Como, 11 ottobre 2022 – Domenica 9 ottobre al Torchio di Palanzo, con vista sul famoso Lago di Como si sono sposati Alessia Bianchi, conosciuta come Lalessiuccia e Chef Molon, Executive Chef allo Sheraton di Como.
L’evento è stato un tributo per il Made in Italy, con tema una storica sagra di paese,il mood il sempre verde Jeans e gli abitiesclusivi firmati Tosetti Brand
Un evento studiato anche per rivalutare il comasco con il Crotto protagonista, in un contesto completamente Made in Como, e invitati arrivati da tutto mondo per assistere al matrimonio tra lo Chef e l’Influencer.
Carlo Molon, veneto di adozione lombarda, come ama definirsi lui, è l’executive chef dello Sheraton Lake Como e ama unire la cultura del territorio alle influenze orientali eredità dei suoi numerosi viaggi.
Alessia Bianchi, conosciuta come Lalessiuccia influecer e bloggercon un Motto“Mangio Bevo e Te lo Racconto”.
Per dodici anni ha ricoperto il ruolo di Human Resource Specialist. Poi ad un certo punto qualcosa è cambiato in lei è nata la voglia di seguire la sua passione dando un senso alla qualità della vita.
Èdiventata così blogger nel 2011 con il blog “Dolcezze di Nonna Papera” e influencer del settore. “Mangio, bevo & te lo racconto” è ormai diventato anche il suo motto.
Tanti gli ingredienti vincenti dell’evento a partire da “La Sagra del Torchio”, con 50 anni di storia per raccontare e far rivivere un paese e le sue tradizioni.
Per poi arrivare a Monica Gabetta Tosetti, cuore della Tosetti Brand e Director Marketing del Brand.
Una unione di menti creative che ha dato vita ad un evento geniale ed indimenticabile, orchestrato da Alessia e lo Chef.
Gli abiti studiati attentamente dall’Atelier Tosetti rappresentavano al meglio lo spirito della festa, e le tante prove fatte da Alessia in Atelier, hanno entusiasmato e incuriosito migliaia di spose e di influencer del settore Food, chele seguivano e commentavano attentamente.
Uno dei dettagli dell’abito di Alessia e Carlo, oltre al corpino di cristalli ricamato a mano, della gonna di un tono blush per richiamare i colori della location e il papillon e gemelli in legno, sono stati i ponci, in una lana grezza di un colore e lavorazione che si abbinavano perfettamente con il Mood.
Como, 22 settembre 2022 – Le serie tv e le fiction ci mostrano donne che si recano in atelier con le mani nei capelli perché non trovano il loro abito da sposa ideale. Poi, come per magia, i conduttori di queste trasmissioni sfoderano le loro migliori rimanenze di magazzino e la sposa finalmente si commuove, davanti a veli, bouquet e lustrini.
Perché l’abito da sposa è considerato l’abito dei sogni?
Le origini dell’abito da sposa
Cominciamo con il dire che l’abito da sposa è un elemento che culturalmente ci è stato tramandato per generazioni. Tutte le nostre ave si sono sposate con un abito che le distinguesse dal resto della folla, e dalle altre invitate a nozze.
Si indossava l’abito da sposa anche nell’Antica Grecia, che consisteva in una tunica chiara, impreziosita con corde sulla vita e fiori di mirto, sacro ad Afrodite, sul capo.
Da allora, ogni epoca ha avuto il suo abito da sposa e le sue usanze per propiziare l’unione tra marito e moglie.
La differenza con il periodo attuale risiede nella scelta dell’abito: un tempo, e ancora oggi in molte culture, l’abito da sposa veniva imposto o dalle usanze dell’epoca, oppure dalla famiglia della futura moglie.
Una volta, soprattutto nelle culture meno evolute, non si creavano abiti su misura per ogni singola sposa, ma si donavano alle fanciulle degli abiti tradizionali, oppure quelli indossati dalle ave. Oggi, invece, la sposa è libera di decidere ogni aspetto del suo matrimonio, soprattutto riguardo l’abito.
Può decidere di indossare un abito da sposa tradizionale, moderno, corto o lungo, scollato o accollato, con giochi di tessuti o di luci, bianco o colorato. Insomma, oggi le spose hanno maggiore libertà, ma anche più responsabilità, in quanto nessuno offre loro indicazioni sull’abito che possono indossare e la troppa scelta spesso le mette in agitazione.
La scelta dell’abito è un momento magico
Il matrimonio è un momento unico e irripetibile nella vita di una donna e merita un abito che la faccia sentire bellissima. Si può scegliere una location mozzafiato, un mezzo di trasporto originale, delle attività per coinvolgere gli invitati, ma ciò che attirerà sempre e comunque l’attenzione di tutti sarà l’abito da sposa. Questo è il secondo motivo per cui questo deve essere l’abito dei sogni di una donna.
La scelta dell’abito deve essere affrontata con gioia, ma anche con attenzione, in modo da risplendere nel giorno più bello della vita di una moglie.
Come scegliere l’abito da sposa dei sogni
Per aiutare le giovani spose a capire qual’è l’abito giusto per il loro matrimonio abbiamo chiesto a Monica Gabetta Tosetti, esperta di moda e bellezza e proprietaria con il marito Giovanni dello storico Atelier Tosetti di Como, famoso nel mondo per i suoi abiti da sogno.
“Ormai, quando una donna si sposa, il pensiero più ricorrente è dedicato all’abito. Fin da bambine ci dicono che l’abito da sposa è importante, è il protagonista della cerimonia e tutti gli invitati non aspetteranno di vedere altro che questo particolare. Per questo le spose non possono sbagliare sulla scelta dell’abito del fatidico giorno” ci spiega Monica Gabetta Tosetti.
I 5 migliori consigli sulla scelta dell’abito da sposa giusto
Passiamo ora ai 5 migliori consigli di Monica Gabetta Tosetti per scegliere l’abito da sposa dei sogni:
1. Affidati a un atelier professionale, che venda gli abiti delle migliori firme, ma che possa anche intervenire per creare un abito su misura per te, adatto al tuo fisico e alle tue esigenze. Tosetti Como dal 1927 realizza abiti su misura per le spose più creative e distribuisce capi da sposa e sposo ideati dai migliori stilisti della scena italiana e internazionale;
2. Porta con te poche persone quando scegli l’abito da sposa, ma che ti vogliono davvero bene e hanno gusto. Evita di farti seguire dalla folla di amiche entusiaste che rischiano solo di mandarti in confusione;
3. Sfoglia riviste di moda per sposa e individua i dettagli di ogni abito che ti piacciono;
4. Scegli l’abito in base al tuo matrimonio: è in linea con il tema? E’ comodo? Ti obbliga a fare un cambio d’abito? E’ troppo delicato?
5. Scegli l’abito ascoltando bene le tue emozioni. Alle tue damigelle o alla mamma potrebbe non piacere il tuo abito da sposa, ma se ti emoziona, allora è quello giusto. Guardati bene allo specchio prima di decidere: ti piace come ti sta? Valorizza il tuo fisico? Rappresenta il tuo stile? Ti senti a tuo agio?
Se la risposta è sì, allora hai trovato l’abito da sposa giusto!
Como, 6 settembre 2022 – Quali saranno le tendenze che caratterizzeranno il prossimo anno il mondo del wedding? Quali abiti da sposa faranno sognare le spose nel loro giorno più bello?
Dopo ben 2 anni di pandemia si torna a sognare: l’80% dei matrimoni è stato annullato tra il 2020 e 2021 e ora bisogna recuperare. Le cerimonie risultano così più ricercate, sfarzose e festose e il protagonista indiscusso è sempre l’abito della sposa.
Le collezioni 2023, presentate alla Milano Bridal Week 2022 a inizio aprile, hanno mostrato nuovi trend che seguiranno le trepidanti spose il prossimo anno.
LE TENDENZE SPOSA DEL 2023
Vediamo quindi quali saranno le tendenze abito da sposa nel 2023.
Tradizione che sopravvive
Sembra non scomparire mai del tutto l’abito bianco, tradizionale, semplice e con piccoli dettagli che stupiscono. Le gonne ampie la fanno da padrone, mentre la parte superiore dell’abito viene mantenuta semplice e formale, senza eccessi, scollature e troppi dettagli.
Regnano il pizzo, lo chiffon e l’organza, che vanno a caratterizzare abiti semplici, accompagnati da strascichi e veli sul capo. La sposa tradizionale sembra sempre quella più apprezzata nel mondo wedding e noi pensiamo che non ci sia nulla di più elegante e incantevole della semplicità.
La sposa ribelle
Abito bianco? No grazie. Spiccano sulle passerelle della Milano Bridal Week 2022 proposte in toni avorio, sabbia e nero. La tradizione viene così spezzata, a favore di una sposa che sa cosa vuole e la ottiene.
Gli abiti da sposa colorati sono ideali per le spose giovani che vogliono esprimere la loro personalità, unica e originale.
Bentornati anni ‘80
Ti ricordi l’abito indossato da Lady Diana al suo matrimonio nel 1981? Era immenso, ma anche romantico, con quel gusto di altri tempi. Oggi, gli abiti da sposa anni ‘80 tornano di moda.
Gli stilisti riprendono soprattutto le maniche a sbuffo, che sembrano piacere alla sposa moderna. Apprezzano poi il color avorio, che dà quel tocco vintage, ma anche le balze, i lustrini, i corpetti, le perline.
Romanticismo a gogò
Fiocchi, fiocchetti, pizzi, motivi floreali, farfalle e altri piccoli dettagli caratterizzano gli abiti da sposa 2023. La tendenza è dedicata a quelle spose romantiche che non rinunciano a vivere la loro fiaba. Sognano fin da bambine il giorno del loro matrimonio e desiderano sentirsi delle vere principesse.
Piacciono poi molto i brillantini e gli Swarovski, per un tocco di luce che attira tutta l’attenzione.
La Jumsuite, o il completo pantalone
Comodo, giovanile e anticonformista, l’abito da sposa a pantalone sembra tornare in auge in mille forme diverse. Si va dallo Smoking bianco semplice, decorato con motivi in pizzo o inserti che danno un tocco di luce, fino alla tutacon ampia pantaloni.
Piacciono molto le asimmetrie, con sopralunghi nella parte posteriore. Si osa con le lunghezze, scoprendo o coprendo porzioni di gamba e creando quell’effetto curioso che qualsiasi sposa cerca.
Il pantalone piace per la sua praticità, ma anche perché si adatta bene alle giornate più calde. Non necessita di un cambio d’abito ed è ideale per le donne che vogliono valorizzare le loro forme.
La classe non è acqua
Infine, gli stilisti offrono in passerella abiti dalla classe interminabile. Tornano di moda i lunghi guanti bianchi, il gioiello ricercato, le forme bilanciate e le scollature raffinate. Gli abiti da sposa del 2023 saranno dedicati alle donne che cercano l’eleganza in ogni dettaglio. Sono pensati per le più giovani, ma anche per le signore che non badano all’età, sentendosi sempre bellissime e pronte ad affrontare qualsiasi sfida.
Questi abiti rifiutano l’eccesso, ma raccontano un’eleganza di altri tempi che, forse, non tramonterà mai.
Conclusioni
L’estate è finita e il 2023 ci raggiungerà in un batter d’occhio. E’ arrivato quindi il momento di scegliere l’abito da sposa perfetto e prepararsi alle proprie incantevoli nozze.
“Settembre è sempre un mese ricco di matrimoni. Tuttavia, le spose sanno bene che la ricercadell’abito perfetto non è immediata: servono prove e valutazioni ed ecco perché conviene cominciare da subito a scoprire i nuovi abiti da sposa 2023”, spiega Monica Gabetta Tosetti, titolare insieme al marito dell’atelier e del brand Tosetti a Como.
“A chi è in procinto di convolare a nozze noi consigliamo sempre un’occhiata alle diverse collezioni di abiti da sposa alla moda, dei migliori stilisti. Fatto questo noi poi consigliamo al meglio i futuri sposi, nel nostro atelier di Como, in modo da ottenere un abito da sposa su misura”, continua Monica Gabetta Tosetti.
“In Tosetti Como realizziamo dal 1927 abiti Tailor Made e Made in Italy, personalizzati sulle esigenze di ogni sposa. Oltre ad abiti dei migliori stilisti, donando a ogni donna lo stile e la classe che merita”, conclude Monica Gabetta Tosetti”.
Abito sposa 2023 TosettiAbito da sposa 2023 TosettiAbito da sposa 2023 Tosetti
Como, 4 luglio 2022 – Il pugile Clemente Russo, reduce di recente dall’Isola dei Famosi ha scelto per i suoi outfit televisivi una linea uomo in seta rigorosamente ”Made in Como”. Si “Made in Como”, non Made in Italy, perché si parla delle preziose e rinomate sete Lariane, prodotte rigorosamente nel comasco.
La linea scelta dal famoso sportivo è del brand Tosetti, gestito dalla fashion stylist Monica Gabetta Tosetti e la sua famiglia.
Se, fino a pochi anni fa, l’attenzione era riservata esclusivamente ai vestiti femminili, negli ultimi tempi anche l’uomo ci tiene moltissimo a curare nei minimi dettagli il suo look.
Per questo motivo l’atelier Tosetti di Como, ha dedicato una linea esclusiva di abiti da sposo e da uomo, tra cui alcuni capi indossati in televisione dal pugile Clemente Russo per le puntate girate negli studi Mediaset dell’Isola dei Famosi.
Tosetti ha proposto dei look estivi uomo molto speciali ed eleganti, con una particolare caratteristica: togliendo la giacca nei caldi pomeriggi d’estate l’immagine dell’uomo resta comunque elegante e distintiva.
Per non parlare degli abiti da sposo, nei colori tendenza, blu e nero, ma sempre con il tocco di eleganza che non deve mancare ad un abito di questo tipo.
La famiglia Tosetti l, ed il loro atelier, sono ormai un brand riconosciuto nel mondo, e diversi personaggi dello spettacolo, per l’esperienza e la capacità di assicurare un look uomo impeccabile, con un’attenta selezione dei migliori abiti per uomo Made in Italy, è perché no, Made in Como.
L’artista senza volto chiede la mano ad Antonella Mosetti, per convolare a nozze sul metaverso.
Torino, 21 giugno 2022 – L’artista torinese Colline di tristezza, noto in Italia per la proposta delle rage room in scuole ed ospedali, lancia la sua proposta di matrimonio a tempo per Antonella Mosetti.
Il non-cantante senza volto chiede la mano della showgirl italiana per convolare a nozze sul metaverso. Si tratterebbe di un matrimonio di un mese non nel mondo reale, ma sul metaverso.
Proposta di matrimonio sul metaverso
L’artista dichiara che Antonella Mosetti è “sicuramente il suo tipo”.
“Non seguo molto il gossip e ho saputo che Antonella era single da mia cugina che segue maggiormente questo filone di notizie. Allora ho pensato di cogliere la palla al balzo e avanzare una proposta di matrimonio. Mi piacerebbe trascorrere del tempo con Antonella anche fuori dal metaverso, ma lontano dai riflettori, perché non voglio apparire, per cui sarebbe possibile in posti nascosti, magari in un bunker sottoterra o in un seminterrato., prosegue l’artista.
L’artista precisa infine che non vorrebbe comunque una relazione stabile, perché “passare tutta la vita con una sola persona” sarebbe per lui “troppo noioso”.
Chi è Colline di tristezza
Colline di tristezza è un artista anonimo torinese, autore di jingle e promotore di iniziative in vari campi, dal veganismo, alla mobilità sostenibile, alla salute mentale al calcio.
Tra le sue proposte più note vi sono la proposta per l’istituzione di rage room e camere del pianto in scuole ed ospedali e quella per intitolare una via di Torino ad Alex Del Piero.
Colline è anche noto per aver provato a vendere la sua verginità a due donne alla cifra di un milione di euro e per l’esperimento su Tinder in cui ha swipato a destra i profili di 10 mila donne senza ottenere un match. Colline di tristezza è anche sceso in campo a favore dell’istituzione di un Ministero della Solitudine e contro il Revenge Porn.
GoVersilia rilancia l’amore in prima linea con il concorso “Love is” per San Valentino.
Pietrasanta, 14 febbraio 2022 – Dopo il grande successo della precedente edizione si rinnova anche quest’anno il motto di GoVersilia per il concorso fotografico e letterario Pietrasanta Love is: perché quando si fanno le cose con il cuore è tutto più leggero.
Love is, l’amore è…L’amore per GoVersilia è sempre in prima linea
Era il gennaio del 2021, eravamo in piena pandemia, quando un gruppo di cittadini si incontrò con l’intento di regalare un po’ di magia parlando d’amore. Un amore inteso in tutte le sue forme, perché non importa chi o cosa si ami, l’importante è dare senso all’esistenza.
“E’ l’amore che muove il mondo” ci ricorda Katia Corfini, una delle menti che hanno contribuito alla creazione di questo progetto nato da un’idea di Giacomo Vannucci, promotore di molte attività tra cui Pietrasanta Cardio Protetta.
Il concorso infatti nasce dal confronto degli amministratori del Gruppo Facebook ”GoVersilia” riguardo a cosa avrebbe potuto portare sollievo in un momento storico non facile e sempre più demotivante. La risposta per loro è stata quella di porre lo scatto fotografico sia sotto il profilo poetico che paesaggistico.
A febbraio, esattamente dall’11 al 21, tornano così gli enormi cuori realizzati da Adamo Pierotti e decorati dai fiori da Giorgio Lazzarini, nei luoghi dove già erano stati posizionati. In più, quest’anno, altri nasceranno, in alcune frazioni del Comune di Pietrasanta, dove lo scorso anno si era sentito maggiormente la mancanza.
Per quanto riguarda il concorso fotografico le date coincideranno con la durata degli allestimenti.
Gli scatti dovranno rappresentare l’espressione del sentimento dell’amore visto con gli occhi dell’autore attraverso fotografie e parole nate dal cuore.
La fotografia od il video dovranno essere inviati alla giuria corredati di un testo poetico anche breve. Non importa se il testo è stato scritto dal partecipante al concorso oppure è stato preso da poesie o prosa di altri autori. Quello che conta è che venga citato l’autore, che il tema sia l’amore e che ci sia correlazione tra lo scatto o il video e le parole. Inoltre è possibile partecipare al concorso anche nella forma interpretativa recitando un testo d’amore ovunque e in qualunque contesto. Il concorso è gratuito e aperto a tutti senza limiti di territorio.
Anche quest’anno Pietrasanta, città d’arte e di cultura, si promuove a città dell’amore. Ritorna la filodiffusione nel centro storico, il coinvolgimento dei commercianti con menù a tema e tante novità tra cui quelle dedicate ai bambini con attività didattica in collaborazione con la Fondazione Versilia – Spazio bambini presso Palazzo Panichi.
E’ d’obbligo un ringraziamento al Comune di Pietrasanta che ospita il concorso ed in particolar modo a tutti i cittadini che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento.
Sarà possibile infine trovare i dettagli del regolamento del Concorso Fotografico e letterario sul Gruppo Facebook GoVersilia oltre ai luoghi dove saranno allestiti i cuori.
Alassio, 31 gennaio 2022 – L’attenzione per la tradizione, ingredienti e territorio, insieme a tanta passione e voglia di innovare “Pane, burro e acciuga” o “acciugotto”, un piatto tipico della tradizione di Liguria. Ingredienti “poveri” e facilmente reperibili nella regione, semplice e gustoso nello stesso momento.
Fino ad oggi nessuno però aveva mai pensato di farlo in gelateria.
A raccogliere la sfida Aldo De Michelis, gelatiere della Perlecò, già nota per diverse creazioni originali e gustose, e Luca Guidetti giovane chef partecipante al programma “Antonino chef Academy 3”.
Una sinergia che ha dato i suoi frutti, al termine di un lavoro abbastanza complicato, ed ancora da perfezionare.
“Si tratta di una creazione gelatiera che mette insieme il croccante del pane che abbiamo scelto senza glutine per non penalizzare celiaci o intolleranti, che abbiamo tostato. Quindi ci siamo dedicati al gelato di pane con l’utilizzo di una quantità minima di zucchero per mantenere il gusto il più fedele possibile rispetto all’originale.
A questo punto abbiamo dovuto pensare alla crema di burro e acciuga. Dopo diversi tentativi abbiamo scelto una crema semifreddo. Risultato? Tre diverse consistenze, a 3 diverse temperature: croccante “caldo”, consistente freddo e morbido semifreddo. Il gusto è molto simile al panino De.co (denominazione comunale) e ci ha lasciato molto soddisfatti, tanto da avere fissato la presentazione ufficiale il prossimo 19 febbraio”.
L’acciugotto diventa dunque un dessert? Sì, ma anche unottimo antipasto frutto della collaborazione tra due mondi vicini: gelateria e ristorazione. Con due protagonisti animati da grandissima passione e amore per il proprio lavoro.
“E’ stato molto interessante lavorare insieme a questo progetto. Credo che entrambi abbiamo “rubato” qualcosa all’altro e da parte mia non vedo l’ora di poter ripetere questo tipo di esperienza” ha affermato lo chef Luca Guidetti.
“L’acciugotto da gelateria è un altro passo in direzione del completamento della nostra proposta che da tempo contempla il gelato gastronomico. Lavorare con Luca è stata una grande scoperta: un ragazzo giovanissimo, umile ma estremamente determinato e pieno di sogni”, ha raccontato il gelatiere della Perlecò, Aldo De Michelis.
L’acciugotto di gelateria sarà disponibile da Perlecò e verrà provato in un numero limitato di ristoranti.
Sarà un dessert o antipasto?
“Provatelo e decidete voi” concludono i protagonisti che hanno firmato insieme la nuova creazione gastronomica, di cui tanto si parlerà nel mondo gastronomico.
L’acciugotto di gelateria nella versione servita al tavolo. In gelateria o al ristorante
Aldo De Michelis, gelatiere della Perlecò firma la creazione dell’acciugotto da gelateria
Aldo De Michelis, e il giovane chef Luca Guidetti, dopo tanto lavoro insieme firmano la creazione dell’acciugotto da gelateria
Aldo De Michelis, e il giovane chef Luca Guidetti, dopo tanto lavoro le tante meritate soddisfazioni
Per la prima volta in Liguria ristorazione e gelateria insieme: Aldo De Michelis, e il giovane chef Luca Guidetti, con la loro creazione dell’acciugotto da gelateria
L’acciugotto da gelateria, una creazione originale e gustosa, assolutamente da provare
Napoli, 25 gennaio 2022 – Forse perché cresciuto tra l’ombra del Vesuvio e i bradisismi di Pozzuoli, forse ed anche perché artista dall’animo inquieto, Gennaro Cannavacciuolo è un moto perpetuo.
Una carriera in continuo movimento la sua, lungo la penisola ed in svariati paesi: Mr. Volare a New York, gli show a Buenos Aires e in tante capitali europee (da Tirana ad Bruxelles, da Tallin a Barcellona), il suo ultimo film internazionale girato tra il Belgio, Lussemburgo e la Francia “Clash of futures”. Un artista ecclettico, capace di passare con agio e classe dal teatro classico alla rivista, dall’operetta al film impegnati, dalle fiction comiche agli show musicali.
Ed anche durante i fermi alternati di questa brutta pandemia, Gennaro Cannavacciuolo non si è perso d’animo: ha ultimato la scrittura del suo prossimo spettacolo su Milva, quando l’indimenticabile artista era ancora in vita, e felice dell’iniziativa ha ripassato il suo inglese e francese già ottimo, iniziando poi questo mese di gennaio con ben 3 spettacoli diversi, due musicali e un monologo tragicomico.
“Le tre verità di Cesira” scritto per lui da Manlio Santanelli, eccelso rappresentante della nuova drammaturgia contemporanea. Una pièce scritta 30 anni fa, ma incredibilmente attuale che ha entusiasmato le platee toscane e tornerà a Milano il prossimo maggio.
Troppo poco però per il vivace artista partenopeo che sarà prossimamente impegnato su 2 set televisivi e con l’allestimento di “Milva – donna di teatro” il cui debutto è stato fortemente caldeggiato dal sindaco di Codigoro l’11 marzo ed a cui seguirà un piccolo tour e 4 giorni al Teatro Ghione di Roma, prima di riprendere a luglio. “Una fortuna in questo periodo dove le cancellazioni sono all’ordine del giorno” afferma.
Artista camaleontico, che sfugge a qualsiasi classifica standard, Gennaro Cannavacciuolo, ben seguito sui socials, è anche curatore di un blog originale che vanta oltre 100.000 lettori e da dove peschiamo questa sua considerazione ispirata a Pavese:
“L’unica gioia al mondo è (ri)cominciare con entusiasmo, sempre e comunque. Perché l’entusiasmo è alla base di tutti i progressi: cominciare significa vivere e la vita è l’unico antidoto alla morte. Io ho scelto di VIVERE”.
Sono l’attrice Francesca Brandi e Beatrice Star, la presentatrice più giovane d’Italia, la nuova coppia dello spettacolo italiano
Roma, 21 gennaio 2022 – Sono l’attrice Francesca Brandi e la piccola attrice e modella Beatrice Star, di soli 7 anni e mezzo, conosciuta per essere la presentatrice più giovane d’Italia, la nuova coppia, inaspettata e non convenzionale, di cui si è tanto parlato le scorse settimane nel mondo dello showbiz romano.
Insieme le due artiste hanno infatti debuttato nella presentazione della “Fashion Opera”, una serata di beneficenza con donazioni in favore dell’AIL, l’Associazione Italiana contro le Leucemie.
L’evento si è tenuto presso il rinomato e storico Hotel Quirinale, nella meravigliosa sala Impero, ed è stata l’occasione per l’attrice Francesca Brandi, toscana di origine, dal lungometraggio sul femminicidio “Una notte” alla fiction Rai “Il Paradiso delle signore”, di sfoggiare la sua eleganza e portamento, che hanno impreziosito la serata di beneficenza.
BEATRICE STAR, LA PRESENTATRICE PIU’ GIOVANE D’ITALIA
Ciliegina sulla torta di “Fashion Opera” è stata la presentatrice più giovane d’Italia, ovvero la piccola attrice e modella Beatrice Star, sambenedettese, scoperta a giugno 2021 dalla stessa Francesca Brandi.
Beatrice è spigliata, intraprendente e determinata a studiare per perfezionarsi per realizzare Il sogno di diventare un’attrice come Sofia Loren.
A differenza di tanti altri “baby” di successo, spesso spinti dai genitori alla carriera, in questo caso è proprio Beatrice ad aver scelto di sua spontanea volontà questo percorso, e con molta determinazione ha convinto i genitori ad accompagnarla e supportarla nel percorso artistico da lei scelto.
LA NUOVA COPPIA DELLO SPETTACOLO ITALIANO
La nuova coppia artistica si era già incontrata durante le riprese cinematografiche del cortometraggio “Life’s moments”, con la regia di Donato Tulliani e nel lungometraggio “The Eyes of the prey”, con la regia di Leonardo Barone.
Beatrice e Francesca sono poi state scelte per condurre insieme l’importante evento di beneficenza romano, dall’event planner di Infiniti Eventi, ottenendo riscontri inaspettati.
Il pubblico della serata ha molto apprezzato infatti la sintonia e la professionalità delle 2 presentatrici, soprattutto per le grandi emozioni che insieme sono state capaci di trasmettere. In particolar modo quando la Brandi ha intervistato le rappresentanti dell’AIL di Roma e Cosenza e quando Beatrice Star ha intervistato Beatrice Spezzano, una delle tante bimbe che si sono esibite allo spettacolo Fashion Opera.
Le due presentatrici sono state vestite per l’occasione con gli abiti degli stilisti Pasquale Bilancio e Raffaella Pignataro, e la loro eleganza, raffinatezza e sensibilità, per le malattie che colpiscono bambini e adulti, hanno emozionato e stupito il pubblico della serata.
Il nuovo progetto musicale degli artisti lirici partenopei Olga De Maio, soprano, e Luca Lupoli, tenore, con un brano tra il pop e il lirico…
Napoli, 17 gennaio 2022 – Si chiama “Niente è niente“, il nuovo progetto discografico del soprano Olga De Maio e del tenore Luca Lupoli, noti artisti lirici partenopei ed internazionali, membri della storica Associazione Culturale Noi per Napoli.
Nel nuovo brano si uniscono i due generi, pop e lirico, e nasce in collaborazione con il noto cantautore italianoPaolo Audino, autore di brani di successo scritti per nomi quali Celentano, Mina, Minghi, Bocelli, e’ uscito e lanciato sotto l’ Etichetta di Kicco MusicI.
Tre artisti che già si erano magnificamente espressi con un altro inedito ”Anche quando non vuoi” (musica di Nando Misuraca), sul tema dell’amore ed in particolare su quello verso la magnifica arte canora e musicale. Ora invece Paolo Audino, come autore sia del testo che della musica, con arrangiamento del M° Paolo Rescigno, ha scritto questo nuovo brano appositamente per le voci e per il timbro di Olga De Maio e Luca Lupoli, dedicandolo ad un aspetto esistenziale molto attuale, un vero e proprio “mantra”: ecco come i due artisti lirici affrontano questa nuova incursione nel genere pop.
”Sono lusingatadalla collaborazione nuovamente con un nome della musica italiana come Paolo Audino che ha scritto per nomi importanti e dal fatto straordinario che per scrivere questo brano abbia pensato alle nostre voci, alla loro duttilità espressiva ed alla timbrica che potesse esprimere nuove emozioni. Una continua ed incessante scoperta con una similitudine all’opera lirica: in un’opera, a teatro, si racconta una storia con scene, costumi e regia, nella canzone ed attraverso un video si racconta una storia, allo stesso modo con musica e testo”, ha detto la sopranoOlga De Maio.
”Anche per me è sempre una nuova e toccante emozione ed esperienza, potermi esprimere e confrontarmi con un timbro da cantante lirico, con note e parole di un linguaggio nuovo, contemporaneo, quello del ” pop”. Si instaura un dialogo con un pubblico “diverso”, magari poco o per nulla abituato al genere lirico, quindi poter impegnarsi in una “mission” appunto quella di porgere questo genere considerato “vetusto” a tutte le nuove generazioni ed ai non “addetti ai lavori ” e di far comprendere quanto possa essere carico di trasmettere valori e messaggi di vita importanti“, ha raccontato invece il tenore Luca Lupoli.
L’autore Paolo Audino ci spiega invce com’è nata la sua ispirazione:
“Seduto al pianoforte le note giravano disordinate nella mia testa ma poi pensando alla voce cristallina di Olga De Maio, hanno iniziato a fluire scivolando ordinate come le perle di una collana sulla tastiera bianca e nera: volevo esprimere qualcosa che ricordasse la ripetizione magica dei mantra, una melodia che potesse sciogliere ripetendola, il valore della parola “niente” che intanto aveva conquistato la mia mente, ed ecco allora sgorgare tra le “rocce” di tutti gli altri pensieri un’idea. Quel torrente che scorre inesorabile e segue il suo corso, la visione dell’amante deluso che decide di allontanarsi e non ripensare a una passione durata il tempo necessario per estinguersi ma… niente è niente per davvero, perché nulla è vissuto “tanto per”, c’è una motivazione dietro una scelta, errata o giusta che sia a segnare il proprio cammino”.
“Succede che questo cammino che per alcuni potrebbe essere stato difficile, per altri facile e ricco di amore, si interrompa in questo al di qua, che siamo abituati a vivere per quel che vediamo, sentiamo, tocchiamo. Il pensiero di questa cesura ci turba soprattutto di questi tempi, in cui la vita ci può apparire come una notte lunga, piena di incognite, senza meta, (ed è Luca Lupoli a dare voce alla seconda strofa). E allora ci sarà sempre una preghierada un vicolo, a elevarsi al di sopra del mondo fino al cielo, sopra al niente che può sembrarci a volte l’esistenza ma che invece non è mai niente: se ognuno guardasse in fondo alla propria anima sarebbe consapevole che una ragione esiste, sempre.
Anche quando non ci si aspetta più nulla e tutto sembra remarci contro, se ci appelliamo al senso profondo dell’essere umano sentiamo crescere un’energia. Quando sentiamo il peso della fatica che comporta vivere, quando siamo a un passo dalla resa possiamo sentire come una voce dentro che arriva dall’infinito per consolarci, a dirci di non aver paura, che le cose possono cambiare e che ci possiamo rialzare, a ricordarci che ognuno è unico e che per questo, niente è niente, mai”.