Inclusion for children: dall’Unifg un nuovo protocollo di ricerca ritagliato sui bisogni di bambini e bambine

Foggia, 23 novembre 2023 – Da gennaio a maggio 2024 il centro di ricerca educativa Learning Science hub dell’ateneo foggiano Unifg condurrà un progetto rivolto a bambini e bambine del territorio: 7 laboratori per le classi prime della provincia, in un percorso che toccherà diversi ambiti, dall’arte alla musica, dall’alfabetizzazione emotiva allo sviluppo di spirito critico.

Obiettivo? Rendere le classi il più inclusive

Nel 2021 l’ex presidente dell’INVALSI Anna Maria Ajello pubblicava un articolo sul concetto di ”imparare ad imparare”, una competenza chiave che si dovrebbe insegnare fin dalla scuola primaria.

La società contemporanea è una società “della conoscenza”, scrive Ajello, dove l’individuo è immerso ogni giorno nell’informazione e in un flusso di dati praticamente illimitato. Ecco quindi che la scuola cambia, l’educazione cambia: ai giovani cittadini e alle giovani cittadine del domani serve un modello di apprendimento che consenta loro di continuare ad imparare per tutta la vita (lifelong learning). Ovvero adattarsi ad un mondo che cambia velocemente, acquisendo nuove competenze di volta in volta.

Il capoluogo dauno ospiterà, con il patrocinio dell’Unifg, un festival dedicato alla valorizzazione delle differenze, l’Inclusion Fest, con un affondo specifico sulle disabilità.

“Il programma che abbiamo ideato cerca di abbracciare diverse sfumature dell’inclusione” spiega la promotrice dell’evento, Giusi Toto, “anche se ovviamente, lavorando in un luogo di formazione quale l’Università, il nostro primo pensiero va agli studenti con Bisogni Educativi Speciali. La prima giornata è stata dedicata all’accessibilità: parleremo di tecnologie inclusive, con uno sguardo alle possibilità offerte dal settore videoludico, ma anche di sport. La seconda giornata ha visto un approfondimento sulla scuola, dalle recentissime evoluzioni della didattica in ambienti digitali al valore di arte e musica per la pedagogia speciale. L’ultima giornata ha radunato esperti di fama nazionale per condividere alcune riflessioni conclusive delle tre giornate, sul valore dell’inclusione e sul lavoro che bisognerà svolgere in futuro”.

Come ci racconta il professor Danilo Leone, “in questi mesi stiamo potenziando tutte quelle iniziative che vedono protagonista la città e il territorio; rafforzare l’alleanza con le comunità e i territori significa registrare le reali esigenze dei cittadini attraverso un processo democratico e partecipativo. Con questo festival universitario, per esempio, si intende valorizzare alcune delle eccellenze locali, partendo dalle arti performative, ma non solo. L’area di Archeologia della nostra Università allestirà, in esclusiva assoluta per il festival, uno stand che racconterà l’arte e la civiltà degli antichi Dauni.

Numerosi anche i laboratori proposti: nella prima giornata, ad esempio, il team torinese di Novis Games, vincitore del premio DigithOn2023, farà sperimentare ai partecipanti un innovativo ambiente di gioco accessibile a persone con disabilità visive; il giorno seguente la scrittrice Paola Nicoletti, autrice di “Raccontami il mare che hai dentro”, condurrà un laboratorio di espressione letteraria; e ancora, si prevedono un esperimento teatrale sulla Storia della Medicina presso l’aula Turtur dei due dipartimenti di Scienze mediche e un laboratorio enogastronomico in collaborazione con il DAFNE; un laboratorio sportivo a cura del CIP; attività laboratoriali per lo sviluppo di soft skills, a cura di dottorandi e docenti Unifg. Tra gli studiosi e gli esperti dell’inclusione invitati ad intervenire nel corso delle tre giornate si contano il professor Tommaso Minerva, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il professor Dario Ianes, co-fondatore del Centro Studi Erickson di Trento, il professor Fabio Bocci, dell’Università Roma Tre e il dottor Francesco Egidio Cipriano, psicologo, informatico e coordinatore AICA nel Meridione.

Il protocollo Inclusion for children (Ifc), messo a punto dal team di ricerca Learning Science hub (LSh) dell’Università di Foggia, parte proprio da questo appunto: coinvolgere studenti e studentesse in una didattica non puramente nozionistica, ma che possa insegnare competenze utili “per la vita”, in prospettiva di “permanenza”. Empatia, creatività, spirito critico saranno gli ingredienti principali dei 7 laboratori pratici per le scuole, in cantiere presso il Dipartimento di Studi Umanistici.

“La scuola è un habitat che frequento sempre molto volentieri, per anni ho avuto l’onore di insegnarci” racconta Giusi Toto, coordinatrice del Learning Science hub e responsabile scientifica del progetto, “ho avuto modo di osservare dall’interno meccanismi e fragilità del sistema didattico. Adesso, da ricercatrice di ambito pedagogico, mi pongo molti quesiti che partono proprio dall’esperienza lavorativa che ho svolto in passato, e mi chiedo per esempio: quali sono le competenze che la scuola dovrebbe lasciare ai giovani, e come dovremmo trasferirle? Io credo che, affianco allo studio della storia o della matematica, ci sia bisogno di insegnare competenze per la vita, life skills. Per farlo, la lezione frontale non basta”. Nella visione proposta da Giusi Toto, ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale presso l’Università di Foggia, la logica laboratoriale è vincente in questo tipo di percorso formativo. Alla prima fase di sperimentazione hanno già aderito ben 14 classi e la call to action è aperta fino al mese di dicembre 2023. Il team del learning science hub, infatti, avvierà le attività a partire da gennaio 2024 e fino al termine delle lezioni con un mega evento di chiusura delle attività.

“Inclusione” è la parola chiave che fa da filo rosso per ognuno dei 7 laboratori proposti alle scuole foggiane, ma non solo: il protocollo si inserisce in una serie di progettualità promosse dal LSh per studiare modelli educativi e sociali paritari e accoglienti. La proposta di Inclusion for children già inoltrata alle scuole del territorio per mezzo dell’Ufficio Scolastico Territoriale, e consisterà nei seguenti laboratori:

  • EsplorArte Inclusivo
  • Scopriamo l’Empatia – Camminando nei Panni degli Altri
  • Musica Inclusiva: Suoniamo Insieme
  • E tu, che emozione sei?
  • Esploriamo la Creatività attraverso l’Arte e l’Espressione
  • A spasso con le Emozioni e l’Empatia
  • Analisi critica di notizie e fonti informative

Il protocollo Ifc è stato presentato in anteprima al Convegno internazionale Erickson tenutesi nei giorni 17-19 novembre scorsi presso il Palacongressi di Rimini, dove l’Università di Foggia ha presentato le sue ultime ricerche nel campo dell’Inclusione e dell’innovazione didattica. In conclusione, aggiunge il prof. Luigi Traetta, Direttore del TFA Sostegno di Foggia, che: “il tema della ricerca-azione pervade sempre di più il dibattito nazionale e internazionale soprattutto in relazione all’inclusione sociale. A ridosso del XIV Convegno per la Qualità dell’Inclusione Erickson, tenutosi a Rimini e che ci ha visti protagonisti come unifg, è emersa la richiesta specifica sia del mondo accademico che dei professionisti, di protocolli efficaci e validati dalle Università che forniscano strumenti innovativi per la costruzione delle società del futuro”.

Per maggiori informazioni, è possibile scrivere una mail a [email protected]