Milano, 24 febbraio 2020 – Stanze D’Autore, lo studio di progettazione della storica azienda Tasselli con sede a Prato, da oggi si espande a livello internazionale con un’offerta e un servizio unico nel suo genere.
La storica azienda non si limita alla sola rivendita delle migliori marche legate all’Interior Design, ma propone un pacchetto completo che permette al cliente di avere l’intera supervisione sulla ristrutturazione e sulla realizzazione generale del progetto.
Una realtà, quella di Stanze D’Autore, che nasce nel 1948 e che per molti anni ha avuto come punto focale dell’attività il segmento edile tutt’ora attivo. Per questo oggi Stanze D’Autore, a differenza dei competitor, ha la capacità, la competenza tecnica e la grande esperienza per poter essere presente direttamente sui cantieri.
L’idea progettuale viene plasmata e curata in ogni singolo passaggio, interfacciandosi direttamente con i muratori, piastrellisti, idraulici, elettricisti, posatori di resine, imbianchini e con tutte le maestranze addette alla ristrutturazione.
E’ consuetudine di quest’ultimi lavorare anche in case finite, dove l’attenzione ad evitare danni accidentali è fondamentale, con una professionalità e servizio al cliente ai più alti livelli.
Questo immenso valore aggiunto è la vera differenza: garantire il miglior risultato perché ogni singolo passaggio è seguito in prima persona, con una totale direzione dei lavori.
Stanze D’autore progetta infatti, secondo le esigenze del cliente, spazi, luoghi e locali con render 3D, grazie a programmi informatici di ultima generazione.
Con la “realtà aumentata”, attuata grazie ad un modernissimo visore, il cliente può così vedere realmente come sarà il progetto finale, avendo la sensazione di camminare e muoversi realmente nello spazio.
Questi servizi oggi sono proposti a livello internazionale e Stanze D’Autore è punto di riferimento per aziende e privati che, nell’ottica di ottenere il migliore risultato, hanno così un unico interlocutore che segue tutto il lavoro, dall’ideazione del progetto, alla realizzazione, alla fornitura dei complementi, per una consegna “chiavi in mano”.
Per il bolzanino Zuelli, centrocampista del Chievo, ipotesi di trasferimento a Londra
Verona, 1 luglio 2019 – L’estate, si sa, è stagione di tentazioni, anche nel mondo dello sport. Per il regista e cuore del centrocampo Primavera del Chievo, Emanuele Zuelli, la vera prima tentazione estiva viene da oltre manica.
Dopo alcune timidi avvicinamenti ‘Made in Italy’ è londinese la squadra che lo vorrebbe sulla sua tre-quarti la prossima stagione.
E’ stato fissato un incontro a Londra per visitare impianti e conoscere il team. Sarà quello, con tutta probabilità, il momento in cui Zuelli deciderà se, dopo cinque anni passati a Verona, andrà a cercare a Londra la sua prossima casa.
Bolzanino di nascita, ma ormai clivense d’adozione, Emanuele Zuelli anno 2001 è un prodotto del vivaio Chievo.
Nell’ultima stagione, terminata con l’approdo nella fase play off nel campionato Primavera, è stato padrone del centro campo della squadra allenata da mister Paolo Mandelli.
Milano, 14 novembre 2018 – Dopo l’uscita del suo ultimo libro “Il tormento del talento”, il cantautore e scrittore Carlo Zannetti ritorna alla musica con la pubblicazione prevista per il prossimo dicembre di un nuovo singolo (e videoclip) dal titolo “Susy per sempre”, prodotto e distribuito dall’etichettascozzeseEmuBands.
La canzone é una riedizione di un brano già compreso nel suo primo album di esordio intitolato “Carlo Zannetti”, uscito in Italia nel 1995.
“E’ stata un’emozione molto forte, riprendere in mano una canzone scritta tanti anni fa, ho rivissuto quel periodo della mia vita, ho rivisto me stesso in un contesto così diverso da quello in cui vivo oggi” dice Zannetti, che volutamente si proporrà nel nuovo disco com’era allora, semplicemente da solo, chitarra e voce.
“Susy per sempre” descrive con la profondità del suo testo la forte ammirazione dell’autore nei confronti delle persone che nella vita hanno il coraggio di prendere in un batter d’occhio alcune decisioni così importanti da rivelarsi in seguito fondamentali per il loro futuro. Coraggiooincoscienza? Susy ritorna a casa “volando sul mare che urlava”, per sfuggire ad una infelicità che la insegue e che forse la inseguirà per sempre.
Una canzone melodica, pubblicata originariamente per pianoforte e voce, ma riproposta oggi in versione acustica per chitarra e voce.
Carlo Zannetti é un cantautore, musicista pop-rock ed uno scrittore.
Nato a Ferrara, ha mosso i primi passi del suo percorso artistico a Padova, per poi stabilirsi a Milano e successivamente a Londra, città nella quale ha stretto a partire dalla fine degli anni ’80, un’amicizia durata anni con il famoso musicista e cantante Levon Helm della “The Band “.
Nel settore musicale dal 1982, in qualità di chitarrista turnista, ha affiancato alcuni dei piùimportantiartisti del panorama professionale italiano, partecipando ad innumerevoli tournée, concerti dal vivo e sessioni di registrazione.
Cantautore dal 1995, ha pubblicato 3 album di canzoni proprie, oltre a 8 brani singoli.
Attualmente collabora come articolista con alcuni giornali di livello nazionale, continua la sua attività di scrittore e lavora come musicista poli-strumentista/compositore nello staff di alcune produzioni musicali che hanno sedi in GranBretagna ed in U.S.A.
New York, 1 ottobre 2018 – Esordio a New York per gli Aristos, la band italiana in tour negli USA, ove fa ritorno a meno di un anno di distanza, con impegni in concerti, apparizioni televisive e interviste radiofoniche. Sarà un lungo viaggio che attraverserà due continenti e diversi stati, prima della chiusura a Londra, in Inghilterra.
Gli Aristos, già Premio della Critica a ‘Una voce per Sanremo‘, e Official Tribute Band dei Pooh, formazione con cui hanno inciso a Milano il singolo ‘Anni senza fiato’, contenuto all’interno del progetto Pooh Tribute Band Project prodotto da Red Canzian dei Pooh, sono supporters e session-men di noti artisti nazionali e internazionali.
La band ha all’attivo prestigiose collaborazioni, tra cui i Pooh, i Matia Bazar, Riccardo Fogli, Ronnie Jones, Red Canzian, Dodi Battaglia, Claudio Golinelli, Pamela Prati, i Ricchi & Poveri, Christian, Viola Valentino, Barbara Cola, Gianfranco D’Angelo, Stefano Masciarelli, e tour all’estero in Svizzera, Slovacchia, Russia, Repubblica di Malta, America,
Gli Aristos saranno di scena con l’Intercontinental Live Tour che attraverserà gli Stati Uniti d’America con debutto a New York a bordo del leggendario transatlantico Queen Mary 2, della prestigiosa compagnia britannica Cunard, che andrà avanti in teatri, sale concerto, dancing rooms, clubs e discoteche, fino a fine ottobre, per concludersi a novembre in Inghilterra, a Londra.
In questo tour la band apparirà in reti televisive statunitensi e saranno ospiti di network radiofonici, consolidando la loro carriera artistica ultra trentennale che assurge a palcoscenici internazionali.
Nei concerti d’oltreoceano, e inglesi, la storica band eseguirà una scaletta internazionale, spaziando tra pop, rock, dance, jazz, blues e funk.
Gli Aristos si esibiranno in tour con una line-up multinazionale:
Salvo San Giovanni @ drums, percussion, synth, lead vocals, backing vocals, programming,
arrangement;
Giovanni San Giovanni @ keyboards, synth, piano, violin, fisa, lead vocals, backing vocals,
arrangement;
Vincent Hudson @ electric guitar, acoustic guitar, lead vocals, backing vocals;
Brandon Miller @ bass, lead vocals, backing vocals;
Steven Assanti @ sax, backing vocals;
Grace Schmidt @ vocalist
Aristos, la band italiana in tour negli USA e Inghilterra
Roma, 13 novembre 2017 – “Sulle tracce di Lady Diana,15 itinerari a Londra e dintorni nei luoghi della principessa di Galles“, l’ultimo lavoro della royal blogger Marina Minelli, è uscito in formato ebook su Amazon.it (link: amzn.to/2AughVk)ed è già prenotabile nella versione cartacea.
Questo libro, a metà fra la guida e la biografia, è un percorso nella Londra di oggi alla ricerca di Lady Diana, delle sue vicende intime e personali, delle sue origini aristocratiche, della sua vita come membro della Royal Family, attraverso i luoghi che ha amato e hanno segnato, nel bene e nel male la sua breve ma intensa esistenza.
La metropoli moderna proiettata verso il futuro la città dai mille volti, dalle mille sfaccettature è infatti non solo lo sfondo ma anche il palcoscenico di un vero e proprio dramma shakespeariano, una tragedia dalle tinte fosche che ha sconvolto l’imperturbabile monarchia inglese cambiandola per sempre.
Nella capitale britannica, dove i riferimenti ai re e alle regine sono davvero a ogni angolo di strada, dietro alle facciate dei palazzi, nei giardini e persino sulle insegne dei pub non è facile ricostruire un itinerario dedicato a Lady Diana, la principessa di Galles, però guardando bene, cercando negli angoli più insoliti e appartati e infine uscendo da Londra verso la romantica campagna inglese, ecco magicamente apparire tutta la storia della bella, triste e sfortunata Diana.
Nonostante siano passati esattamente vent’anni dal tragico incidente dell’Alma a Parigi, Diana è ancora presente in molti luoghi londinesi perché la figlia del conte Spencer amava molto la capitale dove vive intensamente dai 17/18 anni fino alla morte.
E a volte i luoghi che una persona ha amato (o detestato) dicono di lei più di tante parole e i ricordi sono ancora lì impressi nelle pietre, che aleggiano nelle piazze, nelle strade, nei giardini.
La vita della principessa di Galles si dipana attraverso tutta la città, da quella più frenetica e alla moda, fra negozi e atelier degli stilisti in voga, ai palazzi dove si svolgeva la sua vita ufficiale.
A Clarence House, per esempio, che all’epoca era la residenza della Queen Mum, Diana passa, in totale solitudine, la notte che precede il fidanzamento e poi la vigilia delle nozze. Da qualche anno questo bell’edificio in stile Regency è aperto al pubblico per circa un mese in estate e conserva ancora l’atmosfera dell’epoca.
La cattedrale di Saint Paul invece, una delle mete cult del turismo londinese, è indissolubilmente legata all’immagine della giovane sposa mentre sale l’immensa scalinata con il vento che le scompiglia il velo e il lunghissimo strascico.
Tanti gli aneddoti e le storie meno note legate soprattutto all’infanzia e alla giovinezza di una ragazzina che diventerà la principessa di Galles.
Diana si trasferisce a Londra poco prima dei 18 anni ma nasce e passa tutta l’infanzia in una proprietà della Regina, una villa edoardiana nel Norfolk che è stata trasformata un bellissimo hotel per le vacanze, completamente accessibile ai disabili.
Nel profondo e più caratteristico countryside inglese la giovane lady parla per la prima volta con il principe Carlo e in una splendida dimora dell’Hampshire la neo sposa trascorre i primi giorni di quella che sarà un’infelice luna di miele.
Quasi tutte le residenze sono aperte al pubblico compreso il giardino di Highgrove, la casa del principe Carlo nel Gloucestershire, un luogo davvero incantevole dove però il matrimonio dei principi di Galles si disgrega inesorabilmente e definitivamente. Diana detesta la pacifica campagna delle Cotswolds anche perché Highgrove è pericolosamente vicina all’abitazione di Camilla Parker Bowles.
15 itinerari a Londra e dintorni nei luoghi della principessa di Galles
La guida contiene 15 itinerari fra Londra, alcune località dei dintorni e due destinazioni in Scozia, 15 cartine, moltissime idee e consigli su cosa visitare nei dintorni delle mete dedicate a Diana e in più informazioni sui trasporti e tanti indirizzi su dove mangiare e dormire.
24 x 17 cm
180 pagine in brossura
Foto b/n e colori
Copertina a colori
KDP Amazon
cartaceo edizioni AltezzaReale.com
Riguardo l’autrice, Marina Minelli
Marina Minelli dopo la laurea in Storia moderna a Bologna ha fatto per molti anni la giornalista di cronaca lavorando, fra gli altri, per il Il Sole 24 ore, Il Messaggero, Focus Storia, l’Agenzia Ansa, Il Resto del Carlino e il Corriere Adriatico e diversi siti e portali italiani e francesi. Esperta di storia delle famiglie reali europee, nel 2009 ha creato il blog AltezzaReale.com, primo e unico sito italiano dedicato ai royal di ieri e di oggi per il quale ha realizzato interviste e reportage.
Ha partecipato come opinionista a diverse trasmissioni televisione su Rai Uno (Uno Mattina Estate, Estate in Diretta), Rai Due (Tg 2 Costume&Società), Canale 5, La 7 e Rsi – radio televisione svizzera italiana.
Ha pubblicato “La famiglia Ferretti di Ancona”, “101 storie di regine e principesse che non ti hanno mai raccontato”, “Le regine e le principesse più malvagie della storia”, “101 storie sulle Marche che non ti hanno mai raccontato”, “Un tè con la Regina”.
Collezionista e studiosa di royal commemorative potteries in occasione del Giubileo di Zaffiro della sovrana inglese ha organizzato la mostra “Un tè con Elisabetta II” al museo Glauco Lombardi di Parma. Nel giugno del 2017 ha seguito il Trooping the Colour, la parata ufficiale per il compleanno della Regina, come giornalista straniera accreditata.
Milano, 10 novembre 2017 – Produce borse, abiti e accessori moda con le linguette delle lattine. È la maison ‘Yarusa’ fondata dalla designer Grazia Volta, che si pone come nuova realtà che abbraccia anche un forte concetto di eco-sostenibilità.
La maison nasce da un viaggio a Miami: la designer incontrò in un piccolo laboratorio locale, un artigiano che stava creando con le linguette delle lattine un piccolo oggetto.
Affascinata da questa particolare realizzazione appena rientrata in Italia si è immediatamente attivata per lanciare la sua idea, cominciando a proporre oggetti moda unici ed esclusivi.
Prendono vita le prime borse, cinture, collane e successivamente le creazioni si spostano anche sull’abito.
In poco tempo gli addetti ai lavori iniziano a notare queste realizzazioni ed è subito un successo: gli abiti vengono indossati dalle modelle alla settimana della moda di Milano, fino ad arrivare sul red carpet della 74esima edizione del Festival del Cinema di Venezia.
Una moda realizzata con delle semplici linguette arricchite da stoffe pregiate e merletti, per abiti che acquisiscono alta qualità ed eleganza.
Il meriti di Yarusa è quello di rendere un articolo di riciclo importante e sofisticato allo stesso tempo.
Le linguette, utilizzate per realizzare le creazioni, vengono raccolte dai “Catadores“, ovvero dei riciclatori che le raccolgono nelle strade e nelle spiagge, le consegnano alle ditte di smistamento del Brasile, dove vengono lavate e igienizzate.
Lavorare queste linguette smuove la creatività e vengono composte in maniera ordinata e disordinata in modo incredibile, dando forma a svariati oggetti ed accessori.
I prodotti sono unicamente lavorati all’uncinetto, a mano e con filati pregiati, in una collezione che oggi comprende accessori di moda che spaziano dalle borse, ai vestiti, dalle cinture, alle cravatte, fino ai portachiavi.
Yarusa è la prova che con un materiali apparentemente poveri e di riciclo si possono realizzare opere originali e di alta qualità, ottenendo un successo internazionale.
Milano, 10 ottobre 2017 – Il brand moda Brunello Barbieri ha vinto il ‘Best Young Designer Award’, titolo che viene assegnato ogni anno durante le sfilate dei PLUS size Fashion Days di Amburgo in Germania.
Insieme alla Pulp Fashion Week di Parigi e alla Full figured Fashion Show di New York, le sfilate di Amburgo sono l’evento più importante nel mondo per il settore della moda Curvy.
“Noi abbiamo nominato Brunello Barbieri perché é il primo brand che propone alle donne Curvy un ‘Made in Italy’ di lusso, con tessuti pregiati, portatrice di quella eleganza italiana unita ad una sfiziosa femminilità.
Giulia Brunello, direttore creativo, riesce ad interpretare quello che noi donne Curvy abbiamo sempre aspettato!”, esclama entusiasta Tanja Marfo, famosa fashion blogger tedesca e organizzatrice dell’evento.
Il ‘Best Young Designer Award‘ viene premiato da 10 anni allo scopo di incoraggiare gli stilisti, gli imprenditori ed i giornalisti ad osservare ed investire nel mondo della moda Curvy, settore economico in fortissima crescita, come pochi altri.
Per due giorni 40 modelle Curvy hanno sfilato sulle passerelle del modernissimo ‘Harbour Cruise Center’ di Amburgo: i biglietti erano già esauriti da 2 settimane e la televisione tedesca ha programmato interviste e trasmissioni in diretta dell’evento.
SULLE TRACCE DI LADY DIANA, NASCE LA GUIDA CON 15 ITINERARI A LONDRA E DINTORNI NEI LUOGHI DELLA PRINCIPESSA DI GALLES
Il nuovo libro della giornalista e scrittrice Marina Minelli sarà disponibile da fine settembre su Amazon in formato ebook e cartaceo.
Londra, 24 agosto 2017 – A venti anni esatti dalla morte di Diana nel tragico incidente di Parigi, esce per la prima volta una guida di Londra e dintorni con tutti gli itinerari segreti ed i luoghi frequentati dalla principessa.
Il libro, disponibile da fine settembre su Amazon, è a cura di Marina Minelli, giornalista, scrittrice e royal blogger, ed è a metà fra la guida turistica e la biografia con percorsi nella capitale britannica alla ricerca di un personaggio sicuramente controverso e contraddittorio ma ancora oggi amatissimo.
“La vita della principessa di Galles – spiega l’autrice – si dipana attraverso Londra, da quella più frenetica e alla moda, fra negozi e atelier degli stilisti in voga, ai palazzi dove si svolgeva la sua vita ufficiale, dove i ricordi sono ancora numerosi”.
A Clarence House, la residenza della Queen Mum, Diana passa, in totale solitudine, la notte che precede il fidanzamento e poi la vigilia delle nozze.
“Da qualche anno – prosegue Marina Minelli – questo bell’edificio in stile Regency è aperto al pubblico per circa un mese ogni estate e conserva ancora l’atmosfera dell’epoca. Ma anche la cattedrale di Saint Paul, una delle mete cult del turismo londinese, è indissolubilmente legata all’immagine della giovane sposa mentre sale l’immensa scalinata con il vento che le scompiglia il velo e il lunghissimo strascico”.
Nel suo libro Marina Minelli percorre tutti questi luoghi, raccontandone la storia, i segreti e le connessioni con Diana.
“Ai Kensington Gardens oggi ci sono una fontana e un playground dedicati alla memoria di Diana – spiega l’autrice – ma in realtà la principessa è molto presente in spirito e immagini anche all’interno del museo di Kensington Palace situato a poche centinaia di metri dall’appartamento dove vive a partire dal 1982”.
La storia di Carlo e Diana, che tanto assomiglia a una tragedia di William Shakespeare, ha avuto come palcoscenico Londra ma anche i paesaggi idilliaci di quella straordinaria Inghilterra rurale conservata con amore da secoli.
Questo libro/guida offre punti di vista diverso, qui dove la metropoli moderna proiettata verso il futuro e i verdi campi delle contee fanno da sfondo a un dramma dalle tinte fosche e alla turbolenta esistenza di un personaggio fatto diluci e di ombre che ha travolto e sconvolto l’imperturbabile monarchia inglese cambiandola per sempre.
Tanti gli aneddoti e le vicende meno note legate soprattutto all’infanzia e alla giovinezza di quella che diventerà la principessa di Galles.
“Diana si trasferisce a Londra poco prima dei 18 anni ma nasce e passa tutta l’infanzia in una proprietà della Regina, una villa edoardiana nel Norfolk che è stata trasformata un bellissimo hotel completamente accessibile ai disabili” spiega Minnelli.
Nel profondo e più caratteristico countryside inglese la giovane lady parla per la prima volta con il principe Carlo e in una splendida dimora dell’Hampshire la neosposa trascorre i primi giorni di quella che sarà un’infelice luna di miele.
“Quasi tutte le residenze sono aperte al pubblico – precisa la scrittrice – compreso il giardino diHighgrove, la casa del principe Carlo nel Gloucestershire, un luogo davvero incantevole dove però il matrimonio dei principi di Galles si disgrega inesorabilmente e definitivamente. Diana detesta la pacifica campagna delle Cotswolds anche perché Highgrove è pericolosamente vicina all’abitazione di Camilla Parker Bowles”.
Sulle tracce di Lady Diana 15 itinerari a Londra e dintorni nei luoghi della principessa di Galles
24 x 17 cm
200 pagine b/n in brossura
Copertina a colori
KDP Amazon da settembre 2017
La guida contiene 15 itinerari fra Londra, alcune località dei dintorni e 2 destinazioni in Scozia, 15 cartine, moltissime idee e consigli su cosa visitare nei dintorni delle mete dedicate a Diana e in più informazioni sui trasporti e tanti indirizzi su dove mangiare e dormire.
L’autrice Marina Minelli dopo la laurea in Storia moderna a Bologna ha fatto per molti anni la giornalista lavorando, fra gli altri, per il Il Sole 24 ore, Il Messaggero, Focus Storia, l’Agenzia Ansa, Il Resto del Carlino e diversi siti e portali italiani e francesi.
Esperta di storia delle famiglie reali europee, nel 2009 ha creato il blog AltezzaReale.com, primo e unico sito italiano dedicato ai royal di ieri e di oggi per il quale ha realizzato interviste e reportage. Ha partecipato come opinionista a diverse trasmissioni televisione su Rai Uno (Uno Mattina Estate, Estate in Diretta), Rai Due (Tg 2 Costume&Società), Canale 5, La 7 e Rsi, radio televisione svizzera italiana.
Ha pubblicato “La famiglia Ferretti di Ancona”, “101 storie di regine e principesse che non ti hanno mai raccontato”, “Le regine e le principesse più malvagie della storia”, “101 storie sulle Marche che non ti hanno mai raccontato”, “Un tè con la Regina”.
Collezionista e studiosa di royal commemorative potteries in occasione del Giubileo di Zaffiro della sovrana inglese ha organizzato la mostra “Un tè con Elisabetta II” al museo Glauco Lombardi di Parma.
Nel giugno del 2017 ha seguito il Trooping the Colour, la parata ufficiale per il compleanno della Regina, come giornalista straniera accreditata.
Milano, 10 luglio 2017 – Alto contenuto qualitativo, eccellenti performance funzionali, stile italiano e un look “easy-dressing & no season” perfetto in ogni occasione. Questi i pilastri della maison SottoMettimi, su cui si basa anche la proposta moda della nuova collezione.
Il brand è portavoce di una tendenza culturale volta a preservare e rispettare l’ambiente e la natura. Uno stile italiano, plasmato attraverso filati puri e naturali, che ridisegna e rinnova il gusto essenziale e funzionale, arricchendolo di dettagli sobri e raffinati, utilizzando una tecnologia innovativa ed eco-friendly.
L’amore per quello che ci circonda ha portato per la realizzazione delle creazioni ad una ricerca e uso di filati naturali ed altamente performanti: un rispetto verso l’ambiente, la natura, gli animali e le persone.
“Siamo sempre stati affascinati dal mondo dei filati in cui abbiamo trascorso gran parte della nostra vita. Ci siamo trovati una sera d’estate a sognare una evoluzione della nostra storia, con un capo di maglieria fra le mani realizzato in merino extra-fine, studiato per anni, soffice e splendido per la sua naturalezza. Con passione e profonda knowledge offriamo un tipo di filato top-quality, dalle eccellenti performance funzionali: leggero e traspirante, caldo ed isolante, total easy care, lavabile in lavatrice, tumble-dry, low-pilling, anallergico ed enormemente piacevole al contatto con la pelle”. Queste parole di Luigi Perna, titolare del brand, sono la migliore testimonianza per descrivere la filosofia e le caratteristiche del prodotto SottoMettimi.
Fibre eccellenti, trattate e trasformate in maglieria dalle caratteristiche inconfondibili e inusuali per un prodotto moda di questo genere. Un concetto che trae spunto da filati nati per l’impiego Higt-Tech degli sport estremi: grazie alla poli-sensorialità il filato SottoMettimi apporta benessere psico-fisico. Anche perché il piacere tattile regala emozioni confortevoli.
Roma, 20 giugno 2017 – L’incendio che ha devastato la Grenfell Tower di North Kensington a Londra, nella notte tra il 13 e il 14 giugno scorsi, è stato indubbiamente una tragedia di proporzioni incalcolabili, soprattutto in termini di vite umane.
Per questo sarà necessario scoprire al più presto le sue cause, affinché tali sciagure non si ripetano e per individuare le responsabilità di chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza dei residenti.
Abbiamo chiesto all’Ing. Andreas Melinato, esperto di investigazione di incendi dell’Istituto di Scienze Forensi, come sia potuto accadere un disastro simile e quali saranno le modalità con cui si cercherà di arrivare alla verità.
D: Ingegner Melinato, l’immagine che ogni persona ha in mente dell’incendio della Grenfell Tower è quella di un rogo di proporzioni incredibili, con fiamme che si estendevano dalla parte inferiore dell’edificio fino all’ultimo piano. Come ha potuto svilupparsi un incendio così devastante?
R: Le fiamme fuoriuscivano dalle finestre, perciò provenivano dall’interno dei locali, ma soprattutto prendevano incredibilmente forma sulle superfici esterne della torre. Vi sono quindi due temi di grande interesse per noi tecnici: il motivo per cui l’incendio si è propagato in tutti gli ambienti interni della torre, dai piani più bassi fino alla sommità del palazzo, e la ragione per cui le fiamme hanno avvolto interamente la superficie esterna dell’edificio.
D: Secondo Lei le cause del disastro potrebbero riguardare l’utilizzo di materiali di costruzione non idonei o vizi di progettazione?
R: Il rischio di incendio negli edifici residenziali, ancor più se abitati da molte persone, è un argomento di grande rilevanza. Qualora si concretizzi, devono esserci le condizioni affinché l’incendio possa essere gestito in modo da ridurre i danni al minimo e, soprattutto, salvare le vite degli abitanti. Appare evidente, visto l’esito degli accadimenti, che molte cose non hanno funzionato a dovere, specie tenendo conto del fatto che l’edificio era stato da poco sottoposto ad una rilevante ristrutturazione. Proprio la recente ristrutturazione sarà certamente oggetto di attenta analisi da parte delle strutture investigative chiamate a stabilire la causa dell’incendio. Per quanto riguarda eventuali vizi di progettazione, un principio base della prevenzione antincendio risiede nel concetto di “compartimentazione”, ossia la progettazione e la realizzazione di volumi prestabiliti entro i quali l’incendio dovrebbe essere contenuto per evitarne la propagazione. In questo caso, l’incendio non è stato contenuto e l’effetto è stato il totale interessamento dei volumi della struttura da parte del fumo e delle fiamme.
D: A Suo parere, la macchina dei soccorsi, soprattutto quella dei pompieri londinesi, è risultata efficiente?
R: Di fronte ad un incendio di tali proporzioni e in grado di propagarsi tanto velocemente, poco hanno potuto fare i pompieri. Sono intervenuti in massa ma sono stati costretti ad agire da terra e dall’esterno, quindi efficaci non oltre la metà dell’altezza utile dell’edificio. Anche i residenti avranno potuto fare ben poco, trovandosi nella condizione di non riuscire a trovare vie di uscita mentre fuoco e fumo invadevano i locali. A nulla è valso altresì il naturale tentativo di trovare aria respirabile e temperature sopportabili alle finestre, considerato che le facciate esterne producevano fiamme e fumo in modo attivo e consistente.
D: Quali attività investigative saranno messe in campo per far luce su questo tragico evento?
R: L’indagine dovrà puntare a stabilire la causa dell’incendio ma ciò non sarà sufficiente. È quindi prevedibile che l’attività tecnico-investigativa, oltre alla ricerca di ciò che ha innescato le fiamme, dovrà fare luce sul modo in cui il sistema di sicurezza antincendio era stato predisposto, se lo stesso abbia funzionato e sulla correttezza delle scelte tecniche fatte nel corso della ristrutturazione, specialmente in relazione ai materiali utilizzati per il rivestimento delle facciate esterne e alla loro modalità di installazione.
D: Quali tecniche vengono utilizzate per l’investigazione di un incendio?
R: Le migliori tecniche sono quelle che prevedono prove di combustione dei materiali e simulazioni di combustione di ambienti che riproducano quelli realmente interessati dall’incendio, al fine di comprenderne le modalità e le tempistiche di propagazione. Ciò avverrà all’interno di strutture specializzate come i laboratori di cui dispone l’Istituto di Scienze Forensi quale rappresentante italiano di una delle maggiori società di investigazioni di incendi, la FI UK, i cui esperti, in questi giorni, sono chiamati a fornire pareri ai media più importanti del Regno Unito.