Il Capodanno di Rio de Janeiro: Copacabana vista dal mare

Rio de Janeiro, Brasile: capodanno a Copacabana visto dal mare, con il Cristo Redentore sullo sfondo

Rio de Janeiro, 1 gennaio 2017 – Chiamato “Réveillon“, il capodanno a Rio de Janeiro e’ una delle tradizioni più tipiche e famose della città: nella notte del 31 dicembre oltre un milione di persone si radunano sulla spiaggia di Copacabana per attendere e celebrare l’inizio del nuovo anno.

Tradizionalmente vestiti di bianco, iI colore della pace e della felicità, i partecipanti possono anche usare abiti di altri colori, a seconda dei desideri per il nuovo anno in arrivo:  il rosso e il rosa per l’amore, il giallo per la creatività, il verde per la tranquillità, il blu per la forza, e l’arancio per il coraggio. Anche l’oro fa la sua parte, richiamando desideri di prosperità e ricchezza.

Una serie di  palchi, montati lungo una delle spiagge  più famose del mondo, ospitano cantanti e offrono musica dal vivo, dalle 8 di sera fino all’alba.

A rendere l’atmosfera ancora più magica e surreale i fiori bianchi, in genere rose e gladioli, le candele accese nella sabbia, e le offerte rituali – visibili su tutta la spiaggia e sul mare –  in omaggio a Yemanjá, la Dea Africana madre degli Yoruba, venerata in tante forme come figura amorevole,  compassionevole, e come Dea della fertilità e degli oceani.

Infine, a mezzanotte, circa dodici minuti di fuochi d’artificio fanno da sfondo a milioni di baci, auguri e sorrisi, e a champagne o spumante spruzzati nell’aria.

Un’emozione unica e indimenticabile la si può vivere sulle onde della baia di Copacabana, dove i fuochi d’artificio colorano il cielo ed il mare in giochi di colore vivissimi, e si riflettono riecheggiando i suoni in tutte le direzioni.

Dal mare si possono vedere i palazzi di Copacabana illuminati dietro i fuochi, ed il monumento del Cristo Redentore illuminato in bianco sulla montagna del Corcovado, dietro Copacabana.

A questo link e’ possibile vedere una galleria di foto del capodanno di Rio a Copacabana visto dal mare, passato su una piccola barca da pesca: le foto mostrano l’uscita dal porto di Urca, il passaggio accanto a varie navi da crociera, fino alla baia di Copacabana ed i fuochi d’artificio.

Per visualizzare tutte le foto spettacolari del capodanno di Rio de Janeiro sulle spiagge di Copacabane consigliamo di vistare la  galleria online fotografica di ILoveRio.com al link https://iloverio.com/GALLERIES/REVEILLON/rio-de-janeiro-reveillon-at-sea.htm.

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ILoveRio.com, Rio de Janeiro è la prima città al mondo ricostruita online grazie ad un ragazzo italiano

Rio de Janeiro, 14 dicembre 2016 – Rio de Janeiro è la prima città al mondo ad essere riportata interamente online. Non è l’opera del più grande programmatore del secolo, ma ILoveRio.com è la storia di un ragazzo italiano, che unendo passione per la fotografia e capacità imprenditoriali è riuscito a dare una nuova vita a Rio de Janeiro, facendola diventare la prima e unica città ricostruita interamente online.

Per farvi capire la portata dell’impresa vi raccontiamo un antefatto: la notte del 26 luglio 2016, a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi Rio 2016, I Love Rio è riuscita là dove nemmeno i grandi colossi del web americano erano mai riusciti ad arrivare. Quella notte la statua del Cristo si illuminò, proiettando sulla sua intera superficie reale un ologramma del Cristo con addosso la maglietta di I Love Rio.

In Italia la notizia fu ripresa da Repubblica.it che inserì la foto del Cristo di I Love Rio tra le 50 migliori foto anticipando le Olimpiadi.

Ma andiamo con ordine.

I Love Rio è un lavoro mastodontico iniziato ben 10 anni fa, quando Riccardo Giovanni nato in Italia e laureato a Boston in economia e ingegneria, si trasferisce a Rio de Janeiro.  Se ne innamora immediatamente, tanto da ritrarla, descriverla e renderla fruibile dai cittadini, turisti e appassionati in ogni suo angolo.

“Anche le favelas?” domandiamo durante l’intervista telefonica con Riccardo?

“Certo, ce ne sono oltre 1000 nella città di Rio e in molti dei casi la situazione è migliore rispetto a tante periferie metropolitane mondiali”.

“Guardandole da fuori – continua Riccardo – queste case che si scavalcano con mattoni a vista danno l’idea di povertà.  In realtà, molto spesso è una questione culturale, vengono lasciate così perché a loro piacciono così, mentre all’interno sono rifinite ed arredate con comfort tipici di una classe media.  Sono una parte fondamentale della città, anche fonte di aspetti culturali tipicamente Carioca, e i grandi eventi degli ultimi anni lo hanno dimostrato.  Tradizioni ed elementi importanti della vita di Rio, quali Samba e le grandi sfilate carnevalesche, hanno radici e collegamenti alle favelas di Rio.  Ciò nonostante, le favelas di Rio sono quartieri molto complessi, a volte pericolosi, che non devono essere frequentati con leggerezza, e mai senza una persona del posto.”

Non è facile spiegare a parole la complessità di realizzazione del sito, ma ci proviamo: 16 macro categorie nel menù principale che contano a loro volta altrettante se non maggiori sotto categorie, ognuna delle quali ha a sua volta 4, 8, o 16 sotto categorie.

Calcolando per difetto sono oltre 25.000 le pagine contenenti tutto, ma proprio tutto, quello che c’è da sapere sulla città di Rio dei Janeiro, in lingua inglese per l’audience internazionale.  Pagine che documentano la storia e la cultura carioca in ogni suo risvolto, arricchite da migliaia di fotografie, e anche molti consigli per la prudenza e per la sicurezza.  Non solo per chi vuole entrare nelle favelas, ma anche per chi vuole scoprire spiagge deserte, isole, picchi rocciosi, praticare sport, o vuole avventurarsi nelle foreste locali.

I Love Rio vanta oltre 50 domini internazionali con un’introduzione in lingua delle caratteristiche salienti della città e dello stato di Rio de Janeiro (oltre alla capitale sono state selezionate altre 16 città) e con un rimando alle 25 mila pagine per ulteriori approfondimenti in lingua inglese.

Un lavoro immenso svolto dal fondatore Riccardo Giovanni insieme ad uno staff di 10 persone.

I testi, oltre a fornire informazioni in chiave storica e attuale, contengono link esterni ai siti ufficiali di tutte le aziende, eventi, attrazioni, locali, biblioteche, chiese, sale da concerto, alberghi, università, negozi, negozi online, giardini botanici, spiagge per famiglie, spiagge per ragazzi, spiagge per celebrità. musei, bagni pubblici, chioschi, tour, attività per le famiglie, per i ragazzi.

E per chi desidera approfondire letture e conoscimenti, per molti soggetti sono anche forniti i link diretti per centinaia di mappe, libri, riviste, studi e publicazioni scientifiche ed accademiche.

Insomma a descrivere tutto non finiremmo più. Per questo ILoveRio.com è definita la prima ricostruzione online di una città intera.  Ricostruita non per rivenderla (i link non sono soggetti a nessun tipo di accordo commerciale), ma per il gusto di raccontarla e di renderla fruibile in ogni luogo del pianeta, anche là, come in Asia, dove il web non aiuta la reputazione della città e del Brasile in generale.

Da qui i numerosissimi patrocini e riconoscimenti in patria, su tutti quello del Ministério do Turismo. Da qui la magica notte del 26 Luglio quando persino il Cristo Redentore, con la benedizione della chiesa locale, si è speso per il progetto.

 

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Contatti stampa:
pr@iloverio.com

Arriva il primo Bike Day di Casole d’Elsa, tra tours in bici, mostre e degustazioni di prodotti tipici

Casole d’Elsa (Si), 15 novembre 2016 – Si terrà sabato 19 novembre il primo “Bike Day” di Casole d’Elsa, in provincia di Siena, con tours guidati, mostre e degustazioni di prodotti tipici aperte a cittadini e turisti.

La prima edizione dell’evento prevede dei tours in bici che partiranno da Piazza Luchetti alle ore 10,00 e alle ore 14.30, a cui si potrà partecipare sia con la propria bici che con quelle messe a disposizione dagli organizzatori.

La partecipazione ai tours guidati e l’utilizzo delle bici saranno gratuiti per tutti, con offerta libera per la raccolta fondi a favore dei terremotati di Norcia.

Il Bike Day, per le sue peculiarità, è una delle attività del prossimo weekend da non perdere visto che vede Casole d’Elsa offrire anche una fitta agenda di interessanti appuntamenti culturali e gastronomici, tra cui:

Natale al Poggio – Santa is Coming to Casole: evento di creatività, brocantage, food & more, che vedrà la partecipazione di circa 70 espositori provenienti da tutta Italia con creazioni di qualità ed unicità. Da sabato 19 novembre 2016 dalle ore 14 alle ore 19 e domenica 20 novembre 2016 dalle ore 10 alle ore 19.

“La Scultura a Casole dall’antichità ad oggi”: Sabato 19, alle ore 15 presentazione del progetto e alle 17 inaugurazione della Mostra di Francesco Battaglini “Pinocchio: burattino tra vizi e virtù” e del Parco delle Sculture”.

Durante le due giornate ci saranno inoltre degustazioni di prodotti tipici nei ristoranti e nello speciale “Street food”, nello spazio dei Cancelloni.

Con il Bike Day l’organizzazione di “Terre di Casole Bike Hub” prosegue così le proprie attività di promozione e sensibilizzazione del territorio e di sani stili vita anche in autunno.

Gli organizzatori sono infatti appena rientrati dalla trasferta londinese del World Travel Market dove, insieme a Toscana Promozione Turistica, ha presenziato alla vetrina internazionale trovando l’interesse di tour operators, buyers, stampa e bloggers.

Casole d’Elsa sta segnando una nuova strada per il turismo esperienziale e per il vero significato del ‘fare squadra’ e ‘rete’ tra le strutture del territorio, con la comunità locale e tra i comuni limitrofi verso cui si sviluppano i numerosi itinerari cicloturistici e ciclistici.

Per questo per “Terre di Casole Bike Hub” è stato naturale creare il Bike Day, per confermare il valore dell’uso della bicicletta come sano stile di vita, non solo per i turisti ma per gli stessi cittadini.

A conferma della promozione di stili di vita salutari ed all’insegna del benessere il comune di Casole d’Elsa vanta sul territorio ben 10 stazioni di cardioprotezione e sono già previste l’installazione di ben 12 centraline di ricarica per i veicoli elettrici.

Per informazioni sull’evento e per le prenotazioni dei tours rivolgersi a “Terre di Casole Bike Hub“, email info@terredicasolebikehub.it, tel. +39 0577 904405.

Sito internet www.terredicasolebikehub.it.

Bike Day

Terre di Casole Bike Hub

Quando: Sabato 19 e domenica 20 novembre

Location: Piazza Luchetti, Terre di Casole

Orari tours: ore 10,00 e ore 14,00

Guida: Ingo Olie

Bici fornite da Gippo Bike

 

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Contatti stampa:

“Terre di Casole Bike Hub”

Email: info@terredicasolebikehub.it

Tel: +39 0577 904405.

Sito internet: www.terredicasolebikehub.it

TERRE DI CASOLE BIKE HUB

 

 

Guida Touring Club, a Milano la presentazione il 27 e 28 ottobre

Milano, 8 novembre 2016 – Mancano pochi giorni all’apertura del Cooking for Art Milano, che si terrà dal 26 al 28 novembre presso il prestigioso complesso del W37, e anche quest’anno il “Premio Miglior Chef Emergente d’Italia” si lega all’attività del Touring Club Italiano.

La domenica ed il lunedì sarà presentata infatti la Guida del Touring Alberghi e Ristoranti d’Italia 2017 e verranno premiate le strutture meritevoli del nord Italia. Curata da Luigi e Teresa Cremona da ormai 25 anni, la guida è uno strumento tutt’ora unico per conoscere e scoprire le migliori realtà alberghiere e ristorative nazionali.

Nel dettaglio domenica 27 novembre avverrà la premiazione degli alberghi presenti nella guida. Le categorie che classificano gli alberghi sono le “Stanze italiane”, le “Camere d’autore” e “L’olimpo dell’ospitalità”.

Alle ore 11 avverrà la presentazione della guida Touring Alberghi e Ristorante d’Italia 2017 e la consegna degli attestati “Stanze Italiane”.

Alle ore 14 la consegna degli attestati alle “Stanze italiane”, le “Camere d’autore” e “L’olimpo dell’ospitalità” e Bike Hotel.

Lunedì 28 novembre avverrà invece la premiazione dei ristoranti presenti nella guida. Le categorie che li identificano sono “Buona cucina”, “Cucina d’autore” e “Olimpo della ristorazione”.

Alle ore 10 ci sarà la presentazione della Guida Touring Club Italiano e la consegna degli attestati “Buona cucina” a Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta.

Alle ore 11 la consegna degli attestati buona cucina a: Liguria, Emilia Romagna e Triveneto.

Alle ore 15 la consegna degli attestati “Cucina d’autore”. Alle ore 15.30 consegna attestati “Olimpo della Ristorazione”, “Premi Buona Cucina”, “Premi Top di Domani” e “Premi Olimpo della Ristorazione”.

Alle 16 altri 8 premi saranno invece assegnati dagli sponsor della guida a ristoranti e a personaggi di spicco della ristorazione che si sono distinti nel corso del 2016.

Quest’anno i premi speciali degli sponsor sono:

Riso Buono che per “Il risotto più buono dell’anno” premia il ristorante Tantris; Toscobosco per “La Miglior Ricetta al Tartufo” premia Mountain Restaurant & Stuben Alpina Dolomites; Hygien Tech per “Il Miglior Igiene in Cucina” premia La Tana; la Lavazza per “La Migliore ricetta con il caffè protagonista” premia La Credenza; La Granda Trasformazione per “La Migliore ricetta di carne” premia Guido; il Pastificio dei Campi per la “Miglior ricetta di pasta” premia Essenza; Berto’s per le “Migliori attrezzature di cucina “ premia La Feva. Il premio assegnato da Glion Istitute of Higher Education “Miglior professionista dell’ospitalità” va a Nicola Di Lisa. Altri 4 premi speciali vanno all’olimpo della ristorazione, quest’anno per il nord ad essere premiati sono: Osteria Francescana – Modena, Piazza Duomo – Alba, Villa Crespi – Orta San Giulio e le Calandre –  Rubano.

L’appuntamento per il Cooking Art milano è presso il prestigioso complesso polifunzionale W37,  in via Watt 37 a Milano, dal 26 al 28 novembre prossimi.

Per maggiori informazioni visitare il sito internet www.witaly.it, telefonare 342.86.29.707 o scrivere a ufficiostampa@witaly.it.

W37

Aperto a Milano nel 2015, W37, è un esclusivo complesso polifunzionale che comprende abitazioni, uffici, spazi per eventi e il ristorante LUME. Inserito in un contesto di archeologia industriale, si trova all’interno della ex fabbrica Richard Ginori, in via Giacomo Watt 37, zona Naviglio Grande. W37 è gestito da MB America, società di gestione patrimoniale e investimenti, che ha ideato e realizzato il progetto nel suo insieme: dal recupero e riqualificazione dell’immobile, alla definizione del piano industriale, operativo e di sviluppo, alla creazione del brand.

 

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W37

Via G. Watt 37, 20143 Milano

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Trend 2016: La Sicilia si prepara per l’anno dei viaggi di famiglia

Roma, 18 gennaio 2016 – “La vacanza multi generazionale sarà uno dei trend più promettenti del 2016″. A dirlo è Frommers, una delle voci più autorevoli del settore, editore di una delle collane di guide di viaggio più venduta al mondo, che raccoglie anche un’importante di community online di viaggiatori.

Nel 2015 i viaggi a cui hanno partecipano almeno tre generazioni familiari sono cresciuti del 20% e i numeri sembrano destinati ad aumentare, affermano le agenzie di viaggio contattate dal noto portale.

Sono sempre di più i nonni che scelgono di regalare (e regalarsi) un viaggio in compagnia della propria famiglia, per trascorrere del tempo con figli e nipoti compresi. Nonostante l’Europa rimanga una delle mete più ambìte, gli alberghi di lusso non riescono ancora a rispondere con efficacia alla necessità di approntare spazi di soggiorno più ampi.

Ecco, pertanto, che l’affitto di ville private si afferma come la soluzione più efficace per i gruppi familiari che cercano alti standard qualitativi per il proprio soggiorno.

L’agenzia HitSicily, una delle realtà più affermate nell’affitto di ville in Sicilia, conosce bene il fenomeno, tanto che da anni perlustra il territorio alla ricerca di ville grandi abbastanza da ospitare anche famiglie numerose e oggi può vantare un’offerta ricettiva estremamente variegata.

Chi si muove in famiglia non sta cercando un soggiorno, ma la cornice di un’esperienza irripetibile” ci dice il patron di HitSicily Michele Russo “Ecco perché le ville della nostra selezione si trovano sempre in contesti di prestigio, vicine a luoghi di interesse culturale o di grande valore naturalistico”.

Soggiornare in una villa offre la possibilità di ricreare quell’intimità familiare che è lo scopo ultimo del viaggio intergenerazionale e che nessun hotel, va da sé, potrebbe mai garantire.

Per maggiori informazioni turistiche sui viaggi di famiglia in Sicilia si può consultare il sito di HitSicily.com o telefonare al 347 3713686

 

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Per interviste e richieste informazioni:

www.hitsicily.com/it

Tel. 347 3713686

HitSicily, il riferimento per l’affitto ville in Sicilia per viaggi in famiglia

 

 

Colorado: alla scoperta degli alloggi vacanze più originali

Denver, 28 settembre 2015 –  Sistemazioni originali ideali per viaggiatori alla ricerca di esperienze uniche ed entusiasmanti. Da un vagone treno ristrutturato a due passi dalle sorgenti termali di acqua calda a tende in stile safari per vacanze Glamping, i visitatori potranno sperimentare soggiorni allo stesso tempo rilassanti e stimolanti. Questo e molto altro ancora è possibile trovare nello splendido stato del Colorado, negli Usa.

Eccovi di seguito un elenco dei migliori luoghi “non convenzionali” dove poter alloggiare in Colorado.

Strawberry Park Hot Springs

Nel cuore delle montagne di Steamboat ci sono alloggi creativi a prezzi accessibili, per turisti alla ricerca di relax e avventura. In aggiunta alle opzioni di alloggio tradizionali c’è un insolito vagone letto dotato di stufa a gas, bagno con doccia, luci solari e futon matrimoniale. L’accesso alle sorgenti termali di acqua calda Strawberry Hot Park è incluso nel pernottamento.

OPUS Hut

L’OPUS Hut è un rifugio ecosostenibile completamente autosufficiente situato nelle montagne San Juan, a est di Ophir Pass. Il rifugio è dotato di un impianto fotovoltaico, acqua corrente, due stufe a legna e servizi igienici al coperto. L’OPUS è noto per l’ubicazione favorevole che lo rendono particolarmente indicato in inverno per gli amanti della neve. In estate, è possibile nuotare e pescare nei laghi alpini, praticare sport come il mountain biking e l’escursionismo, o semplicemente rilassarsi e godere di alcuni dei migliori panorami montani dello stato.

Tennessee Pass Sleep Yurt

Queste yurte sono la soluzione di soggiorno ideale che unisce comfort, semplice raffinatezza e accoglienza. Trascorsa una giornata a esplorare le bellezze naturalistiche di Tennessee Pass, non resta che riposare sotto un meraviglioso manto di stelle. Finemente arredate con mobili artigianali e stufe a legna in pietra ollare, ogni yurta è dotata di un angolo cottura, lavello, piano cottura a gas e un impianto d’illuminazione a energia solare. Le yurte sono disponibili solo previa prenotazione.

Golden Gate Canyon State Park

Golden Gate Canyon State Park è uno dei parchi statali più vicini alla città di Denver, il quale rappresenta una rapida e facile via di fuga verso le Rocciose. Qui i visitatori troveranno un ambiente tranquillo e rilassante, oltre a una vivace fauna selvatica. In aggiunta alle piazzole per tende, camper e roulotte, ci sono cinque capanne e due yurte per il pernottamento all’interno del parco. Gli alloggi sono circondati da lussureggianti boschetti di pioppi e possono ospitare fino a sei persone ciascuno.

Dunton Hot Springs

Dunton Hot Springs è un piccolo ed esclusivo resort immerso nel cuore delle montagne San Juan, vicino a Telluride. Si tratta di una città fantasma perfettamente restaurata, un luogo romantico, appartato e piuttosto speciale. Le dodici capanne di legno (e una tipi) sono situate in una valle alpina straordinaria, raggiungibile attraverso una strada sterrata percorribile in auto per circa 45 minuti. Le strutture rivelano l’umile storia di Dunton, piccolo centro minerario fondato nel 1885 e allora abitato da poco più di 50 persone. Oggi questo resort all-inclusive a 5 stelle propone capanne di legno con interni rifiniti a mano e arredati con gusto, un antico saloon che serve cibo di alta qualità, una spa e sorgenti d’acqua termale calda.

Cresto Ranch

Cresto Ranch sorge sullo stesso territorio in cui un tempo si trovava una fattoria per l’allevamento del bestiame. A soli sei metri dal fiume Dolores e circondato da più di 200 ettari di prati e boschi, l’attuale resort è costituito da otto lussuose tende di tela in stile safari. Ogni tenda dispone di una stufa a gas, ampio bagno in suite con vasca a immersione e veranda privata. Il resort comprende inoltre l’originale casa colonica ristrutturata con sala da pranzo e salone degli ospiti. Cresto Ranch o Dunton River Camp è un luogo tranquillo e silenzioso circondato dalla natura e dagli splendidi panorami delle montagne San Juan.

Ulteriori idee viaggio in Colorado si possono trovare sul sito web www.colorado.com.

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Maria Pradissitto

Ente del Turismo del Colorado

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Website: www.colorado.com

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Domenica è la Giornata mondiale dell’acqua: la mostra di Cambellotti a Bari celebra questo bene primario

Domenica 22 marzo è la Giornata Mondiale dell’Acqua – World Water Day, proclamata dall’Assemblea delle Nazioni Unite dal 1993. La mostra allestita al Palazzo dell’Acquedotto Pugliese celebra proprio il primo centenario dell’arrivo dell’acqua nelle terre assetate di Puglia (1915-2015), con un grande omaggio alla poliedrica personalità dell’artista Duilio Cambellotti. Le porte di questa “Cattedrale dell’acqua” si aprono sulle stanze dove l’acqua scorre da grossi vasi dipinti e dalle stele femminili di marmo sulle pareti, dispensatrici dell’acqua risucchiata dalle vene di un fiume “addomesticato”

Bari, 19-03-2015 – Dal 1993 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha proclamato il 22 marzo Giornata Mondiale dell’Acqua – World Water Day, sviluppando ogni anno un tema specifico su cui richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica. Il 2015 è stato dedicato ad “acqua e sviluppo sostenibile”.

La mostra “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua, in corso al Palazzo dell’Acquedotto Pugliese, celebra proprio il primo centenario dell’arrivo dell’acqua nelle terre assetate di Puglia (1915-2015), con un grande omaggio alla poliedrica personalità dell’artista Duilio Cambellotti.

Monumento unico in Italia, il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese si apre al visitatore come lo scrigno prezioso delle simbologie dell’acqua, delle sue grazie e delle sue virtù, realizzate da questo geniale artista. Visitabile fino al 14 giugno, la mostra è promossa dalla Regione Puglia e la Città di Bari, con il contributo della Banca Popolare di Bari e la preziosa collaborazione della Wolfsoniana Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo di Genova e l’Archivio Cambellotti di Roma.

La sede dell’Acquedotto Pugliesespiega Nicola Costantino, Amministratore Unico di Acquedotto Puglieseè insieme contenitore e soggetto, in quanto “macro-opera d’arte” a scala architettonica, di questa mostra. Quando Duilio Cambellotti accettò, nel 1931, l’incarico di “direzione delle decorazioni” per la sede dell’Ente, già autonomamente progettata, non interpretò tale compito in termini di semplice abbellimento, cosmetico e sovrastrutturale, di un nuovo edificio pubblico, ma come impegno a “concepire immagini, soggetti ed espressioni ornamentali riferentisi all’impresa dell’Acquedotto di Puglia e ai suoi effetti; e tradurre tutto ciò in modo che possa risultare permanente sulle pareti a decorazioni degli ambienti e a ricordo dell’impresa compiuta”. Una “cattedrale laica” quindi, destinata a celebrare l’immane opera di ingegneria (all’epoca il più grande acquedotto del mondo), la “impresa” appunto, di chi era riuscito a portare nella sitibonda Puglia, in pochi anni, la più fondamentale delle risorse naturali.

Cambellotti introduce innumerevoli riferimenti all’acqua non solo sulle pareti, ma anche nei pavimenti, con splendidi inserti in marmo policromo e in metallo, in alcune magnifiche sculture, negli originalissimi arredi, ed in mille piccoli ma essenziali dettagli: i “corsi d’acqua” dipinti, o in pietra, o in madreperla, gli ulivi e le spighe stilizzati, le anfore sulle porte e nelle vetrate, le maniglie a forma di viadotto romano, la fontana nella corte interna, fino alle staffe di fissaggio dei pluviali, realizzate in ferro battuto con forma di biscia d’acqua.

Un’acqua tanto più benefica in quanto destinata ad alleviare l’atavica sofferenza di un territorio costituzionalmente arido: “l’acqua è insegnata dalla sete”, recita Emily Dickinson, e l’opera di Cambellotti ci insegna la preziosità dell’acqua viva, che scorre finalmente abbondante e salvifica per i nostri territori, contrapposta a quella povera e stagnante dei pochi pozzi e delle tante cisterne della nostra storia”.

Nella mostra “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua” le porte di questa “Cattedrale dell’acqua” si aprono sulle stanze dove l’acqua scorre da grossi vasi dipinti, dalle stele femminili di marmo sulle pareti, quasi divinità metafisiche, ieratiche e silenziose, dispensatrici dell’acqua risucchiata dalle vene di un fiume “addomesticato”, fino al trionfo del grande tubo dipinto sulle tele della Sala del Consiglio, trionfo della tecnologia idraulica accompagnata dalla danza delle lavandaie che strizzano lunghi panni bianchi mentre sugli ulivi sventolano al sole grandi bandiere di lenzuola messe ad asciugare. Nel Palazzo delle Acque, pensato e allestito come una favola, gli arredi sono concepiti come troni di rustiche principesse, gli armadi degli uffici stilizzate dispense di tesori sui quali vegliano volti femminili dai capelli d’acqua madreperlata.

Il lavoro che Cambellotti dedica al Palazzo dell’Acquedotto Pugliese rappresenta la sintesi di un lungo percorso artistico che lo aveva visto protagonista nelle arti plastiche, della scultura, pittura, scenografia teatrale, ceramica, illustrazione editoriale, architettura e design.
Questo evento espositivo raccoglie la narrazione di questo percorso con oltre centoventi opere quali dipinti, disegni, illustrazioni, celebri sculture in bronzo come la monumentale “Fonte della Palude”, ceramiche, terrecotte, vetrate, mobili e quaranta bozzetti preparatori eseguiti per il Palazzo dell’Acquedotto, in un susseguirsi di argomenti dedicati: la spiga e l’ulivo, le mille e una notte, il mondo della natura, la grazia delle donne, le virtù dell’acqua, gli stili e gli arredi.

 

Per informazioni sulla mostra: www.mostracambellotti.it

 

In India: terzo libro per l’esploratrice Milandri

Consigli di viaggio e riflessioni sull’India

In India. Cronache per veri viaggiatori di Raffaella Milandri (edito da Ponte Sisto, 2014) è un libro ricco di bellissime immagini e di storie incredibili ma vere. E conferma, con tre libri in tre anni, -“Io e i Pigmei” (Polaris, 2011), e “La mia Tribù” (Polaris 2013) la Milandri come valida autrice di peculiari opere che parlano di viaggi, ma anche popoli indigeni e diritti umani. L’India viene raccontata da angolazioni originali e innovative, grazie al modo di viaggiare della Milandri, in solitaria-questa volta con un autista sikh- e fuori dalle rotte conosciute ai turisti. Il libro, illustrato da bellissime foto, offre consigli di viaggio e riflessioni sull’India “vera”, ma racconta anche una ardua e ostinata ricerca della verità celata nelle foreste indiane.  La Milandri diventa immancabilmente una acuta testimone di realtà diverse e inesplorate. Confida l’autrice del libro Raffaella Milandri, in merito alle difficoltà incontrate durante le sue esplorazioni:
“Il mio vantaggio più grande? L’essere donna. Il mio svantaggio più grande? L’essere donna”
L’esperienza della viaggiatrice è un racconto avvincente, commovente e terribilmente vero.
Edito da Ponte Sisto, il libro contiene consigli per i viaggiatori e per le donne in viaggio.Chi è Raffaella Milandri
Dice Raffaella Milandri : “Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l’animo dei popoli”. Scrittrice, fotografa e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, è viaggiatrice solitaria ed è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo.
La Milandri si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, intesi come strumento di sensibilizzazione e divulgazione sul tema dei diritti umani e delle problematiche sociali.
Dice di sè: “Amo le persone semplici, e sono fiera di essere una di loro”. Raffaella Milandri si impegna in campagne informative e lancia appelli e petizioni attraverso conferenze, filmati, libri e interviste diffusi su media e social network. Varie le partecipazioni televisive e radiofoniche in Italia , numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste. I suoi viaggi in diretta su Facebook sono un evento mediatico molto seguito. Dal 2010 è membro adottivo della tribù dei Nativi Americani Crow, in Montana.
Libri pubblicati
Io e i Pigmei.Cronache di una donna nella Foresta, Polaris 2011. Pagg: 192 + 32 tavole a colori Booktrailer
Il sorprendente viaggio di una donna, attivista per i diritti umani, alla scoperta dei Pigmei odierni: chi sono e quali sono le straordinarie tradizioni di questa cultura millenaria? Qual è il devastante impatto del “Progresso” su questo popolo pacifico e in profonda armonia con la natura? Dice l’autrice: “Mi sono trovata di fronte ad una realtà cruda e drammatica: nessuno protegge il Popolo della Foresta, che è vittima insieme alla Foresta stessa. I Pigmei , oggetto di una sistema­tica discriminazione da centinaia di anni, ora rischiano di scomparire. Per sempre. “La mia Tribù.Storie autentiche di Indiani d’America, Polaris 2013. Pagg: 320 + 16 tavole a colori Booktrailer
E’ un libro sugli Indiani d’America ardito, brillante e provocatorio, che narra due viaggi paralleli tra i nativi dell’Ovest americano. Il primo è un viaggio nel passato custodito negli archivi statunitensi: ricco di rivelazioni, porta alla luce gli aspetti più controversi del lungo conflitto tra Uomini Bianchi e Uomini Rossi, dall’epopea della Frontiera fino ai giorni nostri. Il secondo viaggio è nel presente, seguendo il filo conduttore delle affascinanti esperienze dell’autrice: le emozioni, gli incontri, le testimonianze, le amicizie con i Nativi Americani, e l’adozione nella tribù dei Crow. Il volume alterna sapientemente il passato e il presente, riuscendo a creare una struttura letteraria coinvolgente e appassionante, arricchita da numerose immagini.

Scrittrice, fotografa e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, è viaggiatrice
solitaria ed è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo.

Un amico a 4 zampe… Bambini e animali insieme in un’accoppiata vincente!

Da ottobre Viaggi con il cane inizia una bella e importante avventura in collaborazione con il Centro Studi Prénatal. Un progetto ambizioso per promuovere il rapporto relazionale tra bambini, cani e amici a 4 zampe, incontrando le famiglie nei megastore Prénatal in tutta Italia, durante gli incontri di Mamme in prima fila.

“Un amico a 4 zampe” offre la possibilità di conoscere e approfondire con esperti educatori cinofili, pet therapist, tecnici Bambility – ThinkDog il meraviglioso mondo di questi amici pelosi. Infatti la presenza di un animale domestico è uno stimolo importante per la crescita affettiva e psicologica di un bambino e chi parteciperà potrà conoscere i benefici di avere un quattro zampe in giro per casa,

Prénatal mette a disposizione esperti e professionisti locali per dare informazioni utili a mamme e papà, che potranno confrontarsi e chiedere consigli e trucchi per una convivenza felice e stimolante! Ma l’incontro non è solo questo, è anche un momento di svago & relax per tutta la famiglia, piccoli e grandi!

Vi aspettiamo!

Ancona, 23 ottobre h 17.00 con Tiziano del Centrocinofiloadriatico
Casalecchio, 13 novembre h 17.00 con Tomas Pirani di Camminandoconilcane
Ferrara, 6 novembre h 17.00 con Tomas Pirani di Camminandoconilcane
Grugliasco (TO)6 novembre h 17.00 con Luca Piras
Lissone, 23 ottobre h 17.00 con con Gabriele Acquaviti di EducationDay e Michele Crippa di DiscoveryDog
Milano Lorenteggio, 30 ottobre h 17.00 con Rossella Nania di IDogYou
Rescaldina, 4 dicembre h 17.00 con Simona Leone e Arabella di Trani di SOSpetsitter
San Giuliano Milanese, 23 ottobre h 17.00 con Rossella Nania di IDogYou
San Polo d’Enza, 14 novembre h 17.00 Tomas Pirani di Camminandoconilcane
Vicenza, 23 ottobre h 17.00 con Michele Bagnara di Ballacoilupi

INGRESSO LIBERO E GRATUITO su prenotazione
direttamente in negozio, telefonando.

Le vacanze di settembre a Fuerteventura, perla delle Canarie

A largo delle coste orientali del Marocco, bagnate dall’Oceano Atlantico, ecco le Isole Canarie. Nonostante la loro vicininanza al continente africano, sono a tutti gli effetti parte della Spagna. Si tratta di uno dei luoghi più desiderati dai turisti di tutto il mondo e presto capirete perché.

Le vacanze di settembre alle Canarie sono sinonimo di clima sub-tropicale, con temperature miti durante tutto l’anno, piogge rarissime e tassi di umidità molto bassi, anche d’estate. A settembre la media massima è di 27 gradi, la medie minima di 21.

Come arrivare in questo magnifico angolo di mondo? I voli diretti verso l’arcipelago spagnolo partono dagli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino: si arriva allo scalo di Tenerife in circa 4 ore. La tratta è effettuata anche da compagnie low cost. Non mancano le offerte dei tour operator, soprattutto a settembre. Può risultare molto conveniente un pacchetto all inclusive, che comprende il volo, più l’hotel, pià altri servizi specifici rivolti al turista.

Ma andiamo a conoscere meglio queste isole, 7 le più importanti: Tenerife, Fuerteventura, Gran Canaria, Lanzarote, La Palma, Gomera, El Hierro. L’origine delle isole è vulcanica.

L’arcipelago ha tanti record. Ad esempio, nonostante gli appena 7mila metri di superficie, ospita ben 4 parchi nazionali. Il vulcano Teide, coi suoi 3700 metri circa, è la vetta di Spagna. Qui si trovano specie animali e vegetali che altrove non vedrete di sicuro.

Ogni isola ha qualche pecularietà. Le vacanze di settembre a Fuerteventura significano soprattutto relax, divertimento, musica e bella gente sulle sue lunghissime spiagge. El Cotillo è una spiaggia dalla sabbia nera amata dai surfisti come dai romantici, per gli spettacolari tramonti che regala. Sotavento è famosa per le maree, che coprono per lasciare scoperti diversi ettari di spiaggia. E poi ancora Pozo Negro, Jandia, Cofete, Las Playtas, tutti magnifici posti, di cui vi innammorerete.

Oltre che per la movida, le Canarie sono particolarmente adatte a chi pratica sport. Potete sbizarrirvi: tennis, surf, windsurf, pesca d’altura, vela, diving, ciclismo e mountain bike, trekking, free climbing, equitazione, volo ultraleggero, eccetera.

E la gastronomia? Un altro punto di forza! Da non perdere i vini e liquori locali, che non mancano mai nelle tavole.

Fonte: darsena

 

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