Su Amazon ‘Bolle di sapone’, il nuovo romanzo di Liliana Angela Angeleri

Alessandria, 27 agosto 2018 – In occasione degli 850 anni dalla fondazione della città di Alessandria è stato appena pubblicato su Amazon l’ebook Bolle di sapone (Gagliaudo e gli Umiliati), a cura dell’editore Luigi Passerino, che contiene due romanzi brevi che narrano la fondazione della città di Alessandria.

Uno riguarda Gagliaudo, personaggio complesso coinvolto in situazioni ironiche e frizzanti, quasi comiche, anche se deve vivere momenti drammatici. Istruito dall’Ordine degli Umiliati a leggere, a scrivere e a far di conto, colpisce per la sua forza decisionale e la sua scaltrezza. Gagliaudo alterna momenti e azioni di grandissima generosità a comportamenti d’inspiegabile tirchieria e ombrosità nei confronti del prossimo. Ma l’assedio ne cambia il carattere e una intuizione improvvisa….

Il secondo romanzo tratta degli Umiliati, le cui case si erano diramate in gran parte dell’Italia settentrionale. Ad Alessandria, nel sec.XIII. c’era una importante comunità degli Umiliati, in cui le donne ebbero la parità economica con gli uomini. Una parità all’avanguardia visto che oggi, dopo tanti secoli, ancora non esiste una vera parità di retribuzione tra i due sessi.

I più importanti e facoltosi mercanti di tessuti di Milano e Como furono fatti prigionieri da Re Enrico II di Germania e dopo tre anni di prigionia disperavano di ritornare nelle loro splendide dimore. Formularono allora un voto di umiltà e il re esclamò soddisfatto, “Finalmente vi siete umiliati!”, e perme loro di ritornare nelle loro case, in cui vengono accolte molte persone perseguitate e in povere condizioni. San Bernardo da Chiaravalle formò da questo movimento spontaneo un ordine religioso.

Riguardo Liliana Angela Angeleri

Liliana Angela Angeleri è nata ad Alessandria, in Piemonte.
Sposata con il noto pittore Gigi Coppo è madre di Gianluigi e nonna di Alice di sei anni. Dipinge anche lei tele a olio.

Pensionata delle Poste e Telecomunicazioni, la sua vicenda è molto singolare: non ha cercato la letteratura, ma è stata una fortissima intuizione a “ordinarle” di scrivere una sceneggiatura per un film tratto da un romanzo ottocentesco.

Lei non conosceva come si componeva una sceneggiatura, si è informata, ha scritto e trovato subito finanziamenti e una produzione di una fiction per la Rai, tutto era pronto per andare in onda…ma…gli eredi degli autori del romanzo originario, dopo un anno di estenuanti trattative hanno rifiutato di cedere i diritti d’autore.

Non si è persa d’animo e ha scritto altri sei script, anche se il vento era ormai cambiato, i finanziamenti erano stati molto ridotti, e Liliana non riuscì più a trovare case di produzione e finanziamenti. In attesa che le sue sceneggiature diventassero film le hanno consigliato di scrivere romanzi ispirati dagli script.

Tra i libri scritti finora ‘Il romanzo di Aleramo’, composto da due parti: la vera vita leggendaria di Aleramo, romanzo romantico/cavalleresco/fantasy, e ‘Profumo di leggenda’, racconto ambientato nei nostri giorni. Un viaggio surreale sulle orme della cavalcata aleramica, lungo i confini del Monferrato.

Infine ‘Il brigante Giuseppe Mayno’, romanzo ambientato in epoca napoleonica, riguarda un brigante celebre e sociale, che rubava ai ricchi per donare alle povere genti delle campagne: un brigante “cavaliere” insomma, simpatico e con una deliziosa storia d’amore.

Contatti social:

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Gagliaudo, il protagonista del romanzo
Liliana Angela Angeleri, l’autrice del romanzo

È Record del Mondo per Dj Stefano Venneri: 205 ore di diretta radio senza interruzioni

Alessandria, 8 gennaio 2018 – E’ stato ufficializzato in questi giorni dal team del Guinness World Records di Londra il record del mondo della “Maratona Radiofonica piu’ lunga del Mondo” stabilito dal 4 al 12 ottobre 2016 dal Dj italiano Stefano Venneri su Radio B.B.S.I. di Alessandria.

Venneri che è anche lo speaker ufficiale del Torino Fc ha trasmesso per 205 ore 2 minuti e 54 secondi senza dormire sulla frequenza fm 99,600 dell’emittente alessandrina BBSI.

Il Dj, che ha ricevuto in studio anche il sostegno dell’editore e presidente granata Urbano Cairo, non è nuovo a queste imprese.

Aveva già stabilito diversi primati mondiali alla radio e  non solo, nel 2006 (125 ore alla radio), nel 2007 ( 135 ore alla radio) , nel 2008 (865 abbracci in 21 minuti), nel 2009 (183 ore alla radio), nel 2010 (18 minuti a 28 metri d’altezza dj a testa in giu’), nel 2013 (74 ore di diretta su Grp Tv).

La Maratona nei piccoli studi della radio (4×4) ha visto la presenza di 6 medici che monitoravano la situazione fisica del Dj ( ha terminato la Maratona con la pressione minima di 84 e la massima di 122), oltre 150 testimoni e migliaia di messaggi di sostegno da ogni parte del Mondo.

Il Dj che è anche pubblicista ha 44 anni, da 9 anni è la voce ufficiale del Torino Calcio allo Stadio “Grande Torino”, organizza eventi oltre a condurre numerose manifestazioni.

Il record precedente apparteneva ad un Dj cinese che si era fermato a 200 ore.

La pagina del riconoscimento ufficiale del record si trova al link www.guinnessworldrecords.com/world-records/longest-marathon-radio-dj mentre il sito ufficiale del Dj Venneri si trova all’indirizzo www.stefanovenneri.it.

 

Record del mondo radio: è record per la diretta radio di 205 ore ininterrotta del Dj Stefano Venneri,

 

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Contatti stampa:

stampa@stefanovenneri.it

Tel. 370 1128366

www.stefanovenneri.it

 

 

TAG: record del mondo radio, record radio, record diretta radio, record del mondo diretta radio

Arriva la Cucina Eclettica, per fondere gusti e materie prime più disparate

Nasce in provincia di Alessandria la “Cucina Eclettica”, ad opera di Marco e Valentina, titolari del ristorante “La Corte dei Paleologi” . “Siamo eclettici nello spirito, ecco perché il nostro ristorante non poteva essere diverso” racconta entusiasta Valentina Micone, una dei 2 titolari del ristorante.

Alessandria, 15 giugno 2017 – Al ristorante “La Corte dei Paleologi” di Lu Monferrato, in provincia di Alessandria, arriva un nuovo modo di cucinare, definito dai suoi inventori  “Cucina Eclettica” perché si sono ispirati alle più differenti tipologie di cucina.

Un nuovo tipo di cucina nato da un’idea di Marco e Valentina, titolari del ristorante, grazie a cui oggi avremo tutti una scelta in più per mangiar fuori.

Vista l’unicità siamo andati a trovare i 2 titolari, persone dalle mille curiosità che amano creare cose nuove per sé e per i propri clienti, per scoprire meglio di cosa si tratta.

L’eclettismo

L’Eclettismo è una filosofia che nacque nella antica Grecia, e successivamente nella Roma repubblicana, intorno al 140 a.c. Cicerone divenne il principale rappresentante del pensiero eclettico.

Proprio nell’antica Grecia i Paleologi ebbero le loro origini e subirono le influenze di questa filosofia.

La Corte dei Paleologi

Eclettici nello spirito, Marco e Valentina hanno ripensato l’arte filosofica dell’eclettismo, introducendola nella cucina contemporanea.

E per cominciare hanno scelto come location per il loro ristorante Palazzo Paleologi (www.palazzopaleologi.com), una residenza d’epoca del XIVº Secolo, che fu dimora dei Marchesi Paleologi del Monferrato.

Una cucina unica al mondo

Ricreare nella cucina moderna l’eclettismo che tende a trarre elementi da opinioni, generi e scuole diverse, per Marco e Valentina ha significato fondere in una nuova sintesi diverse tipologie di gusto e materie prime, a volte contrastanti tra loro, ricercando sempre una nuova armonia di capace di esplodere in un risultato eccellente.

Il ristorante La Corte dei Paleologi (www.palazzopaleologi.com/la-corte-dei-paleologi) parla così di eclettismo in ogni suo aspetto: dagli ambienti storici che richiamano la filosofia di un tempo, agli arredamenti antichi con contaminazioni moderne che all’apparenza sembrano contrastanti, ma che uniti suscitano un’accogliente e rilassante atmosfera.

La cucina è in continuo cambiamento, i piatti che il giovane e talentuoso Chef Jacopo Montin propone sono creazioni ispirate a diverse tipologie di cucina o a materie prime tra loro completamente differenti, combinate in maniera non tradizionale che producono un effetto inaspettato e di incredibile bontà.

Non mancano inoltre richiami alla tradizione piemontese.

Alla Corte dei Paleologi viene sempre proposto un menù degustazione, che cambia spesso, in abbinamento ai vini del territorio per offrire un’esperienza enogastronomica unica e originale.

La passione di Marco e Valentina per la nuova cucina è eclettica perché amano molto cambiare, ed è versatile perché offrono ai loro clienti differenti soluzioni.

Il nuovo tipo di cucina è adatto sia per sperimentare piatti nuovi e diversi, sia per una cena con una persona speciale, sia per le occasioni speciali come battesimi e  matrimoni.

Gli ospiti di Marco e Valentina hanno così la possibilità di scegliere, tra i molti tipi di menù che propongono, quello che li ispira di più andandoli a provare in anteprima al ristorante.

 

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Contatti stampa:

Ristorante La Corte dei Paleologi

Via Bobba, 4 – 15040 Lu (AL)
Tel. 0131 741507

www.lacortedeipaleologi.it

info@lacortedeipaleologi.it

 

Marco e Valentina, inventori della “Cucina Eclettica”, insieme allo Chef Jacopo Montin

 

Il ristorante “La Corte dei Paleologi”, a Lu Monferrato in provincia di Alessandria, sede de la “Cucina Eclettica”

 

 

 

 

 

L’eccellenza della gastronomia ligure a Borghetto di Borbera

Alessandria, 10 aprile 2017 – L’eccellenza della gastronomia ligure andrà in scena a Borghetto di Borbera (AL) venerdì 14 aprile, in un cena a tema presso i “Tre Scudi”.

La serata è organizzata dai fratelli Gloria e Sergio Bisio, giovani imprenditori con la passione per la ristorazione, che da un po’ hanno avuto l’idea di proporre, con successo, serate gastronomiche a tema con ingredienti squisitamente stagionali e spesso a chilometro zero, presso il loro ristorante i “Tre Scudi” di Borghetto Borbera in provincia di Alessandria, nel basso Piemonte

Venerdì 14 aprile, alle ore 20 si celebrerà la cucina ligure coniugando piatti della tradizione, dal genio creativo.
Nel menù è previsto la panissa col salame, la torta di riso, la torta Pasqualina, i fritti di baccalà, le trofie al pesto, lo stoccafisso alla ligure, la torta sacripantina.

Il giovane chef Sergio dice di essere “nato cuoco”. Già a 7 anni, tornato da scuola, preparava il minestrone per la famiglia con le verdure raccolte nell’orto del nonno. Dopo aver frequentato la scuola alberghiera presso l’Istituto Nino Bergese di Sestri Ponente, ha trascorso un periodo di formazione viaggiando, ed ha avuto quindi l’opportunità di osservare i migliori ristoranti di Montecarlo, New York, Parigi, Barcellona. Dopo di che ha lavorato presso noti ristoranti del basso Piemonte fino a coronare il suo sogno: un bar-ristorante dove poter esprimere la sua creatività.

Sua sorella Gloria, ha praticato Judo dai 6 ai 21 anni, è stata campionessa italiana ed ha fatto parte della Nazionale. Dopo essersi specializzata in tecniche di servizio di sala e di bar, ha approfondito l’arte e la scienza della mixologia, la preparazione di cocktails originali e molto apprezzati da una clientela esigente.
Fra i suoi cocktails più richiesti il Rossini, Sangria all’anguria, Handrix Tonic al pepe rosa, Caipiroska all’anguria, Bellini, oltre naturalmente ai cocktails analcolici agli agrumi o ai frutti di bosco.

Una cena a tema da Sergio e Gloria costa in genere dai 25 ai 30 euro, compresi i vini.

Ma qual è il segreto del loro successo?

“La passione per il nostro lavoro – dice Gloria – e poi dare sempre e solo il meglio di noi stessi. Io applico alla mia professione la stessa disciplina che ho imparato dal Judo, che ho praticato per molti anni. Naturalmente dobbiamo molto innanzitutto a Giorgio Bianchi, che ha generosamente messo a nostra disposizione la sua esperienza e grande professionalità in questo settore sempre in evoluzione, e anche alla nostra valida collaboratrice Ilaria Verri”.

Per prenotare la serata a tema ligure il telefono è 340 0837454 mentre per ricevere ulteriori informazioni vi riportiamo alla pagina Facebook www.facebook.com/pages/Bar-Tre-Scudi-Borghetto-Di-Borbera/310985925602095 ed al profilo Instagram www.instagram.com/explore/locations/777374264/bar-tre-scudi-borghetto-di-borbera.

 

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I giovani imprenditori Gloria e Sergio Bisio, fondatori dei Tre Scudi di Borghetto di Borbera
Gloria e Sergio Bisio del ristorante bar Tre Scudi di Borghetto Borbera
Chef Sergio Bisio
Gloria Bisio, la barwoman dei Tre Scudi

Domenico Chioetto, l’artista delle creazioni in rame poetiche

Alessandria, 19 dicembre 2016 – Domenico Chioetto, di Cantalupo Ligure in Val Borbera, nel tempo libero esprime il suo lato artistico creando oggetti in rame unici.

Le sue lampade, che si possono ammirare in dimore prestigiose e locali pubblici, sono creazioni uniche e poetiche, spesso ispirate dalla natura: fiori che sembrano bagnati dalla rugiada, foglie delicate, farfalle che si posano con grazia su radici di alberi, capaci di inserirsi sia in ambienti moderni che classici senza mai rinunciare alla praticità.

Apprezzati anche i suoi gioielli, sempre in rame, alcuni con richiami spirituali e alchemici.

Ma perché il rame?

“Innanzi tutto perché il mio lavoro mi porta ad utilizzarlo – commenta Domenico, titolare di una stimata ditta di termoidraulica ma artista nel tempo libero – e poi perché essendo malleabile si presta egregiamente alla creazione artistica. È noto che questo metallo è un micro-nutriente indispensabile alla salute di ogni forma di vita, ha affascinato l’umanità fin dai tempi preistorici per il suo impiego pratico, come conduttore energetico e come tale ritenuto anche capace di direzionare la forza in gioielli dalle proprietà spirituali.

Avevo creato i primi gioielli per mia moglie Simona, che ha apprezzato molto e mi ha incoraggiato a continuare. Nostra figlia Carolina di 10 anni predilige i bracciali a tema musicale, essendo musicista e aspirante cantante”.

“A volte – aggiunge Domenico – mi si chiede se il rame provochi allergie a contatto con la pelle. Un bracciale di rame potrebbe lasciare sulla pelle sudata un leggero alone di colore verdastro che dipende dal Ph della pelle o dalla presenza di crema o di profumo: alcuni considerano questa reazione benefica, una prova, cioè, dell’assorbimento da parte dell’organismo comunque facile da pulire con acqua e sapone, mentre la patina che potrebbe formarsi con il tempo su un gioiello di rame, può essere eliminata semplicemente con aceto e sale o con il succo di limone”.

Storia e pregi del rame

Già nell’antico Egitto il rame veniva usato per curare l’epilessia e, avendone intuito le proprietà batteriostatiche, per purificare l’acqua. Nel museo statale di Berlino e’ conservato un tubo usato per l’acqua potabile risalente a circa quattromila anni fa, che faceva parte di un sofisticato impianto idrico in un tempio in Egitto.

Ippocrate, il filosofo della scienza medica (460-370 A. C.) curava con il rame la polmonite e l’enfisema, mentre Paracelso medico, filosofo e alchimista svizzero (1493-1541) lo prescriveva per eliminare i parassiti intestinali, nonché le infiammazioni. Al rame sono sempre state attribuite qualità terapeutiche, come quella di fissare il ferro nel sangue, mentre la carenza di rame può favorire problemi cardiovascolari e disturbi al sistema nervoso.

Nelle antiche civiltà era dedicato alle divinità femminili collegate al pianeta Venere, tra cui Ishtar per i Babilonesi e Astarte per i Greci, i Romani lo chiamavano Cyprum perché veniva estratto in grandi quantità nell’isola di Cipro, l’isola di Venere. E il simbolo della donna, lo specchio di Venere, cioè un cerchio con una croce in basso, e’ lo stesso che gli alchimisti usavano per indicare il rame.

Antonio Meucci (1808-1899), il padre del telefono, ebbe l’intuizione che la voce si potesse trasmettere attraverso fili di rame. Era emigrato a Cuba dove lavorava come sovrintendente meccanico presso il teatro Tacon dell’Avana: uomo di grande ingegno e inventiva, creava soluzioni meccaniche, effetti scenici, usava l’elettricità e il magnetismo e mentre sperimentava su un paziente una terapia per alleviare i dolori somministrando piccoli shocks elettrici, lo sfortunato paziente lanciò un urlo che si sentì molto più lontano del solito, grazie alla trasmissione del suono da parte dei fili di rame: era il 1849.

Leggiamo nei suoi appunti: “Allora sentii abbastanza distintamente il suono della sua voce così bene che credevo che la voce provenisse dal filo. Gli feci ripetere l’esperimento molte volte, e alla fine mi convinsi che avevo sentito la voce trasportata sul filo elettricamente”.

I lavori in rame di Domenico Chioetto sono stati esposti in varie mostre di design ed apprezzati da un pubblico esigente che ne ha capito la raffinatezza e l’unicità dei suoi lavori.

Per ulteriori informazioni sui suoi lavori è possibile seguire la Pagina Facebook “Oggetti in rame Chioetto Domenico” o scrivere alla mail domenico.chioetto@gmail.com.

 

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Contatti stampa:

Telefono 335-6621209

Mail domenico.chioetto@gmail.com

 

 

 

 

Il designer Domenico Chioetto con una sua creazione in rame

 

Lampada in rame creata da Domenico Chioetto

 

Ciondolo in rame del designer Domenico Chioetto

 

Antonio Meucci

 

Ciondolo in rame del designer Domenico Chioetto.

 

Arriva “Il romanzo di Aleramo”, tra bellezze artistiche, miti, leggende e avventure romantico cavalleresche

Alessandria, 3 dicembre 2016 – Sarà presentato insieme al  Sen. Adriano Icardi il nuovo libro di Liliana Angeleri “Il romanzo di Aleramo“, sabato 10 dicembre alle ore 16 presso la libreria Mondadori di via Trotti ad Alessandria.

Abile cavaliere, dignitario imperiale e astuto diplomatico, Aleramo nel sec. X, senza terre e titoli nobiliari, fu primo marchese del Monferrato e riuscì a sposare ben due figlie di Re e una di Imperatore. Ed entrò nel mito per l‘aspetto magnifico, le doti innate e la sua leggendaria cavalcata.

A cavallo tra profumo di leggenda e racconto e tra presente e passato il libro è un viaggio surreale di un gruppo di persone che desiderano visitare i luoghi che hanno dato i natali e le fortune ad Aleramo.

Il percorso della cavalcata aleramica non è mai stata descritta prima d’ora e sulle orme della cavalcata si trovano bellezze artistiche e realtà economiche, con un corpo astrale che appare e scompare.

Il libro è composto di due parti: la Storia di Aleramo (romantico-cavalleresca) e un viaggio surreale sulle orme della cavalcata aleramica.

Questa la trama della prima parte, la “Storia di Aleramo”:

Secolo X. Fantasy, cavalleresco. Aleramo, il primo marchese del Monferrato, è un personaggio realmente vissuto, la cui nascita è avvolta nella leggenda. Sua madre non riesce ad avere figli, formula il voto di pellegrinaggio a Roma. Iniziata la gravidanza, è colta dalle doglie a Sezzadio. Il bimbo è battezzato con il nome di Aleramo. I genitori affidano il neonato ad una balia e proseguono il pellegrinaggio. Non lo rivedono più. Aleramo, divenuto cavaliere del re germanico Ottone I, s’innamora, contraccambiato, della bellissima figlia, Alasia. L’imperatore si oppone alle loro nozze e i due innamorati sono costretti a fuggire. Dopo la precoce morte d’Alasia, Aleramo si sposa altre due volte. Il marchese riesce a fermare le scorrerie dei Saraceni. Le sue doti diplomatiche sono apprezzate dall’imperatrice Adelaide che lo vuole Grande Dignitario Imperiale e favorisce la sua nomina a marchese del Comitato di Acqui, di Savona, di Asti, di Monferrato, di Torino, di Vercelli, di Parma, di Cremona e di Bergamo.

Questa la trama della seconda parte intitolata  “Profumo di leggenda:

Ilaria e Chiara, madre e figlia, partecipano a una gara non competitiva che ripercorre le orme della leggendaria cavalcata Aleramica. L’equipaggio dell’auto che riporta alla giuria l’oggetto più bello e originale, acquistato durante il percorso che deve durare tre giorni, è premiato con una targa commemorativa. Lungo la strada che porta a Acqui Terme Ilaria vede un cavaliere medievale che galoppa sul sentiero che costeggia la strada. Chiara però non lo vede. Ilaria è sconcertata. Il cavaliere è visto anche da una pittrice che sul lungomare ha appena terminato di dipingere la tela che Ilaria decide di acquistare perché spera di vincere la targa. Chiara continua a non vedere il cavaliere. Lo vede, però, il giorno seguente quando il cavallo perde il ferro e il cavaliere lo ritrova e glielo ribatte con un pezzo di mattone. Il terzo giorno, al traguardo, il cavallo cade a causa dell’indicibile fatica ma i veterinari, avvisati in tempo da Chiara, gli salvano la vita. Ilaria vince la targa, è felice che Chiara abbia salvato la vita al cavallo, ma non riesce a capire se in quei tre giorni ha visto corpi astrali o un cavallo e un cavaliere veramente esistenti.

 

L’opera, di 180 pagine in formato di pregio, è in vendita al prezzo di 14,99 euro nelle librerie:

Mondadori di Alessandria, la libreria Fissore, la Cartolibreria Patrizia Marzano di Moncalvo e nelle tre librerie di Acqui Terme.

Tramite Blurb.com, su www.amazon.it/Romanzo-Aleramo-Liliana-Angela-Angeleri/dp/1364357240 .

Canali social www.facebook.com/AC3471556367, Twitter: @aleramo2012

 

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Contatti stampa:

a-mail: l.angeleri@libero.it

 

Copertina libro: IL ROMANZO DI ALERAMO
Nella seconda parte del romanzo vi è il racconto PROFUMO DI LEGGENDA che narra un viaggio lungo il percorso della cavalcata aleramica: Bosco Marengo si trova su quel percorso

 

copertina libro: IL ROMANZO DI ALERAMO

 

Cerisola nel val Neva, il percorso della cavalcata aleramica.

 

 

Cartina dell’anno 800 con i confini del marchesato del Monferrato e degli altri marchesati

 

Le colline che circondano Pietramarazzi
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