Emergenza economia: i dati confermano il bagno di sangue in arrivo

economia
Roma, 7 settembre 2023 – Le imprese italiane stanno vivendo in questi mesi un periodo molto delicato, e ancora di più lo sarà l’autunno. L’analisi “Congiuntura Flashdel centro studi di Confindustria ad esempio ha messo in evidenza una frenata del PIL che nel secondo trimestre del 2023 è rimasto sostanzialmente fermo.
L‘aumento dei tassi sta frenando la crescita, visto che la BCE ha portato a 4,25% il tasso di sconto.
La conseguenza è che il credito, sia per le imprese che i consumatori, costa di più ed aumenta anche la difficoltà ad ottenerlo: il costo del denaro è aumentato di 4,81 punti, e il credito bancario tende a ridursi (-2,9% annuo a maggio).
Istat e Banca d’Italia, infatti, stanno rilevando una domanda del credito fortemente rallentata dal costo eccessivo, con il 6% delle imprese che non ottiene credito, e il 56,3% delle stesse che rinuncia per le proibitive condizioni.
Per non parlare del costo dei carburanti che continua a salire, nonostante la discesa del greggio.
I carburanti poi continuano a correre: per la benzina siamo ai massimi da metà aprile, per il gasolio dai primi di marzo. Sembrerebbe che a causare tutto ciò sia il calo delle scorte Usa di prodotti raffinati, insieme allo stop di alcune raffinerie in Europa, Stati Uniti e Asia. E con le vacanze tutto è diventato più salato: per esodo e controesodo estivo si ipotizzano in 800milioni i maggiori costi sostenuti dai cittadini, cosa che potrebbe impattare sui consumi dell’autunno.
Secondo le stime delle associazioni di categoria infatti, dopo la stagione turistica si avrà un rallentamento forte dei consumi nell’ultima parte dell’anno.
Con questo scenario nel 2023 rischiano di chiudere ben 120mila imprese, a causa di costi fuori controllo e indicatori di produttività crollati, secondo i dati di Confcommercio.
Le imprese che non studiano attentamente i loro numeri rischiano di saltare” afferma Pasquale Abiuso, presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa, ed esperto di strategie di gestione aziendale.
I costi improduttivi, che non portano un ritorno certo vanno immediatamente tagliati, così come vanno liquidati immediatamente i prodotti in magazzino che non girano o i servizi che non si vendono per recuperare cassa. E’ arrivato il momento per gli imprenditori di diventare maniacali circa i numeri aziendali, imparare a fare marketing, studiare la concorrenza e non navigare a sensazione come spesso accade nelle PMI italiane” continua Abiuso.
Le aziende italiane devono strutturarsi velocemente per fronteggiare i momenti avversi del futuro e gli imprenditori devono mettere in atto dei processi efficaci di delega lasciando da parte il tanto blasonato ‘chi fa da sé fa per tre’. e in tutto ciò la ricerca di talenti da inserire in azienda sarà un tema cruciale per il prossimo futuro” conclude il Presidente Abiuso.

Chi è Pasquale Abiuso

Pasquale Abiuso è Presidente dal 1996 della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa, Vice Presidente della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo Abruzzo-Molise, Senior Guerrilla Marketing Coach, consulente di strategie di gestione aziendale. Nel 2013 ha gestito l’incorporazione nella BCC di Gambatesa della BCC Molisana di Credito Cooperativo.

###

Per interviste e contatti:

Pasquale Abiuso

Presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa, ed esperto di strategie di gestione aziendale

Pasquale Abiuso, Presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa, ed esperto di strategie di gestione aziendale

 

 

L’agricoltura diventa smart, grazie all’Intelligenza Artificiale e all’IoT

Dalla coltivazione alla vendita l’agricoltura oggi diventa un’esperienza all’avanguardia, grazie all’Intelligenza Artificiale e all’IoT

Milano, 5 settembre 2023 – Collegare i piccoli produttori agricoli con i consumatori consapevoli, è questa la nuova frontiera dell’agricoltura smart, grazie all’intelligenza artificiale ed all’IoT, ovvero l’internet delle cose. Si chiama “Agricook Smart Farming” e rappresenta il cuore dell’innovazione nel settore agroalimentare italiano.

Un nuovo e ambizioso progetto che nasce dall’esperienza di dall’esigenza di modernizzare e ottimizzare l’intero processo produttivo agricolo. Possibile soprattutto grazie all’esperienza di AgriCook, che ha sempre avuto come mission quella di valorizzare la tradizione agroalimentare, e con Smart Farming questa visione si arricchisce di strumenti tecnologici all’avanguardia.

Il sistema, integrato e basato sull’Intelligenza Artificiale, promette di rivoluzionare la gestione quotidiana di chi lavora la terra. Grazie all’IA, gli agricoltori e allevatori avranno a disposizione analisi dettagliate, suggerimenti proattivi e previsioni precise, il tutto personalizzato in base alle specifiche esigenze e caratteristiche di ogni singola azienda.

Inoltre, con la funzionalità IoT, sarà possibile monitorare ogni aspetto del ciclo produttivo. Dai sensori che rilevano la composizione del terreno e l’umidità, ai dispositivi che controllano il benessere animale e le condizioni atmosferiche, ogni dettaglio sarà sotto controllo, fornendo dati in tempo reale direttamente sulla piattaforma AgriCook.

Ma Smart Farming non è solo tecnologia. Al cuore del progetto c’è la volontà di creare una community di produttori e consumatori.

Le persone avranno la possibilità di entrare in contatto diretto con chi produce, di comprendere le pratiche agricole adottate e di apprezzare la genuinità dei prodotti offerti. La vendita diretta, infatti, rimane uno dei punti cardine dell’offerta Agricook, che elimina gli intermediari garantendo freschezza e autenticità.

“Con Agricook Smart Farming, vogliamo ridefinire cosa significa fare agricoltura oggi. Uniamo tradizione e innovazione, offrendo strumenti che rendono la vita più facile agli agricoltori e che allo stesso tempo educano e avvicinano i consumatori alla realtà agricola del nostro paese”, ha detto Giovanni Pagliaroli.

Agricook Smart Farming è più di un progetto, perché è una vera e propria visione: un’agricoltura sostenibile, trasparente e profondamente connessa con le persone.

Un passo verso il futuro, ma radicato nelle nostre tradizioni.

 

 

###

Per ulteriori informazioni e richieste:

Ufficio Stampa Agricook

info@agricook.it

Tel. 0282396549

 

Agricoltura intelligente con Agricook Smart Farming: piattaforma integrata per la gestione e vendita diretta di prodotti a km0.

Imprese: come sopravvivere alla stretta dei tassi

Roma, 31 agosto 2023 – E’ partito da qualche giorno il toto tassi: cosa si deciderà a Francoforte a settembre 2023 e nel prossimo futuro? Intanto dopo 8 aumenti consecutivi da luglio 2022, che hanno visto l’inflazione quasi dimezzarsi da ottobre 2022, i tassi sono arrivati ai massimi da decenni e la maggioranza degli esperti  si aspetta un ulteriore aumento a settembre 2023.

Anche se c’è il timore che per contenere l’inflazione le economie dell’eurozona possano andare incontro a una recessione, la Lagarde non ha escluso “ulteriori aumenti anche nel futuro prossimo, se l’aumento dei prezzi non tornerà a livelli sostenibili”.

Anche il capo della banca centrale americana (FED) non ha escluso un prossimo aumento del tasso d’interesse e come è noto l’Europa segue a ruota ciò che accade oltre oceano.

L’aumento dei tassi ha un impatto non trascurabile sull’economia, perché causa maggiori costi di finanziamento sia per le imprese che i cittadini, che vedono il costo dei prestiti e mutui aumentare notevolmente. Un fattore che causa un rallentamento dei fatrurati e della crescita economica, con conseguente aumento della disoccupazione.

Come proteggersi dagli alti tassi di interesse

Con questo scenario all’orizzonte come devono comportarsi gli imprenditori italiani?

L’Italia è il Paese delle PMI (imprese che hanno meno di 250 occupati, un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro), molte delle quali hanno risentito negativamente dell’effetto Covid19. Per l’imprenditore italiano è fondamentale tagliare tutti i costi improduttivi che non hanno un ritorno positivo, e soprattutto stare molto attenti ai flussi dj cassa, studiando attentamente i numeri gestionali e cercando in ogni modo possibile e lecito di arrivare ad un ciclo monetario negativo, cioè incassare prima di pagare i debiti”, afferma Pasquale Abiuso, presidente della banca di credito cooperativo di Gambatesa ed esperto di strategie di gestione aziendale.

Una previsione di Confcommercio vede a rischio 120mila imprese per il 2023 con una potenziale perdita di 370 mila posti di lavoro.

“L’urgenza da parte delle imprese italiane di strutturarsi non è più derogabile” – continua Abiuso – “non può passare più l’idea di avere un’azienda accentrata sul titolare benché l’abbia creata, ma c’è la necessità di riorganizzare il contesto aziendale stabilendo chi fa cosa, per poter affrontare le sfide che si presenteranno nel prossimo futuro.

Da qui l’ esigenza di mettere in atto un processo di delega efficace per consentire alle risorse umane, dopo opportuno affiancamento, di contribuire al consolidamento e all’innesco di strategie di crescita”, conclude il Presidente Abiuso.


Chi è Pasquale Abiuso

Pasquale Abiuso è Presidente dal 1996 della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa, Vice Presidente della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo Abruzzo-Molise, Senior Guerrilla Marketing Coach, consulente di strategie di gestione aziendale. Nel 2013 ha gestito l’incorporazione nella BCC di Gambatesa della BCC Molisana di Credito Cooperativo.

###

Per interviste ed informazioni:
Pasquale Abiuso, Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa ed esperto di strategie di gestione aziendale

 

Nel 2023 rischiano di chiudere 120mila imprese

Roma, 17 agosto 2023 – Nel 2023 rischiano di chiudere 120mila imprese con la perdita di 370mila posti di lavoro (Confcommercio) e nel primo trimestre dello stesso anno si rileva un aumento dei fallimenti pari al 19,1% rispetto al trimestre precedente (Istat). Numeri certamente non rassicuranti in una congiuntura che non migliora, almeno per il momento.

Per gli imprenditori delle PMI, tessuto produttivo italiano, è arrivato il momento di non scherzare se si decide di non chiudere l’attività.

Sono quattro le risorse minime da avere in azienda a prova di qualsiasi crisi” afferma Pasquale Abiuso, imprenditore e Presidente della banca di Credito Cooperativo di Gambatesa.

“La prima persona da formare è un responsabile del marketing che si interessa a tempo pieno mantenere vivo il rapporto con i clienti già acquisiti e spendenti, riattivare con offerte ad hoc i clienti persi, creare con una rete di referrals (clienti che portano altri clienti), fare continue azioni online e offline per intercettare nuovi contatti da trasformare in clienti paganti, tutto ciò con una precisa strategia non improvvisata.

E’ necessario avere un venditore non part time che lavora i contatti ottenuti dal marketing, vende ai già clienti, ai clienti spenti e riattivati, a quelli che arrivano dai referrals e ai nuovi clienti.

Ricordiamo che senza vendita l’azienda non esiste o muore in breve tempo.

Occorre poi un responsabile all’assistenza clienti (customer care) che risponde alle domande che quotidianamente arrivano da chi compra, risolve problemi di varia natura che minerebbero il rapporto azienda-cliente, verifica la soddisfazione dei clienti e in base alle risposte ricevute dà suggerimenti agli altri reparti aziendali.

In ultimo c’è bisogno di chi produce e consegna il prodotto (una o più risorse in funzione della dimensione e dei volumi aziendali).

Molto importante, anche se strano per il contesto italiano è che l’imprenditore non deve svolgere nessuna delle funzioni suddette, ma deve coordinare, controllare i numeri delle varie aree (KPI-Indicatori chiave di performance), formare le risorse, premiarle nel modo più opportuno in base ai risultati e correggere il tiro quando le cose non vanno come previsto.

In sostanza l’imprenditore deve far girare il sistema azienda e sbloccarlo quando non gira bene guardando i numeri e non fidandosi di sensazioni che spesso nascondono i problemi.

“Finchè non si ha un organigramma minimo come quello descritto sopra, non si ha un’azienda ma un imprenditore che si divide tra le varie aree della stessa, si trascura il controllo e la crescita aziendale, con il rischio non remoto di non farcela e dover chiudere per esaurimento fisico e finanziario”, conclude Abiuso.

Chi è Pasquale Abiuso

Pasquale Abiuso è Presidente dal 1996 della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa, Vice Presidente della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo Abruzzo-Molise, Senior Guerrilla Marketing Coach, consulente di strategie di gestione aziendale. Nel 2013 ha gestito l’incorporazione nella BCC di Gambatesa della BCC Molisana di Credito Cooperativo.

Contatti:

pasqualeabiuso@gmail.com

https://www.linkedin.com/in/pasquale-abiuso-81929040

https://www.giornaledellepmi.it/far-crescere-le-pmi-di-tipo-padronale-una-ricchezza-per-il-nostro-paese

https://www.giornaledellepmi.it/sono-10-500-le-aziende-italiane-in-crisi-quali-le-buone-pratiche-da-adottare

 

 

Arriva Quovado, la rivoluzione per l’uso a tempo degli hotel

Grazie alla piattaforma di Quovado è possibile usare anche in Italia gli hotel a tempo, con uso orario

Roma, 16 agosto 2023 – È un vero è proprio boom di consensi per Quovado.net, la piattaforma che sta rivoluzionando il modo di prenotare presso gli hotel. Il servizio permette infatti la prenotazione delle camere per il day use, cioè per poche ore durante il giorno, oltre che per i pernottamenti classici.

Per il day use la piattaforma, raggiungibile all’indirizzo  www.quovado.net, a differenza degli altri servizi è incentrata su un nuovo sistema di prenotazione, che da un lato consente di indicare l’ora di check in e check out, dall’altro di distinguere tra relax o business.

La rivoluzione dell’uso a tempo delle camere, per relax o affari

Il sistema è studiato rispondere alle richieste di clienti con esigenze diverse:

  • nella categoria business si ha la possibilità di prenotare una sala meeting, spazi per il coworking, la camera per riposarsi fra un appuntamento e l’altro, prima di una riunione, o per affrontare il jet lag.
  • Nella categoria relax troviamo invece le camere per fughe romantiche, l’uso a tempo della Spa e centri benessere, fino ad arrivare alla possibilità di prenotare d’estate il posto in spiaggia con relativo posto auto.

In entrambi i casi il check in e check out orario è quindi l’elemento che differenzia Quovado dalle altre piattaforme di prenotazione online.

Per chi è il servizio di Day Use e perché si è fatta la distinzione tra area relax e area business?

Quovado promette di rispondere sempre con soluzioni su misura alle varie esigenze. Per il cliente business sono a disposizione sale meeting e spazi di coworking per gli imprenditori e i professionisti che durante i viaggi di lavoro hanno bisogno di spazi idonei, per tenere riunioni o per incontrare clienti.

Dall’altro canto per il cliente che cerca relax vi sono a disposizione camere standard o a tema per fughe d’amore, e centri benessere per chi ama rilassarsi e coccolarsi per qualche ora.

La rivoluzione introdotta da Quovado.net è quindi l’indicazione degli orari di check-in e check-out, e la possibilità di prenotare sia il day use che il pernottamento tramite la stessa piattaforma.

Quali i vantaggi per gli alberghi??

Anche gli hotel hanno grandi vantaggi da questo nuovo sistema, come il maggior impiego delle camere e dei servizi collegati grazie al day use, visto che potrebbero affittare la stessa camera a clienti diversi, per qualche ora durante il giorno e per il pernottamento la sera. Il tutto grazie ad un sistema software CRM evoluto, capace di gestire simultaneamente i pernottamenti ed il day use

Alto vantaggio per gli alberghi è la maggiore fidelizzazione della cliente?a visto che il cliente day use può diventare un potenziale cliente per il soggiorno e viceversa.

In un mondo in cui la vita ci porta ad essere sempre in movimento Quovado offre quindi soluzioni su misura per rendere ogni ora del giorno un’esperienza speciale, sia per la vita privata che quella professionale.

Per beneficiare dei servizi di Quovado e trovare la soluzione ideale alle proprie esigenze, per vivere ogni momento della vita al massimo, o per inserire la propria struttura nel sistema, basta andare su www.quovado.net.

 

Grazie a Quovado arrivano gli hotel a tempo, con uso orario

 

 

 

Trimestre anti inflazione? È fumo negli occhi dei cittadini e pericoloso per le PMI

Per gli esperti il trimestre anti inflazione non contiene misure efficaci, è solo fumo negli occhi dei cittadini e potrebbe danneggiare le PMI
Roma, 14 agosto 2023 – Dovrebbe partire il primo ottobre il trimestre anti inflazione per calmierare i prezzi di alcuni prodotti nel carrello della spesa. Il problema è che sembra più una misura propagandistica che altro, e ci sono tante cose che non dicono ai cittadini.
Andiamo con ordine.
Il 4 agosto il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha comunicato di aver sottoscritto un protocollo di intesa con i rappresentanti della distribuzione moderna e del commercio tradizionale con lo scopo di diminuire l’inflazione.
L’intesa definitiva è fissata per il 10 settembre, quale tentativo di trovare una soluzione per calmierare il prezzo di alcuni beni di largo e generale consumo compresi i prodotti per l’infanzia dal 1 ottobre al 31 dicembre.
“Tuttavia alcune precisazioni vanno fatte” spiega Pasquale Abiuso, imprenditore e presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa (Campobasso).

Centromarca (Associazione Italiana dell’Industria di Marca) e IBC (Associazione Industria Beni di Consumo) non sottoscrivono il protocollo di intesa perché l’oscillazione continua dei prezzi delle materie prime non consentono di fare previsioni realistiche e contenere i prezzi in questo modo potrebbe danneggiare soprattutto le PMI italiane, colonna portante del tessuto produttivo del nostro Paese”.

“Da aggiungere anche che il protocollo di intesa non è strettamente vincolante da un punto di vista giuridico” continua Abiuso e “ogni impresa rimane autonoma nel rapporto con i suoi interlocutori e nel definire le politiche commerciali”.
Non trascurabile nemmeno il fatto che il protocollo prevede delle modalità per il trimestre anti inflazione come l’applicazione di prezzi fissi, attività di promozione sui prodotti da calmierare o iniziative sulla gamma di prodotti a marchi come carrelli a prezzo scontato o a prezzo unico.
Da ciò si deduce che il vantaggio competitivo della distribuzione organizzata rispetto ai piccoli dettaglianti è incolmabile e gli stessi consumatori devono prestare massima attenzione ai prezzi degli altri prodotti non rientranti tra le categorie selezionate dall’eventuale accordo anti inflazione, sui quali potrebbero attuarsi politiche di prezzo per recuperare margini di guadagno.
“Anche l’Unione Italiana Consumatori si è dichiarata contraria all’iniziativa definendola un’operazione di facciata priva di effetti reali per le tasche degli italiani” conclude Abiuso.
Chi è Pasquale Abiuso
Pasquale Abiuso è Presidente dal 1996 della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa, Vice Presidente della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo Abruzzo-Molise, imprenditore,
esperto di strategie di gestione aziendale ed opinionista.
Nel 2013 ha gestito l’incorporazione nella BCC di Gambatesa della BCC Molisana di Credito Cooperativo.
Per informazioni è contatti la sua mail è pasqualeabiuso@gmail.com.
Pasquale Abiuso, Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gambatesa (Campobasso)

 

 

 

Salento: Fabio Concato in concerto nel Castello di Noha, a Galatina

Lecce, 2 agosto 2023 – Il 10 agosto prossimo, nella notte delle stelle le indimenticabili note delle canzoni di Fabio Concato in concerto animeranno l’incantevole giardino del Castello di Noha, oggi palazzo e dimora dell’Hotel Nohasi Palace a Noha di Galatina in Puglia nel Salento.

Un esclusivo concerto del cantautore italiano per donare ai presenti un’esperienza senza tempo ascoltando le più famose e intramontabili canzoni.

Nohasi palace è una dimora di charme custodita nel palazzo storico di Noha che riporta i visitatori in altri tempi e atmosfere davvero autentiche della storia del nostro Salento.

Avamposto della ricca signoria ora essenza di charme, Nohasi sorge in una dimora storica custodita per quattro secoli da Baroni, Duchesse e nobili famiglie.

Terrazzi in mattoni aurei, corti gentilizie, e una torre medievale con ponte levatoio, salvati dall’accurato restauro, sono il segno dell’amore di questa terra per le proprie radici. In questa suggestiva location Fabio Concato si esibirà con lo storico repertorio di canzoni che hanno segnato ricordi di più generazioni. Un omaggio alla musica italiana sotto un cielo stellato all’interno del suggestivo aranceto del castello.

Il costo del biglietto per assistere al concerto di Fabio concato è di euro 45, scegliendo il posto attraverso la piattaforma CiaoTicket al seguente link www.ciaotickets.com/biglietti/fabio-concato-concerto-noha oppure telefonando al numero 0836 210616 della struttura per acquistare il biglietto direttamente al botteghino.

E’ possibile anche degustare un aperitivo a bordo piscina prima del concerto ad un costo di 100 euro, che comprende aperitivo + biglietto nelle prime 4 file del concerto.

Per maggiori informazioni visitare il sito internet www.nohasipalace.com.

 

 

Nasce in Puglia il premio miglior tesi di laurea sulla «Pietra di Apricena»

Dalla Puglia parte la caccia ai migliori talenti del mondo grazie al premio che sarà istituito dal Gruppo Stilmarmo: sarà intitolato a Claudio D’Amato Guerrieri, fondatore della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari

Foggia, 31 luglio 2023 – E’ in arrivo un prestigiosopremio”, che celebrerà la miglior tesi di laurea sullaPietra di Apricena”.
Ad annunciarlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne del noto gruppo industriale Stilmarmo di Apricena, del cui bacino estrattivo (secondo in Italia, dopo quello di Carrara) rappresenta il player di spicco a livello internazionale.

«Con questa iniziativa intendiamo invogliare i laureandi in architettura di tutto il mondo a sviluppare la propria tesi sulla “Pietra di Apricena”, schiudendo nuovi orizzonti sui suoi molteplici impieghi nell’architettura, nelle costruzioni e nelle economie circolari. E, nello stesso tempo, vogliamo intercettare nuovi talenti, le cui idee sono il nutriente principale di quelle imprese che vorranno continuare ad esserci. Sarà un riconoscimento prestigioso sin dai nastri di partenza e premierà quelle tesi sperimentali che offriranno maggiori spunti in materia di innovazione e sostenibilità, su cui si giocherà la partita internazionale dei prossimi anni ed alla quale il gruppo Stilmarmo intende partecipare non da semplice spettatore».

Com’è nata questa iniziativa?

«Ascoltando il brano “Non è così male” di Santi Francesi, il talentuoso giovane duo di “X Factor 2022”. Un inno a darsi da fare e a non restare a guardare. “Che cosa me ne faccio di un clacson se non ho voglia neanche di suonare”? Ecco il verso chiave del brano, su cui tutti siamo chiamati a riflettere seriamente. Noi di Stilmarmo il “clacson” vogliamo suonarlo con forza e determinazione».

Un premio, dunque, prestigioso. In che senso?

«E’ nostra intenzione istituirlo con la collaborazione del nostro autorevole partner istituzionale: il Politecnico di Bari, l’unico politecnico d’Italia ad essersi altamente specializzato sulla pietra. Affideremo l’intera gestione del premio (dal bando alla proclamazione del vincitore) al suo Dipartimento di Architettura, presso il quale insegna il massimo esperto di pietra in Italia, Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica nonché tra i venti esperti mondiali dell’Accademia della Pietra della Fondazione Hermés, la celebre maison della moda».

«Ma sarà un premio prestigioso anche e soprattutto per la sua intitolazione. Vogliamo, infatti, dedicarlo a Claudio D’Amato Guerrieri, il fondatore della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. La sua è una storia di lungimiranza e originalità. Ma anche di caparbietà. Mentre negli anni ‘90 del secolo scorso tutti erano accecati dall’avanzare della tecnologia, lui guardava al territorio pugliese, al “terreno” dove da sempre è esistita la sua distintiva risorsa: la pietra, simbolo e testimone cangiante di cultura. Ne diventò paladino per dimostrare che i nuovi strumenti possono, attraverso un innovativo progetto didattico, dare luce, vita, all’antico dna dei pugliesi, protesi nella cultura del mediterraneo. E, visti i risultati conseguiti negli anni dal Politecnico di Bari, primo del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa, la sua idea progressista si è rivelata assolutamente vincente».

Sarà un bando chiuso o aperto?

«Apertissimo. Altrimenti non potrebbe portare il nome di Claudio D’Amato Guerrieri. I talenti sono come le stelle dell’universo. Per individuarli dobbiamo aprirci al mondo. E col Politecnico di Bari questo sarà possibile, considerati i suoi consolidati collegamenti con le più prestigiose università di tutto il mondo, tra cui l’americana New York Institute of Technology. Ovviamente, noi tifiamo Italia, ricca di giovani talenti ma il più delle volte costretti ad emigrare. Nel nostro piccolo, vogliamo contribuire a frenare la fuga dei cervelli».

In cosa consisterà il premio?

«Questo è uno di quegli aspetti che dovremo necessariamente definire col Politecnico di Bari. E lo faremo molto presto. Il nostro auspicio è che il premio sia presentato al “Marmo+Mac”, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica, che si terrà a Verona dal 26 al 29 settembre, dove esporremo i nostri nuovi prototipi, frutto delle attività di “Ricerca & Sviluppo” che condividiamo da tempo col Politecnico di Bari».

Questo premio cosa rappresenterà per la città di Apricena?

«Il trampolino di lancio verso una nuova era. Auspichiamo che Apricena diventi molto presto sede distaccata del Politecnico di Bari con un’offerta formativa completa. Pensiamo ai corsi di laurea in architettura ed in ingegneria mineraria. Il nostro impegno c’è. E lo abbiamo dimostrato anche con l’iniziativa dei “corsi master” del medesimo politecnico, che prossimamente saranno attivati ad Apricena, anche grazie al gran lavoro svolto dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Antonio Potenza, che, con lodevole lungimiranza, ha subito sposato la nostra iniziativa siglando un apposito “accordo quadro” col Poliba», conclude il responsabile delle relazioni esterne del Gruppo Stilmarmo.

Cenni biografici sul Professor Claudio D’Amato Guerrieri

Nato il 22 dicembre 1944, si laurea nel 1971 all’Università “La Sapienza” di Roma, nella Facoltà di Architettura, conseguendo un diploma di perfezionamento per il restauro e lo studio dei monumenti. Torna nella sua amata terra, la Puglia, fondando, nel 1989, a Bari, la Facoltà di Architettura, confluita, nel 1991, nel neocostituito Politecnico di Bari, primo Politecnico del Mezzogiorno.

Si occuperà, dal 1990 e per tutta la vita, che si spegne a Roma il 6 agosto 2019, di far crescere la sua creatura, la “Scuola Barese di Architettura”, caratterizzata dalla fortissima identità regionale ma pronta all’innovazione di una storia e una tradizione già di per sé favolosa. Il suo impegno è stato riconosciuto a livello accademico sia nazionale che internazionale.

Dal 1978 realizzò molte opere in tutta Italia, partecipando alla “X Mostra Internazionale di Architettura” della Biennale di Venezia come curatore della rassegna “Città di pietra”.

Nel 2003 diviene membro del INTBAU (International Network for Traditional Building, Architecture & Urbanism, l’associazione che sostiene l’edilizia tradizionale mantenendone il carattere locale), a testimonianza dell’importanza che aveva per Claudio D’Amato Guerrieri l’architettura tipica della sua terra.

Tanto è il suo impegno e dedizione al proprio lavoro che, nel 2016, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli conferisce il Premio “Presidente della Repubblica”, il premio nazionale per le arti (in foto, il momento della consegna del premio).

 

Arte: nel trullo Dep Art Out la mostra su Giuseppe Uncini

Una mostra sul grande artista Giuseppe Uncini  a Ceglie Messapica, nel trullo Dep Art Out

Bari, 21 luglio 2023 – La sera del 30 luglio 2023, dalle ore 19.00 alle 21.00 Dep Art Out a Ceglie Messapica, sede estiva dalla Dep Art Gallery di Milano, dedica una serata-evento all’opera di Giuseppe Uncini (Fabriano, 1929 – Trevi, 2008), a cura di Roberto Lacarbonara, ed organizzata in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Uncini di Roma.

Dep Art Out è un luogo fuori dall’ordinario dove l’arte si manifesta in modo innovativo. Il trullo, icona della Puglia riconosciuta in tutto il mondo, diventa uno spazio espositivo stra-ordinario, immerso nelle campagne tra Ceglie Messapica e Martina Franca.

Quello tra Giuseppe Uncini e l’architettura vernacolare del trullo rappresenta un incontro / scontro tra modalità differenti di percezione e costruzione dello spazio, laddove le architetture si compenetrano opponendo forme circolari e assonometriche, materiali naturali e artificiali, processi costruttivi arcaici e moderni.

Tuttavia, la relazione tra l’artista e lo spazio si esplicita in forme ugualmente totemiche e totalizzanti, segni lineari di una estrema sintesi geometrica, solida e volumetrica.

Per Uncini costruire è un atto di connessione plastica tra pieni e vuoti, luci e ombre, gravità e leggerezza, secondo una partitura in cui il ferro e il cemento diventano elementi strutturali di una monumentalità celibe, lontana dall’essere qualcosa o esprimere una funzione. Essi addivengono, invece, a una pura forma, liberando e dispiegando la tensione tra quei “muri”, quelle superfici che comprimono o dilatano un universo intero nel mezzo di una stanza.

Chi era Giuseppe Uncini

Giuseppe Uncini nasce a Fabriano nel 1929. Nel 1955 partecipa alla VII Quadriennale di Roma e, due anni dopo, espone a Francoforte sul Meno nella collettiva “Abstrakte italianische Kunst”. Nel 1956-57 inizia il ciclo di opere chiamato “Terre” e, dal 1957, i primi “Cementarmati”, opere realizzate con ferro, cemento e rete metallica. La sua prima importante personale è del 1961, alla Galleria l’Attico di Roma. Nel 1963 è tra i fondatori del Gruppo Uno con Biggi, Carrino, Frascà, Pace e Santoro. La ricerca di Uncini prosegue dal 1962 al 1965 con i “Ferrocementi”, cui segue il gruppo di lavori “Strutturespazio”, presenti alla XXXIII Biennale di Venezia del 1966.

Tra il 1969 e il 1972 lavora alla serie dei “Mattoni” e tra il 1972 e il 1978 a quella delle “Ombre”, elemento che caratterizzerà la produzione successiva. Nel 1984 Uncini è ancora presente alla XLI Biennale di Venezia con una sala personale in cui espone la serie “Dimore e Muri d’ombra”. Nel 1990 partecipa alla rassegna “L’Altra Scultura” a Madrid, Barcellona e Darmstadt con il nuovo ciclo “Spazi di ferro”. Prosegue il suo lavoro con la serie dei “Muri di cemento”.

Nel 1999 espone al PS1 di New York. Nel 2001 un’importante retrospettiva si tiene alla Stadtische Kunsthalle di Mannheim. Dal 2004 prosegue il suo lavoro con le “Architetture”. Nel 2007-2008 progetta le antologiche allo ZKM di Karlsruhe, al MART di Rovereto e al Landesmuseum Joanneum di Graz. Muore il 31 marzo del 2008 nella sua casa-studio di Trevi.

Gli organizzatori della mostra

Roberto Lacarbonara (Bari, 1981), è giornalista e curatore di arte contemporanea. Opera in Italia, è Direttore artistico del museo CRAC Puglia – Centro Ricerca Arte Contemporanea (Taranto), componente del Comitato tecnico scientifico della Fondazione Biscozzi | Rimbaud di Lecce e docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Lecce.

Tra i recenti saggi e monografie ha pubblicato:

“Giuseppe Capogrossi e l’architettura” (Silvana Editoriale, 2023); “Passages/Paysages” (Mimesis, 2020); “Pino Pascali. From Image to Shape”, Catalogo della mostra a Palazzo Cavanis in occasione della 58 Biennale Arte di Venezia 2019; “Carlo Lorenzetti. Piegare la Luce” (CRAC, 2019); “Pino Pascali. Fotografie” (Postmedia Books, 2018), “Super. Pino Pascali e il sogno americano” (Skira 2018). Collabora con il quotidiano La Repubblica e con il periodico Espoarte.

 

Trullo Dep Art Out

 

Giuseppe Uncini, 2003 senza titolo

 

 

 

 

 

Inclusione sociale: al castello di Manfredonia un evento sul #DopoDiNoi

I primi risultati di una ricerca sull’inclusione sociale: al castello di Manfredonia un evento sul #DopoDiNoi

Foggia, 14 luglio 2023 – Si terrà il 28 luglio prossimo al Castello di Manfredonia un importante evento sull’inclusione sociale denominato #Dopodinoi. Il centro di ricerca educativa Learning Science hub (LSh) dell’Unifg consolida il proprio impegno per l’inclusione sociale per mezzo del progetto Mission Inclusion, giunto ormai al suo secondo mese di vita.  Il 28 luglio si terrà cosi l’evento di disseminazione dei primissimi dati acquisiti dal gruppo di ricerca della professoressa Giusi Toto, docente di pedagogia speciale al DISTUM.

Compie due mesi di vita l’ambizioso progetto di ricerca Mission Inclusion, promosso dal Learning Science hub (LSh) del Dipartimento di Studi Umanistici di Foggia sotto il coordinamento della professoressa Giusi A. Toto.

Dalle Marche al Piemonte, dalla Lombardia all’Umbria, tappa dopo tappa il gruppo di ricerca formato da studiosi di pedagogia, psicologia e comunicazione ha potuto visitare enti e associazioni che da tempo si impegnano per il placement inclusivo, il “Dopo di Noi”, come lo definiscono alcune voci autorevoli del settore educativo.

Fulcro del progetto è, nella pratica, una ricerca osservativa sul campo, svolta secondo un approccio naturalistico – ovvero, esaminando pratiche e comportamenti senza che il ricercatore influenzi in alcun modo l’ambiente preso in considerazione.

Ma quali sono le realtà abbracciate da Mission Inclusion?

Abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie, grandi professionisti” spiega la professoressa Toto, che nel frattempo sta ultimando i preparativi per imbarcarsi in una nuova tappa della Mission, che si terrà ad Osimo (AN), presso il biscottificio sociale Frolla Lab.

“Ci addentriamo, sostanzialmente, nei progetti di supporto e cura di queste realtà disseminate per tutto il territorio nazionale: ad Umbertide, ad esempio, abbiamo assistito alla sinergia vincente di un’azienda sanitaria, di un comune e di una cooperativa sociale, uniti per offrire possibilità di formazione e aggregazione alle persone con disabilità del territorio. Al termine di questa prima fase di osservazione e raccolta dati, vogliamo raccontare le storie di queste realtà, le loro storie, che per noi sono un modello positivo da assumere e da replicare”.

Nasce così l’evento di disseminazione #DopoDiNoi: il progetto Mission Inclusion, previsto per il pomeriggio del 28 Luglio 2023, a Manfredonia (FG), a partire dalle ore 17.00.

L’evento, dedicato all’inclusione sociale e alla diffusione delle ricerche sul tema, sarà aperto dai saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Unifg, Lorenzo Lo Muzio, della Referente del progetto scientifico, Giusi A. Toto, della Delegata del Rettore alle pari opportunità e Bisogni Educativi Speciali, Annamaria Petito, del Presidente del TFA Sostegno di Unifg, Luigi Traetta, del Delegato del Rettore alla Didattica, Giorgio Mori, del Sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, e dell’Onorevole Giacomo Diego Gatta.

Il cuore dell’evento riguarderà la disseminazione del progetto, moderata dalla giornalista Dorella Cianci, penna delle note testate “Il Mattino” e “Il Sole 24 Ore”.

In questo spazio saranno raccontate le tre prime esperienze del progetto Mission Inclusion: Orti Felici, a cura di Marco di Furia, Il Sogno, a cura di Valentina Berardinetti, La Semente, a cura di Francesca Finestrone. In un secondo tempo si guarderà invece al territorio pugliese, accogliendo gli interventi della Cooperativa sociale barlettana Work-Aut, della Onlus I Diversabili di Lucera (FG) e dell’Associazione Time…Aut operante a Trani.

Si prevede, nel corso dell’evento, il contributo di uno special guest, Nandu Popu dei Sud Sound System, molto presente in ambito social e di attivismo.

L’incontro, aperto al corpo studentesco Unifg, ad insegnanti in formazione e al territorio tutto, si concluderà con la divulgazione dei prossimi step del progetto, con enunciazione degli obiettivi che si intende raggiungere.

Conosci un’associazione o un ente che potrebbe entrare a far parte della rete di Mission Inclusion?

Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili all’indirizzo: www.learningsciencehub.unifg.it/mission-inclusion.

 

 

Exit mobile version