Design, l’Italia all’avanguardia: è rivoluzione per le tende da interno

Artendis

L’Italia ancora una volta all’avanguardia in fatto di design e artigianalità, e la creatività italiana più evoluta rivoluziona ancora una volta l’arredo: la tenda da interni da oggi cambia la prospettiva, la sospensione diventa protagonista, un complemento d’arredo irresistibile grazie a geometrie inedite, materiali di pregio e cura maniacale dei dettagli

Roma, 8 ottobre 2019 – Quando si parla di tende il pensiero va di solito al tendaggio: la stampa, la grafica, il colore, il tessuto, la trama. Questi sono gli unici elementi offerti oggi dal mercato della decorazione d’interni. La struttura resta, invece, relegata a ruolo di comprimario lasciando ben poco spazio di scelta a decoratori, architetti, arredatori.

A rivoluzionare il settore, dando importanza a ciò che fino a ieri non l’aveva, ispirandosi al principio per il quale la creatività è spesso legata ad un cambio di prospettiva, è ancora un volta un italiano, Loris Di Francesco, che ha reinventato la tenda da interni a rullo, mettendo in primo piano la sospensione.

Rivoluzione alla finestra

A differenza di altre aziende, che si concentrano sul design del tessuto, la Artendis di Di Francesco lavora principalmente sulla sospensione del tendaggio, che diventa “attrice protagonista“, un oggetto iconico a sé, in grado di conferire immediatamente carattere e personalità all’arredo.

Non il tessuto, quindi. Non la stampa. Ma la struttura. È lei oggi la nuova protagonista, con un suo carattere a prescindere dal tessuto e una sua identità. Geometrie inedite e materiali di pregio, che trasformano le sospensioni Artendis in piccole opere d’arte belle da vedere e funzionali, grazie alla maestria artigiana con la quale sono realizzate.

Perché Artendis

«Abbiamo capito che il design è arrivato ovunque, ma non nel settore del “window fashion” – spiega Loris Di Francesco, fondatore di Artendis.  “Mancava l’oggetto di design che facesse la differenza, in un settore che non vede cose nuove e interessanti da molto tempo. Per questo ho creato Artendis, proprio per colmare questo gap. Per portare il design anche nelle tende e per offrire agli architetti e ai progettisti in generale un servizio e un prodotto in grado dare valore aggiunto al loro lavoro“, dice ancora Di Francesco .

Studio e ricerca

Artendis viene da lontano. Ci sono voluti infatti ben 10 anni di studio del settore a livello mondiale per creare un nuovo prodotto d’eccellenza che servisse anche a promuovere la figura dell’artigiano italiano, valorizzare il tendaggio made in Italy, innovare il settore e avvicinarlo ai giovani. In laboratorio, oltre alla macchina da cucire, lavora una modernissima stampante 3D. 

La rivoluzione di Artendis

Una novità che si rivolge in primis ad architetti, studi di interior design e showroom di arredamento. Le tende da interni diventano così delle vere e proprie opere d’arte personalizzabili in ogni dettaglio, che possono essere realizzati su misura anche quando si tratta di modelli a catalogo.

Opere che possono anche essere progettate su disegno esclusivo del progettista, avvalendosi della collaborazione e dell’esperienza dei designer Artendis che seguono il progetto fin dalle prime fasi, dal disegno alla scelta dei materiali, dalle soluzioni tecnologiche ai sopralluoghi.

“Caratteristiche che rendono Artendis una soluzione non solo unica e innovativa nel mercato, ma anche estremamente versatile, che può sorreggere una tenda ma anche, per esempio, dei pannelli fonoassorbenti o schermi da proiezione” conclude Loris Di Francesco.

 

 

Nasce Planimetrie.net, il portale dei servizi per la progettazione

Roma, 11 marzo 2019 – È nato Planimetrie.net,  il portale specializzato nei servizi di progettazione di interni e in design marketing.

Il portale è tra i primi in Italia a proporre la progettazione di interni on-line e corsi di formazione professionale a distanza,ed è specializzato nella realizzazione di planimetrie dipinte a china e acquerello, per agenti immobiliari, costruttori, strutture ricettive e studi di architettura.

A differenza delle normali planimetrie catastali, le nostre planimetrie dipinte a mano esaltano le caratteristiche della location, reale, in costruzione o in progetto, grazie alla resa estetica e cromatica superiore della china e dell’acquerello.

Il servizio è disponibile in tutto il territorio nazionale, grazie anche alla presenza sulle reti nazionali Mediaset, opera in Germania già dal 2016, e nasce dalla volontà dei due soci, Emilia Debora Marano e Gianmarco Toscano.

Dagli appartamenti ai casolari, dai negozi ai centri sportivi, ogni soggetto assume un diverso appeal perché ritratto con un approccio intimo, “a caldo”, proprio come un vero dipinto.

E non solo: le planimetrie realizzate da Planimetrie.net vengono dipinte a mano una a una secondo le esigenze del committente. Questo significa che ogni planimetria è unica, originale, arricchita con effetti su misura in base alle richieste del cliente, anche con inserimento di loghi, grafiche e simboli fedeli alla brand identity dell’agenzia immobiliare, dell’impresa edile e così via.

Ogni spazio viene analizzato, studiato e progettato nel dettaglio da professionisti ed esperti nel settore per offrire ambienti esteticamente sorprendenti e sempre funzionali, dove sentirsi, finalmente, a casa, e riflettere la propria identità.

Per maggiori informazioni sul portale rimandiamo al sito internet www.planimetrie.net e alla Pagina Facebook www.facebook.com/planimetrie.net.

 

 

Link video: www.youtube.com/watch?v=JKw4B3e2_cw

 

Nasce Planimetrie.net, il portale specializzato in planimetrie disegnate a mano, a china e acquerello

 

 

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Contatti stampa:

Telefono Whatsapp: 377 6886773

Email: info@planimetrie.net

 

 

Come sarà la casa del futuro: dal letto benessere alla cucina eco intelligente

Le proposte di arredamento 4.0 delle nuove leve dell’architettura italiana, per migliorare la qualità dell’ abitare

Napoli, 6 dicembre 2018 – Sono stati presentati per la prima volta al ExpoSudHotel di Napoli, al Salone del Mobile e alla Fiera dell’ Artigianato di Milano, gli elementi che secondo i migliori designer italiani di arredo per interni, saranno parte integrante, se non indispensabile, della “casa del futuro”.

Si parte dallo “Jacuzzi Bed”, il primo letto benessere al mondo dotato di vasca idromassaggio e accessori tecnologici e per il benessere psicofisico, e si passa alla “Cucina Eco Smart (4.0)” (Eco Smart Kitchen (4.0)), la prima cucina su misura eco-sostenibile completamente smart, progettati entrambi dall’architetto di interni e industrial designer Luigi Astarita.

Elementi innovativi, che stanno suscitando molti consensi nel mondo, realizzati dall’azienda Eccellenze Italia con la partnership di aziende di rinomata fama (Barazza, Arpa Industriale, Samsung, Jacuzzi, Okite, Franke, ecc.), e diventati delle vere icone rappresentative della grande capacità innovativa e creativa del design Made in italy.

Ideati negli uffici di Via Montenapoleone 8 a Milano, i concepts avveniristici dell’architetto Astarita hanno riscontrato da subito ammirazione e apprezzamenti non solo dagli addetti ai lavori ma anche da un pubblico, sia italiano che estero.

Le prime commesse per il Jacuzzi Bed infatti sono arrivate proprio da oltreoceano, dal Qatar, dove si sta costruendo Lusail City, la prima città del pianeta 100% ecosostenibile. Mentre la prima Cucina Eco Smart (4.0) è stata realizzata in Italia, per una coppia di giovani sposi amanti del design funzionale, dell’ ecologia e delle nuove tecnologie.

Mass customization: la nuova rivoluzione dell’ abitare 

Con l’avvento della cosiddetta quarta rivoluzione industriale inoltre, grazie alla diffusione di nuove tecnologie (digitali e non), il comparto dell’arredo-design sta vivendo una trasformazione dei processi produttivi e di vendita.

Il cambiamento sostanziale nel settore  arredo era già cominciato dopo la crisi del 2008: il mercato, che era all’epoca quasi completamente orientato alla produzione seriale e standardizzata, cominciava a guardare al su misura e alla produzione su commessa, introducendo un nuovo concetto: la “personalizzazione di massa(mass customization).

“La mass customization – dice l’ architetto Astarita- ha favorito ed incrementato la progettazione su misura e la produzione di arredi personalizzabili, realizzati su richiesta e ordinazione, dotati di attrezzature e dispositivi altamente tecnologici e di tipo interattivo, in modo da soddisfare al meglio i bisogni specifici dei clienti sempre più esigenti, preservando l’efficienza della produzione di massa, in termini di bassi costi di produzione e quindi prezzi di vendita contenuti.”

Tale tendenza ha indotto molte aziende del settore ad investire in Ricerca e Sviluppo, dimostrando una forte propensione a innovare, grazie alla quale il comparto arredamento è riuscito a risollevarsi dalla crisi ritrovando la crescita negli ultimi 3 anni e superando i 40 miliardi di fatturato. (Fonte: Centro studi FederlegnoArredo)

Jacuzzi Bed

Il Jacuzzi Bed, il letto che tutti vorrebbero avere, rappresenta davvero un nuovo modo di concepire il benessere comodamente nella propria camera e “senza alzarsi dal letto”. Una vasca idromassaggio biposto è stata inglobata ad incasso nella struttura, con la possibilità di inserire accessori come biocamini circolari, vani porta riviste o porta indumenti, secchielli per il ghiaccio, faretti led per la cromoterapia, diffusori aromoterapici, casse acustiche per ascoltare musica con il proprio i-pod o dispositivi per ricaricare e interagire con il proprio smart-phone. Infatti attraverso un’ applicazione dedicata è possibile attivare l’ idromassaggio, la cromoterapia e le periferiche audio; mentre  un divisorio in vetro a scomparsa separa il materasso, anche di dimensioni extralarge o kingsize, dalla zona umida.

Spiega Astarita: “Il grande successo del Jacuzzi Bed è legato alla sua grande versatilità, in quanto per la prima volta il “letto” viene progettato per esaltare al massimo comfort, relax e benessere. Un design ricercato e l’ inserimento di accessori tecnologici e attrezzature per il benessere psicofisico, contribuiscono a conferire bellezza, agio e modernità, rendendolo accattivante per ogni fascia di età. Mentre un’ accurata ricerca di fornitori e partner, altamente specializzati ma economicamente più vantaggiosi, lo hanno reso accessibile a tutti inserendolo sul mercato a prezzi contenuti e competitivi.”  

Il  Jacuzzi Bed si adatta a qualsiasi tipo di spazio e ambientazione,  soddisfando ogni esigenza e richiesta del cliente, in quanto realizzato su misura e su ordinazione, con la possibilità di scelta di materiali, colori, forme ed accessori.

Emozione” e “Meraviglia”dice l’ architetto – i principi che mi hanno ispirato nella progettazione; seguiti da un’ attenta ricerca dei materiali più idonei e uno studio analitico delle componenti strutturali ed ingegneristiche. Infatti molti sono stati i prototipi realizzati prima di arrivare al prodotto finale, collaudato in ogni sua parte.”

Il concept del Jacuzzi Bed è stato sviluppato in una collezione intitolata “Sogno, dedicata al mondo del Cinema, proponendo diversi modelli e svariate configurazioni. 

Cucina Eco Smart  (4.0)

(Eco Smart Kitchen (4.0))

La cucina essendo l’ambiente più vissuto in una casa deve essere funzionale, durare  il più lungo possibile ed essere dotata di dispositivi tecnologici di tipo interattivo che facilitano le varie attività, riducendo i tempi di esecuzione, in modo da rendere più semplice e veloce la preparazione di ogni pietanza. Questa la sfida colta dall’ architetto Astarita nel progetto della prima “Cucina Eco Smart 4.0”, realizzata interamente con materiali ecosostenibili ed altamente innovativi, come il FENIX NTM, sviluppato da Arpa Industriale.

Il FENIX NTM è un materiale nanotech che si presenta come super opaco e morbido al tatto. Il suo nome rimanda al mito della Fenice (dal greco Phòinix), un riferimento dovuto alla straordinaria proprietà di rigenerarsi da eventuali micrograffi superficiali grazie alla termoriparabilità, ottenuta con l’ausilio di nano tecnologie. Idro repellente e antimuffa, il Fenix non attira la polvere, per le sue proprietà antistatiche, e possiede un’ elevata attività di abbattimento della carica batterica, garantendo sicurezza, igiene, resistenza e una grande longevità ideale per lavorare gli alimenti in totale sicurezza.

Una lunga durata significa meno rifiuti, impiego più efficiente di risorse e maggiore risparmio energetico globale. In altre parole più rispetto per l’ambiente. La certificazione Greenguard IAQ – Indoor Air Qualityassicura inoltre basse emissioni di inquinanti negli interni, rendendo il FENIX molto efficace nella progettazione ecosostenibile.

Racconta Astarita: “Quando ho proposto ai miei clienti di progettare e realizzare la prima cucina completamente ecosostenibile e altamente tecnologica, subito ho ricevuto un alto consenso e grande entusiasmo. Dapprima una fase di ascolto, dove sono state definite le priorità e le esigenze specifiche, come la necessità di avere un’ isola che oltre a separare la zona di preparazione degli alimenti dalla zona pranzo e living fosse anche piano cottura, piano lavoro e snack. Altra richiesta è stata quella di utilizzare materiali innovativi, altamente resistenti e durevoli, ma ecologici. Si è passati quindi alla fase progettuale e realizzativa con un’ attenta ricerca dei materiali più idonei, come il fenix di colore nero opaco per i rivestimenti di tutti i mobili compreso il piano cottura e l’ okite di colore bianco lucido per il piano di lavoro e snack, con l’ inserimento finale di elettrodomestici intelligenti che potessero interagire con gli utilizzatori finali”

La Cucina Eco Smart (4.0) è stata attrezzata infatti con elettrodomestici smart: forno Velvet prodotto da Barazza con touch screen per programmare le cotture o avere suggerimenti per le ricette, con dispositivi di sicurezza bambini e apertura automatica porta; cappa verticale  a scomparsa integrata nel piano cottura con accensione e apertura automatizzata  prodotta da Franke; frigorifero Samsung Family Hub. Con le tre fotocamere interne è possibile controllare ovunque e in qualsiasi momento cosa c’è all’interno del frrigo utilizzando lo smartphone e  la funzione Food Reminder inoltre permette di inserire le date di scadenza degli alimenti  per controllarli sullo schermo anche a distanza.

Jacuzzi Bed, la novità Made in Italy che sta conquistando il mondo
L’architetto Astarita con il suo team
La casa del futuro, la cucina ecosmart per una casa 4.0, secondo i più innovativi designer italiani del momento

 

Kv Store lancia ‘Venere’, la nuova generazione di box doccia

Trento, 25 maggio 2018 – Kv Store, specialista dell’arredo bagno online dal 2009, ha lanciato “Venere”, la nuova generazione  di box doccia pensati per soddisfare le esigenze del consumatore moderno, con un design aggiornato e luminoso, alla struttura semplice e funzionale e un prezzo estremamente contenuto in rapporto alla qualità dei materiali.

Le cabine doccia della linea “Venere” sono progettate dai tecnici di Kiamami Valentina come la maggior parte degli articoli del KV Store.

I box doccia sono disponibili in varie misure e nelle forme quadrata, rettangolare e semicircolare, le strutture sono in cristallo temperato di sicurezza da 4mm.

Le cabine sono tutte dotate di sistema a sgancio rapido delle ante per consentire una pulizia più profonda.

Un grande vantaggio di questi box doccia è rappresentato dal gioco di regolazione di 2cm (1 cm per i semicircolari) di cui sono dotate le ante. Ciò consente di adattare il box anche a pareti non completamente in squadro e di gestire la misura secondo le proprie esigenze di spazio.

I profili sono in alluminio verniciato bianco, l’apertura delle porte è angolare e scorrevole e la chiusura delle ante è magnetica, per un maggiore comfort.

Caratteristiche dei box doccia “Venere”

Di seguito un riepilogo delle forme e delle dimensioni disponibili nel catalogo Kiamami Valentina:

        • Quadrato da cm 70×70, 75×75, 80×80 con o senza serigrafia
        • Rettangolare da cm 70×90 o 70×100 con o senza serigrafia
        • Semicircolare da cm 80×80 o 90×90 con o senza serigrafia

Realizzati in esclusiva da un produttore asiatico in possesso di certificazione ISO 9000, sono prodotte nel rispetto delle normative CE e sono corredate di accessori e complementi di pregiata qualità, ad un prezzo molto competitivo.

I nuovi box doccia, realizzati in esclusiva per il KVStore.it (www.kvstore.it), possono essere acquistati direttamente online e sono generalmente disponibili per la spedizione rapida in 3 giorni lavorativi.

 

Box doccia serigrafato 75×75

 

A Verona Patricia Urquiola, icona internazionale del design

“Cassina: The Other Conversation”: Patricia Urquiola, icona internazionale del design, ospite dello showroom MODO+ a Verona

Verona, 7 maggio 2017 – Giovedì 10 maggio Patricia Urquiola, architetto e designer di fama di origine spagnola, inaugurerà un ciclo di eventi dedicati al design presso lo showroom MODO+ di San Pietro in Cariano (Verona).  A moderare la conversazione sarà Laura De Stefano, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Verona.

Patricia Urquiola è attualmente Art Director di Cassina dal 2015, vive e lavora a Milano e ha collaborato con prestigiosi architetti quali Achille Castiglioni e Vico Magistretti. Ha vinto numerosi premi internazionali e le sue opere sono esposte nei maggiori musei di arte e design, tra cui il MoMa di New York, il Musée des Arts decoratifs di Parigi, il Museo di Design di Zurigo, il Vitra Design Museum di Basilea, il Victorian&Albert Museum di Londra, lo Stedelijk di Amsterdam, e il Museo della Triennale di Milano.

L’evento, denominato “Cassina: The Other Conversation”, inaugurerà DESIGN+, un ciclo di eventi dedicati ai professionisti e agli appassionati di design e interior presso lo showroom di MODO+ di San Pietro in Cariano (VR).

“Il nostro obiettivo è quello di portare la cultura e la passione del design anche qui, in Veneto, lontano dal ‘polo gravitazionale’ di Milano” ha dichiarato Federico Conati, comproprietario di MODO+.

“Vogliamo creare un ambiente fertile, occasioni d’incontro e di crescita per architetti e designer dove potersi confrontare, scambiare idee e ricevere stimoli. MODO+, che il prossimo anno festeggia 10 anni di attività, è uno showroom nato per essere punto di riferimento del settore dell’arredo di alta fascia e si rivolge quindi per vocazione naturale ai professionisti e ai clienti più esigenti. L’esperienza pluriennale sviluppata in Conati Franceschetti, le partnership con importanti realtà italiane e internazionali e le competenze del nostro team in continua crescita ci permettono di offrire un know-how e un approccio creativo unico, focalizzato su valori importanti: la concretezza, l’estetica, la progettazione, l’attenzione al dettaglio, la personalizzazione e, naturalmente, il design”.

L’evento si aprirà alle ore 17.30 con un momento dedicato alla stampa.

Dalle 18 alle 19 avrà luogo un design talk di Patricia Urquiola, introdotto da Federico Conati e Laura De Stefano, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Verona. Il talk è a numero chiuso e riservato ai professionisti di settore. E’ richiesta la registrazione.

A seguire si terrà un cocktail aperto al pubblico alla presenza dell’architetto.

I professionisti interessati a partecipare possono registrarsi al seguente link: goo.gl/JN4Rko

L’evento ha ricevuto il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Verona. Sponsor ufficiale dell’evento è l’Azienda Vinicola Farina.

 

MODO+

MODO+ è lo showroom di design d’interni di Conati Franceschetti, con uno spazio espositivo di circa 1500 mq, punto d’incontro per architetti e designers.

La filosofia di MODO+ è legata all’esigenza di definire modalità alternative agli stereotipi dell’abitare: il nostro showroom si configura infatti come uno spazio libero, e dove libera è l’interpretazione dell’espressione dei prodotti, del design e della tecnologia.

In Modo+, ogni singolo complemento d’arredo trasmette un’emozione che prende forma e spazio, dando vita ad ambienti davvero unici.

E così, pezzo dopo pezzo, colore dopo colore, superficie dopo superficie, architetti e professionisti stringono tra loro un legame di complicità e fiducia, costruendo sogni ed arredando desideri. Ogni volta che Modo+ apre le sue porte a nuove idee e nuovi apporti creativi, nasce una storia nuova.

www.modopiu.it

 

Patricia Urquiola

Patricia Urquiola, architetto e designer di origine spagnola che vive e lavora a Milano.

Nel 2011 ha aperto il proprio studio lavorando nei settori del product design, interni e architettura.

Tra i suoi progetti più recenti ricordiamo, in ambito architettonico, Il museo del Gioiello di Vicenza, l’Hotel Mandarin Oriental di Barcellona, l’Hotel Das Stue a Berlino, la Spa dell’Hotel Four Seasons di Milano; in ambito retail e allestimenti, i progetti per Gianvito Rossi, BMW, Cassina, Ferragamo, Flos, Missoni, Molteni, Officine Panerai, H&M, Santoni, Pitti Uomo Firenze.

Ha realizzato prodotti per le più importanti società italiane e internazionali, tra cui: Agape, Alessi, B&B Italia, Baccarat, Boffi Driade, Flos, Glas Italia, Haworth, Kartell, Kvadrat, Louis Vuitton, Moroso e Mutina.

 

Cassina

Cassina disegna il futuro degli interni da più di 90 anni. Fondata da Cesare e Umberto Cassina nel 1927 a Meda, l’azienda inaugura nell’Italia degli anni ‘50 l’industrial design secondo una logica totalmente inedita che segna il passaggio dalla produzione artigianale a quella seriale.

L’azienda è la prima ad assumere un’attitudine di ricerca e di innovazione, unendo la capacità tecnologica a un’artigianalità di grande tradizione. Per la prima volta importanti architetti e designer sono coinvolti e incoraggiati a immaginare nuove forme da trasformare in progetti, una caratteristica che ancora distingue l’azienda.

Oggi Cassina continua a rappresentare nuovi stili di vita con la realizzazione di ambienti armoniosi che raccolgono il meglio del design contemporaneo.

Cassina è particolarmente specializzata nella lavorazione del legno e nella produzione di imbottiti. Tutti i prodotti sono infatti MedaMade, una garanzia della qualità e dell’unicità della produzione locale dell’azienda.

Cassina ha ricevuto quattro premi Compasso d’Oro, per i singoli prodotti, tra cui il divano Maralunga di Vico Magistretti nel 1979, e all’azienda stessa nel 1991 in riconoscimento del suo contribuito alla produzione industriale.

Per maggiori informazioni visitare il sito internet www.cassina.com.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CONTATTI

technic@modopiu.it

Referente stampa:  331 5713096

 

 

Arte e architettura nel volume “Architettura della fotografia“

Milano, 5 gennaio 2018 – Racconta il rapporto fra la fotografia d’arte e l’architettura il libro “Architettura della fotografia” pubblicato di recente.

Il volume illustra la fotografia d’arte di Paolo Grassi evidenziando i punti di contatto con l’architettura. Identici gli elementi strutturali, funzionali ed estetici.
Il testo mette a raffronto i linguaggi fotografici, artistici e architettonici a partire dalle prospettive bibliografiche di Umberto Eco, Le Corbusier, Pierre Restany.
Il volume è idealmente destinato a un pubblico che spazia dagli appassionati di fotografia, agli amanti del grafic-design, ai collezionisti d’arte che potranno apprezzare il metodo di lettura semantica delle immagini fotografiche proposto dall’autore.
E’ illustrato, attraverso una rassegna di fotografie abbinate a testi, il percorso fotografico dell’artista, iniziato alla fine degli anni ’70 del Novecento, nei suoi sviluppi che vanno dalla ricerca grafica, allo studio del corpo in movimento, alla lettura del paesaggio e delle forme architettoniche nello spazio urbano.
Ampio spazio del volume è dedicato alle opere uniche contemporanee del progetto “Da fuoco e acqua” realizzate per mezzo della stampa manuale in resino-pigmentype (derivata dalla resinotipia), tecnica che consente di mettere in evidenza l’essenza e la matericità e permette di ottenere esemplari unici non riproducibili. 
La versione cartacea è caratterizzata da un design grafico che bilancia il testo e le numerose fotografie. Tale design grafico è godibile solo in gran parte nell’ebook in formato PDF (a causa delle limitazioni tecniche, non è fruibile nei formati Epub e Mobi).
Il libro è acquistabile in tutte le librerie italiane e nelle principali librerie online tra le quali IBS, Amazon e La Feltrinelli.
Maggiori informazioni sull’opera sul sito internet www.lephotoart.com.
Caratteristiche del volume:
  • Formato 22×30 cm
  • Pagine 164
  • Stampa a colori su carta patinata
  • ISBN 9788892696877 versione stampata
  • ISBN 9788827543672 versione e-book
  • Prezzo di copertina edizione cartacea € 35,00
  • Disponibile in E-Book formato PDF, Epub, Mobi al prezzo di € 12,99
Biografia dell’autore
Maurizio Paolo Grassi nasce in Toscana a Carrara nel 1961. Sin dall’infanzia frequenta i laboratori di lavorazione del marmo, dove ha modo di vedere come nasce la scultura che Michelangelo definiva arte “che si fa per forza di levare”. E’ in questo periodo che sviluppa la concezione della fotografia come processo di rimozione del superfluo.
Nella metà degli anni ’70 del ‘900 inizia un percorso artistico che utilizza il linguaggio fotografico come strumento di ricerche legate ai temi grafici del paesaggio e delle persone.
Si laurea in architettura nel 1988 all’Università di Firenze con il professor Alberto Breschi, con una tesi sull’archeologia industriale. Negli anni successivi affianca il lavoro di architetto alla ricerca fotografica sviluppando una serie di temi artistici dedicati alla lettura del paesaggio e al colore nelle città.
Nel 2016 mette a punto un nuovo metodo di stampa fotografica denominato “resino-pigmentype”.
Utilizzando tale processo realizza opere monocromatiche stampate su carta per acquerello sensibilizzata e trattata manualmente creando effetti sorprendenti e stampe sempre diverse le une dalle altre.
Maggiori informazioni alla pagina http://www.lephotoart.com/libro-fotografico.
Didascalie foto allegate:
Balance 56×75 cm. Resino-pigmentype (resinotipia).

1- Balance 56×75 cm. Resino-pigmentype (resinotipia). Performance in fase di stampa (foto di copertina).

Con un processo unico, basato su elementi archetipici e sull’antica tecnica della resinotipia, rivista in chiave eco friendly, l’autore, servendosi di pigmento nerofumo e acqua interpreta i segni del reale in un percorso espressivo.
In “Balance” due diverse architetture dialogano fra loro in una composizione volumetrica plastica astratta dal contesto.
Tale sensazione è creata dal gioco di luci e ombre modellate dal pennello direttamente sulla superficie del foglio.

Balance. Opera montata e incorniciata con una tecnica conservativa reversibile

2- Balance 56×75 cm. Foto d’arte. Opera montata e incorniciata con una tecnica conservativa reversibile mediante sistema a secco.
3- Grove 56×75 cm. Fotografia d’arte
4 Grove. Fotografia d’arte, performance.

3-4 – Grove 56×75 cm. Resino-pigmentype (resinotipia) Un primo piano costituito da un insieme di scanalature verticali rappresentate dalle colonne di facciata di una torre e lo sfondo costituito dalla cima di un altro grattacielo. Una luce netta ha esaltato i piani e le linee dell’architettura. Le ombre nette e le parti luminose spiccano anche grazie alla stampa con l’utilizzo di pigmento in polvere di nerofumo.

5- Cathedrals. Resinotipia

5 – Cathedrals. 56×75 cm. Resino-pigmentype (resinotipia). “ In occasione del 40° anno della realizzazione del Beaubourg ho voluto dare il mio contributo con una lettura fotografica della grande macchina calata nel centro di Parigi. In questa fotografia che ho chiamato “Cathedrals” ho voluto mostrare come la costruzione estremamente seriale e tecnologica realizzata da Renzo Piano e Richard Rogers abbia delle affinità con la vicina chiesa gotica di Saint Merry, posta poco distante.
Il Beaubourg, come la chiesa gotica, è costituito da elementi strutturali seriali che sono chiaramente dichiarati all’esterno del volume (le colonne e tiranti in acciaio per il Beaubourg e gli archi e pilastri e archi in pietra per la chiesa). Il punto di vista che ho scelto permette di intersecare le due forme antiche e moderne. In questa immagine le due architetture appaiono come un unico complesso architettonico. Con la stampa in resino-pigmentype ho cercato di uniformare la “texture” in acciaio del Centro Pompidou con quella in pietra della chiesa.”

6- Franco. Foto d’arte. Un busto di epoca romana in marmo bianco

6- Franco. 56×75 cm. Un progetto con sculture ambientate in spazi dismessi di archeologia industriale. L’idea è nata dopo la visita a una sezione dei Musei Capitolini di Roma dove le opere d’arte di epoca romana sono state collocate nei locali di una centrale elettrica a carbone non più attiva.
L’archeologia industriale fa parte della mia formazione culturale in quanto negli anni ’80 ho realizzato la tesi di laurea proprio sul recupero di un antico opificio per la produzione di laterizi situato in Toscana.
Copertina del volume “Architettura della fotografia”
M.R.M. Varese 04.01.2018
Contatti:
web: www.lephotoart.com
mail: info@lephotoart.com
phone: +39 0585 027081
Inviare mail a info@lephotoart.com per richiedere Book formato PDF di valutazione oppure per altre fotografie ad uso pubblicazione.

La Compagnia delle Opere per la prima volta al Made Expo di Milano

L’Associazione Cdo Edilizia, la federazione associativa della Compagnia delle Opere, sarà presente per la prima volta come espositore all’evento clou del mondo delle costruzioni, in programma a Fieramilano Rho dall’8 all’11 marzo (Pad. 6 – stand M42). Elena Stoppioni, presidente Cdo Edilizia: «Concentriamo le nostre energie sulle opportunità di sviluppo»

Milano, 2 marzo 2017 – Cdo sarà presente come espositore a Made Expo, l’evento più importante del settore, in programma a Fieramilano Rho dall’8 all’11 marzo. È una prima assoluta per Cdo Edilizia, la federazione associativa della Compagnia delle Opere che raggruppa gli imprenditori operanti nel settore delle costruzioni.
In uno stand dedicato, Pad. 6 –M42, saranno tanti i soci ed i partner di Cdo Edilizia protagonisti del Made Expo.

«Da tempo concentriamo le nostre energie a individuare e promuovere, a partire dai bisogni dei soci, quei driver che possano generare sviluppo e crescita – osserva Elena Stoppioni, presidente della Federazione Cdo Edilizia – e, per il nostro settore questo significa economia circolare, efficienza energetica, riqualificazione dei condomini, digitalizzazione del settore, nuove forme di collaborazione. La partecipazione a Made vuole essere un un’indicazione di valore per tutti i nostri associati».

A Made Expo, Cdo incontrerà le storie di imprese che guardano alla nuova sostenibilità che saranno raccontate durante l’evento Village24 promosso dal Sole 24 Ore dal titolo: “LE DIMENSIONI E LA COMPLESSITÀ DELLA SOSTENIBILITÀ – Prospettive del progettare e costruire nel rispetto dei confini ecologici e sociali”, in cui Stoppioni sarà relatrice a fianco del guru del green, Norbert Lantschner, già ideatore e fondatore dell’Agenzia Casaclima di Bolzano (9 marzo ore 10.00 – Padiglione 10 Stand H24 – H30).

Durante l’evento Bsmart! del 9 marzo (ore 11.00 – padiglione 1) si parlerà di riqualificazione dei condomini e di rigenerazione urbana in un “Viaggio tra modelli innovativi: attori del mercato, protocolli d’intervento, meccanismi d’incentivazione e l’informazione al condominio”, e Marco Bolis, Direttore di CO22, racconterà del primo Cohousing cittadino di Corso XXII marzo a Milano.

Fare squadra al fine di alzare sempre più l’asticella della qualità, delle competenze e del valore offerto al mercato” questo sta a cuore ad Annalisa Ferrazzi, Marketing Manager in Harley&Dikkinson Finance, che porterà l’appena varato “Manifesto della riqualificazione condominiale” durante il workshop “E ORA RISTRUTTURIAMO I CONDOMINI! Normativa, incentivi, opportunità per amministratori, tecnici e cittadini” (Village24, 10 marzo ore 14.30 – Padiglione 10 Stand H24 – H30)

Grande attenzione alla Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, tra i temi trasversali e rappresentativi della filiera. Osserva Simona Frigerio, titolare assieme al fratello Enrico di Impresa Frigerio, Linee Vita e Sistemi Anticaduta: «La sfida consiste nell’accompagnare i progettisti, gli RSPP e i committenti nella scelta del prodotto migliore e maggiormente adatto alle singole esigenze». Una sfida che ha portato l’azienda a dotarsi di un ufficio tecnico competente a disposizione dei clienti e in grado di consigliare la soluzione più idonea in base alle esigenze di ogni singolo progetto.

Alberto Capitanio, presidente Cdo Bergamo, una sede territoriale da sempre molto presente nel settore, afferma: «La Cdo Bergamasca partecipa a Made Expo per presentare al mercato internazionale l’esperienza di “Mastri” il marchio di qualità della filiera edilizia bergamasca, nata dall’esperienza del Tavolo insediato presso la Camera di Commercio. Bergamo, del resto, nonostante i 10 anni della più grave crisi di mercato della storia, annovera ancora ben 21.000 imprese iscritte alla CCIAA con Codice Ateco afferente alla filiera e oltre 9.000 professionisti attivi. Un esercito di imprese desiderose di crescere e contribuire a creare un nuovo rinascimento per l’economia e il territorio».

Nella filiera grande attenzione al mercato immobiliare. Mirko Minetti, di Minetti Immobiliare: «La persistente crisi del mercato immobiliare italiano ha fatto maturare in noi la convinzione che fosse necessario pensare diversamente: per questo, pur continuando la nostra attività sia di agency sia di real estate sul territorio nazionale nel 2012 abbiamo iniziato ad organizzarci per intercettare i potenziali clienti anche al di fuori dei confini italiani. Acquisito questo focus abbiamo costruito un network di relazioni estere allo scopo di “importare” investitori dall’estero ed “esportare” investitori italiani all’estero».

Dunque anche uno sguardo attento all’internazionalizzazione: Cdo Edilizia al riguardo ha appena avviato CoBuilding, un progetto per l’internazionalizzazione che consente di incontrare opportunità nei mercati esteri direttamente in Italia, tramite la creazione di un catalogo di imprese che viene proposto direttamente ai buyer.

«Essere a Made per noi significa condividere il futuro», sintetizza, Antonio Ilardi, AD Fintur.
E Condividere il futuro è anche l’evocativo titolo di Cdo Sharing 2017 che si svolge negli spazi del MicO, sempre a Milano, il 9 e 10 marzo, con duemila imprenditori, professionisti e manager da tutta Italia. www.cdosharing.it

 

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Per informazioni
Elena Stoppioni
edilizia@cdo.org

 

 

Lipari, entrano nel vivo i lavori per il parco geominerario delle Eolie

Lipari, 11 novembre 2016 – Si è conclusa la prima tappa del workshop “Between the wrinkles of an unexpected glacier – Lipari discovering white pumice quarries” organizzato dal Politecnico di Milano Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DASTU e dalla Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni AUIC con la collaborazione del Comune di Lipari.

I lavori verranno completati entro maggio 2017 con la consegna di idee progetto all’amministrazione Giorgianni ed il tema del recupero delle cave di pomice è di estremo fascino e ha suscitato grande interesse negli studenti.

I docenti Michele Ugolini, Stefania Varvaro e Rossana Gabaglio, dei Laboratori di Progettazione degli Interni e Conservazione del Costruito e di Design and Preservation del Politecnico di Milano nel corso di laurea magistrale in Progettazione Architettonica, e circa 80 studenti di cui oltre 50 provenienti da tutto il mondo, hanno lavorato intensamente per 5 giorni intorno al tema del recupero delle cave di pomice di Lipari: sopralluoghi, visite e conferenze si sono susseguiti senza sosta per comprendere e conoscere un territorio, cercare di farlo proprio, assorbirne le dimensioni, le peculiarità, la matericità, la ricchezza culturale.

“E’ fondamentale che un progetto, a maggior ragione didattico, debba basarsi su una conoscenza approfondita dei luoghi in cui si pensa di intervenire – sottolinea il Prof. Michele Ugolini – L’obiettivo era quello di far avvicinare gli studenti alla straordinaria bellezza dell’isola: la bellezza della sua straordinaria natura e la bellezza di una ricchissima storia che l’ha resa crocevia di popoli e civiltà”.

L’intento, attraverso un percorso di conoscenza teso ad approfondire aspetti multidisciplinari – da quelli naturalistici, geologici e vulcanologici, a quelli storici, culturali e di riflessione progettuale – va inteso come necessaria premessa per una progettazione pienamente consapevole.

Lipari e le sue cave di pomice con la montagna erosa a fianco del vulcano, i fabbricati vecchi e nuovi, le strutture produttive abbandonate, rappresentano una realtà complessa che necessitava un coinvolgimento diretto degli studenti che sono stati chiamati a interrogarsi su quale possa essere un’ipotesi di riconversione dell’area.

L’approccio didattico è volto a sondare diverse strategie possibili nell’ambito di un progetto condiviso per un grande parco geominerario.

All’interno di questo sistema di parco si delineano i temi della memoria storica legata al lavoro dei cavatori, della natura vulcanica dell’isola, dell’agricoltura, della riserva marina, del portare a nuova vita le vecchie affascinanti strutture edilizie che cadono a picco sul mare, coinvolgendo da 0 a 476 metri tutta l’area compresa tra Canneto ed Acquacalda, dal mare alla punta di Monte Pilato, dalla bianca leggerezza della pomice, al nero assoluto dell’ossidiana.

Si costituisce così una trama di progettualità ricca a cui gli studenti sono invitati a dare risposte. L’idea è di offrire all’amministrazione Comunale e alla comunità un panorama di soluzioni diversificate, compatibili con le esigenze del territorio ma volte ad indagare aspetti e programmi funzionali diversi.

Gli interventi dei tanti relatori che si sono susseguiti giornalmente sono stati importanti e preziosi nel confermare la necessità un progetto multidisciplinare e transcalare. La necessità di un progetto che metta insieme la piccola scala del singolo manufatto con la grande scala della cava, della montagna, del cielo e dell’orizzonte.

Ogni singolo apporto ha condiviso la necessità di essere parte integrante, ma non univoca, del sistema complesso delle cave di pomice.

L’Amministrazione Comunale ha reso possibile questo workshop collaborando fin dall’inizio all’organizzazione in situ e rendendosi disponibile a delineare un percorso di ricerca sostenibile.

Il Consulente del Sindaco Angelo Sidoti commenta “Da oggi si iniziano ad avere i primi riscontri positivi relativi al percorso tracciato mesi fa sul tema della riqualificazione delle cave di pomice. Il supporto degli Atenei, avuto nel corso dei due workshop di valenza scientifica e professionale internazionale, è risultato fondamentale anche grazie all’entusiasmo e alla creatività di giovani studenti di laurea magistrale e laureandi provenienti da ogni parte del mondo”.

E prosegue “Le idee progettuali sul tema della riconversione saranno sottoposte ad una valutazione di sostenibilità economica; tale valutazione verrà effettuata con la collaborazione del Dipartimento di Management di Torino, nel contesto generale di Piano di Sviluppo Turistico del Territorio”.

Conclude il Sindaco Marco Giorgianni dichiarando “Ho sempre manifestato grande interesse per questo progetto, poiché ritengo che sia fondamentale per lo sviluppo del nostro arcipelago. Le aree di cava, che rappresentano un’area rilevante del nostro territorio per superficie occupata, devono essere opportunamente valorizzate mediante l’avvio di iniziative che favoriscano la crescita della nostra economia”.

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Contatti:

 

angelo@angelosidoti.it

 

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