Gioco d’azzardo: esce “Ragazzi soli”, il cortometraggio sulla ludopatia

Potenza, 17 dicembre 2018 –  Sarà  presentato il 29 dicembre prossimo, in anteprima assoluta, a San Fele (Potenza) il corto “Ragazzi soli”, prodotto dalla Exibarte di Alberto Nigro, dedicato al tema attuale e drammatico della ludopatia. L’iniziativa, sostenuta dai comuni di San Fele, Rapone e dal Premio internazionale cinematografico “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, sarà promossa nelle scuole per la formazione dei ragazzi.

LA TRAGEDIA DEL GIOCO D’AZZARDO IN ITALIA

Il gioco d’azzardo è, purtroppo, un settore economicamente strategico per lo Stato.

In questi ultimi anni gli italiani hanno giocato e scommesso 96 miliardi di euro, il record di sempre: 8% in più rispetto al 2015, 102% in più rispetto al 2008, 668% in più rispetto al 1998. I giocatori hanno recuperato, vincendo, 76,5 miliardi, e perso 19,5 miliardi (di questi, 9 miliardi vanno dritti nelle casse statali: troppo vantaggioso per rinunciarvi, viene da pensare).

È come se ogni italiano avesse una spesa pro-capite per il gioco di 478 euro. L’azzardo premia una minoranza e fa pagare il conto alla maggioranza. Non solo: quando perdi, giochi ancora per recuperare i soldi. Quello che vinci, lo rigiochi per lo stesso motivo. È un circolo vizioso.

A giocare oggi è un italiano su due, almeno una volta all’anno. I giocatori patologici sono 800mila, oltre 12mila quelli attualmente in trattamento, almeno un milione e 700mila quelli a rischio.

Il gioco d’azzardo può essere un divertimento ma il rischio che diventi una patologia è drammaticamente reale.

«Il giocatore non è ancora patologico quando rinuncia al gioco per fare altro», spiega Tiziana Corteccioni, psichiatra e psicoterapeuta.

«Lo diventa quando si distacca dalla vita reale perché completamente assorbito dal gioco, che diventa il suo pensiero costante. Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo del controllo degli impulsi, e comporta, oltre alle perdite economiche, anche disagi psicologici nelle relazioni personali, lavorative e familiari».

L’APPOGGIO DELLA BASILICATA AL CORTO

Le scene del film sono state girate tra San Fele, Atella e i Laghi di Monticchio per una storia che parla di un ragazzo affetto dalla ludopatia, un artista solitario e una ragazza diffidente e ambigua, .

Con gli appoggi istituzionali al cortometraggio la Basilicata conferma, ancora una volta, la sua vocazione per il cinema, e in questo caso per il cinema sociale ed avrà il riconoscimento istituzionale dei comuni di San Fele, Rapone ed Atella, oltre che della XXIII edizione del Premio internazionale “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”.

Il Decreto Dignità aveva fissato il divieto della pubblicità del gioco d’azzardo a partire dal 1 gennaio 2019. Ora un emendamento alla manovra economica lo sposta al 14 luglio.

“Occorre un intervento deciso e non più emendabile da parte dello Stato nella lotta contro questa piaga sociale”, afferma il Sindaco di San Fele Donato Sperduto. “Ringrazio molto il giovane regista sanfelese Alberto Nigro per aver offerto alla comunità lucana e nazionale, attraverso questo cortometraggio girato nel Vulture, l’opportunità di confrontarci su un tema così scottante ed attuale”

IL CORTO SARÀ INVIATO AL GOVERNO

“Invieremo il corto del regista Nigro anche al Governo per dare testimonianza di questo nostro contributo alla lotta verso un’emergenza sociale, culturale ed economica”: a dichiararlo è Mario Esposito, patron del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, centro di produzioni culturali internazionali, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Mibac, che supporta il regista nella promozione e nella distribuzione del cortometraggio. 

 

IL TRAILER DEL FILM CORTOMETRAGGIO

Link: www.youtube.com/watch?v=wnss-od1IxE&feature=youtu.be

 

 

 

 

A San Fele lo spettacolo “Chiare, fresche e dolci acque”

San Fele (PZ), 30 luglio 2018 – Gino Rivieccio sarà a San Fele (Pz) per lo spettacolo “Chiare, fresche e dolci acque”. L’attore napoletano reduce dal grande successo a Dimaro per la Festa del Calcio Napoli farà tappa ora nel paesello lucano delle cascate con uno spettacolo teatro-musicale.

L’appuntamento è a San Fele (Pz) nello storico piazzale Nocicchio per mercoledì 1 agosto alle ore 21.30.

L’iniziativa, ospitata nel cartello estivo dall’Amministrazione comunale per “Saperi e Sapori”, rientra nel calendario nazionale del Premio  “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®, che cura la produzione esecutiva dello show.

“Dal titolo di una canzone del Petrarca, nasce questo spettacolo innovativo ma anche audace. Di rottura. Gino Rivieccio compierà infatti un viaggio letterario, musicale e teatrale serio ed ironico che avrà come metaforico “rumore” di sottofondo quello dell’acqua”, dichiara il produttore Mario Esposito.

Un elemento naturale ed ambientale, che contrassegna fortemente il territorio di San Fele, come le cascate e le antiche gualchiere. Diventerà per questo l’elemento ispiratore di una epopea artistica sorridente, divertita ma anche riflessiva capace di intrattenere il grande pubblico con brani di poesie, canzoni, monologhi del grande attore show-man napoletano che animerà per circa due ore la serata d’estate lucana.

“In questo spettacolo racconto il Sud come lo vedo io, con i miei occhi, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma gli occhi sono quelli di un innamorato per cui come tutti gli innamorati alla fine faccio prevalere i pregi. Mi soffermo in particolare sulle attese dei meridionali, in particolar modi quelli di Napoli e della provincia; noi napoletani siamo abituati ad aspettare qualcuno o qualcosa e questo dimostra una pazienza enorme. Però la pazienza che è un pregio a lungo andare può diventare un difetto, ecco perché esorto le persone del sud a reagire, a ribellarsi alle ingiustizie, ai soprusi, alle discriminazioni di cui spesso siamo vittime. E non è più il momento di dire ” Lassamme fa a Dio”, spiega Gino Rivieccio

Lo spettacolo, attraverso lo strumento del teatro-canzone su musiche dell’arrangiatore Antonello Cascone, passerà, con consapevole ed intelligente virtuosismo misurato, dall’idillio di alcuni temi più intimi che evoca il suono dolce e soffuso di un ruscello fino ad arrivare allo scroscio battente della satira, che evoca il suono del battito dell’antica gualchiera.

“ Questo omaggio teatralmusicale di Rivieccio alla provincia rientra nelle attività del Premio nazionale Penisola Sorrentina cui da anni San Fele è collegata. Oggi possiamo con orgoglio affermare che questa provincia sta vincendo le sue sfide ed uscendo dall’isolamento: una di esse è quella di Matera2019”, commenta il primo cittadino di San Fele Donato Sperduto.

 

 

 

L’attore Gino Rivieccio

A San Fele presentazione di “La chiave del cuore. San Fele tra arte, fede e leggenda”

È dedicato al sud tra fede e leggenda il nuovo libro di Anna Maria Gargiulo, la scrittrice sorrentina vincitrice del Premio “Penisola Sorrentina” e del “Capris San Michele”.

Potenza, 23 luglio 2014 –  Si intitola “La chiave del cuore. San Fele arte fede e leggenda” il nuovo libro della sorrentina Anna Maria Gargiulo, edito dal Comune di San Fele, piccolo centro della Basilicata famoso per le sue cascate (chiamate nel dialetto locale Uatteniere) ma soprattutto per aver dato i natali a San Giustino De Jacobis, missionario partito da Napoli per andare ad evangelizzare l’Etiopia.

Il libro indaga le tradizioni, il paesaggio, la cultura, la fede tra spiritualità, leggenda, magie. Un saggio di antropologia culturale in un territorio gremito di simboli e di suggestioni.

“Mi auguro che questo libro possa aiutare a conoscere la nostra comunità, le nostre radici e le nostre bellezze incontaminate”, afferma il Sindaco di San Fele Donato Sperduto.

Anna Maria Gargiulo vive in Penisola Sorrentina. Esperta di politiche sociali, esorcista, docente, ha diretto diverse strutture assistenziali per gli anziani.

Il suo nuovo pamphlet sarà presentato a San Fele nel pomeriggio di martedì 24 luglio, alla presenza del Vescovo della diocesi di Melfi, Rapolla, Venosa, Mons. Ciro Fanelli.

“Rivolgo il mio plauso all’Amministrazione comunale nelle persone del sindaco Donato Sperduto e dell’Assessore alla cultura Raffaella Carlucci che, insieme con il coordinatore del progetto Antonio Bruno, hanno voluto affidare a un’eccellenza della penisola sorrentina, come la Gargiulo, questa ricerca a metà strada tra la letteratura etnoantropica e il sentimento.            Come diceva San Giustino de Jacobis, la parola diventa la chiave del cuore, per aprire porte di memoria e di futuro ”, dichiara Mario Esposito, patron del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, il prestigioso riconoscimento internazionale di cui Anna Maria Gargiulo è stata insignita insieme con il premio “Capri San Michele” per i suoi lavori saggistici sui temi del sociale e della fede.

 

Premio San Fele d’oro, tra cultura, spettacolo e sorpresa su Michele Emiliano

Spettacolo di qualità ed alta cultura in scena nel piccolo paese lucano. Premiato il reumatologo di fama internazionale Ignazio Olivieri. Durante lo spettacolo un inatteso fuoriprogramma per l’onorevole Piero Lacorazza (pd) che riferendosi a Michele Emiliano dice: “si può ballare senza inciampare”, e improvvisa un momento di danza con una delle artiste: il video del ballo…

San Fele (Pz), 10 aprile 2917 – Grande successo a San Fele (Pz) sabato scorso 8 aprile nella Chiesa madre  per l’evento “San Fele d’oro”, promosso dall’Amministrazione comunale di San Fele ed inserito nel cartello nazionale della ventiduesima edizione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito” ®, festival di premi itineranti di cultura e spettacolo diretto da Mario Esposito.

Tre soprano dal nome suggestivo “Loving” (che rimanda all’Amore inteso come forza primigenia dell’uomo, Spirito e Bellezza) si sono esibite in un concerto splendidamente diretto dal Maestro Antonello Cascone con gli interventi teatrali di Piero Pepe, attore che ha recitato per oltre cinquant’anni accanto a mostri sacri del Teatro come Roberto De Simone, Patroni Griffi, Eduardo De Filippo e i fratelli Aldo e Carlo Giuffré.

Il “Premio San Fele d’oro” anche per l’edizione 2017  ha rinnovato dunque un successo di valore extra regionale visto che è dal 2006 che nel piccolo paese lucano arrivano grandi nomi della cultura e dello spettacolo per ritirare l’ambito riconoscimento.

Nel corso degli anni si sono succeduti infatti Roberto Vecchioni, Vincent Spano, Daniel McVicar, Claudia Koll, Serena Autieri, Stelvio Cipriani, Vittorio Sgarbi, Alberto Fortis, Rocco Papaleo, Giuliano Gemma, Ugo Pagliai, Francesco Giorgino, Rosanna Lambertucci, solo per citarne alcuni, in un evento che, nelle prime edizioni, accendeva l’estate di San Fele e dell’intera Basilicata.

L’arte, ed in particolare la musica, sono un antidoto sottile alle guerre, alle lacrime; una straordinaria occasione di socialità, di comunione spirituale. I palcoscenici sacri sono difficili per motivazioni di carattere tecnico-acustico  ma sanno restituire una atmosfera di intima e corale partecipazione che non appartengono ai teatri o altri luoghi. Il mio progetto artistico-musicale  si articola su diversi format anche per orchestra e intende unire canto, teatro e per alcuni secondi la danza. La danza è movimento ordinato sul ritmo. Come la musica, di cui ha bisogno, è emozione ordinata da una legge, che dà forma al caos dei sentimenti, e produce armonia. Quando siamo nell’armonia interiore cogliamo, nello stupore, qualcosa di Dio”, dichiara l’ideatore del progetto artistico-musicale, Antonello Cascone, che vanta un ricco percorso artistico come compositore, direttore d’orchestra ed arrangiatore di Andrea Bocelli.

“Speriamo si possa tornare a costruire grandi eventi e grandi progetti anche per le prossime stagioni estive a San Fele. L’estate è il momento migliore per promuovere il territorio e costruire grandi spettacoli di qualità. I grandi progetti necessitano ovviamente di adeguate risorse finanziarie e di una progettazione che ponga a sistema le diverse iniziative del territorio e che sappia muoversi con una strategia di lunga durata. Speriamo che si accresca nel tempo il sostegno da parte delle Istituzioni. Tutti insieme sono convinto che possiamo farcela” è il commento di Mario Esposito, l’ideatore e il direttore artistico del “San Fele d’oro”.

Che sull’edizione appena svoltasi a San Fele evidenzia: “Il riconoscimento è stato assegnato quest’anno ad un lucano europeo, un luminare della ricerca e della reumatologia, Ignazio Olivieri. Dopo una grande mostra tenutasi a Genova dell’artista Giuseppe Leone su cammei conchiglia di Torre del Greco ed inserita come questa sezione lucana nel programma nazionale della ventiduesima edizione itinerante del Premio Festival Penisola Sorrentina Arturo Esposito®  presentato anche alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, il primo riconoscimento dell’edizione 2017 è andato a un uomo del sud in un piccolo paese del sud, emblema di un mezzogiorno che può vincere ed essere competitivo.

Non solo camorra, corruzione, degrado ma anche sud quindi come opportunità, come piccolo angolo del mondo da cui partire per grandi sfide”.  A consegnare il premio all’insigne reumatologo sono stati il sindaco di San Fele Donato Sperduto ed il consigliere regionale del PD Piero Lacorazza.

Quest’ultimo è stato protagonista di un momento assolutamente inedito (un vero e proprio fuori programma). Seduto in prima fila è stato invitato ad un “passo a due” di pochi secondi da una delle soprano durante lo spettacolo.

Il consigliere regionale, che sostiene attivamente nella campagna per le Primarie del Partito Democratico del prossimo 30 aprile il candidato Michele Emiliano, non si è tirato indietro e con intelligenza ha saputo gestire il momento spettacolare, che ha poi postato sul proprio profilo Facebook, al link https://www.facebook.com/piero.lacorazza/videos/1388429231195513, affermando:

“Sosteniamo Michele Emiliano, si può ballare senza inciampare”, con un simpatico ed affettuoso riferimento all’infortunio in cui è incorso il collega di partito Michele Emiliano in Calabria durante il tour per le primarie del Pd, che avrebbe dovuto far tappa anche a Potenza.

 

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Le tre soprano con il direttore d’orchestra Antonello Cascone, l’attore Piero Pepe e (a dx) il direttore del Premio Mario Esposito

 

Il Sindaco di San Fele Donato Sperduto e l’Onorevole Piero Lacorazza premiano Ignazio Olivieri

 

 

 

Il 5 gennaio il “Premio San Fele d’oro”: ospiti le “Loving”, la versione femminile de “Il Volo”

All’assegnazione del premio “San Fele d’oro” anche la bellezza delle Loving, coordinate dal Maestro Antonello Cascone, arrangiatore di Andrea Bocelli. Durante il concerto la consegna del “Premio San Fele d’oro genius loci award” a Ignazio Olivieri

Potenza, 4 gennaio 2017 – Il 5 gennaio alle ore 18.30 a San Fele (Pz), presso la Chiesa di Santa Maria della Quercia, avverrà la consegna del Premio “San Fele d’oro”, istituito nel 2006 dall’amministrazione comunale. Il premio si tiene in sinergia con l’organizzazione del Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”®, rassegna nazionale itinerante di cultura e spettacolo diretta da Mario Esposito che si tiene annualmente con il patrocinio del Senato, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un gemellaggio ormai consolidato tra la Campania e la Basilicata, in nome di un Premio che intende esaltare il territorio e le potenzialità del mezzogiorno.

Il Premio San Fele d’oro, promosso anche quest’anno con il patrocinio ed il contributo della Regione Basilicata, si presenta con un format spettacolo innovativo, scritto dal giornalista ed organizzatore di grandi eventi Mario Esposito.

Quest’anno a ricevere il premio speciale “San Fele d’oro –genius loci” sarà Ignazio Olivieri, eccellenza della reumatologia a livello nazionale ed europeo. La realtà della reumatologia lucana, che ha ormai una storia pluridecennale, rappresenta un settore di eccellenza in cui non solo la gente non ha bisogno di emigrare ma addirittura continua a crescere la migrazione attiva.

Tra i premiati degli ultimi anni si ricordano Giuliano Gemma, Francesco Giorgino, Ugo Pagliai, Serena Autieri, Stelvio Cipriani, Rosanna Lambertucci. Una speciale sezione è dedicata al “genius loci”, ovvero a quei figli della Basilicata che contribuiscono ad offrire una immagine altamente positiva della Lucania.

Il premio quest’anno sarà un Premio-Concerto con l’esibizione delle “Loving: tre soprani, guidate dal M° Antonello Cascone, arrangiatore di Andrea Bocelli, che ha, unito tre soprani dal timbro vocale diverso (Sonia Baussano, Marilena Ruta e la statunitense Erin Wakeman) per proporre un repertorio di classici napoletani e di evergreen italiani ed internazionali.

Al concerto parteciperà anche l’attore Piero Pepe, grande attore di teatro, espressosi in più di cinquant’anni di carriera a fianco di nomi del calibro di Luisa Conte, Roberto De Simone, Eduardo De Filippo, Armando Pugliese, i Fratelli Giuffrè, Carlo Croccolo, Cochi Ponzoni, Mario Valdemarin, Vittorio Caprioli,Giuseppe Patroni Griffi, Isa Danieli, Massimo Ranieri,Sergio Castellitto, Nanni Loy, solo per citarne alcuni.

Le Loving sono la versione femminile de “Il Volo”, spiega il Maestro Antonello Cascone.

Rispetto al soprano classico loro propongono non solo l’opera, ma anche un repertorio di classici napoletani ed evergreen italiani ed internazionali, interagendo con il pubblico che viene coinvolto nell’esecuzione dei brani”.

Antonello Cascone che è pianista,  compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra ha lavorato in varie trasmissioni della Rai, come “Fantastico” e “I Fatti Vostri”.

Ventidue anni fa – racconta il musicista – ho iniziato in Rai la mia carriera: ho diretto cantanti come Massimo Ranieri, Gino Paoli , Mia Martini, Gilbert Bécaud, Fausto Leali, Loredana Bertè, e tanti altri”.

Dal 2006 Cascone collabora, come autore e arrangiatore, con Andrea Bocelli, Katia Ricciarelli e Gino Riveccio.  Il San Fele d’oro si prepara, allora, ad essere un evento-spettacolo promosso dall’Amministrazione comunale per esaltare la Bellezza: quella dei luoghi, dello spirito e dell’arte che unisce popoli e culture.

Puntiamo al binomio Cultura-Bellezza”, commenta il Sindaco di San Fele Donato Sperduto. E aggiunge: “La Bellezza della natura come quella delle nostre Cascate; la Bellezza dell’arte e della musica, ma anche la Bellezza dell’amore per il territorio, per lo studio, per la ricerca e per tutto ciò che nella vita si fa con passione personale e collettiva”.

 

Chiesa Santa Maria della Quercia,

San Fele, 5 gennaio ore 18.30

Ingresso gratuito

 

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Assegnazione del Premio San Fele d’Oro, il 5 gennaio 2017 a San Fele (Pz)
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