Il Premio Penisola Sorrentina partecipa alla 32esima edizione della kermesse di Ostia proponendo il “piacere” del libro e della lettura in nome di Italo Calvino
Ostia (Roma), 25 maggio 2023 – Si chiama “Esprit de voyage ” ed è un racconto di città attraverso i libri e l’arte. È questo il progetto speciale che il Premio “Penisola Sorrentina” 2023 porterà ad Ostia partecipando ai lavori della Festa del libro e della lettura.
Dopo l’anteprima a Casa Sanremo, la macchina organizzativa guidata da Mario Esposito fa tappa sul litorale romano, presentando due volumi fotografici realizzati per promuovere le bellezze della Campania.
Il primo libro è “Viaggio in Campania” (Plumelia Edizioni) con le fotografie del maestro siciliano del bianco e nero Giuseppe Leone.
L’altro è “Backstage – Noi dall’America a Napoli” (Backstage & Set Agency): un photonovel di Jessica Gudi che racconta il “dietro le quinte” della eponima serie televisiva Rai, che ha visto protagonista Lino Guanciale, e luoghi suggestivi della città di Napoli.
Il concetto di viaggio tra luoghi e città “segretamente espresse” animerà le iniziative che il Premio Penisola Sorrentina, con la direzione artistica del sannita Giuseppe Leone, intende portare avanti per celebrare il centenario della nascita di Italo Calvino, ispirandosi al romanzo del celebre scrittore “Le città invisibili”.
Veniamo ai numeri della Festa del libro e della lettura di Ostia, che giunge alla sua trentaduesima edizione ed è in programma sabato 27 e domenica 28 maggio nel piccolo centro lidense, con il patrocinio della Commissione Cultura delle Chiese di Ostia appartenenti alla Diocesi di Roma.
Venticinque gli autori presenti con 4 eventi speciali. Alle presentazioni editoriali si affiancheranno incontri speciali sui 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, sui 100 anni dalla nascita dei Walt Disney Studios, sul tema della Pace (con la piantumazione simbolica di un ulivo) e conversazioni sull’Arte. Spazio riservato a mostre fotografiche, recital di musica e poesia, premiazioni.
La Campania, fucina di bellezze e di espressioni culturali ricchissime, ancora una volta sarà regione protagonista attraverso questa partecipazione del Premio Penisola Sorrentina su cui il consigliere regionale, con delega alle ITC, Mario Casillo così si è espresso: “Un patrimonio, quello campano, che – dichiara Casillo– si caratterizza per la sua componente sia materiale che immateriale. La musica, la letteratura, l’arte scenica, il teatro, le tradizioni eno-gastronomiche rappresentano uno dei più significativi biglietti da visita dell’intero territorio”.
Casalnuovo di Napoli – Il 17 novembre prossimo verrà presentata a Casalnuovo di Napoli l’iniziativa “Totò e la napoletanità”. Dopo 4 anni di Premio Letterario, oltre 5mila partecipanti, 6 antologie, tappe a Bruxelles, Torino, Milano e Maglie, dopo il gemellaggio con le terre marchigiane colpite dal terremoto e la mostra con L’Infinito e gli altri autografi di Giacomo Leopardi, l’associazione “Una Città Che…”, quasi a voler dire “torniamo a casa, torniamo nella nostra Terra”, dedica una parte della nuova stagione letteraria all’iniziativa “Totò e la napoletanità”.
“In questi anni abbiamo ricevuto tanto dal Premio; ovunque ci hanno riconosciuto caratteristiche che sono proprie delle nostra Terra e della nostra napoletanità: creatività, passione e amore per quello che abbiamo fatto sinora. Per questo, vogliamo ricambiare il dono che la Città in cui siamo nati ci fa quotidianamente. Dedicheremo uno spazio della nostra stagione letteraria a Napoli e lo faremo ispirandoci a colui che, per noi, rappresenta meglio di chiunque altro al mondo la napoletanità. Totò”, racconta Giovanni Nappi, fondatore del Premio Letterario ‘Una Città Che Scrive’.
Un ruolo centrale saranno gli appuntamenti di “reading di letteratura napoletana”, presso la Biblioteca Sociale Giacomo Leopardidi Casalnuovo di Napoli, alla Via Roma 148 traversa privata.
Appuntamenti che saranno organizzati assieme a Raffaele Sannino, un napoletano verace salvato dai nefasti della Forcella “difficile” dall’amore per la poesia.
Sannino, autore di BUM BUM che nella prefazione porta la firma di Paolo Siani, proprio con il Premio Letterario ‘Una Città Che Scrive’ e con una straordinaria poesia su Totò esordì come scrittore nel 2016.
Per l’occasione gli spazi della Biblioteca Sociale saranno impreziositi da un busto in bronzo di Totò, realizzato dallo scultore Domenico Sepe.
Villa aperta
Il primo appuntamento del percorso di reading di letteratura napoletana viene eccezionalmente ospitato, il prossimo 17 novembre, a Villa Liguori, casa dell’Avv. Karim Ponticelli.
Nella biblioteca privata di Villa Liguori si potrà vivere un pomeriggio dedicato alla tradizione letteraria e musicale napoletana.
“Ripercorrere la cultura partenopea fino ai giorni nostri è indispensabile, perché senza conoscere il proprio passato non si può costruire nessun futuro”, ha detto l’Avv. Karim Ponticelli.
L’evento sarà dedicato a Salvatore Di Giacomo e al periodo “d’oro” della scuola letteraria e musicale napoletana.
L’appuntamento sarà l’occasione per presentare al pubblico il busto in bronzo di Totò, che successivamente andrà ad impreziosire gli spazi della Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi.
“Sono fiero di ospitare a Villa Liguori l’inaugurazione del busto del Principe Antonio De Curtis. Ci accomuna una storia personale, fatta di umilissime origini e riscatto familiare e sociale. Giovanni, sempre attento, ha saputo cogliere l’anima di tradizione popolare, una tradizione di cui ogni popolo fa vanto e noi sembriamo vergognarci. Invece dobbiamo essere e saremo orgogliosi delle nostre radici e della nostra terra”, ha concluso Karim Ponticelli.
L’appuntamento è per domenica 17 novembre alle ore 17.00 presso Villa Liguori a Via Roma 109, a Casalnuovo di Napoli.
Le musiche saranno dirette dal maestro Luigi Esposito, mentre le letture saranno affidate a Franco Bianco, fondatore della storica compagnia teatrale casalnuovese “Il Faro”.
Esce Bankageddon, il libro che racconta cosa è successo sui mercati dal 2008 con le vicissitudini di un ex banker della city
Milano, 7 novembre 2018 – Da dove viene e dove va a finire questa crisi senza sbocchi in cui siamo caduti dal 2008? Se siamo tutti indebitati fino al midollo, chi sono i creditori di tutto questo ben di Dio? Perché ci ritroviamo in questa situazione? C’è una via d’uscita in fondo al tunnel?
Queste e altre domande inquietanti sono l’ossessione che colpisce, non solo metaforicamente, il giovane banker della city londinese ingiustamente licenziato, protagonista del romanzo Bankageddon, che racconta cosa è successo sui mercati finanziari, e sull’economia, a partire dal 2008.
Mentre la crisi economica e finanziaria travolge tutto, lui cerca di ritrovare se stesso e i sogni infranti da uomini senza scrupoli della finanza d’assalto.
Poi la rinascita. Accompagnato dal sogno, trova l’amore sincero di Consuelo che rinnova la sua capacità di ascoltare la vita con emozioni autentiche. Sotto la guida di una presenza ormai costante e illuminante, Giovanni apre un blog di contro-informazione finanziaria per raccontare al mondo intero le vere cause della crisi.
Improvvisamente trova un tesoro insperato: una serie di antichi manoscritti. Documenti sconosciuti che gli sono stati regalati da un amico d’infanzia, nei quali scopre i racconti delle vite straordinarie di uomini che agli albori dell’economia utilizzarono la finanza per costruire un mondo migliore.
Sulla via del futuro, però, Giovanni viene misteriosamente rapito e si imbatte nel volto feroce di una misteriosa società segreta dotata di un potere inimmaginabile. Come dicono gli uomini di questa setta, i confini del bene e del male non esistono.
Niente è come sembra, nulla è semplice. E non c’è alcuna scelta priva di rischi.
Per scoprire come Giovanni ne verrà fuori, e come potremo uscire tutti dalle spire mortali di un’economia che non può più crescere all’infinito, bisognerà arrivare alle ultime pagine.
CHI È ALEX RICCHEBUONO
Alex Ricchebuono è un grande appassionato di storia economica ed evoluzione monetaria, scrive articoli e libri e da anni si occupa di divulgazione finanziaria.
Laureato in Economia e Commercio all’Università di Torino, ha lasciato l’Italia molto giovane per lavorare tra New York, Parigi e Londra con alcuni tra i più importanti gestori patrimoniali del mondo. Ha maturato oltre 20 anni di esperienza nel settore dell’Asset Management e dell’Investment Banking, ricoprendo ruoli di responsabilità per importanti società del settore finanziario come Credit Suisse, Janus Capital, Brevan Howard (UK), BNP Paribas e altri grandi operatori internazionali.
Nel 2013 è ritornato a Milano e attualmente è partner e responsabile per la distribuzione di fondi di terzi ad Advanced Capital SGR, prima società ad aver lanciato un fondo di fondi di Private Equity nel sud Europa.
Ha condotto il documentario in 4 puntate Money Art andato in onda su RAI 5, uno dei canali culturali della Radio Televisione Italiana, nel quale ha raccontato gli intrecci tra il mondo della finanza e quello dell’arte.
Ha inoltre ricoperto il ruolo di Presidente del Comitato Promotore delle Coniazioni Ufficiali di EXPO 2015.
Torino, 22 ottobre 2018 – Il 24 ottobre prossimo in occasione della “Giornata di lettura nelle scuole” denominata “Libriamoci” ci sarà come lettrice d’eccezione al liceo Giordano Bruno di Torino la scrittrice Barbara Appiano.
La scrittrice vercellese, su invito della scuola, leggerà alcuni capitoli dei suoi ultimi romanzi come “Umanità Anno Zero” e “Città senza semafori e case con le ruote”.
Due romanzi di formazione in cui l’autrice mette al centro la natura e fa parlare la natura stessa attraverso un’elefantessa in “Umanità Anno Zero” e il terremoto in “Città senza semafori e case con le ruote”, tentando l’abbraccio universale di fratellanza e di libertà che si estrinseca con la scrittura nella sua estensione di significato e di esistenza.
La Appiano candiderà “Umanità Anno Zero”, un romanzo paragonato “Pinocchio” e al “Piccolo principe“ a diventare il progetto pilota per le classi del liceo scientifico Giordano Bruno.
L’intento sarà quello di trasformare il libro in un film documentario, in cui le classi che la scrittrice incontrerà saranno coinvolte nella stesura della sceneggiatura e dei dialoghi, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino.
Nell’ambito della stessa giornata si terrà ‘Happy Birthday Frankie: 200 anni di fantascienza d’autore’, a 200 anni dalla pubblicazione della prima edizione di Frankenstein or the Modern Prometheus.
Si ripercorrerà l’evoluzione della letteratura della fantascienza dalla Mary Shelley al futuro distopico di George Orwell, dai robot di Asimov alle intelligenze artificiali di Philip K. Dick.
A cura del GB Cult Movies del Liceo ‘Frankie goes to Hollywood‘ oltre le letture saranno proiettate e commentate alcune scene delle versioni cinematografiche più celebri delle opere presentate (da Frankenstein di Mary Shelley di Kenneth Branagh a Frankenstein jr di Mel Brooks) e gli studenti del Liceo Giordano Bruno si avvicenderanno in letture in italiano e in lingua straniera.
Copertina del libro “Città senza semafori e case con le ruote” della scrittrice Barbara Appiano
Roma, 3 ottobre 2018 – Da oggi chi soffre di dislessia ha un aiuto in più. È nata infatti DiXtop, la prima App pensata per prevenire e limitare gli effetti della dislessia.
DiXtop è un gioco competitivo strutturato per stimolare nel bambino in età prescolare lo sviluppo di processi mentali che favoriscono l’apprendimento delle sillabe più colpite dalla dislessia.
Mentresi sta divertendo e impegnando per vincere la partita, il bambino al contempo apprende a riconoscere e pronunciare le sillabe evitando la noia e la paura di sbagliare,gli elementi emozionali che maggiormente penalizzano l’apprendimento.
«Il percorso concettuale che ha condotto alla realizzazione del gioco – afferma il dott. Luigi Colombo, ideatore dell’applicazione – utilizza assunti di base condivisi dalla stragrande maggioranza delle correnti di pensiero e teorie psicologiche e neurologiche.
DiXtop è studiato per potenziare lo sviluppo cerebrale del bambino che apprende in modo inconsapevole ad associare alla sillaba visiva il suono corretto e a pronunciarlo. La scommessa è che quando il bambino ritroverà le sillabe nel suo percorso scolastico il suo cervello le sappia rievocare spontaneamente e quindi riconoscerle» concludono soddisfatti i creatori.
Vercelli, 4 aprile 2018 – È uscito “Citta’ senza semafori e case con le ruote”, l’ultimo romanzo ‘folle’ dell’autrice Barbara Appiano di Santhià.
Il libro è edito dalla Fondazione Mario Luzi Editore di Roma che opera sotto l’egida dell’ Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e collabora con l’Istituto Dante Alighieri e l’Accademia dei Lincei, e sarà reperibile in tutte le librerie e sui maggiori negozi online.
Si tratta di un vero e proprio romanzo visionario, così come descritto nell’introduzione “un romanzo sogno, caduto dalla bicicletta, quella di mio nonno”.
“Mio nonno Ernesto in questo romanzo si dimentica di morire, rimanda il suo funerale, incontra Babilon, una terremotata della città dell’Aquila, si uniranno a loro Robinson Crusoe e Venerdi, e chiuderanno la comitiva i Templari, guardiani del Tempio di Gesù” racconta l’autrice.
Questa combriccola diventerà la ‘Confraternita dei temerari dell’incenso’, e l’incenso sarà quello che respireranno a Petra, città che nell’antichità è stata il crocevia del commercio dell’incenso.
L’incenso odoroso nelle notti di luna con il falò acceso davanti alla città fantasma di Petra, porterà la Confraternita’ dei Temerari dell’incenso verso la città di Calcutta, i monsoni contrari al loro cammino li ribalteranno indietro e si troveranno senza saperlo nel deserto del Gobi, incontreranno un vecchietto che munito di bastone e mappamondo cammina senza faticare solcando la sabbia del deserto come fosse sull’acqua.
Si tratta di un ospite eccellente di questo romanzo, è Giordano Bruno, che terra’ una lectio magistralis sulla Natura e Dio.
In questo viaggio che è un giro nel mondo dei terremoti e delle alluvioni attuali e passate che hanno sotterrato civiltà e città che non avevano i semafori, la ‘Confraternita dei Temerari dell’Incenso’ interverrà sulle spiagge della Siria per aiutare una balena che persa la rotta si è spiaggiata davanti allo scenario devastante della guerra, arriveranno altre balene a spiaggiarsi, si che la guerra verrà sospesa sine die perché i paesi belligeranti con l’aiuto della ‘Confraternita dei Temerari dell’incenso’ insieme e collaborando e posando i fucili aiuteranno le balene a ritornare in mare.
La guerra finirà grazie all’aiuto delle balene.
“Città senza semafori e case con le ruote” parla anche di case, quelle che vi portate nelcuore, che munito di ruote viaggia nelle emozioni degli altri per farle vostre e parla di semafori accesi e funzionanti e non come quello di Cavaglia, in provincia di Biella, che non funziona dai tempi dei Templari” racconta ancora Barbara Appiano.
Semafori che daranno il verde per diventare una grande comitiva planetaria di sognatori che caduti dalle varie biciclette, che useranno i piedi con le ali per volare sopra il dolore.
“Tu mi hai dato il tuo male e io l’ho accolto nel mio cuore, ed è diventato dolore. Da li’ non se ne vuole andare perché vuole diventare amore”.
“CIttà senza semafori e case con le ruote”, un romanzo insomma che vuole dirci che l’amore aspetta che il semaforo spento si accenda, e non si spenga più.
Il ricavato del libro verrà in parte devoluto alla Pengo Life Project, associazione no profit che si occupa di divulgare in Italia il problema drammatico del bracconaggio cui sono sottoposti elefanti e rinoceronti.
L’associazione è spesso ospite della trasmissione ‘Arca di Noè’ del TG5, in cui la giornalista Maria Cocozza tempo fa lesse il racconto della stessa Barbara Appiano “L’orizzonte e il precipizio”, tratto da “La solitudine del giaguaro”, che narra le avventure di iShukuhru elefantina orfana.
Dalla quarta di copertina:
Città senza semafori, sprofondate in altra dimensione
La cronaca dei nostri tempi ci ha sovente abituati a un eccesso di misura spesso ben oltre ogni immaginabile fantasiosità e anche, talora, sconfinante in qualsiasi possibile tolleranza di cui siamo saturi, si pensi ad esempio alla cronaca nera o la cronaca di guerra che ormai da anni impazza nelle nostre vite attraverso i mezzi di comunicazione di massa.
Dare colore, corpo e forma, alla nostra proiezione ideale è una nuova via di percorrenza verso l’io, il grande Sé individuale e mondiale con cui tornare ad avere un dialogo pacificato e sereno, o quantomeno tentarne una possibile modalità di riavvicina- mento.
Barbara Appiano, con il suo folle romanzo visionario, con la rivoluzione di spirito e prospettiva, tutta squilibrata, trova un nuovo equilibrio, si oppone in un duello sfidante con tutti i tic e le smanie, le fobie e le devianze dei nostri giorni.
Vercelli, 6 marzo 2018 – Partirà a metà marzo il “Tour della Lettura”, che vedrà come protagonista assoluto il libro. Un libro pellegrino che andrà in tour nelle scuole elementari, medie e superiori, per andare incontro ai lettori, visto che negli ultimi tempi sono sempre meno i lettori ad andare verso i libri.
Il tour partirà da Santhià, Vercelli, per poi toccare Torino e Firenze, e poi approdare nel resto d’Italia.
Ad organizzare il tour l’autrice e poetessa Barbara Appiano, che leggerà il manifesto “Sono un libro, non sono un Hot Dog” a difesa dei libri.
Un tour che nasce dalla incontenibile fantasia della scrittrice piemontese, che già anni fa si inventò il “Vu leggè” (www.appianobarbara.it/372-2/), un tour in bicicletta per promuovere la lettura e che per questa singolare iniziativa venne invitata da Costanzo per una serata del “Maurizio Costanzo Show”.
“Io amo i libri con tutta me stessa, perché un libro è capace di creare interazione tra il mondo della scrittura, dell’immaginazione, della suggestione e il lettore, attraverso le emozioni” racconta Barbara Appiano.
“Chi dedica tempo alla lettura ama immaginare, e diventa libero, perché capace di pensare che esiste un mondo migliore.
La cultura deve fare questo, è la pietra filosofale per eccellenza perché un libro è pensiero in movimento, e uno strumento per collegare la nostra interiorità al mondo esteriore. Infatti io considero il libro un essere vivente, perché è in grado di interagire con il lettore, creando una vera e propria ombra del lettore su carta stampata” continua l’autrice.
“L’acquisto di un libro è un investimento e non una spesa, perché ci arricchisce, ci fa immaginare nuovi mondi e ci fa crescere. Per questo nel mondo ci vorrebbero più libri e meno fabbriche di automobili ed oggetti e più cartiere di libri, magari in carta riciclata, in rispetto degli alberi. Lo considero l’unico modo per salvarsi da se stessi, e per contagiare in positivo l’uomo, in un mondo dove tutto è ormai molto mediocre e piatto” conclude Barbara Appiano, entusiasta per il tour in partenza.
Durante il tour la scrittrice interagirà con gli studenti e parlerà con loro di cultura, della magia dei libri, e leggerà loro alcuni estratti del suo ultimo romanzo “Umanità Anno Zero”, facendo spegnere gli smartphone ai ragazzi perché “a parlare in quei frangenti dovranno essere solo e soltanto i libri”.
Qui di seguito il manifesto che sarà letto nel “Tour della Lettura”
Manifesto “Sono un libro, non sono un Hot Dog”
Sono un libro e sono vivo.
Sono un prigioniero politico, ingombrante per dimensioni anche se tascabili, per i miei contenuti che non sempre fanno audience.
Non trattatemi come fossi un cadavere da sezionare in obitorio.
Io sono il libro, un essere vivente politicamente corretto, frequentato dai lettori che praticano il turismo letterario a Km. Zero, praticamente un genere umano che sta scomparendo per via della mia sostituzione con i vari aggeggi telefonici, diventati oggi “smartphone”.
Una specie di fattucchiera lo smartphone, che quando lo consulti tutto ti sa dire, se piove o se c’è il sole, se la borsa di New York è crollata o se sta bene, oppure l’ultima stupidaggine accaduta dall’altra parte del mondo…
Ma non ti insegna a leggere.
Per quello c’erano i maestri di scuola, che mi chiamavano sussidiario, e io felice come non mai ad essere chiamato sussidiario mi accompagnavo ai miei lettori delle prima ora, i bambini dell’asilo.
Poi tutto è mutato, circondato da telefoni più o meno intelligenti, televisori che ti mostrano senza dover leggere il mondo a colori, che hanno attentato alla mia dignità di essere libro e così sono finito nei bui sgabuzzini dei grandi magazzini a far compagnia a lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie e spremi agrumi elettrici, catalogato come “invenduto”.
Prossima fermata un inceneritore, ovviamente intelligente, dove poter finire i miei giorni di gloria e di oblìo, all’ombra di un XFactor dove il talento dei lettori, per essere tali devono leggermi, si è eclissato come genere sorpassato.
Sono animato dall’insostenibile ragione di moltiplicarmi all’infinito, ormai però senza una vera famiglia alle spalle, come quella degli editori, che mi collochi nel mio habitat giusto, la libreria.
Il mio posto è su uno scaffale, una vetrina, o una biblioteca.
Anni fa avevo un genitore affidatario che si chiamava editore, ora scomparso perchè con la fecondazione in vitro anche coloro che partoriscono libri e cioè gli scrittori, hanno deciso di fare tutto da soli, di essere genitori e diffusori del mio verbo.
Ciò ha comportato il fatto che sono stato declassato allo status di un elettrodomestico, prodotto nei paesi globalmente poveri, e alla stregua di un aspirapolvere.
Sono in saldo nei vari “stores” dove mi ritrovo come vicino di banco e di casa aspirapolveri, lavatrici e scope elettriche.
Nel caso tale luogo non mi andasse bene ho l’opzione degli ipermercati dove mi pongono in attesa di trovare il mio futuro genitore-lettore al fianco di pannolini e deodoranti, come se io fossi inadeguato a stare in mezzo agli altri libri.
Ma io non sono un Hot Dog.
Sono fatto di carta, una carta pulsante che sposta gli alberi dalle foreste a casa tua.
Vorrei che tu mi vedessi come io sono veramente, una voce che narra un mondo di parole, un mondo parallelo che ti accompagna ogni giorno della tua vita, ma poiché mi hanno oscurato facendomi passare per un oggetto attentatore se mai venissi sfogliato sarebbe soltanto per una perquisizione.
Sfogliate e cercate.
Da me troverete parole, carta, verbi e sostantivi.
Da me troverete il mondo che oggi avete perso, quello dell’immaginazione, perché un Hot Dog si può anche digerire, ma io sono indigesto, sono nato per vivere e far vivere coloro che mi leggono.
Sono il libro, quello che resta invenduto sugli scaffali delle librerie e delle biblioteche, santuari dove vige l’extra territorialità diplomatica del leggere in silenzio, accendendo la fantasia prima che una scopa elettrica venga e mi ramazzi via.
Io sono il libro, sono il tuo mondo, quello dell’immaginazione messa in moto dalla scrittura, sono la tua noia e il tuo passatempo se mai ti accorgessi che leggermi non è perdere del tempo e se mai provassi a pensare lontanamente all’analfabetismo, una malattia debellata con la libertà della cultura che mi ha messo a dirigere il traffico della parole.
Sapresti che la mia esistenza è stata cruciale per far leggere tutti gli italiani, magari soltanto le pagine di un quotidiano, ma comunque pagine di parole e carta che da qualche parte dovranno pure abitare, e chi se non io, il libro può ospitare il mondo delle parole che descrivono il mondo in cui viviamo?
Attenzione a non accelerare lo sfogliare dei miei consimili, non tutti i libri sono sensibili alle dita che sfogliandoti si fermano sul particolare, una parola, una virgola che sospende e sorprende mescolando la realtà con la fantasia.
Anche a leggerci ci vuole empatia, perché noi siamo vivi come lo siete voi che ci prendete in mano ci guardate, leggete il prezzo per portarci a casa e poi ci lasciate dove ci avevate visto, sugli scaffali del mondo che non legge più, un mondo visto con la barra di scorrimento di uno smartphone che ti ha insegnato a fare in fretta e ti ha educato a non perdere tempo, programmandoti la vita anche per annoiarti.
Annoiatevi fintanto che avete tempo, il tempo non vi aspetta e io a restare invenduto e non letto divento disoccupato proprio come te che non mi compri perché a me preferisci il gratta e vinci.
Roma, 28 febbraio 2018 – È uscito in esclusiva su Amazon.it, il nuovissimo e-book per bambini “Soltanto un giocattolo?” di Simon Sword. Pubblicato solo pochi giorni fa in sordina l’ebook ha scalato subito le classifiche, risultato l’ebook per bambini più venduto della settimana con 1.000 copie acquistate in sole 24 ore e un appellativo che diversi utenti in rete, hanno dato all’autore in questi ultimi giorni, “The King of Fairy Tales”, ovvero “Il Re delle fiabe“.
“Soltanto un giocattolo?” è un racconto che parla di speranza, di sacrifici e di giocattoli. Una fiaba malinconica, che pone i piccoli lettori di fronte a una realtà che molto spesso viene data per scontata.
Una fiaba che vuole ringraziare a gran voce tutti i genitori, che costantemente e quotidianamente, compiono sacrifici per il bene dei loro figli, ponendo l’accento sulla responsabilità che fin da piccoli bisogna avere nel trattare con cura le proprie cose.
«In cuor mio spero che questa fiaba possa far comprendere anche ai più piccoli, che molto spesso dietro a un banale giocattolo, vi è il sudore e il sacrificio di una mamma e di un papà…» ha spiegato Simon Sword.
Da Emanuele Severino a Massimo Cacciari, da Maurizio Ferraris a Umberto Galimberti, da Remo Bodei a Piergiorgio Odifreddi, è in edicola ‘Il caffè filosofico’, una serie unica di conversazioni d’autore chiare e appassionate che raccontano il pensiero dei protagonisti della filosofia occidentale. Perchè “La cultura è l’unica ricchezza che nessuno potrà mai toglierti“
Torino, 6 Novembre 2017 – Sarà disponibile nelle edicole dal 9 novembre prossimo ‘Il Caffè Filosofico‘ (www.ilcaffefilosofico.it), un’opera completa in 40 DVD sui grandi maestri della filosofia.
L’opera spazierà dai primi pensatori dell’antica Grecia, il cui pensiero razionale ha fondato il mondo occidentale, fino ai filosofi che hanno fornito raffinate chiavi di lettura della realtà contemporanea.
Per la prima volta in Italia una raccolta completa sui protagonisti della filosofia curata da Eduflix Italia (www.eduflix.it) che conduce passo passo alla scoperta dell’evoluzione del pensiero occidentale: dalla nascita della filosofia con i Presocratici, all’eterno ritorno di Nietzsche, dagli insegnamenti di Socrate, al rivoluzionario pensiero di Einstein, dalla conoscenza di Aristotele al pensiero psicoanalitico di Freud, dal dubbio di Cartesio, all’Illuminismo di Kant.
Ognuno dei grandi pensatori del passato è illustrato dal racconto di un filosofo contemporaneo. Da Emanuele Severino a Massimo Cacciari, da Maurizio Ferraris a Umberto Galimberti, da Remo Bodei a Piergiorgio Odifreddi… in una serie unica di conversazioni d’autore chiare e appassionate che raccontano il pensiero dei protagonisti della filosofia occidentale.
‘Il Caffè Filosofico’ ci porterà nell’ambiente rassicurante di un Caffè e ci riserverà un posto al tavolo di un filosofo contemporaneo per farci ascoltare, da privilegiati, il suo racconto.
Nei primi 2 DVD, in edicola dal 9 novembre in offerta lancio a solo 1,99€, ci saranno Emanuele Severino che racconterà ‘I Presocratici’ e la nascita della filosofia e Maurizio Ferraris che ci parlerà di Kant e dell’Illuminismo.
Il libro ha superato le opere di Omero, Dante ed altri poeti di fama mondiale, probabilmente perché l’interesse verso il dramma dei migranti è sempre più forte.
L’opera narra del viaggio intrapreso da Nabil, giovane traduttore egiziano, su un barcone clandestino diretto in Sicilia. Nabil vuole ritrovare Yara, la sua ragazza, scomparsa in circostanze misteriose. Nel barcone, guidato da uno scafista senza scrupoli, Nabil verrà a contatto con numerose storie di migrazione dall’Asia e dall’Africa.
“Non mi aspettavo un successo così immediato, ma evidentemente la tematica ha incuriosito molte persone” spiega l’autore e blogger siciliano Daniele Virgillito.
Per la presentazione del libro è stato realizzato un video del 1° capitolo (https://www.youtube.com/watch?v=-2yKtkp57-c), animato e recitato, e grazie al quale è possibile apprezzare i primi versi del poema ed entrare nel mondo narrativo di Nabil e Yara.
La Biblioteca di Alessandria, le difficoltà di un giovane traduttore, e l’evento imprevisto che darà il via al viaggio di Nabil, opera scritta in endecasillabi a rima alternata, e strutturata in 10 capitoli.
“I migranti non scappano soltanto da guerre e fame, ma spesso cercano semplicemente una vita migliore, che al momento i loro paesi di origine non possono offrire” ha aggiunto l’autore.
L’opera, visti i successi, ha già suscitato l’interesse di alcuni editori ed operatori culturali, ed il giovane autore sta valutando le offerte più interessanti.
“Spero che “Il viaggio di Nabil” raggiunga quante più persone possibili, anche i più giovani, affinché si diffonda una maggiore consapevolezza del fenomeno migratorio“conclude Virgillito.
Dal libro:
“Il mare accoglie fra le braccia scure
i figli dati in prestito alla terra;
con acqua e sale lava le paure,
prepara i viaggiatori a un’altra guerra.”
L’autore
Daniele Virgillito è un blogger e copywriter che ha vissuto in Olanda, Polonia e Inghilterra prima di tornare alla nativa Sicilia. I suoi versi hanno più di 30.000 follower su Instagram.