Al Festival del Cinema di Venezia l’arredatrice più famosa d’Italia

Venezia, 21 settembre 2023 – Al Festival del Cinema di Venezia 2023 tra le celebrity ospiti  Arianna Trombini, l’arredatrice più famosa d’Italia. Arianna infatti anche quest’anno ha curato il design dell’area Hollywood Celebrities Lounge presso il Tennis Club del Lido di Venezia, la lounge più esclusiva del lido.

La location è diventata ormai un punto di riferimento fisso per tutti coloro che lavorano durante i giorni della Mostra, e dopo il successo dell’ultima edizione la Hollywood Communication ha riportato la sua lounge alla prestigiosa rassegna Cinematografica al Lido di Venezia.

A pochi metri dal Red Carpet del Festival Internazionale del Cinema di Venezia che si è appena concluso, la lounge è diventata la location più strategica ed ambita della manifestazione.

Oltre al design dell’area, Arianna è stata invitata a sfilare sul Red Carpet come celebrity del settore arredamento e poi, subito dopo il Red carpet, nell’esclusiva Lounge, ha intrattenuto i suoi ospiti ad una cena di gala.

Arianna Trombini, l’arredatrice più famosa d’Italia

Arredatrice di interni con una carriera ultraventennale, in molti l’hanno definita come ‘la musa ispiratrice dell’arredamento in Italia’. Imprenditrice ed amministratrice di 2 società di capitali nel settore arredamento, ha scritto 3 libri e tenuto tantissimi corsi di formazione, tra cui la rete vendita del Gruppo di Arredamento Colombini e dei FebalCasa d’Italia.

Con una delle sue società è la consulente delle migliori aziende di arredamento d’Italia, e tanti rivenditori di arredamento che puoi incontrare in tutta Italia, con molte probabilità hanno seguito i suoi corsi di formazione o si sono avvalsi delle sue consulenze.

E così, formando da anni i rivenditori d’arredo di tutta la nazione, Arianna è diventata, in poco tempo, l’arredatrice più famosa d’Italia.

“Da quando avevo 16 anni, durante le vacanze estive andavo a lavorare nella ditta di Arredamento di mio zio: un imprenditore che ha creato un’azienda produttrice di arredamento e l’ha portata ad alti livelli. Lui mi ha insegnato cos’è l’arredo e mi ha trasmesso la sua passione per questo settore meraviglioso.

Non ti nascondo che la mia vita era molto diversa rispetto a quella delle mie coetanee: io, sia al liceo che all’università, studiavo e lavoravo e, nel frattempo, imparavo da mio zio cosa volesse dire fare impresa e come portare un’azienda a livelli incredibili.

La mia prima scuola di Business è stata quella.

Negli anni successivi, dopo l’università, è iniziata la mia carriera di arredatrice di interni.“, ha commentato Arianna, che ha lavorato tanti anni come arredatrice presso diversi showroom di interni, progettando più di 12.000 abitazioni e seguendo più di 30.000 clienti.

Nel 2009 ha aperto il suo primo blog di arredamento dando consigli d’arredo a persone di tutta Italia.

Nel 2018 la rivista di Business più letta in Italia, Millionaire, le ha dedicato un bellissimo articolo inserendola tra gli imprenditori dell’anno.

Nel 2020 nasce la sua seconda società ‘Arianna Collection’, dedicata esclusivamente all’arredamento di lusso.

“Mi mancava tantissimo il rapporto con le persone che devono arredare casa ma, questa volta, ho voluto creare una proposta tutta mia, la mia collezione personale di arredi scelti da produttori di tutto il mondo. Per questo motivo è nato il mio brand ‘Arianna Collection’ ,  raggiungibile all’indirizzo www.ariannacollection.com”, ha commentato ancora Arianna.

Sempre in giro per il mondo alla ricerca di raffinati articoli da inserire nelle sue collezioni, Arianna riesce a dedicare tempo anche alle prestigiose consulenze d’arredo per attività commerciali, ville private ed eventi importanti come questo di Venezia 80.

Tra le altre cose Arianna Trombini:

  • É stata la prima ed unica arredatrice a sfilare sul Red Carpet al Festival Del Cinema di Venezia
  • È speaker ogni anno ad eventi specifici per l’Arredamento
  • É presente nella rivista Millionaire, il mensile di Business più letto in Italia
  • È 1° Partner ufficiale YouTube in Italia per il settore Arredamento
  • É consulente e formatrice dei migliori showroom di arredo d’Italia

 

 

Arianna Trombini e Gianmarco Tognazzi

 

 

Comunità energetiche rinnovabili (CER): cosa sono e come gestirle

Milano, 16 giugno 2023 – Quando parliamo di Comunità Energetiche Rinnovabili, ci riferiamo a associazioni di enti privati come abitazioni, attività commerciali, PMI, e pubblici che hanno come fine la costruzione di sistemi virtuosi di produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia proveniente da fonti rinnovabili. Un modello di energy sharing collaborativa che incentiva l’indipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.

Grazie a fattori sociopolitici, ambientali ed energetici, il mercato delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) ha vissuto un’impennata vertiginosa che ha portato gli esperti del settore a sperare in un futuro più green.

Uno studio del Politecnico di Milano ha, infatti, stimato che in poco meno di 5 anni saranno circa 40.000 le CER attive sul territorio italiano, le quali coinvolgeranno 1,2 milioni di famiglie, 200 mila uffici e 10 mila PMI.

Una rivoluzione energetica che è appena iniziata e che si estenderà in tutta Europa dove, entro il 2050, saranno 264 milioni i cittadini che si uniranno al mercato delle Comunità Energetiche Rinnovabili, generando il 45% dell’elettricità complessiva della Comunità Europea.

Come si costituiscono le Comunità Energetiche Rinnovabili?

Per costituire una CER, è per prima cosa necessario che tutti i partecipanti siano sotto la stessa cabina primaria di distribuzione. Sarebbe impossibile, infatti, condividere l’energia qualora questo requisito non fosse soddisfatto. Successivamente deve essere costituito un soggetto giuridico che, non potendo trarre nessun profitto dall’organizzazione, spesso si presenta sotto forma di associazione non riconosciuta o di cooperativa.

Ciò che è importante sapere è che tutti gli associati (privati, uffici pubblici, PMI, ecc) che vi partecipano, mantengono i loro diritti di clienti finali, compreso quello della scelta del fornitore di energia elettrica e hanno la facoltà di uscire dalla comunità quando lo desiderano.

Affinché la costituzione avvenga con successo, è necessario fare una importante distinzione fra prosumer e consumer:

  • Prosumer: coloro che possiedono un impianto fotovoltaico messo a disposizione della comunità energetica, che producono energia per sé stessi e per i componenti della CER. Essi beneficiano di un elevato autoconsumo e di contributi economici ricevuti dai consumer.
  • Consumer: coloro che non possiedono un impianto fotovoltaico, ma beneficiano dell’energia condivisa a un prezzo inferiore rispetto al sistema elettrico nazionale.

Come si gestisce una CER?

Elemento fondamentale per il corretto funzionamento delle CER è la conoscenza in tempo reale dei flussi energetici disponibili. Conoscenza che permetterà a ogni componente della CER di variare i propri comportamenti per massimizzare i vantaggi economici (incentivi).

Sarà poi necessaria una puntuale gestione della contabilità affidata all’amministratore del sistema per ridistribuire correttamente gli incentivi a tutti i componenti.

Esistono già diverse soluzioni sul mercato ma la più efficiente è Contact Pro CER, un software per la creazione e la gestione completa delle CER che combina l’Intelligenza Artificiale, una mobile App e la piattaforma web per coinvolgere consumer e prosumer. È la soluzione ideale messa a disposizione di PA, PMI e cittadini che vogliono costituire una Comunità Energetica Rinnovabile in maniera virtuosa.

Che cosa fa Contact Pro per le Comunità Energetiche Rinnovabili?

  • Gestione multi CER.
  • Gestione multi utenti.
  • Gestione real time dei flussi di energia prodotta, autoconsumata e immessa in rete.
  • Gestione della contabilità della CER.
  • Gestione degli impatti ambientali (calcolo CO2).
  • Esportazione dati in formati CSV, XLSX.
  • Accesso utente superadmin, admin e utente partecipante.

Contact Pro CER è inoltre in grado di gestire gli asset energetici distribuiti (DEA) e garantire così una perfetta gestione dinamica del carico (DLM). Gli asset vengono governati da MyVirtuoso Home, un Home Energy Management System (HEMS) integrato con i principali brand di inverter fotovoltaici, sistemi di storage, pompe di calore e wall box di ricarica dei veicoli elettrici (EV).

Per saperne di più:

Brochure Contact Pro CER

Raccontaci il tuo progetto

Partecipa alla DEMO gratuita

 

Energia, l’intelligenza artificiale si unisce agli HEMS

L’intelligenza artificiale si unisce agli HEMS, i sistemi di monitoraggio dei consumi abitativi che hanno sostituito la domotica, per ottimizzare l’uso dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici

Milano, 15 giugno 2023 – Il termine Home Energy Management System (HEMS) viene utilizzato per descrivere tutti i sistemi intelligenti di gestione dell’energia dell’abitazione che guardano alla distribuzione, all’immagazzinamento e all’utilizzo dell’energia per massimizzare l’efficienza degli impianti.

Il fine ultimo è l’autoconsumo, la possibilità di consumare in loco l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per far fronte ai fabbisogni energetici dell’abitazione.

Minimizzare i costi dell’elettricità e aumentare l’indipendenza dal fornitore di energia, questi sono gli obiettivi principali dell’HEMS per migliorare il comfort abitativo e favorire un risparmio energetico automatico.

Perchè scegliere un HEMS al posto della “classica” domotica?

Come già anticipato, il modo migliore per beneficiare di un consistente risparmio energetico è quello di massimizzare l’autoconsumo abitativo. Qualora questo non dovesse essere sufficiente, sono molti i vantaggi correlati all’utilizzo di un sistema HEMS:
  • Verifica in tempo reale di produzione e consumo dell’impianto fotovoltaico e segnalazione delle eccedenze energetiche. Questo permette all’HEMS di calcolare l’energia disponibile e stabilire le priorità di quali elementi energivori attivare/disattivare.
  • La gestione degli asset energetici distribuiti (DEA) per garantire così una perfetta gestione dinamica del carico (DLM).
  • Invio di alert qualora ci sia energia in eccesso o difetto.
  • Monitoraggio dei dati di batterie d’accumulo, forniture di elettricità, acqua e gas (necessaria l’installazione di smart meter).
  • L’HEMS può stabilire priorità di attivazione/disattivazione degli impianti che, in ogni momento, l’utente può modificare.
  • Verifica dei consumi complessivi della casa tramite App o browser.
  • Connettere l’abitazione a un ecosistema più ampio come quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o Gruppi di Autoconsumo Collettivo (GAC) per massimizzare il ritorno economico proveniente dagli incentivi.

L’intelligenza artificiale e la gestione di pompe di calore e impianti di termoregolazione

L’intelligenza artificiale, che negli ultimi mesi sta facendo passi da gigante in ogni campo, è sbarcata ora anche nella gestione dell’energia domestica.

Come il sistema MyVirtuoso Home ad esempio,  un HEMS nato nel 2011, e complice l’importante esperienza sviluppata con più di 3.000 installazioni, utilizza l’algoritmo di Intelligenza Artificiale ZEE (Zero Export Energy), con la capacità di prendere il controllo del sistema fotovoltaico e di tutti gli elementi energivori.

Essi verranno così modulati e attivati autonomamente al fine di azzerare l’energia venduta in rete e massimizzare quella utilizzata all’interno dell’abitazione.

Nello specifico, MyVirtuoso Home si assicura che l’energia in eccesso venga impiegata nella gestione di impianti come pompe di calore (variandone automaticamente i setpoint o modulando la resistenza a immersione), colonnine di ricarica per veicoli elettrici, elettrodomestici collegati a prese attuatrici e sistemi di produzione di energia termica.

Link utili per saperne di più:

La brochure del sistema

Corsi gratuiti  online

 

La Dimora.Uno di Padova inserita nella Guida Michelin delle case di lusso

Dalla qualità dell’aria alla temperatura, dal controllo degli elettrodomestici alla sicurezza, dai letti motorizzati all’erogazione della carta igienica: tutto è controllato da un avanzato sistema di automazione che controlla ogni aspetto dell’abitazione

Padova, 25 aprile 2023 – È notizia di oggi che l’appartamento a 5 stelle Dimora.uno, situato nel centro storico di Padova, è stato inserito in quella che viene definita la Guida Michelin delle case di lusso in affitto: la Plum Guide.

dimora.uno è dotata di un sistema di automazione domestica avanzata, che consente ai suoi ospiti di controllare e monitorare ogni aspetto della casa con la loro voce.
Tra le funzionalità disponibili ci sono la regolazione ideale della temperatura, la gestione automatizzata della qualità dell’aria, l’aromaterapia, l’illuminazione, il controllo degli elettrodomestici, della sicurezza, e non mancano nemmeno le più bizzarre peculiarità come i letti motorizzati e l’erogatore di carta igienica robotizzato.
La pressione del getto d’acqua, la qualità delle lenzuola, la presenza di terrazze panoramiche: sono solo alcuni (forse i meno scrupolosi) dei 150 criteri che Plum Guide, azienda londinese, utilizza prima di selezionare gli appartamenti.
La caratteristica principale che distingue questa società, fondata dal venture capitalist israeliano Doron Meyassed, dalla concorrente Airbnb, è proprio la meticolosa attenzione verso i dettagli (solo 1 alloggio su 100, tra i nominati, viene selezionato).
La Plum Guide si affida a un team di esperti, tra arredatori e designer, chiamati a valutare l’idoneità dell’immobile (design, posizione strategica e altri requisiti stringenti).
Se la struttura supera l’analisi, Plum Guide incarica fotografi, stylist e copywriters per realizzare la presentazione dell’appartamento al mondo del turismo di lusso.
Il turismo di lusso in Italia sta crescendo rapidamente, nonostante l’aumento dei costi e la situazione internazionale instabile.
Il Duco Travel Italy, il primo evento con focus sull’eccellenza dell’ospitalità italiana, ha confermato questa tendenza positiva, coinvolgendo i più importanti buyer del mondo del comparto.
Nel 2022, i turisti di lusso provenienti dall’estero sono stati oltre 3 milioni, con una spesa media di 4.000 euro a persona. L’Italia rappresenta il 25% del mercato estero del turismo di lusso globale, con ricavi superiori a 450 miliardi di euro nel 2020.
Si stima che le entrate da turismo del lusso domestico e internazionale cresceranno rispettivamente del +26% e del +31% tra il 2020 e il 2024.
La clientela del turismo di lusso cerca privacy, sicurezza, qualità e cura dei dettagli, oltre alla personalizzazione dei servizi offerti, il che rappresenta un’opportunità per i fornitori di servizi di lusso che possono offrire un alto livello di comfort e servizio professionale.
###
Per interviste ed informazioni:
dimora.uno
Indirizzo: Corso Milano, Padova, Italia
Casella Vocale: +39 0498257138
Concierge 24/7: +39 3518951235
Proprietà: +39 3889210018 +39 3203393266
Website: www.dimora.uno
E-mail: booking@dimora.uno
Press Kit: www.dimora.uno/MediaKit/MediaKit.zip

Incoronazione di Re Carlo III: al capolinea le royal commemorative pottery?

E’ al capolinea l’antica tradizione delle royal commemorative pottery? Ne parla l’esperta Marina Minelli, scrittrice e collezionista: nella sua raccolta migliaia di oggetti che raccontano la storia delle incoronazioni dalla regina Vittoria a Elisabetta II

Londra, 17 aprile 2023 – L’incoronazione di Re Carlo III sarà diversa da quella dei suoi predecessori anche per quanto riguarda le royal commemorative pottery, ovvero le tradizionali e famose ceramiche commemorative inglesi?

La tradizione delle “royal commemorative pottery”, iniziata con Carlo II Stuart, proseguita con tutti i successivi sovrani ma letteralmente esplosa all’epoca dell’incoronazione di Elisabetta II, con Carlo III sembra essere arrivata al capolinea.

Persino Burleigh, storica azienda di Stoke on Trent sopravvissuta proprio grazie all’intervento del Prince’s Trust e spesso visitata dall’allora principe di Galles, per questa occasione ha deciso di non mettere in produzione oggetti commemorativi.

Nel 1953 tutte le aziende di pottery avevano creato centinaia di tazze, teiere, mug, piatti decorati con i simboli araldici del regno, il monogramma ma soprattutto con il volto della giovane sovrana mentre oggi si parla di pochissimi pezzi.

Coronation 2023, l’opinione dell’esperta di famiglie reali

Per conoscere e analizzare al meglio il dietro le quinte dell’attesa “Coronation 2023” abbiamo chiesto l’opinione di Marina Minelli, giornalista, scrittrice, studiosa di famiglie reali e lei stessa collezionista delle commemorative pottery

“Sono stata la prima in Italia a raccogliere ‘royal commemorative pottery’ e oggi possiedo oltre 1000 manufatti”. Un insieme importante ma soprattutto coerente e organico tanto da essere ospitato, per esposizioni temporanee, anche in diversi musei fra cui il Glauco Lombardi di Parma.

“Le ceramiche commemorative inglesi sono oggetti affascinanti – spiega Marina Minelli – perché raccontano da secoli la storia di una nazione e della sua monarchia che, anche attraverso questi semplici manufatti si celebra e si rende popolare arrivando nelle case e nella vita quotidiana dei sudditi”.

Le prime “royal pottery” risalgono alla metà del XVII secolo cioè all’epoca in cui Carlo II torna in Inghilterra dopo anni di esilio. Il re è praticamente uno sconosciuto così a qualcuno viene in mente di dipingere su piatti, brocche e boccali un suo ritratto (approssimativo ma sempre dotato di corona) e il nome. L’idea ha un enorme successo e prosegue anche quando arrivano gli Hannover. Intanto a Stoke on Trent, nello Staffordshire, nasce e cresce il distretto delle ceramiche dove si perfezionano materiali e tecniche.

A metà Settecento con l’inizio della rivoluzione industriale e l’avvio della produzione in serie le ceramiche cominciano a essere accessibili a una fascia sempre più ampia della popolazione.

Quando, un secolo dopo, si afferma l’abitudine dell’afternoon tea, l’omaggio ai sovrani e alla royal family avviene rendendoli protagonisti del rito britannico per eccellenza.

“La mia collezione – spiega Marina Minelli – parte dalla regina Vittoria ma si è concentrata su Elisabetta II, che per me è un mito assoluto e inarrivabile, però la raccolta non è chiusa in un armadio. Uso spesso, ovviamente con molta cura, molti piatti e tazze. Nel novembre scorso, ad esempio, ho organizzato un pranzo commemorativo dedicato alla regina e ho allestito la tavola con le mie ‘royal commemorative’”.

Matrimoni, nascite, giubilei, viaggi ma soprattutto le incoronazioni, ovvero il momento clou nella vita di un sovrano, vengono celebrate con una ricca e variopinta serie di oggetti. Le pottery per la regina Vittoria, prima ritratta come giovane donna e poi da anziana matriarca, sono ancora relativamente semplici ma le ceramiche dedicate a suo nipote Giorgio V sono dei piccoli capolavori di eleganza. Nel 1937 Giorgio VI prende il posto del fratello Edoardo VIII anche sulle “royal pottery” ma le aziende hanno rischiato la bancarotta perché avevano già prodotto centinaia di tazze in onore del re che invece abdica per sposare Wallis Simpson.

Con Elisabetta II, consacrata il 2 giugno del 1953, questa tradizione raggiunge il suo momento di massimo splendore come quantità, varietà e qualità artistica dei manufatti. Il grande entusiasmo popolare per l’inizio di questo nuovo regno fa si che le ceramiche dedicate alla giovane sovrana vadano letteralmente a ruba e questo successo aiuta la ripresa delle manifatture di Stoke on Trent dopo il lungo e difficile periodo della guerra.

Dal 1993 il Royal Collection Trust, l’organismo che gestisce i palazzi reali e la collezione d’arte del sovrano, ha una sua linea che vende negli shop dei palazzi e dei castelli reali, ma fino ai primi anni 2000 le grandi aziende come Spode, Wedgwood, Mason’s, Churchill, Royal Albert, Burleigh, Emma Bridgewater hanno continuato a produrre in occasione dei grandi eventi come i giubilei e i matrimoni reali.

Cosa accadrà con la Coronation 2023

“Oggi i gusti sono cambiati, la maggior parte delle aziende ha chiuso i battenti o ha trasferito all’estero la produzione e le prestigiose ed eleganti ‘royal pottery’ vengono prodotte in numero decisamente ridotto, lo abbiamo già visto lo scorso anno per il Platinum Jubilee. Sappiamo già che l’incoronazione di Carlo III verrà ricordata con poche decine di oggetti rigorosamente made in England fra cui i servizi da tè di Emma Bridgewater e Spode, per il resto chi vorrà un ricordo si dovrà accontentare dei memorabilia made in China che si trovano nei negozi di souvenir”, osserva Marina Minelli, giornalista, scrittrice, studiosa di famiglie reali e lei stessa collezionista di commemorative pottery.

Insomma anche sotto questo punto di vista l’incoronazione di Carlo III sarà completamente diversa da quella dei suoi predecessori.

 

 

 

###

 

Marina Minelli 333 6564663

Marina Minelli su Instagram

https://www.instagram.com/marina_minelli_/

Disponibile su richiesta una cartella immagini.

Immobiliare, arriva l’intelligenza artificiale per stimare gli immobili e trovare l’agente più adatto

L’intelligenza artificiale aiuterà a migliorare i profili degli agenti immobiliari e il sistema di valutazione immobiliare grazie alle tecnologie del portale Vorrei.it

Milano, 3 aprile 2023 – L’intelligenza artificiale sbarca nel settore immobiliare per aiutare gli italiani a stimare meglio le case ed a trovare l’agente immobiliare più adatto alle proprie esigenze. Ad annunciarlo Vorrei.it, portale noto per la valutazione immobiliare, che ha dato il via all’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) per arricchire i profili degli agenti immobiliari presenti sulla piattaforma. L’azienda ha inoltre iniziato a testare una versione del sistema di valutazione immobiliare basato sull’IA con un gruppo selezionato di utenti.
L’obiettivo principale di questa iniziativa è migliorare l’esperienza degli utenti e fornire loro strumenti più accurati e sofisticati per prendere decisioni informate nel settore immobiliare.

Grazie all’intelligenza artificiale Vorrei.it sarà in grado di fornire ai clienti informazioni più dettagliate e pertinenti sui profili degli agenti immobiliari, consentendo loro di scegliere il professionista più adatto alle loro esigenze.

Il sistema di valutazione immobiliare basato sull’IA avrà l’obiettivo di offrire stime più accurate e tempestive dei valori degli immobili, consentendo agli utenti di prendere decisioni più informate e strategiche riguardo all’acquisto, alla vendita o all’affitto di proprietà.

Questo sistema rivoluzionario utilizzerà algoritmi di apprendimento automatico proprietari per analizzare una vasta gamma di dati e fattori, come la posizione, le caratteristiche dell’immobile e le tendenze del mercato.

“Siamo convinti che l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella nostra piattaforma rappresenti un passo importante nel migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti ai nostri utenti”, ha dichiarato Ivan Laffranchi, CTO di Vorrei.it.

Vorrei.it continuerà ad investire nell’intelligenza artificiale e nella tecnologia per garantire che gli utenti abbiano accesso alle migliori risorse e strumenti disponibili nel settore immobiliare.

“In merito a quanto accaduto con lo stop del Garante alla privacy all’intelligenza artificiale di ChatGPT ” prosegue Laffranchi “siamo fiduciosi che le cose si sistemeranno per il bene del sistema paese”.

Questo impegno si riflette nella continua evoluzione della piattaforma e nella costante ricerca di soluzioni innovative per soddisfare le esigenze dei clienti.

Per ulteriori informazioni sulle nuove funzionalità basate sull’IA e sulle future iniziative di Vorrei.it, si può visitare il sito web dell’azienda all’indirizzo www.vorrei.it.

Acquistare e vendere casa, da oggi al via le recensioni degli agenti immobiliari

Per il mercato immobiliare un nuovo passo verso compravendite più sicure e trasparenti

Bergamo, 22 marzo 2023 – Aiutare chi deve comprare o vendere casa con le recensioni sugli agenti immobiliari, pubblicate dai loro  acquirenti e venditori.

È questa la novità introdotta da Vorrei.it, il portale immobiliare che offre agli utenti gratuitamente la valutazione immobiliare.

Le recensioni sugli agenti immobiliari sono un nuovo importante servizio, che rappresenta una grande novità per il mercato immobiliare italiano, visto che fornisce un valido supporto ai consumatori durante il processo di selezione del professionista più adatto alle proprie esigenze, in modo da andare verso una compravendita sicura e trasparente.

Le recensioni raccolte su Vorrei.it sono infatti sottoposte a verifica mediante un meccanismo di riconoscimento dell’autore. Ciò garantisce che le recensioni dell’esperienza condivisa dagli utenti siano affidabili e rappresentative dell’effettivo percorso del cliente, rendendole uno strumento prezioso per valutare e valorizzare professionalità e qualità degli agenti immobiliari.

Questo strumento ha una duplice valenza, da una parte intende valorizzare le professionalità che si distinguono per competenza e qualità del servizio offerto, dall’altra intende fornire indicazioni qualificate ai consumatori, perché possano vivere una migliore esperienza durante il processo di vendita o di acquisto del loro immobile.

Riteniamo che questo passo infatti possa generare un beneficio apprezzabile all’intero sistema, restituendo all’agente immobiliare il ruolo di protagonista”, ha dichiarato Angela Giannicola, AD di Vorrei.it.

 

###

Per interviste ed informazioni:

info@vorrei.it

 

Casa: nasce a Verona il top dell’isolamento termico ed acustico

La nuova frontiera dell’isolamento termico e acustico nasce a Verona da un gruppo di professionisti edili attivi da decenni nel settore

Verona, 10 marzo 2023 – Garantire il massimo dell’isolamento acustico, del risparmio energetico, nel massimo rispetto della salute e degli ambienti. È l’obiettivo di Totalproof by Aldo Kocani, una realtà innovativa veronese creata da un gruppo di imprenditori attivi da decenni nel campo delle costruzioni, che hanno avviato una lunga attività di ricerca per realizzare un sistema di isolamento altamente performante e alternativo ai tradizionali cappotti termici disponibili sul mercato.

Il risultato del loro lavoro è il “Sistema Totalproof”, quello che viene oggi considerato dagli esperti del settore la nuova frontiera dell’isolamento termico e acustico e che deve la propria efficienza principalmente al pannello isolante brevettato dall’azienda.

A distinguere questo sistema dai molti presenti sul panorama nazionale, è sicuramente la conoscenza diretta, da parte dei suoi creatori, delle esigenze riscontrate ogni giorno dagli operatori nel campo dell’isolamento termico, acustico e della protezione dal fuoco.

Proprio il desiderio di rispondere alle difficoltà dei colleghi ha guidato Totalproof nella ricerca di una soluzione semplice che garantisse il massimo isolamento termico e acustico nel minimo spessore possibile, un sistema applicabile sia a edifici di nuova costruzione sia ad altri in fase di ristrutturazione, in ambito residenziale e pubblico.

Il sistema Totalproof fa proprio questo: grazie al pannello isolante Totalproof e a una gamma di prodotti estremamente prestazionali, è in grado di garantire il massimo livello di coibentazione in uno spessore compreso tra i 2 e i 10 cm, in base alle necessità dei committenti.

Il coefficiente di conducibilità termica è di ? 0,017, mentre la riduzione del rumore varia dai 27dB agli 80dB a seconda dello spessore scelto.

Il pannello Totalproof, insieme all’Adesivo Ultraplus, all’Intonaco Decorativo, al Primer pigmentato, alla Pittura Silox e al Fissativo consolidante, garantisce un’elevata riduzione della dispersione energetica e, allo stesso tempo, il recupero di spazi progettati su misura in base alle esigenze del cliente. È inoltre resistente al fuoco anche ad elevate temperature, impermeabile, traspirante ed ecologico.

Un ruolo fondamentale per la crescita e il successo di Totalproof come azienda manifatturiera innovativa è svolto dal reparto di ricerca e sviluppo che si impegna costantemente nella definizione e realizzazione di prodotti unici per prestazioni e versatilità.

I valori fondanti dell’azienda sono dinamismo, flessibilità e attenzione alla sicurezza: questo ha permesso agli inventori del sistema di isolamento Totalproof di sviluppare una soluzione inedita e affidabile al 100%.

La missione è fornire agli operatori del settore un sistema completo basato su prodotti all’avanguardia ed ecosostenibili, in grado di soddisfare le esigenze di progettisti, imprese di costruzione e applicatori grazie a una strategia coerente e a lungo termine.

 Aldo Kocani, CEO di Totalproof e ideatore del pannello isolante Totalproof, racconta con soddisfazione i traguardi già raggiunti in seguito alla prima presentazione del prodotto alla fiera Klimahouse nel 2022 e ci confida che l’azienda è già pronta sul fronte delle normative antincendio, che dal prossimo anno saranno obbligatorie per tutti i nuovi cappotti.

Quello che consente tali performance in poco spessore, ci racconta, è il materiale con cui le sue lastre isolanti sono realizzate:

“I pannelli Totalproof hanno come primo ingrediente la perlite, una pietra di origine vulcanica caratterizzata da eccezionali capacità traspiranti.

Per questo sottolineiamo sempre che il nostro prodotto è amico dell’ambiente e salutare: è ideale per evitare la formazione di muffe e per combattere i diversi problemi legati all’umidità sulle pareti interne degli edifici.”

Totalproof by Aldo Kocani promette di diventare un nome importante già a pochi anni dalla sua fondazione. Il settore dei sistemi isolanti termici e acustici guarda con curiosità e aspettativa alle novità che verranno presentate nei prossimi mesi dall’azienda.

 

###

UFFICIO STAMPA:

Sgaravato Srl

Via A. Meucci, 2 – I-37135 VERONA

Tel. 045 8205050 – Fax 045 585000

promotion@sgaravato.it – www.sgaravato.it

 

Contatto:

TOTALPROOF BY ALDO KOCANI Srl

Via Murari Brà, 35 – I-37136 Verona

Tel. +39 366 2606787

Sito: www.totalproof.it

Totalproof by Aldo Kocani – Il CEO Aldo Kocani a The Big 5 a Riyadh

 

Agevolazioni prima casa: cosa cambia con il decreto mille proroghe

Roma, 3 marzo 2023 – Con il nuovo decreto Mille Proroghe convertito in legge in materia di Agevolazioni Fiscali Prima Casa il Governo ha modificato alcuni requisiti riguardo  le tempistiche.

Ma attenzione, vi è una contraddizione molto importante che ora andremo ad analizzare.

La legge sulla prima casa ci dice che per avere le agevolazioni fiscali il nuovo acquirente dovrà portare la residenza nel comune dove acquista l’immobile entro 18 mesi dal momento in cui compie il rogito di vendita, altrimenti perderà le agevolazioni fiscali.

Fino al 30 ottobre 2023 poi questo periodo è stato posticipato da 18 mesi a 37 mesi. 

“Ma anche qui si sono dimenticati di dire 2 cose: la prima è che il 90% delle famiglie per comprare casa accende un mutuo come prima casa. Il che vuol dire che si potrà detrarre gli interessi passivi pari al 19% fino a d un massimo di 4.000 Euro. Inoltre potrà pagare l’imposta sostitutiva allo 0,90% sull’importo di mutuo erogato anziché il 2%.

Ed il Il tutto ad una condizione: che la residenza venga trasferita entro 1 anno dal rogito: quindi le due cose non vanno di pari passo”, specifica Luciano Vasciminno, esperto di questioni immobiliari e presidente di Astaqui.it, specializzata nell’assistenza all’acquisto di immobili all’asta con sconti dal 20 fino al 70%.

Inoltre una cosa che non viene detta è che anche sulla prima casa vi è la plusvalenza

Se vendi una prima casa prima dei 5 anni e non hai tenuto la residenza per la metà del tempo + 1 giorno al momento della vendita, se tra acquisto e rivendita vi sarà stato un incremento di prezzo, quel “guadagno” verrà tassato al 26%.

“Facendo un esempio la famiglia Rossi compra la prima casa ad Euro 200.000 a luglio 2023 la rivende a luglio 2025 ad Euro 250.000 (due anni dopo ) la residenza l’ha portata a gennaio 2025 (quindi non l’ha tenuta la metà del tempo + un giorno) dovrà pagare sui 50.000 euro il 26% di plusvalenza”, commenta ancora il presidente di Astaqui.it.


Per quanto concerne l’IMU il Comune di competenza richiederà l’imposta come seconda casa, fino a quando la residenza non verrà portata nell’immobile.

”A mio parere sarebbe da rivedere la normativa in modo tale da non creare squilibri che potranno insorgere e di cui pochi professionisti  sono ancora al corrente”, conclude Vasciminno.

 

Superbonus edilizio: rischio asta per migliaia di case, a rischio anche 10.000 imprese

A rischio migliaia di immobili, e ben 10 mila piccole e medie imprese a causa delle nuove disposizioni sul Superbonus edilizio 

Roma, 22 febbraio 2023 – Il decreto legge in materia di Superbonus, che vieta la cessione dei crediti e lo sconto in fattura e blocca le operazioni di acquisto dei crediti incagliati da parte degli enti locali, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri.
Se non vi saranno nuovi sviluppi inevitabilmente questa manovra porterà di riflesso un incremento di immobili sul mercato delle esecuzioni immobiliari.

La revoca del Superbonus edilizio porterà all’asta migliaia di immobili

“Questo significherà una crescita esponenziale del mercato delle esecuzioni immobiliari, un mercato che chiede sempre più compresenza e specializzazione”, denuncia Luciano Vasciminno, presidente di Astaqui.it, società specializzata in consulenza in esecuzione immobiliare.

“Ci auguriamo tutti che cambi qualcosa, ma se così non fosse centinaia di piccole e medie imprese saranno costrette a dichiarare fallimento con il conseguente licenziamento dei dipendenti che a loro volta non potranno far fronte ai debiti contratti e che si vedranno pignorare gli immobili.

“Siamo consapevoli di quello che vivremo nei prossimi mesi ed anni, per questo ci siamo preparati e abbiamo già predisposto un modello di business aggiornato, con KnowHow consolidato da trasferire alle nostre sedi  affiliate”, continua Vasciminno.

In Italia sempre più case all’asta

Visto il mercato delle case all’asta in crescita  a marzo Astaqui.it sarà operativa nelle città di Catania, Avelllino, Riccione e Cagliari, oltre agli uffici già operativi a Napoli e Torino.

Una realtà in crescita, che sta colmando un vuoto nel mercato immobiliare, andando a soddisfare un esigenza sempre più crescente, ovverosia l’acquisto a basso costo di immobili all’asta.

Giusto per fare un esempio Vasciminno è stato da poco presso l’ufficio di Napoli ed è rimasto stupito della quantità di immobili presenti in asta tra i 20 e 30 mila euro, periziati 90/110 mila euro.

“Un mercato in forte crescita che necessita però di un sistema bene preciso, non basta aprire un ufficio con la scritta aste, bisogna affiancare gli affiliati e tracciare la strada trasferendo un metodo operativo preciso e puntuale”, conclude Vasciminno.

Per maggiori informazioni si può visitare il sito internet www.astaqui.it.

 

 

Luciano Vasciminno, presidente di Astaqui.it

 

Exit mobile version