Ferrara, 2 ottobre 2017 – La multinazionale americana General Electric ha affidato alla società di ingegneria ferrarese Incico SpA il contratto per la realizzazione di una centrale a ciclo combinato da 700 MW per la produzione di energia elettrica in Axapusco nello Stato del Messico.
Il contratto è stato firmato ieri negli uffici della GE a Baden (Svizzera), dove si trova la Business Unit responsabile degli impianti a gas, alla presenza del presidente ed amministratore Delegato di INCICO, Ing. Giovanni Monini.
Incico, che è tra le poche società italiane a poter vantare un ordine quadro con General Electric Global che le consente di operare in tutto il mondo per l’azienda leader nella produzione di energia, svilupperà in questo caso il progetto delle opere civili e strutturali della centrale in collaborazione con un partner locale selezionato da Incico stessa.
Un nuovo successo per la ferrarese Incico SpA, che recentemente ha acquisito da Bio-on un importante contratto per lo sviluppo della ingegneria di base e di dettaglio del primo impianto di produzione di PHAs che verrà realizzato a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna.
“Si tratta di una nuova importante sfida – spiega Alberto Rizzioli, Direttore Tecnico di Incico Spa – che ci vede nuovamente impegnati in Messico in un momento particolarmente delicato per il Paese, che si trova ancora una volta alle prese con un evento sismico di proporzioni gravissime”.
La Incico, che attualmente è impegnata in numerose iniziative all’estero ed in particolare in Sudafrica ed India, ha completato nel 2015 sempre per conto di GE Baden, una centrale a cogenerazione nella città di Colonia in Germania alimentata a gas ed utilizzata anche come fonte di calore per il teleriscaldamento.
Il progetto EVMII in Messico vedrà impegnato per un anno il team di progettisti INCICO mentre per le attività di supervisione in cantiere la società ferrarese si avvarrà di un partner locale.
Comacchio (FE), 3 agosto 2017 – Riviera, terra di libertà? Si ma di quella negata. “Sono stato minacciato di multa se non avessi abbandonato la spiaggia col mio cane!“, denuncia adirato Antonio Balzani in una lettera pubblica inviata ai media.
Ma andiamo con ordine.
“Tutto è cominciato qualche giorno fa al Lido di Spina, nel “comune di comacchio”. Lo scrivo in minuscolo il nome perché è il massimo che gli posso concedere. Qui la spiaggia è enorme, le concessioni arrivano a non più di 35 -50 metri dal mare e il resto è spiaggia libera e battigia” scrive Balzani.
“In campeggio i cani sono graditi: pagano e sono educati come i padroni. Nelle concessioni altrettanto, i cani sono ospiti graditi. Nei locali pubblici i cani sono sempre ospiti graditi. Nei bar, prima ti offrono una ciotola di acqua poi ti chiedono cosa vuoi.
I cani ci sono, e sono tanti eppure non si sente abbaiare e non ci sono cacche in giro. E se ci sono tanti cani ci sono pure tanti padroni. In questo periodo dell’anno non tira aria di festa da quelle parti: pienone del fine settimana ma si arranca per il resto.
Restano dunque la spiaggia libera e la battigia che naturalmente sono aree demaniali. Cioè dello Stato, e quindi di ogni cittadino, anche se affidate ai Comuni.
Ebbene qualche giorno verso le 8:30 mi sono recato a fare una passeggiata a mare con la mia cagnolina al guinzaglio.
Mi è venuta voglia di fare il bagno e lei è entrata in acqua con me, felicissima e al guinzaglio.
Presenti in spiaggia due turiste straniere che guardavano sorridendo, un signore che leggeva il giornale, il bar della spiaggia che si apprestava ad aprire e una decina di extracomunitari con i sacchi chiusi della loro mercanzia, seduti a terra in attesa di aprirli con l’arrivo della gente.
E naturalmente 2 vigili in moto, con una divisa molto balneare: maglietta bianca con scritta vigili urbani e calzoncini blu tipo animazione, uno dei quali mi ha richiamato dall’acqua intimandomi di uscire quindi, in modo per altro gentile, mi ha informato che per effetto di una non meglio specificata delibera balneare basata su una fantomatica legge regionale altrettanto ignota, i cani non sono ammessi in spiaggia sulla battigia e tantomeno in acqua.
Dopodiché sarei stato soggetto a contravvenzione per 206 € ma per questa sola volta si limitavano ad informarmi, sempre che mi allontanassi dall’acqua, dalla battigia e dalla spiaggia” denuncia ancora Balzani.
“Naturalmente la delibera esiste ma è tutt’altro che facile prenderne atto. O non è visibile o affissa tra i foglietti propagandistici. Per chilometri l’ordinanza e neppure il divieto non sono facili da trovare. Non vorremmo che le migliaia di turisti coi cani se ne accorgessero no?
Ho dovuto cercare su internet perché non ne trovavo traccia.
Un cartello di divieto in effetti c’è, a fianco del porto canale, all’entrata principale dell’area demaniale di Comacchio (un cartello) al confine con Lido degli Estensi. Unico, nell’ unica zona evidentemente pubblica e degradata, con scheletri di bici ammassate sul lato incolto del largo stradone sabbioso e svariati residui in attesa del servizio, pur sollecito ed efficiente dappertutto altrove.
Si tratta di un cartello di generico divieto di ingresso ai cani di cui all’ordinanza “nessun numero” delibera “nessun numero e data”.
Ho rintracciato l’ordinanza che vieta la balneazione dei cani e l’uso della battigia, ed ho pure identificato dalla parte di Lido degli Estensi una delle meravigliosamente decantate aree di sgambamento realizzate dal Comune: un perimetro di sabbia rovente, delimitato con alcuni paletti e un cordone giallo di forse 4-500 mt quadri, completamente aperto, con obbligo di guinzaglio senza ombra, senza acqua, ma con all’ingresso un bellissimo cartello verde indicante l’area attrezzata per i cani con l’estratto della famosa ordinanza.
Ormai lo spirito della vacanza è rovinato e rifletto che probabilmente ci sono molti padroni di cani stupidi ma certamente molti più stupidi anche senza cane di cui alcuni certamente molto arroganti” continua la lettera di Antonio Balzani.
Quando tornerò mi riservo di valutare se denunciare il Sindaco di Comacchio per abuso di potere e per avermi impedito sulla base di una dichiarata ordinanza balneare, di esercitare i miei pieni diritti costituzionali: infatti non al mio cane ma a me è stato impedito di passeggiare sulla battigia pubblica, di fare il bagno nel pubblico mare e di godere del pubblico panorama. IO sono stato minacciato di multa se non avessi abbandonato la spiaggia. E tutto ciò perché la mia compagna era di razza non umana.
Ma siamo in un Paese di cui quest’area rappresenta anche la parte migliore, che fra 20 anni avrei il piacere di vedere archiviata e mai certamente essere presa in considerazione”.
“Quanto al sindaco e ai suoi accoliti preferisco non dire cosa ne penso come politici e amministratori. Peccato per la gente del posto, un paese vivace e che vive di turismo dove sanno bene che se non vogliono il mio cane non vogliono neppure me“.
Ferrara, 21 luglio 2017 – Il 13 agosto l’Arena di Palazzo Bellini di Comacchio (FE) ospiterà i grandi Tuck Andress e Patti Cathcart, noti a tutto il pubblico come “Tuck & Patti”, un duo americano nell’arte e nella vita (sono insieme dal ’78).
Lui chitarrista jazz padrone di una tecnica che gli permette di suonare contemporaneamente accordi, linee di basso e melodie; lei vocalist di scuola gospel che sa viaggiare con vibrante intensità fra soul, R&B e jazz grazie alle sue grandi doti liriche.
Insieme costituiscono una formidabile macchina musicale dalle trame fluide ed eclettiche, in grado di avventurarsi fra i generi più diversi, dal rock alla bossanova, fino al pop (celeberrime le loro versioni di “Time AfterTime” di Cindy Lauper ed “Europa” di Santana) con un approccio originale e coinvolgente.
Costo dell’ingresso è di 20 euro + diritti di prevendita, con acquisto biglietti on line su circuito e rivenditori autorizzati Ciaotickets tramite il link www.ciaotickets.com/evento/concerto-tuck-patti.
Il posto sarà unico non assegnato fino ad esaurimento disponibilità e la biglietteria il giorno dello spettacolo dalle ore 18.00 nell’atrio dell’Arena di Palazzo Bellini, con inizio del concerto alle ore 22:00.
In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà presso la Sala Polivalente San Pietro con ingresso in via Agatopisto, 7 (ingresso dalle ore 20.30 da Via Agatopisto, 5 ).
Il concerto è realizzato con la direzione artistica di La Jazzlife.
Per ulteriori informazioni chiamare al 335 13 40 537.
Pescara, 16 marzo 2017 – Stefano Bonaccini ha mantenuto le sue promesse elettorali? PromiseChecking.it ha passato al vaglio il programma elettorale del presidente della Regione Emilia-Romagna, ed ha pubblicato un’analisi sistematica dello stato di attuazione delle promesse fatte in sede elettorale.
A commentare l’operato del governo regionale interviene per la maggioranza Igor Taruffi, presidente del gruppo Sel-Si; per le opposizioni, invece, forniscono il loro contributo il gruppo Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna e Galeazzo Bignami, capogruppo per Forza Italia.
Sono passate in rassegna e controllate tutte le promesse presentate nel programma elettorale da Stefano Bonaccini alle elezioni regionali del novembre 2014, vinte a capo della coalizione di centrosinistra formata da Partito Democratico, Sinistra ecologia e libertà, Centro Democratico–Democrazia solidale ed Emilia Romagna Civica. Gli ambiti toccati dal programma sono: lavoro, Europa, innovazione, attrattività, velocità sostenibilità, legalità,parità, cittadini, bellezza e sport.
PromiseChecking.it è una piattaforma che analizza programmi e promesse elettorali dei presidenti regionali, riportando le posizioni di governo e opposizione:
“Non vogliamo esagerare l’importanza del programma elettorale, poiché, nel momento della sua attuazione, la politica deve tener conto di variabili, contingenze, emergenze che possono alterare le priorità attuative. Tuttavia, la ‘promessa’ resta una credibile base di confronto e dialogo tra l’eletto e gli elettori e un elemento imprescindibile della responsabilità dell’amministratore pubblico”, afferma Silvio Maresca, ideatore del progetto PromiseChecking.it e presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Etipublica (già on-line con la testata di dibattito pubblico Pro\Versi).
Roma, 3 agosto 2016 – Si chiama Cambiomarcia.com ed è nato in Romagna il primo e-commerce di auto usate dedicato esclusivamente ai privati e la storia della sua nascita è degna dei migliori film. Nel 2012 un ragazzo visionario di 27 anni, venditore di auto usate, ha un’idea che è convinto rivoluzionerà il mercato dell’auto, i suoi titolari altrettanto visionari sposano l’idea e decidono di investire 1 milione di euro nel progetto ed in 4 anni riescono a creare il primo e-commerce di auto usate.
Ma non stiamo parlando solamente di un sito in cui puoi acquistare un’auto online e fartela spedire a casa, ma di una nuova concezione di commercio elettronico, un commercio basato soprattutto sulla trasparenza e sul contatto umano, non solo virtuale.
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