Musica: al Teatro Bellini l’incontro sul saggio su Mario Persico

Napoli, 21 febbraio 2023 – Nel foyer del Teatro Bellini, presso lo spazio “La terzagorà”, luogo di sinergia tra la casa editrice Laterza, il Teatro Bellini e l’associazione culturale “A voce Alta”, è stato presentato il saggio d’esordio del tenore Luca Lupoli, “Mario Persico e la sua produzione operistica” edito da Aletheia.

Il saggio è una rivisitazione della Tesi di Laurea del M° Luca Lupoli, che è nata dall’incontro fortuito dell’autore con il signor Sergio Nuvola, nipote del compositore. Lupoli intravede  la ricchezza dell’argomento e propone al soprano Olga De Maio di aiutarlo nelle ricerche delle notizie bio-bibliografiche di Persico.

Il saggio presentato al PAN e a Roma apre, sorprendentemente, a sempre nuovi spunti di riflessione. Questa volta sono stati chiamati a parlare del saggio: il M° Carlo Mormile del Conservatorio di Napoli, che ha fatto le veci del M° Carmine Santaniello, Direttore di San Pietro a Majella, impossibilitato ad essere presente per impegni istituzionali; Daniela Merola, giornalista e scrittrice e il M° Armando Jossa, ideatore e direttore artistico del “Premio Caruso da San Giovanniello a New York. “Parte lo speaker radiofonico e attore del Teatro De Poche, Giancarlo Lobasso, con la lettura della prefazione del saggio fatta da Franco Armiliato, uno dei tenori più importanti della scena lirica internazionale.

Si cerca di capire innanzitutto l’uomo Persico e il suo contesto familiare grazie all’accurata e attenta analisi di Daniela Merola , con il M° Carlo Mormile si discute del fervido periodo storico che ha riempito la vita musicale e teatrale del nostro Paese agli inizi del ‘900. Poi, il M° Jossa, a sorpresa, tratteggia attraverso la fisiognomica alcuni tratti esoterici del Persico.

La parola va poi al soprano Olga De Maio che racconta l’emozione di aver contribuito a rintracciare, grazie alle sue ricerche, un artista dimenticato.

Conclude l’autore, Luca Lupoli con una interessante dissertazione sulla mescolanza tra toscanità e napoletanità presente nella Locandiera di Goldoni musicata da Mario Persico.

Ci arriva  “bellezza” con la lettura di un brano tratto dalle lavandaie del Vomero, dall’ interpretazione di due brani dell’opera di Persico interpretati dai nostri Olga De Maio e Luca Lupoli.

La serata si conclude con eleganza, vengono distribuite delle rose per le signore e con dei gadget per gli uomini.

Ringraziamo Olga e Luca per la divulgazione che fanno della cultura alla portata di tutti con l’Associazione “Noi per Napoli”, ora impreziosita da questo saggio al quale ci auguriamo se ne aggiungeranno tanti altri.

Comunicato a cura di Laura Bufano

 

La stanza dei buoni: la rinascita dopo la perdita di un figlio

La storia d’amore e il legame profondo con il figlio morto, annegato a Tenerife, del musicista e poeta Tommaso Marangio, raccontata nel libro “La stanza dei buoni”

Roma, 28 settembre 2021 – Il dramma più grande: la morte di un figlio. Come si fa ad andare avanti travolti dal dolore dopo una tragedia del genere?

Tommaso Marangio, in arte Tommy Blues, poeta e musicista, ha perso suo figlio nel 2016 a Tenerife, dove Riccardo a 26 anni annegò, inghiottito dalle onde dell’oceano. Oggi questa storia è raccontata nel libro “La stanza dei buoni”, che racconta di una storia d’amore e di forza di un padre e di un figlio, legati dalle stesse passioni: la libertà, il volontariato, la musica e l’arte in generale.

L’autore ha sentito forte il bisogno di scrivere questo libro, scritto con dolore, ma necessario quasi come una terapia, per scavare dentro di sé e riportare in vita i ricordi più profondi, e l’importanza del legame di un uomo con il figlio e la sua famiglia.

Dal racconto di Tommaso Marangio emerge l’amore che scaturisce da ogni evento quotidiano descritto, anche il più semplice. Un amore che lentamente colma il vuoto e la solitudine, lenisce la sofferenza, aiuta ad elaborare il lutto: “…feci un patto fra lui, me e la mia coscienza: innanzitutto evitare di abbattermi e di deprimermi, accettare i miei stati d’animo senza ripudiarli, perché tanto a nulla sarebbe servito, e quindi convertire le mie emozioni e ogni mia piccola commozione in qualcosa di creativo, di comunicativo…”.

L’obiettivo di Tommaso Marangio è quindi quello di condividere questa storia, senza nessuna ricerca di pietà e compassione, bensì con spirito di rinascita e per aiutare tutte le famiglie, che come la sua, hanno vissuto una tale tragedia, a ritrovare la luce in fondo al tunnel di buio in cui si sprofonda.

Attraverso il suo viaggio intimo l’autore emoziona descrivendo il percorso con suo figlio con grande umanità e poesia.

La stanza dei buoni è la storia di due sognatori e spiriti liberi ambientata tra il Salento e Tenerife, passando per Roma e Milano.

L’autore

Tommaso Marangio, in arte Tommy Blues, di origini leccesi, vive a Roma. Girovago e musicista, compositore, ama leggere e scrivere poesie e canzoni. Continua a studiare musica, a suonare, a insegnare e comporre proprio come auspicava suo figlio Riccardo scomparso nel 2016.

Il libro è disponibile su Amazon  alla pagina https://amzn.to/3wRvZGb.

 

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Ufficio Stampa

info@ufficiostampaecomunicazione.com

 

Don Cosimo, il prete poeta sbarca in America con la musica di Kevin MacLeod

Brindisi, 28 maggio 2020 – La nuova poesia di don Cosimo Schena “Insieme a te” segna la nascita di una collaborazione artistica tra il prete, poeta e influencer, star acclamata dei social e il famoso musicista statunitense Kevin MacLeod.

Tra Don Cosimo Schena e Kevin MacLeod è nato così un nuovo duo artistico tra l’Italia e l’America, tra il prete poeta di Brindisi e il musicista statunitense autore di quasi mille colonne sonore per film.

L’inedita, importante e curiosa collaborazione viene festeggiata con l’uscita della nuova poesia scritta da don Cosimo dal titolo “Insieme a te”.

Il Poeta dell’amore recita la sua nuova composizione sullo sfondo melodioso di un pezzo strumentale scritto dallo stesso Kevin MacLeod.

Cosimo e Kevin, poesia e musica

L’artista statunitense, famoso per le musiche da film e la distribuzione di musica royalty-free, ha subito apprezzato il modo di operare di don Cosimo e ha acconsentito con piacere che alcune sue musiche diventassero la colonna sonora delle composizioni poetiche del prete italiano.

La musica scelta per accompagnare le parole di “Insieme a Te” si chiama At Rest e fa parte dell’album Romance dell’artista americano.

“La poesia – spiega don Cosimo – nasce dalle migliaia di sollecitazioni e richieste di preghiera che mi sono arrivate dai Social in questo tempo di paura e quarantena. Dio è stato più cercato e invocato in questo periodo di Coronavirus e questi miei versi voglio dedicarli a tutti coloro che mi seguono e mi hanno scritto”.

Il prete poeta, e influencer

In effetti don Cosimo continua a fare incetta di record e seguaci sui Social. In pochissimo tempo il Poeta dell’Amore ha superato i 74.000 fan su Facebook, 16.000 su Instagram, 7.000 su Twitter, 6.000 su Spotify e 1.500 su YouTube.

Canali in continua ascesa che don Cosimo utilizza con le sue riflessioni, preghiere e poesie. Per non parlare degli oltre tre milioni di streams che ha registrato su Spotify con i suoi brani musicati e recitati con la sua stessa voce.

Numeri che senza dubbio collocano don Cosimo Schena, nella sua veste di sacerdote, come uno dei più grandi influencer italiani.

La nuova poesia di don Cosimo con la musica di MacLeod esce su tutte le piattaforme musicali, da Spotify a ITunes passando per YouTube.

E come sempre il ricavato delle vendite servirà per promuovere progetti di beneficenza.

 

Don Cosimo Schena sui Social

Facebook: https://www.facebook.com/cosimoschenapoetadellamore/

Instagram: https://www.instagram.com/cosimoschena_poetadellamore/

Twitter: https://twitter.com/doncosimoschena

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCFMS5GiAiUTcbEowbAPtCgw

Spotify: https://open.spotify.com/artist/3MuNO9W7pgh0o9blBX1p6M?si=DMLrqOpuSgqsfU_rdI-wDw

 

Kevin MacLeod, foto di Matiasgonza – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=78902947

 

 

 

Il poeta influencer don Cosimo Schena

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ufficio Stampa

Salvo Longo – info@ufficiostampaecomunicazione.com

A teatro dopo 40 anni ritorna l’atteso musical “Cyrano”di Domenico Modugno

Napoli, 31 ottobre 2019 – È un’operazione culturale molto coraggiosa quella che parte da Napoli, dallo storico Teatro Augusteo. Parliamo dell’allestimento del grande Musical Cyrano, scritto da Riccardo Pazzaglia sulle musiche di Domenico Modugno.

Il musical andò in scena 40 anni fa, in una storica edizione ripresa dalla Rai e poi per tutto questo tempo è rimasto “nel cassetto” per i mezzi imponenti che richiede un simile spettacolo e la difficoltà di aggregare diverse figure artistiche, così  poliedriche e variegate come attori, cantanti, ballerini e acrobati, anche per i duelli da mettere in scena.

Quanto al protagonista, deve essere di solida estrazione attoriale, e avere quella presenza impattante e elegante, fiera e commovente, nostalgica e carismatica.

Un ruolo affidato oggi all’attore partenopeo Gennaro Cannavacciuolo.

Solo lui poteva ricoprire un ruolo così complesso, dovendo trasmettere la forza dirompente e vibrante di un uomo disperatamente innamorato, di un amore impossibile e non ricambiato.

Si racconta infatti che rimettendo mano al copione, Pazzaglia ha detto: “l’unico che può ricoprire questo ruolo in Italia è Gennaro Cannavacciuolo ed io ho riscritto il testo pensando esclusivamente a lui”.

Per il ruolo di Cyrano ci vuole infatti un ottimo attore-cantante-ballerino, ma soprattutto un Artista, con la A maiuscola, e “con Cannavacciuolo siamo in mano all’Arte”.

Grazie alla tenacità del produttore Rosario Imparato, di Bruno Garofalo, costumista e scenografo della prima edizione, all’appoggio di Franca Gandolfi-Modugno e di Rosy Gargiulo Pazzaglia e alla disponibilità di Cannavacciuolo, ritorna quindi finalmente in vita la storica commedia i cui indimenticati protagonisti erano Domenico Modugno e Catherine Spaak.

Il resto del cast è promettente: Rossana sarà interpretata dalla bravissima Cosima Coppola, bellissimo volto televisivo, mentre Gianluca di Gennaro sarà Cristiano.

Da segnalare Massimiliano Pazzaglia (figlio di Riccardo) nel ruolo di Le Bret, mentre il maestro d’armi Flavio Massimo Grumetti assicurerà la formazione dei duellanti.

Il debutto nazionale si terrà al Teatro Augusteo di Napoli, dal 6 al 15 dicembre 2019.

 

Tra vintage ed elettronica: esce Speakeasy, il nuovo album di Luke & The Belleville Orchestra

Milano, 30 settembre 2019 – È uscito Speakeasy, il nuovo album di Luke & The Belleville Orchestra. Pubblicato da Lemon Slice Records, l’album è disponibile su tutte le più importanti piattaforme di streaming, sui principali stores on line e presto sarà acquistabile anche in formato fisico.

L’album è composto da 12 tracce in cui melodie orecchiabili e raffinati arrangiamenti creano uno stile inconfondibile.

Il sound da una parte richiama alla memoria il gipsy jazz
degli anni ’30 e l’energia delle big band di swing e dall’altra cavalca l’onda dei più attuali ritmi della musica house e hip hop. Il tutto colorato da un uso elegantissimo di sintetizzatori e samples.

Caratterizza l’intero album l’incantevole voce di Melissa Stott,
autrice di tutti i testi e della musica di “I Think of you”.

Le altre 11 composizioni portano la firma di Luke H, al secolo Luca Accarpio, leader e chitarrista della band nonché
arrangiatore di tutti i brani.

Alla realizzazione dell’album hanno anche partecipato:
Ohmguru Ricky Rinaldi e Dj Farrapo (beats), Max Turone (contrabbasso), Roberto Righini (tromba) ed il rapper americano King Marino. Speakeasy è stato mixato da Ricky Rinaldi e Luca Accarpio e masterizzato da Max Paparella (Groove Sound Design Studio).

È possibile ascoltare gratuitamente l’album, o acquistarlo, alla pagina https://smarturl.it/tydc3u.

 

 

 

“A Coffee with Nietzsche”, dal 25 agosto il nuovo EP di Matteo Palermo

Milano, 24 agosto 2019 – Si chiama “A Coffee with Nietzsche” la title track del nuovo EP di Matteo Palermo in uscita il 25 agosto 2019 in tutte le radio e digital store. Il brano racconta l’incontro immaginario tra l’artista e il famoso filosofo tedesco, iniziando con un episodio tratto dalla biografia del filosofo: per strada l’artista nota Nietzsche che abbraccia un cavallo piangendo perché il cocchiere lo picchiava. Questi lo invita a prendere un caffè chiedendogli spiegazioni sulla sua reazione e così inizia una discussione sul rapporto tra uomo e natura, toccando temi come la morte di Dio, il ciclo ripetitivo delle cose della vita, il superuomo.

Il brano è a tratti ironico in quanto l’artista sbeffeggia il filosofo circa la sua pazzia nel ricercare delle verità assolute e lo invita a prendersi gioco un po’ di se stesso e della vita in generale. Viene dunque incentrato un discorso sulle debolezze umane come motivo di giocosità e scherzo che innescano positività nelle relazione. Gli aspetti prettamente umani della vita rimessi al centro in un gioco con un eterno che l’artista non vuole definire o circoscrivere.

Questo singolo è stato scritto per lanciare un messaggio alla società sempre più protesa e ricercare modelli e/o algoritmi sempre tendenti alla perfezione calcolata. Una sorta di ritorno alla mera umanità e alla esaltazione degli aspetti più semplici dell’essere.

“A Coffee with Nietzsche” è distribuito da Tunecore e vanta gli arrangiamenti e la composizione di Matteo Palermo, che è anche produttore, e Francesco Valentino.

Hanno suonato inoltre per l’EP: Matteo Palermo (voci & chitarre), Domenico Colangelo (Basso), Stefano Ninni (Batteria), Francesco Valentino (synth, audio engineering). Hanno collaborato in studio Fabio Lopez (basso), Tommaso Altobello (basso), Gianluca Fratellini (batteria presso Rogue Studios London), Fabio Zampetta (batteria).

L’EP verrà presentato per la prima volta durante un evento live gratuito il 6 settembre 2019 al “FESTIVAL DELLE PERIFERIE -RIGENERA SMART CITY” 2019  a Palo del Colle (BA).

Per maggiori informazioni seguire il sito internet dell’artista su www.matteopalermo.net.

 

 

in alto Matteo Palermo

 

 

 

Al via la 1° edizione del Premio Valerio Negrini, in memoria del fondatore dei Pooh

San Colombano al Lambro (MI), 27 maggio 2019 – Si apriranno dal prossimo 10 giugno le iscrizioni al Premio Valerio Negrini, organizzato dal team del Videofestival live, e aperto a tutti i giovani autori e cantautori italiani. Il Premio, in onore dello scomparso Valerio Negrini, che oltre a essere stato paroliere, poeta e batterista, è noto anche per essere il fondatore nonché l’autore dei testi della maggior parte delle canzoni dei Pooh.

Il Premio, con lo spirito di contribuire alla crescita artistica dei partecipanti, ha lo scopo di ricercare e proporre al mercato discografico nuovi talenti, autori e cantautori, nuove voci e nuove proposte.

Il Premio inoltre prevede due sezioni in base all’età dei partecipanti: Emergenti (fino a 16 anni compiuti) e Nuove Proposte (dai 17 anni) e quattro categorie: Autori, Compositori, Cantautori e Band.

I casting saranno effettuati prima online e successivamente dal vivo in diverse località d’Italia.

L’idea del Premio Valerio Negrini (www.premiovalerionegrini.it) è nata dall’organizzazione dell’evento canoro internazionale Videofestival live (www.videofestivallive.it), con l’approvazione della moglie di Valerio Negrini, Paola, che sempre le è stata accanto condividendo le sue scelte coraggiose, e dell’amico Roby Facchinetti, compagno di una vita.

Il Premio vuole onorare la memoria di Valerio Negrini, che con le sue parole ha influenzato e cambiato la vita di intere generazioni, di giovani e meno giovani.

Roby Facchinetti (Pooh), scrive di Valerio:

“Caro Valerio sono già passati 6 anni da quando ci hai lasciati e non passa un solo giorno che io non ti pensi.
Mi immagino spesso di parlare con te e in questa lettera aperta ritrovo un po’ di noi due…
Mi manchi sempre immenso Poeta!”.

Dodi Battaglia (Pooh) dice di Valerio:

“Da sei anni Valerio manca all’affetto di tutti noi, eppure quel bene è ancora tangibile e fortissimo, voi stessi me lo testimoniate ogni volta che ho occasione di parlare di lui, di quel ragazzo che inseguendo il suo sogno ha fatto sì che noi tutti, artisti e pubblico, ancora oggi ci riconosciamo parte di un solo nome: Pooh”.

Per ricevere maggiori informazioni e partecipare alle selezioni basta visitare il sito internet www.premiovalerionegrini.it o contattare i numeri 0371.89.650,  339.850.87.14 o scrivere alla mail info@premiovalerionegrini.it

 

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Contatti stampa:

Il presidente dell’Associazione Videofestival live GIANNI LARDERA +39.339.850.87.14

Musica, esce il videoclip di “Labirinto” di Carlo Zannetti

Milano, 23 aprile 2019 – Carlo Zannetti in occasione del suo 59º compleanno, pubblica il nuovo videoclip della sua canzone “Labirinto” scritta nel 1997. Questa volta il cantautore ferrarese suona il pianoforte invece della chitarra e riesce ad interpretare il brano con una voce sicura ma commossa, trasformandosi in una sorta di narratore di una storia ispirata alla triste vicenda di un caro amico affondato nell’alcol insieme all’ideale di un suo grande amore non corrisposto.

 

Questa nuova uscita è accompagnata come sempre da una riflessione dell’autore, affidata al blog del sito ufficiale CarloZannetti.it, nella quale racconta di come la musica gli abbia salvato la vita più volte:

 

Per mia fortuna, appena dodicenne, mi capitò in mano una vecchia chitarra con la cassa crepata e le corde arrugginite; cominciai a suonarla per riempire i vuoti di una gioventù resa infelice da una situazione famigliare a dir poco inconsueta e da un mio carattere timido e quindi molto sensibile.

In seguito, durante l’adolescenza, mi impegnai moltissimo e mi innamorai della musica intesa come un qualcosa che mi serviva per ottenere un discreto benessere e mi concedeva il lusso di estraniarmi dalla realtà (non proprio felice) senza assumere alcol o droghe. Probabilmente gli effetti benefici della musica mi salvarono la vita, anche perché molti miei amici purtroppo morirono giovani.

 

Con il passare del tempo, sempre l’amore per le note, mi aiutò nella difficile impresa di comprendere gradualmente che la mia timidezza non costituiva certo un difetto come più volte sottolineato da maestri, professori e genitori, ma sarebbe potuta diventare un prezioso dono. Io non ho iniziato a suonare per gioco, ho sacrificato se così si può dire, moltissime ore della mia vita e ho rinunciato a molte cose in apparenza più piacevoli.

Il fare musica diventò poi una sorta di filosofia di vita e successivamente un lavoro. La mia meta, la costruii chitarra su chitarra, nel senso che ogni delusione che la vita mi offriva, io mi rifugiavo dentro alla cassa di una chitarra, magari appena acquistata. Quella che allora sembrava la tragedia più grave della mia vita, ovvero un grande amore non corrisposto e perduto, si rivelò essere in realtà la mia carta vincente. La tristezza e lo sfinimento furono le molle che mi permisero di scegliere una nuova città per una nuova vita. Io non ho mai suonato per mettermi in mostra e ancora adesso ho la necessità di suonare per me stesso, anche se ho capito che suonare in pubblico può significare donare qualcosa di bello alle persone e questo mi affascina molto”. 

 

Ma chi è Carlo Zannetti?

 

Carlo Zannetti è un musicista turnista che ha affiancato in più di 35 anni di attività alcuni dei più importanti artisti del panorama nazionale e internazionale, cantautore con all’attivo 4 album di canzoni proprie e svariati singoli, è anche uno scrittore di romanzi e di racconti. Ad oggi pur continuando la sua attività di cantautore e musicista , è impegnato a titolo personale come attivista nella lotta per la difesa dei diritti degli animali.

 

Zannetti inoltre collabora come redattore con il noto quotidiano giornalistico musicale “Onda Musicale”.

La canzone “Labirinto”, è stata suonata dall’autore per la prima volta nel 1998 ad un concerto benefico tenutosi presso l’Auditorium Modigliani di Padova.

La persona alla quale è dedicata, presente tra il pubblico, da allora iniziò per sua fortuna un nuovo percorso esistenziale.

 

Arriva in Italia la ‘Band Academy’, per imparare a vivere di musica

Arriva anche in Italia la ‘Wearerockers Band Academy’, la prima accademia italiana online per imparare a creare un progetto musicale efficace e a promuoverlo con efficacia, con l’obiettivo di fare della musica una professione: testimonial di eccellenza, Silvio Giarratana, da ‘Amici’ di Maria De Filippi

Milano, 1 marzo 2019 – Arriva in Italia dagli USA Ia Wearerockers Band Academy, la prima accademia italiana online per imparare a creare un progetto musicale efficace e a promuoverlo nel web. Si tratta della prima piattaforma web italiana, nata dall’esperienza americana di Diana “Barkley” Ricci e Lory James, all’interno di accademie di promozione musicale USA e community di “Musicisti Digitali”.

La Band Academy è il risultato del percorso di formazione internazionale di Diana e Lory e il riassunto di 20 anni di esperienze professionali in ambito musicale e nel settore del marketing e digital marketing per le aziende.,

Sulla base di casi di successo e grazie alle loro competenze, le due musiciste hanno dato vita ad un metodo, battezzato Value Sound Trail (VST), proveniente dal loro percorso e da quello di altri musicisti che loro stesse hanno studiato e analizzato, allo scopo di estrarre azioni concrete da compiere giorno dopo giorno, per poter costruire un progetto musicale efficace e promuoverlo, attraverso i moderni mezzi di comunicazione online.

I fondamenti di Wearerockers Band Academy (www.wearerockers.com) e della sua community di musicisti, che si riuniscono online all’indirizzo www.facebook.com/WeareRockersCommunity, che oggi conta più di 17.000 followers, e usano il tag #WeareRockers sui social per identificarsi, si basano sull’evoluzione della figura del musicista e sull’evidenza che attualmente, grazie al Web e ai social media, anche coloro che non hanno avuto la fortuna di sottoscrivere un contratto con una grande etichetta discografica, hanno l’opportunità di creare un progetto musicale di qualità e di ritagliarsi una fetta di mercato, identificando una nicchia di pubblico a cui rivolgersi e avendo successo all’interno di essa.

Creare e far crescere un gruppo di followers, e una vera fanbase, sono azioni che ormai oggigiorno anche i più giovani influencer sono in grado di compiere in modo efficace. Le stesse possono essere sfruttate per diffondere la propria musica.

Come?

Acquisendo strumenti e competenze che spaziano dal saper:

• creare un progetto musicale “commerciabile”
• utilizzare i social per promuoverlo in modo efficace
• creare e far crescere un gruppo di fans

Grazie a queste caratteristiche la Wearerockers Band Academy si può definire come “il Google Maps della musica”, perché disegna una mappa utile e concreta, personalizzata in base agli obiettivi/mete di ogni musicista.

Si tratta di un vero e proprio percorso, ben definito, fatto di tappe, che serve a sviluppare le proprie skills a livello di marketing musicale e ad ottenere risultati in un arco di tempo specifico. Lo scopo è quello di diventare manager di sé stessi e della propria band, imparando a capire l’andamento del mercato per poter creare un “prodotto” adeguato ad esso, imparando come proporsi a locali ed eventi in modo efficace, come proporsi alle etichette e come farsi conoscere ed apprezzare da un pubblico sempre più ampio.

Il progetto è nato con il focus in Italia ma mira ad espandersi anche in altri paesi Europei.

Negli USA i “Musicisti Digitali”, coloro cioè che non sono diventati famosi per le vie tradizionali, bensì grazie alla qualità della loro musica e alla loro capacità di utilizzare le nuove tecnologie, contano communities da oltre 300.000 partecipanti e accademie online con oltre 170.000 iscritti.

Esse sono basate su casi di successo con musicisti che percepiscono entrate regolari dalla loro musica, che riescono a creare campagne di crowdfunding con raccolta fondi per oltre 20.000$ a campagna, grazie al supporto dei loro fans.

Con questi fondi gli artisti possono finanziare i loro album e continuare a sostenere la loro attività musicale.

Altre fonti di guadagno, oggi, sono le vendite su piattaforme di distribuzione online, le vendite di merchandising sugli ecommerce e i pagamenti delle piattaforme social come YouTube, che erogano ai canali che creano traffico.
Attraverso queste fonti, i musicisti digitali hanno l’opportunità di far diventare la musica una professione a tutti gli effetti, che offra loro un sostegno economico costante, potendo continuare a fare ciò che a loro piace.

Su queste esperienze e capacità si basa la Band Academy.

Testimonial dell’accademia, è l’artista romano Silvio Giarratana, conosciuto grazie ad ‘Amici’ di Maria De Filippi e leader delle band Ground Zero, Linkin Party e Beyond the Fallen, nonché produttore e compositore, con cui Diana e Lory hanno firmato in questi giorni un accordo di collaborazione.

Ma come funziona Band Academy?

Accedervi è semplice, basta recarsi su www.wearerockers.com e iscriversi all’Accademia con un costo iniziale di € 47,00/anno (anziché € 97,00) avendo diritto ad 1 corso gratuito incluso nell’iscrizione.

Dopodiché, a seconda degli argomenti di interesse, è possibile acquistare gli altri corsi singolarmente, con costi che variano dai € 27 ai € 47 a corso, sebbene sia consigliabile effettuare il percorso completo per acquisire a pieno il metodo, con tutti i suoi strumenti.
Ogni corso è costituito da 3 o 4 videolezioni, a seconda dell’argomento, con la possibilità di effettuare esercizi pratici e di scaricare materiale di studio in formato PDF.

Il vantaggio dell’Academy, oltre al costo contenuto se confrontato con quello delle sorelle americane, è la possibilità di seguire le lezioni comodamente da casa o in qualunque altro posto: basta una connessione internet.

Un percorso adatto a tutti, sia per coloro che fanno musica di professione e vogliono acquisire nuovi strumenti per migliorare alcuni aspetti del proprio progetto musicale, che per coloro che sono agli inizi e vogliono avere un percorso chiaro da seguire, che porti risultati.

L’obiettivo della Wearerockers Band Academy è quello di fornire supporto ai musicisti che sono a vari step del loro percorso nella musica e che vogliono essere essi stessi gli artefici della propria crescita artistica e del proprio successo.

L’idea alla base di questo progetto, è che “il successo nella musica, oggi, è alla portata di tutti”.

Tutti i musicisti possono avere infatti le stesse opportunità di crearsi un proprio pubblico e di diventare famosi nella propria fetta di mercato, a prescindere dall’iter classico che rimane alla portata di pochi, che prevede talent scout, talent show e major discografiche.

Un altro fondamento della Wearerockers Band Academy di come “la condivisione di conoscenze ed esperienze sia uno dei metodi più veloci ed efficaci per imparare”.

Da qui l’importanza della community di #WeareRockers (Pagina Facebook e Gruppo Privato), dove tutti i musicisti che ne hanno voglia possono confrontarsi e condividere il proprio percorso umano e artistico.

Grazie agli strumenti digitali, il 2019 apre le porte alla musica indipendente, e alla nuova generazione di musicisti.

 

 

 

 

 

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music@wearerockers.com

 

Esce nelle radio “Pianeta 310”, il nuovo singolo dei Greta

Milano, 25 febbraio 2019 – Da venerdì 1 marzo uscirà in tutte le radio e in tutte le piattaforme digitali il brano “Pianeta 310”, il nuovo singolo dei Greta.

Il nuovo brano racconta la vita di tutti i giorni dal punto di vista di un ventenne, su cui piomba addosso l’amore scombinandogli tutti i piani e la stessa vita.
E’ il punto di incontro tra la leggerezza e la sfrontatezza della gioventù, e la crudele realtà della vita.

‘Pianeta 310’ è il sogno di scappare contro la realtà dei fatti. Nasce dalle note di un pianoforte stonato in una camera da letto, prende vita negli studios di Fabio Ferraboschi a Rubiera.

“È un nuovo inizio, una nuova storia. Abbiamo iniziato con un pianoforte in una camera, vicino al letto, con sopra fumetti polverosi. Abbiamo dato voce alle piccole cose che viviamo ogni giorno, abbiamo dato un senso ai pomeriggi passati a suonare. Abbiamo avuto la spinta da chi ci vuole davvero bene, l’appoggio di chi ama, come noi, le canzoni da cantare alle due di notte. Abbiamo avuto la fortuna di lavorare con persone che amano fare quello che fanno, persone che hanno creduto in noi e che tutt’ora ci sostengono senza fermarci mai. Ora peró è giunto il momento di approfondire questo percorso. Ora è un nuovo inizio. Una nuova storia.”, così i Greta hanno raccontato l’uscita del nuovo singolo.

I Greta sono una band nata pochi anni fa a Padova, composta da quattro giovani ragazzi:
Pietro Barsotti cantautore, 22 anni, Riccardo Volpato tastierista, 22 anni, Nicolò Volpato batterista, 18 anni, Mattia Cardinale chitarrista, 20 anni.

Profili social dei Greta:

Facebook: www.facebook.com/gretammusic

Instagram: www.instagram.com/gretamusic

 

 

 

 

 

 

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Contatti stampa:

Info & Management:
Andrea Segalina 3491831932 -3455337747

Mail: icefootmusic@gmail.com

 

 

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