Milano Art Gallery: Andrea Pinketts super ospite alla mostra di Alessandro Novellino

Inizia il conto alla rovescia per l’attesissima inaugurazione della mostra collettiva che si terrà dal 20 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015 presso la storica galleria milanese “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, con l’organizzazione del manager produttore Salvo Nugnes. Al vernissage previsto in data sabato 20 dicembre alle ore 18.00 sarà presente come ospite speciale il rinomato scrittore giallista Andrea Pinketts, popolare volto tv della trasmissione “Mistero” in onda su Italia Uno. Nel novero esclusivo degli artisti partecipanti all’importante esposizione, Alessandro Novellino porterà alcune significative opere caratterizzate dall’innovativo e moderno sperimentalismo.

 

Sull’originale ricerca stilistica alla base del suo percorso evolutivo nel mondo dell’arte è stato commentato “Il suo messaggio viene espresso attraverso centinaia di oggetti da lui trovati per le strade e raccolti, poi accumulati e catalogati per materia e colore. Questi oggetti vengono in seguito riproposti, secondo l’istinto del momento, nella creazione dell’opera, possono mutare di forma attraverso trattamenti oppure rimanere come quando sono stati raccolti. Attraverso le sue opere Novellino conversa con chiunque le osservi, perché ogni oggetto ha una sua storia, come ogni individuo che lo guarda. Mediante perforazioni della tela e l’utilizzo di schiume poliuretaniche esprime il continuo evolversi nello sperimentare nuove tecniche, per andare oltre il suo ‘conosciuto’”.

 

Novellino spiega “Da sempre l’uomo è venuto a contatto con infiniti agenti esterni. I miei studi consistono nel riscoprire e riproporre gli oggetti con tutto quello che trovo, al fine di proteggerli al meglio e per sempre. Piccoli oggetti di ogni origine trovati per le strade, salvati da un destino ormai certo, poi rielaborati secondo l’istinto e le sensazioni del momento, agglomerati con precisione e tempo. Dal momento in cui le mie sculture nascono al momento in cui hanno preso forma possono mutare anche radicalmente. Un pezzo fissato giorni prima può essere staccato e ricollocato da un’altra parte rispetto all’emozione che riesce a trasmettermi. Risulta perciò impossibile sapere dove si ‘fermerà’ questa mutazione”. E prosegue sottolineando “Ogni corpo è testimone di continui cambiamenti evolutivi all’interno di sé, quindi è in continua evoluzione. Per questo ogni oggetto che seziono resta pressoché immutato nella parte esteriore. Tramite il sezionamento del corpo blocco un fotogramma di quella ‘metamorfosi’: colgo il momento antecedente alla trasformazione della materia e lo blocco all’infinito. Solo durante il taglio, la frantumazione, l’inclusione posso bloccare il tempo”. Negli oggetti sezionati agglomerati sulla tela viene applicata una particolare patina protettiva, in modo da bloccarne l’evoluzione e per impedire che agenti esterni possano intaccarli nella loro perfetta integrità conservativa.

Milano Art Gallery: Maria Franca Grisolia espone la sua raffinata arte pittorica dal gusto surrealista

Maria Franca Grisolia rientra nel selezionato gruppo di artisti che esporranno in collettiva all’interno della rinomata galleria milanese “Milano Art Gallery“, in via Alessi 11, nel cuore della città a due passi dal Duomo. L’evento è organizzato dal manager produttore Salvo Nugnes dal 20 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015. Al vernissage inaugurale,in data sabato 20 dicembre alle ore 18.00, è prevista la partecipazione straordinaria di Andrea Pinketts, noto scrittore e personaggio televisivo.

Le basi culturali domenicane di Maria Franca Grisolia si fondono con la formazione e l’attività artistica sviluppata in Italia. La sua variegata produzione spazia dalla pittura ad olio, al disegno, alla china. Dipinge per esprimere idee e concetti, frutto di profonde riflessioni interiori, e propone una ricerca sull’universo femminile, sull’identità e la rappresentazione della donna in un mondo in cui sessualità, fantasia e sentimento si congiungono ad intreccio. Forma e colori sono utilizzati come strumento per esternare uno stato interiore attraverso il superamento dell’improvvisazione. La rappresentazione pacata ed austera, con la sua umanità dignitosa, è la celebrazione dell’essere umano con le sue debolezze e le sue diversità. Nei suoi lavori c’è una costante analisi, che alimenta la tradizione figurativa classica, nella consapevolezza che la conoscenza dell’arte antica è presupposto fondamentale per conoscere ed amare quella moderna.

Sullo stile peculiare che la contraddistingue è stato scritto “Nelle opere si aprono architetture di contorno fantastiche; scene e prospettive di vedute metafisiche e surreali, esaltate e valorizzate dalla luce e dai sapienti effetti tonali chiaroscurali. Lo spettatore viene indirizzato verso la memoria, alimentando la connessione con immagini acquisite dalla coscienza in una scrittura narrativa luminosa, che sorregge l’articolazione spaziale in una visione emotiva, che attinge suggestioni dall’inconscio. Lo spazio lascia filtrare nuove gamme cromatiche annunciate da luci colorate, che si inseriscono e si insinuano nei piani della figurazione, conferendo all’insieme forte impatto. Il colore mette in gioco emozioni che la mente non riesce sempre a porre sotto il suo controllo. Le figure si fanno metafore attraverso il segno, le cromie e la matericità densa e corposa. La costruzione nella quale la coscienza sfugge al suo stesso inganno visionario, si affida alla referenzialità tattile della materia ,senza però estraniarsi dall’elemento onirico e porgendo attenzione a un’analisi che accoglie e lascia affiorare un dettato intimista, frutto di una pittura intesa non soltanto come ‘lente d’ingrandimento’ con cui vedere il mondo, ma come arguto approccio conoscitivo verso l’altro da sé”.

Milano Art Gallery: In mostra l’arte pittorica tridimensionale di Annalisa Picchioni

Si prospetta un evento di altissimo livello artistico la mostra collettiva che si svolgerà dal 20 dicembre 2014 al 9 gennaio 2015, organizzata dal manager produttore Salvo Nugnes, nell’elegante contesto milanese della “Milano Art Gallery” in via Alessi 11, vicinissima al Duomo e alle zone nevralgiche della città. L’inaugurazione della mostra “Evoluzioni artistiche” è fissata per sabato 20 dicembre alle ore 18.00, con la presenza d’eccezione del noto scrittore e personaggio televisivo Andrea Pinketts. Nel selezionato novero dei partecipanti, Annalisa Picchioni propone opere frutto di un’originale ricerca basata sull’informalismo pittorico, rivisitato con una formula di proiezione tridimensionale di coinvolgente impatto.

Del suo percorso di evoluzione stilistica la Picchioni racconta: “Ho approfondito la tecnica dell’incisione grazie al metodo Hayter, con la stampa simultanea a colori. Negli anni è aumentata la passione per la fotografia e ho proseguito il costante esercizio di sperimentazione inserendo nei quadri delle particolari lastre di plexiglass, che ne accentuano la visione in proiezione tridimensionale. Attraverso le mie opere voglio fare emergere quel mondo interiore ricco di sogni e magie e metterlo in contrapposizione con quello ‘costruito’, che è ben visibile e alla luce di tutti”.

Nel commentare le peculiari caratteristiche della sua produzione è stato scritto “Il virtuosismo, frutto del geniale spirito d’inventiva e di rielaborazione, si contrappone alla banale ricerca copiativa producendo un vivace e variegato scenario fantastico. Attraverso un linguaggio narrativo elegante, articolato, armonico e coerente, si indulge verso moduli d’espressione nei quali la pittrice immette in metafora una sintesi magmatica esistenziale del proprio vissuto, assemblandone ogni singolo frammento, che entra a far parte di un racconto omogeneo e unitario impresso nei dipinti. Si inseriscono una serie di rimandi incrociati tra i dati percepiti e i contenuti sostanziali, sedimentati ai ricordi di vita, congiunti agli echi profondi dell’inconscio introspettivo, che lascia emergere fantasie e sogni in un avvincente ‘gioco onirico’ da condividere con il fruitore. Dimostra un’acquisita maturità espressiva tra sperimentazione e memoria supportata dalla sfera sensoriale soggettiva, in una doviziosa ricerca, fatta direttamente all’interno della pittura e dei suoi elementi costitutivi primari, finalizzata a evidenziare tramite l’innata forza energetica delle immagini rievocate, la meraviglia di uno spettacolo visionario nel quale l’amore, la poesia, il sentimento, l’emozione si sono ‘magicamente’ dati appuntamento tutti insieme”.

Con la partecipazione di Andrea Pinketts Daniela Grifoni arriva ad esporre le sue opere incantevoli nella storica “Milano Art Gallery”

Conto alla rovescia per l’attesa mostra collettiva “Evoluzioni Artistiche”, allestita tra le storiche mura della “Milano Art Gallery” situata nel cuore di Milano, in via Alessi 11, che verrà inaugurata Sabato 20 Dicembre 2014 e durerà fino al 9 Gennaio 2015, con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes. Al vernissage è prevista la partecipazione straordinaria di Andrea Pinketts, scrittore di successo e noto personaggio televisivo, nella trasmissione Mediaset “Mistero” su Italia Uno. L’artista Daniela Grifoni proporrà nell’occasione una serie di raffinate creazioni pittoriche di particolare pregio, reduce dalla positiva esperienza della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia” curata da Vittorio Sgarbi, a cui ha preso parte dal 27 Settembre al 24 Ottobre scorsi, con ottimi riscontri di consenso.

 

Nel raccontare il suo processo creativo la Grifoni afferma “Lo considero analogo a quello di uno scrittore, che compone un testo”. Con tale riflessione rivendica un consapevole distacco dai dettami tipici dell’espressionismo astratto e dalla degenerazione estrema del concetto di “creazione spontanea e subcosciente” perpetrata da alcune avanguardie storicizzate. Nei quadri si risvegliano anche reminiscenze seicentesche, rievocanti il caravaggismo e in particolare taluni capolavori realizzati da Mattia Preti, che li arricchiscono di tradizione legata alla spiritualità e alla teatralità, carica di accorata tensione, appassionato pathos e coinvolgente slancio emozionale, che la ispirano nella progettualità e la guidano nell’azione esecutiva.

 

Sulle caratteristiche salienti del suo stile è stato scritto “Nella sua scelta stilistica la Grifoni ha fatto della materia il -medium- prediletto racchiudendola nel termine -magmatismo- e sviluppando un vero e proprio racconto, che lo spettatore è invitato a leggere negli strati, nei sedimenti materici inseriti dentro una struttura visiva decontestualizzata. Ella cerca nella combinazione di colore-fuoco-terra quei segni sotterranei, sommersi nel magma esistenziale, quella dimensione di genesi originaria percorrendo sentieri spirituali e meditativi, per approdare alla radura, la simbolica -Lichtung- di Heidegger, lo spazio improvvisamente libero e aperto nel bosco della vita, dove cade la luce a rischiarare le tracce dell’animo, che si svela nell’essenza sostanziale. Una radura, che costituisce la via del giusto mezzo, la -via del cielo- taoista, dalla quale non cessa mai di transitare il reale, che si armonizza sempre all’infinito”.

 

La vulcanica e camaleontica memoria visiva le permette di cogliere immagini classiche, rapportandosi a esse seppur inconsciamente e rielaborandole in chiave di armonie compositive, che catturano la libera fuoriuscita della pasta cromatica e donano all’opera una visione contestuale di frizzante esuberanza e ordinata e lineare compostezza, con inedite fusioni di plasmi tonali, magmi in discesa e plastiche combinazioni ad effetto tridimensionale.

Alla Milano Art Gallery Alessandro Testa espone le sue originali opere con l’organizzazione del manager Salvo Nugnes e la presenza di Andrea Pinketts di Italia Uno

In occasione della prestigiosa esposizione collettiva “Evoluzioni Artistiche” che si terrà nella storica “Milano Art Gallery” in via Alessi 11 a Milano, a due passi dal centro cittadino e dal Duomo, il pittore Alessandro Testa presenterà una corposa serie di dipinti caratterizzati dal vivace e multiforme cromatismo della materia astratta. L’evento, organizzato dal manager produttore Salvo Nugnes, sarà inaugurato con la presenza d’eccezione del noto scrittore noir e popolare volto televisivo Mediaset Andrea Pinketts. L’esclusivo vernissage è previsto in data Sabato 20 Dicembre 2014 alle ore 18.00. L’allestimento resterà in loco fino al 9 Gennaio 2015, con ingresso libero per le visite.

Di recente l’artista spoletino ha partecipato con successo alla grandi mostre di “Spoleto Arte” e “Spoleto incontra Venezia” con l’autorevole curatela del professor Vittorio Sgarbi, che nel commentarne le connotazioni stilistiche distintive ha dichiarato Al gusto di Tancredi si ispira Alessandro Testa. Nei quadri gesti incisivi e nervosi graffiano la superficie limacciosa innaffiata da macchie zafferano e nere”.

Sul suo percorso artistico Testa spiega Essendo un autodidatta non ho tecniche particolari, seguo l’istinto. Uso colori acrilici e smalti, senza l’uso dei pennelli. Pittoricamente parlando, mi sento severamente sotto esame davanti a ogni tela, sfido sempre me stesso e non mi accontento quasi mai. Solo dai battiti del cuore capisco se la mia opera è riuscita, per la straordinaria emozione, che mi infonde. Vorrei essere ricordato come un pittore, forse anomalo, ma liberissimo, che non ha mai accettato costrizioni e condizionamenti”.

La sua evoluzione di ricerca stilistica è incentrata e focalizzata sulla sperimentazione delle cromie e sfumature tonali. Il colore nel suo utilizzo più vario ed eterogeneo, diventa il protagonista principale sulle tele e viene distribuito quasi con gestualità impulsiva, per trasmettere intensi messaggi, che lo spettatore deve saper cogliere e interpretare in modo soggettivo e personalizzato. Il suo campo d’applicazione è l’informalismo e l’astrattismo materico, con un linguaggio espressivo scaturito e guidato dal moto dell’anima più spontaneo e dall’istinto di pura irrazionalità. L’impatto visivo delle creazioni è di immediato coinvolgimento emozionale. Fin dal primo sguardo l’osservatore rimane quasi ipnotizzato e viene conquistato dalla dirompente irruenza impressa, recependone la vibrante enfasi ideativa.

Direttamente da Mistero – Italia 1, Andrea Pinketts ospite alla collettiva di Milano Art Gallery, tra gli artisti Alessio Serpetti

Grande attesa per la mostra collettiva presso l’esclusivo spazio della galleria milanese “Milano Art Gallery” ,sita in via Alessi 11, vicino al Duomo e al cuore del centro urbano, dove saranno esposte opere di talentuosi artisti contemporanei ,con la direzione organizzativa del manager produttore Salvo Nugnes. L’interessante iniziativa, intitolata “Evoluzioni Artistiche”, sarà inaugurata Sabato 20 Dicembre 2014 alle ore 18.00 e rimarrà in loco fino al 9 Gennaio 2015. Durante il vernissage è previsto l’intervento, in qualità di super ospite, di Andrea Pinketts, noto scrittore noir nonché affermato volto televisivo della popolare trasmissione Mediaset “Mistero”. All’interno della corposa mostra si potranno apprezzare anche le originali opere d’ispirazione mistico-allegorica del pittore figurativo Alessio Serpetti.

In riferimento alla ricerca stilistica di Serpetti, viene evidenziato come “Nel suo lavoro il ricorso al colore è minimo; prevale piuttosto un elegante uso della monocromia, che lascia al segno il compito di svolgere una pregnante funzione narrativa. I contorni si fanno lievi, dando vita ad ambientazioni tratteggiate con minuzia e alla declinazione di figure femminili di sconcertante bellezza”.

Nel descrivere le fondamenta portanti del suo percorso artistico è stato scritto “Nei quadri le figure femminili sono spesso protagoniste dello scenario; al contempo sensuali, attraenti, enigmatiche, intriganti, inquietanti e sono avvolte da simboli esoterici arcaici appartenenti alla terra e alla notte. Serpetti propone una pittura densa di significati e messaggi subliminali di matrice allegorica, innervati da profonde radici storiche, che si presenta come una volontà di recupero anacronistico di visioni, le cui fonti provengono da molto lontano; dai manieristi del Cinquecento fino al Surrealismo più recente. Tali visioni vengono integrate e arricchite da una serie corposa di allegorie, metafore, simbologie reinterpretate, con vivace spirito d’inventiva, in chiave personalizzata. Ogni scena di derivazione classica, serve a Serpetti per rievocare e rappresentare su tela una sorta di scenario teatrale, come se la superficie pittorica fungesse da coreografico palcoscenico. Egli mette in scena uno spettacolo, nel quale si impegna a evidenziare la gestualità delle figure riprodotte, gli effetti suggestivi di controluce, gli anfratti fiabeschi e leggendari della narrazione, il mistero avvincente con cui il suo pennello riesce a ritrarre le sembianze femminili in una magica allure, ottenendo il massimo risalto d’effetto”.

Per lui la crescita e la maturazione di ciascun individuo, avvengono dentro il fitto tessuto connettivo secolare delle relazioni e dei rapporti sociali. Si proiettano a rivelarne i meccanismi e la casualità che li innescano tramite i “luoghi della pittura e della sua immaginazione“, concepiti come tracce testimoniali dell’adesione e dell’appartenenza a una civiltà millenaria, che rimane sempre e comunque presente, anche quando viene collocata all’ombra della modernità.

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