Calzature e tecnologia: Snapfeet va in crowdfunding per il lancio mondiale dell’App

Snapfeet

Il progetto di Snapfeet, nato da un’idea italiana, permette di scegliere le calzature grazie ad un’applicazione che fa provare le scarpe virtualmente: ora Snapfeet sbarca su Mamacrowd per potenziare l’App per il lancio mondiale

Milano, 12 aprile 2021 – Aiutare le persone a scegliere le calzature tramite un’App, che permette di provare le scarpe virtualmente. È l’obiettivo di Snapfeet che sbarca sulla piattaforma di crowdfunding Mamacrowd per potenziare l’App in vista del lancio mondiale.

Scopo della campagna è quello di permettere alle persone di investire in un progetto capace di rivoluzionare il campo della moda e delle calzature, con la possibilità di entrare a far parte di un progetto nuovo e sostenibile basato sull’intelligenza artificiale e la realtà aumentata.

Snapfeet (www.snapfeet.io) è il marchio principale di Trya, una PMI innovativa nata dalla collaborazione dei fondatori con Roberto Cipolla, professore di Computer Vision alla Cambridge University.

Un’idea tutta italiana, nata nel 2016 e che permette la scansione del piede indicando al consumatore la taglia più confortevole. Grazie alla realtà aumentata e a uno smartphone che realizza la scansione in 3D del piede, chiunque può scegliere la scarpa perfetta in negozio ma anche da casa, senza bisogno di provarla e scoprendo immediatamente la taglia corretta e l’indice di confort.

Un progetto rivoluzionario

Si tratta di una vera e propria rivoluzione che conduce a diversi vantaggi, dall’aumento delle vendite alla riduzione dei resi e di conseguenza a un maggior guadagno di produttori e commercianti e a una drastica diminuzione dell’inquinamento ambientale che i resi provocano.

Snapfeet è un’App totalmente gratuita per gli acquirenti di scarpe che tende da un lato a risolvere ogni problema al consumatore migliorandone l’esperienza in fase di acquisto, e dall’altro a far finalmente decollare il mercato dell’e-commerce, fortemente penalizzato dal problema della taglia giusta. Il mercato online delle calzature infatti ha sempre stentato rispetto ad altri settori che hanno invece avuto un boom di vendite proprio perché il cliente vuole provare la scarpa e non acquistarla al buio.

Ma questa tecnologia va benissimo anche per i negozi fisici perché la prova virtuale comunque rappresenta un’ottima soluzione al problema dell’igiene e del distanziamento sociale che bisogna osservare in questo periodo per le normative anti covid.

Con i fondi che si raccoglieranno con la campagna di Snapfeet sulla piattaforma di investimento Mamacrowd si potenzierà ulteriormente l’App e si fortificherà la struttura tecnica e commerciale per affrontare la crescita e lo sviluppo mondiale del progetto.

Per saperne di più sul progetto sono disponibili il sito internet Snapfeet.io e la pagina su Mamacrowd www.mamacrowd.com/project/snapfeet.

 

Altri link utili:

Wired: Scansione in 3D del piede con il solo smartphone

Prof. Roberto Cipolla

Cambridge University

 

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Contatti di riferimento:

naor@snapfeet.io
Phone (+39) 0312253861
Mob (+39) 3402626240
Skype naor.adno

 

Ufficio Stampa

info@ufficiostampaecomunicazione.com

 

 

 

 

 

 

 

 

Snapfeet: arriva l’App per provare le scarpe via smartphone

Roma, 25 agosto 2020 – È un’app destinata a rivoluzionare il mondo delle calzature e più in generale dell’e-commerce di tutto il mondo. Nasce da un progetto italiano, iniziato nel 2016 e si chiama Snapfeet, un’applicazione che permette di provare le scarpe con lo smartphone e che sarà a breve lanciata sul mercato.

Si tratta di un’app totalmente gratuita per gli acquirenti di scarpe che permetterà di provare le calzature grazie alla Realtà Aumentata e di scoprire in pochi istanti la taglia corretta, realizzando la scansione in 3D del piede.

Il risultato del progetto è strabiliante: da un lato l’offerta di un servizio che risolva ogni problema al consumatore migliorandone l’esperienza in fase di acquisto, dall’altro un concreto aiuto al settore calzaturiero, soprattutto il mercato dell’e-commerce, altamente penalizzato a causa del problema della taglia, variabile estremamente soggettiva.

In effetti il mercato online delle calzature è rimasto indietro in Italia come nel resto del mondo rispetto alla crescita esponenziale della vendita degli e-commerce in tutti gli altri campi.

Il consumatore infatti è più restio a comprare un paio di scarpe online e preferisce andare ancora nei negozi tradizionali proprio perché ha la possibilità di provare la misura e quindi la comodità della calzatura.

Adesso Snapfeet (www.snapfeet.io)  rappresenta la risposta reale a questi problemi grazie ad un progetto altamente tecnologico che si basa sulla Realtà Aumentata, sulla scansione del piede senza punti di riferimento e sull’algoritmo di Fitting che permette di provare le diverse misure. Basta inquadrare il piede e con tre foto il software consiglierà al consumatore la taglia più confortevole ed evidenzierà eventuali criticità.

Un progetto interamente sviluppato da ingegneri italiani

Un’idea tutta italiana che nasce nel 2016: founder del progetto l’ingegnere Giorgio Raccanelli a cui si deve l’intuizione di Snapfeet. Raccanelli si confronta con il professore Roberto Cipolla a Cambridge che inizia subito a sviluppare l’idea con il suo team. Entrambi poi ne parlano all’ingegnere e imprenditore di successo Natale Consonni che scorge immediatamente nel progetto la grande valenza rivoluzionaria foriera di diversi benefici per consumatori, economia e ambiente e diventa il primo sostenitore e finanziatore di Snapfeet.

“Adesso il concetto di taglia con Snapfeet viene democratizzato – dichiara entusiasta Consonni – e i vantaggi sono molteplici, dalla soddisfazione del consumatore e la sua aumentata fiducia all’aumento delle vendite online, passando per la sostenibilità ambientale grazie alla drastica riduzione dei resi”.

Un vantaggio per l’ambiente

I resi, cioè le scarpe invendute, hanno un impatto notevole sulle aziende a livello economico ma incidono negativamente anche a livello ambientale. La riduzione dei resi che porterà l’innovazione di Snapfeet coinciderà con una diminuzione anche delle emissioni inquinanti contribuendo a salvaguardare l’ambiente.

Infine, l’app che si appresta ad essere lanciata sul mercato, è utile anche per il commercio offline. Anche il negoziante infatti la potrebbe introdurre nel suo store, in modo da provare la scarpa “contactless”, ovvero senza contatto.

Non occorrerà più provarla perché Snapfeet ti dice come veste ogni taglia e l’utente potrà comprendere il livello di comfort grazie a delle semplici foto.

In tempi di Covid-19 questo rappresenterebbe un’ulteriore risoluzione al problema dell’igiene e del distanziamento sociale anche in un negozio fisico.

Per saperne di più sulla rivoluzionaria App visitare il sito www.snapfeet.io.

 

 

Riferimenti:

Snapfeet: https://snapfeet.io/

https://it.linkedin.com/in/natale-consonni-2b40695

https://it.linkedin.com/in/giorgio-raccanelli-94a6846

https://it.linkedin.com/in/naor-adno-444ab1a3

 

Ufficio Stampa: Salvo Longo

info@ufficiostampaecomunicazione.com

 

 

 

Tecnologia: al via il controllo del traffico aereo dei droni, grazie al progetto JT Drone

Trento, 17 dicembre 2019 – Dal 1° luglio 2020 entrerà in vigore il regolamento EASA per il settore droni ad uso professionali e ricreativi. A lavorare sul controllo della presenza dei dispositivi in aria, in rispetto del regolamento, ci sta lavorando la startup trentina JT Drone, che ha dato il via alla sperimentazione e industrializzazione del nuovo sistema.

JT Drone si mette in gioco con il suo sistema di controllo del traffico aereo per droni, pensato nel 2015, ed oggi richiesto sia da Enac che da Easa grazie al nuovo regolamento europeo. Entro fine gennaio 2020 di fatto la sperimentazione sul campo del sistema innovativo sarà completata e si inizierà l’industrializzazione del prodotto.

Con questo sistema identificativo, brevettato, grazie alla normativa si potranno creare nuove possibilità di sviluppo per il settore lavorativo con i droni, aiutando anche chi non riesce ad oggi a controllare lo spazio aereo di questi dispositivi volanti.

Il fondatore della startup, Roberto Guarnati, sta portando avanti la sua missione credendo fortemente nel progetto:

“Siamo come Davide contro Golia in questo settore, e viste le previsioni per il 2022 la nostra startup potrebbe fare la differenza” sostiene Guarnati.

“Negli ultimi mesi, abbiamo avuto incontri con diversi stati europei, presentando la nostra soluzione e ottenendo dei feedback positivi. Invece, in Italia, da parte di Enac non siamo stati ancora ascoltati ma già nel 2016 la nostra innovazione era stata presentata ad Enac e vi era stato un interesse per la sperimentazione sul campo pratico” continua ancora il fondatore dela JT Drone.

Diverse startup italiane, negli ultimi anni, hanno già avuto successo grazie a nuove idee arrivando a industrializzare il loro prodotto a livello mondiale, e questo è lo stesso obiettivo della JT Drone, il cui fondatore intende portare al successo l’innovazione tecnologica proposta dalla sua startup.

“Vogliamo rilanciare il Made in Italy dell’alta tecnologia. Abbiamo incontrato molti ostacoli sul nostro cammino, ma credendo in noi, e grazie ai nostri collaboratori, siamo arrivati ad un buon punto e crediamo di poter fare la differenza sia in Italia che in Europa nel settore dei droni” conclude Guarnati.

Il prossimo step sarà ora attendere la chiusura della sperimentazione sul campo, prevista per la fine di gennaio 2020, per poi iniziare l’industrializzazione del prodotto grazie ad alcune venture capital che stanno credendo nel progetto.

Per saperne di più sul progetto di JT Drone rimandiamo al sito internet www.jtdrone.com.

 

 

 

Contatti stampa:

JT DRONE TECHNOLOGIES SRL

https://d-flight.jtdrone.com
www.jtdrone.com

info@jtdrone.com

Tel. 0464 55 77 76

 

 

Quarantenni: sempre più poveri e infelici a causa del lavoro

«I quarantenni e il lavoro», il documentario shock sulla perdita dei posti di lavoro che sta facendo il giro del web

Roma, 13 dicembre 2019 – Il lavoro operaio è in via di estinzione. E fin qui niente di nuovo. Ma ciò che sorprende, e un po’ spaventa, è il dato relativo al lavoro impiegatizio e manageriale: nel prossimo decennio infatti anche gli impiegati e i manager saranno ridimensionati nella stessa misura degli operai.

Secondo uno studio di Domenico De Masi, professore emerito di sociologia del lavoro presso l’università La Sapienza di Roma, a causa dell’automazione nei prossimi anni ci sarà un calo drastico dell’occupazione sia di operai che di impiegati.

Si stima infatti in circa 4 milioni i posti di lavoro che saranno sostituiti dai robot, e rimpiazzati dagli algoritmi.

Dati ben peggiori quelli diffusi dallo studio di McKinsey, “A Future That Works: Automation, Employment, and Productivity”, che prevede per l’Italia la metà dei posti di lavoro, cioè circa 11 milioni di posti, andare in fumo.

A pagarne di più il prezzo i quarantenni di oggi, stretti nella morsa di una crisi che è anche culturale. Una generazione di mezzo, costretta tra quella dei padri analogici e quella dei figli digitali, definita dei “tardivi digitali“. Una generazione di eterni precari, imprigionati tra i vecchi che hanno beneficiato dei “bei tempi andati” e i giovani che vivono incollati allo smartphone senza colpo ferire.

I CAMBIAMENTI NEL MONDO DEL LAVORO

Cosa accadrà quindi ai quarantenni di oggi? E quali mosse serviranno già a partire dal 2020 per non rimanere completamente fuori dal mercato?

A rispondere a queste domande Carlo D’Angiò, ricercatore e studioso della materia da oltre 25 anni, nel video documentario «I quarantenni e il lavoro». Una sintesi cruda ma efficace di una serie importante di dati, interviste e informazioni tecniche e socio-economiche, raccolti per questo contenuto di straordinaria visione.

Operai e impiegati non serviranno più al sistema; tuttavia, c’è una nuova figura professionale che non può essere sostituita dalla tecnologia. Ed è proprio questa figura, verso cui dovrebbero orientarsi i quarantenni di oggi, trasversale nei ruoli e nei mercati, che occuperà lo scenario del lavoro nei prossimi anni” dice D’Angiò.

Per capirne di più si rimanda alla visione del documentario «I quarantenni e il lavoro», disponibile gratuitamente online alla pagina  https://phoenix.carlodangio.academy/documentario-i-quarantenni-e-il-lavoro.

 

 

Smartphone: ecco come rompono il cellulare gli italiani

Sardegna, Lazio e Emilia Romagna le regioni italiane con le maggiori rotture di cellulari nell’estate 2019: il mare, i laghi e i locali notturni i luoghi più pericolosi per gli amati smartphone

Roma, 3 ottobre 2019 – È l’estate la stagione più pericolosa per i nostri smartphone. È durante le vacanze infatti che si verificano gli episodi più “pericolosi” per i nostri smartphone. Tra tuffi in mare, sabbiature non richieste e cadute improbabili è nella stagione calda che si registra il più alto picco di rotture dei cellulari d’Italia.  

Ma dove e come gli italiani hanno rotto il cellulare in questa estate del 2019? 

In testa alla classifica la Spagna seguita dalla Grecia, mete più gettonate dai giovanissimi, che si sono rivelati però i più attenti visto che le richieste di assistenza per la fascia 18-24 anni è stata solo dell’ 11,26%.  

Al terzo posto si è piazzata la Francia, dove si sono svolti i mondiali di calcio femminile (probabile che, come l’anno scorso per i tifosi croati, i festeggiamenti abbiano involontariamente contribuito a far salire il numero di incidenti) nonchè meta preferita dai 25-35enni, che anche quest’anno guadagnano la fascia dei più distratti, con un boom di richieste del 29,85%. 

A seguire gli Usa, Albania, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Turchia ed infine l’Irlanda.

A rendere pubblica la classifica delle regioni e nazioni “tecnologicamente più sfortunate”, dove si sono rotti più  telefoni, il centro studi statistico di iFix-iPhone.com, network di centri specializzati in riparazione smartphone, che ha incluso nello studio le indicazioni relative a luoghi, età media, cause e tipi di danno più frequenti.

Per quanto riguarda i generi a dispetto dello scorso anno sono stati gli uomini a rompere più dispositivi (59.15%) rispetto alla donne (40,85%), mentre

I luoghi in cui si sono verificate le maggiori rotture sono stati il mare e il lago più che la montagna, i locali notturni  (podio praticamente identico al 2018) ed in casa, principalmente in cucina e in bagno.

Il 2019 ha visto un notevole incremento di cittadini che sono rimasti per la maggior parte del periodo estivo in città oltre che un’ulteriore crescita di vacanze “mordi e fuggi” nel Bel paese, magari a cortissimo raggio, per trascorrere qualche giorno di relax.

La top ten delle regioni italiane più “pericolose” per i cellulari conferma al primo posto la bellissima, e a quanto pare fatalissima, Sardegna, con le città di Cagliari ed Olbia tra le più sfortunate, insieme sul podio a Lazio e Emilia Romagna rispettivamente al 2° e 3° posto. A seguire la Campania, Toscana, Puglia, Veneto, Trentino, Liguria, mentre la regione con i più attenti è stata il Molise.

Il luogo più pericoloso rimane sempre la spiaggia e la causa più diffusa la classica caduta in acqua, mentre sorprende l’alto numero di smartphone dimenticati sul tettuccio dell’auto con la disastrosa conseguenza di vedere gli smartphone cadere alla prima frenata ed essere calpestati dai veicoli” spiega Joseph Caruso, responsabile del centro statistico iFix-iPhone.com.

Per la serie “smartphone, cosa non farei per te!” dagli uffici dell’assistenza raccontano anche il curioso episodio di un facoltoso turista in vacanza ad Olbia che ha accettato un preventivo di ben 450€ per una configurazione dello smartphone appena acquistato, a “domicilio”, ovvero presso l’albergo dove alloggiava.

Lo  studio ben dettagliato su come gli italiani hanno rotto il cellulare in vacanza è stato possibile grazie alle analisi dei Big Data elaborati dal Centro Statistico di iFix-iPhone.com, un servizio definito “il booking delle riparazioni smartphone e tablet”. Con una rete di oltre 100 riparatori indipendenti in tutta Italia, e a fronte di una prenotazione gratuita online, il servizio offre assistenza sulla rotture dei telefoni con tariffe chiare e trasparenti consultabili online, compresa una garanzia di 12 mesi, un unico referente dedicato tramite il negozio assegnato dal sistema e un tempo medio di riconsegna di 30 minuti. 

“I nostri dati ci dicono che sono i mesi estivi quelli a maggior rischio per i cellulari, a causa dei maggiori trasferimenti e distrazioni. Eppure per evitare di rovinarci le vacanze basterebbe seguire alcuni semplici accorgimenti, adottando qualche accortezza in più, come per esempio acquistare custodie antiurto o impermeabili oppure evitare di lasciare lo smartphone al sole” Joseph Caruso.

Insomma, approfittare dell’estate per fare un po’ di “digital detox” potrebbe far bene oltre che a noi anche ai nostri cellulari.

 

Link grafiche in alta definizione: https://apps.memopal.com/e/FY3YMEKN95

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Contatti stampa:

Email: press@ifix-iphone.com

Tel. 06 400 601 25

 

 

I manga sbarcano su eMooks, l’App che porta fiabe e fumetti nel futuro

La casa editrice di fumetti giapponesi Mangasenpai sbarca sull’App di eMooks: nuovi titoli in catalogo, a fronte di una campagna abbonamenti speciale, mai avvenuta prima

Bergamo, 15 maggio 2019A pochi mesi dall’approdo sul mercato italiano, e a pochi giorni dal lancio del nuovo design, eMooks, l’App che sta portando fiabe e fumetti nel futuro, grazie ad una amplificazione multimediale della lettura, è pronta ad arricchire il proprio catalogo con una serie di nuovi titoli che arriveranno grazie alla nuova partnership siglata con la casa editrice Mangasenpai.

Scopo dell’accordo è quello di dare nuova linfa ed energia al mercato italiano del fumetto ‘manga’, grazie a nuovi fumetti creati da giovani e promettenti artisti italiani, capaci di riproporre agli appassionati atmosfere, ambientazioni ed emozioni che il genere ‘Made in Japan’ sa offrire.

Tra i primi titoli a sbarcare nel catalogo ci saranno Dada Adventure, Butterfly Effect, Devil’s Joke, Amalia Maindream Cafè.

Per celebrare queste novità la startup alle porte di Bergamo ha deciso di dare ai propri iscritti una chance senza precedenti per sottoscrivere l’abbonamento annuale all’applicazione. Fino al 22 maggio infatti, coloro che decideranno di sottoscrivere l’abbonamento annuale potranno beneficiare di eccezionali condizioni: abbonamento mensile a 0,99€/mese (anzichè 4,99€), oppure annuale a 10,99€ da pagare in un’unica soluzione.

“Le case editrici hanno dimostrato interesse nei nostri confronti e per questo siamo molto soddisfatti. Mangasenpai è solo l’ultima importante realtà che ha deciso di condividere il progetto targato eMooks: con loro contiamo di arricchire lo store con tanti nuovi titoli manga” dice l’ideatore e Ceo di eMooksLuca Tom Bilotta.

“Da gennaio 2019, data di approdo ufficiale sul mercato Android e iOS, i titoli in catalogo sono aumentati sensibilmente e continueranno ancora a farlo. Per questo – aggiunge ancora Bilotta – vogliamo celebrare la novità con il maggior numero di appassionati possibile. In quest’ottica si pone la nostra vantaggiosa offerta che, tuttavia avrà una durata limitata nel tempo”.

eMooks è un’applicazione che permette di aggiungere suoni, musiche e rumori d’ambiente, prodotti in avanzati studi di registrazione, ai contenuti di fumetti, favole e testi di narrativa in formato ebook. Un’App “animata” da un algoritmo nativo, brevettato, che permette di associare ai testi in scorrimento automatico su tablet e smartphone la parte sonora. Tutto questo in modo completamente automatizzato e sincronizzato (file .mks).

L’App di eMooks permette quindi di trasformare la lettura in un’esperienza più affascinante, che va ad amplificare la fantasia del lettore, dando vita ad un fenomeno capace di rivoluzionare la lettura digitale.

Molte le collaborazioni già in essere con alcuni dei fumettisti più importanti del panorama nazionale ed internazionale, tra cui  ricordiamo quelle con Fabio Celoni, Fabiano Ambu, Giuseppe Di Bernardo, Francesco Matteuzzi, Ariel Olivetti.

Per ulteriori informazioni sull’App rimandiamo al sito internet www.emooks.net.

 

 

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Contatti stampa:

Riccardo Catani, Media Relations Coordinator

Tel: 347/4788864

Email: riccardo@emooks.net

 

 

 

 



 

Dalla Silicon Valley arriva in Italia il videocitofono intelligente VEIU

Roma, 28 settembre 2017 – Direttamente dalla Silicon Valley sbarca in Italia il rivoluzionario videocitofono intelligente VEIU. Lo hanno reso noto questa mattina gli amministratori della Gebrüder Eggerz ed a partire da oggi stesso sarà infatti possibile ordinarlo sfruttando l’interessante operazione di lancio in Italia.

VEIU il videocitofono intelligente, flessibile e al passo con i tempi 

Di videocitofoni, campanelli e spioncini digitali se ne parla già da qualche tempo. Il trend ha ripreso vigore quest’anno con il lancio in Europa dei videocitofoni di una rinomata azienda americana. Tuttavia, secondo l’AD della Gebrüder Eggerz, manca ancora un prodotto che offra al cliente il massimo della flessibilità possibile.

È proprio questa flessibilità, unita a sicurezza e comfort, ad essere offerta dalle soluzioni VEIU (www.veiu.it).

Oltre al monitor, il videocitofono intelligente VEIU si distingue per le sue componenti tecniche che accanto al classico campanello è provvisto di videocamera, sensori di movimento, microfono e altoparlante. Ed ecco allora che lo smartphone che portiamo in tasca diventa il nostro citofono.

Una menzione la meritano anche altre utili caratteristiche dell’innovativo videocitofono.

La prima è la possibilità per l’utente di usare il videocitofono attraverso il monitor o attraverso l’applicazione dello smartphone, ed il cliente può decidere se collegare o meno il citofono alla rete WiFi: una doppia modalità che rende il VEIU adatto ad utenti di ogni età, bambini ed anziani.

Altro punto forte è che il videocitofono intelligente è facile da installare: il montaggio richiede infatti in media 5 minuti anche da una persona non esperta e, grazie alla batteria integrata, non è richiesta l’installazione di nessun cavo.

Da notare che il citofono VEIU non richiede l’obbligo di un servizio cloud a pagamento dato le immagini vengono salvate o sulla scheda SD integrata o direttamente sulla memoria dello smartphone.

Un campanello con video e il giusto mix di sicurezza e comfort

Siamo convinti che il videocitofono intelligente VEIU abbia proprietà interessanti per distinguersi in maniera duratura e decisa dai prodotti della concorrenza. Raggiunge soprattutto il nostro target, cioè un consumatore consapevole che desidera avere maggiore controllo sull’utilizzo del dispositivo e dei dati” ha affermato Arnbjörn Eggerz. 

Caratteristiche che hanno facilitato la decisione di curarne la commercializzazione in Italia, Germania e nel resto d’Europa per conto del produttore che ha sede nella Silicon Valley.

Indicativo è anche il riscontro positivo che hanno avuto le campagne organizzate dall’azienda americana su Kickstarter e Indiegogo per lo sviluppo del prodotto dove gli obiettivi indicati sono stati ampiamente superati ed il progetto ha ricevuto finanziamenti da migliaia di sostenitori.

Un risultato che mette in evidenza di come l’azienda prediliga vie innovative per lo sviluppo dei suoi prodotti, tendendo però al contempo occhi e orecchi ben puntati sul mercato.

Il fratello minore. il VEIU Mini

Proprio perché non tutti i portoni sono uguali, ecco il fratello minore di VEIU, il VEIU mini. Munito delle stesse funzioni di base, viene fornito con un’altra configurazione: il monitor è più piccolo, la risoluzione leggermente inferiore e anche la batteria è meno potente. Rimane tuttavia una valida alternativa per il cliente.

Offerta di lancio per l’inserimento del videocitofono intelligente nel mercato

Per la fase di lancio sul mercato italiano è stata prevista un’eccezionale offerta. Dato che la consegna dei primi citofoni può avvenire non prima di qualche settimana, i clienti interessati possono assicurarsi già da ora uno sconto del 20% inoltrando subito il proprio ordine sul sito www.veiu.it.

L’azienda

La Gebrüder Eggerz UG (haftungsbeschränkt) & Co.KG. con sede a Karlsfeld è stata fondata a gennaio 2017 con l’obiettivo di unire la tradizione artigiana familiare a prodotti e servizi digitali. Si muove nei settori del potenziamento delle misure di sicurezza per immobili (serramenti), della rivendita di accessori per la sicurezza e di software di produttività per Office 365.

Il produttore

Eques apre nel 2016 la sua sede a Palo Alto in California, nel cuore della Silicon Valley. Il nome Eques deriva dal greco Aegis e vuol dire “protezione”, che costituisce la missione principale dell’azienda.

Eques è supportata da Eques Technology e conta su un team di esperti in tecnologie, tutti con ampia esperienza in R&D. Tra i suoi prodotti ci sono soluzioni SmartHome di alta qualità per la sicurezza, inclusi videocitofoni.

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Ufficio stampa:
Gebrüder Eggerz UG (haftungsbeschränkt) & Co.KG
Dott. Arnbjörn Eggerz
Gottfried-Keller-Weg 6
85757 Karlsfeld

Tel: +49 (8131) 260226
web: www.eggerzkg.eu/
info@eggerzkg.eu

il videocitofono intelligente VEIU

 

 

In arrivo il Workshop sull’intelligenza artificiale “Le reti neurali al servizio del business”

Milano, 23 giugno 2017 –  Martedì 27 giugno si terrà un workshop gratuito sull’intelligenza artificiale e sull’automazione dei processi.

Da Manuale a Automatico: Le Reti Neurali al servizio del business” il titolo dell’evento, organizzato da AGS, azienda italiana specializzata nella consulenza IT e nelle soluzioni informatiche innovative.

Il workshop si terrà anche in streaming e affronterà in modo concreto gli aspetti più importanti sul tema dell’intelligenza artificiale.

Dai prerequisiti necessari al terziario per accedere all’intelligenza artificiale a come hardware di ultima generazione e nuovi algoritmi genetici influenzano il Machine Learning, per poi analizzare dei casi di applicazione dell’AI nei settori bancario e assicurativo.

Quali sono le applicazioni possibili dell’intelligenza artificiale per l’automazione dei processi di banche e assicurazioni?

Quali le implicazioni e le barriere all’ingresso?

“Da anni investiamo nell’intelligenza artificiale e siamo stati i primi in Italia ad organizzare un corso sul machine learning” – dichiara Stefano Padrin, Direttore Generale di AGS S.p.A. – “e abbiamo soluzioni, come ad esempio A.I.scan, che risolvono il problema della raccolta dei dati da documenti cartacei. Con questo workshop vogliamo condividere, insieme ai nostri partner, come NVIDIA, le esperienze maturate con il nostro team di Data Scientist che quotidianamente sviluppano algoritmi e soluzioni per semplificare l’automazione dei processi”.

L’evento è gratuito previa registrazione online sull’area www.ags-it.com/eventi.

Questa l’agenda del workshop:

15.00 – 15.15      Registrazione partecipanti

15.15 – 15.25      Introduzione workshop

Stefano PadrinDirettore Generale AGS S.p.A.

15.25 – 15.45      A.I. e Deep Learning: nuova generazione di Apprendimento

Matteo MatteucciProfessore Associato Politecnico di Milano – Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria

15.45 – 16.00      Infrastruttura e prerequisiti per l’A.I. nel Terziario

Stefano PadrinDirettore Generale AGS S.p.A.

16.00 – 16.15      Infrastrutture Hardware di eccellenza con la tecnologia “Nvidia Volta”

Piero AltoèEvangelist NVIDIA EMEA

16.15 – 16.25      Coffee Break

16.25 – 16.45      Architettura A.I.scan: cos’è e come funziona

Gabriele MinucciLead Data Scientist AGS S.p.A.

16.45 – 16.55      Business process automation con A.I.scan nel mondo assicurativo

Francesco PisapiaPartner Financial Services EY

16.55 – 17.05      Disruptive Innovation: case study nel settore bancario

Gianni TofanelliResponsabile Marketing AGS S.p.A.

17.05 – 17.15      A.I.scan & BPA: ritorni economici

Stefano PadrinDirettore Generale AGS S.p.A.

17.15 – 17.30      Q&A e Conclusioni

L’evento è gratuito – previa registrazione su www.ags-it.com/eventi

 

 

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Contatti:

AGS S.p.A. – Ufficio Marketing

Via Figino, 20 – 20066 Pero (MI)

Tel. 02.9455.4000 Fax 02.9455.4020

E-mail: Marketing@ags-it.com

 

Smart Lighting: AGS lancia nuovi prodotti e l’innovativo controller digitale

Milano, 9 maggio 2017 – Nell’ambito del progetto Natuled dedicato allo Smart Lighting, AGS ha lanciato una nuova linea di prodotti con caratteristiche uniche e funzionalità innovative, basate su un’esperienza pluriennale nella progettazione di soluzioni di illuminotecnica e automazione domotica.

L’offerta Natuled si arricchisce della nuova versione di Neptune, il faro LED RGB+W per piscine, che – oltre a nuove ottiche dal design raffinato e una maggiore densità di LED per erogare fino a 3000 lumen – adesso offre un modello aggiuntivo caratterizzato da una flangia esterna più ampia e dalle linee accattivanti.

Inoltre è stata rilasciata la versione aggiornata della Smart Light Platform, il controller digitale evoluto che permette di regolare e creare i colori e gli effetti di luce dei prodotti Natuled tramite una App mobile, che è stata a sua volta completamente ridisegnata. Tramite la SLP è possibile anche comandare dispositivi elettrici, come pompe idrauliche, sistemi di accesso, tapparelle ed altro, sia con programmi temporizzati che in base ad eventi generati automaticamente da sensori ambientali (ad esempio una variazione di temperatura).

Uno degli obiettivi principali dello Smart Lighting, oltre a offrire efficienza degli impianti, è sicuramente quello di garantire il comfort e la personalizzazione degli ambienti.

Da questo punto di vista, la qualità e la regolazione dell’illuminazione riveste sicuramente un’importanza particolare” – dichiara Angelo Aloia, Responsabile della Business Unit Lighting – “Per questo motivo AGS ha pensato non solo a prodotti di illuminotecnica di alta qualità, ma anche a un sistema di controllo integrato, comandabile tramite App ed unico nel suo genere”.

A breve saranno disponibili nuove linee di luci per interni, sempre a tecnologia LED RGB+W. La striscia ad alta luminosità LineLight e i fari da incasso Stardom, caratterizzati da un materiale pregiato e altamente tecnologico, oltre che dall’innovativo sistema di bloccaggio a soffitto EasyFix brevettato da AGS.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.natuled.com.

Advanced Global Solutions AGS S.p.A. è un’azienda Italiana fondata nel 1998 che offre servizi e soluzioni tecnologiche innovative, una realtà affermata nel panorama nazionale, anche grazie a partnership consolidate con aziende leader di mercato. Nata come azienda di Consulenza IT, negli anni ha diversificato le attività, ampliando le competenze di una squadra composta da oltre 400 risorse.

 

 

 

 

 

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