Roma, 5 marzo 2020 – Scuole chiuse fino al 15 marzo 2020. È la misura decisa il 4 marzo 2020 dal governo per fronteggiare il Coronavirus. C’è la paura che aumentino i casi di Coronavirus in Italia e la scuola è reputata un luogo dove è possibile contagiarsi.
L’Ente Nazionale per la Trasformazione Digitale e l’Innovazione risponde a questa decisione, mettendo a disposizione la sua infrastruttura, piattaforme eLearning, strumenti di remote working e il know-how per assicurare la continuazione della formazione scolastica a distanza.
È un provvedimento preoccupante sospendere le attività scolastiche perché un Paese deve vivere in maniera normale, altrimenti si rischia la paralisi. La scuola è un pilastro formativo e culturale che non può chiudere. Per questo motivo è doveroso scegliere alternative adeguate per mantenere i ragazzi sempre in attività con la formazione.
Deriva da questa riflessione l’iniziativa dell’Ente Nazionale per la Trasformazione Digitale e l’Innovazione che si mette a disposizione della società proponendo la formazione a distanza, per garantire la continuazione delle attività scolastiche a tutti i ragazzi. Le modalità applicative sono pubblicate sul sito ufficiale dell’E.N.T.D. all‘indirizzo www.entd.org.
È anche un’occasione per cogliere il momento storico contingente e pensare al futuro di lavoratori e studenti, al fine di ridurre il tempo dedicato agli spostamenti che aumentano l’inquinamento, a danno dell’ambiente.
La pronta risposta dell’Ente Nazionale per la Trasformazione Digitale e l’Innovazione vuole favorire le persone a superare le barriere di coloro che sono impossibilitati a muoversi, dal punto di vista logistico oppure addirittura per brevi periodi.
I vantaggi
I lavoratori e gli studenti sono più produttivi e meno affaticati se possono lavorare da casa e seguire le lezioni comodamente dalla loro scrivania.
Questa esperienza impatta sulla capacità di apprendimento e focus, la quale in questo momento storico non è sempre presente nell’insegnamento italiano.
È utile sottolineare che il sistema formativo continua con le metodologie non del tutto efficienti del XX secolo.
Il forte ritardo dell’Italia a realizzare la formazione a distanza preoccupa per le mancate occasioni di innovazione, le quali renderebbero più efficiente e più coinvolgente il lavoro e la formazione.
È una possibilità del digitale che non riusciamo a sfruttare nella sua straordinaria ricchezza. Le potenzialità inespresse possono arrecare seri danni alla crescita della società, la quale deve prosperare seguendo le innovazioni di miglioramento provenienti proprio dal digitale e dalla tecnologia più in generale.
Francesco Fravolini
E.N.T.D.
Ente Nazionale per la Trasformazione Digitale e l’Innovazione
«I quarantenni e il lavoro», il documentario shock sulla perdita dei posti di lavoro che sta facendo il giro del web
Roma, 13 dicembre 2019 – Il lavoro operaio è in via di estinzione. E fin qui niente di nuovo. Ma ciò che sorprende, e un po’ spaventa, è il dato relativo al lavoro impiegatizio e manageriale: nel prossimo decennio infatti anche gli impiegati e i manager saranno ridimensionati nella stessa misura degli operai.
Secondo uno studio di Domenico De Masi, professore emerito di sociologia del lavoro presso l’università La Sapienza di Roma, a causa dell’automazione nei prossimi anni ci sarà un calo drastico dell’occupazione sia di operai che di impiegati.
Si stima infatti in circa 4 milioni i posti di lavoro che saranno sostituiti dai robot, e rimpiazzati dagli algoritmi.
Dati ben peggiori quelli diffusi dallo studio di McKinsey, “A Future That Works: Automation, Employment, and Productivity”, che prevede per l’Italia la metà dei posti di lavoro, cioè circa 11 milioni di posti, andare in fumo.
A pagarne di più il prezzo i quarantenni di oggi, stretti nella morsa di una crisi che è anche culturale. Una generazione di mezzo, costretta tra quella dei padri analogici e quella dei figli digitali, definita dei “tardivi digitali“. Una generazione di eterni precari, imprigionati tra i vecchi che hanno beneficiato dei “bei tempi andati” e i giovani che vivono incollati allo smartphone senza colpo ferire.
I CAMBIAMENTI NEL MONDO DEL LAVORO
Cosa accadrà quindi ai quarantenni di oggi? E quali mosse serviranno già a partire dal 2020 per non rimanere completamente fuori dal mercato?
A rispondere a queste domande Carlo D’Angiò, ricercatore e studioso della materia da oltre 25 anni, nel video documentario «I quarantenni e il lavoro». Una sintesi cruda ma efficace di una serie importante di dati, interviste e informazioni tecniche e socio-economiche, raccolti per questo contenuto di straordinaria visione.
“Operai e impiegati non serviranno più al sistema; tuttavia, c’è una nuova figura professionale che non può essere sostituita dalla tecnologia. Ed è proprio questa figura, verso cui dovrebbero orientarsi i quarantenni di oggi, trasversale nei ruoli e nei mercati, che occuperà lo scenario del lavoro nei prossimi anni” dice D’Angiò.
La casa editrice di fumetti giapponesi Mangasenpai sbarca sull’App di eMooks: nuovi titoli in catalogo, a fronte di una campagna abbonamenti speciale, mai avvenuta prima
Bergamo, 15 maggio 2019 – A pochi mesi dall’approdo sul mercato italiano, e a pochi giorni dal lancio del nuovo design, eMooks, l’App che sta portando fiabe e fumetti nel futuro, grazie ad una amplificazione multimediale della lettura, è pronta ad arricchire il proprio catalogo con una serie di nuovi titoli che arriveranno grazie alla nuova partnership siglata con la casa editrice Mangasenpai.
Scopo dell’accordo è quello di dare nuova linfa ed energia al mercato italiano del fumetto ‘manga’, grazie a nuovi fumetti creati da giovani e promettenti artisti italiani, capaci di riproporre agli appassionati atmosfere, ambientazioni ed emozioni che il genere ‘Made in Japan’ sa offrire.
Tra i primi titoli a sbarcare nel catalogo ci saranno Dada Adventure, Butterfly Effect, Devil’s Joke, Amalia Maindream Cafè.
Per celebrare queste novità la startup alle porte di Bergamo ha deciso di dare ai propri iscritti una chance senza precedenti per sottoscrivere l’abbonamento annuale all’applicazione. Fino al 22 maggio infatti, coloro che decideranno di sottoscrivere l’abbonamento annuale potranno beneficiare di eccezionali condizioni: abbonamento mensile a 0,99€/mese (anzichè 4,99€), oppure annuale a 10,99€ da pagare in un’unica soluzione.
“Le case editrici hanno dimostrato interesse nei nostri confronti e per questo siamo molto soddisfatti. Mangasenpai è solo l’ultima importante realtà che ha deciso di condividere il progetto targato eMooks: con loro contiamo di arricchire lo store con tanti nuovi titoli manga” dice l’ideatore e Ceo di eMooks, Luca Tom Bilotta.
“Da gennaio 2019, data di approdo ufficiale sul mercato Android e iOS, i titoli in catalogo sono aumentati sensibilmente e continueranno ancora a farlo. Per questo – aggiunge ancora Bilotta – vogliamo celebrare la novità con il maggior numero di appassionati possibile. In quest’ottica si pone la nostra vantaggiosa offerta che, tuttavia avrà una durata limitata nel tempo”.
eMooks è un’applicazione che permette di aggiungere suoni, musiche e rumori d’ambiente, prodotti in avanzati studi di registrazione, ai contenuti di fumetti, favole e testi di narrativa in formato ebook. Un’App “animata” da un algoritmo nativo, brevettato, che permette di associare ai testi in scorrimento automatico su tablet e smartphone la parte sonora. Tutto questo in modo completamente automatizzato e sincronizzato (file .mks).
L’App di eMooks permette quindi di trasformare la lettura in un’esperienza più affascinante, che va ad amplificare la fantasia del lettore, dando vita ad un fenomeno capace di rivoluzionare la lettura digitale.
Molte le collaborazioni già in essere con alcuni dei fumettisti più importanti del panorama nazionale ed internazionale, tra cui ricordiamo quelle con Fabio Celoni, Fabiano Ambu, Giuseppe Di Bernardo, Francesco Matteuzzi, Ariel Olivetti.
Per ulteriori informazioni sull’App rimandiamo al sito internet www.emooks.net.
Smart Future Academy di Milano: speaker d’eccezione per accompagnare i ragazzi verso le scelte del loro futuro
Milano, 15 aprile 2019 – Si terrà il 16 aprile l’appuntamento di Milano della Smart Future Academy 2019, a cui parteciperanno, come speaker e partner, nomi d’eccellenza. Lo Smart Future Academy (www.smartfutureacademy.it) è un progettoformativo, nato nel 2016, rivolto agli studenti delle scuole superiori con l’obiettivo di aiutarli a meglio comprendere “cosa vorrebbero fare da grandi“.
La formula prevede l’intervento, gestito in maniera accattivante e poco “accademica”, di affermati esponenti del mondo dell’imprenditoria, della cultura, della scienza e dell’arte che in uno speech intenso ed emotivo raccontano la loro esperienza personale rivelando le chiavi del loro successo.
Tra i nomi noti che parteciperanno all’evento presso il Cinema Manzoni figurano Cesare Baldrighi, Presidente del Consorzio per la Tutela del Grana Padano, Domenico Battagliola, AD di La Linea Verde, Marco Bonometti, Presidente Confindustria Lombardia, Antonio Calabrà Senior Advisor Cultura Pirelli e Direttore Fondazione Pirelli, Colonnello Luca De Marchis, Comandante Provinciale Carabinieri di Milano, Maria Elena Manzotti Senior Growth ScuolaZoo, Melania Rizzoli, Assessore all’istruzione Formazione e Lavoro Regione Lombardia, Daniele Tranchini AD La Fabbrica e Giovanni Valotti, Presidente A2A.
“Smart Future Academy vuole trasmettere un messaggio positivo ai giovani – afferma Lilli Franceschetti, presidente di Smart Future Academy – dimostrando che tutti possono realizzare i propri sogni, sogni che richiedono però formazione e aggiornamento, disciplina e costanza. Questa iniziativa ha un valore fondamentale, ovvero motivare le nuove generazioni. I ragazzi hanno bisogno di figure che diano loro benzina per inseguire le proprie passioni e raggiunge gli obiettivi”.
L’evento è aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori senza alcun costo, né per le scuole, né per le famiglie e le ore rientrano nei programmi di alternanza scuola lavoro.
“Crediamo molto in questa modalità di relazionarsi fra la scuola e il mondo del lavoro ed in particolare delle imprese. Smart Future Academy è una progetto innovativo per far cultura del lavoro tra le giovani generazioni – dichiara Marco Bianchi vicepresidente di Smart Future Academy – che si sta rivelando un successo in tutta Italia dove in brevissimo tempo Smart Future Academy si sta affermando con 15.000 studenti partecipanti ai workshop tra Milano, Torino, Firenze, Bologna, Brescia, Padova e Bergamo”.
Smart Future Academy ha il patrocinio di Regione Lombardia, Comune di Milano, Confindustria Lombardia, Assolombarda, Confcommercio Lombardia,Federalimentare e Utilitalia.
Smart Future Academy collabora inoltre con Unioncamere e Camere di Commercio, Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, Talent Garden, Einaudi Institute for Economics and Finance (Banca d’Italia), Fondazione per l’Educazione Economica e Finanziaria e Risparmio (ABI).
Partecipano infine come partner dell’evento A2A spa, Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano, La Linea Verde Group, OMR Spa.
Il Comitato Scientifico Smart Future Academy è composto da: Giuseppe Ambrosi (presidente CCIAA Brescia, Assolatte, Gruppo Ambrosi); Sergio Pecorelli (già Rettore Università di Brescia); Carlo Alberto Pratesi (docente di marketing ed innovazione, Univ. Roma Tre); Luigi Scordamaglia (amministratore delegano gruppo Cremonini-Inalca; Daniele Tranchini (amministratore delegato LaFabbrica); Giovanni Valotti (Docente Università Bocconi e presidente A2A); Enrico Zampedri (amministratore delegato gruppo Metra – già direttore generale Policlinico Gemelli.)
Smart Future Academy nasce come associazione no profit nel 2016 per iniziativa della presidente Lilli Adriana Franceschetti, bocconiana attivamente coinvolta nel mondo della scuola, insieme a Marco Bianchi, vice presidente, dottore commercialista e consulente aziendale e da Carlo Alberto Pratesi, membro del comitato scientifico, docente dell’Università Roma Tre.
L’appuntamento di Milano è per il 16 aprile prossimo presso il Cinema Manzoni, Via Manzoni 42, Milano, dalle ore 8:00 alle ore 13.
Le proposte di arredamento 4.0 delle nuove leve dell’architettura italiana, per migliorare la qualità dell’ abitare
Napoli, 6 dicembre 2018 – Sono stati presentati per la prima volta al ExpoSudHotel di Napoli, al Salone del Mobile e alla Fiera dell’ Artigianato di Milano, gli elementi che secondo i migliori designer italiani di arredo per interni, saranno parte integrante, se non indispensabile, della “casa del futuro”.
Si parte dallo “Jacuzzi Bed”, il primo letto benessere al mondo dotato di vasca idromassaggio e accessori tecnologici e per il benessere psicofisico, e si passa alla “Cucina Eco Smart (4.0)” (Eco Smart Kitchen (4.0)), la prima cucina su misura eco-sostenibile completamente smart, progettati entrambi dall’architetto di interni e industrial designer Luigi Astarita.
Elementi innovativi, che stanno suscitando molti consensi nel mondo, realizzati dall’azienda Eccellenze Italia con la partnership di aziende di rinomata fama (Barazza, Arpa Industriale, Samsung, Jacuzzi, Okite, Franke, ecc.), e diventati delle vere icone rappresentative della grande capacità innovativa e creativa del design Made in italy.
Ideati negli uffici di Via Montenapoleone 8 a Milano, i concepts avveniristici dell’architetto Astarita hanno riscontrato da subito ammirazione e apprezzamenti non solo dagli addetti ai lavori ma anche da un pubblico, sia italiano che estero.
Le prime commesse per il Jacuzzi Bed infatti sono arrivate proprio da oltreoceano, dal Qatar, dove si sta costruendo Lusail City, la prima città del pianeta 100% ecosostenibile. Mentre la prima Cucina Eco Smart (4.0) è stata realizzata in Italia, per una coppia di giovani sposi amanti del design funzionale, dell’ ecologia e delle nuove tecnologie.
Mass customization: la nuova rivoluzione dell’ abitare
Con l’avvento della cosiddetta quarta rivoluzione industriale inoltre, grazie alla diffusione di nuove tecnologie (digitali e non), il comparto dell’arredo-design sta vivendo una trasformazione dei processi produttivi e di vendita.
Il cambiamento sostanziale nel settore arredo era già cominciato dopo la crisi del 2008: il mercato, che era all’epoca quasi completamente orientato alla produzione seriale e standardizzata, cominciava a guardare al su misura e alla produzione su commessa, introducendo un nuovo concetto: la “personalizzazione di massa” (mass customization).
“La mass customization – dice l’ architetto Astarita- ha favorito ed incrementato la progettazione su misura e la produzione di arredi personalizzabili, realizzati su richiesta e ordinazione, dotati di attrezzature e dispositivi altamente tecnologici e di tipo interattivo, in modo da soddisfare al meglio i bisogni specifici dei clienti sempre più esigenti, preservando l’efficienza della produzione di massa, in termini di bassi costi di produzione e quindi prezzi di vendita contenuti.”
Tale tendenza ha indotto molte aziende del settore ad investire in Ricerca e Sviluppo, dimostrando una forte propensione a innovare, grazie alla quale il comparto arredamento è riuscito a risollevarsi dalla crisi ritrovando la crescita negli ultimi 3 anni e superando i 40 miliardi di fatturato. (Fonte: Centro studi FederlegnoArredo)
Jacuzzi Bed
Il Jacuzzi Bed, il letto che tutti vorrebbero avere, rappresenta davvero un nuovo modo di concepire il benessere comodamente nella propria camera e “senza alzarsi dal letto”. Una vasca idromassaggio biposto è stata inglobata ad incasso nella struttura, con la possibilità di inserire accessori come biocamini circolari, vani porta riviste o porta indumenti, secchielli per il ghiaccio, faretti led per la cromoterapia, diffusori aromoterapici, casse acustiche per ascoltare musica con il proprio i-pod o dispositivi per ricaricare e interagire con il proprio smart-phone. Infatti attraverso un’ applicazione dedicata è possibile attivare l’ idromassaggio, la cromoterapia e le periferiche audio; mentre un divisorio in vetro a scomparsa separa il materasso, anche di dimensioni extralarge o kingsize, dalla zona umida.
Spiega Astarita: “Il grande successo del Jacuzzi Bed è legato alla sua grande versatilità, in quanto per la prima volta il “letto” viene progettato per esaltare al massimo comfort, relax e benessere. Un design ricercato e l’ inserimento di accessori tecnologici e attrezzature per il benessere psicofisico, contribuiscono a conferire bellezza, agio e modernità, rendendolo accattivante per ogni fascia di età. Mentre un’ accurata ricerca di fornitori e partner, altamente specializzati ma economicamente più vantaggiosi, lo hanno reso accessibile a tutti inserendolo sul mercato a prezzi contenuti e competitivi.”
Il Jacuzzi Bed si adatta a qualsiasi tipo di spazio e ambientazione, soddisfando ogni esigenza e richiesta del cliente, in quanto realizzato su misura e su ordinazione, con la possibilità di scelta di materiali, colori, forme ed accessori.
“Emozione” e “Meraviglia”– dice l’ architetto – i principi che mi hanno ispirato nella progettazione; seguiti da un’ attenta ricerca dei materiali più idonei e uno studio analitico delle componenti strutturali ed ingegneristiche. Infatti molti sono stati i prototipi realizzati prima di arrivare al prodotto finale, collaudato in ogni sua parte.”
Il concept del Jacuzzi Bed è stato sviluppato in una collezione intitolata “Sogno”, dedicata al mondo del Cinema, proponendo diversi modelli e svariate configurazioni.
Cucina Eco Smart (4.0)
(Eco Smart Kitchen (4.0))
La cucina essendo l’ambiente più vissuto in una casa deve essere funzionale, durare il più lungo possibile ed essere dotata di dispositivi tecnologici di tipo interattivo che facilitano le varie attività, riducendo i tempi di esecuzione, in modo da rendere più semplice e veloce la preparazione di ogni pietanza. Questa la sfida colta dall’ architetto Astarita nel progetto della prima “Cucina Eco Smart 4.0”, realizzata interamente con materiali ecosostenibili ed altamente innovativi, come il FENIX NTM, sviluppato da Arpa Industriale.
Il FENIX NTM è un materiale nanotech che si presenta come super opaco e morbido al tatto. Il suo nome rimanda al mito della Fenice (dal greco Phòinix), un riferimento dovuto alla straordinaria proprietà di rigenerarsi da eventuali micrograffi superficiali grazie alla termoriparabilità, ottenuta con l’ausilio di nano tecnologie. Idro repellente e antimuffa, il Fenix non attira la polvere, per le sue proprietà antistatiche, e possiede un’ elevata attività di abbattimento della carica batterica, garantendo sicurezza, igiene, resistenza e una grande longevità ideale per lavorare gli alimenti in totale sicurezza.
Una lunga durata significa meno rifiuti, impiego più efficiente di risorse e maggiore risparmio energetico globale. In altre parole più rispetto per l’ambiente. La certificazione Greenguard IAQ – Indoor Air Qualityassicura inoltre basse emissioni di inquinanti negli interni, rendendo il FENIX molto efficace nella progettazione ecosostenibile.
Racconta Astarita: “Quando ho proposto ai miei clienti di progettare e realizzare la prima cucina completamente ecosostenibile e altamente tecnologica, subito ho ricevuto un alto consenso e grande entusiasmo. Dapprima una fase di ascolto, dove sono state definite le priorità e le esigenze specifiche, come la necessità di avere un’ isola che oltre a separare la zona di preparazione degli alimenti dalla zona pranzo e living fosse anche piano cottura, piano lavoro e snack. Altra richiesta è stata quella di utilizzare materiali innovativi, altamente resistenti e durevoli, ma ecologici. Si è passati quindi alla fase progettuale e realizzativa con un’ attenta ricerca dei materiali più idonei, come il fenix di colore nero opaco per i rivestimenti di tutti i mobili compreso il piano cottura e l’ okite di colore bianco lucido per il piano di lavoro e snack, con l’ inserimento finale di elettrodomestici intelligenti che potessero interagire con gli utilizzatori finali”
La Cucina Eco Smart (4.0) è stata attrezzata infatti con elettrodomestici smart: forno Velvet prodotto da Barazza con touch screen per programmare le cotture o avere suggerimenti per le ricette, con dispositivi di sicurezza bambini e apertura automatica porta; cappa verticale a scomparsa integrata nel piano cottura con accensione e apertura automatizzata prodotta da Franke; frigoriferoSamsung Family Hub. Con le tre fotocamere interne è possibile controllare ovunque e in qualsiasi momento cosa c’è all’interno del frrigo utilizzando lo smartphone e la funzione Food Reminder inoltre permette di inserire le date di scadenza degli alimenti per controllarli sullo schermo anche a distanza.
Jacuzzi Bed, la novità Made in Italy che sta conquistando il mondoL’architetto Astarita con il suo teamLa casa del futuro, la cucina ecosmart per una casa 4.0, secondo i più innovativi designer italiani del momento
A Napoli “Ereditare il futuro, generazioni a confronto”: presentazione di 2 libri e buffet di finger food della chef Marina Esposito
Napoli, 4 settembre 2018 – Si terrà a Napoli sabato 15 settembre, alle ore 18, presso la sede dell’associazione ‘Il giardino di Sale e Terra’, in via Ponti Rossi 113 H, l’incontro “Ereditare il futuro, generazioni a confronto”.
Un evento che prevede la presentazione di 2 libri, ‘Vietato scrivere tra le righe’ di Melania Villa e ‘Uomini nella tormenta’ di Vincenzo Capasso, e un buffet di finger food a cura della Chef Martina Esposito.
Ad introdurre la serata sarà la Prof.ssa Eleonora de Conciliis, della rivista Kaiak.
A seguire alcune letture dei romanzi a cura dell’attrice Milena Pugliese, e interventi di Guido D’Agostino, Presidente dell’Istituto Campano della Storia della Resistenza, e dello Psicoanalista Alex Pagliardini, responsabile dell’associazione Jonas Roma.
SCOPO DELL’EVENTO
La serata vuole ripercorrere il filo dell’eredità tra le diverse generazioni e intende aprire una interrogazione sul senso e sul significato dell’ereditare.
I due testi che saranno presentati sono stati scelti proprio perché rappresentano entrambi un inno alla memoria intesa come eredità e i due autori appartengono e raccontano storie di due generazioni diverse.
Melania Villa è una giovane intellettuale che ha tradotto l’esperienza partigiana di un suo antenato in un romanzo, che sta presentando in diverse città italiane, aprendo così uno spazio di confronto e di riflessione in contesti differenti.
Allo stesso modo Luigi Vitiello, meno giovane, raccoglie testimonianze del nonno paterno e scrive le sue memorie con l’intento di mantenere vivo lo spirito e la passione per la libertà e la lotta per un mondo migliore.
Due autori che hanno raccontato in un libro quanto ereditato dalla generazione che li ha preceduti, a sottolineare quanto dice il Prof. Massimo Recalcati, che:
“La psicoanalisi insegna che l’eredità che più conta non è fatta tanto di beni, di geni, di rendite o di patrimoni. Essa concerne le parole, i gesti, gli atti e la memoria di chi ci ha preceduti. Riguarda il modo in cui quello che abbiamo ricevuto viene interiorizzato e trasformato dal soggetto. Nell’ereditare non si tratta dunque di un movimento semplicemente acquisitivo, passivo, come quello di ricevere una donazione. I nostri figli ereditano ciò che hanno respirato nelle loro famiglie e nel mondo e che hanno fatto proprio.
La più autentica eredità consiste di come abbiamo fatto tesoro delle testimonianze che abbiamo potuto riconoscere dai nostri avi. Da questo punto di vista ogni figlio deve accogliere che il suo destino di erede è quello di essere anche orfano”.
I 2 ROMANZI
Il Romanzo ‘Vietato scrivere tra le righe’, storia romanzata del partigiano Angelo Villa (edizioni Poiesis, Alberobello), di Melania Villa, racconta la storia vera di Angelo Villa Fiorita (1913 – 1945), operaio specializzato della Breda di Sesto San Giovanni, cresciuto nel sentimento antifascista della classe operaia dell’epoca.
Attraverso lettere e fotografie, documenti e testimonianze, ricordi e desideri, l’autrice Melania Villa ricostruisce minuziosamente la storia di Angelo Villa, che abbandona la città di Sesto San Giovanni per proseguire la lotta in montagna, in Valsassina, contribuendo alla costituzione della 55ma brigata partigiana dei fratelli Rosselli.
Un romanzo appassionato con la storia della lotta per la libertà di un giovane uomo e della sua città.
Un modo originale con cui l’autrice riversa nelle pagine il suo ricordo e il suo amore per uno zio che non ha mai conosciuto.
‘Uomini nella tormenta’ (edizioni Home Scrivens, Napoli) di Vincenzo Capasso racconta invece la vita di un Ufficiale di Marina, dal ruolo di direttore di macchina della torpediniera T8 alla prigionia in Germania nel campo d’internamento Oflager XB 83, tra dolori morali, sofferenze fisiche e ricatti di ogni specie.
È l’8 settembre del 1943 e Badoglio firma la resa incondizionata dell’Italia. Fu una scelta condivisa da chi combatteva o fu vissuta come l’ennesimo tradimento ai valori di patria, ideali e giustizia?
Il diario di guerra di Vincenzo Capasso, restituito all’attualità dal nipote Luigi Vitiello, è una testimonianza diretta ed originale di quei giorni.
Non un libro, ma un documento vivo, con pagine che sorprendono per la modernità della tematica.
Perché oggi come ieri e come domani esisterà sempre chi pagherà con la tragedia del proprio destino lo scotto della non curanza e dell’indifferenza di un’umanità che davanti al dramma storico non esita a calpestare ogni valore elementare.
COME PARTECIPARE ALLA SERATA
La partecipazione all’evento, con posti limitati, è subordinata alla iscrizione all’associazione ‘Il giardino di Sale e Terra’ dal costo di 5€, mentre la partecipazione al buffet di finger food della chef Martina Esposito prevede un contributo di 30€.
Martina Esposito è una chef formatasi alla scuola Coquis, diretta da Angelo Troiani, che ha consolidato la sua formazione all’università di Tor Vergata con un master in enogastronomia, e che di recente è stata protagonista alla XV edizione di VinoForum a Roma.
Per maggiori informazioni e prenotazioni telefonare al numero 334 9865740.
Due i giorni dedicati al visionario ingegnere corese Alessandro Marchetti e al museo che porterà il suo nome
Latina, 5 luglio 2018 – Sono state 2 intense giornate trascorse nel nome di Alessandro Marchetti quelle vissute a Cori, in provincia di Latina, nel fine settimana appena trascorso con mostre, convegni, proiezioni, oltre alla firma del gemellaggio tra il comune lepino e quello di Sesto Calende (VA).
Giornate dense di appuntamenti in cui è emersa una figura complessa, dai molteplici aspetti, pioniere e progettista, costruttore e pilota, ingegnere e imprenditore, e in cui è andato delineandosi il progetto che si concretizzerà nel futuro museo Alessandro Marchetti.
I lavori sono stati introdotti dal sindaco Mauro De Lillis che si è in particolare soffermato sulla partecipazione del Comune di Cori a un bando regionale per la valorizzazione di centri museali e culturali già esistenti attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. “Stiamo rispondendo – ha spiegato – tramite una rete di Comuni (Cori, Sermoneta, Norma, Rocca Massima) con la Fondazione Caetani che sarà capofila del progetto”.
Gregory Alegi, docente di Storia Aeronautica, nel corso del convegno ‘Marchetti a Cori: cosa resta?’ ha sottolineato la dimensione di industrialedi Marchetti, che partecipò al rischio d’impresa, oltre a quella di progettista solitario in un piccolo comune del centro Italia ed ha illustrato proprio il progetto museale da pochi giorni presentato in Regione.
Paolo Varriale, consigliere scientifico del museo Francesco Baracca di Lugo di Romagna (RA), ha spiegato le modalità in cui il museo potrà attrarre non solo appassionati di aeronautica ma anche una platea più ampia e meno specializzata.
La necessità di un centro studi che affianchi il museo è stata invece illustrata da Gherardo Lazzeri, curatore della Bibliografia Aeronautica Italiana 1937-2000.
Mentre Max Pinucci, docente all’ISIA (Istituto superiore per le industrie artistiche) di Firenze, ha raccontato come le nuove tecnologie – grazie all’interattività, alla tridimensionalità, agli ologrammi – potranno rendere la cultura maggiormente fruibile e farci magari “salire” su un S55.
In nome della famiglia dell’ingegnere ha parlato Alessandro Caucci Molara, il quale ha voluto ricordare il profilo artistico di Marchetti, “alla base del design delle sue creazioni tecniche”.
Molto sentiti gli interventi di Giovanni Buzzi, vicesindaco di Sesto Calende, che ha sottolineato come l’eredità di Marchetti sia tuttora viva nel distretto aeronautico della provincia di Varese, e di Marzio Mariani, Gruppo Lavoratori Seniores SIAI Marchetti, che ha parlato dell’ingegnere come di un “benefattore che durante la guerra, dal ’38 al ’45, ha dato lavoro e dignità a 11.000 persone”, in un paese che all’epoca nei contava 6.000: parliamo di un’azienda dunque che dava occupazione non solo all’intera Sesto ma a tutti i paesi della zona.
In rappresentanza dell’Aeronautica al convegno erano presenti il generale Vincenzo Falzarano, comandante della 4ª Brigata, e il colonnello Luca Vitali, comandante del 70° Stormo.
La due giorni de ‘La mia Chimera è un sogno’ si è poi arricchita di due mostre. Una, al chiostro del complesso monumentale di Sant’Oliva, ha visto esposti oggetti, disegni e progetti, donazione del Gruppo Lavoratori Seniores SIAI Marchetti.
Nell’altra, inaugurata dall’Assessore alla Cultura Paolo Fantini presso la biblioteca civica E.F.Accrocca, dal titolo ‘Fogli Volanti’ e curata da Mauro Carrera, compaiono 14 opere, di altrettanti autori provenienti da tutta Italia, sull’idea del volo e su Alessandro Marchetti (visitabile fino al 29 luglio). La due-giorni si è conclusa con i disegni e i pensieri dedicati al genio di Alessandro Marchetti dai bambini della scuola primaria Virgilio Laurienti e con la proiezione del docufilm ‘Con gli occhi pieni di cielo’ di Angelo Bianchi.
Immagini tratte dalla 2 giorni dedicata all’Ing. Alessandro Marchetti:
New York, 10 giugno 2018 – L’intelligenza artificiale fa parte della nostra vita e siamo ormai circondati da macchine sempre più intelligenti in grado di elaborare algoritmi comportamentali e anticipare le nostre esigenze.
Basti pensare a Siri di Apple, l’assistente digitale personale con voce sempre più umana, che ci offre aiuto a richiesta; ad Alexa di Amazon che ci permette di fare acquisti online e che prevede anche i nostri desideri futuri; al pilota automatico di Tesla; a Netflix che riesce ad analizzare i parametri che determinano le scelte cinematografiche.
Stiamo vivendo ciò che solo qualche decennio fa apparteneva al mondo della fantascienza.
A New York, all’inizio degli anni ’80, nasceva ufficialmente il Centro per lo Studio Multidisciplinare dell’Esistenzialismo Cibernetico creato dall’ italiana residente a New YorkCarmen Gallo a cui si deve il neologismo stesso.
Con una mostra-installazione dal titolo “Chips r us”, i microchips siamo noi, dava inizio ad una lunga serie di conversazioni sulla tecnologia-robotica che al tempo era meglio conosciuta con il nome cibernetica.
Le collezioni di opere presentate rappresentavano uomini-macchina, macchine intelligenti sempre più simili agli umani, automi intelligenti presenti in ogni aspetto dell’esistenza.
Nel corso degli anni il centro ha promosso un vasto programma di ricerca interdisciplinare rivolto alla tecnologia avanzata, alla robotica in ogni sua forma convalidando il concetto di cibernetica formulato già nel 1947 dal matematico Norbert Wiener.
Il centro ha così raccolto una preziosa collezione di opere d’arte ispirate alla tecnologia del momento, in particolare opere che vanno dagli anni 50 fino al presente, che sono state esposte negli Stati Uniti, in Sud America e in Asia.
Quando a Manhattan Carmen Gallo all’inizio degli anni ’80 iniziava a parlare di Esistenzialismo Cibernetico e a presentare quadri che ritraevano con umorismo e immaginazione vari tipi di macchine pensanti, erano gli anni di Jean Michel Basquiat, Keith Haring, Andy Warhol, della Transavanguardia.
Il concetto che proponeva era apprezzato dagli intellettuali newyorkesi con un raffinato sense of humor, da una elite, ma era ancora lontano dalla mentalità comune. Oggi tutti possono capire le opere, il loro umorismo, ma anche che la visione artistica per quel tempo futuristica, si è rivelata profetica.
Il centro che ha operato senza scopi commerciali è, nella definizione di Carmen Gallo, la sua fondatrice e sponsor “uno spunto di conversazione che ci ha permesso di conoscere persone geniali con idee innovative e soprattutto grande senso dell’umorismo, che hanno animato interminabili e divertentissime riunioni”.
Non esclude di poter presentare le opere anche in Italia, quando incontrerà una sede adeguata ad ospitare la preziosa collezione che abbraccia l’evoluzione della tecnologia interpretata dagli artisti negli ultimi decenni.
A Milano il 5 maggio si terrà Smart Future Academy: studiare, conoscersi e saper sbagliare, per capire cosa fare da grandi. 12 i saggi che faranno da tramite tra i giovani e il loro futuro…
Milano, 2 maggio 2018 – Il 5 maggio prossimo a Talent Garden si terrà la prima edizione milanese di Smart Future Academy, un innovativo progetto di orientamento rivolto agli studenti delle scuole superiori che ha come obiettivo di aiutarli a meglio comprendere cosa vorrebbero fare da “grandi” attraverso il contatto con straordinari personaggi dell’imprenditoria, della cultura, della scienza e dell’arte.
I 12 saggi porteranno sul palco la loro storia, i loro errori e i loro consigli, mostrando ai ragazzi come sia possibile raggiungere il successo. L’obiettivo è quello di contrastare la sensazione di inadeguatezza che molti giovani vivono, dimostrando che si possono realizzare i propri sogni, sogni che richiede però formazione e aggiornamento, disciplina e costanza.
Smart Future Academy ha il patrocinio ed il sostegno di Regione Lombardia,Assolombarda,A2A, Summer School dei premi Nobel dell’Istituto I.S.E.O, Fondazione per l’Educazione Finanziaria il Risparmio (ABI).
Smart Future Academy nasce nel 2016 per iniziativa di Lilli Adriana Franceschetti, co-fondatrice e Presidente di Smart Future Academy, bocconiana attivamente coinvolta nel mondo della scuola, insieme a Carlo Alberto Pratesi, docente dell’Università Roma Tre che vanta una lunga esperienza in progetti finalizzati ad aiutare gli studenti nel passaggio dalle aule al lavoro e da Marco Bianchi, dottore commercialista e consulente aziendale. Il workshop Smart Future Academy è aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori senza alcun costo, né per le scuole, né per le famiglie.
Il presidente Lilli Franceschetti ci spiega come nasce l’idea:
“Ho cinque figli e mi trovo spesso in mezzo a ragazzi che alla domanda ‘Cosa vuoi fare da grande‘ rispondono ‘Mah‘. Perchè quindi non aiutarli a trovare la loro strada convincendoli che lavorare o studiare con passione, magari svolgendo un lavoro o un percorso di studi in armonia con le proprie inclinazioni e le proprie aspirazioni è un sogno realizzabile? Esercitare una professione appassionante o studiare materie interessanti vuol dire affrontare ogni nuovo giorno con il sorriso”.
Marco Bianchi, co-founderdi Smart Future Academy aggiunge:
“La cosa straordinaria è che questo messaggio è stato accolto immediatamente dagli speaker, da Corrado Passera a Matteo Marzotto, da Davide Dattoli al Generale Teo Luzi, insomma, per questa edizione milanese (la terza di Smart Future Academy) altri 12 saggi, scelti da un autorevole Comitato Scientifico, parleranno senza veli della loro carriera, dei loro successi e delle difficoltà incontrate. Si, perché il successo è evidente ma la fatica per raggiungerlo non sempre”.
Gli speaker di Smart Future Academy Milano 2018 sono: Davide Dattoli – presidente e fondatore Talent Garden; LuigiFranceschetti- founder ELI WMS; TeoLuzi – Generale di Divisione Comandante della Legione Carabinieri Lombardia; Paolo Martini – amministratore delegato Azimut Capital Management; Matteo Marzotto – imprenditore; Emanuele Morandi – presidente SiderWeb; BettyPagnin – partner ScuolaZoo; Corrado Passera – Promotore Spaxs; Sergio Pecorelli – già rettore Università di Brescia; Paolo Revelli – nuotatore olimpionico, imprenditore energie rinnovabili UK; LuigiScordamaglia – amministratore delegato gruppo Cremonini-Inalca, presidente Federalimentare; Daniele Tranchini – amministratore delegato LaFabbrica.
Il Comitato Scientifico di Smart Future Academy è invece composto da:
Giuseppe Ambrosi (presidente CCIAA Brescia, Assolatte, Gruppo Ambrosi); Sergio Pecorelli (già Rettore Università di Brescia); Carlo Alberto Pratesi (docente di marketing ed innovazione, Univ. Roma Tre); Luigi Scordamaglia (amministratore delegano gruppo Cremonini-Inalca, presidente Federalimentare;); Daniele Tranchini (amministratore delegato LaFabbrica); Enrico Zampedri (amministratore delegato gruppo Metra – già direttore generale Policlinico Gemelli.)
L’appello di accademici e industriali alla Camera dei Deputati: “L’Italia non deve perdere il treno dell’intelligenza artificiale. Chiunque diventerà leader nell’intelligenza artificiale dominerà il pianeta”.
Roma, 29 gennaio 2018 – Prima i grandi dell’impresa e della politica riuniti a Davos per il Forum economico internazionale, poi addirittura Papa Francesco: la settimana appena trascorsa sono stati tanti e autorevoli gli inviti ai governi occidentali a ragionare seriamente sull’impatto che l’intelligenza artificiale (I.A.) avrà a breve sulla nostra società e sulle nostre vite.
E’ in questo contesto che lo scorso 23 gennaio, alla Camera dei Deputati a Roma, professori universitari, ricercatori e industriali si sono riuniti per lanciare un appello anche alla politica italiana: l’I.A. può riservare opportunità per il nostro Paese, a condizione di non essere colti di sorpresa dal punto di vista culturale e legislativo.
Questo il messaggio emerso dal convegno intitolato “Le opportunità dell’intelligenza artificiale. Le nuove sfide del sistema Italia”, convocato dall’Istituto per la Cooperazione con i Paesi Esteri (I.C.P.E.) e dall’imprenditore Francesco Carlino, che si è tenuto nell’Aula dei Gruppi parlamentari.
Di fronte a quasi 150 persone, si sono alternati esperti di varia estrazione, uniti però dalla convinzione che l’Italia non debba perdere il treno dell’intelligenza artificiale.
Quello cioè degli algoritmi che consentono di ritenere superato l’adagio per cui “i computer fanno solo quello che sono programmati per fare”, proiettandoci in un’era in cui “la macchina deve apprendere da sé le regole per raggiungere il suo scopo, e tutto questo attraverso un apprendimento spesso empirico, una vera e propria esperienza”, come ha detto Carlino.
Luigi Laura, professore di Informatica alla LUISS ed editorialista della rivista online LUISS Open, ha esemplificato la rapidità assunta ormai dagli sviluppi dell’I.A. raffrontando le caratteristiche di Deep Blue – il computer della IBM che nella seconda metà degli anni 80 sfidò lo scacchista russo Kasparov – con i ritmi e le modalità di apprendimento ben più sofisticate di AlphaGo, il software per il gioco del go creato da Google a partire dal 2014.
Renato Spigler, professore di matematica all’Università Roma Tre, ha sostenuto – dati alla mano – che soltanto “un’Italia razionale” potrà fare tesoro dei radicali cambiamenti tecnologici in corso: da qui l’invito a ripensare l’istruzione e la ricerca, sia di base sia avanzata, “superando obsolete barriere tra Scienze naturali e Scienze sociali”, e tenendo a mente che “i Paesi europei che hanno ottenuto maggiori finanziamenti per progetti di ricerca nell’ambito del programma quadro dell’Ue ‘Horizon 2020’ – i quali in genere hanno una forte connotazione applicativa – sono quelli che hanno investito di più in ricerca di base su scala nazionale”.
Alla “necessaria collocazione europea” dell’Italia ha fatto riferimento nel suo intervento anche Giuseppe Morabito, Generale in congedo dell’Esercito italiano e direttore della NATO Defense College Foundation. Di fronte alle considerazioni svolte nel 2017 dal presidente russo Vladimir Putin, secondo il quale “chiunque diventerà leader nell’intelligenza artificiale, dominerà il pianeta”, e alla luce delle ambizioni dichiarate dalla Cina di voler primeggiare nel settore dell’I.A. entro il 2030, Morabito ha brevemente ricostruito la competizione militare e geopolitica in corso nel settore, chiedendosi infine quale possa essere il “level of ambition” dell’Italia.
Sul fronte imprenditoriale, sono intervenuti Alessandro Musumeci, presidente del Club Dirigenti Tecnologie Informatiche, Fabrizio Dughiero, Prorettore dell’Università di Padova, e Rodolfo Cetera della Confindustria di Padova: il primo ha ricordato come – anche grazie agli incentivi per l’Industria 4.0 – il nostro Paese abbia oggi significative potenzialità di sviluppo tecnologico nei settori dei trasporti, dell’agroalimentare, della valorizzazione dei beni culturali e delle banche; il professore Dughiero, sempre a proposito della cosiddetta Quarta Rivoluzione industriale, ha invece analizzato l’esperienza nascente del Competence Center, incubatore di eccellenza in cui convergono università, ricercatori e imprese venete per favorire innovazione e internazionalizzazione delle aziende;
Il dottor Cetera, alla luce di ciò, ha ipotizzato un nuovo ruolo per la Confindustria, proprio come volano e diffusore di best practice nel campo dell’intelligenza artificiale tra le imprese più piccole che altrimenti potrebbero faticare a fare tesoro di questo nuovo paradigma.
Gli avvocati Annibale Schettino e Carlo Mustone hanno introdotto un tema di rilievo specialmente per il legislatore: dalla tutela della privacy al diritto penale, si può davvero sostenere che il nostro ordinamento giuridico sia all’altezza dei tempi dell’intelligenza artificiale?
Anche in questo caso, il quadro attuale non è esclusivamente a tinte fosche, ma lo scenario futuro potrebbe complicarsi se il legislatore, già subito dopo le elezioni politiche del prossimo 4 marzo, non riterrà di inserire queste riflessioni tra quelle di portata strategica per l’Italia.
Da ultimo Stefano Crisci, Professore di Market Regulation e Diritto del Turismo all’Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Economia, ha evidenziato gli aspetti travolgenti e positivi dell’I.A. che fa già parte del nuovo mondo (new normal) ed ha posto l’accento sulla necessità della formazione a tutti i livelli e categorie, sin dai primi anni di scuola. il paese ha sostenuto, il Professor Crisci, deve fare “sistema” in europa e nel mondo.
Ê quindi imperativo, che imprese, università e governo, cooperino tra loro per far sì che l’Italia non perda l’occasione di diventare uno dei Paesi che contribuiscono alla armonizzazione legislativa, scrivendo e progettando gli algoritmi che regoleranno l’I.A. nei vari settori, nutrendoli dei principi e valori appartenenti al nostro patrimonio storico e culturale, affinché si possa sempre di più vivere in un mondo competitivo, ma regolato, avendo sempre al centro l’uomo, che è al contempo attore e consumatore finale.
Qui il video delle interviste integrali (link: https://www.youtube.com/watch?v=NqyAvto5_mU):