Piaghe da decubito: come ottenere la giusta assistenza

Milano, 1 marzo 2022 – Parlando di assistenza infermieristica sappiamo che l’infermiere esperto in vulnologia è la persona incaricata per la gestione delle piaghe da decubito e delle lesioni cutanee, che possono essere di vario genere. Possiamo avere lesioni arteriose o venose, o comunque lesioni legate ad una condizione di ipomobilità ossia di allettamento. 

In questo ultimo caso parliamo appunto di piaghe da decubito o lesioni da pressione.

Cos’è la lesione da pressione

La lesione da pressione è appunto quella lesione che si verifica quando abbiamo una condizione di allettamento o comunque di riduzione di mobilità del paziente.

Questo comporta che il sangue tende ad arrivare meno in determinati distretti cutanei. 

Il peso corporeo infatti, con la sua pressione, fa sì che il sangue non arrivi in certe zone del corpo che subiscono appunto una perdita dell’integrità cutanea dall’epidermide fino agli strati sottostanti. 

Dove si verificano

In generale le lesioni da pressione si verificano in corrispondenza delle prominenze ossee. Quindi stiamo parlando dei talloni, sacro, gomiti, ischio e scapole.

Può arrivare anche all’occipite e anche a livello delle orecchie. 

Cosa fa l’infermiere vulnologo

La valutazione della lesione e la sua stadiazione viene fatta dall’infermiere esperto in vulnologia. L’infermiere verifica appunto lo stato della lesione e se vi è presenza o meno di infezione.

Il vulnologo determina poi il corretto trattamento, scegliendo la medicazione appropriata per la stadiazione della lesione. 

Inoltre deve determinare se vi sono o meno presidi anti-decubito, ossia quei presidi che determinano una riduzione della pressione sullo specifico distretto cutaneo.

Trattamento

A seconda dell’entità e dello stato della lesione da pressione esistono determinati prodotti da utilizzare.

La prima cosa da fare è effettuare sul paziente una profonda detersione, utilizzando solitamente una soluzione fisiologica. 

A seconda dello stadio della piaga vengono utilizzate delle schiume in poliuretano o delle creme a base di idrogel per idratare il tessuto e ridurre la patina di fibrina. 

Possiamo anche usare prodotti come gli alginati o le medicazioni in carbossilmetilcellulosa che servono per una corretta gestione dell’essudato. 

Assistenza infermieristica milano e provincia

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L’ADI è l’acronimo di Assistenza Domiciliare Integrata e racchiude una serie di servizi infermieristici e assistenziali al fine di implementare con efficacia la continuità assistenziale nella presa in carico delle persone fragili.

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