Italia in testa per gli ‘Exchange Students’: “studio all’estero prezioso per lingua e lavoro”

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Bologna, 11 ottobre 2017 – Trascorrere un anno o un semestre scolastico all’estero è nella wish list di tutti gli studenti italiani. A confermarlo sono le classifiche a livello mondiale, dove l’Italia si colloca sul podio. Negli ultimi 10 anni, per esempio, il numero di Exchange Students italiani negli Stati Uniti è triplicato. A cosa si deve questo fenomeno?

Vivere con una famiglia ospitante e frequentare una tipica High School di un paese straniero, imparare una nuova lingua, confrontarsi con una cultura diversa, incontrare persone con cui stabilire legami che dureranno per sempre: questi sono i principali motivi che spingono gli studenti del terzo e del quarto anno delle superiori a diventare Exchange Students.

Parlando con un ‘Exchange Student’ si capiscono immediatamente le soft skills che i ragazzi sviluppano nel corso del programma, apprezzate e valorizzate sia dalla scuola che dal mondo del lavoro.

Gli Exchange Students maturano e si responsabilizzano, imparano ad abbattere le barriere culturali e a vedere il mondo con occhi diversi. A supporto dell’esperienza è arrivata recentemente una circolare ministeriale che conferma “lo sviluppo di competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline”.

Sul fronte scolastico, l’esperienza è molto interessante perché si lasciano a casa i dizionari di greco e di latino e ci si confronta con sistemi educativi differenti. Né migliori, né peggiori rispetto a quello italiano, semplicemente diversi. A stupire particolarmente è il rapporto più confidenziale con gli insegnanti, la scoperta di nuove materie e la varietà di opportunità extracurriculari, quasi sempre assenti nel nostro percorso scolastico. Dallo sport al teatro, dal volontariato alla musica: i nostri studenti riscoprono i propri talenti mentre portano avanti gli studi!

Secondo Mondo Insieme, organizzazione specializzata in scambi culturali all’estero con sede a Bologna, “gli studenti italiani hanno una mentalità sempre più aperta e le destinazioni richieste sono tra le più varie. Gli Stati Uniti sono sempre la meta più gettonata, seguiti dall’Australia, dal Canada e dai Paesi del Nord Europa” –  conferma Graziella Costa, responsabile del programma – “ma abbiamo studenti ovunque: in Cina, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Argentina, Sudafrica, e la lista continua”.

La soddisfazione più grande è l’integrazione linguistica e culturale, come racconta la studentessa Sophie Grassi della provincia di Verona, che da maggio si trova in Thailandia:

“Per imparare il thai ho deciso di tenere un piccolo libricino da portare con me dappertutto e in cui annoto parole in lingua e la rispettiva traduzione inglese ogni volta che ne imparo una nuova”. Non si tratta più quindi di imparare una sola lingua, ma due.

Scopriamo inoltre che è possibile ottenere dei contribuiti importanti per vivere questa esperienza, perché le opportunità sono veramente preziose per il futuro degli studenti, indipendentemente dal reddito dei genitori.

“Oltre alle borse di studio bandite dall’INPS per i figli dei dipendenti e dei pensionati della pubblica amministrazione” (a metà ottobre uscirà il bando ITACA per il 2018-19), spiega la Dott.ssa Costa, “Mondo Insieme premia gli studenti più meritevoli, che altrimenti non potrebbero partecipare ai programmi, con borse di studio fino a €2.500”.

Non è insolito, infine, che molti Exchange Students decidano di proseguire la loro esperienza di giovani cosmopoliti con altre opportunità all’estero, dagli studi universitari.

Mondo Insieme garantisce borse di studio fino al 70%, per frequentare un’università americana, fino alle più svariate esperienze lavorative a stelle e strisce: Au Pair, Work and Travel, Internship e Training, tutti programmi con un costo molto contenuto.

I giovani italiani hanno un mondo di opportunità davanti a sé, grazie alle esperienze di studio e lavoro all’estero.

Per saperne di più e capire come poter partecipare a questi programmi basta visitare il sito internet www.mondoinsieme.it.

 

 

 

Moda, in passerella gli abiti creati da imballaggi, elementi di computer, canapa e vele da barca

Sustainable Vision è il tema dell’evento di fine anno della scuola di alta specializzazione, l’Istituto Modartech. L’evento sostenibile Modartech Fashion Show 2017  si terrà mercoledì 7 giugno, quando dalle 21 sfileranno le creazioni degli studenti dei corsi. Filo conduttore: l’attenzione per l’ambiente e la progettazione del capo a 360 gradi nell’ottica di un’economia circolare…

Pontedera, 26 maggio 2017 – Ortica, lino, canapa, cotone biologico, rafia, ma anche denim riciclato, zip nickel free, tele ricavate da vele da barca e materiali di recupero: queste ed altre le materie prime su cui gli studenti dell’Istituto Modartech, scuola di alta specializzazione di Pontedera, hanno lavorato per creare abiti e accessori.

I lavori realizzati durante i corsi in design e progettazione della moda, fashion technology, modellista cad abbigliamento, web & graphic design saranno presentati mercoledì 7 giugno, nell’atteso appuntamento con il Modartech Fashion Show, l’evento di fine anno durante il quale le creazioni dei giovani talenti sfileranno in passerella, e saranno protagonisti di shooting fotografici fin dal pomeriggio.

La serata si aprirà ufficialmente alle ore 21, con la sfilata e le interviste ai protagonisti dello show nell’ambientazione post-industriale del complesso che ospita l’Istituto Modartech e il Museo Piaggio. Prevista la partecipazione di fashion blogger, imprenditori, aziende, rappresentanti delle Istituzioni e della stampa specializzata. L’evento proseguirà con un djset fino a tarda sera.

Sustainable Vision è il tema ed il filo conduttore che ha guidato gli studenti nella realizzazione dei progetti.

Così la felpa è tessuta in canapa e cotone bio, nel progetto sviluppato dagli studenti del 2° anno del corso in design e progettazione della moda in collaborazione con il corso di web & graphic design, mentre lo zaino, la borsa a secchiello e la pochette sono ricavati da vele dismesse dalle imbarcazioni non ricolorate o sovratinte in modo da non avere impatto ambientale, completate da corde grezze, tracolle e ganci leftover di produzione.

Sulla scia della storica mostra del MET di New York, dedicata quest’anno alla rivoluzionaria designer di Comme des Garçons Rei Kawakubo, gli studenti del corso in fashion technology hanno pensato a un loro personale tributo, creando una linea ad alto impatto scenografico: gli abiti sono architetture visionarie realizzate con tessuti sostenibili, quali cotone, ortica, canapa, bamboo biologici e da fornitori a Km zero,in colori neutro e nero, così da esaltarne le forme.

A partire dal concetto delle 7R, ovvero Ripensa, Reinventa, Riduci, Riusa, Ripara, Recupera, Ricicla, le studentesse del 3° anno del corso in design e progettazione della moda e del corso fashion design job master hanno dato vita ad una propria collezione, completa di accessori quali scarpe, borse, gioielli e gadget, interpretando il tema dell’economia circolare.

Gli studenti si sono concentrati su tessuti, materiali e abilità professionali particolari: l’espressione della manualità e del territorio è stata così valorizzata da cuciture fatte a mano, capi in pelle conciata al vegetale, tessuti biologici, materiale di seconda mano e scarti di produzione che normalmente vengono conferiti in discarica, rivisti in chiave fashion. Nella realizzazione di alcuni capi in pelle hanno collaborato anche gli studenti del progetto “Fare Moda”, figure specialistiche nell’ambito della produzione di capi di abbigliamento in tessuto e pelle.

Focus anche sull’installazione statica di creazioni realizzate dal corso Modellista CAD Abbigliamento. La classica camicia in popeline di cotone è reinterpretata, esaltando la costruzione del capo: ruches, maniche scultura, inserti di cravatta, lavorazione origami fanno di ogni capo un’opera d’arte contemporanea.

Fondamentali per la realizzazione dei progetti alcune importanti partnership con aziende del territorio, che hanno fornito materie prime e inesauribili fonti d’ispirazione. Waste Recycling ha messo a disposizione degli studenti del corso in design e progettazione della moda imballaggi in plastica, parti di computer, tessuto non tessuto, stracci, pezzi di legno, pelle recuperata da fustelle, scarti di produzione non vendibile, ma anche vecchi occhiali, carta da parati, giornali e lampadine, trasformati in abiti e accessori tutti diversi e dotati di una spiccata personalità, in linea con il progetto SCART sviluppato dall’azienda.

Grazie ad Esanastri gli studenti hanno conosciuto potenzialità e tecniche della stampa con inchiostri ad acqua, in grado di ridurre l’impronta ambientale del processo produttivo. A conferma di un rapporto di collaborazione duraturo con le aziende del territorio, che contribuiscono non solo come fornitori di materia prima, ma partecipano in prima persona al processo di formazione degli studenti.

Focus anche sulla speciale location degli shooting fotografici che si svolgeranno presso la nuova ala del Museo Piaggio che ospiterà a breve l’ampliamento delle collezioni museali dell’Ape, Gilera, etc.. A completare il quadro, il set vedrà la presenza di alcune super tecnologiche biciclette elettriche Wi-bike Piaggio e della bellissima Vespa Red.

“Anche quest’anno Modartech attraverso la creatività dei propri studenti – dichiara Alessandro Bertini, Direttore dell’Istituto – lancia un messaggio forte ed in linea con le ultime tendenze che non riguardano solo la moda, ma l’intero sistema produttivo. Cerchiamo di anticipare i trend di mercato, attraverso la formazione di nuovi profili professionali orientati a tematiche innovative come la sostenibilità e l’economia circolare, anche con l’obiettivo di coinvolgere le imprese mettendole in contatto con i giovani professionisti”.

 “Non c’è innovazione senza sostenibilità – aggiunge Alessandra Carta, Creative Director Modartech – è un argomento attuale da anni, ma non si finirà mai di parlarne. E’ inutile immettere nuovi prodotti sul mercato: i nuovi prodotti devono essere intelligenti. Ed è bene che gli studenti si confrontino fin da subito con la scelta di materiali sostenibili e strategie produttive per sprecare il meno possibile, come hanno fatto in questo progetto, e si prendano la responsabilità di essere designers e innovatori sociali”.

 Il Fashion Show è realizzato dall’Istituto Modartech in collaborazione con il Comune di Pontedera e Fondazione Piaggio, con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con Scart, Waste Recycling, Ecofor, Esanastri, Polo Ambientale.

Tra i partner tecnici: Pelletterie Toscane, Confezione Remy, GIT, Industrie Pellami, Sardelli Rinaldo Modelleria, Italtessil, Euromaglia, Eurostick, Lamintess, Ditta Giovanni Lanfranchi, Maeko, Tessilbiella, TEB Tessile Ecologico Biologico, Elevent, MB Vision, Circolo Fotografico L’Occhio Sensibile, Renè Olivier Production, Valdera Video.

I corsi dell’Istituto coinvolti sono: Corso Design e Progettazione della Moda, Fashion Technology, Modellista CAD Abbigliamento, Web & Graphic Design, Fashion Design Job Master.

Per informazioni e per richiedere l’invito riservato chiamare lo 0587 58458,  visitare la pagina http://www.modartech.com/modartech-fashion-show-sustainable-vision-7-giugno-2017.html o scrivere alla mail info@modartech.com.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Istituto Modartech, fashion & communication school

Pontedera, Viale Rinaldo Piaggio 7

www.modartech.com

 

Ufficio Stampa

Francesca Puliti

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francesca@puliti.net

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Insegnamento della religione nella scuola pubblica: necessaria oppure no?

Pescara, 19 aprile 2017 – La piattaforma di dibattito Proversi.it ha pubblicato oggi un testo di approfondimento su un argomento di grande attualità, ovvero l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche italiane.

L’insegnamento della religione cattolica (IRC) è un’istituzione italiana del Concordato, risalente al 1929. In principio un obbligo per tutti gli studenti, oggi è facoltativa, come stabilito nel 1984 dalla revisione del Concordato. Gli alunni che non prendono parte all’ora di religione possono in alternativa uscire dall’aula e dedicarsi ad altre attività, come disposto dalle regole della scuola, senza dover seguire obbligatoriamente un’altra lezione. Gli insegnanti di religione compiono un percorso diverso rispetto ai loro colleghi: terminati gli studi, vengono selezionati dalla Curia che li giudica in base alla condotta morale e li segnala al preside della scuola.

Il dibattito tra i sostenitori dell’ora di religione, ed i suoi oppositori, è oggi vivo più che mai alla luce dei cambiamenti nella società italiana, ormai multietnica e multiculturale. In difesa dell’insegnamento si sono schierati non solo cattolici, ma anche personaggi della cultura laica come Massimo Cacciari, che considera l’ora di religione indispensabile per il bagaglio culturale degli studenti. Della stessa opinione il cardinale Bagnasco e Angelo Bertone, blogger e insegnante di religione.

Dall’altro lato le forti critiche mosse dall’UAAR (l’Unione Atei Agnostici Razionalisti), che propone l’alternativa di un’ora di educazione civica. Contrario si è detto Corrado Augias che non ritiene giusto il percorso all’interno delle scuole pubbliche, così come l’insegnante Andrea Atzeni, che considera l’ora di religione mera variante del catechismo.

Per approfondire l’argomento e partecipare alla discussione in atto basta recarsi alla pagina www.proversi.it/discussioni/pro-contro/141-insegnamento-della-religione-nella-scuola-pubblica o seguire la Pagina Facebook www.facebook.com/iproversiProfilo ed il profilo Twitter www.twitter.com/iproversi dedicati alla piattaforma di Proversi.it.

 

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Per info: info@proversi.it

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Foto utilizzabile solo a corredo della presente notizia:

Insegnamento della religione nella scuola: favorevole o contrario?

Scuola, è ora di cambiare

Roma, 4 aprile 2017 – È da oggi disponibile su Amazon.it “La solita scuola. È ora di cambiare” un libro, di Antonio Balzani, che dà l’opportunità di accedere ad un punto di vista differente per docenti, genitori e ragazzi, che vale molto in tempi di critica alle riforme scolastiche.

Come cambiare davvero in meglio la scuola e come farlo dall’interno?

Il libro risulta così un’analisi impietosa oggettiva e lucida di quello che la società chiede alla scuola e dalla scuola pretende ed esige.

La scuola è pubblica, anche quella privata o privatizzata perché pubblici sono i suoi effetti sull’istruzione e sulla cultura e le conseguenti ricadute sulla società.

“Il libro – dice l’autore – è un atto dovuto, alla memoria di colleghi ed amici scomparsi ed in omaggio a quelli, per fortuna molti,  tutt’ora viventi anche se ormai esterni al mondo scolastico cui hanno prestato intere vite professionali”.

È un omaggio alle infinite discussioni, ai confronti, alle pratiche attuate con risultati non sempre quelli attesi.

Un omaggio comunque a chi ci ha provato e ci prova in continuazione perché insegnare non è un mestiere o meglio non è solo un mestiere ma partecipazione e coinvolgimento totale.

Dal libro deriva quindi il ringraziamento ed il ricordo dei ragazzi, gli eterni ragazzi quindici-diciottenni che credendo di essere semplicemente costretti a frequentare per imparare con fatica e sacrificio, vivono a scuola una parte importante della loro esistenza.

La gratificazione di un loro ricordo e di un loro riconoscimento dopo anni e l’apprendere che molti hanno superato i maestri o comunque trovato la loro via con soddisfazione, è la ricompensa migliore.

La scuola è il mondo degli adolescenti. Cosa vogliono, cosa gli serve? Come vedono la scuola?

Mi hanno insegnato tanto, io invece non potendo insegnargli nulla ho solo potuto permettere a tutti loro di imparare  qualcosa” ” ribadisce l’autore.

La lettura drl libro permette di entrare in contatto con una critica costruttiva ed oggettiva sia alla scuola, così com’è e come si potrebbe pensarla, che alla società, della quale rappresenta una parte essenziale.

Questo l’indice dei contenuti relativo all’edizione in Formato Kindle del libro:

  • TEMPI CHE FURONO
  • TEMPO FA
  • LA SCUOLA E’ UN MONDO
  • UTENTI
  • CONSEGUENZE SOCIALI
  • LA MASSIFICAZIONE
  • POMPOSITA’
  • QUANDO È TROPPO, È TROPPO!
  • L’ETA’ FUNZIONALE
  • LA VALUTAZIONE
  • CAPIRE I RAGAZZI
  • LA PERCEZIONE DEGLI INSEGNANTI
  • LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
  • I PROGRAMMI
  • BAMBINI PER SEMPRE
  • EFFICIENZA ED EFFICACIA
  • IL MESTIERE
  • LA PERCEZIONE DELLA SCUOLA
  • LA FONTE DEL POTERE
  • INSEGNANTE/STUDENTE
  • IDIOSINCRASIA:
  • FARSI VALUTARE DAGLI STUDENTI
  • LE GITE DI ISTRUZIONE
  • I VALORI
  • VOGLIA DI STUDIARE
  • LE VERIFICHE
  • GLI STAGES:
  • LA POSIZIONE DEI SINDACATI.
  • LA RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA
  • LA DIFESA DEL PERSONALE

Il libro è disponibile su Amazon al link https://www.amazon.it/solita-scuola-%C3%88-ora-cambiare/dp/8822898095/ref=sr_1_1.

Per notizie sull’autore invece visitare il sito internet www.antonio-balzani.it.

 

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Vacanze lavoro: partono le selezioni per Estate INPSieme

Partite le selezioni per la ricerca di giovani interessati a vacanze lavoro da impiegare come Team Leader nelle vacanze studio Estate INPSieme in Europa…

Milano, 10 marzo 2017 – Sei giovane, conosci le lingue e cerchi una vacanza lavoro per l’estate? Sprachcaffe International sta ricercando giovani motivati da impiegare come Team Leader durante le vacanze studio per ragazzi Estate INPSieme nelle proprie scuole in Inghilterra, Francia, Germania e Malta.

I giovani selezionati dovranno parlare bene l’inglese e la lingua del Paese per il quale vogliono candidarsi e dovranno essere motivati, socievoli, responsabili oltre che avere già esperienza nel campo. Le mansioni del Team Leader sono:

  • Supervisione degli studenti durante il loro soggiorno studio
  • Organizzazione e assistenza durante il programma di attività
  • Accompagnare gli studenti durante le escursioni e le attività da programma (durante il giorno e di sera)
  • Organizzazione dei meeting informativi
  • Essere disponibili anche durante le ore di corso di lingua e durante i pasti
  • Organizzazione dei transfer da/per l’aeroporto
  • Essere disponibili all’ascolto di ogni studenti in qualsiasi momento (anche di notte)
  • Informare la sede di Sprachcaffe Francoforte in merito ad eventuali problemi che si possono verificare

Requisiti

  • Minimo 21 anni – Massimo 30 anni
  • Ottima conoscenza della lingua locale
  • Dinamico, sportivo e creativo
  • Motivato e pronto alle sfide
  • Amante dei viaggi e delle lingue straniere
  • Esperienza in supervisione e intrattenimento per ragazzi
  • Altro: certificato del casellario giudiziale + corso di primo soccorso completato prima dell’inizio del lavoro.

Le candidature corredate di CV e lettera motivazionale in lingua inglese devono essere inviate entro il 15 marzo 2017. Per maggiori informazioni sulle modalità di selezione formazione, e dettagli sull’impiego visitare la pagina http://estateinpsieme.sprachcaffe.com/lavora-con-noi.htm.

 

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Tag: vacanze lavoro, vacanze studio, vacanza lavoro Inghilterra, Germania, Francia, Malta

Parte a Roma l’Alternanza Scuola Lavoro: Convenzione tra Istituto d’Istruzione Superiore Luigi Einaudi e Artemisia Spa

Roma, 20 febbraio 2017 – L’Istituto d’Istruzione Superiore Luigi Einaudi di Roma ha stipulato una convenzione con la Altamedica Artemisia Spa per il Progetto Alternanza Scuola Lavoro.

L’Istituto d’Istruzione Superiore Luigi Einaudi, nato nel 1962 e ubicato nel cuore del quartiere San Pietro, è un istituto professionale per i servizi commerciali, indirizzo grafico, Socio Sanitario e Turistico. L’impegno della comunità scolastica è avvicinare la scuola al mondo del lavoro istituendo un armonioso circolo virtuoso tra scuola, imprese e territorio.

La Altamedica Artemisia Spa, Centro di Diagnosi Prenatale e Medicina Materno Fetale di Viale Liegi 45, a Roma, svolge da anni attività di diagnosi e counseling prenatale e di medicina fetale nonché attività di diagnostica laboratoristica ad elevato livello tecnologico.

La convenzione stipulata (in data 09/02/2017) tra queste due realtà si base sull’attuazione del Progetto Alternanza Scuola Lavoro previsto dal sistema educativo italiano (D. Lgs n. 77/2005).

L’accordo ha le seguenti finalità:

1) attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;

2) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze maturate “sul campo” e spendibili anche nel mercato del lavoro;

3) favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali.

Attraverso l’alternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di complementarità dei diversi approcci nell’apprendimento. Il mondo della scuola e quello dell’impresa/struttura ospitante non sono più considerati come realtà separate bensì integrate tra loro

Dal 20 al 31 marzo 2017, Altamedica Artemisia Spa, in qualità di “soggetto ospitante” accoglierà quattro studenti per un periodo di due settimane consecutive per un totale di 60 ore/alunno (30 ore a settimana).

Le attività didattiche si svolgeranno nelle seguenti aree aziendali:

– Comunicazione/Marketing/Customer Care

– Amministrazione e contabilità

– Accoglienza/Centralino

– Progettazione e applicazione del Modello di Controllo e Gestione Anticrimine di cui al D. Lgs. 231/2001

– Organizzazione, gestione e comunicazione di eventi formativi e convegni

L’attività di formazione ed orientamento del percorso in alternanza scuola lavoro è congiuntamente progettata e verificata da un docente tutor interno, designato dall’istituzione scolastica, e da un tutor formativo della struttura ospitante, denominato tutor formativo esterno. I due tutor elaborano un percorso formativo personalizzato e assistono gli studenti, verificandone il corretto svolgimento.

Al termine del periodo di alternanza scuola lavoro, Artemisia spa, dovrà elaborare una scheda di valutazione per ogni singolo studente verificando le competenze acquisite.

 

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Piano Nazionale della Scuola Digitale, a Castrovillari incontro di informazione, formazione e dibattito

Cosenza, 15 novembre 2016 – Si è tenuta a Castrovillari (Cosenza) un incontro di informazione, formazione e dibattito sul “Piano Nazionale della Scuola Digitale“. La giornata, oltre ad essere stata un momento formativo e di dibattito per il personale già formato (animatori digitali e team), ha perseguito l’obiettivo di presentare ad un più vasto pubblico di docenti e rappresentanti dei genitori, le iniziative in corso nelle varie scuole della rete, e non solo, inerenti il “Piano Nazionale Scuola Digitale”.

“L’evento – sostiene Lucia Abiuso Referente del PNSD dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria – è stato un’occasione per “rivedere” il percorso compiuto l’anno scorso e soprattutto ripartendo dal PNSD evidenziando l’importanza che aveva e continua ad avere “On the Road”: serie di seminari formativi che l’USR Calabria ha promosso in ogni città capoluogo di provincia, sulle tematiche del PNSD”.

Grazie a “On the Road” il percorso formativo si è arricchito delle nuove esperienze maturate dalla scuola e quindi completamente in linea con uno dei tre ambiti in cui deve potersi muovere l’animatore digitale e quindi la scuola tutta. È infatti, assolutamente necessario creare una community e lo si può garantire se si stringono alleanze e se si promuovono nuove esperienze.

La disseminazione delle “buone pratiche” la si può garantire se c’è chi se ne fa carico e “l’ascolto permanente” alle reti di scuola è un impegno che USR si è già assunto a prescindere, al fine di mettere in sinergia concretamente  il lavoro delle scuole, ciascuna con le proprie peculiarità con tutte le altre.

E’ assolutamente necessario abbattere barriere di ogni tipo così da investirne significativamente tutto il territorio!

“L’evento informativo/formativo – conclude l’Abiuso – ha dato opportunità alle scuole di incontrarsi arricchendosi ciascuna del valore dell’altra attraverso anche specifiche esperienze che hanno messo in risalto l’efficacia e il ruolo educativo”.

Con gli studenti, protagonisti del loro personale percorso formativo, essendone fruitori coscienti e di conoscenza consapevole,  si è anche discusso aprendo al dibattito al pomeriggio.

Il programma dell’evento, infatti, ha determinato due momenti formativi importanti:

 il primo al mattino decisamente più specialistico perché rivolto ai docenti;

mentre nel pomeriggio le tematiche dei vantaggi, come anche delle insidie della rete, hanno consentito di aprire alle famiglie cercando di evidenziare una linea comune di promozione di conoscenza consapevole e di prevenzione ai rischi della rete attraverso progetti quali “Generazioni Connesse” promosso da MIUR e Polizia di stato, finalizzato a educare i ragazzi alla vita in agorà virtuali e prevenendo i disagi e i pericoli che la rete determina.

Pericoli a cui neanche gli adulti sono indenni e che dovrebbero aiutare a riflettere in ragione di una educazione che, al di là delle nostre scelte, è permanente”.

 

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Rivoluzione Scuola: da oggi il “Prof” dà lezioni online

Sono sempre di più i professori che non riescono a trovare lavoro, nonostante le continue riforme della scuola. Da oggi però il web offre loro una possibilità lavorativa in più: grazie a piattaforme online come Professorionline.com, gli insegnanti con abilitazione ed esperienza hanno la possibilità di essere inseriti in un team selezionato di docenti, lavorando con gli studenti via web. Sessioni di lavoro, lezioni e ripetizioni saranno svolte tutte via internet, senza spostamenti logistici…

Roma, 29 ottobre 2015 – “Gli Insegnanti e la Buona Scuola”, questo il must tanto utilizzato sia come vessillo che come scudo da parte delle Istituzioni, che nel pieno della sua applicazione continua a mettere apprensione alla nutrita schiera di insegnanti.

Per lo stuolo di insegnanti che finora, anno dopo anno, anche per più lustri, hanno lavorato per ottenere punteggi, hanno aggiunto abilitazioni, specializzazioni, frequentato corsi di aggiornamento e Master, hanno resistito a questi tempi senza certezze sul futuro del proprio lavoro, ora si aggiunge solo rabbia e amarezza: confusione, dimenticanze e poca chiarezza sui prossimi sviluppi in tema di ipotetiche assunzioni.

Sindacati, Addetti ai Provveditorati, consulenti del lavoro, tutti quanti alla spasmodica ricerca di risposte concrete da offrire all’esercito dei “precari della scuola”, senza purtroppo essere in grado di soddisfare la pressante richiesta di tutti coloro che brancolano nel buio ai bordi di un possibile “baratro”: quello purtroppo di veder sfumare una chance di lavoro, tanto agognata quanto sudata. Oppure il ricatto: “Vuoi il posto fisso? Lascia tutto, quarantenne, cinquantenne, lascia i figli, il tuo coniuge, i tuoi anziani, vai a pagarti un alloggio (che non potrà che essere misero) e vai a guadagnarti i tanto ambiti 1300 euro a 200..400..600 km di distanza, chi lo sa?”

Troppe incognite, poche certezze, infinite domande, nessuna risposta; questa è la scena che si presenta oggi, una volta aperto il “sipario” del dramma “La Riforma della Scuola” la cui regia è ormai ben nota.

Ecco quindi che realtà private, cavalcano quest’onda d’incertezza, proponendo soluzioni innovative di sicuro sviluppo futuro, offrendo agli insegnanti con abilitazione ed esperienza la possibilità di essere inseriti in un selezionato team di docenti che prestano la loro opera online; sessioni di lavoro/lezione, tutte svolte tramite connessione internet e senza spostamenti logistici da fare. La tecnologia quindi, corre in aiuto in questo caso, per rendere più agevole, per l’insegnante ma anche per gli studenti, la fruizione di sedute di lezione online, con strumenti che utilizzano le nuove tecnologie per la didattica, attraverso le quali poter approfondire, migliorare, e, perché no, economizzare, gli argomenti più complessi delle varie discipline scolastiche.

Tra queste realtà, l’ultima nata in ordine di tempo, è Professorionline.com un servizio per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (“medie” e “superiori”) o universitari, che necessitano appunto di un supporto qualificato per l’approfondimento personale, al fine di perfezionare le loro conoscenze e competenze nelle diverse discipline.

ProfessoriOnLine.com è lo strumento più comodo, immediato ed efficace, rivolto a tutti gli studenti ed alle loro famiglie, quando vogliono preparare al meglio una prova scritta, un’interrogazione orale importante,  l’esame di “maturità”, o che hanno difficoltà in qualche materia scolastica e intendono recuperare un’ insufficienza o un “debito formativo” con l’ausilio di un docente abilitato in  quella disciplina, con cui si dialoga dal vivo Online, in audio e video.

Le lezioni online sono svolte “in diretta” con l’insegnante, utilizzando un semplice ambiente online con collegamento dal vivo in audio-video con il proprio docente, dotato delle più comuni funzioni interattive di formazione a distanza tra le quali videoconferenza, chat, condivisione di files e applicazioni, per una vera e propria aula senza difficoltà di spostamenti e senza orari.

Ci si augura, a questo punto, che nuove iniziative di imprenditori italiani, occupino uno spazio importante per dare solidità e certezze al nutrito mondo del precariato scolastico italiano.

 

 

 

 

 

Il nuovo anno scolastico riparte con gli “studenti al centro”.

Disponibili in ebook due testi fondamentali, e introvabili, della moderna pedagogia…

Milano, 15 settembre 2015 – L’anno scolastico è appena partito e c’è ancora tempo per fare qualche approfondimento che sicuramente porterà beneficio a tutti gli operatori scolastici.

Ancora una volta KKIEN Publishing International presenta alcune proposte editoriali che vogliono avere l’obiettivo di far riflettere sui veri protagonisti della scuola: gli studenti. E lo fa proponendo due “evergereen”.

Il primo ebook è di Ivan Illich: Descolarizzare la società. Questo “classico” della pedagogia ruota attorno ad alcune domande: La scuola, così come la conosciamo finora, ha raggiunto o fallito il suo scopo? I curricula scolastici sono costruiti attorno alla “vita reale” o sono espressione di un sapere slegato dalla realtà? Descolarizzare la società è stato solo uno slogan o un’anticipazione del futuro?

Illich ci ricorda qual è il soggetto che dovrebbe essere al centro della vita scolastica: lo studente, aiutato a costruirsi una coscienza critica e una capacità di analisi e sintesi della realtà.

Illich prefigura una società svincolata dal solo apprendimento che avviene all’interno della scuola, anticipando quanto verrà poi definito in termini di “apprendimento informale, non formale, esperienziale”.

La cultura e la crescita dell’uomo non avvengono solo nelle strutture formali, ma il grande messaggio che Ilich ci consegna è quello di fare della nostra vita un teatro dell’apprendimento all’interno del quale ognuno, senza vincoli formali, possa essere di aiuto e sostegno all’altro, una civiltà dove la convivialità è la “cifra” del vivere comune.

Seguendo la linea dell’apprendimento esperienziale, presentiamo il testo di John Dewey: Il mio credo pedagogico. Alla sua uscita, questo testo divenne il “manifesto” delle scuole nuove. Per l’epoca fu una fucilata sparata nel mezzo di una palude pedagogica che non riusciva a riconoscere la centralità del soggetto nel processo educativo. Dewey divenne il massimo rappresentante teorico della Scuola progressiva.

Con l’educazione nuova si stava verificando uno spostamento del nucleo attorno al quale ruotano le pratiche educative: dal maestro al bambino. L’esperienza costituisce il punto di partenza di ogni conoscenza e di ogni pratica educativa. L’esperienza per Dewey denota tutto ciò che è sperimentato, tutto ciò che avviene nel mondo, tutto ciò che si prova e si subisce, è una realtà onniinclusiva: comprende quello che è razionale e logico come quello che è irrazionale e inconscio.

I due testi, disponibili in ebook su tutti gli store online, rappresentano due colonne della moderna pedagogia e ogni insegnante, dirigente, operatore della scuola, dovrebbe averli a disposizione per ricordare sempre le sue motivazioni all’insegnare.

Per informazioni scrivere a info@kkienpublishing.it o visitare il sito web www.kkienpublishing.it

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Grandi aziende cercano grandi talenti a Tor Vergata

campus&leaders&talents 2014

Hai talento? Vuoi essere il nuovo leader di domani? Il 22 ottobre partecipa alla settima edizione di Campus&Leaders&Talents, il Career Day organizzato dall’Ufficio Laureati Desk Imprese della Macroarea di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

La manifestazione, realizzata in collaborazione con ALET, l’Associazione che riunisce i laureati di Economia a Tor Vergata, ospita anche quest’anno imprese e istituzioni per parlare ancora una volta di lavoro e formazione, ma soprattutto per offrire un orientamento definitivo e un’opportunità di lavoro a quanti parteciperanno all’iniziativa. Durante la manifestazione, infatti, gli studenti di tutte le facoltà avranno l’opportunità, non soltanto di incontrare i responsabili delle risorse umane delle aziende partecipanti, ma anche di partecipare ai seminari di orientamento tenuti dalle aziende e ai primi colloqui di lavoro. L’evento è aperto ai laureati e agli studenti di tutte le università!

Questo l’elenco delle aziende finora aderenti:

AbbvieBNL BNP ParibasCalzedoniaDeloitteEYHiltiKPMGLidlMcKinsey&CompanyPostemobile • PriceWaterhouseCoopersRCI BanqueRenault ItaliaRenault Retail Group • SACE • Wind

In più, quest’anno è previsto anche un grande workshop dedicato alle nuove imprese emergenti.

Per partecipare al career day, registrati su www.aleteconomia.it/campus/settima-edizione/registrazione.html

Main partner dell’evento: Jobadvisor. Media partner: Lavorare, Metro, Youniversity.

Consulta il sito web ufficiale della manifestazione www.aleteconomia.it/campus per tutti gli aggiornamenti!

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