuga De Rosa.

Ogni sezione promette di essere una scoperta e ogni angolo è una gioia per gli occhi e lo spirito.

 

Andy Warhol Superstar!

11novembre 2017 – 1 maggio 2018

Casa dei Carraresi – Via Palestro 33 / 38 Treviso

Direzione artistica: Rosy Fuga della Rosa

Organizzazione: Francesco Caprioli

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Ufficio Stampa e Comunicazione

Amalart Srl

www.amalart.it

info@amalart.it)

Ad ottobre la Biennale d’Arte Contemporanea del Belvedere di San Leucio

Il Belvedere di San Leucio si tinge di arte con la Biennale di Arte Contemporanea…

Caserta, 24 luglio 2017 – Nata da un progetto d’arte dell’associazione Webclub di Caserta, la Biennale d’Arte Contemporanea del Belvedere di San Leucio 2017 vanta un programma esclusivo e ricco che si terrà in Campania tra il 1 e il 21 ottobre 2017.

Si tratta di un evento internazionale d’arte che coinvolge i più importanti esponenti del panorama artistico e culturale, al fine di promuovere l’arte contemporanea e il territorio di Caserta, con performance d’arte e ospiti d’onore.

Le location ospitanti sono due importanti poli culturali e turistici: il complesso del Belvedere di San Leucio, sito UNESCO, e il Quartiere Militare Borbonico di Casagiove, che ospiterà gli eventi collaterali.

Il tema principale della Biennale d’Arte Contemporanea del Belvedere di San Leucio 2017 è la Terra Madre, incentrata sulla ricoperta dell’amore per le bellezze della natura e per il patrimonio artistico e culturale, e sarà possibile proporre opere con tema libero.

Le opere ammesse all’esposizione saranno 500 e le sezioni sono pittura, sculturadesigninstallazioni, fotografiagrafica digitale, video-art e arte ecosostenibile.

La partecipazione è aperta ad artisti affermati ed emergenti e ai primi 50 artisti, reputati idonei dalla commissione scientifica, sarà data l’occasione di esporre dal vivo due opere presso il Belvedere di San Leucio di Caserta e presso il Quartiere Militare Borbonico di Casagiove.

Per esporre in entrambe le location è possibile iscriversi online tramite il link www.pitturiamo.eu/eventi/biennale-arte-contemporanea-belvedere-san-leucio.

Si contano già 16 tra gli artisti più importanti del panorama italiano come Mark Kostabi, Mario Salvo tutor di PitturiAmo, Pier Toffoletti, Xante Battaglia, Luca Dall’Olio, Germaine Muller, Gabriele Marino, Riccardo Dalisi, Antonio Del Donno, Peppe Ferraro, Livio Marino Atellano, Don Battista Marello, Giovanni Tariello, Giancarlo Montuschi, Juan Carlos De Clares, Luz Arkal, Francesco Paolantoni, Diana Thiry, Alfredo Rapetti (Mogol), Jean-Pierre Dauviller, Anke Ibe e Frederick Candon.

Il comitato scientifico di tutto pregio è composto da direttori museali, docenti universitari, critici, galleristi e promotori dell’arte contemporanea e saranno circa 20.000 i visitatori attesi.

I premi saranno assegnati dal comitato scientifico e dai testimonial al miglior artista, nel caso del Premio Andrea Sparaco, e alla migliore opera d’arte, per il Premio Giuseppe Amalfi.

Inoltre, sarà premiato il miglior disegno con il premio Trama Logo Biennale, tra quelli eseguiti dagli alunni delle scuole medie della Città di Caserta e Casagiove.

Partner Ufficiale dell’evento è PitturiAmo, il network dei pittori contemporanei, che sarà presente nella location del Real Belvedere di San Leucio. PitturiAmo.com è infatti il primo social network dedicato alla promozione degli artisti sul web e dal vivo. Il network di PitturiAmo comprende un portale per vendere quadri online, un magazine d’arte per far conoscere artisti ed eventi d’arte e un negozio online di servizi promozionali d’arte.

Tutti i pittori selezionati che risultano iscritti a PitturiAmo potranno inserire 1 quadro in evidenza gratuitamente e riceveranno una nota critica da parte di Mario Salvo, Maestro Internazionale di spatola stratigrafica, critico d’arte e tutor di PitturiAmo, durante la sua dimostrazione dal vivo di spatola stratigrafica.

Il termine per la candidatura alla Biennale d’Arte Contemporanea del Belvedere di San Leucio 2017 è fissato per il 15 settembre 2017.

I posti sono limitati quindi il consiglio è di iscriversi appena possibile per non perdere l’opportunità di far parte di una importante vetrina.

 

Il Belvedere di San Leucio ospita la prima biennale di arte contemporanea.

 

PitturiAmo è partner ufficiale dell’evento.

 

“La Carmen” rivive in difesa delle donne, e per la parità di genere

Il mito della Carmen rivive in una nuova opera audiovisiva femminista contro la violenza sulle donne. L’opera, di una regista italiana, è andata in onda sui canali londinesi …

Roma, 20 marzo 2017 – Si è conclusa l’International Women’s Day, la giornata mondiale che celebra le conquiste sociali, economiche, culturali e politiche delle donne.

Tra i vari eventi che hanno animato la Festa della Donna in salsa globale è stata presentata in anteprima assoluta, sui canali online e live londinesi dell’International Women’s Day, la nuova opera audiovisiva “Carmen” di Gabriella Parisi, talentuosa regista italiana, con la colonna sonora originale di Alessandro Porcella.

L’opera Carmen si riconnette al tema della parità di genere e soprattutto contro la violenza sulle donne.

“Il personaggio della Carmen presenta tutti i segni di una presa di posizione, prettamente femminista e contemporanea, contro i dettami imposti da un certo pensiero e retaggio di natura maschilista che riducono l’amore al mero possesso, non lasciando alcun margine di libertà alla donna” dice l’artista Gabriella Parisi.

“È stato galvanizzante presentare Carmen proprio all’interno di una platea globale così sensibile e vicina alla realtà delle donne come l’International Women’s Day, che proprio quest’anno presentava una call to action espressa con lo slogan #BeBoldForChange: un invito ad osare per l’impegno al cambiamento come persona e in difesa delle donne.”

Sono già in produzione altre due nuove opere audiovisive di Gabriella Parisi che rappresentano un’espansione e riflessione concettuale, in chiave sperimentale, sul potenziale narrativo che scaturisce dalla rivisitazione del mito mai tramontato e sempre attuale della Carmen.

Il video della Carmen è online all’indirizzo https://vimeo.com/206994999 mentre per saperne di più sull’artista segnaliamo il sito internet www.gabriellaparisi.com.

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Contatio stampa:

comunicarteoffice@gmail.com

Link sito web: http://www.gabriellaparisi.com/

Video Carmen su Vimeo: https://vimeo.com/206994999

 

Cesare Catania e l’arte dei rifiuti urbani

Sta per ripartire RiArteco, mostra itinerante di opere d’arte fatte con rifiuti e scarti. Ospite d’onore della mostra itinerante l’artista Cesare Catania

Milano, 17 marzo 2017 – Partirà il 18 marzo l’edizione 2017 di RiArteco, mostra e “gara espositiva” itinerante di opere d’arte realizzate con rifiuti e scarti.

L’esposizione, organizzata dall’associazione RiArteco, promuove il riciclo e l’utilizzo dei rifiuti nelle più diverse espressioni artistiche.

A RiArteco sarà presente anche l’artista milanese Cesare Catania, sull’onda dei successi internazionali riscossi al Louvre di Parigi e alla Royal Arcade Gallery di Londra, che torna per l’occasione ad esporre in Italia, in una mostra densa di significati sociali e culturali.

Cesare Catania sposa pienamente questo concetto, partecipando alla mostra come ospite d’onore fuori concorso e sviluppando il tema del
riciclo nella sua nuova opera pittorica ReArt (2017), che verrà esposta per la prima volta a livello internazionale durante una delle tappe del tour Riarteco.

“Anche una bottiglia di plastica può suscitare emozioni, basta saperla valorizzare” ha raccontato Cesare Catania durante una recente intervista.

Il tour partirà il 18 marzo da Cosenza per toccare e sensibilizzare poi diverse città come Roma, PesaroSiena, Genova e per approdare infine il 16 giugno alla Fabbrica del Vapore di Milano.

Per meglio conoscere l’artista sono disponibili il sito internet www.cesarecatania.eu, la pagina Facebook www.facebook.com/cesarecataniaarte, il profilo Instagram www.instagram.com/art_cesarecatania ed il canale Youtube al link https://goo.gl/VYfbZG.

 

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Press Office Cesare Catania Art

Contatti e Social
web: www.cesarecatania.eu
FB: https://www.facebook.com/cesarecataniaarte/
IG: https://www.instagram.com/art_cesarecatania/
Youtube: https://goo.gl/VYfbZG

 

ReArt

Cesare Catania Artist

 

ReArt

 

 

Tag: arte rifiuti urbani, opere d’arte di rifiuti e scarti,

A Barcellona la mostra collettiva HUMANS: il fotografo italiano Sergio Battista tra i protagonisti

Roma, 6 marzo 2017 – Indagare con occhi attenti la vita che scorre nelle nostre città: è questo l’intento della mostra fotografica collettiva HUMANS che avrà luogo dal 23 marzo al 26 aprile 2017 presso la galleria Background di Barcellona.

Tra i fotografi in mostra sarà presente anche Sergio Battista, che esporrà due fotografie tratte dal suo vasto portfolio personale.

Addentriamoci meglio nella personalità dell’artista, attraverso alcune domande.

 

Allora Sergio, cos’è per te la Street Photography?

Potrebbe sembrare una domanda facile ma non lo è. A prima vista è un genere di fotografia che riguarda la rappresentazione delle nostre città, dei nostri conglomerati urbani, ma se andiamo un po’ più in profondità e guardiamo con la mente e non solo con gli occhi, nelle immagini di street photography troviamo un microcosmo fatto di rapporti tra persone, tra persone e spazi urbani, tra l’uomo e la storia. Vicende che ci raccontano la solitudine, l’alienazione, nuove consuetudini e tutto ciò che spesso non riusciamo a cogliere quando attraversiamo, trafelati e pieni di impegni pressanti, le nostre città.

Cosa esporrai in HUMANS?

 Sarò presente a Humans con due immagini: Prospect in London, un bianco e nero virato formato 50×33 che rappresenta uno spaccato della vita attiva londinese, sotto lo sguardo severo del Tower Bridge, e Liquid Contemporaneity, un’immagine a colori stampata nel formato 24×36, dove ho cercato di fermare l’idea della liquidità nella società contemporanea, citando Bauman, la sua intrinseca inafferrabilità, il suo costante movimento che non concede più i punti di riferimento del passato. In fondo credo sia questo il fascino della fotografia: intrappolare un sentimento, una sensazione. Non è facile, ma a volte ci si riesce. Ovviamente le stampe sono Fine art su supporto Ilford 310 grammi.

Naturalmente ti esprimi anche in altri generi fotografici?

Sì, assolutamente. Il mio primo amore è la fotografia di scena, che pratico abitualmente in teatro e durante i live musicali. Poi viene la ritrattistica, un genere che adoro, perché mi piace fotografare le persone, le loro emozioni e portare alla luce dallo scatto la loro bellezza e le loro contraddizioni.

In conclusione, Sergio, quali sono i tuoi progetti futuri?

Sai, generalmente lavoro su più progetti contemporaneamente: il mio impegno quasi quotidiano con il teatro, la partecipazione a concorsi…dulcis in fundo, è prossima la pubblicazione di un progetto editoriale riguardante l’universo femminile e le pressioni, prevaricazioni e soprusi che spesso in silenzio le donne subiscono quotidianamente. Un progetto nel quale le donne parlano di loro stesse, in prima persona, dei loro sentimenti, della loro autodeterminazione e della violenza che troppo spesso si consuma nei loro confronti.

Per saperne di più su Sergio Battista suggeriamo di visitare il sito internet www.sergiobattistaphoto.it.

 

 

 

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Sergio Battista, mostra fotografica alla galleria Background di Barcellona

Tag: mostra fotografica, mostra fotografia, fotografo

Violenza sulle donne: “Not in my name”, la mostra fotografica gratuita contro le violenze

Verona, 25 novembre 2016 – In occasione della giornata contro la violenza alle donne, l’artista e fotografo veneto Giovanni Bevilacqua, ha completato il progetto fotografico “Not in my name“, una serie di fotografie che rimandano in modo crudo e realistico alla drammatica realtà della violenza alle donne.

L’artista, particolarmente sensibile ai problemi sociali, messe a disposizione gratuitamente le fotografie, una decina circa, per tutti gli enti, istituzioni e organi di stampa che volessero usarle in occasione della giornata contro la violenza alle donne.

Il progetto, iniziato quasi un anno fa, ha visto le prime fotografie in mostra a Vicenza durante una conferenza contro il femminicidio, riscuotendo vivo interesse e anche qualche sgomento a causa dell’iperrealismo delle fotografie in grande formato che, seppure nella classica e consueta forma del “Demorfismo fotografico”, hanno mantenuto tutta la reale crudezza di quanto le vittime hanno dovuto soffrire.

La sensibilità del fotografo ha poi permesso anche alcune ricostruzioni fotografiche che riportano ai momenti che precedono la violenza per strada, oltre quella casalinga.

Giovanni Bevilacqua non è nuovo a queste operazioni di sensibilizzazione sociale e non cesserà di offrire appoggio, con la sua attività di artista fotografo, alla causa del rispetto della dignità femminile, e dell’essere umano in genere, pensando e sperando che l’arte ed una “buona comunicazione” possano provocare i cambiamenti sperati.

 

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ufficio stampa MGProject
Maria Grazia Peretti

 

in trappola

 

attraverso le sbarre, attraverso le pietre

 

il dramma in casa

 

 

Arte: Le “tele bombardate” di Ditot selezionate per una prestigiosa fondazione

Roma, 31 ottobre 2016 – Non si ferma l’ascesa internazionale di Alina Ditot. Fresca vincitrice della Biennale di Salerno, l’artista ha appena ricevuto la proposta di entrare in collezione permanente da una prestigiosa Fondazione che ancora non è stata resa nota.

In una intervista rilasciata ad un art magazine internazionale, l’artista ha dichiarato che l’arte contemporanea è un campo di battaglia nel quale gli eserciti della figurazione combattono la loro eterna battaglia contro i cavalieri dell’arte informale.

L’artista spiega: “Voglio portare gli osservatori nel mondo contemporaneo; un mondo dominato da guerre, distruzioni, migranti e terroristi. Le mie tele sono lo specchio della società in cui viviamo, i fiorellini li lascio dipingere a chi crede ancora nell’utopia di un mondo perfetto.  Noi siamo i figli di un mondo ormai lacerato come il velo di Maya”.

Una battaglia che non avrà mai fine. Vere e proprie bombe atomiche, quelle che Alina Ditot lancia sulla tela; bombe che come conseguenza, generano profondi strappi. La purezza del segno non esiste. La tela è violata, ferita, straordinariamente violentata dal genio Ditottiano.

Molti per questo la considerano l’erede unica di Lucio Fontana, altri le attribuiscono la potenza pittorica di Alberto Burri o di Jackson Pollock.

L’uomo contemporaneo sta vivendo il suo inferno. L’arte sta vivendo una nuova rinascita che ha in Alina Ditot la sua sacerdotessa eretica.

Siete alla ricerca del bello assoluto o della perfezione divina? Allora dimenticate Alina Ditot. Lei ha intrapreso altre strade.

Strade che la stanno portando nell’olimpo di un’arte contemporanea che ha già in Damien Hirst, Jeff Koons, Gerard Richter, Marina Abramovic, Yayoi Kusama, le sue nuove divinità sulla terra. I collezionisti di tutto il mondo sono ormai alla ricerca di un taglio di Fontana, di una bruciatura di Burri, di una tela estroflessa di Castellani o Bonalumi e ora di uno strappo su tela di Alina Ditot.

Introvabili ormai le croci di Ditot, serie che l’artista dedica ai migranti morti in mare. L’artista per sua volontà dipinge poco e trovare un’opera di Ditot, in questo periodo, sembra essere diventata una sfida quasi impossibile.

L’arte che bombarda la tela e combatte contro le ingiustizie e il malessere contemporaneo.

È questa l’arte che Alina Ditot porta sul palcoscenico dell’arte.

 

Sito internet: www.alinaditot.com

 

Madame d’Avignon, 100 x 100 cm, mixed media on ripped and tied canvas, 2016

 

The Ditot’s Guernica, tecnica mista su tela strappata, bruciata e legata, 60 x 120 cm, 2016

 

Senza titolo, tecnica mista su tela strappata e legata, 100 x 100 , 2016

 

Senza titolo, tecnica mista su tela strappata e legata, 120 x 120 cm, 2016

 

Senza titolo, tecnica mista su tela strappata e legata, 120 x 60 , 2016

 

Senza titolo, tecnica mista su tela strappata e legata, 100 x 100 , 2016 (2)
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