Woodvivors, da Pantelleria al Piemonte sul dorso di un mulo

Un viaggio incredibile attraverso l’Italia sul dorso di 2 mule, alla riscoperta del mondo rurale all’insegna di un mondo più sostenibile

Milano, 26 marzo 2021 – Partirà nella prima metà di aprile, dall’isola di Pantelleria, per giungere fino in Piemonte, il viaggio di Woodvivors, a dorso di mulo lungo il Sentiero Italia CAI. Uno sguardo profondo nelle tradizioni del nostro paese per scoprire le radici di un futuro sostenibile. Sei mesi, 2 mule e tantissimi incontri per raccontare l’Italia a passo lento, lungo uno dei più lunghi sentieri al mondo che, come un filo unisce l’Italia intera, attraversando zone di grande valore non solo naturalistico, ma anche storico e culturale.

Woodvivors è un progetto documentaristico di Francesco Paolo Lanzino, classe ’93 nato a Palermo, da sempre amante del trekking ed impegnato nella riscoperta e riqualificazione del territorio extraurbano, delle tradizioni, degli stili di vita, degli usi e costumi delle civiltà contadine di Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Abruzzo, Lazio, Molise, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Toscana, Liguria per giungere in Piemonte.

Il tutto attraversando i maggiori parchi italiani: Pantelleria, Madonie, Nebrodi, Etna, Aspromonte, Sila, Pollino, Appennino Lucano, Gran Sasso, Majella, Monti Sibillini, Foreste Casentinesi, Appennino Tosco-Emiliano Alpi Apuane.

Woodvivors è un Docufilm che nasce con l’obiettivo di riscoprire gli antichi saperi: la cultura, la vita nel mondo rurale italiano e quella conoscenza profonda del mondo e i suoi ritmi propria delle sue civiltà contadine. Il film racconterà un viaggio di 2500 km a passo di mulo, da Pantelleria al Piemonte, lungo le tappe del Sentiero Italia CAI.

L’Italia a passo di mulo: come nasce il progetto Woodvivors

Il progetto prende nome dall’associazione di promozione sociale Woodvivors APS, nata con lo scopo di raccontare un viaggio alla ricerca di quella civiltà contadina, impoverita da decenni di urbanizzazione della sua risorsa più importante: le braccia dell’uomo.

La genuinità e la vivacità che la contraddistinguono continuano a sopravvivere nei gesti di ogni giorno, nonostante le mille difficoltà. Percorrere l’Italia a passo di mulo è un modo per entrare a contatto, conoscere farsi raccontare e raccontare al pubblico la storia di questo mondo e di ciò che di questo, nascosto fra le pieghe di montagne e colline, sopravvive.

Un viaggio di 2500 chilometri attraverso l’anima rurale del nostro Paese, tra braccianti, pastori e vecchi artigiani, documentando le antiche manifatture, le tecniche semplici, perfezionate in secoli di esercizio, i piatti tipici che ancora giustamente prevedono soltanto l’utilizzo sapiente di prodotti di stagione.

Raccontare la vita rurale nel 2021 è uno dei nostri obiettivi principali” spiega Francesco Paolo Lanzino, fondatore del progetto “si tratterà di una vera e propria ricerca antropologica sul campo, il cui scopo sarà anche quello di migliorare la fruibilità e la leggibilità culturale delle molte realtà della nostra penisola”.

Un’interpretazione critica, quella proposta da Woodvivors, che partendo dalle nostre radici arriva al presente, che guarda al passato per trovare le radici di un futuro sostenibile, valorizzando le peculiarità di un Paese dove ogni 30 km si incontrano culture, usanze, e spesso addirittura lingue diverse.

Il mulo e le mulattiere sono da sempre una costante dell’Italia rurale da nord a sud” prosegue Francesco Paolo Lanzino “viaggiare a piedi in compagnia di un mulo – o di due mule e un asino come nel nostro caso – è come costruire un ponte fra passato e presente, ed entrare in sintonia con le diverse peculiari realtà sparse sul territorio italiano, rispettando le loro vite e individuando, di volta in volta, i dettagli e i loro aspetti più intimi”.

Il mulo, infatti, è forse l’animale che nel corso della storia meglio si è adattato a variazioni geografiche e ambientali. Ha una grandissima capacità di adeguarsi a territori diversi, diverse risorse, alle diverse erbe spontanee e gode di una incredibile resistenza allo sforzo fisico.

Un animale che probabilmente ha contribuito più di tutti allo sviluppo della civiltà per come si presenta ai giorni nostri.

I sostenitori del progetto

Il Club Alpino Italiano con il sostegno al progetto Woodvivors intende dare il via ad un percorso di approfondimento al tema della Restanza intesa non come inerzia e passiva rassegnazione, ma come scelta di vita consapevole e presidio attivo del territorio nelle aree interne italiane” spiega Antonio Montani, Vicepresidente Generale del Club Alpino Italiano “in modo particolare desideriamo comprendere il fenomeno dello spopolamento delle aree montane e i processi di collaborazione e resistenza messi in atto dalle comunità locali basandosi sulle proprie tradizioni e risorse” e conclude Montani “Seguendo il filo rosso del Sentiero Italia CAI vogliamo riscoprire, muovendoci al passo dei muli, gli antichi lavori da preservare, i dialetti e quanto le montagne italiane hanno da offrire”.

Insieme al Club Alpino Italiano, appoggeranno il progetto Woodvivors: l’azienda italiana Ferrino con la fornitura del materiale e l’abbigliamento tecnico per poter affrontare 6 mesi in totale autonomia, ACME Drugs, provvedendo al sostentamento degli animali, Legambiente e del Parco Nazionale di Pantelleria.

Per saperne di più su questo incredibile viaggio si può visitare il sito internet www.woodvivors.it, mentre il sito ufficiale di Sentiero Italia CAI è raggiungibile all’indirizzo www.sentieroitalia.cai.it.

 

 

Cous Cous all’amatriciana, missione compiuta: da Amatrice a Tunisi impresa di fratellanza nel Sahara

L’impresa simbolica di un gruppo di italiani che ha raggiunto la duna più alta dell’Erg Orientale per cucinare un couscous all’amatriciana come simbolo di fusione tra cucine e tradizioni diverse

Tunisi, 25 novembre 2019 – Sono partiti da Amatrice con una scorta di guanciale Doc per giungere al porto di Civitavecchia da cui sono salpati per Tunisi. Quindi il trasferimento a Douz per iniziare il grande viaggio tra le sabbie del Sahara dove hanno raggiunto la vetta di Sif Es Souane dopo 4 giorni di fuoristrada estremo. Per festeggiare l’impresa hanno infine cucinato un inedito couscous all’Amatriciana.

L’intera spedizione è stata seguita dal regista Paolo Goglio e dal produttore cinetelevisivo Tarcisio Basso che hanno realizzato un film in stile docu-reality.

“È stata un’impresa perfettamente in linea con la nostra missione di comunicazione u universale” illustra Paolo Goglio, presidente della Associazione Amore con il Mondo.

“Dopo aver raggiunto Sif Es Souane abbiamo cucinato il couscous all’amatriciana che rappresenta la fusione di due culture gastronomiche nazionali. Questo perché va vogliamo dare un segnale forte di integrazione e condivisione a livello mondiale”.

L’impresa nell’impresa

“Nel corso della spedizione abbiamo acquisito mezza giornata di ritardo per un imprevisto, ma poi grazie alla perizia e alla esperienza dei piloti abbiamo riguadagnato il tempo che abbiamo dedicato a prestare una importante azione di soccorso”.

Massimiliano Calanchini che capitanava il gruppo di Italiani alla guida di una Toyota Land Cruiser, racconta l’impresa nell’impresa capitata al gruppo di italiani:

“Abbiamo visto casualmente un camion di soccorso in difficoltà: avevano recuperato un fuoristrada svizzero che aveva tentato invano di raggiungere Sif Es Souane, la duna più alta dell’Erg Orientale, ma a loro volta sono rimasti bloccati in una profonda buca tra le dune. Erano fermi da più di 2 giorni e avevano tentato senza successo di utilizzare le pale: la grande massa del camion rendeva i loro sforzi inutili e non erano neppure dotati di telefono satellitare. Ci avrebbero messo molti giorni e non avevano viveri a sufficienza“.

Incrociarsi nel deserto è un evento molto raro e questo conferisce un significato aggiunto al viaggio dei 6 fuoristradisti Italiani che stavano percorrendo la propria traccia nel Sahara.

“Quando ho capito che c’era una situazione di grave difficoltà non abbiamo esitato un solo istante” racconta Calanchini.

“Nel deserto aiutare chi è in difficoltà è un principio base, anche se questo può compromettere il raggiungimento del proprio obiettivo. Il problema era il peso complessivo di 17 tonnellate. Dopo aver fatto il calcolo valutativo delle masse in gioco abbiamo utilizzato in simultanea le nostre 3 macchine per sommare la forza di traino e siamo riusciti a liberare questo pachiderma dalla morsa della sabbia. La loro gioia e il loro sorriso sono stati la nostra migliore ricompensa”.

Il film e la serie televisiva

Paolo Goglio e Tarcisio Basso, registi della produzione televisiva che ha documentato l’impresa con immagini di straordinario impatto emotivo, le porteranno presto al grande pubblico:

“Eravamo al settimo giorno di riprese cinetelevisive, con 6 telecamere di ultima generazione e stavamo recandoci a Douz per iniziare la risalita della Tunisia lungo il confine con l’Algeria. Sono terre molto remote, desertiche ma affascinanti. La popolazione è gentile e disponibile, vivono di poco ma sorridono sempre e non si lamentano mai. Questa è stata l’occasione di dimostrare concretamente quanto siano importanti l’unione e la solidarietà”.

Completavano il gruppo Italiano i giovani toscani Fabio Spinelli, alla guida di un moderno e confortevole Nissan Patrol e la coppia Liana Cioli & Gabriele Lazzerini alla guida di una storica Range Rover.

Le immagini del couscous all’amatriciana e del soccorso saranno integrate nella serie da cui sarà realizzato anche un film per i festival e le televisioni nazionali.

L’intera produzione sarà infine disponibile su Teca TV (wwwtecatv.com), una piattaforma di video on-demand a iscrizione gratuita.

 

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Per informazioni:

Paolo Goglio
paolo@amoreconilmondo.com
Tel. 335-6342166

Tarcisio Basso – Running TV
info@runningtv.it
www.runningtv.it | www.mediarun.it

 

 

La Habana a 360 gradi premiata al Tourism Expo Japan 2019: l’installazione opera dell’italiano Giuseppe Galliano

Roma, 4 novembre 2019 – Lo stand dell‘Ambasciata di Cuba in Giappone ha vinto il “Booth Gran Prix“, un premio organizzato dalla JATA, l’Associazione del Turismo del Giappone. Il riconoscimento è stato assegnato durante il Tourism Expo Japan 2019 ad Osaka (JATA Osaka 2019), ed è consegnato dal Presidente Hiromi Tagawa, a Maylem Rivero, consigliere economico commerciale dell’Ambasciata di Cuba in Giappone.

Il concorso premia il concept migliore, sulla base del voto di una giuria composta da rappresentanti dell’organizzazione, del pubblico e degli espositori.

Le motivazioni dell’assegnazione l’aver coinvolto i visitatori grazie a un video in realtà virtuale VR, per aver messo a disposizione il frontale di un almendron (la classica vettura cubana degli anni 50) in cui il pubblico poteva fare dei selfie e condividere sui social la visita, per le degustazioni di Caffè e Rhum e per l’immancabile “Alegria” che non è mai mancata

Nello stand del Ministero del Turismo Cubano (B001 posto nell’area dedicata ai Caraibi e all’America Latina) sono state allestite tre postazioni per la fruizione di video immersivi VR, realizzati in occasione delle celebrazioni dei 500 anni dell’ Habana (1519 – 2019).

L’evento in Giappone è una delle più grandi manifestazioni dedicate al turismo mondiale, ed è considerato un punto di riferimento per attrarre visitatori provenienti dall’estremo oriente verso le destinazioni di tutto il mondo.

L’Ambasciata di Cuba in Giappone ha scelto di dotare il proprio stand di apparati dedicati alla visione a 360 gradi VR anche per via della particolare propensione all’impiego di tecnologia immersiva da parte del pubblico giapponese.
Il materiale verrà  poi reso disponibile per gli eventi in occasione del prossimo cinquecentenario dell’ Habana.

La produzione dei video a 360 gradi Vr è stata curata dall’italianl Giuseppe Galliano Studio, (www.giuseppegalliano.it) che ha registrato per questo evento una nuova serie di video immersivi nella capitale Cubana. Una produzione che è stata seguita personalmente anche da Mauricio Nunez, uno dei più noti registi della Televisione Cubana

L’allestimento dell’apparato tecnologico è stato curato inoltre da Latinoamericando Nihon, una struttura con base a Tokio che si occupa di promuovere il turismo dall’Oriente verso l’ America Latina e che, nella stessa manifestazione, seguiva anche gli stand di Bolivia e Repubblica Dominicana

I contatti tra le tre strutture, solo apparentemente lontane da un punto di vista geografico, ma unite nell’intento promozionale, sono iniziati a seguito del rilascio della piattaforma Habana@360 (www.habana-360.com).

Un sistema che raccoglie più di 140 video immersivi diversi, tutti girati a 360 gradi Vr che consentono una visita virtuale in tutta la capitale cubana, ora a piedi, ora in auto, ora in almendron, per raggiungere i punti più noti e quelli più nascosti.

Nei tre video 360 Vr che sono stati presentati al Tourism Expo Japan 2019 sono stati inserite le zone più note come Malecon, Capitolio, Gran Teatro dell’Habana, Parque Central, Plaza de la Catedral, Plaza de Armas, Hotel Nacional, Malecon, Plaza Vieja, Plaza de San Francisco, Obispo, El Cristo, Castillo del Morro, Plaza de la Revolucion.

Oltre quelle più metropolitane, come Estadio Latino Americano, Avenida 23, Cine Yara e Copelia.
I nuovi hotel appena inaugurati Grand Hotel Manzana, Hotel Packard, Hotel Paseo del Prado.
I luoghi degli artisti plastici, Callejon de Hamel e Casa Fuster
E i luoghi di Hemingway, la Finca Vigia e la Marina.

Si tratta di una fruizione coinvolgente perchè permette allo spettatore di calarsi virtualmente nella capitale cubana, indossando i visori a disposizione nello stand con i quali basta ruotare il capo per interagire con l’ambiente circostante. Oppure attraverso i dispositivi mobili, tablet o cellulari (con e senza cardboard), e dove l’esperienza è interattiva perchè si sfruttano i movimenti dello smartphone.

La scelta dell’ Ambasciata di Cuba in Giappone mostra come risulti interessante e premiante servirsi dei filmati immersivi durante gli eventi fieristici. Un approccio permette di attrarre un numero elevato di visitatori e di poter interagire con loro quando vengono indossati i device. Prova ne è poi l’impiego dei medesimi contributi virtuali sui canali social, quali YouTube e Facebook.

 

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Contatti stampa:

 

Giuseppe Galliano Studio
C.so Cavallotti 24
28100 NOVARA ITALY
www.giuseppegalliano.it
info@giuseppegalliano.it

 

 

 

 

 

clicca sull’immagine per vedere il video a 360 gradi VR

 

clicca sull’immagine per una visita virtuale di tutta La Habana

 

Turismo, l’Istat registra un boom per l’Italia: +17,5% in soli 4 anni

Roma, 31 luglio 2019 – Sono molto positivi i dati ufficiali appena rilasciati dall’Istat sul turismo 2018 in Italia, un anno straordinario per il Bel Paese in fatto di vacanze.

Sono stati più di 27 milioni gli italiani andati in vacanza lo scorso anno, un dato chiaramente positivo che conferma un aumento del 7% rispetto al 2017 e ben un +17,5% rispetto al 2014, a conferma del fatto che gli Italiani sono disposti a fare molti sacrifici, ma non sulle vacanze.

Un altro dato interessante che emerge dall’infografica di alloggionline.com (scaricabile in pdf al link ww.alloggionline.com/guidepdf/infografica-vacanze-2018.pdf) basata sui dati Istat è il fatto che l’Italia rimane la meta preferita rispetto all’estero, con oltre 291 milioni di pernottamenti nel 2018 contro i poco più di 105 milioni all’estero. Un dato che potrebbe essere scontato ma che non lo è. E i numeri fanno stravincere l’Italia con un abbondante 73% di pernottamenti in più rispetto alle mete estere, con 7,3 italiani su 10 restano in Italia per le proprie vacanze.

Possiamo vedere pubblicità del mare caraibico, dei pesci colorati, delle palme, dei mille comfort che offrono tutti questi mega hotel, ma alla fine la cultura e il mare italiano vincono su tutto, e l’italiano sceglie l’Italia.

Dai dati emerge che è il mare il motivo principale che ci spinge ad una vacanza, visto che viene scelto come destinazione da più del 45% dei viaggiatori intervistati. Poco dopo arrivano le città con il loro patrimonio artistico scelte come mete per le proprie vacanze dal 40% dei vacanzieri ed infine le bellezze naturali (con montagna e collina al 24.7% e campagna, laghi e fiumi scelti dal 12,4% dei viaggiatori).

Probabilmente è proprio il bel mare, ad eleggere la Puglia come la regione più gettonata del 2018 con quasi 35 milioni di pernottamenti, un dato fantastico che la mette nel podio assieme all’Emilia-Romagna (26.133.000 pernottamenti) e la Toscana (25.298.000 pernottamenti) e a seguire il T.A. Adige, la Calabria e il Veneto con circa 19 milioni di pernottamenti, l’ultimo posto purtroppo spetta al Molise con 565.000 pernottamenti un dato in calo rispetto agli anni precedenti, soprattutto rispetto al 2015 che ha visto il Molise arrivare ad oltre 3 milioni e 500 mila pernottamenti.

Se in Italia è la Puglia a vincere, all’estero gli italiani premiano la Spagna come la 1° destinazione delle proprie vacanze con quasi 13 milioni di pernottamenti, a seguire la Romania (poco meno di 11 milioni di pernottamenti) e lasciando alla Francia solo il 3° posto con 8,6 milioni di pernottamenti.

Se invece c’è un posto, o per meglio dire più di uno, che pare piaccia poco agli italiani come meta per le proprie vacanze sono l’Irlanda assieme al Lussemburgo, la Turchia e il Sud Africa purtroppo in questi casi il numero di pernottamenti sono così bassi che non raggiungono nemmeno la metà della cifra minima considerata per fare delle statistiche.

Un ultimo interessante dato che traspare dall’infografica creata da alloggionline.com è la scelta della tipologia di alloggio.

Tenendo presente che circa il 50% dei pernottamenti, avviene in una casa di proprietà o presso un’abitazione/appartamento di amici e/o parenti, la restante parte si divide tra strutture ricettive collettive (hotel-campeggi-villaggio vacanza) e case o camere in affitto.

Nonostante la nascita di grossi brand specializzati nell’affitto di case vacanze o stanze, l’hotel non solo è la tipologia di alloggio più scelta nel 2018, ma stando anche ai dati emersi nel convegno “Hospitality Forum 2019 – Alberghi da vivere e da vedere” sarà così anche per il prossimo futuro in vista anche delle Olimpiadi nel 2026, si stima infatti che il mercato immobiliare alberghiero è migliorato del 9% raggiungendo 3 miliardi di euro di immobili scambiati con contratti di vendita o locazione, previsioni in aumento per il 2019 che raggiungeranno un ammontare totale di 3,4 miliardi di euro.

 

 

Infografica turismo Alloggionline.com

Nasce il progetto “Grand Tour”, per promuovere le bellezze della Campania

Un progetto speciale di “Residenze artistiche” per promuovere le bellezze della Campania, tra le costiere e i siti Unesco  

Napoli, 14 maggio 2019 – Nasce in Campania “Grand Tour, le Residenze dell’arte” un nuovo progetto con lo scopo di valorizzare la Campania e le sue bellezze, tramite l’arte visiva, con la direzione artistica del sannita Peppe Leone.

L’iniziativa si svolgerà dal 3 al 9 giugno prossimi e sarà dedicato al “Viaggio in Campania”, sulle orme del Grand Tour, per costruire, insieme al grande artista di fama internazionale, un mini-itinerario attraverso la Penisola Sorrentina e la Campania.

Luogo di partenza, di soggiorno e di arrivo della “residenza artistica” sarà Sorrento, passando comunque per altri siti di interesse storico-artistico tra cui alcune tappe Unesco.

Tra gli appuntamenti del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, il progetto speciale “Grand Tour, le Residenze dell’Arte” si propone come momento di riflessione sul rapporto tra l’arte ed il turismo, la cultura e il territorio, la scoperta e il viaggio.

Attraverso questa iniziativa speciale, Sorrento e la Penisola Sorrentina con i suoi centri più suggestivi (tra cui Piano di Sorrento con il borgo di Marina di Cassano e il celebre Ninfeo), guardano con orgoglio alla propria tradizione di “terra” d’approdo, tanto amata da scrittori, poeti, pittori e vedutisti dal settecento in poi.

Un tema, quello del Grand Tour, che è entrato negli snodi più importanti dell’avvento della modernità della civiltà europea. Non a caso, allora, l’importante progetto del Premio ha ottenuto anche l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, oltre a quello dell’Assessorato al turismo della Regione Campania, dell’UPI Campania e dell’Associazione “Patrimoni del Sud”, che raccoglie in rete i siti Unesco del Mezzogiorno.

La “Residenza” avrà come base il Museo Correale di Sorrento, importante casa nobiliare appartenuta ai patrizi sorrentini Alfredo e Pompeo, divenuta celebre anche per quel filone di pittura di viaggio e paesaggio noto come “Scuola di Posillipo”, i cui esponenti più importanti (Van Pitloo, Duclère, Gigante) trovano ampia espressione nelle antiche sale di via Correale. È dallo scorso anno che il Museo sorrentino, presieduto da Gaetano Mauro e diretto da Filippo Merola, ha avviato una sinergia con il patron del Premio “Penisola Sorrentina”, Mario Esposito, per ideare e realizzare una serie di eventi e di progetti culturali di qualità.

Il Grand Tour oggi, come ieri, alimenta una nuova circolazione delle idee, interessa  la formazione della coscienza civica e culturale, crea un  nuovo immaginario; entra nella evoluzione dei saperi e li contamina; veicola la conoscenza  del Mezzogiorno e del Mediterraneo, in particolare proprio dell’area geografica regionale che sarà coinvolta da questa iniziativa di Residenza artistica: Napoli, Pompei, Salerno, la Costiera Sorrentino-Amalfitana, Paestum e altri centri diventano, dunque, tappe inevitabili di nuovi circuiti culturali.

Archeologia, storia dell’arte, luoghi, immagini costruiranno il fondale magico su cui la mente e lo sguardo dell’illustre visitatore/ artista di fama nazionale, che sarà scelto ed invitato dal Simposio delle Muse, ente promotore dell’iniziativa, appunteranno la loro attenzione ammirata, offrendo e lasciando “testimonianza” di questo passaggio; “restituendo” al territorio le impressioni di una conoscenza; scrivendo una pagina importante di letteratura artistica”: così commenta Peppe Leone, responsabile del progetto di cui si aspetta di conoscere, a breve, il nome dell’artista protagonista.

 

Incontro nei giardini del Museo Correale di Sorrento, insieme a Giancarlo magalli

 

 

Fornoforgetting: nasce la borsa “per non dimenticare”

È nata Fornoforgetting, la borsa fatta con materiali dei giubbotti salvagente: non una semplice borsa, ma un concetto che punta a porre l’accento sulle persone…

Milano, 29 marzo 2019 – È stata presentata, durante le recenti settimane della moda, Fornoforgetting, la nuova borsa nata dalla collaborazione tra il designer italo-irlandese Meme Rancilio e la pelletteria Fusella.

Non un semplice accessorio, ma un oggetto di uso quotidiano che narra una sensibilità ed attenzione verso il prossimo, verso quelle persone che ogni giorno cercano un futuro migliore.

La borsa è infatti realizzata con il tutti i materiali usati nel comporre i giubbotti salvagente, impreziosita da dettagli che raccontano storie di vita e che vogliono ricordarci anche un messaggio importante: per non dimenticare.

Indossabile anche a tracolla, studiata per essere perfetta per un uso quotidiano, per l’ufficio, il lavoro o per dare un tocco particolare al look, da sottolineare è il segno distintivo dal fischietto posto a lato della borsa; una aggiunta che in modo sussurrato comunica al mondo che chi la indossa oltre al lato glamour della moda, al bisogno di immediatezza e comodità quotidiana, guarda al mondo e all’attualità.

Un accessorio che unisce visioni, che racchiude mondi apparentemente lontani ma invece molto vicini, e un progetto che si amplierà ulteriormente nei prossimi mesi con altre importanti iniziative.

 

La borsa fornoforgetting, creata con materiali dei giubbotti salvagente

 

 

 

Arriva Clic, il primo film girato solo con Gopro e action cam

Per girare Clic, il primo selfiefilm della storia del cinema, sono state utilizzate dal protagonista, una Gopro e actioncam, che hanno documentato il suo viaggio negli stupendi paesaggi della Danimarca…

Milano, 2 gennaio 2019 – Sono state svelate le tecniche estreme cinematografiche che hanno permesso di girare Clic, il primo selfiefilm della storia del cinema, girato lungo tutto il perimetro della Danimarca.

Abbiamo provato a sentire Paolo Goglio, autore e protagonista di ‘CLIC – 10 giorni guidato dal vento’, che ha dimostrato di essere il pioniere N. 1 in Italia, e forse anche del mondo, di questo tipo di tecniche cinematografiche avanzate.

Allora Paolo raccontaci, cosa intendi quando si parla di selfie estremo? Non c’è già abbastanza abuso di questa tecnica, non sempre apprezzata?

“Il termine Selfieè certamente abusato e inflazionato ma qui stiamo parlando più letteralmente di fai-da-te, un pò come quando vai dal benzinaio e fai benzina da solo, o vai alla mensa con il vassoio, si dice self-service no? In questo caso ho fatto un film da solo, utilizzando non solo le tradizionali bacchette per azionare Gopro ed actioncam di ultima generazione ma anche due cavalletti, morsetti, ventose, mini-stativi e persino un’asta da 2,70cm e una da 5 metri e mezzo con cui posso realizzare inquadrature di grande effetto simulando addirittura il volo di un drone”  ci spiega Paolo.

“Pensa che ottengo un diametro in escursione di ben 11 metri e questo significa raggiungere con la mia telecamera le fronde di un grande albero, il tetto di un palazzo di 3 piani ovvero anfratti e punti di ripresa apparentemente impossibili come, ad esempio, il getto di una cascata o l’interno di una fessura tra le rocce.

Proprio stamane un mio caro amico mi ha chiamato incuriosito, convinto che avessi acquistato le immagini dalla National Geographic e quando gli ho spiegato come le ho realizzate ha subito voluto organizzare un seminario per illustrare queste tecniche inedite, di grande impatto e anche estremamente economiche.

Basti pensare che con le actioncam di ultima generazione possiamo ottenere una risoluzione ultraHD 4k che corrisponde ad una qualità cinematografica con poche centinaia di euro. E che non abbiamo più bisogno di cameraman, assistenti, dolly, macchinisti o molte altre figure e strutture tradizionali e costosissime. Oggi, con le mie aste telescopiche, il drone e un pò di ingegno e fantasia, realizzo da solo quello che fino a ieri richiedeva un intero cast e attrezzature costosissime, con relativi permessi d’impiego, trasporto e tecnici specializzati”

Se fino ad oggi per realizzare un film, anche relativamente semplice, era necessario un cast di qualche decina di persone, stupisce leggere i titoli di coda di ‘CLIC – 10 giorni guidato dal vento’. Solamente nel finale appaiono 7 comparse che hanno partecipato con entusiasmo e talento alle riprese del film, integrando una trama insolita, innovativa e multi emotiva: sorrisi, lacrime, sogni ed incubi si fondono in un viaggio tra paesaggi di struggente bellezza: foreste, praterie, spiagge, scogliere e brughiere. E in questo spazio naturale il contatto uomo-natura trapassa lo schermo per giungere allo spettatore.

È impossibile restare indifferenti davantiva questa immersione che coinvolge con il fascino di una poesia dove l’autore interpreta uno Youtuber un pò sfortunato, impacciato ma appassionato, travolto dallo stress di una vita social che non lascia più spazio nè tempo per ascoltare la voce del proprio cuore.

Ci sono tanti elementi di riflessione in questo film, sia per quanto riguarda i contenuti che per la tecnica impiegata, per la qualità del montaggio digitale privo di effetti artificiosi e al tempo stesso ricco di virtuosismi, frutto di una padronanza tecnica e stilistica che merita certamente attenzione soprattutto in Italia. Un paese in cui a fronte di una cultura millenaria, l’industria cinematografica produce cinepanettoni e prodotti trash che degradano il potenziale di categoria relegandola ad una ripetitiva fabbrica dei tornaconti di botteghino.

“Il mondo della comunicazione ha una responsabilità immensa in termini di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, abusare degli strumenti a disposizione per privilegiare l’ego individuale e l’interesse personale significa distruggere un patrimonio nazionale che fin dagli albori della civiltà ha caratterizzato il nostro popolo e il nostro territorio. I tempi cambiano per fortuna e la prima presentazione in anteprima di ‘CLIC – 10 giorni guidato dal vento’ al cinema Anteo di Milano ha ottenuto un riscontro molto positivo. In attesa del nulla osta per le proiezione al pubblico siamo ora in fase di valutazione di proposte di distribuzione”, conclude Paolo Goglio, il primo avveniristico protagonista di un genere di film tutto nuovo, in un mondo quale quello del cinema, affamato di nuove proposte ed idee.

 

 

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Contatti stampa:

  • Paolo Goglio, produttore e presidente della Associazione Amore con il Mondo ODV
  • Tel. 335-63.42.166
  • info@amoreconilmondo.com

 

 

 

 

 

Il Cinema Anteo a Milano, dove si è tenuta la presentazione di Clic, il primo selfiefilm della storia del cinema

È un cane il co-protagonista di Clic, il primo selfiefilm della storia del cinema

Milano, 24 dicembre 2018 -Si chiama Dastan, è un meticcio di rara bellezza, incrocio tra un pastore australiano e un pastore bergamasco e accompagna il protagonista di ‘CLIC – 10 giorni guidato dal vento‘ per tutta la durata del film che è stato definito il primo selfiefilm della storia del cinema.

Un viaggio avventuroso lungo l’intero perimetro della Danimarca sferzata dal vento, un film realizzato interamente da una sola persona con tecniche di selfie estremo e 2 soli protagonisti: Paolo Goglio autore dell’impresa cinematografica e Dastan, affettuosissimo compagno di viaggio a 4 zampe.

Nell’intreccio narrativo Dastan appare sempre presente, quasi a testimoniare che anche nei momenti più drammatici la presenza di un cane significa avere accanto una importante figura affettiva che non ci lascia mai cadere nel baratro della solitudine e della disperazione.

Paolo Goglio, selfieproduttore, illustra così la storia di questo progetto apparentemente impossibile: “Sono 9 anni che realizzo il format televisivo ‘Amore con il Mondo’ e Dastan è presente fin dalla prima puntata, abbiamo scalato insieme centinaia di montagne e viaggiato in tutta Europa con la nostra capanna mobile. Ora ho voluto tentare un’impresa unica nella storia della cinematografia e realizzare un intero film da solo, mettendo a frutto l’esperienza maturata in questi anni e le tecniche per cui mi sono allenato a lungo. Io e Dastan abbiamo osservato centinaia di tramonti incantevoli e ci addormentiamo sempre vicini, la sua vicinanza mi tranquillizza e mi trasmette molta serenità, vorrei tanto che la sua presenza in questo film sia per tutti un incentivo a condividere più tempo e più spazio con queste inseparabili creature che vivono e si nutrono del nostro affetto e della nostra presenza.”

Affettuoso e giocoso come un cucciolo instancabile, Dastan, il cui nome deriva dal protagonista del film Disneyano “Il principe di Persia”, appare in quasi tutte le scene del film e la sua presenza festosa è un piacevole elemento di contrasto con la trama riflessiva e a tratti drammatica. Lo vedremo correre su spiagge deserte, sdraiarsi nell’erba e rotolarsi, scavare buche nella sabbia e viaggiare per migliaia di chilometri in paesaggi spettacolari dove il rapporto tra uomo e ambiente si rivela nel suo equilibrio di origine.

“La purezza con cui ascoltiamo e osserviamo il mondo intorno a noi determina la percezione che abbiamo della vita e quindi i nostri pensieri, lo stato d’animo e via via i desideri e i sogni, i progetti e le abitudini. La presenza di un animale al nostro fianco è molto preziosa per riflettersi in un rapporto che non prevede alterazioni o misure intermedie. Il cane è sempre festoso di fronte alla nostra presenza, sempre voglioso e bisognoso di affetto, ama giocare e non si stancherebbe mai di farlo, di fronte ad un panorama spazioso lo osserva trionfale e questo significa che anche gli animali hanno la capacità di percepire lo spazio, le dimensioni, la bellezza, l’armonia e la grandezza. Di notte, quando dormiamo nei boschi o su una spiaggia, la sua presenza mi rende tranquillo, anche se non è un cane da difesa so che lui protegge il territorio e segnala la presenza di animali o persone anche a grande distanza, ha un fiuto eccezionale e una grande prontezza di spirito, riflessi incredibili e, nonostante l’età, è ancora agile come un camoscio e si diverte tantissimo ad arrampicare sulle rocce” ha spiegato Paolo Goglio, autore e protagonista del film.

‘CLIC – 10 giorni guidato dal vento’ (www.filmclic.it) è la storia di un cammino breve ma intenso in cui due amici sono chiamati a vivere con pienezza momenti indimenticabili, un cammino profondo e toccante che culmina in una delle scene finali in cui Paolo e Dastan, davanti al fuoco, si osservano con grande dolcezza ed empatia.

“Il progetto è stato ripreso dai portali news di Mediaset e Microsoft, che hanno riconosciuto l’innovazione del mio progetto, prodotto dalla ‘Associazione Amore con il Mondo ODV’, e sto prendendo in considerazione la possibilità di farlo distribuire da grandi major, perché questo primo Selfiefilm nella storia del cinema sta dimostrando di essere qualcosa nuovo, che può fare tendenza proprio perché è….controtendenza!” ha concluso Paolo Goglio, attore, regista e produttore di Clic,

E così che la festosa corsa di un cane pastore accanto al suo amato padrone nei colori di un tramonto potrà diventare l’inizio di una nuova avventura sui grandi schermi, in un settore quale quello del cinema bisognoso di nuove idee, e di qualcosa di autentico e innovativo.

 

 

 

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Contatti stampa:

Paolo Goglio 3356342166

paologoglio@gmail.com

 

Trailer del film: https://youtu.be/6uOdfRzqBjk

Sito ufficiale:   http://filmclic.it

 

Dastan, il cane co-protagonista del primo selfilm della storia

 

Parte a Venezia la BITESP, la prima Borsa del Turismo Esperienziale

Con il patrocinio ENIT si terrà a Venezia dal 19 al 21 novembre BITESP, la prima Borsa del Turismo Esperienziale: oltre 1.000 gli operatori turistici accreditati al nuovo evento dedicato al turismo esperienziale, la formula vincente per lo sviluppo turistico del territorio.

Venezia, 9 novembre 2018 – Si terrà a Venezia dal 19 al 21 novembre prossimi BITESP, la prima Borsa dedicata al “Turismo Esperienziale”, patrocinata dall’ENIT, con la partecipazione di 100 buyer accreditati, di cui oltre 50 esteri. Saranno presenti all’evento, presso il VTP/Venice Terminal Passeggeri, anche 250 seller tra strutture ricettive, agenzie di viaggio, consorzi ed enti di promozione turistica, etc.

Il turismo esperienziale è oggi considerata la strategia vincente per valorizzare il territorio e soddisfare i nuovi trend del mercato turistico. Infatti è in forte crescita la domanda di vacanze legate allo sport, alla natura, all’enogastronomia, al benessere, alla cultura, aglihobby e alle passioni personali, dove l’esperienza da vivere diventa il valore aggiunto dell’offerta.

Le più recenti statistiche confermano infatti che 2 turisti su 3 ritengono l’esperienza, il coinvolgimento e l’autenticità, gli elementi determinanti per scegliere una vacanza.

Per questo la BITESP sarà l’occasione per gli operatori di confrontarsi e ricercare idee, offerte e partnership nuove per una clientela che richiede una vacanza fatta soprattutto di emozione.

La manifestazione prevede un’area espositiva e un workshop tra buyer e seller, tre giorni pieni dedicati al business e alla contrattazione tra strutture turistiche italiane, tour operator internazionali, agenzie viaggi, cral, associazioni, località turistiche, ecc. Importanti opportunità per fare business, intese commerciali e networking, con oltre 5.000 appuntamenti programmati tra buyer e seller per favorire la contrattazione commerciale.

In contemporanea a BITESP si svolgono iniziative di particolare richiamo per il settore turistico ricettivo come l’Area Academy, dedicata alla formazione per il settore turistico-alberghiero e l’Area Job, riservata alla ricerca del personale.

In concomitanza con la BITESP si svolgerà ForHoreca, mostra di attrezzature e prodotti per la ricettivitá.

L’accesso alle tre iniziative, riservato agli operatori professionali, é libero con preaccredito on line, ed è realizzato con il contributo  delle associazioni di categoria.

Per l’accesso alla Borsa é necessaria la registrazione su www.bitesp.it.

 

 

 

 

 

Viaggi: nasce Ololai.com, la community per organizzare viaggi fai da te

Roma, 19 ottobre 2018 – Sei un appassionato di viaggi fai date e cerchi un assistente di viaggio che ti guida alla scoperta degli itinerari più interessanti? Oppure cerchi una community con dritte e consigli sull’organizzazione in autonomia dei propri viaggi? Da oggi puoi dire basta alle tue ricerche perché è nata Ololai.com, ovvero un unico strumento per organizzare e gestire i tuoi viaggi.

Nata come startup da un gruppo di appassionati viaggiatori fai da te ed imprenditori nell’ambito delle tecnologie innovative, Ololai.com si rivolge a chi desidera organizzare autonomamente la propria esperienza di viaggio permettendo di scoprire il meglio che un territorio può offrire in ambito culturale, eno-gastronomico e naturalistico sulla base dei propri interessi e delle proprie aspirazioni.

UNA COMUNITÀ CREATA DAI VIAGGIATORI PER I VIAGGIATORI

Ololai trasforma la tradizionale organizzazione del viaggio in un’esperienza unica, semplice ed entusiasmante. Con Ololai è infatti possibile utilizzare gli Itinerari di viaggio proposti dai viaggiatori fai da te, personalizzarli in base ai propri interessi o crearne di nuovi e pubblicarli per metterli disposizione della comunità.

Il portale offre centinaia di Itinerari basati su decine di migliaia di punti di Interesse distribuiti in ogni luogo d’Italia. Gli itinerari, creati dagli stessi viaggiatori, sono la vera essenza dell’esperienza di viaggio. In essi, i consigli e le indicazioni su cosa vedere, cosa fare o quanto spendere arrivano, in modo diretto e genuino, da chi conosce il territorio o ha vissuto in prima persona quell’esperienza.

HOTEL, B&B, CASE E TOUR SELEZIONATI

I servizi prenotabili via Ololai.com includono biglietti di ingresso a musei, card per trasporti ed ingressi nelle città, ticket per eventi, Hotel, B&B, agriturismi, case, visite guidate ed esperienze che esprimono al meglio le tipicità dei territori.

I servizi di prenotazione vengono selezionati tra le eccellenze proposte dai  leader di mercato (Booking.com, Viator,  GetYourGuide,…) e proposti dagli stessi viaggiatori che le hanno sperimentate.

UN ASSISTENTE DI VIAGGIO UTILE

Durante il viaggio Ololai risulta utile per:

  • avere sempre con se l’itinerario organizzato con distanze, tempi e costi pianificati
  • consultare in ogni momento la mappa per scoprire nuovi luoghi da visitare nelle vicinanze
  • prenotare in qualsiasi momento servizi, esperienze, visite o tour.

Un servizio che cambierà completamente il concetto di organizzazione del viaggio rendendolo veloce, semplice e divertente, con cui chiunque può diventare protagonista, dimenticando così viaggi e vacanze organizzati da altri.

 

 

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