La Targa Istituzionale di Venezia del Leone San Marco va al Pastificio Faella

Targa Leone d’Oro

Venezia, 19 dicembre 2022 –  La targa istituzionale di Venezia del Leone San Marco al pastificio Gaetano Faella di Gragnano, che allarga il suo palmares. Il celebre e storico pastificio campano si aggiudica così un nuovo importante riconoscimento, ambito a livello mondiale:

La targa arriva nel corso dell’evento Gran Premio Internazionale di Venezia 2022, giunto alla sua 72° edizione, e mira a riconoscere le eccellenze italiane che portano prestigio alla nazione nel mondo.

La scelta delle aziende in competizione è frutto di un’analisi delle migliori aziende italiane, da parte di un comitato tecnico composto da professionisti tra legali e commercialisti. La competizione ha decretato la vittoria, per lo storico pastificio gragnanese, della Targa Oro del Leone di San Marco. Il riconoscimento è stato consegnato a Venezia con il patrocinio della Regione Veneto e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Il pastificio Gaetano Faella è stato più volte premiato negli anni per la qualità e la tradizione dei suoi prodotti. In passato è stata già riconosciuta quale realtà storica e leader del settore della pasta. Il Dott. Sergio Cinque, suo amministratore, ha ricevuto il riconoscimento speciale per i meriti professionali.

La cerimonia nel Palazzo della Regione Veneto a Venezia, ha visto la presenza del Presidente Generale del Leone d’Oro, Dott. Sileno Candelaresi.

Ringrazio per la nomination l’Avv. Pasquale Auricchio, consigliere del comitato del Gran Premio di Venezia, e il comitato stesso per la votazione a mio favore e – ha continuato – dedico la vittoria di questo prestigioso premio alla memoria del Cavalier Mario Faella, figlio del fondatore Gaetano e mio zio, che ha dedicato la sua vita al pastificio”, ha dichiarato il dott. Sergio Cinque, amministratore delegato del Pastificio Gaetano Faella.

Il Pastificio Faella nasce nel 1907 a opera di Gaetano Faella che si dedicò corpo e anima a quella che a Gragnano era già da secoli una vera e propria arte: il saper produrre la buona pasta di semola di grano duro.

La produzione avviene con l’impiego di miscele selezionate di semola di grano duro italiano, impasto lento con acqua proveniente dai vicini Monti Lattari, trafilatura al bronzo ed essiccazione tipicamente tradizionale a bassissima temperatura per un tempo che può arrivare fino alle 60 ore, questo conferisce alla pasta una valida consistenza e indiscutibile profumo e sapore.

Grazie alla profonda conoscenza dei processi produttivi e allo sviluppo di tecnologie innovative, il pastificio Faella ha creato una linea di prodotti di assoluta qualità, sia in termini di materie prime che di processi. La pasta di semola di grano duro di Faella è nota in tutto il mondo per la sua eccellente qualità, il suo gusto superiore e la sua incredibile versatilità.

Negli anni il pastificio Faella si è dimostrato un grande esempio di sostenibilità e anche un’eccellenza del made in Italy nel mondo.

 

Per approfondimenti:

Sito web
www.pastificiofaella.it

Facebook
www.facebook.com/pastafaella

Instagram
www.instagram.com/pastafaella

 

 

Caro energia, la Stilmarmo eroga 600 euro di bonus ai dipendenti

In Italia l’azienda di Apricena è la prima Pmi nel settore marmi a dare un bonus così sostanzioso

Apricena (Foggia), 2 novembre 2022 – I rincari dei beni energetici stanno mettendo a dura prova imprese e famiglie italiane, «che non sanno più se fare la spesa o pagare le bollette». Una situazione senza precedenti, duramente stigmatizzata da Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo, player di spicco internazionale del settore marmifero di Apricena (seconda capitale italiana del marmo, dopo Carrara), che, nelle scorse settimane, ha dichiarato agli organi di stampa che «se non si interviene subito, entro fine anno ci sarà un’ecatombe di aziende».

In attesa di soluzioni “concrete” ed “efficaci” da parte delle istituzioni, la governance del gruppo industriale “Stilmarmo” (da sempre impegnato nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo, negli ultimi anni in partnership con il Politecnico di Bari) ha deciso di erogare, contro il carovita un “bonus acquisti” di 600 euro a ciascuno dei propri dipendenti.

L’operazione, battezzata “The Stilmarmo Group loves its Employees” (“Il Gruppo Stilmarmo ama i suoi Dipendenti”), vede coinvolte le due società del gruppo pugliese (Nar.Marmi e Stilmarmo), ai cui dipendenti saranno distribuiti, nei prossimi giorni, “bonus” immediatamente spendibili in tutta Italia in oltre 13 mila punti vendita convenzionati.

Un’iniziativa lodevole, la prima che si registra su scala nazionale nel settore marmi, dettata dal forte impatto economico del “caro energia” e dell’inflazione, che hanno fatto lievitare a dismisura persino un bene primario come il “pane”.

«Salvaguardare la serenità ed il potere d’acquisto del proprio capitale umano è una priorità assoluta del gruppo Stilmarmo, che, non a caso, si è affrettato a riconoscere alla totalità dei suoi dipendenti fringe benefit nella misura massima consentita dalla legge» dichiara Alfonso Masselli.

I “buoni acquisti” sono, infatti, ben visti dai lavoratori, che possono così acquistare qualcosa di cui effettivamente necessitano o che interessa personalmente.

«Per velocizzare i tempi, in quanto le “emergenze” vanno gestite con urgenza, ci siamo rivolti alla divisione italiana della più grande multinazionale europea operante nel settore dei servizi per le imprese – spiega Masselli –, individuando il “buono acquisto” più apprezzato grazie alla capillarità dei punti vendita convenzionati. Un valido sostegno economico per i dipendenti del nostro gruppo e le loro famiglie, perché utilizzabile sia per fare la spesa al supermercato che per il carburante. Abbiamo scelto una soluzione “easy”, affinché per i nostri dipendenti sia un’esperienza senza stress.

“Buoni acquisti” che coprono in maniera ottimale le insegne della grande distribuzione alimentare ed una delle più importanti compagnie petrolifere. Sono comodi, pratici ed offrono un risparmio importante. Sono utilizzabili in tantissimi esercizi commerciali e distributori di carburante sparsi in tutta Italia, garantendo un’offerta integrata ai nostri dipendenti e, cosa non meno importante, un supporto di customer service».

«In tal modo – evidenzia Masselli – le nostre risorse umane non dovranno paradossalmente scegliere se fare la spesa o pagare le bollette. Alla spesa ci ha pensato la loro seconda famiglia, l’azienda dove lavorano, nell’attesa che il nuovo Governo intervenga celermente con misure straordinarie a sostegno di famiglie e imprese», ricordando che in Italia «sono le Pmi a dare lavoro ad oltre 17 milioni di persone, ovvero il 65% del totale degli addetti, e a generare quasi l’80% del valore aggiunto complessivo. Ciò nonostante, le Pmi non sono mai state al centro delle politiche industriali del nostro Paese». «Nulla di più sbagliato, visto che Iin Italia la crescita delle Pmi è frenata».

«Non puntando sulle Pmi, l’Italia fa male a se stessa, limitando la crescita e lo sviluppo della sua economia» conclude Alfonso Masselli.

 

Uno degli stabilimenti Stilmarmo

 

Alfonso Masselli, responsabile relazioni esterne Stilmarmo

Caro bollette, senza aiuti sarà un’ecatombe di aziende: l’allarme della Stilmarmo

«Caro bollette», a rischio l’export italiano e la tenuta dell’intera economia. Necessari soldi subito a imprese e famiglie: l’allarme lanciato dall’azienda pugliese Stilmarmo

Foggia, 21 ottobre 2022 – «O si interviene subito o sarà la fine dell’export italiano, con gravissime ed irreparabili ricadute in termini economici e sociali». A dichiararlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmoplayer di spicco, a livello internazionale, del settore marmifero di Apricena (seconda capitale del marmo italiano, dopo Carrara).

Per la challenger company del settore lapideo pugliese – che, lo scorso settembre, ha entusiasmato i visitatori del “Marmomac” di Verona (la più importante fiera internazionale del marmo, con 47 Paesi rappresentati), presentando, in anteprima mondiale ed in partnership con il Politecnico di Bari, ben 5 dei 15 prototipi litici esposti nel padiglione delle innovazioni – non ci sono dubbi sui grandi rischi che stanno attraversando le imprese italiane.

«Se non si interviene subito, entro fine anno ci sarà un’ecatombe di aziende, le cui bollette mensili di energia elettrica sono, in alcuni casi, addirittura quintuplicate. L’attuale struttura dei costi – dichiara Alfonso Masselli – oggettivamente non è più sostenibile per nessuna impresa italiana. Quello che un’azienda spendeva in energia elettrica in sei mesi, ora lo spende in uno/due mesi. E le dilazioni di pagamento delle bollette non sono uno strumento efficace, in quanto ci saranno mesi in cui si cumuleranno più rate e deteriorano il rating delle aziende, esponendole a maggiori costi nei confronti del sistema energetico, anche quando la situazione si sarà normalizzata. Occorre intervenire con misure analoghe a quelle adottate dal governo all’indomani del lockdown del 2020, erogando subito – senza scartoffie e circolari interpretative di leggi sempre più oscure – soldi “veri” sui conti correnti delle imprese italiane. Il “caro energia” è un fatto notorio e gli “aiuti” alle imprese devono essere deburocratizzati, com’è avvenuto nel giugno 2020. E, per farlo, non c’è altra strada dello “scostamento di bilancio”, che, se ragionevole, non deve spaventare i paladini degli equilibri dei conti pubblici, perché, se salta il banco dell’economia reale, non ci potrà più essere un bilancio dello Stato. Mettiamocelo in testa tutti. Altro che scostamento» sottolinea Masselli.

La situazione è drammatica anche per le famiglie italiane. Secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti “mUp Research” e “Norstat” e resa nota, nei giorni scorsi, da “Il Sole 24 Ore”, ben 4,7 milioni di italiani – a causa dell’aumento del prezzo dell’energia – hanno saltato il pagamento di una o più bollette di luce e gas negli ultimi 9 mesi. E il numero è destinato a crescere se i prezzi non si normalizzeranno.

«Questo dato non mi sorprende affatto. Che si sarebbe naturalmente andati verso una morosità diffusa, lo avevo dichiarato al quotidiano foggiano “l’Attacco” lo scorso primo settembre. Se il pane costa mediamente 5 euro al chilo, e in alcuni centri anche di più, è naturale che le famiglie si trovino costrette a dover scegliere cosa pagare: se il pane o le bollette» apostrofa Masselli, sottolineando «la necessità che siano previste – con l’avvicinarsi dell’inverno – misure urgenti a sostegno delle famiglie, come lo sconto “alla fonte” nelle bollette di luce e gas, una misura che sarebbe adeguata anche per le imprese».

Ma l’analisi dell’azienda pugliese (capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo) si spinge oltre. A rischio c’è anche l’export italiano. «I Paesi lontani da questo surreale “caos” (nel 2019 l’industria manifatturiera italiana ha pagato per l’energia 8 miliardi di euro; nel 2022 il conto sarà di 110 miliardi) faticano a comprendere gli aumenti che gli esportatori italiani si trovano costretti a praticare sui propri listini prezzi a causa dei costi energetici fuori controllo e sono determinati a orientarsi verso altri prodotti. Il mercato globale non perdona. Il nostro osservatorio ci ha già restituito segnali in tal senso. La preoccupazione è seria. L’Italia rischia di vanificare interi decenni spesi per l’internazionalizzazione delle sue imprese, con pesanti ricadute sul Pil dei prossimi anni. Se non si interviene subito, il danno sarà irreparabile» evidenzia Masselli.

«Ci si augura che i sindacati, le associazioni di categoria e la politica tutta si rendano protagonisti del “salvataggio” dell’economia reale del nostro Paese e che il primo provvedimento del nascente governo sia un decreto legge da “pronto soccorso”, scritto in maniera chiara e senza la necessità di circolari interpretative. Non c’è più tempo per le interpretazioni» conclude Masselli.

 

Alfonso Masselli, responsabile relazioni esterne Stilmarmo

 

Marmomac 2022 Verona, Stand Stilmarmo

 

Politecnico di Bari, la Stilmarmo propone Apricena come sede dei Master

Foggia, 8 settembre 2022 – “A breve formalizzeremo la nostra proposta di istituzione ed attivazione nella città di Apricena, in provincia di Foggia, di corsi di master di primo e secondo livello del Politecnico di Bari. Lo faremo subito dopo la 56esima edizione del Marmomac, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica”.

Ad annunciarlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo, player di spicco, a livello internazionale, del settore marmifero di Apricena e che della “Ricerca & Sviluppo” sta facendo il suo mantra.

Il Politecnico di Bari e la Stilmarmo saranno insieme già protagonisti, con installazioni e prototipi molto innovativi a Marmomac, un’importante fiera del settore, che tratta dalla cava al prodotto lavorato, dalle tecnologie e dai macchinari agli utensili, si terrà a Verona dal 27 al 30 settembre prossimi.

La partnership tra l’azienda apricenese, capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della Pietra di Apricena in tutto il mondo, e il PoliBa (primo politecnico del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa) si è intensificata negli ultimi tempi ed ha raggiunto un livello di maturità significativo.

Dopo la loro partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 con l’installazione “Porzione d’Infinito” e la realizzazione della mostra “Quarry Visions”, inaugurata ad Apricena lo scorso 23 luglio, con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Fabio Tellia, associato del celebre studio di architettura “Norman Foster + Partners” di Londra, Anthony Caradonna, docente e ricercatore della prestigiosa università americana “New York Institute of Technology”, e Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica del politecnico barese nonché ideatore della mostra.

A maggio scorso, PoliBa & Stilmarmo si sono aggiudicati il bando pubblico “Riparti” della Regione Puglia col progetto di ricerca “Sistemi autoportanti di facciata impieganti blocchi lapidei di scarto per la progettazione sostenibile in area Mediterranea”, che vede, come responsabile scientifico, Giuseppe Fallacara, del dipartimento di scienza dell’ingegneria civile e dell’architettura del politecnico barese e, quale referente operativo, Cinzia Rinaldi, del dipartimento import/export dell’azienda apricenese. Assegnista del progetto, finanziato dalla Regione Puglia, è il noto architetto Micaela Colella, che ha già iniziato le attività di ricerca (della durata di diciotto mesi) presso l’azienda ed il politecnico pugliesi.

“Lo dobbiamo alla città di Apricena, seconda capitale del marmo italiano (dopo Carrara). Aziende e università dovranno interagire sempre di più. A volerlo è il mercato globale. L’istituzione, l’attivazione e l’organizzazione di corsi di master di primo e secondo livello del Politecnico barese consentiranno di dare risposte concrete alle esigenze provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni. Il settore marmifero di Apricena, per affrontare le grandi sfide globali che ci attendono, ha urgente bisogno di figure professionali altamente specializzate.

Il gruppo Stilmarmo metterebbe a disposizione il suo collaudato know how e le sue strutture per visite didattiche, tirocini, stages. Siamo certi che l’amministrazione comunale, molto sensibile a queste tematiche, non farà mancare i necessari spazi per lezioni frontali, seminari e conferenze, affinché Apricena diventi centro di ricerca e di alta formazione professionale nel settore marmifero italiano”, ha concluso Masselli.

 

 

Trovare l’abito da sposa dei sogni: è settembre il mese giusto

Como, 4 agosto 2022 – Per le future spose è trmpo di passare all’azione. Manca meno di un mese a settembre, ed è il momento giusto per cominciare a fare le proprie valutazioni e scegliere l’abito dei sogni, proprio perché è in questo mese dell’anno che negli atelier arrivano le nuove collezioni.

Monica Gabetta Tosetti, esperta di moda e bellezza, proprietaria con il marito dello storico Tosetti Sposa di Como, ci spiega come iniziare la ricerca dell’outfit perfetto.

“Subito dopo l’estate è il momento ideale per andare a dare un’occhiata al campionario completo: questo però non vuol dire provare senza criterio tutti gli abiti in atelier, ma arrivare minimamente preparate, individuando uno stile che piace e magari creando una propria personale galleria di immagini con ciò che piace di più, in modo da aiutare anche noi a indirizzarci nella ricerca” dice Monica Gabetta Tosetti.

“Non tutte infatti hanno un’idea precisa di ciò che vogliono e anche le più sicure si trovano a rivalutare forme e tessuti che avrebbero scartato a priori. Ed è qui che entra in gioco la professionalità e la competenza degli ‘addetti ai lavori’, che hanno un occhio ‘allenato’ e possono suggerire soluzioni (talvolta) inaspettate.

Non a caso richiediamo sempre di prendere appuntamento, per essere certi di poter dedicare un momento esclusivo a ogni futura sposa. Il tempo ideale per la scelta sono almeno 9 mesi prima della data del matrimonio, al più tardi 6 mesi, per permettere di fare le dovute modifiche e dare perfetta vestibilità.

Ultimamente i tempi si sono molto accorciati, ma se dovessi dare un consiglio professionale direi loro di non fare tutto all’ultimo minuto, ma di calibrare bene la scelta, lasciandosi anche un po’ guidare. In atelier ad esempio abbiamo tantissimi marchi e una collezione in esclusiva, la Bridal Couture 2023  Tosetti, che quest’anno ancora di più punta sulla versatilità, con una serie di modelli dalle linee basic tutti da interpretare, per accontentare tutti gli stili.

Anche il range di prezzi può variare, due volte all’anno abbiamo un temporary shop con degli abiti Haute Couture scontati e tutto l’anno tantissime linee oltre la Tosetti Bridal, come Rosa Clarà, Aire in Barcellona, Nicole, Pietro De Mita e Demetrios Platino”, come cncludeMonica Gabetti Tosetti.

 

 

Per le spose è settembre il mese giusto per passare all’azione

Bando regionale “Riparti”, se lo aggiudica la Stilmarmo

Bari, 29 luglio 2022 – L’azienda pugliese, capogruppo dell’omonimo gruppo industriale “Stilmarmo”, da sempre impegnata nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo, e il PoliBa (primo politecnico del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa) si sono aggiudicati il bando pubblico “RIPARTI” della Regione Puglia.

La misura regionale si colloca all’interno della “Strategia Europa 2020” per una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, la quale ha ribadito il ruolo determinante che la ricerca riveste sul fronte dell’innovazione e dello sviluppo del tessuto socio-economico-industriale coerentemente con la “Smart Specialization Strategy” della Regione Puglia. Fondamentale importanza riveste, a tale scopo, lo sviluppo di competenze specifiche, finalizzate allo sviluppo di ricerche innovative in grado di fondere la conoscenza e l’innovazione con la richiesta dei fabbisogni del tessuto economico-sociale.
Il progetto di ricerca, presentato da PoliBa & Stilmarmo, col titolo “Sistemi autoportanti di facciata impieganti blocchi lapidei di scarto per la progettazione sostenibile in area Mediterranea”, vede, come suo responsabile scientifico, Giuseppe Fallacara, del dipartimento di scienza dell’ingegneria civile e dell’architettura del politecnico barese e, quale suo referente operativo, Cinzia Rinaldi, del dipartimento import/export dell’azienda apricenese. Assegnista del progetto, finanziato dalla Regione Puglia, è il noto architetto Micaela Colella, ricercatrice del medesimo politecnico.

L’obiettivo principale del progetto di ricerca è di determinare nuove modalità di utilizzo del materiale attualmente non commerciabile (di scarto), finalizzato alla definizione di una nuova filiera produttiva per la realizzazione di blocchi in pietra di grande dimensione da impiegare nella costruzione di facciate autoportanti o, in alternativa, in sistemi costruttivi portanti per case a basso impatto ambientale. Tali blocchi saranno specificamente progettati e testati per essere utilizzati in ambito mediterraneo e prevedranno l’integrazione delle componenti impiantistiche e di materiali con ottime proprietà di isolamento termico. Dal punto di vista progettuale, la ricerca intende avvantaggiarsi delle più recenti strategie di prefabbricazione avanzata, di progettazione computazionale e BIM, al fine di creare specifici framework in grado di utilizzare i blocchi in modo flessibile e totalmente personalizzato (mass customization).

«Il raggiungimento degli obiettivi appena descritti, oltre all’espansione economica dell’intera filiera e della Regione Puglia» dichiara Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo «contribuirebbe alla promozione di un approccio maggiormente etico e sostenibile nell’utilizzo delle risorse naturali, delle quali la città di Apricena, con la sua “Pietra” famosa in tutto il mondo, è indiscussa rappresentante. L’impiego cosciente dei materiali lapidei sarebbe in grado di dare un rilevante contributo alla lotta ai cambiamenti climatici. Con questo progetto di ricerca – conclude Masselli – vogliamo caratterizzarci nell’ambito della “manifattura sostenibile”, puntando sulla competitività, l’efficienza, l’innovazione e l’eccellenza tecnologica nei processi produttivi, così da favorire uno sviluppo sostenibile sia in termini di impatto ambientale che sociale».

La partnership con il Politecnico di Bari

La Stilmarmo di Apricena, del cui bacino estrattivo marmifero (secondo in Italia, dopo quello di Carrara) rappresenta il player di spicco a livello internazionale, ha intensificato negli ultimi tempi la partnership con il Politecnico di Bari.

Dopo la partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 con l’installazione “Porzione d’Infinito” e la realizzazione della mostra “Quarry Visions”, inaugurata ad Apricena, in provincia di Foggia, lo scorso 23 luglio, con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Fabio Tellia, associato del celebre studio di architettura “Norman Foster + Partners” di Londra, Anthony Caradonna, docente e ricercatore della prestigiosa università americana “New York Institute of Technology”, e Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica del politecnico barese nonché ideatore della mostra.

 

Bando “RIPARTI” Regione Puglia – Stilmarmo & Politecnico di Bari

 

 

Alfonso Masselli, Responsabile relazioni esterne Stilmarmo
(Ph: Gaz Blanco)

Moda: Como è sempre più “Città della seta”

Como, 12 luglio 2022 – L’occasione può essere il matrimonio o una festa, anche se sono sempre di più le richieste di un ricordo unico, da portare con sé che parli dell’arte tessile di Lake Como. E così in pochi giorni viene confezionato un capo couture per i clienti più esigenti.

Una magia?

No, una felice realtà, da quando Monica Gabetta Tosetti, chirurgo,  imprenditrice e stilista, ha ideato questo nuovo servizio d’alta moda, di “luxury” veloce, fatto con sete e sartorialità lariana.

Una felice realtà riportata da “Enjoy Como”, il magazine patinato bilingue de La Provincia, in cui Monica Gabetta Tosetti racconta l’avventura imprenditoriale nata sul lago di Como quasi per caso, che ha dato origine a un servizio di nicchia sempre più richiesto dalle spose nazionali ed internazionali.

Come nota l’autrice, un servizio d’alta moda pronta non si improvvisa: e infatti è dal 1927 che l’atelier Tosetti è un punto di riferimento per l’alta moda sposa e cerimonia.

Oggi guidata da Giovanni Tosetti e sua moglie Monica che, da tradizione, continuano a rispettare l’essenza di eleganza contemporanea tramandata dai fondatori Battista e Maria Tosetti.

“Il risultato è che sempre più turisti internazionali chiedono un abito con sete comasche, per un evento o da regalare come souvenir speciale per un proprio caro”, commenta Monica Gabetta Tosetti, ideatrice del servizio.

“Un realtà vincente, grazie a cui di recente è stata inaugurata la linea Gaga Luxury Como, che unisce la sartorialità di Tosetti, con l’innovazione dei tessuti di Laboratorio Tessile di Mara Gabriele.

Perché la nostra ambizione è quella di realizzare ogni sogno e desiderio dei nostri sposi e clienti”, conclude Monica Gabetta Tosetti,

 

 

 

 

Moda: il 2022 è l’anno del Tailor Made italiano

Como, 29 marzo 2022 – Il 2022 è l’anno della moda “su misura”. A confermarlo la fashion stylist Monica Gabetta Tosetti, che insieme alla sua famiglia con grande entusiasmo si appresta a celebrare un importante traguardo: i 95 anni dell’Atelier Tosetti, un’insegna storica per Como, ma ormai così tanto cresciuta fino a diventare un brand riconosciuto anche fuori dai confini nazionali.

Da quasi un secolo tra le mura dell’Atelier di via Milano, all’ingresso di Como, infatti si creano e si vendono abiti, ma soprattutto sogni, per tanti giovane coppie provenienti dall’Italia e dal mondo..

Custodire i sogni dei nostri clienti” è anche lo slogan del nuovo sito che racconta tutta la nostra storia”, spiega Monica Gabetta Tosetti,  ambassador della casa di moda.

Dal 1927 ci siamo dedicati alle linee di prêt-à-porter e accessori per le nozze, oggi vogliamo ampliare il nostro servizio offrendo una consulenza completa per  realizzare  un matrimonio indimenticabile. Mai come in questo particolare momento, il giorno più bello da molte coppie posticipato a causa dell’emergenza sanitaria, deve diventare un’occasione di festa, di gioia da condividere con parenti e amici, con le persone più care. Religiosa o civile, la cerimonia e il ricevimento devono essere studiati e seguiti con professionalità e amore, momento dopo momento, prestando attenzione a ogni particolare. Si tratta di un vero e proprio evento che necessita di una regia perfetta, a cominciare dalla scelta dell’abito”, continua Monica.

Per la primavera estate 2022, Tosetti propone una collezione di capi couture realizzati con i materiali più pregiati: seta, tulle e pizzi impreziositi da ricami. 

“Oltre a proporre la nostra collezione, continuiamo ad essere rivenditori dei marchi più esclusivi nel mondo sposa – sottolinea ancora Monica. Il nostro fiore all’occhiello è però l’attenzione al cliente: tutti i capi presenti in atelier possono essere personalizzati nei  nostri laboratori.

Per dare maggior valore aggiunto, la nostra collezione è tutta fatta a mano, con tessuti prodotti dalle fabbriche comasche che sfilano ogni stagione sulle più famose passerelle internazionali. In questo processo è impegnata tutta la famiglia. Ognuno ha un compito specifico,  dalla ricerca di filati e fibre alla confezione, sempre di alto contenuto artigianale. È un servizio “tailored made”  che sta piacendo molto a spose, sposi, damigelle e inviate”.

Ultima nata, che sta riscuotendo notevole interesse, è la linea Gaga Tosetti, frutto della collaborazione con il Laboratorio Tessile di Grandate e Mara Gabriele. Tratto distintivo della capsule: oltre al modello anche il tessuto è un unicum, creato solo per la cliente. 

Grazie a questo continuo impegno e a testimonial di successo, Tosetti è riuscito ad  allargare i suoi orizzonti: sempre più coppie arrivano dall’estero per scegliere gli abiti esclusivi Tosetti, dalla Svizzera, dalla Germania, dal Giappone e perfino dagli Emirati Arabi, paesi in cui il Made un Italy è considerato un inimitabile emblema di stile ed eleganza.

 

 


 

 

 

Moda sposi: il romanticismo sarà il trend del 2022

Il romanticismo sarà la tendenza del 2022 per la moda sposi

Como, 3 dicembre 2021 – Il “romanticismo” sarà il trend vincente per il 2022. Ne è convinta Monica Gabetta Tosetti, cuore pulsante del brand e boutique Tosetti di Como, dopo una ricerca sulle richieste delle coppie, futuri sposi nel 2022, e tra le donne tra i 20 e i 40 anni.

“Il  matrimonio romantico sarà il trend del nuovo anno per tantissimi giovani, con colori, fiori, location e abiti dallo stile definito. Eleganza, grazia e fascino, saranno immancabili per un ricevimento da sogno”, spiega Monica Gabetta Tosetti.

Questo perché dopo il Covid vi è una smodata voglia di romanticismo e libertà.

Il matrimonio è di per sè un sogno che si realizza. Da bambine e da ragazze tutte le donne hanno immaginato e desiderato delle nozze in stile principesco, con l’abito bianco, la cerimonia, i fiori e tanto romanticismo.

Le spose ora vogliono, più  che mai, sentirsi come Grace Kelly e Lady Diana.

“Per il nuovo anno il must dovrà essere per questo una grande attenzione per i dettagli e delle regole da seguire, perché tutto deve essere perfetto e memorabile.

Partendo dal sogno di ogni donna, cioè  l’abito da sposa principesco.

La sposa romantica sceglie un abito bianco classico, in pizzo o in tulle ricamato con un velo a lunga coda: maniche di pizzo e un corpetto con le spalline sono un dettaglio raffinato ed elegante”, continua Monica.

La sposa immagina un contesto da favola, spesso principesco se sogna in grande, visto anche che il suo abito lo sogna da quando è bambina, affascinata dalle principesse.

“L’abito romantico è sempre piuttosto classico e intramontabile proprio come lo sono le principesse, con accessori e trucco sobri e raffinati, per non scadere nell’eccesso.

Castelli e antiche ville saranno le location più ambite insieme a ristoranti eleganti un matrimonio romantico.

Nel 2022, dopo il Covid 19 avremo una smodata voglia di libertà, matrimoni intimi e caldi e all’aperto.

Per questo il nuovo trend sarà quello di organizzare un ricevimento in una piccola casa di campagna, circondata da un giardino fiorito e immersa nella florida natura primaverile”, conclude l’esperta di moda.

 

 

Moda: la seta e lo stile comasco affascinano le spose di tutto il mondo

Como, 5 novembre 2021 – Forse non tutti lo sanno, ma Como negli ultimi anni è diventata la meta di spose da tutto il mondo, che visitano la città alla ricerca della seta comasca e dell’abito da sogno da indossare nel giorno più importante della loro vita, ovvero quello del matrimonio.

Il merito di questo successo è dell’Atelier Tosetti, che grazie al proprio stile ricercato e rinomato, riesce ad attirare spose dagli angoli più remoti della terra.

Monica Gabetta Tosetti, cuore pulsante dell’Atelier Tosetti, rivela i retroscena del grande successo nel mondo del “Made in Como”.

“È vero, spesso nell’atelier di Como accanto alle future spose Italiane, ci sono ragazze che dagli Emirati Arabi o dal
Giappone vengono appositamente da noi per provare e scegliere un abito da sogno realizzato qui, a Como. Il fatto è che l’eccellenza che tanti cercano viene creata con tanti sacrifici tutti i giorni, nel nostro atelier, facendo ricerche sui modelli e sui tessuti per realizzare abiti da sposa unici, preziosi ed esclusivi”.

Tosetti, in effetti, dal lontano 1927 rappresenta un brand che è ormai un’icona per le spose del Lario, e da una decina di anni le sete pregiate prodotte nella provincia di Como e lo stile romantico degli abiti Tosetti Bride sono diventate un appuntamento imperdibile anche per le spose di tutto il mondo, affascinate dalla suggestione del Lago di Como e dalla ricercatezza dello stile Tosetti.

“Poi la ciliegina sulla torta di chi ci visita è quello coronare il sogno con la celebrazione del matrimonio qui sul Lario, per un connubio vincente tra bellezza paesaggistica, clima ed artigianalità“, conclude Monica Gabetta Tosetti.

Tosetti nel 2021 affianca ai brand più prestigiosi del mondo Bride e la Tosetti Bride, la line GAGA Luxury Lake Como, con l’aiuto della stilista Mara Gabriele e di Laboratorio Tessile una linea, con tessuti e ricami esclusivi.

Scelte stilistiche, buon gusto, artigianalità ed esclusività che fanno di Como un punto di riferimento per le giovani spose di tutto il mondo.

 

Dalla collezione Gaga di abiti da sposa dell’atelier Tosetti, 2022

 

Dalla collezione Gaga di abiti da sposa dell’atelier Tosetti, 2022

 

 

 

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